Navetta addio? Infuria la polemica

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Saif
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Navetta addio? Infuria la polemica

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Questo uno spezzone dell’ articolo riportato oggi dal quotidiano “Il Corriere delle Alpi”

Arriva un treno in più ma sparisce la navetta
Belluno. Un treno in più fra Treviso e Belluno dal prossimo dicembre. Ma per la navetta tra Ponte nelle Alpi e Feltre bisognerà attendere; non ci sono soldi. E’ quanto si è appreso a margine della presentazione, ieri a Venezia, del nuovo contratto di servizio che sarà sottoscritto dalla Regione con Trenitalia. L’ assessore provinciale ai Trasporti, Quinto Piol, si dice osrpreso per apprendere attraverso la stampa del congelamento del progetto della metropolitana di superficie che dovrebbe collegare, in tempi rapidi, i paesi compresi tra Ponte nelle Alpi e Feltre.

L’ articolo, che è ben più esteso, dice anche che tra il 2006 e il 2007 verrà rinnovato il 91% delle locomotive, il 63% delle automotrici diesel, il 69% di quelle elettriche e oltre il 20% delle carrozze. L’ età media del parco rotabile scenderà dagli attuali 20 anni e 5 mesi a 14 anni e 7 mesi.
Ultima modifica di Saif il dom gen 30, 2005 9:56, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Daniele Dorigo »

Ho letto anch'io sul Corriere del Veneto un articolo simile... che inoltre ci da la lieta novella della sostituzione dell'attuale materiale con i nuovi "Minuetti"... già salto di gioia... o che gioia!!! :roll: :cry:
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Saif
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Messaggio da Saif »

Per ora il Minuetto ha grossi problemi nell' affrontare gli scambi, e finchè non troveranno una soluzione non credo lo vedremo tanto presto. Accontentiamoci del Minchietto, che starebbe proprio bene a fare Ponte nelle Alpi-Feltre come navetta, peccato che il progetto stia naufragando!
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Messaggio da Daniele Dorigo »

Si ho sentito dei problemi ai carrelli sugli scambi... però da quello che so.. ciò avveniva nella versione elettrica che è stata portata a revisione...
Su quelli diesel può essere che tali problemi siano già stati risolti visti gli esperimenti fatti con gli elettrici in linea... vedremo... cmq sarà sempre un evento "luttuoso" :roll: :cry: :wink:
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Saif
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Messaggio da Saif »

Anche il Corriere delle Alpi di oggi, come sempre attento alle problematiche del trasporto su ferro, riporta due articoli che riportano la polemica che sta montando in Provincia ma soprattutto in Regione. L' articolo sulla Regione è lunghetto, ma merita.

La Regione decide da sola
CHISSO POCO RISPETTOSO
Piol deluso: “Aspettiamo un incontro da due mesi”
BELLUNO. «I metodi dell'assessore regionale Renato Chisso sono poco rispettosi nei confronti delle istituzioni bellunesi». L'assessore provinciale alla mobilità Quinto Piol non nasconde la delusione per l'atteggiamento del collega veneziano, che nei giorni scorsi ha rilasciato dichiarazioni in merito al futuro delle ferrovie bellunesi, quando da mesi la Provincia attende una convocazione dalla Regione. «Da agosto», spiega Piol, «la Provincia ha incontrato più volte i responsabili di Trenitalia e di Rfi, con l'obiettivo di affrontare e risolvere alcune questioni legate alle infrastrutture delle linee locali e all'esercizio del servizio».
L'esito degli incontri dei mesi scorsi è stato sintetizzato in un documento, nel quale sono stati fissati alcuni interventi sulle due linee ferroviarie provinciali e sul servizio stesso. Perché l'intero pacchetto venga realizzato, tuttavia, è necessario anche il contributo della Regione Veneto e a inizio dicembre il documento è stato inviato da Piol a Chisso. «L'assessore regionale si era impegnato a convocare un tavolo con tutte le parti interessate. Ha fatto questa promessa sia a me che al presidente della Provincia Sergio Reolon, più volte in occasione di conversazioni telefoniche. Noi siamo ancora qui, in attesa che venga fissata una data per quell'incontro», E' evidente dunque il motivo della delusione di Piol: «Mentre aspetto un appuntamento da quasi due mesi, leggo sul giornale che la Regione ha già deciso. Ho scritto a Chisso una lettera per capire se intende mantenere gli impegni assunti e quindi fissare subito una data per vederci. Altrimenti è chiaro che dovremo assumere iniziative diverse per tutelare le ferrovie bellunesi».
L'assessore Piol spiega che la mancanza di fondi per la navetta della Valbelluna era già in preventivo, ma si attendono risposte per altre questioni: dalle corse con tempi più ragionevoli agli investimenti per migliorare le linee. «Ormai», conclude Pioì, «gli investimenti si fanno, ma avere a disposizione 3 milioni anziché 1,5 è ben altra cosa. Esiste un rischio concreto di ulteriore emarginazione delle ferrovie bellunesi»

Contestata la possibilità di migliorare il servizio rinnovando la fiducia al gestore attuale, che per giunta è pagato di meno
LA GIUNTA GALAN E LA SVOLTA FERROVIARIA
Il centrosinistra all’ attacco dell’ assessore Chisso e di Trenitalia

