Nuove elettrificazioni in arrivo

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starlight
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Nuove elettrificazioni in arrivo

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Dal Gazzettino di oggi, 2 gennaio 2015:

Tratta elettrificata: "Ora si può"
I sindaci Tonon e Zambon: "Servizio più veloce tra Conegliano e Vittorio già nel 2015"

Riporto solo i titoli, fotografati col cellulare.
Se da un lato sono sobbalzato sulla sedia del bar leggendo la notizia, dall'altro ho fatto un sobbalzo in senso opposto quando ho visto parlare di 25 KV monofase :O
Ma come: parli di elettrificazione e poi crei una tratta totalmente indipendente dal resto della rete?
Mah

---------------------------------------------------------

N.d.aln
Questo e gli interventi successivi originariamente erano nella discussione "rassegna stampa".
Riporto di seguito il comunicato stampa del Comune di Vittorio Veneto, la pistola fumante del tema.
31 dicembre 2014
Conegliano-Vittorio Veneto. Sulla Ferrovia patto tra i sindaci Tonon-Zambon per l'elettrificazione della tratta.

Questa mattina i due primi cittadini hanno fatto insieme in treno la tratta andata-ritorno per verificare le condizioni della linea ferroviaria e la fattibilità della proposta da presentare alle Ferrovie dello Stato, che implicherebbe benefici in termini di salvaguardia della linea stessa e di intensificazione della frequenza oraria dei treni.
"L'impegno di avviare una collaborazione sul tema della mobilità l'avevamo assunto nella riunione congiunta delle due giunte comunali nel mese di luglio. - spiegano i due primi cittadini, Roberto Tonon e Floriano Zambon - Questa vuole essere una prima iniziativa che dà concretamente il via alla intesa su una questione strategica per le nostre comunità, adottando decisioni congiunte che siano più efficaci e funzionali ai bisogni del territorio". Così i due sindaci di Conegliano e Vittorio Veneto al termine della corsa andata e ritorno fatta questa mattina sulla tratta ferroviaria Conegliano-Vittorio Veneto per verificarne le condizioni ambientali.
La proposta che sarà rivolta alle Ferrovie dello Stato, per un progetto da avviare già nel 2015, è ambiziosa ma sicuramente fondata su dati oggettivi, e consiste nella richiesta di elettrificare la tratta che va verso Belluno almeno fino a Vittorio Veneto.
"Da un lato abbiamo riscontrato come il servizio ferroviario presenti delle fasce orarie del tutto sguarnite, che grazie alla elettrificazione potrebbero invece essere coperte. Si pensi ad esempio alla fascia centrale mattutina - spiegano i due primi cittadini, Roberto Tonon e Floriano Zambon - Dall'altro grazie al potenziamento tecnologico la tratta troverebbe un suo rilancio in termini di efficienza e rapidità, con la conseguente salvaguardia di un servizio fondamentale per l'Alta marca ma anche per la provincia montana".
Più treni quindi ed un maggiore servizio a beneficio del bacino del vittoriese. "In molti casi, la situazione attuale porta chi abita nel vittoriese ad adottare soluzioni alternative, ricorrendo spesso ai mezzi privati, a causa del basso numero di corse disponibili, con implicazioni sul traffico e sull'inquinamento che si potrebbero così evitare. - spiega Roberto Tonon, sindaco di Vittorio Veneto - Inoltre, non va sottovalutato il fatto che solo rilanciando il servizio, di cui peraltro c'è un forte bisogno, sarà possibile salvaguardare la permanenza della tratta ferroviaria verso la montagna, per la quale il ruolo di cerniera esercitato da Vittorio Veneto è fondamentale".
Più treni, meno pendolarismo su gomma e quindi meno traffico, ma anche una maggiore efficienza della linea ferroviaria stessa. "Se il servizio pubblico è funzionale, il cittadino non esita ad utilizzarlo. Lo dimostra l'incremento dei numeri della linea autobus dei Colli di recente reintroduzione. - conclude Floriano Zambon, sindaco di Conegliano - Se a questo aggiungiamo che il movimento pendolare sulla stazione ferroviaria di Conegliano è superiore a quello delle altre stazioni della tratta Venezia-Udine, si comprende facilmente che della elettrificazione della tratta tra i due comuni di Conegliano e Vittorio Veneto si avvantaggerebbe un bacino di utenza molto ampio, con una migliore organizzazione della mobilità nel complesso ma anche della organizzazione dei servizi ferroviari stessi".
E poi viene Francesco Dal Mas, sulla Tribuna di Treviso e sul Corriere delle Alpi, il 2 gennaio 2015: parla di politica dello spezzatino... ma si riferisce ai rapporti tra sindaci TransFadaltini e CisFadaltini oppure ai due articoli non proprio sovrapponibili che ha scritto?
Vittorio-Conegliano l’elettrificazione rilancerà la ferrovia
Il patto tra i sindaci Tonon e Zambon siglato a San Silvestro «Con questo progetto si possono potenziare le corse» di Francesco Dal Mas

