Stazione di Perarolo e dintorni..

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Capostaz
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da Capostaz »

Mi permetto di riaprire questo topic per parlare della stazione di Perarolo, alla luce della recente mostra di Santa Giustina.
Ho infatti notato un piano schematico del 1987 in cui veniva illustrata l'attivazione di un PL di stazione a Perarolo.
Per chi volge le spalle al FV avendo davanti a sé i binari, tale PL si trovava sulla sinistra verso la PC, ed era comandato a mano tramite un argano posto all'esterno sulla sinistra del FV.

La domanda è la seguente: a che serviva questo PL attivato nell'87 e - immagino - soppresso poco dopo con l'attivazione dell'ACEI negli anni '90?
Gianni Giannelli
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robi
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da robi »

se n'era già parlato qualche anno fa qui nel forum di questo pl,ma non sono riuscito a trovare dove...cmq se non ricordo male era nato per permettere dei lavori li in zona e chiuso al termine di questi....di più non mi ricordo..
ROBI663
Capostaz
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da Capostaz »

Difatti nemmeno io sono riuscito a trovare qualcosa; mi vien da pensare che dovevano essere lavori importanti se hanno dovuto creare un PL apposta.
Gianni Giannelli
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robi
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da robi »

per gentile concessione di aln se non sbaglio questa è la foto dell'arganello che lo comandava..
Allegati

[L’estensione jpg è stata disattivata e non può essere visualizzata.]

ROBI663
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aln
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da aln »

Io con quella foto non c'entro mica. :wink:

Il PL servì per il cantiere per costruire l'imbocco dell'incompleta galleria della Variante di Perarolo: attraversava l'asta di manovra del magazzino merci, il primo binario e il secondo binario, portando così sulla sede del terzo binario che era stato smantellato per lasciare spazio alla strada che portava al cantiere. Il terzo binario fu riarmato una decina d'anni dopo per gestire i famosi treni dei conci.
Capostaz
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da Capostaz »

Grazie infinite per le risposte. Quel PL mi ha fatto pensare perché andando a ricordi non mi veniva in mente nessuna carrareccia in quel punto.

Interessante anche la storia del III binario smantellato, riarmato e rismantellato.

Si vede che l'argano era rimasto ben oltre lo smantellamento del PL.
Gianni Giannelli
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robi
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da robi »

Allora proprio non ricordo chi mi passo' quella foto...
ROBI663
Capostaz
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da Capostaz »

Ma quando fu scattata quella fotografia?
A leggere dalla data sembra il '97 ma non vedo segnali di partenza. Che la data della macchina sia sbagliata o da quell'inquadratura era impossibile beccare i segnali?
Gianni Giannelli
GiorgioXT
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da GiorgioXT »

Magari lo saprete da tempo, ma io mi sono spesso chiesto la ragione del posizionamento della Stazione di Perarolo, perché in quel posto e non per esempio 1 km più a monte e più vicina al paese?

La ragione probabile è questa
Immagine

Alla progettazione della Ferrovia , il grosso della attività produttiva era diviso fra le segherie sul piave a Perarolo e quelle di Ansogne , ma ad Ansogne era facile realizzare una teleferica (ce n'erano più di una) per portare tavole e travi fino alla ferrovia, mentre a Perarolo sarebbe stato necessario sorvolare le case.

La stessa ragione vale anche per la stazione di Ospitale, che serviva le segherie di Candidopoli, sempre lungo il Piave nell'area dove poi è stata costruita la Indel e la Sosvi e più a sud.
Blitz
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da Blitz »

Ecco, questa mi mancava, grazie per questa chicca storica 8.)
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e550
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da e550 »

