Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Attualità, curiosità, rassegna stampa e altre notizie ferroviarie

Moderatori: robi, TreniBelluno Staff

Rispondi
Avatar utente
aln
rotaia 36 RA
Messaggi: 4291
Iscritto il: gio mag 26, 2005 9:56
Località: Succursale del Piave km 16 + 824

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

Confermo - e ripeto - l'assenza di lavori in corso. Il treno cantiere che hai fotografato a Perarolo ha solamente recuperato le traverse avanzate lo scorso anno dal rinnovamento del binario e rimaste in qualche spiazzo lungo la linea.
Avatar utente
e550
rotaia 60 kg/m
Messaggi: 1194
Iscritto il: mar dic 19, 2006 17:03
Località: Arsiè
Contatta:

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

Mercoledì pomeriggio era a Longarone, fermo, immobile, pulito, senza la macchina operatrice sul carrello.
Vacanze in treno? all'estero si può.
Danimarca 2009
Germania 2011
Voglio le Ludmilla in Cadore con le Silberlinge!
Jacopo Niccoli
rotaia 36 kg/m
Messaggi: 9
Iscritto il: mar feb 03, 2009 22:44
Località: Desenzano del Garda - Schio

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da Jacopo Niccoli »

sul sito di trenitalia hanno finalmente pubblicato qualcosa, ecco il link: http://www.fsnews.it/cms-file/allegati/ ... tt2010.pdf
Avatar utente
e550
rotaia 60 kg/m
Messaggi: 1194
Iscritto il: mar dic 19, 2006 17:03
Località: Arsiè
Contatta:

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

Quel comunicato era già noto.
Oggi ho instillato il tarlo in un altro amministratore direttamente coinvolto, vediamo come va... anche se ho l'impressione che se ne freghino un po' tutti.
Vacanze in treno? all'estero si può.
Danimarca 2009
Germania 2011
Voglio le Ludmilla in Cadore con le Silberlinge!
Jacopo Niccoli
rotaia 36 kg/m
Messaggi: 9
Iscritto il: mar feb 03, 2009 22:44
Località: Desenzano del Garda - Schio

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da Jacopo Niccoli »

stando a quello che è stato scritto sulla bacheca del gruppo di facebook da un tecnico di RFI, il servizio riprenderà regolarmente a pertire dal primo novembre... comunque io penso che le ferrovie ed RFI non si siano comportate correttamente nei confronti di chi usa il treno in cadore... questo tecnico ha scritto così: ""I tre treni al giorno" è un servizio limitato da considerarsi fino al ...31 ottobre per esigenze e verifiche tecniche dell'infrastruttura e dei rotabili, poi tutto tornerà "in teoria" alla normalità.
Saluti" . Io però non capisco perchè "in teoria" sia tra virgolette... vabbè, speriamo che questa riduzione del servizio rimanga solamente un lungo ricordo!
Avatar utente
MattiaC
amministratore
Messaggi: 2258
Iscritto il: gio gen 01, 1970 1:00
Località: Trichiana (Belluno)
Contatta:

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da MattiaC »

Spero vivamente anche io che tutta questa faccenda resti solo un ricordo di un brevissimo periodo nero ma vorrei anche che chi ha responsabilità per questa faccenda paghi il giusto senza finirla ai soliti tarallucci e vino... le risposte della politica nella fattispecie della Regione per bocca di Chisso però non lasciano speranze!
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer

https://twitter.com/trenibelluno
Jacopo Niccoli
rotaia 36 kg/m
Messaggi: 9
Iscritto il: mar feb 03, 2009 22:44
Località: Desenzano del Garda - Schio

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da Jacopo Niccoli »

hai ragione, comunque il tizio che dicevo è anche un tuo amico di facebook, pensavo che fosse anche socio del sito...... tra l'altro ha detto le cose un po' con leggerezza, difendendo le ferrovie, che prendono sempre per i fondelli i pendolari.......
Avatar utente
e550
rotaia 60 kg/m
Messaggi: 1194
Iscritto il: mar dic 19, 2006 17:03
Località: Arsiè
Contatta:

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

Dal Corriere delle Alpi del 5 ottobre:

Treni regionali, i sindacati lanciano l'allarme

di Paola Dall'Anese

BELLUNO. Trasporto ferroviario a rischio ridimensionamento. E' quanto temono i sindacati della provincia di Belluno. Tanto che la Cisl si sta preparando a organizzare degli incontri con i soggetti interessati.

I continui disagi agli utenti tra ritardi, orari improponibili e corse dimezzatte, la vetustà dei mezzi circolanti, oltre al fatto che sempre più spesso la rete ferroviaria bellunese resta chiusa per interventi, stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini, sempre più insoddisfatti.
In queste settimane, a cominciare dal 13 settembre scorso, sono in corso alcuni lavori sulla tratta Ponte nelle Alpi-Calalzo per permettere di scoprire come mai, da qualche tempo, le ruote dei treni che passano in questa zona sono soggette a maggiore usura.

