1952: la stazione di Nove alla Camera dei Deputati!
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1952: la stazione di Nove alla Camera dei Deputati!
La stazione di Nove alla Camera dei Deputati! Ebbene sì, nel 1952 il suo assuntore è stato argomento di una interrogazione parlamentare.
Camera dei Deputali
DISCUSSIONI
Seduta pomeridiana dell’ 1 Marzo 1952
BELLONI. Al Ministro dei Trasporti per sapere se gli risulta che l’assuntore della stazione di Nove (Vicenza), linea Ponte delle Alpi - Conegliano, è stato punito per essersi rifiutato, perché sfinito dopo 18 ore di ininterrotto lavoro, di proseguire il servizio. Nel caso affermativo l’interrogante desidera conoscere il pensiero del Governo sulla invocata possibilità di emanazione di disposizioni più umane per il contratto di lavoro degli assuntori ferroviari. (gia orale 3037)
RISPOSTA. Gli assuntori di stazione, gestiscono, in massima parte, impianti di scarsissima importanza e le prestazioni loro richieste sono modeste e distribuite in un periodo lavorativo che comprende dei lunghi intervalli d’inattività. È da tener presente inoltre che l’assuntore alloggia nello stesso fabbricato dell’impianto e quindi, negli accennati intervalli, può dedicarsi alle proprie necessità. Comunque l’amministrazione ferroviaria garantisce sempre agli assuntori in parola il riposo minimo continuativo, previsto per gli agenti di ruolo, sia con opportune disabilitazioni degli impianti, sia autorizzando gli assuntori stessi ad assumere, quando necessario, il personale occorrente per la loro sostituzione.
Nel caso dell’assuntore di Nove, trattandosi di impianto che comporta un’estensione normale di servizio di ore 14,10 (dalle 7,19 alle 21,29) con un lavoro statistico medio giornaliero di appena ore 1,31 (numero 18 biglietti venduti e circa 1 trasporto merci trattato), sono sufficienti le prestazioni del solo concessionario. Per altro, in occasione del fatto lamentato l’amministrazione ferroviaria provvide a disabilitare l’impianto affidato all’assuntore di cui trattasi, avendo egli fatto presente di non esser in grado di ottemperare alla disposizione di presenziamento per le ore 0,7 del 25 luglio 1951, a1 passaggio di un treno straordinario, in quanto diversamente non sarebbe stato rispettato il riposo minimo continuativo spettategli.
Nessun provvedimento disciplinare, pertanto, è stato adottato, per tale fatto, nei confronti dell’assuntore di Nove, il quale, indipendentemente da quanto sopra, in esecuzione di un provvedimento disciplinare irrogato nei suoi confronti sin dal 26 maggio 1951, provvedimento, cui non era stata data attuazione per mancanza di posti disponibili, è stato recentemente destinato all’impianto di Chions-Azzano Decimo. È da presumere pertanto che l’assuntore stesso abbia erroneamente ravvisato in tale ritardato trasloco un provvedimento punitivo, susseguente al suo mancato presenziamento del suinteso treno straordinario.Il Ministro: Malvestiti.
[da http://legislature.camera.it/_dati/leg0 ... si0870.pdf]
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DISCUSSIONI
Seduta pomeridiana dell’ 1 Marzo 1952
BELLONI. Al Ministro dei Trasporti per sapere se gli risulta che l’assuntore della stazione di Nove (Vicenza), linea Ponte delle Alpi - Conegliano, è stato punito per essersi rifiutato, perché sfinito dopo 18 ore di ininterrotto lavoro, di proseguire il servizio. Nel caso affermativo l’interrogante desidera conoscere il pensiero del Governo sulla invocata possibilità di emanazione di disposizioni più umane per il contratto di lavoro degli assuntori ferroviari. (gia orale 3037)
RISPOSTA. Gli assuntori di stazione, gestiscono, in massima parte, impianti di scarsissima importanza e le prestazioni loro richieste sono modeste e distribuite in un periodo lavorativo che comprende dei lunghi intervalli d’inattività. È da tener presente inoltre che l’assuntore alloggia nello stesso fabbricato dell’impianto e quindi, negli accennati intervalli, può dedicarsi alle proprie necessità. Comunque l’amministrazione ferroviaria garantisce sempre agli assuntori in parola il riposo minimo continuativo, previsto per gli agenti di ruolo, sia con opportune disabilitazioni degli impianti, sia autorizzando gli assuntori stessi ad assumere, quando necessario, il personale occorrente per la loro sostituzione.
Nel caso dell’assuntore di Nove, trattandosi di impianto che comporta un’estensione normale di servizio di ore 14,10 (dalle 7,19 alle 21,29) con un lavoro statistico medio giornaliero di appena ore 1,31 (numero 18 biglietti venduti e circa 1 trasporto merci trattato), sono sufficienti le prestazioni del solo concessionario. Per altro, in occasione del fatto lamentato l’amministrazione ferroviaria provvide a disabilitare l’impianto affidato all’assuntore di cui trattasi, avendo egli fatto presente di non esser in grado di ottemperare alla disposizione di presenziamento per le ore 0,7 del 25 luglio 1951, a1 passaggio di un treno straordinario, in quanto diversamente non sarebbe stato rispettato il riposo minimo continuativo spettategli.
Nessun provvedimento disciplinare, pertanto, è stato adottato, per tale fatto, nei confronti dell’assuntore di Nove, il quale, indipendentemente da quanto sopra, in esecuzione di un provvedimento disciplinare irrogato nei suoi confronti sin dal 26 maggio 1951, provvedimento, cui non era stata data attuazione per mancanza di posti disponibili, è stato recentemente destinato all’impianto di Chions-Azzano Decimo. È da presumere pertanto che l’assuntore stesso abbia erroneamente ravvisato in tale ritardato trasloco un provvedimento punitivo, susseguente al suo mancato presenziamento del suinteso treno straordinario.Il Ministro: Malvestiti.
[da http://legislature.camera.it/_dati/leg0 ... si0870.pdf]
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Evidentemente il segretario di turno si era chiesto dove mai fosse Nove: invece di cercarlo in un prontuario delle ferrovie, lo ha ritrovato in un elenco dei comuni prendendo fischi per fiaschi. Un po' di geografia dimenticata ha fatto il resto: da Conegliano a Ponte nelle Alpi si passa necessariamente per la provincia di Vicenza!
Avete viste le statistiche sui traffici nella nostra Nove?
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Potrebbe anche essere... ma dubito potesse far parte della linea Conegliano - Ponte nelle Alpi
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