VITTORIO VENETO. A dispetto dei disservizi, denunciati ripetutamente dai pendolari, e di cui si fa portavoce il comitato “Il treno dei desideri", i viaggiatori del treno sono sempre più numerosi, tanto che i sindaci di Vittorio Veneto, Roberto Tonon, e Floriano Zambon, di Conegliano, chiedono alle Ferrovie dello Stato l’elettrificazione della linea. Tonon e Zambon hanno percorso insieme la tratta, salendo a Conegliano, raggiungendo Vittorio per poi scendere di nuovo, l’ultimo dell’anno. Raffrontando i dati 2014 rispetto al 2013, si evidenzia un aumento del numero di utenti complessivo del 30%, che deriva da un +50% degli utenti di Soffratta e di un +20% di quelli della stazione centrale. «Numeri importanti», commenta il Tonon, «che ci sostengono nelle nostra convinzione sull’opportunità di investire sul traffico ferroviario e sulle sue strutture nella nostra città». Ma investire come? Anzitutto elettrificando la linea.
La proposta che sarà rivolta alle Ferrovie, per un progetto da avviare già nel 2015, è ambiziosa ma fondata su dati oggettivi, e consiste nella richiesta di elettrificare la tratta che va verso Belluno almeno fino a Vittorio Veneto. «Da un lato abbiamo riscontrato come il servizio presenti delle fasce orarie del tutto sguarnite, che grazie alla elettrificazione potrebbero invece essere coperte», spiegano i due primi cittadini, «Dall'altro grazie al potenziamento tecnologico la tratta troverebbe un suo rilancio in efficienza e rapidità».
A seguito della richiesta dei sindaci trevigiani, infatti, si mobiliterebbero quelli bellunesi. «In molti casi, la situazione attuale porta chi abita nel Vittoriese ad adottare soluzioni alternative, ricorrendo spesso ai mezzi privati, a causa del basso numero di corse disponibili, con implicazioni sul traffico e sull'inquinamento che si potrebbero evitare», spiega Tonon, «Inoltre, non va sottovalutato il fatto che solo rilanciando il servizio, di cui peraltro c'è un forte bisogno, sarà possibile salvaguardare la permanenza della tratta ferroviaria verso la montagna, per la quale il ruolo di cerniera esercitato da Vittorio Veneto è fondamentale». Più treni, meno pendolarismo su gomma e quindi meno traffico, ma anche una maggiore efficienza della linea stessa. «Se consideriamo il movimento pendolare sulla stazione di Conegliano», conclude Zambon, «si comprende che dalla elettrificazione della tratta si avvantaggerebbe un bacino di utenza molto ampio».
Ferrovia, dalla pianura la richiesta di elettrificare
di Francesco Dal Mas

