Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Brancolo anch'io nel bujo più totale, però nel ravanare la rete in cerca di informazioni mi sono imbattuto in http://archivio.comune.belluno.it/immagini/ questo sito del Comune di Belluno in cui vi consiglio di buttare un'occhio, in particolare: http://archivio.comune.belluno.it/immag ... rroviaria/ e http://archivio.comune.belluno.it/immag ... -stazione/
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer
https://twitter.com/trenibelluno
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Molto interessanti!!
Mettilo anche tra i link interessanti.
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Finalmente è stata tirata in ballo la prima guerra mondiale, giustamente, e i ponti distrutti. La ferrovia subì consistenti danneggiamenti in due momenti:
1. "Caporetto", ottobre - novembre 1917, ovvero la disfatta degli italiani che si ritirarono lungo la linea del Piave e del Monte Grappa. Italiani che cercarono di evitare di lasciare nelle mani del nemico una ferrovia funzionante.
2. "Vittorio Veneto", ottobre - novembre 1918, ovvero la disfatta degli austroungarici che risalirono "in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza". Nostante il retorico disordine e la presunta disperazione ebbero modo di far saltare parecchie opere d'arte della ferrovia.
Ecco due note immagini della situazione dopo il 4 novembre 1918.
Ponte sull' Ardo, fatto saltare prima dagli italiani, ripristinato dagli austriaci con le travate metalliche, poi nuovamente tagliato.
Ponte della Val di Siva, fatto saltare "solo" dagli austriaci.
Il quiz che ho proposto si riallaccia ai mesi del dopo Caporetto, dell'occupazione, di quello che dalle nostre parti è conosciuto come l'anno della fame. La ferrovia Treviso - Belluno - Calalzo era inevitabilmente interrotta dalla linea del fronte, che passava tra le stazioni di Alano e Quero. Gli austriaci nel giro di due-tre mesi rimediarono ai danneggiamenti provocati dagli italiani in fuga e la linea diventò, grazie anche alla Dobbiaco - Calalzo completata allora per la prima volta, una preziosa infrastruttura per il rifornimento del fronte. Proprio dalla ferrovia della Pusteria, passando per la valle del Boite, giunsero anche i materiali per ripristinare i ponti.
Ma quali treni avevano a loro disposizione gli austriaci? Sapevo dei Generatorzug...
Un Generatorzug a Busche. Foto da http://digilander.libero.it/ferroviemil ... Busche.jpg.
...vale a dire convogli a trazione benzina-elettrica distribuita. Costruiti da Ferdinand Porsche, consistevano in un motore a scoppio alimentato a benzina collegato a un generatore che alimentava i motori elettrici che muovevano il convoglio, e questi motori elettrici erano installati anche nei carri che lo componevano.
Ma recentemente mi sono imbattuto in una foto che mostra la prova di carico, fatta dagli austriaci, del ponte sul Cordevole da loro ripristinato. E per collaudarlo usarono due locomotive gruppo 377 MAV (Ferrovie Statali Ungheresi), fatte arrivare nel bellunese per ferrovia fino a Vittorio Veneto, e poi per il valico stradale del Fadalto. Come abbiamo visto la ferrovia Treviso - Belluno - Calalzo era spezzata e per ciò impraticabile, e non si passò nemmeno per Cimabanche. Dev'essere stata una cosa non da poco effettuare un simile trasporto!
Da http://www.ilmondodeitreni.it/Gr871.html
A guerra conclusa le FS si ritrovarono con 11 locotender di questo tipo, costruite tra il 1885 e il 1896, a tre assi accoppiati, lunghe 7,78 metri tra i respingenti e pesanti 29 t in servizio. Le immatricolarono come gruppo 871. Consultando il Cornolò, Locomotive di preda bellica, si legge che 9 macchine provenivano dal deposito di Fiume, mentre di due macchine non è nota la provenienza.
Potrebbero essere le due macchine bellunesi? Chi lo sa. Non so se le due locomotive vennero portate altrove prima della fine del conflitto. Se invece rimasero qui, è possibile e probabile che gli austriaci ritirandosi le distrussero. Sulla situazione ferroviaria bellunese di quegli anni non ho trovato finora notizie molto affidabili, si tende a calcare la mano in una direzione e a soprassedere nell'altra. Da qualche parte ho letto solamente che a monte del distrutto ponte sull'Ardo rimase un unico rotabile ancora in grado di circolare: era un carro pianale. Le due loco potrebbero essere rimaste nella parte bassa della linea? Dubito, perché gli austriaci andarono verso nord con tutti i mezzi disponibili... in questo senso è emblematica la foto nel libro del Gasperi che mostra il traffico di treni in quei frangenti in centro a Cortina.
