Ritardi, problemi, disservizi

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Stazione per l'Alpago
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

E' sempre a me che non va mai bene niente?
Dopo dieci giorni che al TG si parla di elezioni e del freddo che doveva arrivare dalla Russia ... fa 2-3 cm di neve a Roma e si blocca il traffico ferroviario di 3/4 Italia per due giorni. Gli italiani scoprono il termine "Scaldiglie", che ne mancavano perché per una nevicata a Roma non conviene installarle, quelle che c'erano consumavano tanto, cioè 3 kW (in pratica ce ne vogliono diverse centinaia per fare i consumi di un frecciarossa che parte), cosa realmente accampata in un'intervista a un capoccia.
Qualcuno sghignazza con questi romani che vedono la neve e non capiscono più niente, qualcun altro crede alle parole dei vertici delle Ferrovie, per cui al nord dove è più sentito il problema freddo neve e gelo, le scaldiglie ci sono e funzionano mentre al sud una volta ogni 25 anni costa meno (a chi?) perdere la giornata.
E poi a Belluno con la neve che comincia a attaccare al suolo in tarda mattinata, girano mezzi treni (cioè uno ogni 2-3 ore, mica frequenza da suburbano di roma) e se ti va bene il tuo è uno di quelli? treni dimezzati in Veneto e quelli che ci sono completamente fuori traccia? Altro che "prendo il treno perché nevica e non mi fido a guidare".
2 centimetri a fine giornata, non mezzo metro. Mah.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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Biagio
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da Biagio »

Mi aspettavo qualcosa oggi dalla Tgr Veneto, con tanto di collegamento dalla stazione di Padova: ci hanno provato tre volte, ma la neve ha bloccato anche l'audio! Sul piazzale esterno della stazione non si vedeva un filo di neve. Poi si è vista la stazione di Rovigo con un arrivo di 668 da Chioggia, neanche lì tracce di neve! Però hano chiuso le scuole per due giorni!
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aln
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da aln »

Emergenza neve, e guarda caso siamo in inverno. A seguito della debacle romana e avvicinandosi l'ondata di maltempo che dicevano che avrebbe colpito il Veneto, era arrivato l'ordine di far scattare preventivamente il "piano neve" riprogrammando il servizio con una riduzione delle corse giovedì 1 e venerdì 2 marzo. Tagliati alcuni treni sulla Belluno - Calalzo, sulla Belluno - Conegliano, sulla Bellluno - Montebelluna - Treviso. Tagliati giovedì tutti i collegamenti Venezia - Conegliano o Sacile, con evidenti ripercussioni per chi doveva cambiare treno a Conegliano. Completamente sospesa per due giorni la circolazione sulla Sacile - Maniago. Col senno del poi la si può giudicare una precauzione eccessiva perchè in alcune zone ha nevicato appena, e alcune linee avrebbero potuto funzionare regolarmente: insomma, è stata l'ennesima allerta meteo mal misurata.
E siccome capita di fare paragoni con quanto succedeva una volta (quando tutto era perfetto ma circolavano meno treni, c'era più personale, i treni arrivavano comunque a maturare ore di ritardo, i treni merci perfino giorni di ritardo) mi è capitato per le mani un vecchio opuscolo, il "piano neve" del 1985 delle stazioni di Venezia S.Lucia, Venezia Mestre, Padova e Treviso. Solo per questi quattro impianti era previsto un considerevole impiego di mezzi e di uomini: 125 ferrovieri e 30 "avventizi". Questi ultimi erano persone chiamate all'ultimo minuto, ben prima di co.co.co., articolo 18, buoni lavoro eccetra: e poi penso che per qualcuno oggi andrebbero assunti a tempo indeterminato con tredici mensilità all'anno per spalare la neve tre o quattro giorni.
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Stazione per l'Alpago
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Il modo con cui si arriva al risultato è abbastanza chiaro:
- Protezione civile e prefetture al primo sentore che il tempo sta cambiando diramano l'allerta, in modo che "io te l'ho detto".
- In alto (Roma) decidono che bisogna fare il piano neve consistente di: tagli alle corse, in modo che "io qualcosa ho fatto", evitiamo qualsiasi rogna, evitiamo di sputtanare le statistiche di puntualità, tutto sommato possiamo invocare la forza maggiore, magari ci conviene economicamente che non fare il treno ecc.
- Coloro di cui al punto 2 non sanno che su Belluno c'è un treno/h e non 12, scaldiglie che magari in passato hanno sempre funzionato, previsti 5-10 cm di neve (effettivi ancora meno), nessun problema ragionevolmente prevedibile alla linea elettrica (alberi che cadono sì e per quello qualcosa si può fare in estate e muniti di motosega), né sanno che anche se sono treni separati, fungono da unico collegamento es. tra Belluno e Venezia o Padova e pertanto fare la corsa fino a Conegliano senza il corrispondente non è una riduzione del 50% ma un azzeramento del servizio.
Tra mettere 10 ferrovieri/km (concetto scellerato e fortunatamente estirpato) e sopprimere treni c'è tutto un ventaglio di ipotesi, la prima delle quali è valutare caso per caso con cognizione di causa riguardo infrastruttura, situazione meteo, mezzi ecc. Cognizione di causa che non può esserci con l'accentramento di funzioni in direttori che non sanno neanche cosa sia un binario e emettono linee guida alle quali è chiesto di allinearsi.
Non succede mica solo in ferrovia, eh, succede normalmente nel pubblico e nella grande azienda. Con la differenza che almeno l'azienda normale ha qualcuno a un certo punto che pensa al fatto che ci sono dei clienti.
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Stazione per l'Alpago
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Comunque grazie Aln per gli interventi sempre pertinenti e interessanti.
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aln
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da aln »

