Copio e incollo dal Corriere del Veneto edizione odierna
PROGETTI E RIFORME
Torna la ferrovia delle Dolomiti Alto Adige e Veneto alla firma A Cortina (e in Val Pusteria) con il treno, Zaia annuncia una road map e l’avvio dell’iter Gruppo di lavoro tra Sistemi territoriali e Sta di Bolzano, c’è anche un piano finanziario
VENEZIA «I Mondiali di sci a Cortina nel 2021 saranno per le Dolomiti ciò che l’Expo è stata quest’anno per Milano. L’occasione per ridisegnare le nostre montagne, valorizzare il territorio e colmare quel gap, anche infrastrutturale, di cui da sempre soffre la provincia di Belluno ». Così parlò il governatore Luca Zaia, che già ha benedetto la riapertura dell’aeroporto a Cortina e ieri ha presentato il nuovo «treno delle Dolomiti». O meglio, la nuova ferrovia delle Dolomiti, visto che non si tratta affatto di riavviare la leggendaria linea tra Calalzo e Cortina (il cui sedime, peraltro, è stato in buona parte convertito in una pista ciclabile) bensì di costruire una linea tutta nuova, con i binari, le traversine e le linee elettrificate, che da Calalzo, là dove oggi s’interrompe la strada ferrata, arrivi fino a Dobbiaco. «Uniremo Venezia alla Val Pusteria e a Lienz e, dì lì, saliremo fino alla Mitteleuropa - annuncia Zaia - togliendo finalmente Cortina e le Dolomiti dall’isolamento in cui sono precipitate ».
Il modello a cui ci si ispira, per chi frequenta l’Alto Adige, è quello della Merano- Malles, linea chiusa nel 1990 dopo anni di abbandono e riaperta nel 2005 dalla Provincia autonoma di Bolzano con i nuovi convogli hi-tech Atr 100 costruiti dalla Stadler Rail. «Non è fuffa - precisa il governatore - c’è una road map precisa, già tracciata. Abbiamo approvato in giunta la delibera che mi autorizza alla stipula di un protocollo d’intesa tra la Regione Veneto e la Provincia di Bolzano; lo stesso mi risulta farà il presidente Arno Kompatscher nei prossimi giorni. Firmeremo l’accordo nelle prossime settimane, poi toccherà ai tecnici». La volontà politica, insomma, c’è e visti i precedenti tra il Veneto e le province autonome (si pensi all’affaire Valdastico) non era scontato. Quanto al progetto, l’intesa istituisce un gruppo di lavoro formato dalla società regionale Sistemi Territoriali e dalla Sta di Bolzano, integrato con i tecnici di Palazzo Balbi e della Provincia autonoma; gli studi e le indagini saranno finanziati con i fondi per le aree di confine e quelli comunitari, non a caso il 10 dicembre, nell’ambito del Forum di Corridoio che si terrà a Bruxelles, la Regione chiederà l’inserimento del collegamento all’interno del la rete «comprens ive network» del programma delle Reti Trans Europee.
E a Venezia non fanno mistero di attendere pure un cospicuo finanziamento dal governo, visto che il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha più volte ribadito di voler investire sul ferro, piuttosto che sulla gomma. Ad oggi, dunque, su tempi, modi e costi di realizzazione della nuova linea ferroviaria è impossibile fornire dettagli («Troppo presto» avvertono Zaia e l’assessore altoatesino ai Trasporti Florian Mussner), così come sulla futura gestione del servizio, che pure qualche problema potrebbe crearlo visto che in Veneto è affidata a Trenitalia, mentre in Alto Adige è di competenza diretta della Provincia autonoma, per il tramite della Sad. Il Veneto, tra l’altro, a fine 2016 metterà a gara il servizio (il bando europeo è in via di scrittura), con due lotti distinti: un macro lotto regionale ed un lotto stralcio per la sola provincia di Belluno. Una scelta dettata dall’esigenza di dedicare alla montagna un’attenzione particolare, con l’ammodernamento delle linee esistenti (oggi la Treviso-Belluno- Calalzo non è neppure elettrificata) , i l miglioramento dell’orario e l’incremento dei convogli in servizio (da Venezia a Belluno non c’è un solo diretto nell’arco della giornata, figuriamoci per Calalzo).
