Treni autobus e DolomitiBus: GARA BELLUNESE SEPARATA?

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Capostaz
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Treni autobus e DolomitiBus: GARA BELLUNESE SEPARATA?

Messaggio da Capostaz »

Articolo a firma di Valentina Voi sul Corriere delle Alpi on-line del 1° aprile 2015. Pesce? :?
Trasporto pubblico, Belluno fa da sé

Via libera del consiglio regionale ad una gara provinciale sia per la gomma che per la rotaia. Reolon: «Svolta storica»

BELLUNO. Autonomi anche nei trasporti. La provincia di Belluno porta a casa una nuova specificità, questa volta su gomma e rotaia. Il consiglio regionale del Veneto, impegnato in questi giorni della discussione del bilancio regionale, ha approvato ieri un emendamento proposto da Sergio Reolon (Partito Democratico) che impegna la giunta ad indire per il Bellunese una gara dedicata per il trasporto ferroviario ed extraurbano su gomma. Una «svolta storica» per il consigliere Pd passata con 24 voti favorevoli (su 46 presenti) contro il parere della giunta regionale. Quando verrà approvato il bilancio l’emendamento diventerà a tutti gli effetti legge.

L’articolo approvato autorizza la giunta regionale a bandire un’unica gara di appalto per l’affidamento del servizio ferroviario Calalzo-Padova e Calalzo-Venezia nei tratti non elettrificati e per l’affidamento del trasporto pubblico extraurbano su gomma nel territorio bellunese. L’emendamento di Reolon chiede inoltre quattro corse giornaliere dirette su entrambi i percorsi. Per la gara sono stati stanziati 50 mila euro da destinare all’organizzazione del bando.

Reolon aveva presentato lo scorso anno un emendamento identico, che era stato respinto. Ora il consigliere è riuscito a portare a casa il risultato grazie ai voti favorevoli di Dario Bond e Matteo Toscani, insieme a quelli di Diego Bottacin. «Le condizioni del trasporto ferroviario sono pessime in tutta la regione ma a Belluno abbiamo da tempo oltrepassato la soglia della dignità» spiega Reolon, «l’idea della giunta di fare la gara d’appalto in un lotto unico per tutto il Veneto avrebbe significato escludere in partenza la possibilità che altri gestori intervenissero: di fatto, lasciando a Trenitalia mano libera nella continuazione di quello che sta avvenendo ora. La gara destinata al solo lotto bellunese introduce elementi di concorrenza e apre le porte anche ad altri soggetti, più interessati a migliorare il servizio di trasporto ferroviario nella nostra provincia. L’approvazione di questo emendamento può segnare un cambio di passo importante».

Una novità che dovrà fare i conti con la realtà attuale del trasporto pubblico bellunese. Dolomitibus, che gestisce il trasporto pubblico extraurbano, è partecipata dalla Provincia, socio di maggioranza con il 60,5%, ma vede al suo interno anche Autoguidovie (29,5%) e Federico Mattioli (10%). Autoguidovie ha siglato nel 2012 una partnership con Busitalia, controllata del gruppo Ferrovie dello Stato, con l’obiettivo della «partecipazione congiunta alle gare per l’acquisizione di contratti di servizio di trasporto pubblico locale», come si legge nel sito della società. «Dolomitibus è a maggioranza pubblica» ricorda Reolon, «e può decidere di attivare una partnership anche con un altro socio privato. Certamente c’è un problema di governance che va affrontato in vista della gara».
Gianni Giannelli
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Un pesce d'aprile... è la stessa cosa che ho pensato quando la sera del 31 marzo ho appreso di questa cosa. Il colmo è che alla fine potrebbe essere davvero un pesce d'aprile, seppure inconsapevole: magari lo vedremo tra qualche mese e magari propio grazie alla Dolomitibus nel suo nuovo assetto societario che si sta delineando. Una Dolomitibus auspicabilmente nuova, per mentalità, dove l'integrazione del servizio automobilistico e ferroviario sia reale e non come quella farsa dell' "unico studenti" che ogni tanto viene sbandierata come modello nonostante il danno che ha fatto.
A ogni modo mi pare che l'accoglienza di questo emendamento da campagna elettorale sia stata alquanto tiepida da parte della stampa locale, attratta maggiormente da altri temi, e piuttosto fredda dai sindacati e dai comitati pendolari, in particolare da Binari Quotidiani che, non a caso, ha parlato di rischio enorme.
Il Gazzettino di Belluno ha scritto:"La gara sui treni? Rischio enorme"
Il pericolo: "Sempre più isolati con un servizio peggiore"

