Quiz 3 : c'era una volta... (risolto: linea Fadalto 1917)
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nel estate del '18 finirono la costruzione del s.boldo...
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer
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Finirono... iniziarono pure... chi?
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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ma i krukki..è ovvio!!!.......leggasi gli austro-ungarici...
Mattia Centeleghe
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Mario Bianchi, che dici: gliela diamo per buona?
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dalla buona al sig.vallet...ke è lui k c'ha azzeccato...
Mattia Centeleghe
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Diciamo che se è corretto condividiamo i meriti d'aver indovinato, per i motivi che andrò ad elencare:
1-L'intuizione che centrasse il San Boldo era venuta a me ma un po' anche a te
2-La stagione estiva l'hai indovinata tu
3-Il ricordo che il San Boldo forse era stato terminato d'estate era venuta a me
4-La conferma è stata data grazie al tuo libretto del S.Boldo (peraltro identico al mio)
1-L'intuizione che centrasse il San Boldo era venuta a me ma un po' anche a te
2-La stagione estiva l'hai indovinata tu
3-Il ricordo che il San Boldo forse era stato terminato d'estate era venuta a me
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va bene!...ammesso k giugno 1918 sia corretto!
Mattia Centeleghe
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Foto scattata nell'estate del 1918 da un soldato durante l'occupazione austroungarica!
In primo piano la caserma con la chiesa di Santa Giustina di Serravalle di Vittorio. Tra le battaglie di Caporetto (ottobre-novembre 1971) e di Vittorio Veneto (ottobre-novembre 1918), la città di Vittorio (allora si chiamava così senza il Veneto finale) era uno snodo nelle retrovie di primaria importanza, vedi le ferrovie, le feldbahn, le teleferiche, le strade, i collegamenti, i comandi, ecc... che vi facevano capo, alcuni dei quali costruiti ex novo o solo progettati dagli austriaci... Il Passo San Boldo era la scorciatoia per andare da Vittorio a Feltre rispetto al Fadalto, perchè per Valdobbiadene non ci si poteva passare. La ferrovia Sacile - Vittorio, le teleferiche Vittorio - Revine e la progettata Vittorio - Santa Croce, le feldbhan Revine - Pieve di Soligo e Santa Croce - Ponte nelle Alpi...
Tralascio osservazioni sulla foto di natura urbanistica, idrologica... veniamo alla ferrovia. Forse non tutti sanno che i lavori per la Vittorio - Ponte nelle Alpi incominciarono il 1° aprile 1915, dopo un dibattito lunghissimo, ma rallentarono progressivamente per la guerra e si bloccarono nell'autunno 1917. Vennero realizzati rilevati e trincee dalla stazione di Vittorio fino al chilometro 16 + 200 circa, ma non venne scavata nessuna delle tre gallerie. Allora il progetto era per una linea a semplice binario con pendenza massima del 15 - 18 °/oo. Si ripresero i lavori nel 1920 terminando il primo tratto e proseguendo oltre col progetto riveduto per una linea predisposta per il doppio binario e con pendenza massima del 24 °/oo... I lavori come sappiamo andarono per le lunghe, c'è chi dice ci furono delle ruberie, c'è chi dice che i soldi non c'erano tanto che si legge sui quotidiani dell'epoca delle preoccupazioni degli operai. 1929: viene conclusa la galleria di valico. 1930-31: costruzione del Viadotto sul Meschio. Autunno 1936: posa dell'armamento. Autunno 1938: inaugurazione del servizio regolare.
In primo piano la caserma con la chiesa di Santa Giustina di Serravalle di Vittorio. Tra le battaglie di Caporetto (ottobre-novembre 1971) e di Vittorio Veneto (ottobre-novembre 1918), la città di Vittorio (allora si chiamava così senza il Veneto finale) era uno snodo nelle retrovie di primaria importanza, vedi le ferrovie, le feldbahn, le teleferiche, le strade, i collegamenti, i comandi, ecc... che vi facevano capo, alcuni dei quali costruiti ex novo o solo progettati dagli austriaci... Il Passo San Boldo era la scorciatoia per andare da Vittorio a Feltre rispetto al Fadalto, perchè per Valdobbiadene non ci si poteva passare. La ferrovia Sacile - Vittorio, le teleferiche Vittorio - Revine e la progettata Vittorio - Santa Croce, le feldbhan Revine - Pieve di Soligo e Santa Croce - Ponte nelle Alpi...
