Qualcosa da dire sul nuovo orario in arrivo?
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Qualcosa da dire sul nuovo orario in arrivo?
ATTENZIONE, ATTENZIONE!
Invito i numerosi frequentatori di questo spazio pubblico a esprimere eventuali osservazioni/proposte/raccomandazioni/auspici sulla questione della ristrutturazione dei collegamenti ferroviari bellunesi e alto trevigiani che si sta delineando per dicembre 2015. Come abbiamo letto, già con le scarse informazioni divulgate il quadro è facilmente intuibile.
Potete scrivere senza dilungarvi troppo nell'apposita pagina del forum o alla posta elettronica dell'Associazione TreniBelluno.it, cominciando l'intervento con le parole "IO PENSO", entro le ore 17.30 di venerdì 2 ottobre.
Se avete qualcosa da dire, questo è il momento. Per le polemiche inconcludenti invece potete rivolgervi alla ditta del signor Zuckerberg o ai suoi concorrenti.
Invito i numerosi frequentatori di questo spazio pubblico a esprimere eventuali osservazioni/proposte/raccomandazioni/auspici sulla questione della ristrutturazione dei collegamenti ferroviari bellunesi e alto trevigiani che si sta delineando per dicembre 2015. Come abbiamo letto, già con le scarse informazioni divulgate il quadro è facilmente intuibile.
Potete scrivere senza dilungarvi troppo nell'apposita pagina del forum o alla posta elettronica dell'Associazione TreniBelluno.it, cominciando l'intervento con le parole "IO PENSO", entro le ore 17.30 di venerdì 2 ottobre.
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...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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Re: Qualcosa da dire sul nuovo orario in arrivo?
Stamattina abbiamo diramato il seguente comunicato stampa.
L’associazione TreniBelluno, che da anni si occupa attivamente dei problemi delle ferrovie bellunesi con proposte concrete e sempre tese al miglioramento del servizio, è semplicemente sbigottita delle polemiche di questi giorni a riguardo di alcune variazioni previste per il prossimo orario, che dovrebbero essere esaminate attentamente, senza cavalcare l’argomento per motivi personali o politici e senza interpretazioni strumentali che poco hanno a che fare con la realtà.
Come da noi ripetutamente denunciato, il problema fondamentale delle linee ferroviarie bellunesi è chiaramente la mancanza di materiale rotabile Diesel adeguato, in particolare sul tratto Padova-Belluno. Infatti, mentre le tratte Belluno-Calalzo e Belluno-Conegliano, con l’entrata in vigore dell’orario cadenzato (allora criticato da chi oggi pretestuosamente lo difende) sono oggi tra le linee più puntuali del Veneto, la Padova-Belluno resta forse la linea più critica, con una puntualità e regolarità del servizio in caduta libera, dovuta in larga misura alla inadeguatezza delle locomotive dei treni che la percorrono, obsolete e vetuste e per le quali non è ad oggi prevista alcuna sostituzione. Limitare la percorrenza di tali convogli al più agevole tratto Padova-Montebelluna e sostituirli più a monte, fino a Belluno, con materiale più moderno come i Minuetto o comunque più robusto come le automotrici, significa avere sì una rottura di carico a Montebelluna con tempi di attesa brevissimi, non oltre i 10 minuti, compensata però da un notevole miglioramento dell’affidabilità e della puntualità. È certamente un disagio da pagare per non veder crollare un servizio diretto diventato tecnicamente insostenibile con i mezzi attuali.
Concordiamo con il Vicepresidente della Provincia Roberto Padrin sulla necessità di avere materiale rotabile più consono e sull’opportunità di elettrificare almeno alcuni tratti, tra cui la frequentata Castelfranco-Montebelluna, che potrebbe beneficiare di treni più adatti, per velocità e capacità, rispetto a qualsiasi soluzione Diesel anche moderna.
Inoltre il nuovo collegamento Belluno-Feltre-Treviso può essere utile ad un bacino di utenza che oggi per raggiungere Venezia non utilizza il treno per i tempi di attesa a Montebelluna o addirittura percorre la linea via Castelfranco. Con il nuovo orario il centro del sistema diventa a tutti gli effetti Belluno, con corse da e per Conegliano, Treviso e Calalzo in orari migliori rispetto a quelli attuali.