Altro che vittoria. La gara unificata per il servizio di trasporto su gomma e su rotaia in provincia di Belluno segnerà la fine di Dolomitibus e sarà la mazzata definitiva del collegamento ferroviario con la pianura. [...]
La Segreteria FILT CGIL Veneto ha scritto:Nel corso del dibattito del Consiglio Regionale del veneto sulle centinaia di emendamenti presentati al Bilancio di Previsione 2015 vi segnaliamo ( vedi allegato) quello approvato ieri presentato dal consigliere Sergio Reolon.
In premessa corre l’obbligo di ricordare che la maggioranza del Consiglio, votata dai veneti nel 2010, si è ormai da tempo liquefatta.
Questo ha due immediate nefaste conseguenze:
1. Il notevole ritardo, inqualificabile e inaccettabile, della discussione sul bilancio (prigioniero dei veti contrapposti e richieste dei consiglieri attenti alla prossima campagna elettorale) e della possibile approvazione. Questo ritardo ha delle conseguenze dirette sulle centinaia di Enti e aziende che erogano servizi per conto della Regione che stanno attendendo i corrispettivi da gennaio 2015. Basta pensare per il nostro settore alle aziende del TPL o della viabilità.
2. Le votazioni su materie “delicate” come la pianificazione dei trasporti pubblici che mettono bene in risalto la sofferenza e la “confusione” interessata della passata maggioranza consiliare. Questo consente di fare scelte che si possono in breve tempo rilevare degli autentici autogol.
Le Organizzazioni sindacali regionali dei trasporti hanno sempre ritenuto necessario mantenere un unico bacino regionale ferroviario per la gara, ponendo in tempi lontani l’esigenza di integrare parimenti il trasporto pubblico locale automobilistico. L’assessore Renato Chisso ha resistito definendo bacini provinciali per il TPL non ferroviario, come transito verso la gara regionale integrata.
Il frazionamento in più lotti del servizio ferroviario è stato lungamente da noi illustrato come deleterio e sbagliato perché riduce economie e sinergie di scala e finisce per costare il 15-20% in più a parità di servizi offerti all’utenza.
L’emendamento Reolon, votato ieri in Consiglio introduce una “separazione” del servizio TPL in provincia di Belluno.
Di recente abbiamo svolto appositamente lo studio del traffico sulle tratte Padova – Calalzo e Venezia – Calalzo ( scaricabile dal sito http://www.filt.veneto.cgil.it) atto a dimostrare l’attuale condizione del servizio e avanzato proposte utili al rilancio delle tratte oggettivamente con i maggiori problemi.
Non vorremo che questa “separazione” dal resto del Veneto produca il risultato, certamente non voluto e teorizzato dai politici della provincia, di chiudere il servizio ferroviario in provincia di Belluno e di mettere in oggettiva difficoltà l’azienda che offre il servizio su gomma.
La gara “a scala ridotta su dimensione provinciale” non è da sola di certo la soluzione dei problemi del territorio provinciale di Belluno. Si dovrebbe partire dai flussi della domanda potenziale e reale; dai costi del servizio; dallo studio attento dell’integrazione gomma – ferro; dalle risorse reali a disposizione per l’infrastruttura e il materiale rotabile indispensabili per bandire una gara che non vada deserta.
Non vorremo che si sogni il servizio oggi esistente in Val Venosta o Val Pusteria a cura della Provincia di Bolzano perché sono due mondi vicini geograficamente ma molto lontani in termini di risorse economiche, culturali, sociali.
Riteniamo che l’obiettivo di migliorare il servizio di trasporto pubblico locale sia da noi perfettamente condivisibile sia per Belluno sia per l’intera Regione a condizione che il confronto avvenga su percorsi reali e su effettive risorse disponibili.
Non vorremo vivere dopo l’attuale condizione del settore viabilità privo di risorse nel bellunese, una nuova stagione prossima senza adeguati collegamenti perché privi di reddittività soprattutto se come richiesto dalla Regione il servizio ferroviario passa a breve da costo “ catalogo” a costo “conto economico”.
Siamo interessati al confronto perché riteniamo che questa “separazione” sia utile affrontarla con giudizio analitico su vantaggi e svantaggi avendo cura di non porre in difficoltà, oltre il necessario, né i diritti dei lavoratori ferrovieri né dei pendolari e utenti del servizio di TPL sulla tratta interessata.