PONTE NELLE ALPI L'elettrificazione della tratta ferroviaria? «Troppa grazia. Per adesso ci accontenteremmo di nuovi convogli, di un orario cadenzato migliori, con minori tempi d'attesa per le coincidenze a Conegliano, di treni ad hoc per il trasporto degli studenti e di una maggiore potenzialità del servizio biciclette», risponde Paolo Vendramini, sindaco di Ponte nelle Alpi, che ricorda quanto richiesto dai pubblici amministratori del Bellunese e del Trevigiano in un recente incontro in Regione. Fatto sta che da Vittorio Veneto e da Conegliano arriva la richiesta di elettrificazione della linea per Belluno, «quando meno fino a Vittorio Veneto». La sollecitazione alle Ferrovie dello Stato è autorevole. Porta la firma, infatti, di Roberto Tonon, sindaco Pd di Vittorio Veneto, e di Floriano Zambon, sindaco di centrodestra a Conegliano, che hanno deciso di fare lobby. L'altro giorno sono saliti su un treno a Conegliano e si sono lasciati trasportare fino a Vittorio Veneto, poi il percorso inverso per verificare le condizioni della linea ferroviaria e la fattibilità della proposta di elettrificazione da presentare alle Ferrovie dello Stato, che implicherebbe benefici in termini di salvaguardia della linea stessa e di intensificazione della frequenza oraria dei treni. Negli ultimi mesi l'aumento dei passeggeri, nonostante i disservizi, è stato addirittura del 30 per cento: «Da un lato abbiamo riscontrato come il servizio ferroviario presenti delle fasce orarie del tutto sguarnite, che grazie alla elettrificazione potrebbero invece essere coperte. Si pensi ad esempio alla fascia centrale mattutina - spiegano i due primi cittadini, Tonon e Zambon - Dall'altro grazie al potenziamento tecnologico la tratta troverebbe un suo rilancio in termini di efficienza e rapidità, con la conseguente salvaguardia di un servizio fondamentale per l'Alta marca ma anche per la provincia montana». Il sindaco di Ponte nelle Alpi prende atto della proposta, dice di condividerla se dovesse riguardare anche la tratta bellunese, ma in vita «caldamente» i colleghi trevigiani a rendere partecipi del progetto i protagonisti del lavoro avviato dalla Regione. «È bene che problemi così importanti e strategici siano condivisi da tutti» sostiene Vendramini, manifestando perplessità per la classica politica dello spezzatino. Più treni, meno pendolarismo su gomma e quindi meno traffico, ma anche una maggiore efficienza della linea ferroviaria stessa. «Se il servizio pubblico è funzionale, il cittadino non esita ad utilizzarlo. Lo dimostra l'incremento dei numeri della linea autobus dei Colli di recente reintroduzione. - conclude Zambon -. Se a questo aggiungiamo che il movimento pendolare sulla stazione ferroviaria di Conegliano è superiore a quello delle altre stazioni della tratta Venezia-Udine, si comprende facilmente che della elettrificazione della tratta si avvantaggerebbe un bacino di utenza molto ampio, con una migliore organizzazione della mobilità nel complesso ma anche della organizzazione dei servizi ferroviari stessi»
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Cretinate di capodanno.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da starlight »

Io non ho mai nascosto di essere un fanboy della TE, però:
- Come siamo messi a sagome delle gallerie a Vittorio?
- Un'elettrificazione fino a Vittorio sarebbe interessante per attestarci, per esempio gli inutili RV attualmente attestati a Sacile, ma se la elettrifichi a 25 KV monofase è tutto inutile.
- Elettrificando il tratto fino a Vittorio, che ne sarebbe del tratto Vittorio-Ponte?
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Messaggio da e550 »

starlight ha scritto:Io non ho mai nascosto di essere un fanboy della TE, però:
- Come siamo messi a sagome delle gallerie a Vittorio?
- Un'elettrificazione fino a Vittorio sarebbe interessante per attestarci, per esempio gli inutili RV attualmente attestati a Sacile, ma se la elettrifichi a 25 KV monofase è tutto inutile.
- Elettrificando il tratto fino a Vittorio, che ne sarebbe del tratto Vittorio-Ponte?
Sagome? Le due piani ci passano, ma non c'è spazio per la TE; a nord forse ok nelle gallerie a doppio binario, ma no in quelle subito dopo Vittorio e più su di Collisei, Pierina, Burigo.
Attestare i treni di Sacile? Bisognerebbe vedere se è fattibile senza stravolgere lo schema d'orario (ma si, ormai che ci siamo, raddoppiamo...)
Secondo me dopo questa fantomatica elettrificazione le cose non potrebbero che peggiorare...

