Tratta elettrificata: "Ora si può"
I sindaci Tonon e Zambon: "Servizio più veloce tra Conegliano e Vittorio già nel 2015"
Riporto solo i titoli, fotografati col cellulare.
Se da un lato sono sobbalzato sulla sedia del bar leggendo la notizia, dall'altro ho fatto un sobbalzo in senso opposto quando ho visto parlare di 25 KV monofase :O
Ma come: parli di elettrificazione e poi crei una tratta totalmente indipendente dal resto della rete?
Mah
---------------------------------------------------------
N.d.aln
Questo e gli interventi successivi originariamente erano nella discussione "rassegna stampa".
Riporto di seguito il comunicato stampa del Comune di Vittorio Veneto, la pistola fumante del tema.
E poi viene Francesco Dal Mas, sulla Tribuna di Treviso e sul Corriere delle Alpi, il 2 gennaio 2015: parla di politica dello spezzatino... ma si riferisce ai rapporti tra sindaci TransFadaltini e CisFadaltini oppure ai due articoli non proprio sovrapponibili che ha scritto?31 dicembre 2014
Conegliano-Vittorio Veneto. Sulla Ferrovia patto tra i sindaci Tonon-Zambon per l'elettrificazione della tratta.
Questa mattina i due primi cittadini hanno fatto insieme in treno la tratta andata-ritorno per verificare le condizioni della linea ferroviaria e la fattibilità della proposta da presentare alle Ferrovie dello Stato, che implicherebbe benefici in termini di salvaguardia della linea stessa e di intensificazione della frequenza oraria dei treni.
"L'impegno di avviare una collaborazione sul tema della mobilità l'avevamo assunto nella riunione congiunta delle due giunte comunali nel mese di luglio. - spiegano i due primi cittadini, Roberto Tonon e Floriano Zambon - Questa vuole essere una prima iniziativa che dà concretamente il via alla intesa su una questione strategica per le nostre comunità, adottando decisioni congiunte che siano più efficaci e funzionali ai bisogni del territorio". Così i due sindaci di Conegliano e Vittorio Veneto al termine della corsa andata e ritorno fatta questa mattina sulla tratta ferroviaria Conegliano-Vittorio Veneto per verificarne le condizioni ambientali.
La proposta che sarà rivolta alle Ferrovie dello Stato, per un progetto da avviare già nel 2015, è ambiziosa ma sicuramente fondata su dati oggettivi, e consiste nella richiesta di elettrificare la tratta che va verso Belluno almeno fino a Vittorio Veneto.
"Da un lato abbiamo riscontrato come il servizio ferroviario presenti delle fasce orarie del tutto sguarnite, che grazie alla elettrificazione potrebbero invece essere coperte. Si pensi ad esempio alla fascia centrale mattutina - spiegano i due primi cittadini, Roberto Tonon e Floriano Zambon - Dall'altro grazie al potenziamento tecnologico la tratta troverebbe un suo rilancio in termini di efficienza e rapidità, con la conseguente salvaguardia di un servizio fondamentale per l'Alta marca ma anche per la provincia montana".
Più treni quindi ed un maggiore servizio a beneficio del bacino del vittoriese. "In molti casi, la situazione attuale porta chi abita nel vittoriese ad adottare soluzioni alternative, ricorrendo spesso ai mezzi privati, a causa del basso numero di corse disponibili, con implicazioni sul traffico e sull'inquinamento che si potrebbero così evitare. - spiega Roberto Tonon, sindaco di Vittorio Veneto - Inoltre, non va sottovalutato il fatto che solo rilanciando il servizio, di cui peraltro c'è un forte bisogno, sarà possibile salvaguardare la permanenza della tratta ferroviaria verso la montagna, per la quale il ruolo di cerniera esercitato da Vittorio Veneto è fondamentale".
Più treni, meno pendolarismo su gomma e quindi meno traffico, ma anche una maggiore efficienza della linea ferroviaria stessa. "Se il servizio pubblico è funzionale, il cittadino non esita ad utilizzarlo. Lo dimostra l'incremento dei numeri della linea autobus dei Colli di recente reintroduzione. - conclude Floriano Zambon, sindaco di Conegliano - Se a questo aggiungiamo che il movimento pendolare sulla stazione ferroviaria di Conegliano è superiore a quello delle altre stazioni della tratta Venezia-Udine, si comprende facilmente che della elettrificazione della tratta tra i due comuni di Conegliano e Vittorio Veneto si avvantaggerebbe un bacino di utenza molto ampio, con una migliore organizzazione della mobilità nel complesso ma anche della organizzazione dei servizi ferroviari stessi".
Vittorio-Conegliano l’elettrificazione rilancerà la ferrovia
Il patto tra i sindaci Tonon e Zambon siglato a San Silvestro «Con questo progetto si possono potenziare le corse» di Francesco Dal Mas
VITTORIO VENETO. A dispetto dei disservizi, denunciati ripetutamente dai pendolari, e di cui si fa portavoce il comitato “Il treno dei desideri", i viaggiatori del treno sono sempre più numerosi, tanto che i sindaci di Vittorio Veneto, Roberto Tonon, e Floriano Zambon, di Conegliano, chiedono alle Ferrovie dello Stato l’elettrificazione della linea. Tonon e Zambon hanno percorso insieme la tratta, salendo a Conegliano, raggiungendo Vittorio per poi scendere di nuovo, l’ultimo dell’anno. Raffrontando i dati 2014 rispetto al 2013, si evidenzia un aumento del numero di utenti complessivo del 30%, che deriva da un +50% degli utenti di Soffratta e di un +20% di quelli della stazione centrale. «Numeri importanti», commenta il Tonon, «che ci sostengono nelle nostra convinzione sull’opportunità di investire sul traffico ferroviario e sulle sue strutture nella nostra città». Ma investire come? Anzitutto elettrificando la linea.
