Rassegna Stampa
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Re: Rassegna Stampa
Questa non me la ricordavo più! Robe-da-matti!
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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Re: Rassegna Stampa
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Re: Rassegna Stampa
...quadruplo mah! Copio e incollo il pezzo.
Caro professor Di Maggio e cari residenti, vi faccio due domande... Quando avete costruito o comprato la vostra casa o il vostro appartamento, da quanti decenni c'era già la ferrovia? E visto che vi preoccupate dei fumi e delle polveri sottili, avete mai fatto caso che Via Feltre è una strada abbastanza trafficata da autovetture, furgoni, motorini, autobus, i quali emettono gas di scarico e polveri sottili e, non da ultimo, rumori?BELLUNO
Via Feltre, in quattrocento contro il rumore dei treni
I residenti firmano una petizione per chiedere lo spegnimento dei motori durante il rifornimento. «Non si dorme e l’odore emanato è insopportabile»
di Paola Dall’Anese
C’è il rischio di inquinamento acustico e ambientale in via Feltre, in corrispondenza degli alloggi che danno verso la ferrovia. Ne è consapevole anche il sindaco Jacopo Massaro, che ieri ha incontrato il professor Massimo Di Maggio, portavoce dei quasi 400 residenti della via, che hanno sottoscritto un documento in cui si chiede di mettere un freno a questa situazione.
Un disagio che è collegato al rifornimento di carburante e che è nato «con l’entrata in vigore dell’orario cadenzato», spiega Di Maggio. «Da quel momento non abbiamo avuto più pace. I treni sono praticamente sempre accesi, con la conseguente fuoriuscita di fumi e polveri sottili che si spargono nell’aria. Molti residenti non possono nemmeno mettere la testa fuori dalla finestra senza avere problemi agli occhi; se qualcuno, poi, osa stendere le lenzuola, le ritrova odoranti di gasolio. E cosa dire del frastuono che non ci lascia nemmeno dormire?».
«I rifornimenti», prosegue, «sono aumentati a dismisura e conseguentemente anche i rumori: ogni giorno si parla di una decina di rifornimenti (con punte anche di 14-15) dalle 9 a mezzanotte. Ma non è strano sentire le motrici in funzione già dalle due di notte», aggiunge Di Maggio. «Così non si può andare avanti: nemmeno coi tappi alle orecchie si riesce a riposare».
Nell’incontro di ieri a palazzo Rosso, il sindaco ha promesso il proprio interessamento, con la richiesta a Trenitalia di spostare la pompa di carburante più distante. «Il problema di via Feltre non è nuovo», dice Massaro, «tanto che ci eravamo già attivati con la società ferroviaria per vedere di modificare l’utilizzo di quella pompa di gasolio. Con i dirigenti di Trenitalia ci eravamo dati appuntamento per i primi di febbraio per vedere se qualcosa fosse migliorato. Ma a sentire i residenti, nulla è praticamente cambiato, perché le motrici restano accese per ore, i rumori ci sono e le polveri sottili invadono l’aria. Sappiamo che nel regolamento ferroviario è previsto che i motori siano spenti durante il rifornimento, ma a quanto pare nessuno segue questa norma. Chiederemo a Trenitalia il motivo di questi comportamenti: per quel che ci riguarda, non possiamo rischiare l’inquinamento acustico e dell’aria».
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Re: Rassegna Stampa
Con queste domande/osservazioni la ferrovia ha perso le migliori cause contro dirimpettai affumicati.
A Trento i 3 binari del deposito più vicini alle case sono inaccessibili ai rotabili con motori accesi, tant'è che trentino trasporti ha dovuto acquistare uno Zephir per ricoverare i minuetti.
Negli altri binari invece è vietato accendere i motori dalle 22.30 alle 6.30.
A Trento i 3 binari del deposito più vicini alle case sono inaccessibili ai rotabili con motori accesi, tant'è che trentino trasporti ha dovuto acquistare uno Zephir per ricoverare i minuetti.
Negli altri binari invece è vietato accendere i motori dalle 22.30 alle 6.30.