...prego. 'Sta volta non è andata proprio come descrivi, in particolare a Roma, dove hanno sciaguratamente pensato di prepararsi in un certo modo che non dirò, per ritrovarsi la mattina dopo, il 26 febbraio, con una situazione assai difficile, alla quale poi si è aggiunto il treno AV piantato in linea. Forte di questa in-esperienza, Roma ha detto a varie Regioni di far scattare il "piano neve" il 1° marzo con tagli ai treni regionali del 30% in Friuli Venezia Giulia, Marche e Lazio, e del 50% in Liguraia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. Altri tagli il 2 marzo. Sabato 3 marzo con la situazione ritornata alla normalità per lo meno in Veneto, Trenitalia ha diffuso la seguente nota.
Il piano di restrizioni del traffico previsto da RFI ha comportato qualche disagio, ma ha consentito nel Veneto, e non solo nel Veneto, di superare in modo brillante le avversità meteo di questa settimana. Il risultato è che in questo momento, le ore 9.40 di sabato 3 marzo, nel Veneto la circolazione dei treni, nonostante ad esempio a Verona abbia nevicato per due giorni consecutivi, ha una puntualità del 100%. Tutti voi ricorderete analoghe situazioni nel passato che portavano a una circolazione dei treni a dir poco caotica con informazioni inesistenti, le cui conseguenze si protraevano sulla regolarità dell’esercizio per giorni. Un miglioramento sensibile a nostro parere, se accettiamo il fatto che tali eventi, molto rari, comportano disagi per tutti, non solo per chi viaggia sui mezzi pubblici.
Il piano neve di RFI ha previsto nella sostanza di ridurre la capacità di ricevimento dei treni nelle principali stazioni del Veneto, in primis Venezia SL, con l’obiettivo di mantenere in efficienza una parte degli scambi. L’esperienza del passato ha infatti dimostrato che voler mantenere in efficienza tutti gli scambi portava a conseguenze negative, a volte molto negative (ed il blocco anche di un solo scambio a Venezia SL porta a risultati molto negativi). Tale piano piano ha imposto a tutte le imprese ferroviarie, imprese merci comprese, la cancellazione di alcuni treni. Nello specifico la Direzione Regionale Veneto ha dovuto cancellare o limitare il 30% dei treni il giorno 1 marzo e il 10% il giorno 2 marzo.
Nei due giorni interessati dal piano la circolazione dei treni si è svolta in modo regolare senza alcun intoppo. I ritardi ai treni regionali sono stati determinati unicamente dalla scelta di far fermare in tutte le stazioni i treni regionali veloci per Verona e per Bologna e in alcune stazioni i treni per Udine. In modo particolare, il 1 marzo i treni per e da Bologna hanno subito ritardi, che peraltro erano pubblicizzati sul sito di Trenitalia. Una scelta a beneficio dei cittadini che fruiscono del servizio in quelle linee, poiché il piano di restrizioni della disponibilità della rete in quelle linee imponeva la cancellazione di diversi treni regionali lenti, stante l’elevato traffico, sia pur anche questo ridotto, di treni ad alta velocità e di altre imprese. Non avessimo effettuato questa scelta, a nostro giudizio positiva per i clienti, la puntualità dei treni avrebbe superato il 90%. In altre parole, meno treni, ma circolazione regolare.
Sicuramente dovremo far meglio in futuro (ad esempio la pubblicazione sul sito internet dei treni garantiti per il giorno 1 marzo è stata tardiva poiché abbiamo dovuto lavorare al programma fino a notte inoltrata, impossibile far prima, ma capisco che per le persone questo fatto abbia costituito un problema). Abbiamo dislocato in moltissime stazioni servizi di assistenza e informazione, sulla APP di Trenitalia abbiamo diffuso tante notizie in tempo reale, a bordo treno le informazioni sono state tempestive e precise. Ma non è vero, come riportato da alcuni organi di informazione, che i treni regionali nel Veneto sono andati in tilt, ripeto, non è assolutamente vero: è vero invece il contrario ed è vero che il piano attuato ha consentito di riprendere in modo immediato la regolare circolazione. E, pur accettando sempre ogni critica, ci dispiace che la realtà non venga rappresentata che quella che è stata.
Siamo sempre a vostra disposizione e rinnovo il grazie per la scelta che fate tutti i giorni di salire sui nostri treni, ciò che ci motiva ancor di più a cercare di essere sempre migliori. E in questo senso le vostre critiche e i vostri suggerimenti sono sempre i benvenuti.
Mi scuso con tutti voi per i disagi che abbiamo arrecato. Confido almeno di aver fornito una spiegazione.

