Treni autobus e DolomitiBus: GARA BELLUNESE SEPARATA?

[e550]

Eh ma quello che ha fatto scrivere queste cose si vanta che "bisogna saperlo fare"...
Taccio per non finire in galera.

[Allanon]

Mi unisco allo sdegno.
A me sembra anche troppo facile interpretare quelle "quattro corse dirette" come "solo quattro corse", senza nemmeno volersi impegnare a pensare male!! Mi sembra dimostrazione della malafede che giustamente temevate, e che anch'io temevo. Ferroviariamente (e non solo) mi sembra un crimine.
Spero ora si sollevi una polemica e il geniale promotore dell'emendamento sia messo alle strette.

[aln]

Buona, cattiva o nessuna fede, ho come l'impressione che andrà a finire che non si solleverà alcun polverone, nessuno sarà messo alle strette... ma l'emendamento andrà a fare compagnia a quello approvato tre anni fa con altrettanto clamore. Ve lo ricordate l'emendamento che doveva impedire l'entrata in vigore del nuovo orario paralizzandoci allo "standard di servizio in vigore il 31 dicembre 2013"?

[e550]

Già!
A 'sto punto mi candiderei pure io.
Vi prometto un emendamento per il ripristino del bastone pilota e il ritorno al livello di servizio del 1886!

[e550]

Aggiungo una considerazione.
Secondo un altro punto di vista il "peggioremendamento" potrebbe essere stato scritto volutamente così.
Ovvero, per far si che effettivamente si arrivi alle famigerate quattro coppie e basta, tutto il resto su autobus, per la gioia di chi i bus li "controlla".
Perché una voce che gira dice che ci sarebbe più di qualche interesse peloso tra politicanti locali e trasporto gommato.
Si, insomma, non so se si capisce, ma in buona sostanza la mossa potrebbe non essere del tutto disinteressata.
Citando il divino belzebù, che effettivamente messo al confronto di simili omuncoli spiccherebbe come figura di statista di prim'ordine, a pensar male si fa peccato ma spesso si rischia di indovinare.

[aln]

Intanto la Regione del Veneto, di cui volenti o nolenti la Provincia di Belluno fa sempre parte con o senza la specificità, sta prorogando il contratto con Trenitalia.

[e550]

Altro non può fare...

[aln]

...già, e non me ne stupisco. Lo diciamo da tanto che nella situazione attuale è praticamente inevitabile. Riportavo la cosa solo per affiancarla doverosamente all'emendamento, e ricordo che poco sopra ho previsto che potranno riciclarlo anche per le elezioni regionali del 2020.

[e550]

Segnalo che su "feisbuc" ho punzecchiato il sindaco di Belluno sul tema ferrovia.
Questa è la risposta che ho ricevuto:

Per la verità, caro Paolo, sei tu che ti sei perso qualche puntata. Ci sarà la gara integrata ferro-gomma. Quanto al punto 3 (...)A presto, JM

Ho replicato citando questa discussione nel forum e ridacchiando, sapete come la penso.
Ulteriore replica.

Quanto alla ferrovia, i tedeschi li ho incontrati il 25 marzo e il 24 novembre 2014. Ma sono interessati anche RATP e Trenitalia. Se mi dice chi sono i tizi che si celano dietro ai vari pseudonimi posso contattarli, visto che hanno scritto una boiata dietro l'altra, anche rispetto alle mie posizioni. Detto questo, può pensarla come vuole; sul ridere, osservo solo che quando mi sono candidato c'era un sacco di gente come lei che rideva. Ma alla fine le imprese io le ho realizzate, loro invece hanno smesso di ridere. Buona giornata, JM

E questa è stata la mia replica:

Punto primo: ferrovia.
Rido per non piangere, vedendo come è stiracchiata qua e là per esigenze promozional-politiche.
Se l'anonimato di un nickname le sembra un problema, guardi che li può contattare, basta che vada nel forum e chieda di scriversi; così a quelle che definisce "boiate" può rispondere sul forum di trenibelluno, credo che sarebbe solamente un notevole arricchimento alla discussione.
Non mi pare corretto che io possa dare contatti e nominativi di altre persone, senza il loro consenso.

