Chiusura Longarone-Calalzo dal 19 settembre
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Chiusura Longarone-Calalzo dal 19 settembre
FERROVIE L’interruzione è dovuta ai lavori alla galleria dell’Alemagna tra Rucorvo e Macchietto. I passeggeri dovranno compiere il percorso con gli autobus
Treni fermi per due mesi tra Calalzo e Longarone
La strada ferrata rimarrà chiusa a partire dal 19 settembre fino al 18 novembre. Sarà rimosso un binario per realizzare un ponte
Calalzo
Si avvicina un autunno carico di disagi per chi prende il treno in Cadore. Da lunedì 19 settembre la linea ferroviaria sarà infatti chiusa al traffico per due mesi da Calalzo a Longarone, e tutti i treni saranno sostituiti con autobus. L'interruzione della linea è dovuta ai lavori per realizzare l'imbocco nord della nuova galleria dell'Alemagna tra Rucorvo e Macchietto, in comune di Perarolo. Il tunnel, lungo circa 1.400 metri, e che congiungerà il nuovo tratto di statale da Ospitale a Rucorvo con quello da Macchietto a Tai, uscendo vicino al ponte sul Piave di Macchietto, andrà infatti a lambire la sede ferroviaria. Inoltre, i lavori si dovranno svolgere nel breve spazio tra il versante e la statale, sotto la quale sarà realizzato anche un sottopasso per assicurare la continuità tra la strada attuale e la vecchia Alemagna.L'impresa aggiudicataria dell'appalto, la Intercantieri Vittadello di Limena (Pd), ha richiesto a Rete Ferroviaria Italiana, la società delle Fs che gestisce binari e stazioni, un periodo di sospensione del traffico ferroviario per poter procedere più speditamente. Durante i due mesi di interruzione sarà rimosso il binario e realizzato una sorta di ponte in cemento fondato su micropali che farà da imbocco della galleria e da nuova sede ferroviaria. A quel punto la linea sarà riaperta ed i lavori potranno continuare senza più interferenze con la circolazione ferroviaria.Se non ci saranno inconvenienti i treni torneranno in Cadore venerdì 18 novembre, prima dell'inizio della stagione turistica invernale, e delle conseguenti code sull'Alemagna. Ma ciò non toglie che i disagi si faranno comunque sentire, anche perché nel frattempo sarà nuovamente chiusa la galleria di Termine ed il traffico sarà deviato lungo la vecchia statale da Ospitale alla Gardona. Nei prossimi giorni sarà reso noto il programma definitivo dell'interruzione ed è probabile che la partenza degli autobus sostitutivi da Calalzo venga anticipata rispetto a quella dei treni per evitare ritardi in arrivo a Longarone, che andrebbero a scaricarsi sul treno in partenza, complice anche il perditempo per il trasbordo dei viaggiatori, ma ciò potrebbe creare problemi a chi non fosse debitamente informato delle variazioni d'orario. Unica nota positiva la "salvaguardia" del periodo turistico posta come condizione dalle ferrovie, ed in particolare dell'espresso da e per Roma con il servizio di auto al seguito, che quest'estate è stato molto frequentato ed ha fornito un ottimo servizio. Un fiore all'occhiello di Trenitalia, soprattutto per il carico e lo scarico delle auto dei viaggiatori a Calalzo, che sarebbe assolutamente deleterio sciupare.Gianluca Zandanel
Treni fermi per due mesi tra Calalzo e Longarone
La strada ferrata rimarrà chiusa a partire dal 19 settembre fino al 18 novembre. Sarà rimosso un binario per realizzare un ponte
Calalzo
Si avvicina un autunno carico di disagi per chi prende il treno in Cadore. Da lunedì 19 settembre la linea ferroviaria sarà infatti chiusa al traffico per due mesi da Calalzo a Longarone, e tutti i treni saranno sostituiti con autobus. L'interruzione della linea è dovuta ai lavori per realizzare l'imbocco nord della nuova galleria dell'Alemagna tra Rucorvo e Macchietto, in comune di Perarolo. Il tunnel, lungo circa 1.400 metri, e che congiungerà il nuovo tratto di statale da Ospitale a Rucorvo con quello da Macchietto a Tai, uscendo vicino al ponte sul Piave di Macchietto, andrà infatti a lambire la sede ferroviaria. Inoltre, i lavori si dovranno svolgere nel breve spazio tra il versante e la statale, sotto la quale sarà realizzato anche un sottopasso per assicurare la continuità tra la strada attuale e la vecchia Alemagna.L'impresa aggiudicataria dell'appalto, la Intercantieri Vittadello di Limena (Pd), ha richiesto a Rete Ferroviaria Italiana, la società delle Fs che gestisce binari e stazioni, un periodo di sospensione del traffico ferroviario per