TORNA A CASA IL LOCOMOTORE SAIF Lb1

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MattiaC
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Messaggio da MattiaC »

ce l'ho storto dalla nascita..e per questo nn respiro bene come dovrei...oltre che a farmi venire la laringite cronica...
cmq..del locomotore si sa niente??
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Daniele Dorigo
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Messaggio da Daniele Dorigo »

No... non si sa nulla... però si riesce a vedere qualcosa! :lol: :D :lol:

Il mio gioiellinooooooooooooooooo


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Ciao!!
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aln
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Messaggio da aln »

:o Bello!
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Saif
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Messaggio da Saif »

Finalmente è arrivato! Il locomotore della Società Anonima Industriale Ferroviaria (SAIF), o meglio un arrangiamento di esso, è tornato dopo 50 anni tra le sue montagne. Una grande emozione ma al contempo anche un po' di amarezza per l' aspetto che è stato dato alla macchina (i carrelli addirittura non solo non sono originali o almeno motori, ma di carrozze FS). L' iniziativa resta di per sè lodevole, se pensiamo che la tanto famosa ferrovia delle Dolomiti non ha tale fortuna. Un grazie a Daniele e Luca che si sono prodigati e seguire trasporto e posa del locomotore.
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Daniele Dorigo
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Messaggio da Daniele Dorigo »

Oggi sul Corriere delle Alpi è stato pubblicato il mio articolo e le mie foto sul trasporto e la posa del locomotore... ma attenzione... a nome di un altro per errore...

Va beh, che sfiga il mio primo articolo....... :cry: :(

Vi riporto qui, quanto HO scritto:

Il 5 ottobre 2005, resterà sicuramente impresso per molto tempo nella mente di coloro che erano presenti nel parcheggio delle Miniere di Valle Imperina. Alla presenza di Rizieri Ongaro, presidente della Comunità Montana Agordina (promotrice del progetto di restauro), di tutte le maestranze partecipanti all'opera e di qualche appassionato e curioso, si è svolta la tanto attesa posa del locomotore Lb1 della SAIF (Società Anonima Industriale Ferroviaria). Vedendolo arrivare a bordo di un camion, la mente di tutti i presenti volò a quel pomeriggio di cinquanta anni fa, quando effettuò per l'ultima volta quel tratto di ferrovia tra le stazioni di Bribano e Agordo che oggi non esiste più se non in qualche sparuto casello divorato dalla vegetazione. Questa, era una piccola ferrovia a scartamento normale, elettrificata, che costeggiava la strada statale, un orgoglio per l'epoca e una grande possibilità di ricchezza per l'intera vallata Agordina. Possibilità appunto purtroppo non sfruttata appieno vista la sua chiusura improvvisa, accompagnata da non poche proteste da parte dell’intera cittadinanza, nel 1955 dopo trent’anni di servizio. I quattro locomotori che vi operavano, furono allora acquistati da L.F.I. (La Ferroviaria Italiana) e portati ad Arezzo dove ancor oggi, alcuni di essi, svolgono servizio nella forma di treni turistici.Il restauro definitivo del locomotore Lb1 è stato curato dalla Fervet Ferroviaria di Castelfranco Veneto (discutibili potrebbero essere alcune modifiche apportate rispetto all’originale) ed il trasporto eccezionale, avvenuto durante le ore del giorno ed interamente su gomma, non ha creato problema alcuno al normale traffico automobilistico sulla statale 203 Agordina. Al contrario, ha indotto vari passanti a fermarsi per qualche attimo e ad assistere incuriositi alle operazioni di posa del locomotore, avvenute attraverso l’ausilio di un'autogrù, al di sopra di un binario appositamente approntato pochi giorni addietro. Ora il locomotore potrà finalmente riposare li dove per trent'anni ha svolto il suo onorato servizio in attesa che nei prossimi giorni gli venga costruita una tettoia per proteggerlo dagli agenti atmosferici e un cordone protettivo per scoraggiare le azioni vandaliche di eventuali malintenzionati
Daniele Dorigo
Ultima modifica di Daniele Dorigo il sab ott 08, 2005 13:33, modificato 2 volte in totale.
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aln
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Messaggio da aln »

:D Bell'articolo! Peccato per la firma...
Per fortuna che il giornalista ne sa di ferrovie, così il pezzo è davvero d'informazione senza appesantimenti tecnicistici e soprattutto senza strafalcioni!
Saluti filologici!
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