SEI STAZIONI RISCHIANO LA CHIUSURA
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SEI STAZIONI RISCHIANO LA CHIUSURA
E’ piombata come un fulmine a ciel sereno, in Provincia, l’ indiscrezione secondo la quale Rfi avrebbe intenzione di chiudere, col prossimo orario, ben 6 stazioni su un totale di 15 attualmente “attive” nel bellunese. Con una breve analisi ho individuato negli impianti col destino che pare segnato quelli di Santa Croce, Ospitale, Faè-Fortigna, Busche-Lentiai-Mel, Quero-Vas e uno tra Perarolo e la Stazione per l’ Alpago. Stavamo cullandoci su un ipotetico sviluppo delle nostre linee ed ecco invece l’ ennesima tegola in testa a quanti credevano in una inversione di tendenza. La Provincia ha lanciato l’ allarme per mobilitare gli enti locali, e a Roma l’ assessore Piol ne ha già parlato con Catania, che ha promesso delle risposte…
...non ferma a Querovas Levadallontanarsi dalla linea gialla...
Proverbio del giorno: A far del bén ai muss se ciàpa solo che peàde
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GLI INTERVENTI Dopo anni di incuria finalmente le Ferrovie hanno deciso di ritinteggiare gli stabili
Busche e S. Giustina "nuove" stazioni
Eseguiti anche interventi di abbellimento dei giardini. I gabinetti però restano chiusi
Santa Giustina
Stazioni a nuovo. Le stazioni ferroviarie di Busche e Santa Giustina tornano ai colori e all'ordine di un tempo. Almeno per quanto riguarda gli esterni. Negli ultimi mesi gli operai delle Ferrovie dello Stato hanno provveduto a sistemare la stazione di Busche prima, e attualmente quella di Santa Giustina, rifacendo intonaci e dipingendo gli esterni degli edifici. Un intervento che ha cancellato i segni di un'incuria che durava forse da troppo tempo. A Busche infatti numerose erano le crepe e i buchi che si erano creati sulle facciate esterne, a causa della caduta degli intonaci. Così a Santa Giustina, la cui stazione ha riacquistato ora il colore giallo acceso di un tempo. Oltre alle pareti degli edifici, anche i parapetti in cemento che delimitano l'area riservata all'arrivo e alla partenza dei treni sono state sostituite, in parte, da una rete metallica. Purtroppo la maggior parte di esse aveva ceduto negli ultimi tempi e i resti giacevano nei pressi della stazione in cumuli non certo belli da vedere. Infine anche il Comune di Santa Giustina ha dato una mano nel recupero della stazione , creando un'isola ecologica più ordinata e nascosta, grazie a una serie di pannelli neri, che fino all'anno scorso erano stati utilizzati in piazza dell'Angelo, posteggiati poi nei magazzini comunali al momento di togliere i cassonetti. Restano comunque alcuni interventi, piccoli se vogliamo, ancora da realizzare: in tutta la stazione sono presenti due sole panchine, entrambe all'esterno dell'edificio, sebbene una sia coperta da una tettoia. La seconda invece è piuttosto malandata, ma evidentemente utile per chi aspetta il treno. I servizi igienici continuano ad essere chiusi, e anche se fossero aperti, con le impalcature poste attualmente per i lavori di sistemazione, rimarrebbero comunque inaccessibili.
Andrea Dassie
Busche e S. Giustina "nuove" stazioni
Eseguiti anche interventi di abbellimento dei giardini. I gabinetti però restano chiusi
Santa Giustina
Stazioni a nuovo. Le stazioni ferroviarie di Busche e Santa Giustina tornano ai colori e all'ordine di un tempo. Almeno per quanto riguarda gli esterni. Negli ultimi mesi gli operai delle Ferrovie dello Stato hanno provveduto a sistemare la stazione di Busche prima, e attualmente quella di Santa Giustina, rifacendo intonaci e dipingendo gli esterni degli edifici. Un intervento che ha cancellato i segni di un'incuria che durava forse da troppo tempo. A Busche infatti numerose erano le crepe e i buchi che si erano creati sulle facciate esterne, a causa della caduta degli intonaci. Così a Santa Giustina, la cui stazione ha riacquistato ora il colore giallo acceso di un tempo. Oltre alle pareti degli edifici, anche i parapetti in cemento che delimitano l'area riservata all'arrivo e alla partenza dei treni sono state sostituite, in parte, da una rete metallica. Purtroppo la maggior parte di esse aveva ceduto negli ultimi tempi e i resti giacevano nei pressi della stazione in cumuli non certo belli da vedere. Infine anche il Comune di Santa Giustina ha dato una mano nel recupero della stazione , creando un'isola ecologica più ordinata e nascosta, grazie a una serie di pannelli neri, che fino all'anno scorso erano stati utilizzati in piazza dell'Angelo, posteggiati poi nei magazzini comunali al momento di togliere i cassonetti. Restano comunque alcuni interventi, piccoli se vogliamo, ancora da realizzare: in tutta la stazione sono presenti due sole panchine, entrambe all'esterno dell'edificio, sebbene una sia coperta da una tettoia. La seconda invece è piuttosto malandata, ma evidentemente utile per chi aspetta il treno. I servizi igienici continuano ad essere chiusi, e anche se fossero aperti, con le impalcature poste attualmente per i lavori di sistemazione, rimarrebbero comunque inaccessibili.
Andrea Dassie
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Il simpatico e stravagante assessore ai trasporti della Provincia di Belluno, da me direttamente interpellato in una trasmissione radiofonica di Radio Belluno si è detto leggermente ottimista sulla questione della chiusura delle stazioni. Tuttavia ultimamente mi sono servito di alcuni treni, ed ho dovuto fare un' amara constatazione: nonostante l' alta stagione, sulle stazioni incriminate non sale proprio un cane! Con questo non voglio giustificare chiusure selvagge.