Ulteriormente completata così:

Quanto alle "boiate", le rammento che dietro a chi le ha scritte c'è gente con preparazione tecnica e conoscenze specifiche da non sottovalutare.
Gente che conosce ogni metro delle linee ferroviarie bellunesi, che sa quanto cemento è stato iniettato nelle montagne nel corso degli ultimi sessant'anni per cercare di tenerla su, che sa come funzionano i treni, che conosce i regolamenti di circolazione, quanto tempo serve per andare da una stazione all'altra e quanto possano correre i mezzi, è edotta sull'organizzazione dei turni di mezzi e personale, le esigenze logistiche e di manutenzione, e le caratteristiche (e i difetti) di tutti i mezzi oggi in circolazione.
Gente che, insomma, non spara a caso quando parla.
Per questo una discussione in cui le "boiate" vengano specificate e motivate nella loro essenza è sempre ben accolta.
Perché se uno sta zitto è noto che non sbaglia mai, quando si dice qualcosa è comprensibile che scappi l'errore; se me lo fanno notare, ci penso su e lo correggo, se necessario.

[aln]

Ma probabilmente Massaro quando dice che ci sarà una "gara integrata ferro-gomma" ha ragione, solo che io (tra una boiata e l'altra, peccato che ci si abbia azzeccato più volte) non mi accontento di sentirmi ripetere il suono di queste quattro parole col rischio che possano nascondere il nulla. Massaro non dice quando ci potrà essere una gara siffatta, quando ci sarà davvero, e fa credere ai creduloni che tutto accadrà nel giro di breve tempo.
Intanto l'integrazione del servizio, prima dell'integrazione del sistema tariffario, sta già arrivando grazie alla collaborazione tra Trenitalia e la Dolomitibus del signor Rossi non qualunque, una collaborazione che mai era stata vista prima. Dal prossimo orario sembra che tra Feltre e Belluno e tra Calalzo e Belluno saranno riorganizzate le corse dei bus in ottica appunto di un servizio integrato con cui si tapperà anche qualche "buco" delle tracce orarie ferroviarie "non accese".
Quanto alla "gara unica ferro & gomma belunese separata dal Veneto", io, rebus sic stantibus ribadisco le mie grandi perplessità di carattere tecnico, finanziario, amministrativo e normativo, e riaffermo pure la pericolosità di avventurarsi oggi così spavaldamente in questa direzione. Ma sembrerebbe che fino al 2020 non se ne farà nulla.

Quanto all'anonimato mio o di altri mi viene da ridere, soprattutto da quando mi hanno fermato per strada (ferrata) riconoscendomi come, cito, "aln del forum dei treni". E poi: forum vuol dire piazza, vale a dire uno spazio aperto al pubblico dove tutti possono dire la loro, esporre un'idea ed esporsi al parere degli altri. Dal 2002 tutti qui siamo contattabili pubblicamente o privatamente, siamo sempre stati disponibili al dialogo e in ogni caso la faccia nella piazza reale ce l'abbiamo messa più e più volte, mica ci nascondiamo dietro a un blog improbabile riempito di qualche monologo.