Certamente tutto è perfettibile e attendiamo di conoscere nei dettagli la nuova proposta, ma partire con proteste e rifiuti a priori senza un’analisi ponderata fa pensare che la causa dei pendolari, che hanno tutto il diritto ad avere un servizio efficiente, venga strumentalizzata per altri motivi.
Auspichiamo, in particolare, che sia riproposto e potenziato tutto l’anno il servizio diretto nei fine settimana e nei festivi, sul modello del “Trenobus delle Dolomiti” che quest’estate ha registrato un ottimo successo non solo tra ciclisti e turisti in genere, ma anche tra i pendolari settimanali. Ci riserviamo comunque di esprimere la nostra opinione in maniera più dettagliata quando l’orario ci sarà illustrato compiutamente e non con indiscrezioni e “anticipazioni” incomplete e fuorvianti.
Per l’associazione Trenibelluno
Mattia Centeleghe
L’associazione TreniBelluno, che da anni si occupa attivamente dei problemi delle ferrovie bellunesi con proposte concrete e sempre tese al miglioramento del servizio, è semplicemente sbigottita delle polemiche di questi giorni a riguardo di alcune variazioni previste per il prossimo orario, che dovrebbero essere esaminate attentamente, senza cavalcare l’argomento per motivi personali o politici e senza interpretazioni strumentali che poco hanno a che fare con la realtà.
Come da noi ripetutamente denunciato, il problema fondamentale delle linee ferroviarie bellunesi è chiaramente la mancanza di materiale rotabile Diesel adeguato, in particolare sul tratto Padova-Belluno. Infatti, mentre le tratte Belluno-Calalzo e Belluno-Conegliano, con l’entrata in vigore dell’orario cadenzato (allora criticato da chi oggi pretestuosamente lo difende) sono oggi tra le linee più puntuali del Veneto, la Padova-Belluno resta forse la linea più critica, con una puntualità e regolarità del servizio in caduta libera, dovuta in larga misura alla inadeguatezza delle locomotive dei treni che la percorrono, obsolete e vetuste e per le quali non è ad oggi prevista alcuna sostituzione. Limitare la percorrenza di tali convogli al più agevole tratto Padova-Montebelluna e sostituirli più a monte, fino a Belluno, con materiale più moderno come i Minuetto o comunque più robusto come le automotrici, significa avere sì una rottura di carico a Montebelluna con tempi di attesa brevissimi, non oltre i 10 minuti, compensata però da un notevole miglioramento dell’affidabilità e della puntualità. È certamente un disagio da pagare per non veder crollare un servizio diretto diventato tecnicamente insostenibile con i mezzi attuali.
Concordiamo con il Vicepresidente della Provincia Roberto Padrin sulla necessità di avere materiale rotabile più consono e sull’opportunità di elettrificare almeno alcuni tratti, tra cui la frequentata Castelfranco-Montebelluna, che potrebbe beneficiare di treni più adatti, per velocità e capacità, rispetto a qualsiasi soluzione Diesel anche moderna.
Inoltre il nuovo collegamento Belluno-Feltre-Treviso può essere utile ad un bacino di utenza che oggi per raggiungere Venezia non utilizza il treno per i tempi di attesa a Montebelluna o addirittura percorre la linea via Castelfranco. Con il nuovo orario il centro del sistema diventa a tutti gli effetti Belluno, con corse da e per Conegliano, Treviso e Calalzo in orari migliori rispetto a quelli attuali.
Certamente tutto è perfettibile e attendiamo di conoscere nei dettagli la nuova proposta, ma partire con proteste e rifiuti a priori senza un’analisi ponderata fa pensare che la causa dei pendolari, che hanno tutto il diritto ad avere un servizio efficiente, venga strumentalizzata per altri motivi.
Auspichiamo, in particolare, che sia riproposto e potenziato tutto l’anno il servizio diretto nei fine settimana e nei festivi, sul modello del “Trenobus delle Dolomiti” che quest’estate ha registrato un ottimo successo non solo tra ciclisti e turisti in genere, ma anche tra i pendolari settimanali. Ci riserviamo comunque di esprimere la nostra opinione in maniera più dettagliata quando l’orario ci sarà illustrato compiutamente e non con indiscrezioni e “anticipazioni” incomplete e fuorvianti.
Per l’associazione Trenibelluno
Mattia Centeleghe
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
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Re: Qualcosa da dire sul nuovo orario in arrivo?
