Nuove elettrificazioni in arrivo

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aln
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Re: Elettrificazione Vittorio - Conegliano?

Messaggio da aln »

FrecciadellaValsugana ha scritto:Si parla tanto di elettrificare la Conegliano - Vittorio Veneto, la Castelfranco - Montebelluna [...] un'opzione tanto sbandierata dai politici non dai tecnici men che meno da RFI.
Tu lo dici, e sarebbe bello sapere sulla base di quali elementi. Forse leggendo i giornali, ma bisogna saperli leggere bene, soprattutto fra le righe.
E' vero, di queste nuove elettrificazioni ne parla qualche politico (ma non tutti e nemmeno quelli che dovrebbero contribuire in solido ad avviare il progetto), ma questo succede perché tecnici di Trenitalia e di RFI sono almeno due anni che ci stanno pensando, con tanto di valutazioni preliminari già fatte e località già decisa dove costruire un nuova SSE che tanto ti ha preoccupato questo fine settimana. Questa cosa poteva essere già partita, peccato manchi, come ho già scritto più volte ma evidentemente non mi si legge o non mi si crede, la condivisione d'intenti e di spesa presso la Regione del Veneto.
Intanto il tempo passa, il Contratto di Servizio disdetto clamorosamente a dicembre 2013 termina più o meno definitivamente il mese prossimo, il nuovo Contratto non si capisce perché... Anzi no: si può capire perché non venga ancora firmato e comunque non se ne sa molto. Una cosa è che dovrebbe farci arrivare fino a dicembre 2019. Per vivacchiare altri quattro anni. E poi? Si sarà alla vigilia di un'altra tornata elettorale regionale, un periodo per nulla propizio agli impegni ferroviari concreti come abbiamo visto nell'ultimo anno. Quindi il rischio che non si faccia nemmeno un passo per le elettrificazioni e per i nuovi rotabili (le famose sette loco Diesel, ma allora ci saranno anche tutte le 668 da sostituire) non è da sottovalutare. Così un'altra volta toccherà a tanti cadere dagli alberi di pero, ma a quanto pare sono tutti cascatori professionisti, e a scannarci per le finte sorprese di un altro nuovo orario che arriverà.
FrecciadellaValsugana ha scritto:Ma la ciliegina sulla torta è ancora lontana da essere compresa...
Meditate gente... meditate...
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Re: Elettrificazione Vittorio - Conegliano?

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Senza Trenitalia nessuno è riuscito ad andare da nessuna parte in nessuna Dtr per mille motivi tecnici , nessun contratto di servizio rinnovato ha visto Trenitalia esclusa dai giochi , nemmeno in Trentino dove sembrava che il servizio della ferrovia della Valsugana dovesse passare in quattro e quattro otto al 100% a Trentino Trasporti nonostante la buona dotazione di mezzi...al massimo dovevano acquistare ulteriori 5 treni Minuetto per essere indipendenti "ripristinare il numero di treni attualmente in esercizio"
Lo stesso dicasi in Trentino / Alto Adige , con treni di propietà provinciale dati in uso a Trenitalia , coacquistati o autofinanziati da Trenitalia e si che SAD AltoAdige per quanto riguarda il servizio ferroviario ha tutte le carte in regola per gestire molti treni in autonomia non da ultimi i treni trasfrontalieri verso l'Austria .
Vedasi anche i casi Trenord in Lombardia e Tper in Toscana , entrambe regioni con una propia Impresa ferroviaria regionale con una buona dotazione di mezzi ed organizzazione di esercizio .
Anche in Veneto si pensava ad un' espansione dei servizi a livello regionale di Sistemi Territoriali , con selezioni del personale graduatorie poi scadute e l'acquisto dei 20 treni Flirt Stadler + i 2 Flirt Stadler di prima fornitura poi dati tutti in uso a Trenitalia . Invece è finita con la concessione in uso a Trenitalia dei nuovi treni...che per fortuna hanno mantenuto la livrea regionale , la concessione dell'esercizio a Sistemi Territoriali delle linee Rovigo - Chioggia , Rovigo - Verona nonchè il nolleggio di 8 Aln 668 1200 di Trenitalia a Sistemi Territoriali
aln ha scritto: Il Contratto di Servizio disdetto clamorosamente a dicembre 2013 termina più o meno definitivamente il mese prossimo, il nuovo Contratto non si capisce perché... Anzi no: si può capire perché non venga ancora firmato e comunque non se ne sa molto. Una cosa è che dovrebbe farci arrivare fino a dicembre 2019. Per vivacchiare altri quattro anni.
Questa mossa la classificherei come politica... per fare clamore odiens ...daltronde c'era la poltrona del referente che scottava da tempo... per gli affari in laguna ancora prima che lo sussurrassero i giornali "te la posso anche datare ... dicembre 2013...gennaio 2014 " daltronde a livello di servizio ferroviario regionale dal 2013 non ci sono stati grandi stravolgimenti a parte contratti ponte conferenze stampa buoni intenti ...se non la consegna dei treni regionali e vabbè di ulteriori treni Vivalto in consegna in tutta Italia .
C'è un debito che la Regione Veneto deve saldare nei confronti di Trenitalia... come molte altre regioni italiane e finchè non si sblocca si salda tale debito giustamente Trenitalia non dà niente oltre a ciò che si accorda si contratta ... in Calabria ad esempio attualmente il servizio regionale dei treni è adeguato alle risorse investite a livello regionale non alle esigenze della clientela ...ad un esercizio ferroviario moderno , lo stesso dicasi per i treni in esercizio e per fortuna "sarebbe stata una catastrofe " in Veneto non si è arrivati a questo punto . Il Futuro lo decidono a Venezia... forse volevano aspettare questa legislatura...visto che la scorsa non è terminata splendendo anzi ...diamogli il tempo necessario se ci sono gli intenti e la volontà ...chi vivrà vedrà.

