In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
Moderatore: TreniBelluno Staff
In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
Trascorrendo due settimane di vacanza a Pieve, tra un rifugio (e relativi spek, salsiccie, formaggi e GRAPPINI ) e l' altro non ho saputo resistere alla tentaione di ripercorrere la tratta abbandonata a monte della vecchia galleria M.Zucco.
Venendo da Pieve imbocchiamo la Cavallera, un tempo SS51 e da 20/30 anni, col Ponte Cadore aperto, relegata a strada locale, assato il primo tornante svoltiamo a sinistra in quella che era la strada d'accesso dei mezzi da lavoro della galleria di variante, ora stradina locale a servizio di 2 case e (malmessa) strada d'accesso dei mezzi di soccorso alla galleria nuova, e arriviamo in uno spiazzo al centro della "diramazione".
Qualche metro piu' avanti ecco il punto d' incontro tra vecchia e nuova linea: la cabina telefonica del Km 124+440
Dietrofront, e ci si incammina lungo la vecchia linea: che impressione averla fatta tante volte a bordo, e adesso farla a piedi, mi aspettavo di vedere arrivare un 445 con MDVC da un momento all' altro...
Torniamo verso il piazzale e si materializzano i binari: la linea e' completamente armata fino a dentro la vecchia Monte Zucco, e camminando, soprattutto in galleria, complici le traversine in legno, si sente ancora quell' odore indescrivibile... odore di ferrovia...
chiedo venia per non aver annotato tutte le prog. km...
Iniziamo a percorrere la linea col nostro treno fantasma...
e incontriamo subito un ponte su uno dei tanti ruscelli della zona: sopra sotto: noi passiamo sopra al ruscello, ma passiamo anche sotto al Ponte Cadore
a meta' del ponticello troviamo il cippo del Km 124, fotografato dall' altro lato perche' piu' visibile
Subito dopo il ponte incontriamo la galleria Sotto le Crode
Poco dopo la galleria incontriamo questo trabiccolo che non so a cosa serva, comunque la tratta ne e' piena
Giunzione tra due rotaie
Inizia a vedersi un po' di vegetazione infestante ma la tratta e' percorribilissima
Passaggio a livello pedonale
ehm ERA percorribilissimo: qua diventa un bel groviglio di arbusti tale da non vedere ne' le traversine ne' le rotaie: camminavo a tentoni sperando di non mettere male un piede...
arriviamo quindi alla galleria Sacco
all' uscita della quale incontriamo questo casottino (era per il guardamassi?)
dotato all' interno di quel trabiccolo su cui chiedevo lumi prima
Proseguendo troviamo i rinforzi in cemento della parete del monte
le canalette dei cavi, presenti lungo tutta la tratta
e vari "cimeli"
Proseguendo raggiungiamo il cippo del Km 123
Si intravede l' ingresso della galleria Sant' Andrea
che raggiungiamo dopo aver ammirato un po' il panorama
La targa a monte e' coperta dalla vegetazione
Subito dopo la galleria c'e' un casello, che piu' che un casello dalle dimensioni potrebbe sembrare una stazioncina, essendo anche a ridosso della strada
Ha anche quello che sembra un marciapiede...
Dopo il casellone/stazione un altro di quegli aggeggi infernali
e troviamo sulla destra un prefabbricato che penso servisse a comandare o i segnali di inizio e fine rallentamento, o dei segnali di protezione della tratta franosa...
Scrivania con in basso interruttori
C'e' ancora il libretto di manutenzione!!!!
Uscita d'emergenza, penso fosse per il casellante in caso di frane...
La ex ferrovia corre parallela alla ex Statale
Dopodiche' una stradina che si stacca dal tornante presso Case Sant' Andrea arriva al casellino telefonico
nel frattempo piu' a valle, a Perarolo, passa un regionale: provo a fotografarlo ma e' praticamente invisibile nella foto... bhe mi rifaro' piu' tardi...
I cavi che avete visto prima non sono la da soli: sembra che qualcuno abbia dimenticato qualcosa per strada
non solo il segnale di fine rallentamento per chi scende, ma anche quello di inizio rallentamento per chi sale!!!!
Siamo infatti nella famigerata ed instabile Busa del Cristo, in prossimita' del vecchio viadotto crollato
subito dopo il viadotto c'e' questo casello recente, nonche' l' unico con porte e finestre chiuse con pannelli di legno...