[Antonio La Quaglia]

Non vorrei andare contro corrente, ma, caro De Pasqual, la tua provocazione a Massaro non mi è piaciuta, preferisco toni pacati e più costruttivi, e, soprattutto, punzecchiature che siano dettate dall'amore della ferrovia e non da idee politiche precostituite contro una certa parte politica.
Personalmente non sono un anonimo, ma uso un nome d'arte per vezzo, sono sempre stato abituato a firmare i miei scritti, comprese le centinaia di articoli che ho scritto sul Gazzettino per vent'anni (e non ho mai preso una querela), e tutti sanno benissimo chi sono. Sarei ben lieto di aprire un dialogo con Massaro, andrei a parlarci molto volentieri per un dialogo costruttivo. Ma, garantisco per me e per molti in questo forum, qui non si sparano boiate, e se a qualcuno ne scappa qualcuna, viene prontamente redarguito e corretto.
Non ho dubbi che ci siano centinaia di compagnie ferroviarie disposte a venire a fare i treni qui, ma osservo che il vecchio presidente Zaia ha già firmato un accordo con Trenitalia e non penso che il nuovo presidente Zaia lo voglia rinnegare, che la gara europea si farà nel 2020 e nel frattempo, e non voglio infierire su nessuno, tutti quelli che sostenevano la gara gomma ferro solo per la provincia di Belluno, che continuo a ritenere un grosso errore, non sono stati rieletti o sono stati sconfitti. Il buon Massaro è l'ultimo giapponese sull'isola deserta al quale non hanno ancora avuto il coraggio di dire che la guerra è finita e che, per fortuna del servizio ferroviario del bellunese, l'ha persa. Prima della gara del 2020, suggerisco molto umilmente e bonariamente a Massaro di occuparsi delle elezioni comunali del 2017, sempre che ci arrivi senza essere stato sfiduciato prima, godendo di una maggioranza di 17 seggi su 32, contando nella maggioranza anche il proprio seggio, viste defezioni e dimissioni varie, e avendo cambiato più assessori che camicie.
Ma, ripeto, saranno gli elettori, in forma anonima, a giudicare, non certo io, che, tra l'altro, non risiedo nemmeno a Belluno, io posso solo augurare in bocca al lupo al sindaco Massaro, comunicargli che la guerra è finita, anche quella tra Trenibelluno e lui, che tra l'altro non è mai iniziata, e che sono disponibilissimo al confronto, anzi ne sarei veramente lieto. Al di la delle nostre possibili divergenze, sono convinto che Massaro sia una brava persona e non sia certo uno stupido. Ripeto, in bocca al lupo a lui, e anche a noi!
Tra l'altro, quando è stato eletto, ne sono stato sinceramente molto felice, vista finalmente la ventata di aria nuova portata da una persona che ha lealmente combattuto contro il sindaco Prade, uno dei peggiori sindaci che Belluno abbia mai avuto in tutta la sua storia, tanto da ricandidarsi senza arrivare nemmeno al ballottaggio, diciamo che, senza offesa, ora sono piuttosto deluso.
Un caro saluto a tutti, Massaro compreso
Antonio La Quaglia

[e550]

Eh, caro Antonio, lo so che a volte le mie punzecchiature non sono a tutti gradite (d'altro canto, se tutti dicessero quello che gli altri vorrebbero sentirsi dire, credo che ci sarebbe qualche piccolo problema).
Peraltro la punzecchiatura ci stava e la questione politica è stata solo l'essermi trovato di fronte all'intervento che mi ha fatto venire in mente che, ad una mia vecchia domanda, non era più giunta alcuna risposta.
E così gliela ho buttata là, la risposta c'è stata, a mio avviso tale da dimostrare che la persona forse avrebbe solo da guadagnare se si prestasse ad un confronto con gli altri.
In fondo lo avete scritto pure voi, sia Aln sia tu, che vi ha deluso.
Pure io sono rimasto deluso, la sua elezione mi aveva sorpreso un po' ma piuttosto che vedere quello di prima o i babbioni dell'altra lista ne ero rimasto favorevolmente sorpreso.
Poi s'è visto come sta andando...

Risponderà? O ha il timore di confrontarsi perché è "l'ultimo giapponese rimasto sull'isola deserta" e non crede a quello che gli altri gli dicono?

[Antonio La Quaglia]

Lungi da me voler fare politica, dico solo, molto umilmente e sommessamente, che sono contrario alla gara bellunese separata, il bellunese è già separato da troppe cose, dal punto di vista geografico e culturale. Ma forse, almeno per il momento, si tratta solo di una gara separata... dalla realtà.

