Feltre - Primolano (e altri progetti poco probabili)

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Francesco
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Feltre - Primolano (e altri progetti poco probabili)

Messaggio da Francesco »

Intanto un saluto a tutti i forumisti!

Riporto alcuni stralci dal Gazzettino di ieri in cui parecchie categorie e gruppi approfittano del clima pre-elettorale e fanno "richieste precise, messe nero su bianco, e spedite direttamente ai candidati governatore e a tutti i candidati consiglieri":
Chiediamo che il nuovo governo regionale garantisca tempi e modalità certe per la concreta integrazione delle linee bellunesi nel prgetto ferroviario della metropolitana di superficie. Chiediemo che, in vista della stesura del bando per l'assegnazione del servizio ferroviario in provincia di Belluno, venga garantita l'analisi approfondita per assicurare la migliore e più efficace integrazione tra i sistemi di tpl su gomma e su rotaia. Chiediamo che sia avviato lo studio di fattibilità del cosiddetto "Anello ferroviario delle Dolomiti"..
Fin qui niente di nuovo.
In altro articolo ci si slancia con ottimismo a dire che "è difficile che l'operazione [il prolungamento della ferrovia fino a Cortina] venga fatta entro i Mondiali del 2021. E facendo riferimento a questo evento, sull'edizione odierna dello stesso giornale intervista a Enrico Valle che invita a darci dentro perché il tempo è poco. Queste le parole che più mi hanno colpito:
Noi, in tutte le candidature precedenti, abbiamo sempre indicato alcune infrastrutture come prossime, quasi pronte. [...] Abbiamo sempre risposto che le strutture c'erano oppure sarebbero state realizzate presto. Non è così.
Benon!
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Antonio La Quaglia
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da Antonio La Quaglia »

C'è solo una soluzione a questo cane che si morde la coda (spero regolare):
prima venga costruita la ferrovia da Calalzo a Cortina (così i sudtirolesi costruiranno quella da Dobbiaco a Cortina) e poi vengano assegnati i mondiali a Cortina!
In realtà Cortina ha "vinto" in quanto unica candidata, ma non è detto che i mondiali le vengano assegnati veramente, perchè, tra un anno, dovrà dimostrare di avere le infrastrutture adatte o di essere nell'imminenza di averle, altrimenti il mondiale sarà assegnato ad una delle località che ne avranno ospitato già uno, e quindi hanno già dimostrato di essere in grado di farlo. Fare arrivare il treno a Cortina sarebbe un enorme salto di qualità per Cortina stessa, dai mondiali di sci arriveranno molte spese per tutti, a cominciare dai contribuenti, e molti vantaggi per pochi, i soliti noti, come al solito.
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
FrecciadellaValsugana
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Copio e incollo dal Corriere del Veneto edizione odierna
PROGETTI E RIFORME
Torna la ferrovia delle Dolomiti Alto Adige e Veneto alla firma A Cortina (e in Val Pusteria) con il treno, Zaia annuncia una road map e l’avvio dell’iter Gruppo di lavoro tra Sistemi territoriali e Sta di Bolzano, c’è anche un piano finanziario

VENEZIA «I Mondiali di sci a Cortina nel 2021 saranno per le Dolomiti ciò che l’Expo è stata quest’anno per Milano. L’occasione per ridisegnare le nostre montagne, valorizzare il territorio e colmare quel gap, anche infrastrutturale, di cui da sempre soffre la provincia di Belluno ». Così parlò il governatore Luca Zaia, che già ha benedetto la riapertura dell’aeroporto a Cortina e ieri ha presentato il nuovo «treno delle Dolomiti». O meglio, la nuova ferrovia delle Dolomiti, visto che non si tratta affatto di riavviare la leggendaria linea tra Calalzo e Cortina (il cui sedime, peraltro, è stato in buona parte convertito in una pista ciclabile) bensì di costruire una linea tutta nuova, con i binari, le traversine e le linee elettrificate, che da Calalzo, là dove oggi s’interrompe la strada ferrata, arrivi fino a Dobbiaco. «Uniremo Venezia alla Val Pusteria e a Lienz e, dì lì, saliremo fino alla Mitteleuropa - annuncia Zaia - togliendo finalmente Cortina e le Dolomiti dall’isolamento in cui sono precipitate ».

