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Cercando una cosa il più delle volte se ne trova un'altra... così ho scoperto che due loco sono passate sul Fadalto non percorrendo la ferrovia! Prima di dirvi i pochi dettagli noti su questa storia, lascio alla vostra immaginazione indovinare:
1. quando è accaduta;
2. per quale motivo;
3. il tipo di rotabile.
Con buona probabilità starete già pensando a qualche piccolo impianto industriale a scatamento ridotto che potrebbe aver avuto una simile necessità, ma vi fermo subito: si tratta di rotabili a scartamento ordinario.
Buon quiz!

Forse aveva a che fare col Vajont?

Loco vittime di bombardamenti durante la WWII?

Alluvione del 1966? La ferrovia era interrotta in più punti: Feltre, Cadola, Ospitale, Busa del Cristo.

Ho scritto appositamente "loco" per rendere un po' più misteriosa la cosa: locomotive o locomotori?

Vajont, Seconda Guerra Mondiale, alluvione del '66: tre accadimenti che comportarono l'interruzione della ferrovia e di conseguenza è facile immaginare che del materiale rotabile sia rimasto bloccato nei tratti non più allacciati alla rete. Tempo fa, in particolare per il Vajont, si aveva provato a buttare là qualche ipotesi sui mezzi intrappolati in Cadore.
Per la seconda guerra mondiale... quali furono le interruzioni? Al momento ho trovato traccia delle seguenti distruzioni, magari qualcuno può aggiungere quello che sa per fare maggiore chiarezza.

1. Il viadotto "Dodici Ponti" sul Meschio (tra Vittorio V. e Nove), bombardato dall'aviazione il 3 e/o 4 e/o 5 marzo 1945.
2. Il viadotto sul Viera (tra Busche e Santa Giustina), che fu ricostruito in grigio cemento armato per ultimo e riaperto alla circolazione a partire dalla seconda metà del 1948.
3. I viadotti sul Maè e sul Desedàn (tra Ponte nelle Alpi e Longarone), bombardati dall'aviazione il 20 dicembre 1944.

...si ebbe la prima incursione sulla ferrovia: 8 bombe colpirono i ponti di Villanova (sul Mae) e di Faè-Desedan, con danni alle abitazioni.

Più avanti...

Le incursioni iniziarono il 15 febbraio [1945], poi il 24 ancora 12 bombe su Faè, col danneggiamento del ponte. II 7 marzo 9 aerei ganciarono 26 bombe dirompenti e 8 a scoppio ritardato sui ponti del Desedan; due giorni dopo 24 aerei lanciarono 30 bombe sul ponte ferroviario sul Maè, danneggiando 20 case e ferendo una persona. Dal 23 marzo si ebbero le incursioni più pesanti: 18 velivoli sganciarono 70 bombe dirompenti su Villanova di Longarone, distruggendo 10 case. Il giorno dopo toccava nuovamente a Faè e Fortogna, con 16 ordigni, e altrettanti poi finirono intorno al ponte "Campelli" a Rivalta, dove ci furono due morti e restarono danneggiate diverse abitazioni. Il 25 marzo, giorno delle Palme, si ebbe un totale di 40 bombe, il Sabato Santo 31 marzo 6 bombe su Villanova e il giorno di Pasqua 18 aerei lasciarono cadere 33 ordigni su Faè, Fortogna, Pirago e Villanova, lesionando diverse case. L'ultima incursione avvenne il 4 aprile, sempre
sugli stessi obiettivi, con 36 bombe da 18 aerei.

Oltre alla ferrovia, non dimentichiamo che costituivano un obbiettivo militare anche i vicini ponti stradali. Le citazioni provengono da http://usenet.it.rooar.com/showthread.php?t=2689085. Tuttavia non ho ancora certezza dell'avvenuta distruzione di questi due ponti ferroviari: servirebbe una bella foto.
4. La stazione di Calalzo, distrutta e successivamente ricostruita nelle forme attuali per quanto riguarda il FV.
5. Il tratto Ponte nelle Alpi - Belluno risulta interrotto alla fine della guerra, non so il motivo.

Ma questa rassegna dei danni della seconda guerra mondiale è attinente al quiz? No.

Hai ipotizzato anche loco elettrici? Butto lì due ipotesi la famosa E 656.044 del 1988 che fece una prova di carico in Cadore (però mi sembrava fosse giunta in zona su ferrovia...) e seconda ipotesi: materiale elettrico nuovo di fabbrica delle Officine della Stanga di Padova per la Bribano-Agordo?