Non so a cosa servisse, su una parete si vede il segno della campanella che avvisa i DM dell' arrivo dei treni
Qualcuno ne sa qualcosa?
Proseguiamo con altri cimeli
ma le sorprese devono ancora arrivare!!!!
Ecco in lontananza il casello delle meraviglie, al Km 122+300 subito prima dell' imbocco Nord della vecchia galleria Monte Zucco
Perche' casello delle meraviglie? perche' si trova un concentrato di cimeli!!!
Il solito marchingegno diabolico
La cabina del telefono
Un palo semaforico con scaletta e terrazzino per la manutenzione
E addirittura un SEMAFORO COMPLETO con tanto di T luminosa!!!!!
Il mio viaggio si conclude all' ingresso nord della vecchia galleria: non sono entrato perche' sprovvisto di torcia e, motivo non secondario, ha l' uscita in comune con la galleria nuova, non sarebbe stato bello trovarsi alla giunzione tra le due quando passava un D445 in pieno sforzo
APPENDICE
Ricordate quando dicevo che mi sarei rifatto della foto della valle in cui il treno purtroppo era praticamente invisibile?
Bene, vedo dal sito mobile di Trenitalia che c'e' un treno in partenza da Calalzo in tempo utile per il mio ritorno alla diramazione a monte: arrivo che e' appena partito da Calalzo: fumo una sigaretta, mi scavo col deretano una poltroncina nella massicciata della vecchia linea, orecchie tese, iPhone pronto a scattare e, nonostante la non eccelsa qualita' della foto, la mia soddisfazione de giorno con tanto di saluto fischiato dai maestri
Venendo da Pieve imbocchiamo la Cavallera, un tempo SS51 e da 20/30 anni, col Ponte Cadore aperto, relegata a strada locale, assato il primo tornante svoltiamo a sinistra in quella che era la strada d'accesso dei mezzi da lavoro della galleria di variante, ora stradina locale a servizio di 2 case e (malmessa) strada d'accesso dei mezzi di soccorso alla galleria nuova, e arriviamo in uno spiazzo al centro della "diramazione".
Qualche metro piu' avanti ecco il punto d' incontro tra vecchia e nuova linea: la cabina telefonica del Km 124+440
Dietrofront, e ci si incammina lungo la vecchia linea: che impressione averla fatta tante volte a bordo, e adesso farla a piedi, mi aspettavo di vedere arrivare un 445 con MDVC da un momento all' altro...
Torniamo verso il piazzale e si materializzano i binari: la linea e' completamente armata fino a dentro la vecchia Monte Zucco, e camminando, soprattutto in galleria, complici le traversine in legno, si sente ancora quell' odore indescrivibile... odore di ferrovia...
chiedo venia per non aver annotato tutte le prog. km...
Iniziamo a percorrere la linea col nostro treno fantasma...
e incontriamo subito un ponte su uno dei tanti ruscelli della zona: sopra sotto: noi passiamo sopra al ruscello, ma passiamo anche sotto al Ponte Cadore
a meta' del ponticello troviamo il cippo del Km 124, fotografato dall' altro lato perche' piu' visibile
Subito dopo il ponte incontriamo la galleria Sotto le Crode
Poco dopo la galleria incontriamo questo trabiccolo che non so a cosa serva, comunque la tratta ne e' piena
Giunzione tra due rotaie
Inizia a vedersi un po' di vegetazione infestante ma la tratta e' percorribilissima
Passaggio a livello pedonale
ehm ERA percorribilissimo: qua diventa un bel groviglio di arbusti tale da non vedere ne' le traversine ne' le rotaie: camminavo a tentoni sperando di non mettere male un piede...
arriviamo quindi alla galleria Sacco
all' uscita della quale incontriamo questo casottino (era per il guardamassi?)
dotato all' interno di quel trabiccolo su cui chiedevo lumi prima
Proseguendo troviamo i rinforzi in cemento della parete del monte
le canalette dei cavi, presenti lungo tutta la tratta
e vari "cimeli"
Proseguendo raggiungiamo il cippo del Km 123
Si intravede l' ingresso della galleria Sant' Andrea
che raggiungiamo dopo aver ammirato un po' il panorama
La targa a monte e' coperta dalla vegetazione
Subito dopo la galleria c'e' un casello, che piu' che un casello dalle dimensioni potrebbe sembrare una stazioncina, essendo anche a ridosso della strada
Ha anche quello che sembra un marciapiede...