[aln]

La "separazione" e le "magnifiche sorti e progressive" del TPL bellunese tanto auspicate da qualcuno faticano ad arrivare. Invece si stanno facendo altri passi verso l'integrazione: sugli autobus Dolomitibus si sta applicando anche il logo Trenitalia Gruppo Ferrovie dello Stato.

[aln]

Gara, quale gara?

Dolomitibus chiude il 2014 con 728mila euro di buco
Ieri l’approvazione del bilancio consuntivo
e la nomina di Giuseppe Pat quale presidente della società.
Larese Filon: «Dobbiamo rivedere il nostro ruolo»
di Paola Dall’Anese
BELLUNO. È Giuseppe Pat il nuovo presidente di Dolomitibus. Con lui, in rappresentanza del socio di maggioranza, vale a dire la Provincia di Belluno, entreranno in consiglio di amministrazione Andrea Biasiotto e l’avvocato Sonia Sommacal. Per quanto riguarda poi il socio privato, entrerà ad affiancare Stefano Rossi la dottoressa Renza.
Finalmente, dopo mesi di attesa, ieri è avvenuta la nomina dei componenti del cda nel corso dell’assemblea dei soci di Dolomitibus, in cui è stato approvato anche il bilancio consuntivo 2014 che chiude con una perdita di 728.000 euro. Una somma che ha lasciato perplessa la Provincia. «Le tre persone nominate», spiega la presidente di palazzo Piloni, Daniela Larese Filon, «prenderanno in mano una situazione che presenta una sofferenza di bilancio che non mi aspettavo, visto che l’amministratore delegato precedente ci aveva comunicato che il bilancio era quasi in pareggio. Adesso gli uffici della società stanno controllando come coprire questa perdita, andando in parte a recuperare i crediti che avanza da alcuni Comuni. E poi una società di Tpl per definizione non è mai in attivo», precisa Larese Filon che non si dice particolarmente preoccupata per questo buco, anche se ammette «che la gestione di Dolomitibus è da tenere sotto controllo».
E a farlo sarà proprio la “longa manu” della Provincia, cioè i suoi tre rappresentanti in seno alla società. «Non è stato facile trovare nel nostro territorio persone che conoscano bene il problema dei trasporti, ma Pat lo sa fare, vista la sua lunga esperienza sindacale nel settore. Noi lo avevamo già scelto fin dall’inizio», confessa Larese Filon, «ma poi si è presentato il problema per cui un pensionato come è Pat può rimanere in carica solo un anno e gratuitamente. Perciò abbiamo affiancato due persone che potranno comprendere come muoversi all’interno della società, così che fra un anno potranno andare avanti da soli per altri 12 mesi e lasciare il mandato allo scadere dell’intero Cda, così da ripartire tutti insieme».
La presidente di palazzo Piloni è ben consapevole delle sfide che attendono il nuovo cda, prima tra tutti «mettere in sintonia gli orari del trasporto su gomma con quelli su rotaia, inoltre dovremo riflettere bene anche sulla gara del Tpl: se si potrà fare provinciale, sia per il Tpl su strada che su ferro, oppure se quello su rotaia sarà gestita dalla Regione. Il nostro scopo è di garantire un servizio per la popolazione della montagna, servizio che dovremo capire se gestirlo come autorità d’ambito o con altra veste». La Provincia sta, infatti, pensando di rivedere il proprio ruolo all’interno di Dolomitibus, come spiega Larese Filon: «Ad oggi la Provincia insieme con i comuni di Mel, Feltre, Belluno, Pieve di Cadore, Auronzo e Cortina agisce come autorità d’ambito cioè decide le linee da privilegiare. Con il nuovo Cda dovremo capire se è più opportuno restare soci in Dolomitibus o fare da controllore, vendendo quote».