poter procedere più speditamente. Durante i due mesi di interruzione sarà rimosso il binario e realizzato una sorta di ponte in cemento fondato su micropali che farà da imbocco della galleria e da nuova sede ferroviaria. A quel punto la linea sarà riaperta ed i lavori potranno continuare senza più interferenze con la circolazione ferroviaria.Se non ci saranno inconvenienti i treni torneranno in Cadore venerdì 18 novembre, prima dell'inizio della stagione turistica invernale, e delle conseguenti code sull'Alemagna. Ma ciò non toglie che i disagi si faranno comunque sentire, anche perché nel frattempo sarà nuovamente chiusa la galleria di Termine ed il traffico sarà deviato lungo la vecchia statale da Ospitale alla Gardona. Nei prossimi giorni sarà reso noto il programma definitivo dell'interruzione ed è probabile che la partenza degli autobus sostitutivi da Calalzo venga anticipata rispetto a quella dei treni per evitare ritardi in arrivo a Longarone, che andrebbero a scaricarsi sul treno in partenza, complice anche il perditempo per il trasbordo dei viaggiatori, ma ciò potrebbe creare problemi a chi non fosse debitamente informato delle variazioni d'orario. Unica nota positiva la "salvaguardia" del periodo turistico posta come condizione dalle ferrovie, ed in particolare dell'espresso da e per Roma con il servizio di auto al seguito, che quest'estate è stato molto frequentato ed ha fornito un ottimo servizio. Un fiore all'occhiello di Trenitalia, soprattutto per il carico e lo scarico delle auto dei viaggiatori a Calalzo, che sarebbe assolutamente deleterio sciupare.Gianluca Zandanel
Il portale della nuova galleria stradale risulta essere molto vicino alla sede ferroviaria, perciò penso che tecnicamente sia impossibile far convivere il passaggio dei treni e i lavori sottostanti.
Sarebbe stato conveniente far coincidere la chiusura con altri lavori di miglioramento della ferrovia, cosa che comunque potrebbe essere stata preventivata visto il particolare affollamento di mezzi da cantiere registrato a Longarone.
Anche l'imbocco lato Castellavazzo della galleria di Termine di Cadore, pur con la ferrovia situata ad una quota ben più alta, ha comportato la realizzazione di una particolare struttura della volta della galleria.
Ricordo a suo tempo di aver visionato parte dei progetti.
Allegria!!
Sarebbe stato conveniente far coincidere la chiusura con altri lavori di miglioramento della ferrovia, cosa che comunque potrebbe essere stata preventivata visto il particolare affollamento di mezzi da cantiere registrato a Longarone.
Anche l'imbocco lato Castellavazzo della galleria di Termine di Cadore, pur con la ferrovia situata ad una quota ben più alta, ha comportato la realizzazione di una particolare struttura della volta della galleria.
Ricordo a suo tempo di aver visionato parte dei progetti.
Allegria!!
- Saif
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Premettendo che il mio è un altro campo e un valido motivo magari ci sarà, qualcuno mi sa spiegare perchè a Sedico, nell' ambito della realizzazione del nuovo sottopasso per la bretella Trichiana-Sedico, la chiusura della ferrovia è stata pressochè trascurabile? Non per far polemica, ma succede mai che per mettere a posto una ferrovia si chiuda una strada?
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Voglio Ospitale capolinea!!!The Boss ha scritto:sarà interessante vedere Longarone capolinea...
Bella osservazione della triste realtà.Saif ha scritto:...succede mai che per mettere a posto una ferrovia si chiuda una strada?
E' successo che per smantellare una ferrovia chidessero una strada. E' successo per la demolizione del ponte della dismessa Susegana - Montebelluna sulla statale 13 Pontebbana. E' successo che il presidente della provincia proclamasse che i disagi sarebbero stati contenuti. E' successo che quello ambisse a manovrare personalmente il mezzo meccanico. E' successo che affermò spavaldemente che sarebbero bastati due colpi di benna e pochi minuti, ma l'agonia del ponte è durata due giorni... il tutto per dare spazio al trasporto su gomma e a una rotatoria triangolare (e scrivere rotatoria triangolare è brutto quanto vederla e percorrerla).
Saluti!
Tecnicamente è possibile "spingere" la struttura di un sottopasso sotto la ferrovia, questo è stato fatto nei pressi di Cadola ma poi le qualità del terreno hanno fatto si che l'intera opera si piegasse leggermente.