Questi due sono semplicemente fuori di testa, a Venezia e in RFI si staranno già rotolando dalle risate, a meno che non sia il prodromo dell'ennesima spesa fatta soltanto per dar da lavorare agli amici, come mi ha detto un po' di tempo fa un ex presidente di provincia (fatto fuori da PD+L e PD-L perché aveva un "brutto carattere"), mentre discutevamo di come il fu assessore all'immobilità avesse impostato tutto il castello del famigerato SFMR...
E dato che si mettono insieme PD+L e PD-L, temo tanto che sia così.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da starlight »

Però però, al di la della fattibilità o meno del tutto, io ho sempre sostenuto che la TE fino a Vittorio potesse essere un valido capolinea delle corse tra la provincia di Treviso e quella di Venezia.
L'idea in sè non è bislacca.
Un esempio simile è quello marchigiano, con l'elettrificazione della Porto d'Asoli-Ascoli. Operazione di successo: adesso i regionali Ancona-Ascoli sono la norma.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da e550 »

Vero.
Di però in però, la linea resterebbe chiusa per mesi/anni per rifare la galleria (vedasi Perarolo), e poi come la mettiamo con la stabilità?
Zona iper problematica, tra acqua e terreno instabile, se la tocchi e si muove tutto?

Stiamo attenti, a volte la soluzione miracolosa serve proprio per chiudere tutto...
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Freccia della Laguna »

Immaginiamo di elettrificare da Conegliano a Vittorio Veneto e di mandare a Vittorio gli attuali Venezia - Conegliano ( - Sacile), limitando quindi gli attuali Belluno - Conegliano a trazione diesel alla tratta Belluno - Vittorio Veneto.

Gli RV da Venezia arrivano a Conegliano ai 28, quelli per Venezia partono ai 33. Vuol dire che al minuto 30 dev'esserci l'incrocio fra i due, l'arrivo a Vittorio sarà più o meno ai 45 e la partenza più o meno ai 15. Ma siccome la tratta Ponte - Vittorio si percorre in 30 minuti, tenendo fermo l'incrocio a Ponte il treno da Belluno arriverebbe a Vittorio come oggi all'ora piena, quello per Belluno partirebbe al minuto 2, quindi il tempo di cambio sarebbe sempre dell'ordine del quarto d'ora come a Conegliano, e non si risparmierebbe alcun materiale diesel perché al posto di fare Vittorio - Conegliano - Vittorio ciascun treno starebbe fermo a Vittorio un'ora.

Spostare le tracce per incrociare agli 0 a Santa Croce invece che ai 30 a Ponte, arrivando quindi ai 13 a Vittorio e ripartendone ai 47 risparmiando un materiale, influirebbe su tutto il resto degli orari del bellunese e, inoltre, non porterebbe beneficio perché il tempo di cambio da un treno all'altro a Vittorio sarebbe troppo ridotto.

Il tutto per cosa?

I viaggiatori di Soffratta e Vittorio otterrebbero di arrivare a Spresiano, Treviso, Mogliano, Mestre e Venezia con 0 cambi anziché 1, e impiegando circa un quarto d'ora in meno, mentre da Soffratta a nord ci andrebbero con 1 cambio anziché 0.

Per i viaggiatori di Santa Croce, Alpago, Ponte nelle Alpi e Belluno diretti a Spresiano, Treviso, Mogliano, Mestre e Venezia non cambierebbe niente: sempre 1 cambio, a Vittorio anziché a Conegliano. Però i viaggiatori delle stesse stazioni diretti oltre Conegliano verso il Friuli di colpo si ritroverebbero con 2 cambi anziché 1.

Per i viaggiatori del Cadore si avrebbero sempre 2 cambi verso la pianura veneta, ma ben 3 verso il Friuli.

Decisamente, non mi sembra una buona idea. Il caso marchigiano è differente: lì ad essere stata elettrificata è stata l'intera linea, che è terminale e non ha altre antenne; qui si tratterebbe di elettrificare 14 km di una linea lunga 41 che dà accesso a due direzioni diverse.
Ci si ritroverebbe in una situazione simile a quella di Mira Buse, dove peraltro la TE oggi è inutilizzata, o della Venezia - Castelfranco rispetto ai treni passeggeri prima che elettrificassero la Castelfranco - Bassano.