Perdonatemi la lezioncina.
1. "Caporetto", ottobre - novembre 1917, ovvero la disfatta degli italiani che si ritirarono lungo la linea del Piave e del Monte Grappa. Italiani che cercarono di evitare di lasciare nelle mani del nemico una ferrovia funzionante.
2. "Vittorio Veneto", ottobre - novembre 1918, ovvero la disfatta degli austroungarici che risalirono "in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza". Nostante il retorico disordine e la presunta disperazione ebbero modo di far saltare parecchie opere d'arte della ferrovia.
Ecco due note immagini della situazione dopo il 4 novembre 1918.
Ponte sull' Ardo, fatto saltare prima dagli italiani, ripristinato dagli austriaci con le travate metalliche, poi nuovamente tagliato.
Ponte della Val di Siva, fatto saltare "solo" dagli austriaci.
Il quiz che ho proposto si riallaccia ai mesi del dopo Caporetto, dell'occupazione, di quello che dalle nostre parti è conosciuto come l'anno della fame. La ferrovia Treviso - Belluno - Calalzo era inevitabilmente interrotta dalla linea del fronte, che passava tra le stazioni di Alano e Quero. Gli austriaci nel giro di due-tre mesi rimediarono ai danneggiamenti provocati dagli italiani in fuga e la linea diventò, grazie anche alla Dobbiaco - Calalzo completata allora per la prima volta, una preziosa infrastruttura per il rifornimento del fronte. Proprio dalla ferrovia della Pusteria, passando per la valle del Boite, giunsero anche i materiali per ripristinare i ponti.
Ma quali treni avevano a loro disposizione gli austriaci? Sapevo dei Generatorzug...
Un Generatorzug a Busche. Foto da http://digilander.libero.it/ferroviemil ... Busche.jpg.
...vale a dire convogli a trazione benzina-elettrica distribuita. Costruiti da Ferdinand Porsche, consistevano in un motore a scoppio alimentato a benzina collegato a un generatore che alimentava i motori elettrici che muovevano il convoglio, e questi motori elettrici erano installati anche nei carri che lo componevano.
Ma recentemente mi sono imbattuto in una foto che mostra la prova di carico, fatta dagli austriaci, del ponte sul Cordevole da loro ripristinato. E per collaudarlo usarono due locomotive gruppo 377 MAV (Ferrovie Statali Ungheresi), fatte arrivare nel bellunese per ferrovia fino a Vittorio Veneto, e poi per il valico stradale del Fadalto. Come abbiamo visto la ferrovia Treviso - Belluno - Calalzo era spezzata e per ciò impraticabile, e non si passò nemmeno per Cimabanche. Dev'essere stata una cosa non da poco effettuare un simile trasporto!
Da http://www.ilmondodeitreni.it/Gr871.html
A guerra conclusa le FS si ritrovarono con 11 locotender di questo tipo, costruite tra il 1885 e il 1896, a tre assi accoppiati, lunghe 7,78 metri tra i respingenti e pesanti 29 t in servizio. Le immatricolarono come gruppo 871. Consultando il Cornolò, Locomotive di preda bellica, si legge che 9 macchine provenivano dal deposito di Fiume, mentre di due macchine non è nota la provenienza.
Potrebbero essere le due macchine bellunesi? Chi lo sa. Non so se le due locomotive vennero portate altrove prima della fine del conflitto. Se invece rimasero qui, è possibile e probabile che gli austriaci ritirandosi le distrussero. Sulla situazione ferroviaria bellunese di quegli anni non ho trovato finora notizie molto affidabili, si tende a calcare la mano in una direzione e a soprassedere nell'altra. Da qualche parte ho letto solamente che a monte del distrutto ponte sull'Ardo rimase un unico rotabile ancora in grado di circolare: era un carro pianale. Le due loco potrebbero essere rimaste nella parte bassa della linea? Dubito, perché gli austriaci andarono verso nord con tutti i mezzi disponibili... in questo senso è emblematica la foto nel libro del Gasperi che mostra il traffico di treni in quei frangenti in centro a Cortina.
Perdonatemi la lezioncina.