«Vedrete, per i Mondiali del 2021 cambierà il mondo, daremo alle Dolomiti respiro internazionale» promette Zaia, ma se l’orizzonte appare realistico per il restyling della Venezia-Calalzo, i tempi sembrano stretti per la costruzione ex novo della ferrovia fino a Dobbiaco. Si vedrà. E chissà che l’altoatesina Sad non decida di partecipare proprio alla gara relativa al lotto stralcio di Belluno: in vista del prolungamento fino alla Val Pusteria certo l’operazione avrebbe un suo senso. «È davvero prematuro parlarne - mette la mani avanti Mussner - il nostro obiettivo è quello di mettere in collegamento Bolzano con Belluno, Innsbruck e Sondrio. Verso Cortina e Calalzo c’era una linea storica che è giusto rimettere in moto ma per ora non c’è altro che la volontà politica di collaborare con il Veneto». Tant’è, le (buone) intenzioni bastano, almeno per ora, per tornare a respirare il fascino e le suggestioni del «trenino» che finì la sua corsa il 17 maggio del 1964, dopo essere stato celebrato perfino da Cinecittà, protagonista con Alberto Sordi del finale di «Vacanze d’Inverno».
Con l'intervento della Provincia di Bolzano e della sue controllate Sta e Sad sicuramente se ci saranno gli intenti e le idee chiare oltre ai vari finanziamenti è facile che si arrivi ad avere i treni Flirt ETR 170 Stadler di Sad da Dobiacco a Cortina per il 2021
Sistemi Territoriali non capisco che voce e che competenze possa avere in capitolo nella partita in gioco , Sat e Sad bastano e avanzano come comittenti ed eventuali gestori della nuova linea viste le esperienze passate ed attuali con la linea Merano - Malles e della Valpusteria ...casomai basterebbe un sano accordo sul tema ferroviario tra Regione del Veneto e Provincie Autonome di Trento e Bolzano per quanto riguarda il Treno delle Dolomiti e la Ferrovia della Valsugana visto che ad oggi i servizi ,i treni Minuetto in servizio, e gli adeguamenti infrastrutturali sulla Trento - Primolano - (Bassano) si devono alla Provincia Autonoma di Trento che ha investito non poco su questa linea negli anni , per la parte veneta Primolano - Bassano il resto è avvenuto di conseguenza grazie al costante aggiornamento tecnologico da parte di Rfi alla buona manutenzione alle buone condizioni e caratteristiche dell'infrastruttura nel tratto Primolano - Bassano , competitive ad oggi in termini di tempi di percorrenza con la rete stradale .
Da Cortina a Calalzo non sarà di certo una passeggiata la costruzione di una nuova linea ferroviaria , il 2021 potrebbe essere una data vicina attuabile come lontanta tanti possono essere gli imprevisti , dall'articolo si deduce che da Calalzo a Belluno - Treviso / Venezia la partita per l'ammodernamento elettrificazione e gestione della linea sarà per altre parti altri attori Rfi in primis e l'impresa ferroviaria aggiudicataria di un eventuale gara per l'esercizio dei treni passeggeri . La Dobbiacco - Cortina - Calalzo la vedrai bene gestita da Sat - Sad in primis , a cui affidare anche il servizio passeggeri locale Calalzo - Belluno magari in caso di mancata elettrificazione della linea Rfi con gli 11 treni GTW Stadler eventualmente liberatisi dalla Merano - Malles .
Elettrificare la Conegliano - Ponte nelle Alpi - Calalzo / Belluno entro il 2021 comporta non pochi investimenti lavori infrastrutturali e sarebbe la via più breve e veloce per chiudere il cerchio per tempo ed andare in trazione elettrica da Dobiacco / Cortina a Venezia . Elettrificare la Montebelluna - Belluno - Calalzo richiederebbe ulteriori investimenti e lavori infrastrutturali .
Fanta Ferrovia Veneta che guarda al Trentino Alto Adige con invidia ... una volta completato il nuovo Tunnel Ferroviario del Brennero per il Trentino AltoAdige si aprirà a Nord un nuovo mondo...a porta di mano con un semplice viaggio in treno regionale o veloce che sia .
Certo che un treno moderno e veloce Venezia - Cortina - Dobbiaco porterebbe non pochi turisti che gravitano su Venezia e sul Nord Est in generale . Sarebbe una partita da non perdere .
Sicuramente servirà uno sbocco anche a sud sulla Belluno - Padova per questi nuovi flussi , quindi ritorniamo al dunque... le famose nuove locomotive diesel da treno....elettrificare ovunque per il 2021 la vedo dura , speriamo di non vedere più le aln 668 e le d445 per quella data ,se non nei treni storici o musei ferroviari.
Dimenticavo la nuova linea ferroviaria Feltre - Primolano rientrante nel progetto Treno delle Dolomiti ,
a mio avviso bastano dei bus cadenzati veloci ... via galleria S.Vito , la rete stradale non è male ed è veloce.
Già è un miracolo avere un treno Cadenzato Trento -Bassano....visto che i Trento - Venezia li hanno fatti sparire , la diramazione per Feltre..chissà come la gestirebbero