Sarebbe più saggio usare i soldi per comprare treni nuovi, diesel, o eventualmente bimodali.
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Mazarol
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Mazarol »

Leggendo l'articolo si parla di "avere più treni" tra le due città, quindi deduco che la richiesta sia quella di ripristinare in qualche modo e in certi orari le corsette Vittorio-Conegliano... come faranno poi a entrare all' 1G di Conegliano i nuovi treni innestandosi nell'orario cadenzato?
Non capisco poi il mito della trazione elettrica più efficiente; io credo che treni diesel ben sistemati e a posto possono benissimo correre e offrire un servizio efficiente e con tempi di percorrenza rapidi pari alla TE. La "nuova" soluzione con la TE fino a Vittorio, di conseguenza, farebbe fare rottura di carico a Vittorio anzichè a Conegliano... quindi un bellunese che deve andare a Udine/Trieste cambierebbe a Vittorio e poi di nuovo a Conegliano; 2 cambi invece che uno come è adesso... mah!
Leggo poi della proposta dell'uso della 25kv anzichè 3kv perché più "vantaggioso": di conseguenza vorrebbe dire una elettrificazione e dei treni ad uso specifico della tratta Vittorio - Conegliano... e quando i treni arrivano al bin 1 di Conegliano per entrare in deviata all' 1G, come facciamo data la diversa alimentazione? In questo caso poi ci sarebbero 2 rotture di carico anche per un bellunese che vorrebbe andare a Venezia.
L'articolo riporta poi anche la constatazione da parte dei sindaci di "fasce orarie del tutto sguarnite (...) si pensi per esempio alla fascia centrale mattutina"... su questo non hanno tutti i torti a dir la verità. La mattina della Vigilia di Natale, per esempio, c'era un buco di ben 4 ore sui treni pari ma credo che per risolvere questo problema non sia necessaria la TE come invece propongono l'articolo e i sindaci. Credo basti contrattare con TI delle corse e dei treni in più.
Ho molti dubbi sulla fattibilità della cosa.
Allanon
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Allanon »

Divertente l'ipotesi di un troncone (tronchetto?) a 25 kV AC. Mi piacerebbe sapere da voi cosa ne pensate.

Sia per l'idea, sia per la frequenza ventilata, si saranno ispirati alla recente delibera sull'elettrificazione della Merano-Malles? Lì tuttavia si tratta di un'elettrificazione completa di quanto è ora termico; e l'elettrificazione in sé sarebbe presupposto per un futuro collegamento ferroviario transfrontaliero con la Svizzera (parentesi: che mi sembra usi i 15 kV, quindi comunque non si tratta di volontà d'allinearsi allo standard della regione con cui si intende connettersi).

Per i 25 kV non riesco a capire se siamo in presenza di una notevole lungimiranza (necessità di minore numero di SSE, quindi un problema in meno per una futura estensione al resto delle BAT-linee? Solo una supposizione...), di spirito d'emulazione dei nostri vicini bilingui o semplicemente di mancanza di realismo.
Servirebbe, immagino, materiale politensione attualmente non in uso ad alcuna DTR. Esistono ad es. FLIRT con questo tipo di alimentazione? Tutto si può acquistare, certo, ma parlare di 2015 sembra overdose di ottimismo.
Pensate che una simile proposta/iniziativa di due sindaci potrebbe essere raccolta dalle amministrazioni delle due Province interessate dalla linea BL-Conegliano e trasformata in qualcosa di più ampio respiro (intera linea...)?