Trenitalia S.p.A.
Divisione Passeggeri Regionale
Direzione Regionale Veneto
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aln
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da aln »

fsnews ha scritto:Linea Calalzo – Padova: ostacolo sui binari, riattivato il traffico fra Montebelluna e Alano-Fener-Valdobbiadene – Aggiornamento ore 9.50
Venezia, 8 aprile 2018

Aggiornamento ore 9.50
È ripresa alle 9.50 la circolazione ferroviaria fra Montebelluna e Alano-Fener-Valdobbiadene (linea Calalzo - Padova), sospesa dalle 7.50 per la presenza di un’automobile sui binari urtata da un treno in transito.
I convogli in viaggio hanno subìto ritardi fino a 40 minuti, mentre tre regionali sono stati limitati nel percorso.

Aggiornamento ore 9.30
Attivati servizi sostitutivi con autobus fra Montebelluna e Calalzo.

Ore 7.50
Dalle 7.50 la circolazione ferroviaria fra Montebelluna e Alano-Fener-Valdobbiadene (linea Calalzo - Padova) è sospesa per la presenza di un’automobile sui binari urtata da un treno in transito.
Nessun ferito.
In corso la riprogrammazione del servizio ferroviario.
Sul posto l’Autorità Giudiziaria e i tecnici di RFI.
L'incidente pare essere avvenuto - voce da confermare - a un PL tra Cornuda e Montebelluna. Il bus sostitutivo Montebelluna - Calalzo è per il regionale 1632 da Vicenza e Padova.
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da fogliadibalestra »

...e c`e` chi, tanto per fare terrorismo mediatico, titola la notizia sul Corriere delle Alpi con "Incidente ferroviario a Levada"...
E` chiaro che i giornalisti siano sempre alla ricerca della notizia che faccia piu`scalpore possibile, ma in questo caso a farne le spese, ingiustamente, e` la "nostra" povera linea Castelfranco-Belluno.
Il lettore meno attento o superficiale potrebbe pensare subito a uno scontro fra treni a Levada, quindi a una questione di sicurezza della linea, cosa che in questo caso non c`entra alcunche`.