Sto pensando che la fu Impresa Bardin con sede in Via Lungardo già Via dei Fabbri a Belluno aveva un nutrito parco mezzi, che comprendeva numerosi carri, locomotori "Kof" e altri più potenti, Deutz a tre assi.
Gli ultimi carri a due assi e due "Kof" furono venduti quando liquidarono l'azienda a fine 2002.
Non è improbabile che a suo tempo locomotori e carri abbiano viaggiato su strada per tratti più lunghi di quelli strettamente necessari per raggiungere lo scalo più vicino, ricordo che avevano pure uno speciale rimorchio per trasporto di mezzi ferroviari.
Ma io ero piccino piccino e di più non ricordo, dovrei chiedere a chi ne sa di più.

Possono essere stati dei mezzi guasti/incidentati che non potevano essere portati a valle via Ferrovia? Magari qualche locomotiva gravemente danneggiata da uno svio?

Mi vengono in mente due eventi "recenti", l'arrivo delle LB1 ex-SAIF destinata alle miniere di Valle Imperina che senza dubbio è arrivata via strada, ma non so se via Fadalto, poi penso a scartamento ordinario ai beneamati "cardenzoni" parcheggiati all'autoparco di Pieve d'Alpago, acquistati dall' AICS anni fa e rimasti li a marcire ( ...ci sarebbe da scrivere qualche riga su questa faccenda...).

Tante belle ipotesi, ma finora nessuno ha indovinato il caso specifico oggetto del quiz.
Qualche indizio: i/le due locomotori/locomotive misteriosi/e valicarono il Fadalto via strada perché non erano ancora giunti a termine i lavori della ferrovia Vittorio - Ponte. I/le due locomotori/locomotive misteriosi/e appartenevano allo stesso gruppo ed erano di fabbricazione estera. Come accaduto più tardi con il 656.044, i/le due locomotori/locomotive misteriosi/e furono impegnati anche nel collaudo di un ponte, occasione nella quale sono state fotografate.

In questo caso, se si tratta di un collaudo di un ponte, immagino che le locomotive in questione fossero discretamente possenti, quindi escluderei i locomotori.
Beh... riguardo la stazza, ho visto una bellissima foto di un collaudo di una travata metallica eseguito con 2 Gr 880 (o almeno mi erano sembrate tali).

Visto che erano di fabbricazione straniera, che siano le Gr 735?

Il tratto Ponte nelle Alpi - Belluno risulta interrotto alla fine della guerra, non so il motivo.

Forse il motivo potrebbe essere questo.
Dico "potrebbe" in quanto non so se in quegli anni fossero accaduti diversi attentati o bombardamenti posteriori al fatto che ora vi espongo.
Negli anni 1944 - 1945 ci fu un'azione partigiana tra Safforze ed Andreane ai danni di un convoglio che trasportava non so se viveri o addirittura soldati tedeschi; sta di fatto che dietro l'odierna Motorizzazione Civile fu piazzata una bomba sui binari.
Al passaggio del treno però l'ordigno non esplose ed il convoglio continuò beato.
Un componente del gruppo andò quindi a controllare e in quel momento la bomba esplose causando la morte di lui. A testimonianza una piccola croce ancora visibile a lato dei binari.

Escono sempre delle chicche meravigliose durante i quiz, bravi ragazzi!!

Tornando a noi,

i/le due locomotori/locomotive misteriosi/e furono impegnati anche nel collaudo di un ponte, occasione nella quale sono state fotografate.

Anche nel collaudo? quindi non era quello lo scopo principale della trasferta?
In ogni caso per tirare due "loco" sulla S.S. 51 in quel periodo quindi direi anni '20-'30 del secolo scorso ci volevano buone potenze viste anche le condizioni del tracciato immagino non esattamente favorevoli! Molto interessante!

samuele89 ha scritto:Che siano le Gr 735?

Erano locomotive a vapore, a scartamento ordinario scrivevo e di fabbricazione estera. Ma non erano le Wilson, soprannome delle Gruppo 735, che arrivarono nuove di fabbrica dagli Stati Uniti. Le due locomotive misteriose invece furono immatricolate dalle FS come "usato sicuro".
Ma scusatemi, qui si perde di vista la cosa più clamorosa: perché mai si dovette far passare due locomotive sulla strada del Fadalto? Non è colpa della seconda guerra mondiale, non è per via del Vajont, non è dovuto nemmeno all'alluvione del '66, non si tratta di rotabili SAIF, non sono i "cardenzoni" FTV, non è il Caimano che andò a fare la prova di carico al ponte sul Boite e che viaggiò per ferrovia, non sono mezzi di servizio di una impresa che lavorava in ferrovia.

Hanno fatto uno scontro frontale rimanendo gravemente danneggiate tant'è che fu impossibile trasportarle via ferrovia?