Il discorso di Macchietto è più difficile in quanto gli spazi sono ridotti, il terreno è roccioso, ed anche perchè l'opera da realizzare è il portale d'ingresso di un tunnel.
Il discorso di Macchietto è più difficile in quanto gli spazi sono ridotti, il terreno è roccioso, ed anche perchè l'opera da realizzare è il portale d'ingresso di un tunnel.
- aln
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Qualcuno sta seguendo davvicino la chiusura della ferrovia oltre Longarone? Da quanto ho potuto vedere ne stanno approffittando per alcuni lavori:
1) sostituzione di una rotaia nei pressi delle gallerie della Gardona;
2) sostituzione (da confermare) in stazione di Perarolo del deviatoio lato Calalzo. Il lavoro non è ancora stato iniziato. Ci sono aghi contraghi cuore eccetera, il tutto ancora da assemblare, lasciati da poco sul prato vicino l'ex rimessa locomotive. Ci sono diversi segni fatti a bomboletta, uno segna un taglio da fare al cordolo del marciapiede tra il binario 1 e 2. Temo che questi ipotetici lavori possano comportare l'eliminazione della colonna idraulica!
Chi può stia attento all'evolversi dei lavori. Saluti!
1) sostituzione di una rotaia nei pressi delle gallerie della Gardona;
2) sostituzione (da confermare) in stazione di Perarolo del deviatoio lato Calalzo. Il lavoro non è ancora stato iniziato. Ci sono aghi contraghi cuore eccetera, il tutto ancora da assemblare, lasciati da poco sul prato vicino l'ex rimessa locomotive. Ci sono diversi segni fatti a bomboletta, uno segna un taglio da fare al cordolo del marciapiede tra il binario 1 e 2. Temo che questi ipotetici lavori possano comportare l'eliminazione della colonna idraulica!
Chi può stia attento all'evolversi dei lavori. Saluti!
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La cosa non convince nemmeno me.
Una deviata a 60 poi non basterebbe per gli eventuali prossimi IC Calalzo - Castellavazzo...
Comunque a fine marciapiede sul cordolo è stata tracciata con una bomboletta giallo fosforescente una linea retta lunga cinque - sei metri e una scritta tipo "taglio". La "ferramenta" che ho visto era stata portata lì da poco perché poggiata sull'erba ben falciata.
Ben vengano manutenzioni o migliorie, mi spiacerebbe solamente la perdita della colonna idrica... anche se non funzionante è una importante testimonianza dei tempi che furono.
Una deviata a 60 poi non basterebbe per gli eventuali prossimi IC Calalzo - Castellavazzo...
Comunque a fine marciapiede sul cordolo è stata tracciata con una bomboletta giallo fosforescente una linea retta lunga cinque - sei metri e una scritta tipo "taglio". La "ferramenta" che ho visto era stata portata lì da poco perché poggiata sull'erba ben falciata.
Ben vengano manutenzioni o migliorie, mi spiacerebbe solamente la perdita della colonna idrica... anche se non funzionante è una importante testimonianza dei tempi che furono.
- aln
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Ciao a tutti!
Segnalavo che sarebbe stato il caso di tener d'occhio la situazione a Perarolo, qui non ho letto aggiornamenti, allora ieri ho fatto un po' di trakking 8) ed ho visto il lavori in corso!
Si sta provvedendo al rinnovo dell'armamento del binario 2 con traversine in c.a.p.; alla posa di 4 scambi per la deviata a 60 (due per la deviata dal corretto tracciato e altri due per dei brevi tronchini agli estremi del binario 1); i segnali di partenza lato Ponte nelle Alpi sono da rimpiazzare.
Sacrificati il binario 3 e il tronchino a ridosso del magazzino merci.
Mancano 18 giorni e i lavori sembrano alquanto in alto mare.
Saluti!
Segnalavo che sarebbe stato il caso di tener d'occhio la situazione a Perarolo, qui non ho letto aggiornamenti, allora ieri ho fatto un po' di trakking 8) ed ho visto il lavori in corso!
Si sta provvedendo al rinnovo dell'armamento del binario 2 con traversine in c.a.p.; alla posa di 4 scambi per la deviata a 60 (due per la deviata dal corretto tracciato e altri due per dei brevi tronchini agli estremi del binario 1); i segnali di partenza lato Ponte nelle Alpi sono da rimpiazzare.
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Mancano 18 giorni e i lavori sembrano alquanto in alto mare.
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A cosa serve la deviata a 60? A velocizzare gli incroci e adesso tento di spiegare (sono stato recentemente illuminato sulla via di Calalzo).