La proposta che sarà rivolta alle Ferrovie, per un progetto da avviare già nel 2015, è ambiziosa ma fondata su dati oggettivi, e consiste nella richiesta di elettrificare la tratta che va verso Belluno almeno fino a Vittorio Veneto. «Da un lato abbiamo riscontrato come il servizio presenti delle fasce orarie del tutto sguarnite, che grazie alla elettrificazione potrebbero invece essere coperte», spiegano i due primi cittadini, «Dall'altro grazie al potenziamento tecnologico la tratta troverebbe un suo rilancio in efficienza e rapidità».
A seguito della richiesta dei sindaci trevigiani, infatti, si mobiliterebbero quelli bellunesi. «In molti casi, la situazione attuale porta chi abita nel Vittoriese ad adottare soluzioni alternative, ricorrendo spesso ai mezzi privati, a causa del basso numero di corse disponibili, con implicazioni sul traffico e sull'inquinamento che si potrebbero evitare», spiega Tonon, «Inoltre, non va sottovalutato il fatto che solo rilanciando il servizio, di cui peraltro c'è un forte bisogno, sarà possibile salvaguardare la permanenza della tratta ferroviaria verso la montagna, per la quale il ruolo di cerniera esercitato da Vittorio Veneto è fondamentale». Più treni, meno pendolarismo su gomma e quindi meno traffico, ma anche una maggiore efficienza della linea stessa. «Se consideriamo il movimento pendolare sulla stazione di Conegliano», conclude Zambon, «si comprende che dalla elettrificazione della tratta si avvantaggerebbe un bacino di utenza molto ampio».
Ferrovia, dalla pianura la richiesta di elettrificare
di Francesco Dal Mas
PONTE NELLE ALPI L'elettrificazione della tratta ferroviaria? «Troppa grazia. Per adesso ci accontenteremmo di nuovi convogli, di un orario cadenzato migliori, con minori tempi d'attesa per le coincidenze a Conegliano, di treni ad hoc per il trasporto degli studenti e di una maggiore potenzialità del servizio biciclette», risponde Paolo Vendramini, sindaco di Ponte nelle Alpi, che ricorda quanto richiesto dai pubblici amministratori del Bellunese e del Trevigiano in un recente incontro in Regione. Fatto sta che da Vittorio Veneto e da Conegliano arriva la richiesta di elettrificazione della linea per Belluno, «quando meno fino a Vittorio Veneto». La sollecitazione alle Ferrovie dello Stato è autorevole. Porta la firma, infatti, di Roberto Tonon, sindaco Pd di Vittorio Veneto, e di Floriano Zambon, sindaco di centrodestra a Conegliano, che hanno deciso di fare lobby. L'altro giorno sono saliti su un treno a Conegliano e si sono lasciati trasportare fino a Vittorio Veneto, poi il percorso inverso per verificare le condizioni della linea ferroviaria e la fattibilità della proposta di elettrificazione da presentare alle Ferrovie dello Stato, che implicherebbe benefici in termini di salvaguardia della linea stessa e di intensificazione della frequenza oraria dei treni. Negli ultimi mesi l'aumento dei passeggeri, nonostante i disservizi, è stato addirittura del 30 per cento: «Da un lato abbiamo riscontrato come il servizio ferroviario presenti delle fasce orarie del tutto sguarnite, che grazie alla elettrificazione potrebbero invece essere coperte. Si pensi ad esempio alla fascia centrale mattutina - spiegano i due primi cittadini, Tonon e Zambon - Dall'altro grazie al potenziamento tecnologico la tratta troverebbe un suo rilancio in termini di efficienza e rapidità, con la conseguente salvaguardia di un servizio fondamentale per l'Alta marca ma anche per la provincia montana». Il sindaco di Ponte nelle Alpi prende atto della proposta, dice di condividerla se dovesse riguardare anche la tratta bellunese, ma in vita «caldamente» i colleghi trevigiani a rendere partecipi del progetto i protagonisti del lavoro avviato dalla Regione. «È bene che problemi così importanti e strategici siano condivisi da tutti» sostiene Vendramini, manifestando perplessità per la classica politica dello spezzatino. Più treni, meno pendolarismo su gomma e quindi meno traffico, ma anche una maggiore efficienza della linea ferroviaria stessa. «Se il servizio pubblico è funzionale, il cittadino non esita ad utilizzarlo. Lo dimostra l'incremento dei numeri della linea autobus dei Colli di recente reintroduzione. - conclude Zambon -. Se a questo aggiungiamo che il movimento pendolare sulla stazione ferroviaria di Conegliano è superiore a quello delle altre stazioni della tratta Venezia-Udine, si comprende facilmente che della elettrificazione della tratta si avvantaggerebbe un bacino di utenza molto ampio, con una migliore organizzazione della mobilità nel complesso ma anche della organizzazione dei servizi ferroviari stessi»