aln ha scritto:Quindi il rischio che non si faccia nemmeno un passo per le elettrificazioni e per i nuovi rotabili le famose sette loco Diesel, ma allora ci saranno anche tutte le 668 da sostituire
Le locomotive diesel da treno e le automotrici aln 668 / 663 sono un problema da risolvere a livello nazionale per Trenitalia, che andrà concretamente affrontato quanto prima...pena non potere fare i treni commissionati dalle varie regioni ... sono tutti rotabili al fine ciclo di vita utile , per quanto riguarda le aln 668 hanno già iniziato a sostituirle con i treni Atr 220 Pesa scelti per il basso costo e carico assiale visto che era dato sapere che non erano il massimo in fatto di prestazione dei motori , per le linee dal profilo sfavorevole faranno altre scelte come per le locomotive diesel da treno


aln ha scritto: E' vero, di queste nuove elettrificazioni ne parla qualche politico (ma non tutti e nemmeno quelli che dovrebbero contribuire in solido ad avviare il progetto), ma questo succede perché tecnici di Trenitalia e di RFI sono almeno due anni che ci stanno pensando, con tanto di valutazioni preliminari già fatte e località già decisa dove costruire un nuova SSE che tanto ti ha preoccupato questo fine settimana. Questa cosa poteva essere già partita, peccato manchi, come ho già scritto più volte ma evidentemente non mi si legge o non mi si crede, la condivisione d'intenti e di spesa presso la Regione del Veneto.
Non preoccuparti che dormo sereno... per quanto riguarda le SSE anche se sono neccessarie come il pane. Nessuno non vuole non crederti...ma finchè non vedo non credo..o perlomeno non vedo scritto nero su bianco.
In ogni caso elettrificare una linea è compito di Rfi con fondi nazionali a seconda degli investimenti destinati al potenziamento, all'ammodernamento tecnologico e allo sviluppo delle linee e degli impianti ferroviari .
Tali investimenti devono essere giustificati e produrre un utile ...che poi si cerchi un coofinanziamento da parte della regione interessata può essere ...ma non penso sia un'obbligo per la regione
I treni in fatto di materiale rotabile ed esercizio ce li mette poi l'Impresa ferroviaria ... Trenitalia attualmente per il Veneto
La missione di RFI è, in primo luogo, quella di assolvere al ruolo di Gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale, secondo quanto attribuitole dall'Atto di Concessione ed in base al Contratto di Programma, il documento che regola i rapporti con lo Stato. In particolare il Decreto legislativo 188/2003, che disciplina l'attuazione delle direttive comunitarie in materia, ha confermato al Gestore le seguenti aree di responsabilità:

