Ritardi, problemi, disservizi

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tradotta
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da tradotta »

A mio modo di vedere il problema delle pensioni non è Quando andare ma Chi le deve pagare. Nel mio mondo ideale il lavoratore versa i contributi durante la vita lavorativa e quando vuole/può va in pensione percependo l'ammontare esatto in base a quanto ha versato.
Nel mondo Capovolto invece è successo che le pensioni dei "vecchi" sono state pagate, all'80% dalla Generazione dei Giovani (oltre ché dalla Fiscalità Generale) perché l'autore di questo di sistema previdenziale credeva che l'economia italiana si sarebbe espansa per l'eternità,. Invece un bel giorno di qualche decennio fa l'economia italiana s'è arrestata, i soldi per mantenere schiere di pensionati/invalidi/disoccupati ecc sono FINITI e ci siamo ritrovati con la necessità di riequilibrare il sistema. Ecco quindi l'aumento dell'età pensionabile, l'aumento dei contributi all'INPS e il passaggio al sistema retributivo.
Anch'io vorrei tanto andare in pensione a 54 anni. Anzi, per il fatto che mi sono rotto i sacrosantissimi cooooxxi, vorrei andarmene in pensione domani. Però, siccome ho versato soltanto 13 anni di contributi, e ammesso che si possa andare in pensione... quanto percepirei di assegno? 150€???
In attesa che l'economia di questo paese riparta e con esso che arrivino altri 2.000.000 di immigrati a pagarCi la pensione, dobbiamo accettare che i macchinisti Cargo si ritirino a 69 anni e i postini con le ossa del culo ormai in sgretolamento e col cervello nebulizzato ci vadano a 71 e con un assegno di 500 euro attualizzati :|
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Antonio La Quaglia
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Ringrazio Tradotta che ha espresso il concetto che volevo esprimere io.
Il discorso di Barazzuol, con tutto il rispetto, è il classico esempio di corporativismo: io penso per me e sono disposto a mandare in rovina l'Italia pur di difendere i miei privilegi e di ottenerne di nuovi.
Si dice: Giustissimo, ma perchè continuare col concetto "agli altri no, quindi neanche ai ferrovieri" e non modificarlo in "ai ferrovieri si, quindi anche agli altri": questo discorso porta dritto al fallimento totale, e non ci vuole molto, visto che tra baby pensioni etc ci siamo già vicini. Diciamo "ai ferrovieri si, agli altri no", non perchè gli altri abbassano la testa, ma perchè gli altri devono essere competitivi e sanno che se la loro azienda fallisce sono per strada, mentre i macchinisti pensano che anche se Trenitalia va in malora, chi se ne frega, io so io, e voi non siete un cazzo (compresi gli altri ferrovieri, perchè, secondo voi, fare il Dco che comanda 200 km di linea è meno stressante che fare il macchinista? Lo è molto di più, visto che una delle malattie "professionali" dei Dco è l'infarto).
Fino a quando Trenitalia potrebbe fare la fine dell'Alitalia: fallire e fare posto ad una nuova compagnia che assume chi "piega la testa" e lascia a casa chi pretende l'impossibile. Pensavo fosse una cosa pessima, ma visti certi atteggiamenti potrebbe essere il male minore.
Perchè, come dicevano i nostri nonni, "chi non si contenta dell'onesto, perde il manico e anche il cesto"
Quanto a noi capistazione, manovali, operai dei lavori etc, in pensione a 80 anni, mica siamo macchinisti!
Antonio La Quaglia.
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da barazzuol »

Esimio La Quaglia, non ho capito però qual è la ricett1a che proponi, cioè quella che non porta alla distruzione. Ammesso che ci sia.

A mio modo di vedere il problema delle pensioni non è Quando andare
infatti se guardiamo avanti di 30 anni, vedremmo che non ci sarebbe da preoccuparsi su quando andare in pensione, perchè la miseria che prenderemo ci costringerà a continuare, anzi a pregare di poter continuare a lavorare per mantenere un reddito sufficiente alla sopravvivenza.