@Freccia: da ignorante, mi ero chiesto se semplicemente la proposta avesse il solo scopo di consentire di attestare a Vittorio V. gli attuali Venezia-Conegliano (e, volendo, alcuni Venezia-Sacile) che possano coprire i "buchi" esistenti nella tratta Conegliano-Vittorio V., fermi restando i BL-Conegliano così come sono, quindi senza volontà di risparmiare materiale Diesel... Una soluzione rappezzata da uomo della strada (non ferrata), che non ho il tempo e le risorse per controllare, e basata anche sulla considerazione, letta non mi ricordo più dove, che alcuni VE-Conegliano si attestano a Sacile non per esigenze di trasporto persone, ma solo per carenza di "binari" a Conegliano.
Mi immaginerei, ad es., una "prosecuzione" del 2860 VE-Conegliano (10:28 a Conegliano) su Vittorio, che potrebbe "spezzare" le 3 ore vuote mi sembra ci siano nei feriali su quella tratta (9:41-12:41), o dell'11038 delle 11:21. Facile che sia impossibile, perché non ho orari grafici e non ho neanche idea di quanto siano enormi le corbellerie che ho scritto; e non penso siano idee sensate, buone o realizzabili.
Solo per chiedere se può essere qualcosa di simile alle intenzioni alla base della proposta, anche se la risposta può essere già negativa se si considerano i 25 kV.

Detto questo, condivido in pieno lo scetticismo di e550...
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Freccia della Laguna »

Per spezzare le ore vuote si pagano i treni in più, non l'elettrificazione delle linee!

Non avrebbe senso a maggior ragione se fosse solo per fare arrivare un Vivalto a Vittorio nelle ore di morbida.

Per contro sarebbe opportuno, a mio avviso, scambiare le destinazioni di due delle quattro circolazioni/ora della Venezia - Udine: ovvero prolungare ad Udine gli attuali RV per Conegliano/Sacile, assegnando loro da Conegliano in poi le fermate locali dell'attuale R per Udine, limitato a Conegliano.

Vantaggi: una sorta di semiorario Venezia - Udine, con uno dei due treni solo poco più lento dell'altro; recupero di treni*km e di un materiale sul totale delle due relazioni (ipotizzando una maglia completa), possibilità di esercire il Venezia - Conegliano con un materiale dalle caratteristiche più "metropolitane" concentrandone l'uso dove serve; minori tempi di percorrenza e quindi minori allunghi traccia.

Svantaggi: meno treni fra Conegliano e Sacile; i passeggeri da Belluno non troverebbero più un treno vuoto o semivuoto in coincidenza a Conegliano...

Ma questa è un'altra storia.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da e550 »

Allanon ha scritto:Divertente l'ipotesi di un troncone (tronchetto?) a 25 kV AC. Mi piacerebbe sapere da voi cosa ne pensate.

Sia per l'idea, sia per la frequenza ventilata, si saranno ispirati alla recente delibera sull'elettrificazione della Merano-Malles? Lì tuttavia si tratta di un'elettrificazione completa di quanto è ora termico; e l'elettrificazione in sé sarebbe presupposto per un futuro collegamento ferroviario transfrontaliero con la Svizzera (parentesi: che mi sembra usi i 15 kV, quindi comunque non si tratta di volontà d'allinearsi allo standard della regione con cui si intende connettersi).

Per i 25 kV non riesco a capire se siamo in presenza di una notevole lungimiranza (necessità di minore numero di SSE, quindi un problema in meno per una futura estensione al resto delle BAT-linee? Solo una supposizione...), di spirito d'emulazione dei nostri vicini bilingui o semplicemente di mancanza di realismo. (...)
La Retica è elettrificata a 11 kV 16,7 Hz, tranne la Tirano - St. Moritz che è a 1 kV CC, in ogni caso lo scartamento sarebbe l'ostacolo alla interoperabilità (a meno di non posare il doppio scartamento fino a Bolzano :shock: :mrgreen: )

Io direi in ultima analisi che si tratta di ignoranza totale, per non dir di peggio.

Freccia della Laguna ha scritto:Per spezzare le ore vuote si pagano i treni in più, non l'elettrificazione delle linee!
Appunto! Si riempiono i buchi dell'orario e si comprano i treni nuovi.

