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Inviato: mer set 05, 2007 16:08
da barazzuol
Senza quel bollitore hai voglia a scaldare i viaggiatori in tempo.
Se accendi la caldaia, devi accendere anche gli aerotermi che però consumano le batterie.Visto che il freddo non è amico delle batterie e le prese esterne in teoria sono vietate (credo le usino abusivamente solo in Veneto e limitrofi) sarebbe necessario accedere i motori. Poi aspettare che si scaldino, aspettare che anche l'acqua si scaldi, dal quel momento inizia il tepore...ed è già ora di scendere.
Per quel treno che partiva verso le 5.30 da Calalzo qualche anno fa, i motori venivano accesi dai macchinisti del 11109 che in inverno si devono presentare 95 minuti prima della paretenza.
Nelle altre località "glaciali" si manda un macchinista, mentre gli altri ancora dormono, a fare le "accensioni", automotrici e 445, così sono contenti i viaggiatori e gli altri macchinisti che trovano già tutto preparato.
Una nota tecnica:
il tempo spaventoso nel periodo invernale di 95 minuti è dovuto al preriscaldo della nafta che alimenterà poi la caldaia (che scalderà poi l'acqua del motore). Ciò è realizzato da una resistenza elettrica che ha il compito di scaldare la nafta per evitare la formazione di aghi di paraffina che ostruirebbero l'ugello della caldaia, rendendola inservibile. Questa è una modifica fatta dall'officina di Treviso, in quanto le macchine in origine, e quindi le non trevigiane, non ne erano dotate.
E' interessante notare che anche le 772 avevano,oltre alla presa elettrica, un'analoga resistenza all'interno del serbatoio nafta, assente in tutte le serie di 668.
Le 990 invece per velocizzare il riscaldo dell'acqua all'accensione avevano una paratia automatica che parzializzava lo scarico dei gas: finchè l'acqua non aveva raggiunto la temperatura voluta i gas percorrevano un apposito scambiatore di calore.
Questa nota ha lo scopo di dimostrare come alcune migliorie apportate nel corso del tempo vengano completamente ignorate nella progettazione di mezzi successivi.
Se vi interessa quando avrò più tempo posso fare qualche altro esempio di come la memoria umana mortifichi anni di esperienze e migliorie.

Inviato: mer set 05, 2007 16:11
da barazzuol
ho riletto quel che ho scritto e ho preso paura. Scusatemi degli errori nel concordare i tempi dei verbi.

Inviato: mer set 05, 2007 16:14
da MattiaC
Ciao! bentornato!..sai che ogni intervento è sempre molto gradito!ancor di più se arricchito da preziosismi che solo uno del mestiere sa spiegare! :wink:

Inviato: mer set 05, 2007 19:36
da aln
Davvero interessante, grazie!
Ma perché le prese elettriche di alimentazione del materiale in sosta sono vietate?

Inviato: mer set 05, 2007 22:35
da Alex_E453
E in che anni le officine hanno fatot queste modifiche ai 445?

Inviato: ven set 07, 2007 17:08
da barazzuol
E' vero sono un pigro, però vi ho sempre letti con piacere. Se in ferrovia ci fosse qualcuno che ha la vostra grinta e passione,beh...non sarebbe più la ferrovia. Invece la baracca va sempre peggio e io sono solo l'ultima ruota del carro. Sempre più spesso mi dico: "ma chi me lo fa fare? Quest'azienda non si merita niente." Basterebbe mettere le persone giuste a posto giusto, invece qui tra raccomandazioni e politica chi comanda non ha idea di quel che deve fare.
Tornando alle nostre cose:
non so quando abbiano aggiunto le resistenze alle caldaie di Treviso, appena capiterò in officina proverò a chiedere.
Invece recenti sono le modifiche presentate sulla tecnica Professionale,riguardanti la ventilazione diodi (445 11379) e regolazione elettrica (il Woodward è stato sostituito da una centralina elettronica,provato anche su un'unità di Taranto e poi utilizzato sul 343 2016,quello rinnovato).
Mi viene in mente anche un'altra modifica trevigiana che ha lo scopo di controllare l'eventuale intasamento dei filtri dell'olio.
Poi ce n'è una simpatica estesa a tutto il gruppo: l'antifumo, riduce la fumosità all'avviamento. Sembra strano che sia in opera, ma per accorgersi della differenza basta confrontare l'avviamento di un 345 e un 445. Il 445 in confronto è balsamico.