Il modello a cui ci si ispira, per chi frequenta l’Alto Adige, è quello della Merano- Malles, linea chiusa nel 1990 dopo anni di abbandono e riaperta nel 2005 dalla Provincia autonoma di Bolzano con i nuovi convogli hi-tech Atr 100 costruiti dalla Stadler Rail. «Non è fuffa - precisa il governatore - c’è una road map precisa, già tracciata. Abbiamo approvato in giunta la delibera che mi autorizza alla stipula di un protocollo d’intesa tra la Regione Veneto e la Provincia di Bolzano; lo stesso mi risulta farà il presidente Arno Kompatscher nei prossimi giorni. Firmeremo l’accordo nelle prossime settimane, poi toccherà ai tecnici». La volontà politica, insomma, c’è e visti i precedenti tra il Veneto e le province autonome (si pensi all’affaire Valdastico) non era scontato. Quanto al progetto, l’intesa istituisce un gruppo di lavoro formato dalla società regionale Sistemi Territoriali e dalla Sta di Bolzano, integrato con i tecnici di Palazzo Balbi e della Provincia autonoma; gli studi e le indagini saranno finanziati con i fondi per le aree di confine e quelli comunitari, non a caso il 10 dicembre, nell’ambito del Forum di Corridoio che si terrà a Bruxelles, la Regione chiederà l’inserimento del collegamento all’interno del la rete «comprens ive network» del programma delle Reti Trans Europee.

E a Venezia non fanno mistero di attendere pure un cospicuo finanziamento dal governo, visto che il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha più volte ribadito di voler investire sul ferro, piuttosto che sulla gomma. Ad oggi, dunque, su tempi, modi e costi di realizzazione della nuova linea ferroviaria è impossibile fornire dettagli («Troppo presto» avvertono Zaia e l’assessore altoatesino ai Trasporti Florian Mussner), così come sulla futura gestione del servizio, che pure qualche problema potrebbe crearlo visto che in Veneto è affidata a Trenitalia, mentre in Alto Adige è di competenza diretta della Provincia autonoma, per il tramite della Sad. Il Veneto, tra l’altro, a fine 2016 metterà a gara il servizio (il bando europeo è in via di scrittura), con due lotti distinti: un macro lotto regionale ed un lotto stralcio per la sola provincia di Belluno. Una scelta dettata dall’esigenza di dedicare alla montagna un’attenzione particolare, con l’ammodernamento delle linee esistenti (oggi la Treviso-Belluno- Calalzo non è neppure elettrificata) , i l miglioramento dell’orario e l’incremento dei convogli in servizio (da Venezia a Belluno non c’è un solo diretto nell’arco della giornata, figuriamoci per Calalzo).