«Si tratta di un intervento che va a favore della sicurezza dei passeggeri», precisa Lino Di Sano, della Uil trasporti, il quale però poi aggiunge: «Devo ammettere che qualche dubbio sul fatto che la provincia verrà penalizzata dai tagli al trasporto pubblico, anche ferroviario, è venuto anche a noi della Uil, tanto che abbiamo chiesto a Trenitalia se ci sia l'intenzione di tagliare prossimamente delle corse. La risposta è stata negativa».

Intanto però, con la scusa dei lavori, delle decine di treni che passavano giornalmente in provincia, ne sono rimasti sei, tre in salita e tre in discesa, mentre altre otto corse sono ora rimpiazzate dai pullman.

La preoccupazione però è alta per la Cisl. «Proprio ieri abbiamo fatto un primo incontro interno con i responsabili di categoria», precisa la segretaria provinciale, Anna Orsini, «per raccogliere le preoccupazioni molto forti di un ridimensionamento del servizio ferroviario in particolare, ma dell'intero trasporto pubblico locale in generale, a fronte di tagli previsti in finanziaria su questo settore. Quello che noi vogliamo è che non si tocchi ulteriormente la provincia di Belluno, ma che anzi si inizi ad investire partendo dalla riutilizzazione delle stazioni come centri di accoglienza e di informazione dei turisti, ma anche che si ripristinino le biglietterie e che si potenzi addirittura il trasporto su rotaia. Siamo una provincia turistica e non possiamo permetterci che i ritardi giornalieri e le altre difficoltà connesse pregiudichino il servizio. Per questo abbiamo intenzione, una volta che avremo il quadro preciso, di chiedere un incontro con tutti i soggetti interessati al problema, perchè la provincia e la sua mobilità vanno salvaguardati».

La preoccupazione è anche della Filt Cgil. «La sospensione momentanea della tratta Ponte-Calalzo non fa che pregiudicare un servizio che è già ridotto al minimo con conseguenze pericolose per il servizio stesso», precisa Alessandra Fontana, segretaria di categoria. «Tutto questo è un segnale allarmante che, unito ai tagli che si prospettano al trasporto pubblico locale, può abbattere ancora di più l'immagine di questa provincia».
5 ottobre 2010
Vacanze in treno? all'estero si può.
Danimarca 2009
Germania 2011
Voglio le Ludmilla in Cadore con le Silberlinge!
Avatar utente
aln
rotaia 36 RA
Messaggi: 4291
Iscritto il: gio mag 26, 2005 9:56
Località: Succursale del Piave km 16 + 824

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

...sono in corso alcuni lavori sulla tratta Ponte nelle Alpi-Calalzo per permettere di scoprire come mai, da qualche tempo, le ruote dei treni che passano in questa zona sono soggette a maggiore usura...
Eh già... continuano con la supercazzola e non si dà voce al bambino che dica "il re è nudo", oppure "Trenitalia è alla canna del gas".
:evil:
Avatar utente
e550
rotaia 60 kg/m
Messaggi: 1194
Iscritto il: mar dic 19, 2006 17:03
Località: Arsiè
Contatta:

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

Mah... se si considera da dove sono partiti per scrivere questo articolo si comprende che ne è uscita una mezza ciofeca.
Perchè molte informazioni sono state fornite da una persona che conoscete più o meno bene e, per non metterla nei guai, avrebbero scelto di uscire con una linea morbida che non aggiunge niente a quanto detto finora; anzi, meno di quel che sappiamo grazie a Radio Londra.
Ora non so se le informazioni circostanziate circolano ugualmente nei giusti ambienti, fatto sta che la mia impressione è quella di una generale omertà, come se a raccontare la verità si rischi il confino a Fontamara o l'esilio in un Gulag, fate voi a seconda del vostro orientamento politico. :mrgreen:
Vacanze in treno? all'estero si può.
Danimarca 2009
Germania 2011
Voglio le Ludmilla in Cadore con le Silberlinge!
Avatar utente
aln
rotaia 36 RA
Messaggi: 4291
Iscritto il: gio mag 26, 2005 9:56
Località: Succursale del Piave km 16 + 824

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

Aggiornamenti sulla vicenda.

Guardandoci attorno sembra che il picco di mezzi rotabili mancanti sia stato superato. Tuttavia sembrerebbe mancare ancora qualcosa all'appello. E c'è sempre la domanda delle cento pisole: come sta messo il materiale rotabile attualmente in forze alla Regione del Veneto e al Deposito di Treviso? Passata questa emergenza andrà tutto per quanto? Un mese? Una stagione? Un anno? Dieci anni?

Ancora guardandoci attorno, nelle stazioni... L'amico Antonio La Quaglia mi fa sapere che sono stati cambiati gli avvisi al pubblico per la maledetta "VCO delle autosostituzioni". Come forse ricordate c'è un avviso per i giorni feriali fino al 30/10/2010 e un altro per i festivi. Quest'ultimo inizialmente era valido fino a domenica 24/10/2010, ora è valido fino a domenica 31/10/2010. Così tutto dovrebbe ritornare nella normalità a partire dal 1/11/2010 (sempre che i manifesti cambino ancora nei prossimi giorni).