Venezia, 1 aprile 2015
Evidentemente per replicare alle non poche critiche suscitate, il 3 aprile Sergio Reolon ha pubblicato nel suo sito quanto segue...
L’emendamento Reolon sulla ferrovia bellunese spiegato facile.
Aprile 3, 2015
Di Sergio Reolon
Tag: disagi treni, ferrovie, trasporti, treni
1) Cos’è l’emendamento Reolon sulla ferrovia bellunese?
E’ una modifica apportata alla decisione presa dalla Regione per appaltare l’intero trasporto pubblico del Veneto con gara unica. In base a questo cambiamento, votato dal Consiglio Regionale il 31 marzo 2015 nonostante il parere contrario della Giunta, i servizi ferroviari del bellunese verranno appaltati in una gara separata rispetto al resto della regione. L’emendamento era già stato presentato un anno fa, ma non era passato, sempre per l’opposizione della maggioranza.
2) Cosa significa questo emendamento?
Significa che chi parteciperà alla gara d’appalto dovrà occuparsi della gestione di 2/3 milioni di chilometri; la gara attuale, per tutta la Regione Veneto, prevede un servizio per circa 15 milioni di chilometri. Nessun gestore, oggi, avrebbe potuto interessarsi di un chilometraggio così elevato a arte Trenitalia: il monopolio sarebbe dunque continuato. Separando il lotto della provincia di Belluno – nettamente minoritario rispetto al totale - anche altre aziende di trasporto potranno invece essere interessate; così, si potrà iniziare a costruire un servizio dedicato, e non continuare a considerare il Bellunese come una parte periferica e residuale rispetto ai grandi centri della pianura.
3) Quale è la richiesta più importante?
Avere quattro corse dirette in andata e in ritorno per ciascuna delle due linee, Calalzo-Padova e Calalzo-Venezia. Con linee dirette significa corse senza cambi e, soprattutto, corse che non si fermano in tutte le stazioni. In questo momento le linee bellunesi vengono trattate come corse per pendolari che assorbono il traffico di tutto il tragitto, ma il treno bellunese non ha nessuna corsa pensata per chi, dalla provincia, ha bisogno di raggiungere la pianura con tempi rapidi, e viceversa.
4) Perché questa richiesta?
Nel 1961 il treno da Belluno a Venezia ci impiegava un’ora e quaranta senza cambi; oggi si cambia a Conegliano e il viaggio dura due ore e quattordici minuti. Rispetto al 1938 il Belluno-Padova dura oggi oltre mezz’ora in più (ma i ritardi ulteriori sono all’ordine del giorno). Se il treno deve fermare ad ogni stazione (cioè: se la ferrovia bellunese viene pensata come funzionale alle esigenze delle stazioni di tutta la tratta, e non come un servizio per il bellunese) i tempi di percorrenza si fanno necessariamente eterni.
5) Cos’altro chiede l’emendamento?
L’emendamento Reolon chiede l’organizzazione di un servizio integrato gomma-rotaia: cioè un biglietto unico per le corse e una gestione che non metta in concorrenza il treno con la corriera, ma le armonizzi come parte di uno stesso servizio. Significa che se i due mezzi sono a disposizione in maniera alternativa lungo l’arco della giornata, e non in competizione: per i viaggiatori, vuol dire poter avere a disposizione un orario più razionale e vantaggioso. Costruire un sistema integrato significa dare al sistema la possibilità di una efficienza massima: compensare il gestore in maniera che non abbia il problema di difendere le sue corse e i suoi introiti in quanto inserito in un sistema unitario. Gomma e rotaia devono essere l’uno in supporto dell’altro, e non in concorrenza.
6) Ma Dolomitibus rischia di essere assorbita da altri gestori?
No: la Provincia ne detiene il 60.5% delle quote, e dovrà avviare la ricerca di un partner con il quale partecipare alla gara.
7) Chi potranno essere i concorrenti?
Chi si era fatto avanti a suo tempo erano le linee francesi e quelle tedesche, oltre a Trenitalia. Con il lotto separato, chiunque prenderà l’appalto delle linee bellunesi dovrà per contratto garantire le richieste di base; inoltre, il bando potrà prevedere una gara più ampia: il che significa che potrebbe anche aggiungere altre linee al servizio.
8) Potrà esserci un problema di compatibilità tra treni e binari?