«Vedrete, per i Mondiali del 2021 cambierà il mondo, daremo alle Dolomiti respiro internazionale» promette Zaia, ma se l’orizzonte appare realistico per il restyling della Venezia-Calalzo, i tempi sembrano stretti per la costruzione ex novo della ferrovia fino a Dobbiaco. Si vedrà. E chissà che l’altoatesina Sad non decida di partecipare proprio alla gara relativa al lotto stralcio di Belluno: in vista del prolungamento fino alla Val Pusteria certo l’operazione avrebbe un suo senso. «È davvero prematuro parlarne - mette la mani avanti Mussner - il nostro obiettivo è quello di mettere in collegamento Bolzano con Belluno, Innsbruck e Sondrio. Verso Cortina e Calalzo c’era una linea storica che è giusto rimettere in moto ma per ora non c’è altro che la volontà politica di collaborare con il Veneto». Tant’è, le (buone) intenzioni bastano, almeno per ora, per tornare a respirare il fascino e le suggestioni del «trenino» che finì la sua corsa il 17 maggio del 1964, dopo essere stato celebrato perfino da Cinecittà, protagonista con Alberto Sordi del finale di «Vacanze d’Inverno».
Con l'intervento della Provincia di Bolzano e della sue controllate Sta e Sad sicuramente se ci saranno gli intenti e le idee chiare oltre ai vari finanziamenti è facile che si arrivi ad avere i treni Flirt ETR 170 Stadler di Sad da Dobiacco a Cortina per il 2021
Sistemi Territoriali non capisco che voce e che competenze possa avere in capitolo nella partita in gioco , Sat e Sad bastano e avanzano come comittenti ed eventuali gestori della nuova linea viste le esperienze passate ed attuali con la linea Merano - Malles e della Valpusteria ...casomai basterebbe un sano accordo sul tema ferroviario tra Regione del Veneto e Provincie Autonome di Trento e Bolzano per quanto riguarda il Treno delle Dolomiti e la Ferrovia della Valsugana visto che ad oggi i servizi ,i treni Minuetto in servizio, e gli adeguamenti infrastrutturali sulla Trento - Primolano - (Bassano) si devono alla Provincia Autonoma di Trento che ha investito non poco su questa linea negli anni , per la parte veneta Primolano - Bassano il resto è avvenuto di conseguenza grazie al costante aggiornamento tecnologico da parte di Rfi alla buona manutenzione alle buone condizioni e caratteristiche dell'infrastruttura nel tratto Primolano - Bassano , competitive ad oggi in termini di tempi di percorrenza con la rete stradale .
Da Cortina a Calalzo non sarà di certo una passeggiata la costruzione di una nuova linea ferroviaria , il 2021 potrebbe essere una data vicina attuabile come lontanta tanti possono essere gli imprevisti , dall'articolo si deduce che da Calalzo a Belluno - Treviso / Venezia la partita per l'ammodernamento elettrificazione e gestione della linea sarà per altre parti altri attori Rfi in primis e l'impresa ferroviaria aggiudicataria di un eventuale gara per l'esercizio dei treni passeggeri . La Dobbiacco - Cortina - Calalzo la vedrai bene gestita da Sat - Sad in primis , a cui affidare anche il servizio passeggeri locale Calalzo - Belluno magari in caso di mancata elettrificazione della linea Rfi con gli 11 treni GTW Stadler eventualmente liberatisi dalla Merano - Malles .
Elettrificare la Conegliano - Ponte nelle Alpi - Calalzo / Belluno entro il 2021 comporta non pochi investimenti lavori infrastrutturali e sarebbe la via più breve e veloce per chiudere il cerchio per tempo ed andare in trazione elettrica da Dobiacco / Cortina a Venezia . Elettrificare la Montebelluna - Belluno - Calalzo richiederebbe ulteriori investimenti e lavori infrastrutturali .
Fanta Ferrovia Veneta che guarda al Trentino Alto Adige con invidia ... una volta completato il nuovo Tunnel Ferroviario del Brennero per il Trentino AltoAdige si aprirà a Nord un nuovo mondo...a porta di mano con un semplice viaggio in treno regionale o veloce che sia .
Certo che un treno moderno e veloce Venezia - Cortina - Dobbiaco porterebbe non pochi turisti che gravitano su Venezia e sul Nord Est in generale . Sarebbe una partita da non perdere .
Sicuramente servirà uno sbocco anche a sud sulla Belluno - Padova per questi nuovi flussi , quindi ritorniamo al dunque... le famose nuove locomotive diesel da treno....elettrificare ovunque per il 2021 la vedo dura , speriamo di non vedere più le aln 668 e le d445 per quella data ,se non nei treni storici o musei ferroviari.

