La linea Conegliano-Vittorio Veneto
Moderatore: TreniBelluno Staff
La linea Conegliano-Vittorio Veneto
Appunti alla mano, la linea venne inaugurata il 16 aprile del 1879,lunga 13,401 Km,la cui costruzione era stata concessa alla Società Veneta con Regio Decreto del 9 dicembre 1877.
Quindi saranno 130 anni il prossimo aprile.
Quindi saranno 130 anni il prossimo aprile.
- Freccia della Laguna
- rotaia 50 kg/m
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Quindi, per l'occasione, tenete in fresca una bottiglia di prosecchino di conegliano!
Trenitaliæ Celere Regionale MMDCCIV Veronam Portam Novam hora tertia a quarta decima via ferrata profecturum est. Mestre, Patavio, Vicetia, Sancto Bonifatio, Verona Porta Episcopo consistit. Cave! Abeundum flava linea est.
- aln
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Coi chiari di luna ferroviari in genere e in comune di Vittorio Veneto...
Dei 70 anni della Vittorio - Ponte che ricorrevano venerdì se ne sono ricordati in pochi.
Dei 70 anni della Vittorio - Ponte che ricorrevano venerdì se ne sono ricordati in pochi.
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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- aln
- rotaia 36 RA
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Be'... celebrare l'anniversario della Vittorio Ponte può essere "politicamente scorretto", non come le inaugurazioni de' giorni presenti fatte coi lavori ancora a metà. Ogni riferimento a fatti reali ecc. ecc. è puramente voluto.
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...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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- k b 3
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Riprendo questo topic per porre una domanda: come mai la stazione di Vittorio fu costruita "lassù"? Considerato che all'epoca l'attuale centro cittadino era costituito da campi variamente coltivati, non sarebbe stato molto più logico attestare la ferrovia nella zona ove oggi sorge il palazzo delle Poste? Si sarebbe così limitata la pendenza e non ci sarebbero le curve e le gallerie tra Soffratta e la stazione centrale.
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
- aln
- rotaia 36 RA
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Perché la stazione è proprio lì... posso fare alcune ipotesi e diverse considerazioni che messe assieme potrebbero spiegare questa scelta effettivamente strana dal punto di vista altimetrico.
Uno. La Conegliano - Vittorio non doveva sbarrarsi la strada per il prolungamento verso nord anche guadangnando metri preziosi... alcune ipotesi di tracciato (credo le più vecchie) prevedevano che la linea oltrepassata Serravalle facesse un ampio tonante verso Revine per poi proseguire verso il Fadalto.
Due. Motivi urbanistici: non solo il disegno di una città nuova quale era Vittorio all'epoca, ma anche ragioni di proprietà e diponibilità dei terreni e quindi di "speculazioni edilizia". La città doveva organizzarsi lungo la strada nord-sud (il Viale della Concordia, ora Viale della Vittoria) e la strada est- ovest (Viale Vittorio Emanuele II).
Tre. Motivi geopolitici... la stazione doveva essere a esattamente metà strada tra Serravalle e Ceneda: come si poteva metterla altrove? Si pensi poi al doppio viale d'accesso alla stazione (l'attuale Viale Trento & Trieste ora a senso unico) e alla doppia rampa di scale di accesso al fabbricato viaggiatori (esistente fino agi anni '30): una scala era rigorosamente dedicata ai zalatani de Zenèda e l'altra ai notoi de Seraval.
Uno. La Conegliano - Vittorio non doveva sbarrarsi la strada per il prolungamento verso nord anche guadangnando metri preziosi... alcune ipotesi di tracciato (credo le più vecchie) prevedevano che la linea oltrepassata Serravalle facesse un ampio tonante verso Revine per poi proseguire verso il Fadalto.
Due. Motivi urbanistici: non solo il disegno di una città nuova quale era Vittorio all'epoca, ma anche ragioni di proprietà e diponibilità dei terreni e quindi di "speculazioni edilizia". La città doveva organizzarsi lungo la strada nord-sud (il Viale della Concordia, ora Viale della Vittoria) e la strada est- ovest (Viale Vittorio Emanuele II).
Tre. Motivi geopolitici... la stazione doveva essere a esattamente metà strada tra Serravalle e Ceneda: come si poteva metterla altrove? Si pensi poi al doppio viale d'accesso alla stazione (l'attuale Viale Trento & Trieste ora a senso unico) e alla doppia rampa di scale di accesso al fabbricato viaggiatori (esistente fino agi anni '30): una scala era rigorosamente dedicata ai zalatani de Zenèda e l'altra ai notoi de Seraval.
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- aln
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Aggiungo che il tracciato della Conegliano Vittorio subì una variante grazie alla quale fu evitato l'attraversamento a raso del rione tra Ceneda e Meschio: lo si scavo in trincea un po' più a ovest.
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
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- k b 3
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Ahi ahi ahi Alessandro!!! Mi confondi ebrei e samaritani!
Nòto'i (ossia pippistrelli) è il soprannome dei cenedesi, così chiamati, si narra, per l'abitudine a gironzolare di notte; il gruppo dei zarlatani de Zèneda è molto piu recente! I serravallesi sono invece chiamati tegnosi, da "tigna", infezione un tempo molto diffusa e - si suppone - agevolata dalle parrucche un tempo indossate dai notabili del luogo. Non conosco l'origine del soprannome ravanè'i affibbiato ai sangiacomesi.
Interessante, però, la prospettiva di Longhere come Sankt Jodok!
Nòto'i (ossia pippistrelli) è il soprannome dei cenedesi, così chiamati, si narra, per l'abitudine a gironzolare di notte; il gruppo dei zarlatani de Zèneda è molto piu recente! I serravallesi sono invece chiamati tegnosi, da "tigna", infezione un tempo molto diffusa e - si suppone - agevolata dalle parrucche un tempo indossate dai notabili del luogo. Non conosco l'origine del soprannome ravanè'i affibbiato ai sangiacomesi.
Interessante, però, la prospettiva di Longhere come Sankt Jodok!
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.