Un treno in arrivo sul binario deviato attualmete incontra il segnale di avviso con aspetto GV (via libera con avviso di via libera a 30 km/h) e il successivo segnale di protezione RG (via libera con riduzione di velocità, avviso di via impedita): quest'ultimo deve essere quindi superato alla velocità di 30 km/h fino a raggiungere il deviatoio e infine a fermarsi in stazione.
Tra l'altro il segnale di avviso di Perarolo lato Calalzo comprende anche un segnale di avanzamento: non ricordo bene cosa comporti, perdonatemi l'ignoranza, ma credo che questo discorso regga lo stesso.
Con la deviata a 60 l'aspetto del segnale di avviso sarà GV contemporaneamente lampeggianti (via libera con avviso di via libera a 60 km/h). Risultato: il treno può procedere a 60 dal segnale di protezione fino alla fermata, sperando solo non usi la rapida .
Così si può limare un po' sui tempi per la distanza (qualcosa più di un chilometro) percorsa a 60 e non a 30, ma dubito se ne riesca a guadagnare più di un minuto.
La perplessità riguarda effettivamente l'utilità della cosa, a meno che non si voglia far fare un incrocio a ogni treno che passi di lì!
Un treno in arrivo sul binario deviato attualmete incontra il segnale di avviso con aspetto GV (via libera con avviso di via libera a 30 km/h) e il successivo segnale di protezione RG (via libera con riduzione di velocità, avviso di via impedita): quest'ultimo deve essere quindi superato alla velocità di 30 km/h fino a raggiungere il deviatoio e infine a fermarsi in stazione.
Tra l'altro il segnale di avviso di Perarolo lato Calalzo comprende anche un segnale di avanzamento: non ricordo bene cosa comporti, perdonatemi l'ignoranza, ma credo che questo discorso regga lo stesso.
Con la deviata a 60 l'aspetto del segnale di avviso sarà GV contemporaneamente lampeggianti (via libera con avviso di via libera a 60 km/h). Risultato: il treno può procedere a 60 dal segnale di protezione fino alla fermata, sperando solo non usi la rapida .
Così si può limare un po' sui tempi per la distanza (qualcosa più di un chilometro) percorsa a 60 e non a 30, ma dubito se ne riesca a guadagnare più di un minuto.
La perplessità riguarda effettivamente l'utilità della cosa, a meno che non si voglia far fare un incrocio a ogni treno che passi di lì!
- MattiaC
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Oggi pomeriggio mi sono lanciato in calcoli riguardo i tempi di deviata..e...ipotizzando: che la distanza tra il segnale di protezione lato Calalzo da quello di “arresto” sia 700m, che il treno passi la protezione in piena velocità ammessa e che arrivi fermo a ridosso di quello di arresto, che la decelerazione sia costante dal momento del superamento della protezione, in assenza di forze di inerzia e di attrito e su di un piano orizzontale per comodità di calcolo, mediante alcune semplici operazioni si verifica che:
•Se la velocità di deviata e di superamento protezione è di 60km/h, la decelerazione d=V2/2s=0,199m/s2 e quindi il tempo di arresto t=V1-V0/d=83,9s
•Altrimenti se la velocità di deviata è di 30km/h, la decelerazione d=V2/2s=0,04m/s2 e quindi il tempo di arresto t=V1-V0/d=207,5s
•Se si considera che per il rango B la Vmax=50km/h in quel tratto e che la velocità di deviata è di 60km/h, la decelerazione d=V2/2s=0,13m/s2 e quindi il tempo di arresto t=V1-V0/d=106,15s...
Adesso ovviamente è ampiamente approsimato xò da un idea di quanto si può risparmiare..se poi si aggiunge che il lavoro andrebbe fatto su tutta la linea, sul totale qualche minuto si ottiene...
•Se la velocità di deviata e di superamento protezione è di 60km/h, la decelerazione d=V2/2s=0,199m/s2 e quindi il tempo di arresto t=V1-V0/d=83,9s
•Altrimenti se la velocità di deviata è di 30km/h, la decelerazione d=V2/2s=0,04m/s2 e quindi il tempo di arresto t=V1-V0/d=207,5s
•Se si considera che per il rango B la Vmax=50km/h in quel tratto e che la velocità di deviata è di 60km/h, la decelerazione d=V2/2s=0,13m/s2 e quindi il tempo di arresto t=V1-V0/d=106,15s...
Adesso ovviamente è ampiamente approsimato xò da un idea di quanto si può risparmiare..se poi si aggiunge che il lavoro andrebbe fatto su tutta la linea, sul totale qualche minuto si ottiene...