Stazione di Perarolo e dintorni..

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GiorgioXT
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da GiorgioXT »

E poi ci sono quelli per cui delle proposte o idee diverse sono provocazioni, attacchi personali , Preferiscono attaccare invece di confrontarsi.

Per chi legge il Forum , tranquilli, non è questione legata alla storia della stazione di Perarolo, ma nata altrove e riguarda una questione diversa.

Paolo ed Alessandro, non preoccupatevi, io resto della mia opinione che le posizioni delle stazioni fossero legate anche all'importanza dell'industria del legno , non potevano essere fatte a fondovalle soprattutto perché la linea poteva passare solo a mezza costa le gole di Castellavazzo ed Ospitale , all'epoca della costruzione della ferrovia le teleferiche erano già in uso, e quindi non era un problema arrivare vicino ai piani caricatori- al Museo del Cidolo c'è un bel filmato dell'Istituto Luce degli anni 30 proprio sulla fluitazione , le segherie idrauliche sul Piave e loro collegamento con la ferrovia

sul fieno di Dubiea e la sua spedizione per ferrovia non sono abbastanza anziano per averlo visto, ma la cosa è riportata da diverse fonti, appena torno in Cadore le recupero e ve li posto.
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aln
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da aln »

Sabato curerò personalmente una spedizione di fieno a Perarolo! Non potendo ambire ad organizzare un treno merci speciale (cit.), mi limiterò a un bagaglio a mano in franchigia. Tra l'altro sono andato a vedere nell'apposita Istruzione (edizione 1955 aggiornata 1967 e ristampata 1970) se e come fosse stato possibile trasportare per ferrovia una merce pericolosa come questa. Sì, era possibile, solo su carri scoperti muniti di copertoni, con tre carri scudo per distanziarli dalla locomotiva, con altre particolari attenzioni anche per la giacenza nelle stazioni che doveva avvenire in binari lontani da quelli percorsi dalle locomotive.
GiorgioXT
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da GiorgioXT »

Come promesso, ho trovato una delle fonti di quello che affermo : è a pag.48 della guida "Escursioni, Cadore oltrechiusa e centro cadore" di Carlo Rubini.

Tenuto conto che fino alla secondo dopoguerra (ed alla quantità di mezzi lasciati dagli Alleati) il grosso dei trasporti era via treno - per fare un esempio (da R. Tabacchi "omin e macchine ad aga" che cita S. De Vecchi , 1991) " nell'anno 1929 nella stazione di Calalzo vennero caricati più di 1200 vagoni merci solo di legname, per oltre 35.000 m3" , ho provato a calcolare se il fieno dei piani di Dubiea poteva essere una quantità che giustificasse una teleferica ed il trasporto in treno .
La risposta è si, perché la superficie sfalciata poteva variare ma non era comunque meno di 70-80 ettari, fatta una resa prudenziale di 20 qli/ha , sono 140 tonnellate di fieno , quantità che giustifica anche la venuta dei "segantini trevigiani" per tagliarlo (probabilmente in una unica soluzione) e che come volume poteva andare dai 2500 metri cubi in partenza dall'altipiano (escludo che possano aver portato lassù una pressa) ai 550/800 m3 una volta pressati , magari vicino alla stazione di Perarolo dove una trattrice con la sua imballafieno poteva arrivare

Forse non avranno giustificato un treno specifico, ma a 4 o 5 vagoni chiusi per volta, insieme ai vagoni aperti per il legno più di qualche viaggio lo hanno fatto.
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aln
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da aln »

Dai treni merci speciali sei passato a qualche carro (chiuso?). Poi non credo serva nemmeno commentare il ragionamento "se a Calalzo spedivano legname allora a Dubiea falciavano e quindi a Perarolo spedivano fieno".
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e550
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da e550 »

Credo che non sia chiaro, neanche un po', come funzionasse l'agricoltura di montagna un tempo.
Non spostavano il fieno, dove possibile, ma le bestie, visto che erano "automotrici" e pure "4x4".
Mai stati al Piano di Dubiea e dintorni? Mai notato i ruderi di casere in località Tabià?
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da GiorgioXT »

Io le fonti le ho riportate, probabilmente in archivio comunale a Perarolo ci sarà traccia della teleferica.

L'esempio di Calalzo è importante, perché proprio dopo le brentane ripetute degli anni 20 le segherie ad acqua di Perarolo vennero abbandonate , e la produzione spostata a Calalzo , vicinanza al treno e disponibilità di elettricità. Se sono stati spediti 1200 vagoni da lì nel 1929, da Perarolo nel 1920 di sicuro non sono stati 100…

Sul numero dei vagoni per il fieno , fatevi il conto di quanti carri F servono per spedire un migliaio di metri cubi … e non è che il fieno si conservi per parecchio tempo, ancor oggi i camion di balle viaggiano per un periodo limitato,

Ultima annotazione, a Dubiea casere ce n'erano (diverse bruciate dai tedeschi nel '44) come anche tabià di taglialegna, perché è sempre stata zona di coltivazione ed esbosco, c'è ancor ora una teleferica piuttosto grande che attraversa la valle dai piani a Valle di Cadore, che porta il legname alla segheria Hofer. Non ricordo invece tracce di grandi stalle come per esempio quelle di casera Baion , Misurina o Rinfreddo.