Penso per queste ragioni:
1- la ferrovia era di preminente interesse militare, pertanto la collocazione delle stazioni per servire alle zone con attività "industriale" era di relativa se non nulla importanza;
2- in quel posto c'era (c'è) spazio ed era (è) facilmente raggiungibile dalla strada;
3- più a monte non c'era (non c'è) spazio, la strada era (è) molto più in basso e si è già al 25 per mille di pendenza, sulla rampa obbligata per salire a Calalzo;
4- quel punto era al coperto rispetto al tiro delle artiglierie austriache piazzate nella valle del Boite;
5- per la maggiore stabilità del terreno dove vi è la stazione;
6- per la logistica militare venne costruita una teleferica che dalla stazione si portava con un primo tronco sopra Perarolo sul versante sinistro, più o meno all'altezza della confluenza Piave-Boite, e un secondo tronco da lì raggiungeva la media valle del Boite per rifornire il fronte, il punto esatto di arrivo ora come ora non lo ricordo. Uno dei sostegni della teleferica era piantato proprio in mezzo alla piazza del paese, dove oggi c'è il parcheggio, e la teleferica sorvolava Perarolo con entrambi i tronchi.
A monte del paese, sulla sinistra Piave, dove oggi sono piantati i tralicci delle linee a 132 kV, non solo ci sono i resti dei basamenti delle stazioni intermedie e i plinti dei sostegni, ma vi è pure traccia della strada che le raggiungeva, staccandosi dalla strada Perarolo - Caralte.
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da GiorgioXT »

La teleferica di guerra arrivava a Venas, con una diramazione che arrivava in cima al Monte Rite
una ipotesi del tracciato potrebbe esser questa
Immagine

Da Venas partiva una decauville militare a scartamento 600 mm posata lungo la statale che arrivava a Zuel grosso modo dove adesso c'è la zona artigianale, perché coperta agli osservatori austriaci .

Sui tuoi punti rispondo :
1- la Ferrovia è nata con scopo strategico, ma non come ferrovia militare, i cadorini hanno spinto , supplicato per una 30ina di anni almeno per avere un collegamento ferroviario, Perarolo allora era uno dei centri più importanti, che dava persino un senatore (Lazzaris) nel cui palazzo era venuta a soggiornare la Regina Margherita per due stagioni intorno al 1905.

Quindi le esigenze militari sono sicuramente state prioritarie ma non esclusive . anche perché
2- il dislivello fra strada e ferrovia è pressoché eguale per altri 3-4 km. la stazione è raggiunta da una strada che fa due tornanti, aggiungerne un terzo non sarebbe stato un grande problema.
3-La scarpata diventa più ripida poco prima del cimitero di Perarolo (dove passava la strada romana, più alta rispetto al fiume di quella di Alemagna)
4- Nemmeno l'abitato di Perarolo è visibile (=colpibile nel 1915) da osservatori austriaci , per pensare all'importanza degli osservatori, gli Italiani nel inverno 1915 riuscirono a conquistare il Cristallino e la punta a nord della "piramide Carducci" sul Monte Piana , da lì riuscivano a dirigere il tiro sulla ferrovia della Pusteria a Dobbiaco con notevole efficacia, tanto che gli I.R. dovettero realizzare una lunga deviazione e rinunciare all'uso della stazione di Dobbiaco perché sotto tiro…
5- la stabilità non è male da Fontanelle verso nord.

Probabilmente una somma di ragioni, militari ed economiche hanno portato al posizionamento lì.

Comunque è difficile adesso immaginare che tutta la valle del Piave da Perarolo a Termine era diventata dal 1700 in poi una delle zone industriali più importanti del veneto , con oltre 60 stabilimenti/segherie ad acqua che occupavano migliaia di lavoratori…

PS. è difficile trovare informazioni sulle teleferiche italiane militari , si dovrebbe cercare negli archivi austriaci, perché loro grazie ad un servizio informazioni eccellente conoscevano tutto di noi ..
GiorgioXT
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da GiorgioXT »

Dimenticanza : diverse fonti citano il termine della teleferica a Peaio , cosa possibile; io credo però che il terminale originario fosse a Venas , questo per due motivi :
-La decauville arrivava ben oltre Peaio, prova ne è una foto di locomotive e vagoni fatti precipitare lungo la scarpata del Ruvinian per non lasciarli agli Austriaci nella ritirata dopo Caporetto
- Venas aveva senso perché era il punto cardine della difesa pre-1915, con i forti di Pian da l'Antro e Monte Rite

Il terminal a Peaio forse è stato realizzato successivamente. quando si vide che il fronte era molto più lontano della frontiera.