Dimenticavo la nuova linea ferroviaria Feltre - Primolano rientrante nel progetto Treno delle Dolomiti ,
a mio avviso bastano dei bus cadenzati veloci ... via galleria S.Vito , la rete stradale non è male ed è veloce.
Già è un miracolo avere un treno Cadenzato Trento -Bassano....visto che i Trento - Venezia li hanno fatti sparire , la diramazione per Feltre..chissà come la gestirebbero
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aln
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da aln »

Riporto dalla rassegna stampa...
Biagio ha scritto:
Sbocco a Nord: protocollo Veneto - Sudtirol
Una nuova infrastruttura ferroviaria collegherà nei prossimi anni Calalzo alla Val Pusteria e quindi il Veneto dolomitico con i grandi corridoi ferroviari mitteleuropei. La Giunta regionale del Veneto ha dato via libera oggi a una delibera che approva il protocollo d’intesa tra la Regione Veneto e la Provincia Autonoma di Bolzano per dar avvio alla fase operativa del progetto del collegamento ferroviario.
Il protocollo sarà firmato nelle prossime settimane dal Presidente del Veneto, Luca Zaia, e dal Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher.
La proposta apre una concertazione tra il territorio bellunese e bolzanino (ognuno nella rispettiva competenza) sugli obiettivi del progetto, la tipologia del servizio, le caratteristiche dell’opera, la connessione ai poli di maggiore interesse turistico. Concretamente, la nuova linea connetterà Venezia all’Austria con una linea che sarà in grado di sviluppare l’utenza turistica e quella locale.
L’intesa istituisce un gruppo di lavoro paritario tra le due Regioni e coinvolge nelle azioni di studio le Società Regionali Sistemi Territoriali spa e STA di Bolzano; prevede inoltre di sostenere gli studi progettuali e le indagini con fondi comunitari e fondi della legge sulle aree di confine.
In parallelo a questa iniziativa, il 10 dicembre 2015 nell’ambito del Forum di Corridoio che si terrà a Bruxelles, si avvieranno le procedure per il riconoscimento del collegamento ferroviario nel contesto della rete “comprensive network” del programma delle Reti Trans Europee.
“Per le Dolomiti si apre un nuovo capitolo infrastrutturale – ha commentato il Presidente Zaia, illustrando i contenuti della delibera – insieme alla nuova gara per l’affidamento del servizio ferroviario regionale, nel cui ambito ricaveremo un apposito lotto dedicato al bellunese per la realizzazione di quello che io voglio definire il ‘Treno delle Dolomiti’, un mix tutto nuovo tra fascino turistico e utilità per viaggiatori e pendolari. Con la progettazione di questa nuova infrastruttura vogliamo che il futuro delle nostre montagne sia connesso strettamente con tutti i corridoi infrastrutturali europei”.
“Solo così – ha concluso Zaia – porteremo quello sviluppo turistico che le nostre montagne meritano, consentendo un collegamento fra Alto Adige e Bellunese di cui si sentiva ormai l’assoluta necessità. Non dimentichiamoci che sullo sfondo abbiamo i Mondiali di Cortina del 2021 ai quali dobbiamo presentarci con tutte le carte in regola”.
Il comunicato della Regione è di oggi pomeriggio. Questo notizie non m'incantano più e son solito commentarle con "se son rose..." o "chi vivrà vedrà". Ma stavolta ci sono di mezzo i sudtirolesi, che in fatto ferroviario sono stramaledettamente seri ed efficienti (grazie anche ai tanti soldi da Roma). Per cui mi viene da spingermi verso un cauto ottimismo. Alimentato anche dalla richiesta dei mondiali di sci a Cortina.

Immagine

E questa è la cartina "Treno Dolomiti" allegata al comunicato di Palazzo Balbi. Le linee tratteggiate sono "tratte di studio": udite udite, è compreso anche il collegamento Feltre Primolano! E il tunnel Malles Scuol, per collegare la ferrovia della Val Venosta alla RhB.
La cartina è ricopiata da quella fatta dai giornali mesi fa sul cosiddetto "anello ferroviario delle Dolomiti", con i tempi di percorrenza messi a casaccio.