In fase di gara d’appalto, questi aspetti verranno vagliati: una parte dei treni che viaggia sulle linee bellunesi è di proprietà della Regione. L’appalto separato costringerà quindi la Regione a investire in materiale rotabile, così come è accaduto per Bolzano e Trento: entrambe servite, per alcune linee, dalla società di trasporto provinciale, e non da Trenitalia.
9) Non è che rischiamo l’isolamento con la gara separata?
Al contrario. L’emendamento votato in Consiglio autorizza la Regione Veneto a costruire una gara che tenga conto dell’intera linea bellunese: Belluno, così, entra in un sistema, mentre ora era solo periferia. Da anni la Regione non investe nella ferrovia bellunese; da anni Trenitalia non investe nella ferrovia bellunese. Senza un elemento di discontinuità, da sole, queste due realtà non avrebbero avuto nessun interesse a innovare e a investire in provincia di Belluno. In questo momento la situazione è stata condotta ai minimi storici. L’emendamento Reolon smuove una impasse durata decenni e impone la ricerca di una gestione diversa e di nuove strade. Una sfida necessaria: bisogna saperla fare.
10) Quale logica sta alla base di tutto l’emendamento?
«Difendiamo il servizio per gli utenti, non Trenitalia» dice Sergio Reolon.
Spiegato facile, ma anche no, e soprattutto per gente che ne sa poco. Ogni punto meriterebbe una critica lunga pagine, per il momento mi limito a osservare che grazie all'emendamento Belluno non entrerebbe in un sistema come detto al punto 9: ne uscirebbe. E che il paragone con l'orario del 1961 non si può fare se non con delle inaccettabili aprossimazioni. E la metafora "nuove strade" parlando di ferrovia è una brutta gaffe. E che due parole su cosa sta succedendo per esempio con le gare del Piemonte le si potevano fare.
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Antonio La Quaglia
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Oggi è già il 6 aprile, e il pesce del 1 aprile, già puzza parecchio.
Prima leggiamo di collaborazione tra Trenitalia e Dolomiti Bus, addirittura di biglietto integrato, che, a causa della spietata concorrenza che Dolomiti Bus ha sempre fatto al treno, non si è mai riusciti a fare in decenni, qualche articolo accenna addirittura a treni nuovi, e adesso, manco siamo riusciti a tirare il fiato, torniamo alla fantomatica gara del bellunese?
A questo punto giriamo la ruota, compriamo la vocale e vediamo se riusciamo a capirci qualcosa, perchè io, sinceramente, non ci capisco più nulla, a meno che non si tratti della solita sparata elettoralistica o pressapochistica o entrambe le cose. Ma la gara bellunese cui prodest? In pratica, chi ci guadagna? Certo, se arriveranno le ferrovie tedesche e ci faranno dei treni lussuosissimi, con tariffe bassissime e facendosi pagare pochissimo, ci guadagnano i pendolari, ma ritengo più credibile l'arrivo dell'astronave Enterprise della flotta stellare con il capitano Kirk che ci farà dei regionali Belluno - Alpha Centauri (tra le tante tipologie "strane" di pendolari citati da sapete bene chi, volete che non si sia un alieno che prende tutti i giorni il treno da Giove per andare a lavorare a Calalzo?). E allora? Qualcuno vuole riportare sotto il proprio controllo politico la Dolomiti Bus e scacciare le odiate Autogiuidovie - Busitalia - Trenitalia, che hanno l'imperdonabile colpa di essere in grado (non è detto che ce la facciano, ma lasciamole provare) di fare quello che non è mai stato fatto in tantissimi anni? O creiamo una società ad hoc e dividiamo la provincia di Belluno in tre lotti (gasolio nord, nafta ovest e benzina est) e creiamo microsocietà che avranno più amministratori e consiglieri, che dipendenti?
Ma mi facciano il piacere.
Però, anche se la cosa è ridicola, come mi ammonisce giustamente Beppa, c'è poco da ridere, perchè con sparate di questo tipo, si rischiano di fare dei grossissimi danni. Forse si farà il lotto unico per Belluno, nel senso che ci rimarrà uno, anzi una coppia al giorno di treni per linea e tutto il resto su autobus o a piedi.
Bella prospettiva!
Forza e coraggio, supereremo anche questa, come la frana che ha investito la fagiana e il 427 che prima o poi dovrà fermare.
Un caro saluto a tutti e buona pasquetta, Beppa ed io abbiamo in programma una bella gita fuori porta, inteso fuori dalla porta della stazione per pulire il marciapiede, perchè, come si sa, a Piovarolo piove sempre :evil:
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da e550 »