Tutta la strategia Italiana era basata sulla difensiva verso l'Austria , allora vera potenza industriale contro di noi , che eravamo una nazione sottosviluppata. Nessuno nello stato maggiore ha immaginato che gli Austriaci si sarebbero ritirati allo scoppio invece di attaccare … se Cadorna avesse attaccato sulle alpi nel primo mese la guerra e la storia avrebbero probabilmente avuto un andazzo molto diverso.
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e550
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da e550 »

GiorgioXT ha scritto:
Quindi le esigenze militari sono sicuramente state prioritarie ma non esclusive . anche perché
2- il dislivello fra strada e ferrovia è pressoché eguale per altri 3-4 km. la stazione è raggiunta da una strada che fa due tornanti, aggiungerne un terzo non sarebbe stato un grande problema.
3-La scarpata diventa più ripida poco prima del cimitero di Perarolo (dove passava la strada romana, più alta rispetto al fiume di quella di Alemagna)
5- la stabilità non è male da Fontanelle verso nord.
Sinceramente, comincio a dubitare che tu conosca sufficientemente la zona di Perarolo.
Specialmente per quanto riguarda il punto 5.

2- la SS51 scende non poco tra Macchietto e Perarolo, la ferrovia è circa in piano e poi sale subito al 25%o per affrontare la rampa per Calalzo.

3- dopo la stazione di Perarolo c'è a malapena posto per la ferrovia;

5- dopo la stazione di Perarolo si entra nella zona geologicamente più disgraziata e instabile che ci sia nel bellunese, in assoluto.
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Re: Stazione di Perarolo e dintorni..

Messaggio da GiorgioXT »

e550 ha scritto:
Sinceramente, comincio a dubitare che tu conosca sufficientemente la zona di Perarolo.
Specialmente per quanto riguarda il punto 5.

2- la SS51 scende non poco tra Macchietto e Perarolo, la ferrovia è circa in piano e poi sale subito al 25%o per affrontare la rampa per Calalzo.

3- dopo la stazione di Perarolo c'è a malapena posto per la ferrovia;

5- dopo la stazione di Perarolo si entra nella zona geologicamente più disgraziata e instabile che ci sia nel bellunese, in assoluto.
Mah ! a memoria mi ricordavo frane a Perarolo, ma non nel tratto di cui stiamo parlando. Allora sono andato a vedermi il PCN con il suo catalogo delle frane , e questo viene fuori :

Immagine
le aree bianche puntinate sono quelle a franosità diffusa, le aree colorate in pieno sono le frane poligonali accadute e registrate, i punti rossi sono i punti identificativi dei fenomeni franosi.
Non pare che sia peggio la zona a nord (prima del cimitero) rispetto alla posizione attuale, pure lei in una zona di franosità diffusa.

2- la stazione è a quota 561,1 , il bivio per la stazione sulla SS51 è a quota 543,5 la ferrovia sale di 13,4 metri fino a 572,5 la strada scende di 13,8 metri alla stessa altezza . la differenza raddoppia, ma sono pur sempre meno di 43 metri di dislivello, giusto un tornante in più ed una rampa della stessa lunghezza di quella attuale basterebbe.

3- la stazione è stata ricavata per sbancamento e riempimento , con muri di sostegno; la stazione stessa è edificata un piano sotto quello del ferro, due o tre km più avanti sarebbe cambiato poco o nulla.

Paolo, mi avevi fatto venire dei dubbi sulla mia conoscenza di Perarolo … :wink:
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