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Re: Rassegna Stampa
Purtroppo questo genere di "lamentela" trova spesso facile accoglimento in Italia. Ricordiamoci anche della velocità dei treni abbassata a Vigodarzere perché disturbavano altri dirimpettai. Incrociamo le dita.
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Re: Rassegna Stampa
Abbassata fin quando non fossero state realizzate le barrierone antitreno come da pretesa dei residenti e da IMPOSIZIONE del magistrato di turnoaln ha scritto:Purtroppo questo genere di "lamentela" trova spesso facile accoglimento in Italia. Ricordiamoci anche della velocità dei treni abbassata a Vigodarzere perché disturbavano altri dirimpettai. Incrociamo le dita.
Re: Rassegna Stampa
Tutto ciò mentre a nessuno pare saltare all'occhio che ancora più vicine alle case ci sono le corriere che ogni giorno frequentano l'autostazione.
Ah già, quelle camminano su gomma, non sono pericolose.
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Re: Rassegna Stampa
Aggiungiamoci pure la fogna a cielo aperto nelle vicinanze del PL.
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Re: Rassegna Stampa
Sono allibito, ma al tempo stesso incavolato al massimo.
Cmq c'è qualcosa di buono: viste le lamentele dei professoroni di via Feltre, un magistrato potrebbe ordinare a Rfi di elettrificare la linea Padova - Belluno - Conegliano, a spese, ovviamente, dei residenti di via Feltre.
Ovviamente il competente sindaco Massaro si è subito schierato dalla loro parte, non sapendo che le ferrovie tedesche, francesi, svizzere, austriache, danesi, norvegesim spagnole e turkmene, con le quali lui è continuamente in contatto, potrebbero indispettirsi, perchè anche i loro treni diesel funzionano a gasolio e non ad aria compressa!
Putroppo l'Italia era la patria del diritto, ora è la patria del rovescio, forse bisognerà chiudere la linea o mandare i treni a far rifornimento a metà strada tra Belluno e Sedico, in aperta campagna ed in apposito raccordo, sempre sperando che qualche agricoltore biologico non protesti...
Antonio La Quaglia, che ha sempre sognato di abitare vicino alla ferrovia!
P.s: ma l'elettrificazione potrebbe causare devastanti campi magnetici, che ne dite di un treno a pedali?
Cmq c'è qualcosa di buono: viste le lamentele dei professoroni di via Feltre, un magistrato potrebbe ordinare a Rfi di elettrificare la linea Padova - Belluno - Conegliano, a spese, ovviamente, dei residenti di via Feltre.
Ovviamente il competente sindaco Massaro si è subito schierato dalla loro parte, non sapendo che le ferrovie tedesche, francesi, svizzere, austriache, danesi, norvegesim spagnole e turkmene, con le quali lui è continuamente in contatto, potrebbero indispettirsi, perchè anche i loro treni diesel funzionano a gasolio e non ad aria compressa!
Putroppo l'Italia era la patria del diritto, ora è la patria del rovescio, forse bisognerà chiudere la linea o mandare i treni a far rifornimento a metà strada tra Belluno e Sedico, in aperta campagna ed in apposito raccordo, sempre sperando che qualche agricoltore biologico non protesti...
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P.s: ma l'elettrificazione potrebbe causare devastanti campi magnetici, che ne dite di un treno a pedali?
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
- MattiaC
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Re: Rassegna Stampa
Dopo un lungo, lunghissimo, eterno e profondo respiro... posto qui quello che ho appena postato su FB in risposta/provocazione circa alla questione inquinamento.
MattiaC su Facebook ha scritto:Per chi volesse cimentarsi in quattro calcoli, partendo da questo studio che l'ARPAV di Belluno aveva commissionato nel 2005 a Trenibelluno.it, http://tbelluno.altervista.org/Stime_consumi.htm, è possibile stimare un po' i consumi di gasolio giornalieri dei nostri treni ( da Alano Fener a S.Croce del Lago a Calalzo).
I conti dei giorni nostri sono anche più semplici grazie all'omogeneità delle composizioni e alla, ahimè, riduzione di alcune corse.
Curioso comunque che allora il consumo stimato fosse di circa 5500l di gasolio al giorno. Vi sembra tanto?