L'idea di ricostruire una ferrovia da Calalzo a Cortina d'Ampezzo e quindi alla Pusteria è affascinante: ben vengano gli studi di fattibilità che sono i primi passi fondamentale per qualunque opera. Ma tali studi devono essere fatti con realismo e serietà che finora, a volte, sono mancati. Basti fare un breve cenno a quello che prevedeva una linea a scartamento ordinario con un tratto ad aderenza artificiale, oppure quello del collegamento tra Feltre e Primolano che risultava sostenibile solo col transito giornaliero di circa mille persone e di circa mille tonnellate di treni merci, o anche le recenti tesi di laurea sul tratto Calalzo - Auronzo - Cortina e sulla "nuova bretella Mussolini" a Ponte nelle Alpi valide per il mondo accademico ma un po' meno per il mondo reale.
Una volta individuati il tracciato migliore che possa servire le località più opportune, le scelte ingegneristiche e il modello di esercizio da applicare, per realizzare questo nuovo collegamento ci vorranno tanta dedizione, tante risorse e tanti anni.
Però nel frattempo devono essere risolte le altre questioni cruciali che incombono sulle già esistenti ferrovie non elettrificate del Bellunese e dell'Alto Trevigiano, prima tra tutte quella del rinnovo del materiale rotabile. I locomotori e le automotrici oggi in circolazione sono obsoleti e tra pochi anni non circoleranno più. I Minuetto, più moderni, sono presenti in numero insufficiente. Serve da subito un attento e concreto impegno per portare sui nostri binari treni nuovi ed efficienti, altrimenti qualsiasi ragionamento sul proseguimento della ferrovia oltre Calalzo rischierebbe di trasformarsi in un poco utile esercizio di stile nonchè nel solito spreco di risorse.
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e550
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da e550 »

Calma calma! (a meno che tu non ti chiami Francesco Dal Mas e scriva per il coralpi :mrgreen: :lol: )

Realizzare 70 km di ferrovia in 5 anni? Ma se non sono stati capaci di terminare una stazioncina, in quel tempo.

A meno di non essere nella Baviera di Ludovico I con le sue K.Bay.Sts.B.
Realizzarono la Ludwig Sud-Nord Bahn, Lindau - Immenstadt - Kempten - Augsburg - Noerdlingen - Norimberga - Bamberg - Lichtenfels - Hof, 560 km, in 11 anni, con tracciato a doppio binario, opere d'arte e soluzioni tecniche mai prima sperimentate.
Celebre è lo "Schiefe Ebene", il piano inclinato, una rampa di 8 km al 20%o necessaria per superare un notevole dislivello tra Neuenmarkt e Marktschorgast, realizzata ancor prima che fossero disponibili locomotive in grado di impegnare quelle pendenze.
Correva l'anno 1843...
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Biagio
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da Biagio »

aln ha scritto:Però nel frattempo devono essere risolte le altre questioni cruciali che incombono sulle già esistenti ferrovie non elettrificate del Bellunese e dell'Alto Trevigiano, prima tra tutte quella del rinnovo del materiale rotabile ... Altrimenti qualsiasi ragionamento sul proseguimento della ferrovia oltre Calalzo rischierebbe di trasformarsi in un poco utile esercizio di stile nonchè nel solito spreco di risorse.
Sagge parole! Solo che se Zaia anuncia l'avvio della road map sull'anello delle Dolomiti giornali e TV ne parlano. Se Trenitalia assegna tre nuovi Minuetti per Belluno nessun media se li fila!
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da D 342 »

http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/ ... 1.12431837
L’accordo politico tra Luca Zaia e Arno Kompatscher (nella foto) c’è, la delibera della giunta regionale veneta pure: manca solo un atto formale della Provincia di Bolzano. Ma il presidente altoatesino, ieri mattina in Regione, a Venezia, ha assicurato che metterà presto nero su bianco l’impegno a portare il treno da Dobbiaco a Cortina. Il che avverrà presumibilmente in galleria, ma uno studio preciso non è stato ancora fatto. Secondo l’ipotesi che sta portando avanti la Regione, sembra dunque che prevalga il modello Val Venosta, con il treno turistico e non quello commerciale. Sembra anche che, contrariamente ad alcune ipotesi progettuali, da Calalzo non si prosegua per Auronzo e da qui verso Cortina, ma appunto si corra lungo il vecchio tracciato, anche per una presenza maggiore di residenti e di villeggianti. In Provincia è stata accolta con favore quest’ipotesi, anche se si fa rilevare che la priorità numero uno dev’essere adesso l’ammodernamento dell’attuale linea ferroviaria, magari con alcuni collegamenti diretti su Padova e Venezia. (f.d.m.)
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Già una nuova linea ferroviaria Dobbiacco - Cortina è un bel traguardo se realmente verrà realizzata per il 2021 , dopo se proseguiranno su Calalzo sarà tutta una partita tra Venezia e Roma .
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da starlight »

