Nuove elettrificazioni in arrivo

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Sharklet
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Sharklet »

aln ha scritto:Parole sante Freccia!
Stazione per l'Alpago ha scritto:Anche la Vittorio-Conegliano non è messa benissimo relativamente alla densità di PL/km. Ma poi, una volta tirata l'elettrificazione fino a Vittorio Veneto, qual è l'idea? spostare la rottura di carico? Aggiungere corse Vittorio-Venezia? Ricoverare treni qui? procedere un passo alla volta fino a Ponte?
L'idea di elettrificazione della Vittorio Conegliano è accompagnata a una riduzione del numero di PL (sei o sette, scelti con un criterio che non ho capito bene).
Si elettrificherebbe questo tratto per attestare a Vittorio gli attuali RV treni che ora terminano la corsa a Conegliano o a Sacile (prolungamento alquanto costoso, quasi inutile per numero di viaggiatori, necessario per inadeguatezza della stazione di Conegliano e adeguarla costa parecchio). La rottura di carico sarebbe spostata da Conegliano a Vittorio (è anche presto per mettersi a fare il censimento di quanti viaggiano regolarmente tra bellunese e FVG).
Aggiungere più corse tra Vittorio e Venezia? E' prematuro ragionarci, ma è possibile, potrebbe succedere anche qui quello che è successo a Montebelluna già con questo orario.
E poi, per proseguire verso Ponte con l'elettrificazione... prima bisogna arrivarci davvero a Vittorio.
Sarebbe un'idea così strampalata far terminare la metà degli RV a Conegliano (specialmente quelli degli orari più morbidi) l'altra metà degli RV a Vittorio, e le corse da Belluno ugualmente a Conegliano sul binario 1G? Il tempo di percorrenza secondo la traccia è 16/17 minuti, quindi i treni (ponendo che siano cadenzati ogni ora sia sulla Belluno-Conegliano sia sulla Vittorio-Venezia) dovrebbero incrociarsi ogni 15 min, e l'incrocio potrebbe essere effettuato da un lato in stazione a Vittorio, e dall'altra al semaforo. A Vittorio si lasciano liberi i binari 1 e 2 per gli incroci, mentre sul 3 si effettua il servizio per Venezia (la tratta impiegherebbe in questo modo, credo, 4 treni contemporaneamente in servizio). Ripristinando i binari 4 e 5 poi si potrebbe far dormire lì un paio di vivalto...
Tutto ciò con i vantaggi di creare una "doppia" rottura di carico (il cambio è a scelta a VV o Conegliano), consentendo a chi prosegue per il Friuli di non dovere cambiare due volte e creare una vera e propria metropolitana di superficie tra Vittorio e Conegliano...
Questo in teoria. Nella pratica poi molti RV verrebbero fermati a Conegliano rimuovendo quindi gli incroci e semplificando la gestione
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Freccia della Laguna
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Freccia della Laguna »

Nel Gazzettino dello scorso 4 febbraio c'è un'articolo in cui Gabriele Pupolin stima in 20 M€ il costo necessario a portare l'elettrificazione a Belluno (così leggo dalle prime righe). Qualcuno ha accesso all'articolo completo per caso?
Trenitaliæ Celere Regionale MMDCCIV Veronam Portam Novam hora tertia a quarta decima via ferrata profecturum est. Mestre, Patavio, Vicetia, Sancto Bonifatio, Verona Porta Episcopo consistit. Cave! Abeundum flava linea est.
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aln
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da aln »

Non sono riuscito a leggere questo pezzo, ma me lo sono fatto accennare. Si dà per facile l'elettrificazione fino a Belluno via Fadalto. Ho dubbi sulla validità dei tempi e dei costi preventivati, specialmente quando altri tecnici a riposo delle ferrovie affermano che anche tra Vittorio e Ponte laddove la linea è predisposta per il raddoppio spesso non ci sia la sagoma, perché il piano del ferro sarebbe stato sensibilmente alzato col rinnovo negli anni Ottanta. E se anche non fosse così ci sono altri due impedimenti di non poco conto. La galleria della Vignetta a Belluno che di fatto è scavata sott'acqua. La stazione di Belluno con un piano binari e un apparato su cui bisognerebbe mettere mano con un impegno spannometricamente quantificabile in 5-10 milioni di Euro. Dieci milioni solo per la stazione di Belluno, senza la Vignetta.
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e550
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da e550 »