La questione sollevata da Paolo, le finte malattie, è un mio cavallo di battaglia :D
Il metodo Brunetta non ha avuto grossi risultati, di recente i giornali hanno riportato i giorni medi di malattia che un lavoratore fa in un anno. Io, nell'innocenza della mia verginità malattisica, pensavo fossero 3-4 in media. Invece sono 17, col picco di 34 in una regione!
La ricetta ce l'ho da tempo, non me la sono neanche dovuta inventare, perchè è quella che usavano in caserma all'ultimo anno:i giorni di malattia vanno recuperati, o ritardando la pensione, o quando possibile facendo qualche ora o giorno di straordinario fino al pareggio.
Allanon
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da Allanon »

Sicuramente la spesa per le pensioni ha gli problemi evidenziati da tradotta, che sono enormi. Ma altrettanto sicuramente attribuire alle pensioni a 58 anni per i lavori usuranti (con tutte le dovute precisazioni) la colpa dell'essere vicini al fallimento totale è un'enorme iperbole che nasce da una visione consapevolmente parziale della cosa.
Non ho soluzioni pronte e non sono nemmeno particolarmente legato al problema della categoria dei ferrovieri, se non come lavoratori in generale. Sono convinto che sarà difficile che io un giorno vada in pensione, non sto di certo difendendo la mia corporazione. Probabilmente non sarò mai dipendente con le forme contrattuali dei ferrovieri. Facilmente nessuna loro garanzia si rifletterà su di me neanche indirettamente. Ma ogni teoria che individua un unico colpevole è fallace, sia "è tutta colpa dei padroni", sia "è tutta colpa di quegli avidi dipendenti che non si accontentano", sia "è tutta colpa dei politici". Io vedo grandi sprechi e privilegi altrove e un sistema economico che funziona male e produce uomini infelici e senza futuro, ma se mi dite che è colpa anche dei macchinisti almeno ora so con chi prendermela.
Per me la chiudo qui, la terza età di un macchinista non mi interessa più di quella di un Dco o di un manovale, o meglio le loro non meno della sua! Solo non credo che davvero sia peggiorando le condizioni degli uni che si salveranno quelle degli altri. Detto questo, spero, a 70 anni, di godere di buona salute e poter fare un lavoro che mi appassioni e darò sempre tutto il possibile.
barazzuol
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da barazzuol »

Vorrei anche capire dove, nel mio precedente messaggio, ho fatto passare questo concetto:
Il discorso di Barazzuol, con tutto il rispetto, è il classico esempio di corporativismo: io penso per me e sono disposto a mandare in rovina l'Italia pur di difendere i miei privilegi e di ottenerne di nuovi.
Però se sei anche tu tra quelli che considerano un privilegio le concessioni di viaggio date fino al 1991 ai familiari dei ferrovieri, dillo subito che per me si chiudere il dibattito.
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Antonio La Quaglia
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Cito: Però se sei anche tu tra quelli che considerano un privilegio le concessioni di viaggio date fino al 1991 ai familiari dei ferrovieri, dillo subito che per me si chiudere il dibattito.
No, non le considero affatto un privilegio, ma un benefit dato in cambio di minori aumenti di stipendio, quindi perfettamente legittime.
Ora non ho tempo, ma voglio dire chiaramente che non considero i macchinisti dei privilegiati o una razza dannata, semplicemente ritengo che in tempi di crisi e con tante persone, me compreso, che dovranno andare in pensione almeno a 70 anni, le richieste del Cat siano vergognose ed irricevibili.
E, per favore, non infiliamoci nel ginepraio dei cosidetti lavori usuranti, perchè una volta stabilito che esistono lavori usuranti, tutte le categorie hanno fatto a gara a dire che il proprio lavoro era usurante. Penso ad esempio che lavorare in galleria sia più usurante per un minatore che la scava piuttosto che per un macchinista che la attraversa in treno, tutto qua.
Intanto le uniche vittime di questo sciopero sono stati, ancora una volta, i viaggiatori rimasti a piedi. Queste azioni di protesta porteranno finalmente i viaggiatori a sollevarsi contro Trenitalia e a chiedere a gran voce che i macchinisti vadano in pensione a 58 anni?
Con affetto,
Antonio La Quaglia
P.s.: è ovvio che le colpe non stanno mai tutte da una parte sola, ma un pensionato oggi ottantenne che percepisce la pensione da 40 anni moltiplicato per tutti i baby pensionati non contribuisce certo a risanare la situazione del paese.
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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aln
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da aln »