Io dico solo "Mio Dio!"
E vi risparmio tutto quello che vorrei scrivere sul conto di Reolon e delle sue farneticazioni, tanto sapete già come la penso (se non lo sapete ve lo posso anche scrivere ma, occhio, che non guardo in faccia a nessuno).
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Barbagiovanni »

Con questo emendamento mi sembra di essere tornato indietro di 30 anni quando si tentava di trasformare Vittorio in una stazione capolinea. Mi auguro che a Belluno non la pensino tutti cosi'.
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

L'emendamento Reolon come la legge Signorile, dici? Paragone spericolato, la legge parlava esplicitamente di chiusure, l'emendamento no, perché almeno l'intenzione sarebbe opposta. Ma con le buone intenzioni spesso sono lastricate strade che conducono in brutti posti.
Ad ogni modo 'sto emendamento Reolon (con Toscani e Bond) anche oggi si è guadagnato un'altra bocciatura, sul Gazzettino in seconda pagina, questa volta da chi pendola tra Ponte nelle Alpi e Venezia.
Il Gazzettino di Belluno ha scritto:"Io, pendolare, non mi arrendo"
LO SCETTICISMO: l'emendamento Reolon va ritirato

[...]"Lungi dal dare un giudizio politico, mi permetto solamente di esprimere un giudizio personale, condiviso anche da molti altri pendolari che utilizzano il treno come me ogni mattina. Crediamo in tanti che si tratti di un errore storico compiuto dal consigliere Reolon. Si rischia davvero la fine della ferrovia bellunese. Innanzitutto la proposta di alcune corse dirette. Potrebbero anche andare bene, ma si sa che con i mezzi attuali [...] si rischia un autentico disastro. [...] Ma il vero problema è il "bando provinciale". [...] Se il territorio non è inserito in un contesto regionale il rischio è di mettere sul piatto un'offerta poco appetibile per più gestori. E alla faccia della concorrenza si presenterà ancora Trenitalia che per contenere i costi di esercizio cederà gran parte del servizo a Dolomiti Bus ormai divenuto una sua controllata. [...] Quindi chiediamo a gran forza al consigliere Reolon di ripensarci e di avere il coraggio di fare retromarcia per il bene di tutti.
A preoccupare non sono i treni di ieri: non si pensa alla storia furbescamente decontestualizzata che nel 1961 si andava più veloce.
A preoccupare non sono neanche i treni di oggi: il quarto d'ora di attesa a Conegliano e la mancanza dei treni diretti sono temi che passano in secondo piano.
Preoccupano i treni di domani. Quali collegamenti ci potranno essere domani, qualora la "gara" unificata treni e autobus separata per il bellunese venisse intrapresa oggi? E con "oggi" non intendo il 7 aprile, non intendo nemmeno l'attuale settimana o l'intero mese di aprile, bensì l'orizzonte attuale ampio due o tre anni. E nel 2015 - 2016 - 2017, io assieme a molti altri, non troviamo le precondizioni necessarie e sufficienti per avventurarsi in una gara bellunese che possa portare a qualcosa di certo e migliore.
Insomma: l'emendamento Reolon è un salto carpiato nel buio con doppio avvitamento, fatto fare ad un elefante, bendato, all'interno di una cristalleria... ma magari andrà andare tutto bene, che dite?
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Re: Treni autobus e DolomitiBus: GARA SEPARATA BELLUNESE?

Messaggio da MattiaC »

Bella metafora, ALn. 8.)

Francamente mi aspettavo un eco maggiore sulla stampa, invece mi sembra sia passata piuttosto tiepida e forse è meglio così... :roll:

Aldilà della questione politica e delle elezioni regionali p.v. ( anche perchè l'emendamento è stato firmato anche da Bond e Toscani :oops: ) resto anche io dell'idea che sia stato mal concepito nonchè frettolosamente imbastito tanto per.

Le questioni sul tavolo sono già state ben espresse da FILT CGIL e anche dal pendolare di ieri, oltre che da tutti gli altri, mi pare evidente che a tutti tranne Reolon sta cosa pare una [cit.]"cagata pazzesca".