Le prese esterne sono state bandite dalla nota legge 626 che vieta la manipolazione dell'alta tensione: maggiore di 25V in continua e 50V in alternata. Però mi chiedo io: se attacco la presa alla macchina e poi metto l' interrutore su ON che problema c'è? Stupida legge.
Sta di fatto che a Siena hanno tagliato i fili alle automotrici, mentre in una fredda mattina di 4-5 anni fa hanno soppresso un bel po' di treni nel nodo di Faenza perchè i motori non andavano in moto.
Da noi continuano a usarle in inverno sulle automotrici per scaldare i motori e sui 445 per ricaricare le batterie.
Ricordo che la temperatura è il fattore essenziale per la combustione nei motori Diesel. Poichè non c'è la candela che innesca l'accensione, è necessario raggiungere all'interno del cilindro la temperatura di autocombustione. La pressione della miscela d'aria e nafta fa aumentare la temperatura, ma se l'aria immessa è troppo fredda non si raggiunge il valore sufficiente all'accensione. Allora nelle automobili si riscalda l'aria con le candelette elettriche, nelle ALn si scalda(va) elettricamente l'acqua a 220V (110V nei gruppi più vecchi)e si utilizza un "arricchitore nafta" che lavora automaticamente ad ogni avviamento (anche a caldo)
Nei locomotori e automotori più grossi si scalda l'acqua con la caldaia Webasto.
La stessa che c'è nelle 668/663,ma qui serve solo a scaldare i viaggiatori, anche se qualche pagliaccio dice che aiuta a scaldare anche il motore. In realta nel circuito dell'acqua ci sono delle valvole termostatiche che parzializzano il passaggio dell'acqua nelle diverse condotte in base alla temperatura raggiunta: all'avviamento l'acqua in uscita dal motore torna subito al motore per portarlo in breve tempo alla temperatura ideale, dopo di che un po' alla volta passerà al radiatore e qui la ventola girerà più o meno forte sempre in funzione della temperatura.
Quando si rende necessario scaldare i viaggiatori si attiva un circuito "estate-inverno" che coinvolge gli aerotermi dei vestiboli e cabine(il rubinetto è posto sotto il sedile che sta di fronte alla ritirata,ma probabilmente se guardate ora troverete una scatoletta simile ad un aerotermo:è il motorino elettrico che ha sostituito il rubinetto) Ora se l'acqua in uscita dal motore ha una temperatura sufficientemente alta (motore caldo e sotto sforzo) passa attraverso gli aerotermi( e poi al radiatore se è ancora calda). Se però il motore non è sotto carico (linea in discesa, motore al minimo) l'acqua ritorna subito al motore e gli aerotermi si raffreddano, ecco che entra in gioco la caldaia a innalzare la temperatura quando serve.
Il racconto si allunga e rischio di annoiare, anche perchè ho detto cose note a chiunque abbia la macchina.
Magari mi verrà in mente qualcosa di più interessante.
Alla prossima.[/img]

Inviato: ven set 07, 2007 18:23
da robi
barazzuol anche tu ferroviere...di che cosa ti occupi?cmq concordo pienamente con il tuo precedente discorso...

Inviato: ven set 07, 2007 19:51
da aln
Noia? Assolutamente no! :D

Inviato: ven set 07, 2007 20:13
da Biagio
Interessante? Interessantissimo!

Inviato: mer set 12, 2007 13:03
da barazzuol
Immagine
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Provo a inserire due foto.
Nella prima si vede in primo piano la scaldiglia a 220V, a sinistra entra il filo elettrico. Alla sua destra riconoscerete tutti il tubo di rabbocco dell'olio motore. Stendo poi un velo pietoso sulla barra che abbraccia il motore per evitare un eventuale caduta. Aggiunta in seguito al noto incidente alle porte di Bassano e al più grave dalle parti di Benevento che ha fatto un morto. Il motore si è staccato dalla parte anteriore senso marcia, cadendo si è impuntato e la parte posteriore ha sfondato il pavimento dell'automotrice. I dischi della frizione a causa della velocità eccessiva, si sono frammentati e i vari pezzi si sono piantati sul pavimento e sulle gambe di un viaggiatore che è morto.
A seguito di sta cosetta hanno montato le sbarre di sostegno e nel sottocassa una lastra di ferro tra frizione e pavimento.

Nella seconda è ben visibile il rubinetto estate-inverno di cui parlavo la volta scorsa. Per manovrarlo serve una chiave particolare disponibile in deposito, così si evita che un macchinista al primo fresco lo metta su inverno e rimanga senz'acqua perchè gli aerotermi erano vuoti.

Inviato: mer set 12, 2007 13:07
da MattiaC
Ah però! :shock: non sapevo dell'incidente di Benevento!!..ma sbaglio o nella prima foto si vedono perdite di liquido dai manicotti in basso edalla guarnizione in "pasta rossa" della coppa?

Inviato: mer set 12, 2007 15:47
da barazzuol
Ah si, adesso mi ricordo. Quel motore se la faceva addosso, ed era appena tornato da Foggia.

Inviato: mer set 12, 2007 16:12
da robi
barazzuol ha scritto:Ah si, adesso mi ricordo. Quel motore se la faceva addosso, ed era appena tornato da Foggia.
di che automotrice era? su che macchina è successo l'incidente di benevento...e dove esattamente?

Inviato: mer set 12, 2007 16:47
da barazzuol
1061 maggio 2006 a Verona DL.
Dell'incidente non so dove sia successo di preciso, presumo si trattasse di una 1800, vedrò di chiedere

Inviato: sab set 15, 2007 21:05
da Freccia della Laguna
Andando un po' OT, vi ricordate fino a che anno sono stati effettuati - e più o meno con che orari - l'ultimo treno della sera BL-Calalzo e il primo del mattino Calalzo-BL?