Torniamo a ritardi, problemi, disservizi. Lunedì 29 dicembre 2014 non è andata bene.
Le danze si aprono a Calalzo alle ore 7.42 col regionale 5953 che viene soppresso, e non sarà il solo treno a essere cancellato. Sulla Belluno - Calalzo si registrano in tutta la giornata ben 5 soppressioni, la causa più probabile è la cronica mancanza di personale di bordo che a singhiozzo mostra i suoi effetti, ma non è da escludere che pure un guasto ci abbia messo lo zampino infierendo sulle vecchie e care nostre automotrici. Sulla Belluno - Padova non è andata meglio: nel primo pomeriggio il regionale 11081 ha maturato 133 minuti di ritardo tra l'arrivo alla stazione di Feltre e l'arrivo alla stazione di Quero Vas per motivi ancora sconosciuti. A ruota si segnalano: un treno soppresso (il regionale 11083), un po' di treni in ritardo, avvistatamento a Belluno di un gruppo di carrozze senza locomotore, avvistatamento di un treno Belluno - Padova effettuato con Minuetto, avvistato un treno di materiale ordinario effettuato con doppia trazione simmetrica di D.445. Il Minuetto è stato distolto dal servizio sulla Belluno - Conegliano provocando così nel pomeriggio la cancellazione di due treni sulla linea del Fadalto, però entrambi sostituiti da bus. In mattinata due treni sono giunti a Conegliano con poco meno di 30' di ritardo.
Ed ecco, mentre oggi succedeva tutto questo casinetto, un quotidiano on-line apriva i suoi occhi in stazione a Vittorio Veneto regalandoci l'ennesima perla giornalistica ai confini della disinformazione...
OggiTreviso.it ha scritto:Niente biglietteria, né biglietti del treno, in città
A Vittorio Veneto l'unica biglietteria è fuori uso. Lo Iat è chiuso: che si fa?

Oggi, a Vittorio Veneto, era impossibile comprare un biglietto del treno. La biglietteria automatica (nonché l'unica) della stazione ferroviaria era fuori servizio l'ufficio turistico dove si possono comprare (anche se a prezzo maggiorato) i biglietti era chiuso.
In molti, prima di salire sul treno, hanno tentato di acquistare un biglietto. Per poi arrendersi e salire in carrozza senza l'obbligatoria carta, ma con una motivazione valida (oltre che vera).
"Macchina ferma per manutenzione periodica", si legge sul display della biglietteria. "Lunedì chiuso", si rileva sulla vetrina dello IAT che, martedì e mercoledì, sarà aperto solo il mattino e, il resto della settimana, avrà comunque orari d'ufficio. "La macchina verrà ripristinata al più presto", si legge ancora sul dislay della biglietteria fuori-uso. Quando, non è dato saperlo. Ma intanto chi è in partenza da Vittorio Veneto non può far altro che salire a bordo senza biglietto. E sperare.
E' un copia & incolla, quindi gli errori sono originali. ...disinformazione perché s'invita la gente a "sperare" (?) e non si dice che in questi casi basta rivolgersi al capotreno quando si sale a bordo per poter fare il biglietto senza sovraprezzo alcuno.
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Marco
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da Marco »