- sviluppare la tecnologia dei sistemi e dei materiali
- assicurare la piena fruibilità ed il costante mantenimento in efficienza delle linee e delle infrastrutture ferroviarie
- destinare gli investimenti al potenziamento, all'ammodernamento tecnologico e allo sviluppo delle linee e degli impianti ferroviari
- presidiare il comparto navigazione
- provvedere alla sorveglianza sanitaria dei dipendenti, degli ambienti di lavoro, dei servizi offerti e dei luoghi aperti al pubblico
-garantire, in base al ruolo di Station Manager, l'accessibilità delle stazioni a tutti i cittadini, in particolare alle persone a ridotta mobilità, attraverso la progressiva eliminazione delle barriere architettoniche e l'offerta di servizi e di informazione dedicata
- promuovere l'integrazione dell'infrastruttura italiana nella Rete Ferroviaria Europea, coordinandosi con i Paesi dell'UE in merito agli standard di qualità, alle azioni e alle strategie di commercializzazione dei servizi.
La linea Castelfranco - Bassano è stata elettrificata in sei mesi nel 2003 , sei mesi intesi come lavoro materiale non di intenti studi accordi ecc... però come leggerai nel seguente link che porta ad un pdf dell'epoca pagina 6 e 7 il peso politico era ben diverso dall'attuale ...
http://www.bassanodelgrappa.gov.it/cont ... omune8.pdf.

che poi ci siano stati molti elementi favorevoli e tanti padri questo è anche verò ...però ti posso assicurare che a livello di lavori ferroviari tutto è stato realizzato mancano in stazione a Bassano sempre le pensilinee e obliteratrici ai binari "se non nel fabbricato di stazione e al primo binario" e nel sottopassaggio pedonale di stazione " chi parcheggia ad est della stazione deve perforza recarsi ad obliterare al primo binario " agli ascensori ci stanno pensando ora... in ogni caso dal dicembre 2003 fino al 2013 ..al famigerato orario cadenzato molti d 445 correvano sotto catenaria fra Bassano e Venezia regolarmente ogni giorno . Il che la dice lunga sull'elettrificazione... poi dipende da che rotabile utilizza Trenitalia per effettuare i treni anche la Treviso Portogruaro completamente elettrificata ne è stata un'esempio .

aln ha scritto: Tu lo dici, e sarebbe bello sapere sulla base di quali elementi. Forse leggendo i giornali, ma bisogna saperli leggere bene, soprattutto fra le righe.
Se la verità fosse scritta fra le righe dei giornali... allora sarebbero messaggi criptati per pochi eletti .
E come mai se leggi tre giornali di tre editori diversi trovi tre verità sullo stesso argomento...notizie a goccia
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aln
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Re: Elettrificazione Vittorio - Conegliano?

Messaggio da aln »

OT
FrecciadellaValsugana ha scritto:C'è un debito che la Regione Veneto deve saldare nei confronti di Trenitalia.
Non ne sono sicuro.
FrecciadellaValsugana ha scritto:Le locomotive diesel da treno e le automotrici aln 668 / 663 sono un problema da risolvere a livello nazionale per Trenitalia.
Il tema è senza dubbio nazionale, ma lo svolgimento è regionale. Se ogni singola Regione si impegna nel verso giusto e per un periodo di tempo ragionevole anche Trenitalia si impegna e a livello nazionale procederà all'acquisto di tot rotabili (c'è ancora un bando in sospeso) per fare i servizi pattuiti. Se invece una Regione si impegna in un altro verso, Trenitalia forse ringrazia e sicuramente si adegua: Piemonte docet.
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Re: Elettrificazione Vittorio - Conegliano?