Ma, come mi ha detto qualcuno su fatti passati, probabilmente sono nella scia di quello che girava promettendo mari e monti e producendo montagne di studi, progetti, idee... tutto o quasi inutile, se non per il trascurabile fatto che ha dilapidato vagonate di soldi pubblici serviti solo per far lavorare (beh, insomma, più meno circa meno che più) un po' di gente inutile.
Li avessero spesi sul ferro, probabilmente oggi potremmo permetterci di fare i Padova - Calalzo diretti con queste macchinucce, con prestazioni tali da ridurre i tempi di viaggio di una buona mezz'ora almeno.

https://www.youtube.com/watch?v=I8qC9HzjYX8

Ma mi accontenterei di queste :mrgreen:

https://www.youtube.com/watch?v=qqrA314t7VM

Scusate la divagazione. :mrgreen:
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da starlight »

Ammettiamo di attestare a Vittorio gli attuali RV su Sacile.
Sono effettuati quasi sempre con Vivalto a 2 piani.
La vedo dura passare sotto le gallerie, per di più elettrificate.
Suppongo che la soluzione più fattibile sarebbe quella di usare materiale MDV* (smentitemi tranquillamente se dico fesserie)
Da fanboy della TE rilancio la mia idea (che so che non è molto apprezzata in questo forum, ma lasciatemi sognare :D ):
Se si elettrifica, allora che venga elettrificata l'intera Belluno-Conegliano in modo da avere un collegamento realmente veloce e diretto tra BL ed il resto del mondo, senza rotture di carico e di altro.
L'offerta attuale non è malaccio, sia come corse che come materiale, però oggettivamente il cambio a Conegliano è una scocciatura, oltre che fonte di insicurezza, visto che la Conegliano-Ponte è diventata la linea più puntuale del Veneto, mentre la UD-VE è peggiorata tantissimo ed ogni cambio diventa un terno al lotto.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da D 342 »

La mia umile ed inesperta opinione è che così facendo si penalizzerebbe ancora una volta la montagna e la nostra provincia isolandola ulteriormente, vuoi per le 2 rotture di carico, vuoi per il cambio di sistema di trazione. Poi una domanda mi sorge spontanea, quanto può essere conveniente elettrificare solo un breve tratto come il Conegliano - Vittorio? Perlopiù con un sistema diverso da tutti gli altri? ! Non sarebbe meglio investire quei soldi per l'acquisto di nuovo materiale diesel es i gtw stadler promessi dalla regione? Inoltre si parla di migliorie alla linea che forse meglio funziona con il NOC. Da ignorante in materia mi sento di dire questo.
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Giuste osservazioni, in particolare questa colossale minchiata che elettrificando sparirebbero i "buchi nell'orario" e si passerebbe da un treno ogni ora a un treno ogni mezzora, o magari a un treno ogni quarto d'ora come piace al comitato megagalattico dei pendolari iperalpagoti.

Eppure una convenienza nell'elettrificare il tratto Conegliano - Vittorio c'è, anche se dal mio punto di vista si dovrebbe puntare su treni a TD nuovi e seri per scendere a Sud di Conegliano in sostituzione dei RV Venezia - Conegliano/ Sacile.
Come siamo messi a sagome delle gallerie a Vittorio?
Male, e stiamo messi non bene già oggi non per sagoma ma per fango e cattivo drenaggio.
ettrificazione fino a Vittorio sarebbe interessante per attestarci, per esempio gli inutili RV attualmente attestati a Sacile
Esattamente questa è la convenienza, ma chi l'ha sparata alla stampa non lo sapeva. Ricordo che quei treni si attestano a Sacile perché la linea per Gemona è chiusa (quindi binario 1 sempre libero) e perché a Conegliano non c'è la possibilità di farlo. Oggi RDV paga un servizio al FVG (il contrario dei famigerati "Fondi Branchèr"), FVG che ha un rapporto con Stato e Trenitalia peggiore del nostro. Ed ecco quegli "inutili" RV che finiscono a Sacile.
se la elettrifichi a 25 KV monofase è tutto inutile
Chi ha detto 25 mila? 3000 V CC. Punto. Il 25.000 lasciamolo alla Merano Malles (((alla galleria di base del Brennero))) e alla SAD che sta pensando di fare l'upgrade dei loro FLIRT da bi-tensione a tri-tensione.
varie
Sacrosante le osservazioni sugli effetti a monte dello spostamento della rottura di carico da Conegliano a Vittorio.
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