Infatti non la vedo così facile.
Ho ripreso in mano il libretto edito a suo tempo in occasione dell'inaugurazione della linea.
Salendo da Vittorio Veneto le prime tre gallerie sono a semplice binario, Col Bastianon sbuca sul viadotto sul Meschio per cui è impossibile abbassare il piano del ferro, occorre risagomare ovvero rifare tutta la volta.
Poi c'è Collisei da allargare, tra l'altro sottopassa la vecchia vasca di carico della centrale di Nove 1914.
Oltrepassata Nove la galleria "Lago Morto" è costruita in terreno di frana, con calotta da 1 metro di spessore e arco rovescio. Dovesse essere necessario metter mano, non sarebbero lavori da poco.
Salendo si arriva al culmine di Pierina, galleria in terreno spingente con volta da 0,81 m di spessore e arco rovescio. Anche qua, probabilmente è tutta da rifare.
La galleria Burigo è un altro bel problema, visto che imediatamente dopo c'è il ponte sul Rai. Tutta da rifare.
Infine ci sono i due sovrapassi a Ponte nelle Alpi, su SS51 e strada per Polpet.
E poi la già citata Vignetta.
Siamo già a circa 2000 metri di gallerie da rifare di sana pianta, facciamo una trentina di milioni in tutto e MINIMO un anno di chiusura ammesso che i cantieri si possano svolgere contemporaneamente?
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Stazione per l'Alpago
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

La disfatta di stamattina mi fa riflettere sulle elettrificazioni: le nostre linee girano in territori boschivi e a tratti difficili da raggiungere e anche in quota.
Manicotti di ghiaccio causa freddo e bufera, interruzioni per qualsiasi ragione, albero che cade sulla linea. Un conto e mandare due boscaioli a togliere un abete dalle rotaie, un altro conto è mandare una squadra in grado di ripristinare la catenaria o rifare i collegamenti elettrici o riparare l'infrastruttura.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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aln
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da aln »

Tutta la disfatta odierna nelle Tre Venezie va ricondotta a guasti della catenaria? No. Comunque il ragionamento è valido, quello che non c'è non si guasta, quindi aggiungere l'elettrificazione può costituire una ulteriore vulnerabilità del sistema ferroviario. Ma oltre alla vulnerabilità c'è pure qualche opportunità che non credo sia da scartare aprioristicamente. Tutti i contro vanno valutati, e tutti i pro.

Approfitto per scrivere un'altra cosa sul tema. Nelle ultime settimane numerosi sono stati gli incontri e le uscite mediatiche proprio sulle elettrificazioni. Sono rimasto basito nel sentire da un ingegnere con le mani nella pasta del dibattito bellunese, contestualmente ad alcuni "preventivi" come quello di 20 milioni di Euro per elettrificare da Conegliano a Belluno *, che sì c'è la difficoltà di dover adeguare la sagoma delle gallerie, ma al giorno d'oggi la tecnologia permette altre soluzioni come i conduttori a terra. Eh già, elettrificazione a terza rotaia, o batterie come il monario in Prato della Valle. Serve dire altro?
:shock:

* Occhio all'astersico, lo si usa in certe pubblicità e forse anche in quel "preventivo" da 20 milioni, e l'asterisco sta a significare: esclusi gli interventi di adeguamento delle gallerie. 'Na robetta da niente.
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k b 3
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da k b 3 »

Non mi pare che in Pusteria la catenaria crei tutti questi problemi, e là il clima è anche più freddo che da noi.

Piuttosto, nei momenti di scetticismo mi vien da temere che tutto questo parlare di elettrificazioni con tempistiche un po' troppo ottimistiche (in 3 anni sarebbe già un successo arrivare a Vittorio, figuriamoci Calalzo...) possa essere una scusa per rinviare sine die gli altri ammodernamenti dell'infrastruttura di cui c'è bisogno subito, tipo deviate a 60, sottopassi, scaldiglie*, eccetera, e che comunque con l'elettrificazione interferirebbero per nulla o quasi.