Di Renzo Mazzaro

VENEZIA. Viaggiate sui treni regionali? Allegri, cambierà tutto: avrete più corse, vagoni puliti, niente ritardi. Lo dicono gli stessi che vi fanno viaggiare nelle condizioni inadeguate di oggi: hanno accettato di migliorare il servizio pur essendo pagati di meno. Non è una barzelletta. Infàtti nessuno ride: al contrario, ci sono facce feroci in circolazione dopo la notizia che la Regione firmerà a breve un appalto a costi più bassi con un nuovo gestore delle tratte regionali. Che è quello di prima, cioè Trenitalia.
La quale ha vinto mettendosi in società con Sistemi Territoriali spa, una società posseduta quasi al 100% dalla Regione, cioè dall'ente che ha bandito l'appalto e farà i controlli sul servizio. Quest'aria così nuova, così da libero mercato, toglie il respiro. Solo quelli dell'opposizione hanno conservato la voce per protestare (e ti pareva: non fanno altro). Ecco la controinformazione, come emerge dai loro discorsi.
Passo indietro. La polemica è messa in moto dall'annuncio dato venerdì dall'assessore Renato Chisso: l’ 11 dicembre 2005 scadrà la concessione con Regione-Trenitalia per le gestione della rete fs veneta ed entrerà in vigore un contratto vero e proprio, successivo ad una gara d'appalto già tenuta e vinta da Trenitalia in tandem con Sistemi Territoriali. Il contratto comporta un risparmio per la Regione di 24.280 euro all'anno; 12 nuovi treni in più al giorno; il rinovo di due terzi delle carrozze; pulizia al massimo ogni 5 giorni e non ogni 15 come avviene oggi; istituzione di un ufficio reclami; multe al gestore per ritardi superiori ai 20 minuti con incasso distribuito agli utenti.
Il tandem. L'associazione temporanea d'imprese fra Trenitalia e Sistemi territoriali spa non è ovviamente illegale, ci mancherebbe. «C'è una norma — informa Silvano Vernizzi, segretario regionale alle infrastrutture e mobilità — che autorizza il concorrente a cooptare aziende che non svolgano più di una volta e mezzo il servizio che hanno effettuato dal 2000 al 2002. E, in effetti, all'interno del servizio affidato a Trenitalia, Sistemi Territoriali si occuperà solo di quello che fa già ora: l'Adria-Mestre, la Mestre-Santa Lucia e la Chioggia-Adria-Rovigo, che ha in affidamento da Trenitalia».
L'opportunità. «Ma se il gestore resta lo stesso e perfino il concessore e il concessionario coincidono, cosa può cambiare? — si chiede attonito Achille Variati, capogruppo della Margherita —. L'unica cosa evidente è che questo ap-palto va in vigore sotto elezioni. Circostanza ovviamente sospetta. A Vicenza abbiamo visto la sollevazione dei pendolari del tratto Schio-Vicenza, che hanno occupato i binari. Da quando la Regione ha preso in mano la competenza, i treni in questa tratta non sono mai in orario, le carrozze sono sempre sporche, il materiale rovinato non viene sostituito. E' chiaro che c'è una forte aspettativa al cambiamento e prometterlo non costa nulla».
Treni elettorali, «Il governo regionale si è accorto dopo anni che il trattamento riservato ai pendolari dei treni era sbagliato e inadeguato — dice Massimo Carraro, candidato anti-Galan del centrosinistra —. E ora li gratifica mettendo a punto un nuovo bando di gara per la gestione del servizio. La promessa è che le cose andranno meglio a partire dal 2006. Ovviamente dopo le elezioni. Diventa davvero difficile credere che chi ha gestito in questo modo scellerato il trasporto ferroviario e che fino a ieri sosteneva fosse tutto perfetto, domani possa garantire realmente un servizio migliore. Per fare promesse in campagna elettorale, bisogna essere credibili. Pulizie, frequenze,
orari non sono una scoperta del nuovo bando: sono standard basilari, previsti anche prima. Solo che nessuno si è preoccupato di verificare che fossero rispettati».
I pendolari. «E' aumentata l'utenza del trasporto ferroviario — dice Franco Frigo, consigliere regionale della Margherita —. Secondo me è un segnale dell'impoverimento della popolazione. Le difficoltà di arrivare a fine mese delle famiglie portano ad eliminare il trasporto privato e favore di quello pubblico. Solo che il sistema pubblico non tiene, sia per quanto riguarda le merci che i passeggeri».
L'appalto. «La gara stata fatta perché era scaduta la concessione — spiega ancora Frigo —. Una direttiva europea obbligava tutti i concessionari a mettere in gara il trasporto locale entro il 31.12.2003, termine prorogato al 31.12.2004 e adesso al 31.12.2006. La Regione poteva scegliere: o prorogare la concessione o mettere in gara. Si sono detti: Trenitalia funziona male, mettiamo in gara. Grande gesto di coraggio. Ha rivinto Trenitalia per abbandono degli altri concorrenti e con questo si è garantita di continuare per contratto, invece che per concessione».
Veri gestori. «Se non si costruiscono operatori nel campo del trasporto ferroviario — è sempre Frigo che parla — è evidente che non succederà mai nulla di nuovo. Non ci si improvvisa gestori di ferrovie. D'altra parte il Veneto non ha mai investito nulla sul ferro, da quando ha avuto la competenza nel 1999 da Bassanini. Sostenevano che il governo di centrodestra avrebbe aumentato gli stanziamenti, la verità invece è che da allora non è stata accantonata una lira in più».
L'impugnazione. «Se siamo insoddisfatti del servizio, potremo sempre rescindere il contratto» ha promesso l'assessore Renato Chisso venerdì mattina, presentando la svolta ferroviaria della Regione. Un giornalista dei più veloci gli ha subito chiesto: chi subentrerebbe in quel caso? Senza un attimo di esitazione l'assessore ha risposto: «Faremo un'altra gara». Va da sé che vincerà un'altra volta Trenitalia. Buon viaggio.
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