Il vero nodo che tutti si guardano bene dal citare è Dolomitibus, vuoi che gatta ci cova? cosa succederà alla "nostra" controllata?

Lo sport della politica provinciale mi sembra sia quello di sparare su TI e sul trasporto ferroviario per nascondere qualcos'altro...e intanto uno dei primi promotori della gara "gasolio nord", Massaro sindaco di Belluno, ha già ritrattato un po' dicendo che comunque i tedeschi non si sono fatti vivi.... che però bisogna valutare bene costi/benefici.....

MAh! :roll:
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Re: Treni autobus e DolomitiBus: GARA SEPARATA BELLUNESE?

Messaggio da aln »

MattiaC ha scritto:...e intanto uno dei primi promotori della gara "gasolio nord", Massaro sindaco di Belluno, ha già ritrattato un po' dicendo che comunque i tedeschi non si sono fatti vivi.... che però bisogna valutare bene costi/benefici...
Ma allora l'interessamento delle ferrovie tedesche, le telefonate, gli incontri, la fattibilità, l'interesse delle ferrovie tedesche (cose per cui sono stati sprecati fiumi d'inchiostro)... è tutta roba che si è inventato il Massaro? Che faccia tosta!
MattiaC ha scritto:Il vero nodo che tutti si guardano bene dal citare è Dolomitibus, vuoi che gatta ci cova?
Effettivamente nelle ultimissime settimane l'assetto societario è cambiato un po'. Il signor Matteoli ha ridotto la sua partecipazione dal 29,5% al 10%, quota che gli servirà probabilmente come "garanzia" per la sua creatura CovtinaExpvess. Veneta Bus s.r.l (5%) e La Linea s.p.a. (5%) se ne sono andate via, ed è arrivata Autoguidovie s.p.a. (del gruppo Busitalia del gruppo Trenitalia) che ora detiene il 29,5% di Dolomitibus. Il 60,5% è in mano della Provincia, chissà per quanto però: potrebbe vendere quote per raccimolare qualche soldo.
Personalmente vedo favorevolmente che l'imprenditore privato abbia perso peso in DolomitiBus, e mi piacerebbe sempre sapere se c'era conflitto d'interesse.
aln ha scritto:...due parole su cosa sta succedendo per esempio con le gare del Piemonte le si potevano fare.
Il Piemonte, dopo aver scritto una delle pagine più nere nella plurisecolare storia della ferrovia in Italia con la chiusura di 14 linee ferroviarie, ha intrapreso la riorganizzazione del servizio ferroviario superstite, tra l'altro con una campagna comunicativa di notevole interesse e che noi veneti possiamo solo invidiare.
Il Piemonte, sempre che non ci ripensi su un'altra volta, sta intraprendendo la gara europea per lotti separati. Come sarà fatta la separazione? Come l'idea di Reolon, vale a dire, fossimo in Regione del Veneto dove la torta tutta intera vale circa 140 milioni di € l'anno, una fetta da circa 2 milioni di treni/km e un'altra fetta da circa 140 milioni di treni/km?
No. In Piemonte fanno 3 fette, così distinte:
- il bacino Centro-Nord, del valore di circa 70/75 milioni di € annui;
- il bacino Centro-Sud, del valore di circa 60/65 milioni di € annui;
- il bacino metropolitano (servizio SFM Torino), del valore di circa 80 milioni di € annui, la più appetitosa delle tre fette anche per numero di viaggiatori, ed è la sola fetta che non parteciperà alla gara ma è/sarà affidata all'associazione delle imprese GTT e Trenitalia.
Non sono riuscito a ritrovare l'ammontare dei treni/chilometro per ciarcuno dei tre lotti, ma mi pare che tutti si aggirassero attorno ai 20 milioni di treni/chilometro circa (anche se in rete trovo il dato di 6-7 che mi sembra poco). Diverse IF (imprese ferroviarie) si sono dette interessate, e tra queste anche qui troviamo le menzionatissime ferrovie tedesche... ad esempio il gruppo Arriva, il gruppo è inglese ma la tedesca Arriva Deutschland è conosciuta anche come Netinera ed è una società del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane: sorpresa! Forse qualcuno pensava di liberarsi di Trenitalia.
Comunque, in Piemonte fanno tre parti quasi uguali, mica come si propone di fare a Belluno, una fetta da 2 circa e un'altra fetta da 140 circa!
Altro "dettaglio" della gara piemontese, contestualizziamo questa cosa nel tempo: ci stanno lavorando da un paio di anni e si pensa effettuare le gare nel 2015-2016, di fare le assegnazioni nel 2017, e finalmente di partire coi servizi oggetto di gara nel 2018-2019.