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
No, no lezioncina, Alessandro! Una pagina che mi sono proprio gustato. E quel sito sulle ferrovie militari, con la famosa Decauville Feltre - Arsiè, di cui ho sempre sentito parlare, ma è la prima volta che vedo qualche foto...
E poi formidabile quel generatorzug tedesco a Busche, arrivato immagino per la strada e poi messo sui binari. Bisogna ammettere, la tecnica germanica è sempre grande.
E poi formidabile quel generatorzug tedesco a Busche, arrivato immagino per la strada e poi messo sui binari. Bisogna ammettere, la tecnica germanica è sempre grande.
Ultima modifica di Biagio il mar ott 02, 2012 21:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Grazie mille Biagio / Dino!
E' che a volte ho l'impressione di raccontare 'ste cose in modo fastidioso, e se fosse così, credete che non s'è fatto apposta.
E' che a volte ho l'impressione di raccontare 'ste cose in modo fastidioso, e se fosse così, credete che non s'è fatto apposta.
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Ale, sei sempre il migliore.
Il generatorzug è probabile che fosse arrivato via strada con le proprie ruote, visto che era un mezzo stradale adattabile alla ferrovia.
Le vaporelle non potevano essere arrivate da nord?
Il generatorzug è probabile che fosse arrivato via strada con le proprie ruote, visto che era un mezzo stradale adattabile alla ferrovia.
Le vaporelle non potevano essere arrivate da nord?
Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Tanto stupenda quanto sconosciuta questa pagina di storia che ci hai offerto!
Un tassello in più che compone il mosaico delle nostre ferrovie che, contrariamente ai dettami economici delle attuali FS, per la storia sono tutt'altro che secondarie!
Un tassello in più che compone il mosaico delle nostre ferrovie che, contrariamente ai dettami economici delle attuali FS, per la storia sono tutt'altro che secondarie!
Gianni Giannelli
Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Ottimo lavoro ALN! Ignoravo praticamente tutto. E chissà quante altre da scoprirne...
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Scrive lo Schaumann, autore del libro Die Bahnen zwischen Ortler und Isonzo 1914 - 1918. (Le ferrovie tra il Monte Ortles e il Fiume Isonzo), nella didascalia della sopra accennata foto...barazzuol ha scritto:Le vaporelle non potevano essere arrivate da nord?
Cordevole Strassen- und Bahnbruke: Belastungprobe mit MAV Loks R377, die zerlegt von Vittorio Veneto hierher gebracht wurden. (Ponte stradale e ferroviario sul Cordevole: prova di carico con locomotive MAV R377, portate zerlegt da Vittorio Veneto a qui.) Confesso di sapere giusto tre parole di tedesco, ma solo ora faccio attenzione a quel zerlegt che potrebbe significare smontate. Qualcuno lo può confermare? A ogni modo non credo che si trattò di uno smontaggio ai minimi termini, perché rimontare una locomotiva a vapore pezzo per pezzo non è una passeggiata: certamente avranno tolto almeno il fumajolo, altrimenti sarebbe andato a sbattere contro qualche edificio di Serravalle. Potrebbero aver tolto biellismi e assi per ridurre il peso. Ma non credo possano aver smontato altre cose che richiedono molta accuratezza nel rimontaggio (si pensi alla caldaia e al forno).
Quindi non sarebbero passate per Cimabanche e nemmeno per le Scale di Primolano, altra importante via di accesso al Bellunese nell'ultimo anno di guerra. Ed è doveroso ricordare pure il Passo San Boldo, costruito in cento giorni per le esigenze belliche.
A proposito di Cimabanche e di ferrovia Dobbiaco - Calalzo. Chi ha letto il libro del Gasperi e/o chi ha percorso l'ex ferrovia, ricorderà che la galleria di Podestagno (quella in curva subito a nord del ponte sul Felizòn) è stata costruita, con pareti di calcestruzzo a sezione policentrica, con le dimensioni di una ferrovia a scartamento normale. Anche l'altra galleria, quella originaria di Pezovico, scavata nelle roccia viva e non rivestita, è di altezza eccessiva rispetto alle esigenze di una ferrovia a scartamento ridotto. Si tratterebbe di...