Da Dobbiaco a Cortina a mio avviso è fattibilissimo.
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Stazione per l'Alpago
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Sì ma allora tanto vale chiudere il cerchio. Tra l'altro avremmo già anche le stazioni Cortina, Zuel, Doganavecchia, Acquabona, San Vito... e in un'oretta sei a Calalzo :D scherzi a parte, si vede chi ha le idee chiare e chi invece tira avanti con il far e desfar all'Italiana. Almeno nella fase delle parole
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Stazione per l'Alpago ha scritto:Sì ma allora tanto vale chiudere il cerchio. Tra l'altro avremmo già anche le stazioni Cortina, Zuel, Doganavecchia, Acquabona, San Vito... e in un'oretta sei a Calalzo :D scherzi a parte, si vede chi ha le idee chiare e chi invece tira avanti con il far e desfar all'Italiana. Almeno nella fase delle parole
Per chiudere il cerchio ...ci vuole tanto tempo ,tanto denaro , idee chiare , inizio lavori , finanziamenti Altotesini , Veneti e moneta suonante da Roma . Dopo serviranno i treni per l'esercizio .
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Stazione per l'Alpago
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

hai perfettamente ragione Freccia.
Il primo punto è sapere cosa si vuole, fare un progetto (chi?), POI con quello valutare impatto ambientale, costi, problematiche varie e chiedere finanziamento a Roma, Venezia, UE.
Altrimenti si rischia di fare la ferrovia e scoprire che non si hanno i soldi per comprare i treni (e non mi stupirei nemmeno un po').
I tempi di una cosa del genere (giustamente battezzato "Fantaferrovia") potrebbero essere biblici ma ancora di più mi spaventano le idee alla "Ponte di Calatrava", un progetto che parte e poi si ferma, i soldi c'erano ma non ci sono più, facciamo il treno per i turisti (turisti+treno=anziani) e ci mettiamo le automotrici con 3 gradini da mezzo metro e 4 cambi Venezia-Cortina, fra trent'anni la società cadorina sarà talmente tanto cambiata che chissà se ci saranno ancora abianti in Valboite.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Sarebbe quasi una garanzia di certa costruzione della linea Dobiacco - Cortina l'interessamento della Provincia di Bolzano e della sue controllate Sta e Sad .
Per l'acquisto di ulteriori treni Flirt ETR 170 Stadler da parte di Sad non vedo il problema... leasing nolleggio acquisto al giorno d'oggi si hanno mille modi rispetto al passato per avere dei treni a disposizione .
Non dimentichiamo ì grandi investimeti per il passato e per il futuro fatti dalla Provincia di Bolzano tramite la controllata Sta per la linea Merano - Malles
Per la parte veneta da Cortina a Calalzo e più a sud...ci vorrebbe un bel miracolo
starlight
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da starlight »

http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... resh_ce-cp


Treno delle Dolomiti, sì di Bolzano
«Il 10 dicembre la firma con Zaia»
Kompatscher vuole utilizzare parte del vecchio tracciato: «Tunnel intatti» De Berti: «Deciderà il tavolo tecnico». Il presidente: «C’è unità d’intenti»

VENEZIA E’ in arrivo il treno delle Dolomiti. Dopo il via libera del Veneto, sancito con la delibera approvata il 10 novembre dalla giunta Zaia, martedì il medesimo benestare è stato ufficializzato dalla Provincia di Bolzano. Anche l’esecutivo guidato dal presidente Arno Kompatscher ha autorizzato la firma di un protocollo d’intesa tra i due enti per dare avvio a uno studio di fattibilità inerente la linea Venezia- Cortina-Alta Pusteria. Zaia e Kompatscher sottoscriveranno l’accordo il 10 dicembre, dopodiché sarà istituito un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti di Regione Veneto e Provincia di Bolzano, STA (Strutture trasporto Alto Adige) e ST (Sistemi territoriali), che dovrà definire linee guida, modello di esercizio e impegno economico dell’operazione.