Dopo il casellone/stazione un altro di quegli aggeggi infernali
e troviamo sulla destra un prefabbricato che penso servisse a comandare o i segnali di inizio e fine rallentamento, o dei segnali di protezione della tratta franosa...
Scrivania con in basso interruttori
C'e' ancora il libretto di manutenzione!!!!
Uscita d'emergenza, penso fosse per il casellante in caso di frane...
La ex ferrovia corre parallela alla ex Statale
Dopodiche' una stradina che si stacca dal tornante presso Case Sant' Andrea arriva al casellino telefonico
nel frattempo piu' a valle, a Perarolo, passa un regionale: provo a fotografarlo ma e' praticamente invisibile nella foto... bhe mi rifaro' piu' tardi...
I cavi che avete visto prima non sono la da soli: sembra che qualcuno abbia dimenticato qualcosa per strada
non solo il segnale di fine rallentamento per chi scende, ma anche quello di inizio rallentamento per chi sale!!!!
Siamo infatti nella famigerata ed instabile Busa del Cristo, in prossimita' del vecchio viadotto crollato
subito dopo il viadotto c'e' questo casello recente, nonche' l' unico con porte e finestre chiuse con pannelli di legno...
Non so a cosa servisse, su una parete si vede il segno della campanella che avvisa i DM dell' arrivo dei treni
Qualcuno ne sa qualcosa?
Proseguiamo con altri cimeli
ma le sorprese devono ancora arrivare!!!!
Ecco in lontananza il casello delle meraviglie, al Km 122+300 subito prima dell' imbocco Nord della vecchia galleria Monte Zucco
Perche' casello delle meraviglie? perche' si trova un concentrato di cimeli!!!
Il solito marchingegno diabolico
La cabina del telefono
Un palo semaforico con scaletta e terrazzino per la manutenzione
E addirittura un SEMAFORO COMPLETO con tanto di T luminosa!!!!!
Il mio viaggio si conclude all' ingresso nord della vecchia galleria: non sono entrato perche' sprovvisto di torcia e, motivo non secondario, ha l' uscita in comune con la galleria nuova, non sarebbe stato bello trovarsi alla giunzione tra le due quando passava un D445 in pieno sforzo
APPENDICE
Ricordate quando dicevo che mi sarei rifatto della foto della valle in cui il treno purtroppo era praticamente invisibile?
Bene, vedo dal sito mobile di Trenitalia che c'e' un treno in partenza da Calalzo in tempo utile per il mio ritorno alla diramazione a monte: arrivo che e' appena partito da Calalzo: fumo una sigaretta, mi scavo col deretano una poltroncina nella massicciata della vecchia linea, orecchie tese, iPhone pronto a scattare e, nonostante la non eccelsa qualita' della foto, la mia soddisfazione de giorno con tanto di saluto fischiato dai maestri
Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
Proprio un bel servizio, me lo sono letto e guardato con grande interesse! La cosa che più mi ha colpito, a parte la bellezza del tratto di linea in disuso, è la quantità di materiale abbandonato, a cominciare dal ferro di rotaie, staffe e bulloni. Possibile che Rfi non trovi il modo di recuperarlo e di guadagnarci qualcosa?
Per il ritorno ti sei rifatto il tragitto a piedi o c'era una macchina sull'ex Cavallera?
Per il ritorno ti sei rifatto il tragitto a piedi o c'era una macchina sull'ex Cavallera?
Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
Grazie
Il ritorno l'ho fatto a piedi: la macchina l'avevo lasciata su uno spiazzo lungo la strada di servizio...
in mezzora a passo spedito comunque son tornato al punto di partenza...
Se avessi chiesto a qualcuno di accompagnarmi e poi aspettarmi in fondo mi avrebbero fatto rinchiudere
Il ritorno l'ho fatto a piedi: la macchina l'avevo lasciata su uno spiazzo lungo la strada di servizio...
in mezzora a passo spedito comunque son tornato al punto di partenza...