* Proprio stamane ci sono state soggezioni alla circolazione causa impossibilità di spostare gli incroci a Busche per mancanza di apparati snevatori sui deviatoi di quella stazione. E per fortuna in centro a Vittorio non ha nevicato.
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
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Stazione per l'Alpago
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

aln ha scritto:...
Non so come sia in Pusteria, onestamente.
Conosco uno dei tecnici dell'Enel che l'inverno 2013-14 ha vinto un soggiorno in Cadore e mi ha raccontato dei lavori per ripristinare la corrente nell'alta provincia. Giorni di lavoro e in condizioni un tantino difficili. Ora, gli eventi eccezionali capitano e non è sono un buon motivo per rinunciare al treno elettrico, ma senza un'adeguata cultura della manutenzione delle linee è veramente meglio non fare niente: sono esempi di scarsa manutenzione, il "caso" delle 445 e alla necessità di tagliare la Belluno-Padova prima di restare completamente a piedi, così come l'abbattere gli alberi che possono cadere sull'elettrodotto, sulla ferrovia (elettrificata o no) o sulla strada, sapendo che è più facile spostare un tronco da una strada che annodare i fili della corrente. Oggi in Alpago c'è stato un lungo black out e strade chiuse per lo stesso motivo del black-out del 2013 in cadore: neve pesante caduta che ha abbattuto alberi. E l'esperienza non mi sembra abbia insegnato granché.
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aln
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da aln »

Copio e incollo dalla rassegna stampa.
Sharklet ha scritto:
BELLUNO. Due mesi di tempo per capire se si può fare. Viene definito positivo e molto pratico l’incontro tecnico di ieri tra i vertici di Trenitalia, Rfi, Regione, Provincia e Roger De Menech in rappresentanza del governo. La riunione doveva valutare la compatibilità tra l’idea politica di elettrificare le linee ferroviarie bellunesi e la realtà, perché un progetto vero e proprio non è mai stato fatto e anche il costo di 105 milioni di euro è solo una stima. I presenti hanno deciso di dividere il lavoro in due ambiti (o tavoli): il servizio, che coinvolge di più Trenitalia e la Regione, e l’infrastruttura affidata a Rfi con investimenti statali.
Non era, invece, oggetto di discussione, lo sviluppo delle reti esistenti, cioè il Treno delle Dolomiti per Cortina e il collegamento tra Feltre e il Trentino, piani che seguono un percorso diverso.
Il primo tavolo di lavoro produrrà i suoi risultati già a fine marzo, perché è chiaro che potenziare la rete ferroviaria con l’elettrificazione sarebbe inutile se non venisse migliorato anche il servizio, cioè aumentando le corse (ora sono 24 al giorno) e innovando i treni in circolazione come già si è iniziato a fare.
Per quanto riguarda la progettazione dell’infrastruttura, si è deciso di dividere in due l’analisi, come spiega il deputato De Menech (Pd): «L’obiettivo è di realizzare almeno l’elettrificazione della parte bassa, permettendo di comprendere il bellunese nella rete metropolitana di superficie veneta e quindi dando vita all’anello Belluno - Feltre - Montebelluna - Conegliano. Poi c’è la parte alta, quella che oggi si ferma a Calalzo e per la quale vogliamo arrivare almeno ad avere un progetto preciso. Nelle settimane scorse abbiamo ricevuto l’input del ministro Delrio, che ci ha dato il via libera per la valutazione dell’opera, oggi abbiamo trovato la collaborazione piena dei tecnici. Va detto che nell’ultimo contratto con Rfi il governo ha messo parecchi soldi».
La progettazione dovrà anche definire le priorità e non si esclude un’operazione a stralci, ma prima bisogna capire se l’elettrificazione bellunese è fattibile e sostenibile.
È ottimista anche Roberto Padrin, consigliere delegato alle infrastrutture per la Provincia: «Quello di oggi è il primo mattone concreto e vero. Io ci credo. Abbiamo avanzato richieste legittime e indispensabili se vogliamo che il servizio in provincia di Belluno abbia un futuro, visto che negli anni è andato in peggioramento». Padrin riconosce, tuttavia, l’impegno di Trenitalia: «La mia prima condizione era che migliorassero i treni e lo hanno fatto, ora, per non isolare il bellunese dal resto del mondo, l’elettrificazione è fondamentale, anche per evitare le rottura di carico». Il sindaco di Longarone ha fatto leva anche sul turismo, spiegando come il bellunese sia pesantemente penalizzato da collegamenti inadeguati e ricorda
che ad aprile Anas farà le sue proposte in vista di Cortina 2021.
Sia De Menech che Padrin, ma anche l’assessore regionale Elisa De Berti evidenziano: «l’unità di intenti» raggiunta ieri, «che dà grande fiducia. È il primo tassello per concretizzare quella che sarà una grande opera».
Irene Aliprandi nel Corriere delle Alpi del 10/03
e550 ha scritto:
La progettazione dovrà anche definire le priorità e non si esclude un’operazione a stralci, ma prima bisogna capire se l’elettrificazione bellunese è fattibile e sostenibile.
Da questo passaggio, sentito dire anche in una intervista passata in televisione, mi par di capire che stiano già mettendo le mani avanti.
Sharklet ha scritto:
e550 ha scritto:Da questo passaggio, sentito dire anche in una intervista passata in televisione, mi par di capire che stiano già mettendo le mani avanti.
Secondo me da questo articolo se non altro si capisce che stanno ponderando la faccenda, e non partendo a mille con l'elettrificazione fino a calalzo: il tratto ponte-calalzo è collegato strettamente (credo a doppio senso) al prolungamento, mentre l'elettrificazione della parte restante è un progetto diverso.
Mi pare di cogliere un certo riavvicinamento alla realtà, e meno male, dopo aver fatto credere in numerose uscite delle scorse settimane che l'elettrificazione totale fosse una passeggiata di pochi passi. E di 105 milioni secondo quest'altro "preventivo", ma dev'essere un altro numero un po' così, a vanvera. Notevole che si ragioni di infrastruttura e di servizio in due gruppi progettuali che sono propenso a credere (perché gliel'è stato detto) non siano né restino davvero divisi come accenna l'articolista. Sarebbe un errore madornale elettrificare tutto per accorgersi dopo che i treni vanno alla stessa velocità di prima, compresi i tratti troppo lunghi da percorre a 30 km/h presso le stazioni sede d'incrocio, solo perché il progetto d'intervento sull'infrastruttura non è stato redatto assieme al progetto di orario ferroviario, andando a intervenire dove serve di più.