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Il 2016 è partito con le promesse di Elettrificazione a destra e a manca...peccato per i costi che non tornano ... prima la Valsugana ora il Ministro ai Trasporti ha promesso qualcosa anche per le linee del Cadore .... oltre al piano Rfi per la Portogruaro - Casarsa

Copio e incollo da Il Trentino
«Sì allo studio per laValsugana elettrificata»
Aperture del ministro anche per la ciclabile su tutto il lago di Garda e per la ferrovia Rovereto-Riva
06 gennaio 2016

TRENTO. Non ha voluto fare la figura della befana che porta solo carbone ai bambini cattivi, il ministro Graziano Delrio, ma ha portato anche molti dolcetti. Così accanto alle brutte notizie sulla Valdastico, sono arrivate le aperture per l’elettrificazione della Valsugana, con collegamento a Feltre con la ferrovia che porta a Belluno e la costruzione potenziale di una vera e propria ferrovia delle Dolomiti con un quadrilatero fino a Cortina e un collegamento con la ferrovia della Pusteria. Tutti capitoli che saranno affrontati nel piano strategico della mobilità in provincia di Trento. Il ministro è conciliante: «Guardiamo con interesse all’elettrificazione della Vaslsugana», ha detto Del Rio. Il governatore trentino Ugo Rossi ha aggiunto: «Il ministro ci ha detto che si può procedere allo studio dell’elettrificazione, poi ci sarà anche Rfi che adesso ha a disposizione fondi consistenti che potrà fare un progetto. Il costo non è enorme, calcoliamo che siano necessari 40 o 50 milioni di euro, ma il progetto porterebbe indubbi benefici turistici. Si potrebbe fare il giro delle Dolomiti o raggiungere direttamente Venezia senza scendere dal treno. Al ministro abbiamo anche parlato della ferrovia tra Rovereto e Riva, anche se questo è un progetto non certo per domani». Altro capitolo
del libro dei sogni ora un po’ più concreti riguarda la ciclabile sul Garda: «Anche qui il ministro ci ha detto che insieme al Veneto e alla Lombardia possiamo andare avanti con la progettazione di un completamento della ciclabile intorno al lago di Garda. Sarebbe un gran colpo per il turismo».
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/ ... 1.12734149

Copio e incollo da Belluno Press Dolomiti
Ferrovia Dolomiti.
Gen 9th, 2016 De Menech:
“Con 60-80 milioni di euro, intanto, è possibile elettrificare l’anello Castelfranco-Belluno-Conegliano”

Per un reale sviluppo della ferrovia serve un protocollo di intesa più ambizioso per soddisfare le esigenze di tutto il territorio e guardare concretamente al presente oltre che al futuro. «Ci sono azioni da avviare subito e altre che richiedono più tempo», afferma il deputato bellunese Roger De Menech.

«Per intervenire concretamente sullo stato attuale servono 60-80 milioni di euro per elettrificare le linee da Castelfranco a Belluno e da Belluno a Conegliano, completando così l’anello oggi interrotto dai differenti modi di trazione». Il progetto, ricorda De Menech, «ha il sostegno del governo, ne ho parlato nei giorni scorsi con il ministro Graziano Delrio». Gli adeguamenti delle linee ferroviarie sono stati previsti anche dalla legge di Stabilità 2016 che ha potenziato i trasferimenti a Rfi per questo capitolo di spesa.

Sul futuro e sullo sviluppo della rete ferroviaria nelle Dolomiti, il deputato sollecita un maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Il giudizio sull’accordo tra la Regione Veneto e la Provincia di Bolzano rimane favorevole, perché «ha riportato il tema della ferrovia all’attenzione del pubblico».

Comunque, propone De Menech «credo serva maggiore coraggio per mettere insieme tutti i soggetti. Tra questi la Provincia di Belluno sul cui territorio insistono le ferrovie attuali e parte di quelle future; la Provincia di Trento con cui bisognerà concordare il collegamento a sud con la linea della Valsugana che sarà a breve potenziata. E naturalmente il governo, perché per opere di questa importanza, lo Stato è il primo riferimento, anche per poter reperire i finanziamenti necessari».