Insomma, per tornare a casa nostra, i tempi sono così lunghi che corriamo il rischio che l'emendamento Reolon-Bond-Toscani venga riproposto anche per la campagna elettorale per le regionali del 2020!
:shock:
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Re: Treni autobus e DolomitiBus: GARA BELLUNESE SEPARATA?

Messaggio da e550 »

Difatti puzza di campagna elettorale, e basta.
Puzza, perché i pesci che la propongono sono marci.
Mi sa che in regione non c'è più nessuno che abbia idea di che cosa voglia dire organizzare un servizio, stabilire criteri e regole.
Non parlo dei politicanti, che s'è visto hanno la testa al posto del cu*o e viceversa, dato che pensano solo alla cadreghina su cui sedersi, ma dei tecnici che dovrebbero essere il vero cervello della cosa.
Si viaggia a vista e magari si spera che quel poco di buono che hanno messo in piedi possa durare e stare in piedi da solo.

L'appalto separato avrebbe senso, forse, solo a una condizione.
Che la regione acquisti "gross cost" il servizio, pagando il 100% del costo dei treni effettuati, e poi raggranelli il raggranellabile con i biglietti.
Così qualche interessato potrebbe farsi avanti, senza troppi rischi.


Allora potrebbe pure arrivare, come operatore, Rail4you con un po' di littorine raccattate qua e là, qualche D.341 da museo e carrozze corbellini, che magari s'accontenta di farlo a meno. :mrgreen:
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Re: Treni autobus e DolomitiBus: GARA BELLUNESE SEPARATA?

Messaggio da Barbagiovanni »

Puzza o non puzza, queste sparate dei politici mi fanno credere all'inutilià dei politici. Negli anni 70 e 80 della ferrovia importava poco sia di qua che di la del Fadalto perche' da tutte due le parti gli fregava solo dell'autostrada. E oggi con questo emendamento si continua a fare finta di occuparsi di un problema, visto che la soluzione arriverebbe solo dopo troppi anni. Campa cavallo che l'erba cresce = Ammazza Trenitalia che facciamo la gara secessionista
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Re: Treni autobus e DolomitiBus: GARA BELLUNESE SEPARATA?

Messaggio da Barbagiovanni »

Cosa era il conflitto interesse di Dolomitibus ?
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Re: Treni autobus e DolomitiBus: GARA BELLUNESE SEPARATA?

Messaggio da aln »

C'è una società pubblica di trasporto pubblico che si chiama Trenitalia e fa i treni.
C'è una società pubblica di trasporto pubblico che si chiama Dolomiti Bus e fa i bus.
C'è pure una società privata di trasporto pubblico che si chiama Covtina Expvess e fa i bus.
Tutte e tre operano in Provincia di Belluno, in particolare lungo la direttrice Covtina - Calalzo - Belluno - Venezia, con servizi che spesso sono in spudorata concorrenza (o concomitanza) tra loro.

Trenitalia (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) è al 100% di proprietà del Ministero del Tesoro, e per svolgere i propri servizi riceve finanziamenti dallo Stato tramite la Regione (che non ci aggiunge un soldo) e incassa i biglietti dei viaggiatori.
Dolomiti Bus è / è stata di proprietà di più enti, pubblici e privati, e per svolgere i propri servizi riceve finanziamenti dallo Stato e dalla Regione e incassa i biglietti dei viaggiatori.
Covtina Expvess invece pare sia proprietà privata di un imprenditore, e per svolgere i propri servizi incassa i biglietti dei viaggiatori, ma non sarebbe da stupirsi (il Piemonte insegna) se ricevesse anche finanziamenti pubblici o altre agevolazioni.

Dall'aprile 2014 al marzo 2015 il 39,50% di Dolomiti Bus apparteneva al signor Covtina Express, al quale lo statuto societario conferiva la facoltà di indicare l'amministratore delegato di Dolomitibus e quindi di dettare la "politica azienzale": al più forte degli azionisti di minoranza spetta un potere non piccolo, e questa cosa in generale ci può stare.
Ma in particolare andava tutto bene? Cosa mai poteva interessare maggiormente al signor Covtina Expvess? Che un viaggiatore prendesse un treno (ben inteso che da tempo questo veniva scoraggiato da Dolomiti Bus), oppure che prendesse un autobus Dolomiti Bus, oppure che prendesse un autobus Covtina Express? Chi lo sa. Quello che è certo è che questa roba qua, che se non è un conflitto d'interesse poco ci manca ma in ogni caso è una porcheria trasportistica, ha scandalizzato pochissime persone.