Se consideriamo un'autovettura che faccia mediamente 18km/l e facciamo gli opportuni calcoli ne esce il consumo medio di circa 3350 vetture su un percorso di 30km, oppure 1675 vetture per 60 km....significa 1675 veicoli che fanno Belluno - Feltre andata e ritorno.
Vi sembra ancora tanto? Vogliamo rifare il conto coni consumi di corriere e camion?
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer
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Re: Rassegna Stampa
C'è sempre la bicicletta!
col Tomatico l'ha l'cappell el temp l'è bel
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Re: Rassegna Stampa
A proposito di priorità per la ferrovia Bellunese, una perla dal Sen. Piccoli...
Bellunopress, 26Febbraio 2015 ha scritto:Treni diretti Belluno-Vicenza-Roma. Piccoli sollecita il governo: “Teme non più rinviabile nei mesi dell’Expo”
Il senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli ha sollecitato formalmente il Governo – attraverso la Presidenza del Senato – a rispondere all’interrogazione presentata nel novembre scorso sull’assenza di collegamenti ferroviari diretti tra Belluno Vicenza e Roma.
“Non è possibile che nell’anno dell’Expo non si preveda il modo di raggiungere direttamente la capitale da due importanti capoluoghi di provincia, che – va detto – si trovano nella prima regione turistica d’Italia”, rimarca il senatore Piccoli, che nell’interrogazione di novembre aveva ricordato all’Esecutivo come – fino a qualche tempo fa- entrambe le città potessero contare su dei collegamenti diretti.
“Vi è una totale disomogeneità quando città come Venezia e Padova dispongono di 18 collegamenti giornalieri, Verona 7, Rovigo e Treviso 2 mentre Belluno e Vicenza nessuno”, ha rimarcato Piccoli nel sollecitare la risposta all’interrogazione.
“Con quella interrogazione voglio comprendere se vi sia l’intenzione di predisporre un collegamento veloce tra Belluno e Venezia Mestre (o Padova) in coincidenza con i collegamenti per Roma e di ripristinare il collegamento diretto già esistente da e per Vicenza (via Verona) magari prolungando uno dei 7 treni già in circolazione”, spiega il senatore di Forza Italia.
“Con l’avvicinarsi della stagione primaverile, ma soprattutto, con l’insediamento dell’Expo, vi è l’urgenza di ripristinare collegamenti diretti e rapidi tra le principali aree di questo Paese. Le Dolomiti patrimonio Unesco e la città del Palladio non possono rimanere fuori. Sarebbe pura miopia oltre che un atto di ingiustizia e discriminazione nei confronti dei cittadini residenti”, conclude Piccoli. “Attendo con ansia una risposta chiara e precisa”.
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer
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Re: Rassegna Stampa
Una volta si diceva di attaccarsi al tram... oggi di attaccarsi all'Expo! E scusatemi se io tutto questo attaccamento all'Expo non riesco a vederlo. E nemmeno per la ferrovia bellunese non vedo la priorità di migliorare i collegamenti con Roma, invece di occuparsi delle vere priorità, che mi sento di elencare:
1° - Organizzazione, visto che scarseggiano:
a) La certezza sul finanziamento del servizio ferroviario. Servirebbe che la Regione del Veneto stanziasse qualche milione di Euro in più ogni anno per una buona progettualità e lo spendesse meglio di quanto fatto in precedenza. E meglio di quanto fa anche oggi viste certe porcate nel bilancio in ambiti extraferroviari.
b) La certezza del servizio ferroviario regionale, visto che nell'indifferenza pressocché generale siamo senza un Contratto di Servizio e si blaterava di cacciare Trenitalia, di gara unica, di gare separate, di ferrovie tedesche, di gasolio nord ed altra fuffa.
c) I miglioramenti normativi che potrebbero rendere meno oneroso il servizio ferroviario. Quando si potranno fare certi treni con un solo ferroviere a bordo, così come avviene in mezza Europa?
d) Il personale, e qui il riferimento va in primis alle soppressioni sulla Belluno Calalzo.