Di una nuova intesa quadro sullo sviluppo ferroviario che includa Governo, Regione Veneto, Province di Belluno, Trento e Bolzano, il deputato ne ha parlato nei giorni scorsi sia con il presidente di Trento, Ugo Rossi, sia con il ministro Delrio:

«Da parte di tutti c’è la volontà di lavorare al progetto e di accelerare i tempi per quanto possibile. Siamo tutti convinti che di fronte alla possibilità di servire le Dolomiti patrimonio dell’Umanità con una ferrovia veloce, moderna e anche attrattiva sotto il profilo turistico, piantare le bandierine non serva a nulla».
http://www.bellunopress.it/2016/01/09/f ... de-menech/

Copio e incollo da LAN
Local Area Network
La mancanza di risorse per la Tav sposta l’interesse verso il corridoio Baltico-Adriatico

La linea ad Alta Velocità Venezia-Trieste è in stallo ed intanto Regione Veneto ed Rfi approvano un investimento di 50 milioni di euro per elettrificare la linea ferroviaria Portogruaro-Casarsa e agganciare il Veneto e il Nordest all’Europa del Nord, passando per Udine, Tarvisio e Vienna.

La mancanza di risorse e la crisi di questi mesi allontana per il momento la realizzazione della linea ad Alta Velocità Venezia-Trieste, sebbene il Corridoio Mediterraneo Lisbona-Kiev (ex Corridoio V) resti strategico nel collegamento Est-Ovest dell’Europa. Non si tratta di rinunciare all’Alta Velocità Venezia-Trieste, ma si devono cogliere le nuove opportunità che offre l’Europa e, nonstante proseguano gli studi di fattibilità sull’opportunità di realizzare il tracciato della tav sulla litoranea o in affiancamento all’attuale linea ferroviaria, la Regione ha puntato gli occhi sul corridoio Baltico – Adriatico.

Il corridoio Baltico – Adriatico è un canale logistico e infrastrutturale che dall’Estonia, passando per Polonia, Repubblica Ceca e Austria, approda nel cuore del Nordest con lo sbocco nei porti dell’Alto Adriatico. Tale opera è stata dichiarata prioritaria ed ora si attende il via libera definitivo dal Parlamento Europeo in un esame che sarà avviato entro il mese di gennaio. In questo quadro la Regione ha deciso, dunque, di potenziare le linee esistenti per imboccare il Corridoio Baltico-Adriatico. Il progetto prevede il collegamento di Venezia a Vienna, attraverso la Pontebbana, una ferrovia già esistente e riammodernata una decina di anni fa che collega Udine a Tarvisio e consentirà di arrivare fino a Vienna e quindi ai Paesi del Nord Europa. Non è una linea ad Alta Velocità, ma adattabile ai convogli superveloci. Per la realizzazione dell’opera è necessaria l’elettrificazione della linea ferroviaria Portogruaro-Casarsa. Un tratto di 21 chilometri ad un solo binario dove attualmente i treni viaggiano a gasolio. E’ un progetto che Rfi è d’accordo di realizzare perché si tratta di un’opera fattibile, che può offrire un aiuto concreto all’economia del Nordest. L’intervento poi può essere realizzato in breve tempo, nel giro di due anni, con un investimento di circa 50 milioni a carico di Rfi.
http://www.lanservizi.com/newsite/2012/ ... adriatico/

almeno a Trento lo pensano da anni

http://www.otinordest.it/it-it/File/Att ... assano.pdf.
Ultima modifica di FrecciadellaValsugana il sab gen 16, 2016 23:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: Elettrificazione Vittorio - Conegliano?

Messaggio da e550 »

Le cretinate di parlamentarucoli e ministri deliranti in cerca di propaganda lasciamole dove stanno, ovvero sulla stampa di catulliana memoria.
Elettrificare a nord di Vittorio V. e di Montebelluna significa tenere chiuse le linee per anni, anni di lavori a rifare gallerie su gallerie.
Ultima modifica di e550 il dom gen 17, 2016 9:34, modificato 2 volte in totale.
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Re: Elettrificazione Vittorio - Conegliano?

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Con i costi non ci si capisce propio .... 50 milioni Bassano - Primolano...anche il fu assessore veneto al tempo le scriveva grosse

http://www.vicenzapiu.com/documenti/fracasso.pdf

costi elettrificazione Castelfranco - Bassano

http://www.bassanodelgrappa.gov.it/cont ... omune8.pdf.
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da aln »

Il tema affiora nel forum da più parti, cerchiamo di tenere un po' di ordine.

Dopo anni di completo disinteresse per la ferrovia del Bellunese e dell'Alto Trevigiano, assistiamo a una netta inversione di tendenza, nei fatti e nelle parole. Mi limito alle parole elettiriche, alle ciacole, ma non si sa mai che in tutto o in parte presto o tardi diventino realtà. Per le elettrificazioni ci sono in ballo o si vogliono far ballare...