Tralascio osservazioni sulla foto di natura urbanistica, idrologica... veniamo alla ferrovia. Forse non tutti sanno che i lavori per la Vittorio - Ponte nelle Alpi incominciarono il 1° aprile 1915, dopo un dibattito lunghissimo, ma rallentarono progressivamente per la guerra e si bloccarono nell'autunno 1917. Vennero realizzati rilevati e trincee dalla stazione di Vittorio fino al chilometro 16 + 200 circa, ma non venne scavata nessuna delle tre gallerie. Allora il progetto era per una linea a semplice binario con pendenza massima del 15 - 18 °/oo. Si ripresero i lavori nel 1920 terminando il primo tratto e proseguendo oltre col progetto riveduto per una linea predisposta per il doppio binario e con pendenza massima del 24 °/oo... I lavori come sappiamo andarono per le lunghe, c'è chi dice ci furono delle ruberie, c'è chi dice che i soldi non c'erano tanto che si legge sui quotidiani dell'epoca delle preoccupazioni degli operai. 1929: viene conclusa la galleria di valico. 1930-31: costruzione del Viadotto sul Meschio. Autunno 1936: posa dell'armamento. Autunno 1938: inaugurazione del servizio regolare.
Ultima modifica di aln il sab nov 11, 2006 20:59, modificato 3 volte in totale.
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Grazie Alessandro, mi hai aperto una nuova interessante finestra sulla storia dalle nostre parti. Incredibile poi la faccenda dei veicoli buo-trainati: avevo capito che avevano a che fare con la guerra, ma non avrei mai immaginato che fossero sul fronte opposto.
Posso aggiungere due cose.
La V.V. Pont'Alpi ha rischiato di non essere nemmeno costruita. Nel 1914 infatti a Belluno si formò un movimento a favore di un tracciato diverso, cioè Treviso - Susegana - San Boldo - Belluno (sostenuto anche da industriali e camera di commercio), più corto di 18 kilometri. Accesa reazione dell'Alpago, che non voleva rimanere tagliato fuori. Polemiche furibonde, ci pensò la guerra a calmare gli animi. Quando si ricominiciò a parlare della linea fu scelto direttamente il progetto attuale.
L'avvio dei lavori fu davvero stentato e le irregolarità portarono anche a un paio di arresti. Fu Mussolini a farli riprendere. Gli alpagoti rimasero comunque scornati, perchè speravano che il binario passasse dalle loro parti, invece di puntare diritto verso La Secca.
Posso aggiungere due cose.
La V.V. Pont'Alpi ha rischiato di non essere nemmeno costruita. Nel 1914 infatti a Belluno si formò un movimento a favore di un tracciato diverso, cioè Treviso - Susegana - San Boldo - Belluno (sostenuto anche da industriali e camera di commercio), più corto di 18 kilometri. Accesa reazione dell'Alpago, che non voleva rimanere tagliato fuori. Polemiche furibonde, ci pensò la guerra a calmare gli animi. Quando si ricominiciò a parlare della linea fu scelto direttamente il progetto attuale.
L'avvio dei lavori fu davvero stentato e le irregolarità portarono anche a un paio di arresti. Fu Mussolini a farli riprendere. Gli alpagoti rimasero comunque scornati, perchè speravano che il binario passasse dalle loro parti, invece di puntare diritto verso La Secca.
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Costruita di tutta fretta, con alcuni raccordi, uno scalo a otto binari, vari posti di movimento e due stazioni (Vittorio Veneto Sant'Andrea e Cordignano), esercitata per soli tre mesi, infine smantellata.
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Sì, venne utilizzata per i rifornimenti bellici, maggiormente migliormente e preferibilmente rispetto l'allora già esistente Conegliano - Vittorio. Ci fu pure qualche corsetta locale. Fu utilizzata per soli tre mesi perchè completata nell'agosto 1918 e a fine ottobre 1918 sappiamo cosa è accaduto. Si sarebbe addirittura istituito un treno che oggi diremo internazionale, ma che allora non avrebbe attraversata nemmeno una frontiera: Vittorio - Budapest!
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Non tanto bella: sarebbe servita ad avvicinare due fronti...
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