Proprio qualche giorno fa, il 1 luglio, è caduto il centesimo anniversario della nazionalizzazione delle ferrovie. Vediamo di inquadrare brevemente i fatti che portarono a ciò: la nazionalizzazione delle ferrovie fu il provvedimento più arduo e impegnativo compiuto da Giovanni Giolitti (1842-1928) col suo secondo governo, che durò dal 1903 al 1905. Era un provvedimento particolarmente importante dal punto di vista economico-sociale, e si rese necessario in quanto le imprese private che gestivano la rete non facevano certo il bene del paese, operando solo col fine del tornaconto personale; tra l’ altro in quegli anni le concessioni stavano per scadere, e le stesse società private avevano lasciato le ferrovie ad uno stato di totale abbandono, nel timore di non ottenere un rinnovo. E fu così che col la legge del 22 aprile 1905 lo Stato assunse dal 1 luglio seguente l’ esercizio delle sue linee, che misuravano allora 10586 km in totale. Rimanevano momentaneamente esclusi i 2221 km delle ferrovie meridionali, che sarebbero entrati a far parte della rete statale il 1 luglio 1906. Con questa importante manovra il governo Giolitti rese pubblico quello che veniva considerato il più importante strumento di progresso.
Nonostante tutto, AUGURI, FERROVIE DELLO STATO!
Centenario della nazionalizzazione delle ferrovie
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...non ferma a Querovas Levadallontanarsi dalla linea gialla...
Proverbio del giorno: A far del bén ai muss se ciàpa solo che peàde
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