Apprendo dall'articolo che ci sono 24 treni al giorno. Ma dove? Quando? Su quale linea? Su quali linee? Dev'essere un altro numero un po' così, a vanvera.
Lo stesso numero 24 è comparso pure in un trafiletto della Tribuna di Treviso, firmato FDM, riferito alla Belluno - Conegliano dove però i treni sono 28 al giorno, ma l'articolista ci ha già promesso che con l'elettrificazione i treni raddoppieranno. 48, quindi... un altro numero un po' così, a vanvera.
:roll:
Sharklet
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Sharklet »

Da un articolo della tribuna di Treviso che parla di tutt'altro ( m.tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2016/06/09/news/torna-il-treno-diretto-per-calalzo-e-dobbiaco-1.13631585 )
I pendolari riuniti nei diversi movimenti, come "Il treno dei desideri", stanno insistendo con Trenitalia perché da Vittorio Veneto riprenda il collegamento diretto con Venezia, senza cambiare a Conegliano, che spesso comporta attese non indifferenti della coincidenza, specie al ritorno.

«Se è possibile nei fine settimana, perché non lo dovrebbe essere nei giorni feriali - si chiedono - quando il treno è ancora più utilizzato?»

Il ripristino del diretto da e per Venezia, replica Trenitalia, sarà possibile quando sarà elettrizzata la linea. Non il prossimo anno, probabilmente nel 2018.
Nel 2018? Corse dirette? Da Belluno o da Vittorio? E di che " linea" stiamo parlando?
Capostaz
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Capostaz »

Ritengo parlino di corse Vittorio Veneto - Venezia S.L. senza cambio a Conegliano che si faranno dopo l'elettrificazione ( e non l'elettrizzazione) della tratta Conegliano - Vittorio Veneto.
Gianni Giannelli
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Sharklet »

Immagino anche io, ma trenitalia ha già le certezze tali da dare queste date alla stampa? Io ero rimasto che si stava parlando sì, ma sempre a livello molto teorico.
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aln
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da aln »

Premesso che certo giornalismo crea e diffonde certezze senza preoccuparsi della loro corrispondenza alla realtà, tanto che, per fare un esempio, a leggere il giornale sembrerebbe che domenica verrà inaugurata la ferrovia tra Calalzo e Dobbiaco, non è un mistero che lo stralcio di elettrificazione Conegliano - Vittorio servirebbe a spostare la rottura da una località all'altra.
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

O magari a aumentare le frequenze su Vittorio Veneto: Regionale lento al minuto 30 e Minuetto come oggi da Belluno al minuto 00 con RV a conegliano ad esempio
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
Capostaz
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Capostaz »

Sull'aumentare le frequenze la vedo dura, anche "stringendo" i tempi di percorrenza tra Vittorio e Conegliano si sarebbe troppo "giusti" ( abbiamo 13 km e mezzo di linea senza poter incrociare) per cui il minimo ritardo andrebbe poi a ripercuotersi ineluttabilmente su tutto il sistema.
Gianni Giannelli
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