Se avessi chiesto a qualcuno di accompagnarmi e poi aspettarmi in fondo mi avrebbero fatto rinchiudere
- aln
- rotaia 36 RA
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- Iscritto il: gio mag 26, 2005 9:56
- Località: Succursale del Piave km 16 + 824
Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
Bei posti (che non mi stancano mai) e bel reportage!
Azzardo qualche risposta agli interrogativi emersi.
I trabiccoli miteriosi... quello più altro contiene una morsettiera di cavi telefonici di servizio, quello più basso di forma un po' "cimiteriale" contiene una morsetiera del cavo per la gestione per esempio di un segnale.
La prima garritta era di un guardamassi: classica, di elementi prefabbricati di cemento armato (non è cemento amianto come alcuni pensano) che denotano ancora uno spiccato gusto estetico.
La seconda, il modulo prefabbricato di lamiera era del "guardafrana" e fu presenziata fino alla fine.
L'edificio subito dopo alla galleria di Sant'Andrea non era un casello, ma un albergo lungo la Cavalera costruito prima della ferrovia come testimoia il roccione su cui poggia.
Il marciapiede e l'uscita di emergenza sarebbero dovuti servire per l'evacuazione di un treno fermato al segnale in caso di allarme frana e imminente pericolo. Questo accorgimento era previsto per i treni dispari. Per i pari invece, bloccati al segnale all'interno della galleria di Monte Zucco, era prevista la tempestiva retrocessione del treno.
Posso fare io una domanda? Sulla giunzione delle due rotaie, secondo voi a cosa serve quella treccia di ferro a garanzia della continuità elettrica del binario? Non siamo mica su una linea col blocco automatico!
Azzardo qualche risposta agli interrogativi emersi.
I trabiccoli miteriosi... quello più altro contiene una morsettiera di cavi telefonici di servizio, quello più basso di forma un po' "cimiteriale" contiene una morsetiera del cavo per la gestione per esempio di un segnale.
La prima garritta era di un guardamassi: classica, di elementi prefabbricati di cemento armato (non è cemento amianto come alcuni pensano) che denotano ancora uno spiccato gusto estetico.
La seconda, il modulo prefabbricato di lamiera era del "guardafrana" e fu presenziata fino alla fine.
L'edificio subito dopo alla galleria di Sant'Andrea non era un casello, ma un albergo lungo la Cavalera costruito prima della ferrovia come testimoia il roccione su cui poggia.
Il marciapiede e l'uscita di emergenza sarebbero dovuti servire per l'evacuazione di un treno fermato al segnale in caso di allarme frana e imminente pericolo. Questo accorgimento era previsto per i treni dispari. Per i pari invece, bloccati al segnale all'interno della galleria di Monte Zucco, era prevista la tempestiva retrocessione del treno.
Posso fare io una domanda? Sulla giunzione delle due rotaie, secondo voi a cosa serve quella treccia di ferro a garanzia della continuità elettrica del binario? Non siamo mica su una linea col blocco automatico!
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
Grazie mille per i complimenti e le info
Pero' il cartello dell' emergenza indicava direzione opposta rispetto al marciapiede... anzi direi che il marciapiede fosse moooolto piu' vecchio e gia' in disuso all'epoca degli smottamenti...
resta invece l' interrogativo sul casellino bianco piu' recente...
Pero' il cartello dell' emergenza indicava direzione opposta rispetto al marciapiede... anzi direi che il marciapiede fosse moooolto piu' vecchio e gia' in disuso all'epoca degli smottamenti...
resta invece l' interrogativo sul casellino bianco piu' recente...
- lucam91
- rotaia 50 kg/m
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- Iscritto il: gio lug 06, 2006 9:04
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Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
complimenti, bel servizio!
se guardiamo questa foto: http://i968.photobucket.com/albums/ae16 ... G_2105.jpg c'è un picchetto da CDB, quindi possibile che nel tratto della busa, ci fosse stato un circuito.aln ha scritto: Posso fare io una domanda? Sulla giunzione delle due rotaie, secondo voi a cosa serve quella treccia di ferro a garanzia della continuità elettrica del binario? Non siamo mica su una linea col blocco automatico!
Luca Mazzucco - lucam91
-
- rotaia 27 kg/m
- Messaggi: 5
- Iscritto il: sab ago 22, 2009 20:27
Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
Bravo, gran bel reportage...