«Il coordinamento del team, che ogni sei mesi presenterà una relazione sull’attività, sarà affidato a turno a uno dei partner, per un periodo complessivo di un anno e mezzo — spiega l’assessore alla Mobilità altoatesino, Florian Mussner — a cominciare dal Veneto. Le risorse necessarie ad avviare il progetto saranno messe a disposizione dall’Unione Europea, con il piano Interreg, e dal Fondo Comuni confinanti». Il Veneto confida pure in un finanziamento del governo, visto che il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha detto più volte di voler investire sul ferro piuttosto che sulla gomma. C’è però una novità importante rispetto a quanto reso noto finora. La ferrovia delle Dolomiti, costruita durante la prima guerra mondiale dagli austriaci e ultimata dal Genio militare italiano nel 1921, collegava Dobbiaco a Cortina ed è stata definitivamente chiusa nel 1962. Sul vecchio tracciato è nata una pista ciclabile, ma ora Kompatscher vuole ripristinarne un tratto.

«Una parte del nuovo percorso correrà sulla ciclabile, perché alcuni tunnel sono ancora utilizzabili — spiega il presidente della Provincia di Bolzano — chiederemo ai progettisti di trovare soluzioni anche per le biciclette». «Il treno delle Dolomiti migliorerà la raggiungibilità dei due territori alpini senza incidere sull’ambiente, perché una parte del traffico passerebbe dalla gomma alla rotaia — aggiunge Mussner —. Tutta l’area beneficerebbe di un’ulteriore rivalutazione dal punto di vista turistico, economico e culturale». Al tavolo di lavoro parteciperà, per il Veneto, l’assessore alla Mobilità, Elisa De Berti, accompagnata dai tecnici di settore. «Programma, tempi e preventivi saranno definiti a partire dalla prima riunione della commissione — chiarisce De Berti —. Nel frattempo ho incontrato il Comitato Anello delle Dolomiti e gli industriali, raccogliendo un atteggiamento positivo e favorevole all’iniziativa».

«Siamo partiti con unità d’intenti e con grande puntualità — sottolinea il governatore Luca Zaia — un bell’avvio per una linea ferroviaria che potrà cambiare e migliorare sotto molti punti di vista la vita delle genti di montagna. Per le Dolomiti si apre un nuovo capitolo sul fronte delle infrastrutture: nell’ambito della nuova gara per l’affidamento del servizio ferroviario regionale, ricaveremo un apposito lotto dedicato al Bellunese proprio per l’attivazione del treno delle Dolomiti. Un progetto che affascinerà i turisti, servirà viaggiatori e pendolari e rispetterà l’ambiente». Entrambi i presidenti puntano poi a «connettere le nostre montagne ai corridoi europei». «Quello tra il Bellunese e l’Alto Adige è un collegamento del quale si sentiva la necessità», chiude Zaia. Il piano di unire via rotaia il Veneto e l’Alto Adige, in maniera particolare Cadore e Alta Pusteria, rientra infatti tra gli obiettivi dell’intesa per la tutela e lo sviluppo dei territori di confine sottoscritta già nel 2014 tra le Province di Bolzano e Trento, le Regioni Lombardia e Veneto, i ministeri dell’Economia e degli Affari regionali.

25 novembre 2015
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starlight
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da starlight »

Leggendo l'articolo mi chiedo: intendono usare il vecchio tracciato con lo scartamento ordinario?
"Gallerie intatte". Ok, ma le sagome? La catenaria? :shock:
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