# Le tre elettrificazioni "semplici", Bassano - Cittadella - Camposampiero con Castelfranco - Montebelluna e Conegliano - Vittorio. Due anni di lavoro, se si incomincia.
# La nuova Calalzo - Cortina - Pusteria. Vediamo se si farà oppure no, ma se si fa penso si possa dare per scontato che sia predisposta per la trazione elettrica se non elettrificata da subito. Facciamo dieci - quindici anni di lavoro?
# Elettrifichiamo tutto-tutto-tutto, vale a dire Castelfranco - Montebelluna, Montebelluna - Calalzo, Conegliano - Ponte nelle Alpi. Forse non ci si preoccupa solo della Treviso - Montebelluna. Uno slogan che qualche politico ripete spesso, aggiungendo che è l'unico obbiettivo ottenibile per il mondiali di sci del 2021 (sempre che vengano confermati). Io qualche dubbio ce l'avrei, anche perché chiedere tutto è il migior modo per otterere nulla, specialmente quando non si è speso una parola per sostenere l'elettrificazione dei primi chilometri. Figuramoci poi quando si chiede di elettrificare tutto-tutto-tutto senza una minima progettualità d'insieme e senza idee di copertura finanziaria e di sostenibilità economica e senza idea della mole di lavori necessari (sarebbe un po' come estendere l'intervento del 2014 alla galleria di Perarolo a tutte le altre). Almeno si ragionasse per stralci, dove il primo stralcio potrebbe essere quello delle tre elettrificazioni semplici anzidette; il secondo della Montebelluna - Belluno, un tratto lungo ma che assomiglia un po' alla Pusteria elettrificata negli anni Ottanta; il terzo della Vittorio - Belluno; il quarto della Ponte - Calalzo. Ma poi... lo sanno che ancche se si elettrificasse tutto-tutto-tutto non si riesce lo stesso ad andare da Belluno a Padova in 90'?
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da e550 »

Ce ne siamo dimenticata una tutt'altro che trascurabile.
Nessuno ha pensato che la Vicenza - Schio potrebbe trarre notevole vantaggio dall'elettrificazione?
Pianura, niente gallerie, domanda di traffico considerevole, insufficienza dei mezzi attuali => elettrificando per poter usare EMU più capienti e prestanti, tipo i Flirt a 4 e 6 casse, potrebbe ricavare non poco vantaggio.
Sarebbe fattibile senza o quasi interruzioni al traffico, tra l'altro.
Possibile che nessuno ci abbia pensato?


Quanto al resto... molte sono parole di politicanti ormai fuori dai giochi, ma che così sperano di restare a galla ancora per un po'.
Si spera che dietro a qualcuno non ci sia il solito interesse del cemento, vista la consistenza di certe opere che sarebbero necessarie.

Vorrei tanto poter (potessimo) spiegare per bene all'assessore che una logica di buon senso vorrebbe un certo ordine per le cose, né più né meno di come han fatto in Val Venosta.
E come la vedreste se si provasse a tentare di farsi intervistare da Telebelluno per la rubrica "La voce delle istituzioni" portando anche l'opinione di Trenibelluno, visto che ormai hanno fatto parlare un po' tutti?
Volendo, posso chiedere se sono interessati.
Che ne dite?
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Biagio »

FrecciadellaValsugana ha scritto:il secondo della Montebelluna - Belluno, un tratto lungo ma che assomiglia un po' alla Pusteria elettrificata negli anni Ottanta
A proposito, chi ricorda in quanto tempo hanno elettrificato la Pusteria? E come hanno organizzato i lavori? Oltre al traffico locale, allora c'era un discreto movimento di merci, al traino delle mitiche 741. Potrebbe essere interessante per capire come si può fare sulle nostre linee.
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Metà / Fine anni 80... linea elettrificata in house per quanto riguarda la linea aerea dalle allora Fs Compartimento di Verona . Le 741 avevano spento i forni da qualche anno al tempo era il regno delle d345
Il tutto è stato scritto fotografato riportato sul libro di F.Pozzato Il Treno in Pusteria
http://thumbs.ebaystatic.com/d/l225/m/m ... uv0dmw.jpg
Lungo la sezione italiana furono sostituite le travate metalliche presso Fortezza (viadotto di Fortezza) e Rio Pusteria, risanate e allargate tutte e quattro le gallerie (di cui quella di Monguelfo con lo sbancamento totale della collina sovrastante), eliminati numerosi passaggi a livello, predisposto il grande tunnel stradale obliquo sotto la stazione di Rio di Pusteria per la costruenda circonvallazione, sostituiti o risanati chilometri di binario, adeguati i piani di stazione con relativi scambi (deviatoi) - questi ultimi dotati di riscaldamento -, aggiornati tutti i sistemi di segnalamento e sicurezza.
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Biagio »