Emy
Emy
".. Te ne stai lì tranquillo, al bar a guardare … e tzac! Tutun tutun tutun…
- cos’era?
- la Freccia delle Dolomiti
- Madosca! Un brivido. Guarda solo il nome rendeva già l’idea.
È un treno lanciato a Milano che si conficcava a Calalzo, nel Cadore.."
Marco Paolini, Stazioni di Transito
- cos’era?
- la Freccia delle Dolomiti
- Madosca! Un brivido. Guarda solo il nome rendeva già l’idea.
È un treno lanciato a Milano che si conficcava a Calalzo, nel Cadore.."
Marco Paolini, Stazioni di Transito
- aln
- rotaia 36 RA
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- Iscritto il: gio mag 26, 2005 9:56
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Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
E' vero, ma le foto sono state messe in ordine e quella fotografia con la treccia di metallo tra due rotaie continue credo si riferisca a un punto lontano dalla Busa.c'è un picchetto da CDB, quindi possibile che nel tratto della busa, ci fosse stato un circuito
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
Quando l' ho fotografata ero lontano dalla Busa, ma la treccia di collegamento c'era se non ricordo male ad ogni giunzione tra rotaie...
- aln
- rotaia 36 RA
- Messaggi: 4291
- Iscritto il: gio mag 26, 2005 9:56
- Località: Succursale del Piave km 16 + 824
Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
Ricordi bene.
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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- lucam91
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- Iscritto il: gio lug 06, 2006 9:04
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Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
allora forse c'era un circuito lungo tutto il tratto, per il controllo di rottura della rotaia, come nel blocco automatico. booh... ( ci vorrebbero lumi da parte del signor "antonio la quaglia", che sicuramente ne sa in merito )aln ha scritto:Ricordi bene.
Luca Mazzucco - lucam91
Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
Complimenti veramente interessante.
Per quanto riguarda i collegamenti e le cassette elettriche
da notizie del mio "vecchio" ,vi era una serie di sensori collegati
al sistema di segnalamento che bloccava la circolazione ,e nonostante
fosse "ultramoderno" ai suoi tempi ha avuto molte "rogne"
Per quanto riguarda i collegamenti e le cassette elettriche
da notizie del mio "vecchio" ,vi era una serie di sensori collegati
al sistema di segnalamento che bloccava la circolazione ,e nonostante
fosse "ultramoderno" ai suoi tempi ha avuto molte "rogne"
Walter
- lucam91
- rotaia 50 kg/m
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- Iscritto il: gio lug 06, 2006 9:04
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Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
come spiegato ampiamente qui: http://tbelluno.altervista.org/MonteZuc ... ucco_1.htmSpenotto ha scritto:Complimenti veramente interessante.
Per quanto riguarda i collegamenti e le cassette elettriche
da notizie del mio "vecchio" ,vi era una serie di sensori collegati
al sistema di segnalamento che bloccava la circolazione ,e nonostante
fosse "ultramoderno" ai suoi tempi ha avuto molte "rogne"
Luca Mazzucco - lucam91
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Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
La serie di sensori di cui parla Spenotto sono il "famoso" Allarme Frana ( sistema di pendoli che rilevavano eventuali movimenti del versante) che era collegato con Calalzo FS (ripetizione su banco ACEI), DCO Belluno e con Mestre e con 2 segnali di 1^categoria a protezione della Busa, anche se credo c'entrino niente con le cassette di cui sopra.
PS: grazie lucam91 mi hai preceduto nel linkare la pagina!
PS: grazie lucam91 mi hai preceduto nel linkare la pagina!
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer
https://twitter.com/trenibelluno
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer
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Re: In viaggio sulla tratta dismessa a nord di Perarolo
La treccia di collegamento alle giunzioni tra rotaie serve per assicurare la continuità elettrica ai convogli formati da 445 e vetture tipo Mdve e simili alimentate dalla locomotiva, per il riscaldamento e il raffrescamento, tramite Rec. In pratica la treccia serve per il ritorno della corrente elettrica alla generatrice del 445.
Ricordo che quando questi convogli erano entrati in servizio, non potevano usarli sulla Vicenza - Schio proprio perché manacava il collegamento elettrico.
Ricordo che quando questi convogli erano entrati in servizio, non potevano usarli sulla Vicenza - Schio proprio perché manacava il collegamento elettrico.