Conclusione : escludere che la stazione di Perarolo abbia avuto un traffico merci importante dall'arrivo della ferrovia agli anni '30 è una affermazione molto poco verosimile.
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aln
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da aln »

Pur con tutta la simpatia che posso avere per uno come te, mostrandoti un cartellino giallo ti invito a smetttere di arrampicarti sugli specchi e inventarti cose.

Checchè tu ne dica l'esempio del legname di Calalzo non c'entra nulla con il caso del fieno di Perarolo. Poi, cosa vuol dire che a Dubiea non c'erano grandi stalle? Se si applicasse il tuo stesso ragionamento alla catena del Cesen - Visentin - Faverghera (qualche decina di chilometri quadri di prati stabili senza grandi stalle fino a pochi anni fa), allora si dovrebbe sostenere che dalle stazioni del circondario partissero migliaia e migliaia di carri carichi di fieno? Allora pensa te che stupidi erano i nostri antenati: invece di fare i soldi vendendo fieno alla pianura, andavano in montagna per tutta l'estate con qualche bestia, ci facevano il formaggio, e mettevano da parte del fieno per l'inverno.
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da e550 »

GiorgioXT ha scritto:Sul numero dei vagoni per il fieno , fatevi il conto di quanti carri F servono per spedire un migliaio di metri cubi … e non è che il fieno si conservi per parecchio tempo, ancor oggi i camion di balle viaggiano per un periodo limitato,
Hai mai fatto fieno? Hai mai avuto una stalla con le vacche? Io si. (magari avessimo avuto anche solo la metà di quella "resa prudenziale di 2 tonnellate/ettaro", con i prati a 500 m di quota che i miei coltivavano a foraggio avremmo potuto mantenere non due misere vacche ma una bella mandria e contare su un discreto reddito supplementare!!!)
Certo che dura poco, il fieno, cribbio!
Le vacche se lo mangiano, e deve durare giusto per l'inverno, se fai male i conti rischi pure che non ti basti.

Ad ogni modo non capisco dove si voglia parare con queste discussioni, che non sono pertinenti se non per l'esilissimo filo che lega il discorso con la stazione di Perarolo e il suo traffico merci, vero o presunto, di cui sappiamo quel che sappiamo e probabilmente non potremo sapere di più, a meno che non si trovi l'archivio con i bollettini di spedizione di quella stazione.
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Antonio La Quaglia
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Mi sono parecchio divertito a seguire questa polemica, il fatto che il primo venuto possa sparare qualsiasi cosa è vantarsi di conoscenze ed esperienze che non ha è il sintomo chiaro di quanto stiamo messi male in Italia. Le idee sono cose buone e giuste, ed ognuno ha diritto di esprimere le proprie, mettendo però in conto che se dice delle idiozie sarà preso giustamente per un idiota. Anche l'inventore del metodo stamina continua a dire che le sue cure sono efficaci, ma la comunità scientifica all'unanimità gli dice che sono solo cavolate, io credo alla comunità scientifica. E se lui è un medico preparato, Vanna Marchi è un premio Nobel 8.)
Io non credo che Paolo ed Alessandro abbiano ragione, SO che hanno ragione!
La stazione ferroviaria di Perarolo è stata costruita li perchè era l'unico posto possibile, quanto ai carri carichi di fieno, è una panzana incredibile, anche perchè forse a qualcuno è sfuggito che era ed è ancor oggi il bestiame a seguire il cibo (ma sentito parlare di alpeggio?) e non il contrario. Infatti i piani di Dubiea si popolavano di bestiame, non andavano certo a prendere l'erba trasformata in fieno per portarla a Perarolo e farla partire in treno.
Comunque tutti possono dire la loro, anche sostenere che la stazione è stata edificata li perchè ai vertici di un triangolazione di forze di magia bianca, o nera, o perchè era più comoda per gli alieni, e che i carri servivano a portare via gli extraterrestri (avete notato? Area 51 negli Usa, statale 51 a Perarolo, non può essere una coincidenza!).
O magari sui carri si trasportavano vipere (molto abbondanti nella zona) per preparare delle armi chimiche... 8.)
Come capostazione di Piovarolo dal 1922 pensavo di conoscere la mia stazione, ma evidentemente mi sbagliavo... :lol:
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da e550 »

Antonio La Quaglia ha scritto:La stazione ferroviaria di Perarolo è stata costruita li perchè era l'unico posto possibile, (...) sentito parlare di alpeggio?
Che ci vuoi fare, certe cose le dicevano già i Belumàt molti e molti anni fa.

Piuttosto, del tutto fuori tema, c'è ancora l'eremita ai piani di Dubiea?
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da Casello11 »

Non credete che la stazione di Perarolo in un futuro non troppo lontano farà la stessa fine di quella di Ospitale, ovvero chiusa al traffico passeggeri? Mi piangerebbe il cuore nel vedere due stazioni cosi architettonicamente belle, dismesse :(
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k b 3
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da k b 3 »

Non credo, per tre motivi:
a) il paese di Perarolo non è servito dai bus
b) comunque un certo movimento di viaggiatori c'è: magari i pendolari scarseggiano (in numero, non in qualità :mrgreen:), ma è una fermata significativa per il trasporto bici;
c) Non si avrebbero miglioramenti all'orario, mentre la chiusura di Ospitale ha consentito di spostare gli incroci con grossi risparmi sui tempi di percorrenza.
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
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