E se invece di due errori si trattò di una scelta ponderata? Magari gli austriaci pensavano alla possibilità di trasbordare rotabili a scartamento ordinario sullo scartamento bosniaco tra Dobbiaco e Cortina prima, e poi fino a Calalzo. Chi lo sa.Evaldo Gasperi, a pagina 23 del libro La ferrovia delle Dolomiti ha scritto:...incomprensibili errori del capitano Hubert Borowicka, comandante il gruppo di lavoro assegnato alla realizzazione delle gallerie.
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Mi riesce difficile pensare a scelte ponderate fatte da militari
Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Non devi neanche pensare che sia fastidioso o siano lezioncine.aln ha scritto:Grazie mille Biagio / Dino!
E' che a volte ho l'impressione di raccontare 'ste cose in modo fastidioso, e se fosse così, credete che non s'è fatto apposta.
Sono lezioni vere, interessantissime, visto che non è di tutti non solo avere/trovare il tempo per consultare i documenti, ma anche averne accesso e pure volere/pensare di ricercare qualcosa di quello specifico argomento.
E, a maggior ragione, renderlo disponibile agli altri.
Ultima modifica di e550 il gio ott 04, 2012 19:34, modificato 1 volta in totale.
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
aln ha scritto: E se invece di due errori si trattò di una scelta ponderata? Magari gli austriaci pensavano alla possibilità di trasbordare rotabili a scartamento ordinario sullo scartamento bosniaco tra Dobbiaco e Calalzo. Chi lo sa.
Propendo per la prima ipotesi.barazzuol ha scritto:Mi riesce difficile pensare a scelte ponderate fatte da militari
La sezione di Pezovico I potrebbe essere intesa come galleria scavata per alloggiare la linea di contatto, ma l'epoca fa pensare che probabilmente l'intenzione era un'altra, visto che l'elettrificazione giunse oltre 10 anni dopo.
E sulla Zillertalbahn ancora oggi trasportano "disinvoltamente" carri a scartamento ordinario sul minuscolo binario a scartamento bosniaco.
Sezione strana, "a pera" o "bottiglia", come se dovesse passare un qualche fumaiolo.
Non penso siano inspiegabili errori, vista la fatica che costava scavare una galleria; le esigenze belliche (attuali o prevedibili) avranno suggerito ciò.
Nemmeno gli "errori" odierni sono inspiegabili, certe sezioni di scavo di gallerie tristemente famose sono state astutamente pensate per l'impresa tale che aveva, solo lei, determinate attrezzature.
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Grazie anche a Paolo / E550!
La prima galleria di Pezovico non è mai stata percorsa da un treno a trazione elettrica, perché già a metà anni venti si scavò la variante con la seconda galleria più lunga. La sezione "a pera" potrebbe essere stata scelta per migliorare la circolazione dei fumi?
Una differenza fondamentale tra questa galleria e quella di Podestagno è il terreno in cui è scavata. Nella Pezovico è roccia sana, ragione per cui l'allargamento della sezione è un lavoro che poteva essere fatto in ogni momento senza grandi difficoltà. Nella Podestagno invece sono detriti, che hanno richiesto la costruzione della volta in calcestruzzo e dell'arco rovescio (lo si vede nel disegno pubblicato nel Gasperi): ampliare la sezione di una galleria simile è molto molto più complesso. Per cui, meglio fare subito le cose fatte per bene.
La prima galleria di Pezovico non è mai stata percorsa da un treno a trazione elettrica, perché già a metà anni venti si scavò la variante con la seconda galleria più lunga. La sezione "a pera" potrebbe essere stata scelta per migliorare la circolazione dei fumi?
Una differenza fondamentale tra questa galleria e quella di Podestagno è il terreno in cui è scavata. Nella Pezovico è roccia sana, ragione per cui l'allargamento della sezione è un lavoro che poteva essere fatto in ogni momento senza grandi difficoltà. Nella Podestagno invece sono detriti, che hanno richiesto la costruzione della volta in calcestruzzo e dell'arco rovescio (lo si vede nel disegno pubblicato nel Gasperi): ampliare la sezione di una galleria simile è molto molto più complesso. Per cui, meglio fare subito le cose fatte per bene.
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Re: Quiz 55: loco sulla strada del Fadalto
Appunto che il viadotto ora consta di 8 luci di 17,40 metri, mentre prima aveva 9 luci conseguentemente un po' più brevi e una pila in più.aln ha scritto:Il viadotto sul Viera (tra Busche e Santa Giustina), che fu ricostruito in grigio cemento armato per ultimo e riaperto alla circolazione a partire dalla seconda metà del 1948.
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