Tornando alla questione gare, quelle più vere, riporto un comunicato della Conferenza delle Regione e delle Province Autonome.
Tpl: Trenitalia fa il punto sui contratti di servizio
(Regioni.it 2702 - 14/04/2015) L’amministratore delegato di Trenitalia (Gruppo Fs) Vincenzo Soprano interviene sui contratti di servizio del trasporto regionale, sostenendo che in alcune regioni sono state “già firmate delle intese propedeutiche” per i nuovi contratti di servizio, “tutte con investimenti”, ma “su altre regioni siamo in difficoltà”, in particolare Soprano fa riferimento ad alcune regioni del Sud: “Alcune sono state costrette a tagliare i servizi per scarsità di fondi, cioè Campania, Puglia e Calabria – spiega Soprano - altre sono in grandissimo ritardo sui pagamenti, con un ritardo che va da un anno a due anni e mezzo, e sono Calabria, Campania, Basilicata e Molise. Qui la situazione è diventata complicata, è impossibile fare investimenti e c'è una situazione da rivedere nel suo complesso”.
Trenitalia quindi comunica che sono invece stati già firmati dei contratti ponte per il tempo necessario per completare le gare, tutti con investimenti, con Toscana, Lombardia, Lazio, Marche, Umbria, Trento e Bolzano. Si specifica anche che si sta discutendo con il Veneto e con la Liguria c'è un'intesa da perfezionare.
Soprano cita l’esempio positivo del Lazio, che “ha fatto un lavoro enorme”, passando da un debito con Trenitalia di oltre 400 milioni nel 2009 ad una situazione odierna di “scaduto fisiologico”. “Oggi – sottolinea Soprano - la situazione del credito del Lazio è tra le migliori che abbiamo in Italia”.
...dove si legge appunto che si sta lavorando per la Regione del Veneto. Speriamo bene.
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Antonio La Quaglia
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Re: Treni autobus e DolomitiBus: GARA BELLUNESE SEPARATA?

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Confermo e sottoscrivo in pieno quanto affermato da Aln.
L'unica gara separata per la provincia di Belluno è una gara separata dalla realtà, ma preferisco stare nel concreto.
Per quanto riguarda i treni, li preferisco "pochi, maledetti e subito", come si diceva nei vecchi film, piuttosto che "tanti, belli, ma alle calende greche". E intanto autobus sostitutivi... Dio ce ne scampi!
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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MattiaC
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Re: Treni autobus e DolomitiBus: GARA BELLUNESE SEPARATA?

Messaggio da MattiaC »

Pubblico di seguito una estratto del Bilancio della Regione Veneto, in particolare l'articolo 18 che riguarda l'emendamento "Reolon" e quindi la gara separata Bellunese.
Art. 18

Messa a gara di servizi di trasporto pubblico locale in Provincia di Belluno

1. Al fine di garantire un miglioramento del trasporto pubblico locale nella Provincia di Belluno, la Giunta regionale è

autorizzata a bandire un'unica gara d'appalto per l'affidamento dei seguenti servizi:

a) linea ferroviaria Calalzo-Padova, nei tratti non elettrificati con quattro corse giornaliere dirette

(andata-ritorno) sull'intera tratta;

b) linea ferroviaria Calalzo-Venezia, nei tratti non elettrificati con quattro corse giornaliere dirette

(andata-ritorno) sull'intera tratta;

c) trasporto pubblico extraurbano su gomma nella Provincia di Belluno.

2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 50.000,00 per l'anno 2015, si fa fronte con le

risorse allocate all'upb U0127 "Trasporto pubblico locale" del bilancio di previsione 2015.
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
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aln
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Re: Treni autobus e DolomitiBus: GARA BELLUNESE SEPARATA?

Messaggio da aln »

Quindi, a voler fare gli azzeccagarbugli, si può anche interpretare che si chiedono solo quattro coppie di treni tra Castelfranco e Calalzo e altre quattro tra Conegliano e Calalzo. Otto treni in tutto bastano per il bellunese... Forse starà chiedendo troppo.
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