Sì, è vero, le d345. Il fatto è che quando penso alla Pusteria "vedo" vaporiere e imponenti volute di vapore...
Per elettrificare i 72 km della linea ci sono voluti 6 anni, dall'83 all'89. A questo indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=dbaGF_mFmrU c'è un lungo video molto interessante sui lavori in Pusteria. Fa capire che elettrificare una linea non è una passeggiata...
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da marco1114 »

Video molto interessante, lo condivido subito!
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da e550 »

Stamattina ho scambiato quattro chiacchiere con il sindaco di Ponte nelle Alpi, incontrato per semplice coincidenza.
Mi è parso concorde con la "nostra" posizione, ovvero che elettrificare è un impegno eccessivo, che servono interventi meno radicali ma più utili, e che soprattutto l'urgenza è quella di nuovi treni, ovviamente DIESEL.
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Biagio ha scritto:Sì, è vero, le d345. Il fatto è che quando penso alla Pusteria "vedo" vaporiere e imponenti volute di vapore...
Per elettrificare i 72 km della linea ci sono voluti 6 anni, dall'83 all'89. A questo indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=dbaGF_mFmrU c'è un lungo video molto interessante sui lavori in Pusteria. Fa capire che elettrificare una linea non è una passeggiata...
Bel Video
Dopo 30 anni ...oltre al costo di elettrificazione lievitato di non pochi soldoni ,,, penso che le tecniche di lavoro siano notevolmente cambiate e molto si sia meccanizzato alla grande , al giorno d'oggi tutti i lavori funzionano a contratto con tempi dettati e capitolati stringenti , oltretutto le imprese private lavorano con i dovuti tempi ...prima si conclude il lavoro più si guadagna . In ogni caso essendo l'elettrificazione della linea della Valpusteria un raro caso di elettrificazione diretta da parte al tempo delle Ferrovie dello Stato ed i lavori svolti nei periodi stagionali favorevoli ...a distanza di 30 anni è difficile fare il giusto paragone
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Re: Nuove elettrificazioni in arrivo?

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Perché i treni vanno a corrente?
Prendi un foglio bianco, dividi in due colonne e comincia a scrivere un ipotetico tema d'esame di Tecnica Ferroviaria Applicata al Bellunese: "Vantaggi e costi dell'elettrificazione ferroviaria in provincia di Belluno".
Chiederei ai competenti di collegarsi a questo post e completare le seguenti liste di aspetti.

VANTAGGI
  • relazioni dirette con treni elettrici verso la pianura
  • scelta sui rotabili
  • ...
SVANTAGGI
  • Chiusura della linea per il tempo dei lavori
  • Fragilità del sistema: c'è qualcosa in più che può rompersi
  • ...
VOCI DI COSTO
  • Catenaria e palificazioni
  • Infrastruttura elettrica (stazioni, protezioni ecc.)
  • Adeguamento tracciato su galleria
  • ...
da collocare:
Costo km di esercizio di un treno con - ad esempio - Minuetto diesel o elettrico (consumo gasolio, elettricità, operazioni di rifornimento...
Voci di impatto ambientale dell'una e dell'altra via.
Costo opportunità: se qualcuno decidesse di stanziare gli stessi soldi per la ferrovia bellunese-Veneta, cosa si potrebbe fare che migliorerebbe comunque la qualità della vita dei viaggiatori? Scambi da 60 km/h, qualche corsa in più, adeguamenti strutturali, interventi ai tracciati, operazioni che portano a tracce più brevi.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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