Scusa Mattia, ma facendo parte di Trenibelluno e non condividendo affatto la distruzione di carico (non parlerei di rottura) a Montebelluna, che inciderà in modo significativo nel peggioramento del servizio, avrei gradito che fossimo tutti consultati prima d'inviare un messaggio di sostegno a questa deleteria ipotesi, a nome di TUTTO il gruppo.
- MattiaC
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Re: Qualcosa da dire sul nuovo orario in arrivo?
Tradotta, scusa , ma dove leggi che siamo d'accordo?
Io non trovo questo punto.
Il comunicato non è una presa di posizione assoluta piuttosto una presa di coscienza di quello che si è letto, scritto e sparlato in giro negli ultimi giorni e di quella che è la realtà dei fatti.
Io non trovo questo punto.
Il comunicato non è una presa di posizione assoluta piuttosto una presa di coscienza di quello che si è letto, scritto e sparlato in giro negli ultimi giorni e di quella che è la realtà dei fatti.
Ci riserviamo comunque di esprimere la nostra opinione in maniera più dettagliata quando l’orario ci sarà illustrato compiutamente e non con indiscrezioni e “anticipazioni” incomplete e fuorvianti.
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer
https://twitter.com/trenibelluno
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer
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- k b 3
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Re: Qualcosa da dire sul nuovo orario in arrivo?
E per quanto riguarda la consultazione, mi pare che tutti abbiano potuto esprimere il proprio parere nell'apposito thread.
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
Re: Qualcosa da dire sul nuovo orario in arrivo?
QuiMattiaC ha scritto:Tradotta, scusa , ma dove leggi che siamo d'accordo?
Io non trovo questo punto.
Ad ogni modo apprezzo che ci riserveremo di fornire un giudizio definitivo dopo aver letto le concrete proposte avanzate dalla controparteLimitare la percorrenza di tali convogli al più agevole tratto Padova-Montebelluna e sostituirli più a monte, fino a Belluno, con materiale più moderno come i Minuetto o comunque più robusto come le automotrici, significa avere sì una rottura di carico a Montebelluna con tempi di attesa brevissimi, non oltre i 10 minuti, compensata però da un notevole miglioramento dell’affidabilità e della puntualità. È certamente un disagio da pagare per non veder crollare un servizio diretto diventato tecnicamente insostenibile con i mezzi attuali.
Re: Qualcosa da dire sul nuovo orario in arrivo?
Che cosa penso?
A questo punto aspetto di vedere la proposta ufficiale.
A questo punto aspetto di vedere la proposta ufficiale.
Vacanze in treno? all'estero si può.
Danimarca 2009
Germania 2011
Voglio le Ludmilla in Cadore con le Silberlinge!
Danimarca 2009
Germania 2011
Voglio le Ludmilla in Cadore con le Silberlinge!
- k b 3
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Re: Qualcosa da dire sul nuovo orario in arrivo?
Tradotta, quando mi sono distrutto il braccio destro cadendo in bici non mi è piaciuto affatto finire sotto i ferri, stare fermo 2 mesi e fare fisioterapia quotidiana per altri 3, e pure beccarmi gli sfottò per aver voluto andare a lavorare in bicicletta. Ma ho accettato il disagio dell'emergenza, fatto tutto il possibile per risolverla e per prevenirne altre, e alla tornerò a fare quello che facevo prima, e se mi va anche altro.
Nessuno ha scritto che il nuovo sistema va meglio del precedente (anche se potrebbe riservare sorprese positive), altrimenti lo avremmo proposto 2 anni fa, ma era un'ipotesi che avevamo valutato e scartato. Nulla vieta di tornare in futuro ai diretti Padova-Calalzo, o di avere mezzi liberamente agganciabili e sganciabili come propone Freccia della Laguna per fare corse dirette dappertutto, o quant'altro. Ma oggi dobbiamo fare i conti con i 445 che cadono a pezzi e non hanno rimpiazzi, piaccia o no.
Nessuno ha scritto che il nuovo sistema va meglio del precedente (anche se potrebbe riservare sorprese positive), altrimenti lo avremmo proposto 2 anni fa, ma era un'ipotesi che avevamo valutato e scartato. Nulla vieta di tornare in futuro ai diretti Padova-Calalzo, o di avere mezzi liberamente agganciabili e sganciabili come propone Freccia della Laguna per fare corse dirette dappertutto, o quant'altro. Ma oggi dobbiamo fare i conti con i 445 che cadono a pezzi e non hanno rimpiazzi, piaccia o no.
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
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