2° - Mezzi, dove sono i nuovi rotabili di cui c'è assoluto bisogno? Qualcuno c'ha provato.
3° - Infrastruttura, per risolvere i colli di bottiglia della rete. Qualcuno c'ha provato.
n° - "Diretti Bond" "Treni Piccoli" eccetera.
Nel frattempo, altrove, riprende quota un'altra questione...
I CAMPIONATI MONDIALI DI SCI ALPINO DEL 2021
Dopo aver inanellato il primato di una serie di insuccessi non immeritati, Covtina d'Ampezzo ci sta riprovando. Qualcuno auspicava - non so come si possa essere tanto ingenuei per sperarlo - che da tutto il resto del mondo nessuno decidesse di presentare un'altra candidatura, ma non è stato così perché c'è anche Saalbach Hinterglemm (Austria). La Pevla delle Dolomiti ce prova per la quinta volta consecutiva, dopo aver perso con Schladming (Austria), Vail e Beaver Creek (USA), San Maurizio d'Engadina (Svizzera) e Åre (Svezia).
Si scia in discesa, ma a meno di copiosi foraggiamenti per Covtina la strada è in salita: in attesa di andare a farmi un giretto a Saalbach per vederlo di persona, mi pare che per quanto riguarda l'accessibilità coi mezzi pubblici (un parametro che solo in Italia si snobba) la località del Saliburghese sia già ben messa. E a Covtina cosa pensano di fare?
1° - Organizzazione, visto che scarseggiano:
a) La certezza sul finanziamento del servizio ferroviario. Servirebbe che la Regione del Veneto stanziasse qualche milione di Euro in più ogni anno per una buona progettualità e lo spendesse meglio di quanto fatto in precedenza. E meglio di quanto fa anche oggi viste certe porcate nel bilancio in ambiti extraferroviari.
b) La certezza del servizio ferroviario regionale, visto che nell'indifferenza pressocché generale siamo senza un Contratto di Servizio e si blaterava di cacciare Trenitalia, di gara unica, di gare separate, di ferrovie tedesche, di gasolio nord ed altra fuffa.
c) I miglioramenti normativi che potrebbero rendere meno oneroso il servizio ferroviario. Quando si potranno fare certi treni con un solo ferroviere a bordo, così come avviene in mezza Europa?
d) Il personale, e qui il riferimento va in primis alle soppressioni sulla Belluno Calalzo.
2° - Mezzi, dove sono i nuovi rotabili di cui c'è assoluto bisogno? Qualcuno c'ha provato.
3° - Infrastruttura, per risolvere i colli di bottiglia della rete. Qualcuno c'ha provato.
n° - "Diretti Bond" "Treni Piccoli" eccetera.
Nel frattempo, altrove, riprende quota un'altra questione...
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Dopo aver inanellato il primato di una serie di insuccessi non immeritati, Covtina d'Ampezzo ci sta riprovando. Qualcuno auspicava - non so come si possa essere tanto ingenuei per sperarlo - che da tutto il resto del mondo nessuno decidesse di presentare un'altra candidatura, ma non è stato così perché c'è anche Saalbach Hinterglemm (Austria). La Pevla delle Dolomiti ce prova per la quinta volta consecutiva, dopo aver perso con Schladming (Austria), Vail e Beaver Creek (USA), San Maurizio d'Engadina (Svizzera) e Åre (Svezia).
Si scia in discesa, ma a meno di copiosi foraggiamenti per Covtina la strada è in salita: in attesa di andare a farmi un giretto a Saalbach per vederlo di persona, mi pare che per quanto riguarda l'accessibilità coi mezzi pubblici (un parametro che solo in Italia si snobba) la località del Saliburghese sia già ben messa. E a Covtina cosa pensano di fare?
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Re: Rassegna Stampa
Alessandvo, ma hai un difetto di pvonuncia?
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Re: Rassegna Stampa
Probabilmente ti riferisci a Covtina con la evv,
che uso perché a volte credo che il prestigio di quella località sia una montatura da snob, come il luogo comune della evve.
che uso perché a volte credo che il prestigio di quella località sia una montatura da snob, come il luogo comune della evve.
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