A proposito di biglietto con sovraprezzo, domenica è accaduto questo fatto: tornando a casa con l'ultimo treno (Padova-belluno) passa il controllore e becca uno straniero senza biglietto, lui sostiene di non essere riuscito ad acquistare in tempo il biglietto prima della partenza, ma il controllore lo aveva già messo sott'occhio prima della partenza del treno, sapendo che quindi avrebbe avuto tutto il tempo per acquistare il biglietto. Il controllore lo invita a scendere alla fermata dove nel frattempo si è fermato il treno (camposanpiero) e acquistare il titolo di viaggio come tutte le persone normali ma lui si rifiuta, i toni si scaldano, il controllore minaccia di fargli il verbale ma lui rifiuta e lo implora di chiudere un occhio. Il controllore chiede un documento per iniziare il verbale ma il passeggero si rifiuta di mostrarlo, il controllore minaccia di chiamare i carabinieri, ma lui lo prega di non farlo, altrimenti andrebbe in galera (probabilmente non era il primo episodio). Il controllore gli da l'ultimatum e alla fine il passeggero decide di pagare e mi pare di aver capito (non ne sono sicuro in quanto c'era un po' di confusione ed ero seduto un po' lontano) che dopo tutta questo sceneggiato abbia pagato solo la tariffa base!!! Chiedo se è possibile? E chiedo qual è la procedura standard in casi di viaggiatori senza biglietto?? Morale della favola: non ci ho capito nulla!!!
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aln
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da aln »

Il biglietto a bordo senza sovraprezzo è una possibilità che c'è nella Regione del Veneto (in altre no) e solo in partenza dalle stazioni "non grandi". Sono certamente escluse località come Padova, Venezia SL, Mestre per la quantità di biglietterie presenti, automatiche e non. Meno male che c'è questa possibilità visto che a volte le biglietterie automatiche mancano del tutto o non funzionano, anche se c'è da dire che la situazione è enormemente migliorata rispetto a cinque - dieci anni fa (se serve entro nei particolari). Il rovescio della medaglia è che diventa quasi impossibile distinguere tra la buona e la mala fede del viaggiatore sprovvisto di titolo di viaggio. Così c'è chi ne approfitta, e si tratta sia di stranieri sia di italiani-veneti-trevigianbellunesi (l'ultimo l'ho visto ieri: i soldi per le sigarette e lo i-phone ce li aveva ma tre Euro per il treno no), e casi come quello che ci racconti ne sono una parziale dimostrazione. Meno male che il controllore si è impuntato e il tipo ha giustamente pagato il biglietto e non c'è stata alcuna aggressione nei confronti di chi faceva il proprio lavoro come purtroppo capita.
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Marco
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da Marco »

In effetti il caso dell'acquisto senza sovrapprezzo mi era capitato il giorno prima sul primo treno, dove un giovane di origine straniere (simile al precedente per fattezze) è montato su ad Alano senza aver avuto possibilità di comprare il biglietto e subito a chiesto al controllore un biglietto per andare fino a Montebelluna.
la cosa che mi sorprende però è il fatto (nell' episodio sopra) che dopo tutta la messa in scena il controllore nonostante avesse perso la pazienza non lo abbia "scaraventato" giù dal treno nelle mani della Polfer.
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barazzuol
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da barazzuol »

Quale polfer? A quell'ora non so se a Casteo ci sia ancora.

In questi casi ho notato che i capitreno seguono il motto pochi, maledetti e subito (e il 10% va al capotreno), piuttosto che una multa che non verrà mai pagata (e renderebbe però il 35%)
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aln
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da aln »

C'è anche l'altro motto, valido non solo tra i ferrovieri: mai avere a che fare con la PolFer.
:mrgreen:
D 342
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da D 342 »

L'anno nuovo inizia con gli scioperi. Ho letto qualche giorno fa sul sito del ministero dei trasporti che dalle ore 21 di sabato 10 gennaio 2015 alle ore 21 di domenica 11 è stato indetto uno sciopero del personale di trenitalia della regione Veneto. Si attende una conferma dal comunicato ufficiale.
D 342
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da D 342 »

Oggi l'11087 è stato cancellato per un guasto al treno. Questo è l'annuncio che è stato dato alla stazione di Padova. Cancellato anche l'11095! E a quanto pare anche l'11088. Cosa sarà successo? Problemi SSC ?
LDA
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Re: Ritardi, problemi, disservizi

Messaggio da LDA »

D 342 ha scritto:Oggi l'11087 è stato cancellato per un guasto al treno. Questo è l'annuncio che è stato dato alla stazione di Padova. Cancellato anche l'11095! E a quanto pare anche l'11088. Cosa sarà successo? Problemi SSC ?
Sembra che il treno 11080 sia morto a Quero
Poi hanno cancellato anche l'11086 delle 14:29 da PD

L'11088 e 11090 sono passati indenni.
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