Perplessi saluti

Max
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aln
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da aln »

Cose che i giornali dicono: pare che l'autoveicolo si sia bloccato sul passaggio a livello.
Cose che i giornali non dicono: pare che l'autoveicolo sia stato fatto muovere per parecchi metri sul binario, allontanandosi dal passaggio a livello, prima di venire colpito dall' "innominabile della Pomerania" che effettuava l' 11103.
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e550
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da e550 »

Non riesco a capire niente.
Secondo la ricostruzione giornalistica iniziale, si sarebbe spento il motore esattamente sopra il binario, e l'auto si sarebbe bloccata restando inamovibile, ma sembra anche che all'ultimo sia riuscita a ripartire restando bloccata dalle solidissime sbarre.
Poi si viene a sapere che si sarebbe mossa lungo la linea verso nord, venendo colpita dal treno sulla parte posteriore... andava in retromarcia?
Insomma... tentativo maldestro di cercare scampo muovendosi lungo la linea in cerca di un buco d'uscita, finito male perché scavalcare le rotaie non è poi così facile?
Che cosa è veramente successo? Mi chiedo se sia veramente così difficile fornire una descrizione un minimo aderente, o se ogni volta qualcuno debba cercare una giustificazione per tentare di scagionare il povero automobilista e incolpare il treno cattivo.

P.S.: ma era il PL in prossimità della stazione, o un altro? Ce n'è uno meno di 1 km più avanti lato Pederobba, in mezzo ai campi.
Ultima modifica di e550 il mar apr 10, 2018 20:15, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da aln »

Quella del motore che non andava in moto ha l'aria di essere una scusa di comodo. La questione è: perché quel veicolo si trovava là? Dopo il botto il pick up, che dava l'impressione di essere recente, si trovava circa 150 m a nord del PL della fermata di Levada e circa 50 m a sud del punto dove la Feltrina sottopassa la ferrovia. E a giudicare dai danni subiti non era arrivato in fino a quel punto sospinto per metri e metri dal treno. Anzi, sembra quasi che il treno abbia colpito prima il cassone del pick up con l'abitacolo fuori dal binario orientato verso est, e dopo l'urto sembra che l'ostacolo sia sbalzato quasi del tutto fuori della sagoma, a est del binario, con l'abitacolo verso nord. Oltre ai due PL ricordati giustamente, si notano alcuni viottoli di campagna a ridosso del binario. Sarebbe bello sapere come è andata veramente, purtroppo anche questa volta la stampa non aiuta.
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da e550 »

L'orario mi fa pensare anche ad un rientro domenicale un po' annebbiato, dai fumi del sabato sera, o un'uscita altrettanto sonnolenta, con il tipo che ha imboccato la ferrovia convinto che fosse una strada.
Oppure ad un tentativo molto maldestro di attraversare la ferrovia fuori dai PL, "tanto ho un 4x4".
In ogni caso è arrivato là dopo il passaggio del 20604 e prima dell'11103.
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da aln »

Giovedì 17 maggio è stata una giornata nera sulle nostre ferrovie. Le cose si son messe male prima a Santa Giustina Cesio dove nel corso di alcuni lavori è andato fuori uso l'Apparato Centrale. Ritardi e soppressioni parziali: una coppia di treni attestata a Feltre.
Ben peggiori esisti ha avuto il temporale nel Coneglianese: ACC fuori uso, PL della Conegliano - Vittorio e PL di Pianzano fuori controllo. Due linee paralizzate nell'ora di punta. Tanti ritardi e soppressioni, bus sostitutivi tra Treviso e Casarsa e tra Treviso e Vittorio. Il personale di RFI ha lavorato letteralmente tutta la notte, e venerdì mattina la situazione era ritornata alla normalità solo sulla Venezia - Udine, mentre sono continuati problemi ritardi e soppressioni sulla linea per Belluno fino a mezzogiorno. Alla fine nelle statistiche della Belluno - Conegliano registriamo 19 treni in ritardo, di cui 12 soppressi totalmente o parzialmente (molti treni venivano invertivano la marcia a Vittorio): il tutto per un temporale.
starlight
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da starlight »

Dal pomeriggio di oggi, la circolazione tra Vittorio Veneto e Ponte nelle Alpi è sospesa e autosostituita causa meteo avverso. Non è chiaro se a scopo precauzionale o per problemi in linea.
Qualcuno ne sa di più?
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aln
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da aln »

Non ho notizie attendibili, ma abitando in loco posso dire di non aver mai visto tanto vento con tante raffiche così forti. A Nove una linea dell'alta tensione è in corto circuito probabilmente per colpa di uno o più alberi e in più momenti ha illuminato la valle.
In provincia di Belluno dicono ci siano 100.000 utenze al buio, praticamente l'intera provincia.
Nella zona di Quero un treno è bloccato da alberi in linea. Pare che i viaggiatori siano stati raggiunti dal Soccorso Alpino.
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