Volendo badare alle "voci ufficiali" degli Amministratori e di Trenitalia... Nessuno ne parla più! Chissà come vanno queste fantomatiche "verifiche tecniche" che hanno imposto la soppressione di "alcuni treni"?
Avatar utente
aln
rotaia 36 RA
Messaggi: 4291
Iscritto il: gio mag 26, 2005 9:56
Località: Succursale del Piave km 16 + 824

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

Ora Trenitalia avvisa che le soppressioni dei soliti treni continuano fino al 14 novembre.
La presa in giro continua!
Avatar utente
lucam91
rotaia 50 kg/m
Messaggi: 475
Iscritto il: gio lug 06, 2006 9:04
Località: Soligo (TV)
Contatta:

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da lucam91 »

questa sera hanno fatto un servizio al TG3 regionale (veneto) delle 19.30 su quello che sta accadendo.
se non avete visto il telegiornale, lo trovate in streaming qui: http://www.tgr.rai.it/SITOTG/HPTGR
Luca Mazzucco - lucam91
Avatar utente
MattiaC
amministratore
Messaggi: 2258
Iscritto il: gio gen 01, 1970 1:00
Località: Trichiana (Belluno)
Contatta:

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da MattiaC »

Notizia ANSA anche sul Corriere del Veneto, edizione online QUI... :evil:
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer

https://twitter.com/trenibelluno
Avatar utente
aln
rotaia 36 RA
Messaggi: 4291
Iscritto il: gio mag 26, 2005 9:56
Località: Succursale del Piave km 16 + 824

Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

Allora, ripercorriamo l'evoluzione della vicenda negli ultimi due giorni, per quanto ci è dato di sapere.

Ieri, giovedì 28 ottobre, sono stati avvistati i nuovi avvisi della VCO (variazione in corso d'orario) che istituisce la soppressione della maggior parte dei treni. Si tratta della seconda modifica... tra l'altro hanno fatto anche la furbata di spostare in avanti la data di inizio del misfatto. E' scritto infatti dal 20 settembre al 14 novembre.
Giunti a questo punto ritengo estremamente probabile la prosecuzione delle soppressioni fino all' 11 dicembre.

Oggi sulla stampa, il Gazzettino, nelle edizione locale di Belluno e nella nazionale (pagine nordest):
IL CASO Problemi anche ai binari. La Uiltrasporti: «Mancano i soldi per i ricambi»
Ruote consumate, stop al treno
Sospese alcune corse della linea Ponte-Calalzo: pericolo deragliamento

TUTTI IN PULLMAN Le ruote di un treno di cinquant’anni si sono consumate, i binari pare sia messi anche peggio. Quindi, per ragioni di sicurezza, vengono garantite in andata e in ritorno da Ponte nelle Alpi a Calalzo solo le due corse dei pendolari. Al blocco di tutte le altre Rete ferroviaria italiana e Trenitalia hanno risposto con l’introduzione degli autobus di Dolomitibus. «Non vorremmo - attacca la segreteria provinciale della Uiltrasporti, guidata da Patrizio Castiglia - che ciò rappresenti la solita politica dei piccoli passi per arrivare a una decisione drastica di chiusura della tratta parziale, se non totale».
PERICOLO C’è rischio deragliamento, chiusa per sicurezza la linea Calalzo-Ponte nelle Alpi
Ruote usurate, bloccato il treno
DENUNCIA La Uil: non ci sono soldi per i ricambiVia libera soltanto a due convogli per i pendolari

In un Veneto che ambisce all’Expo e che di questi tempi mangia quotidianamente pane e Tav succede anche che le ruote dei treni si consumino, che non ci siano né soldi né operai per aggiustarle (tanto meno per sostituirle) e che quindi una linea venga, di fatto, interrotta. Succede nel Bellunese, nella tratta Ponte delle Alpi-Calalzo. Quella, per intendersi, che in alta stagione accompagna spesso i vip nella conca di Cortina d’Ampezzo. L’incubo deragliamento, purtroppo, è tutt’altro che scontato. Quindi, per ragioni di sicurezza, vengono garantite in andata e in ritorno, tra i paesi in questione, solo le due corse dei pendolari. Al blocco di tutte le altre Rete ferroviaria italiana e Trenitalia rispondono con l’indroduzione degli autobus di Dolomitibus.
I bus da Ponte nelle Alpi fanno tappa a Faè-Fortogna, Longarone, Ospitale e Perarolo sino a giungere in Cadore. Il tutto con somma "gioia", in termini di tempi e distanze, di quanti frequentano il tragitto. Certo, non stiamo parlando di resse da grande area metropolitana. Ma di persone che, comunque, rivendicano il diritto di poter vivere e lavorare in montagna con servizi degni di questo nome. «Nel silenzio più assordante - attacca la segreteria provinciale della Uiltrasporti, guidata da Patrizio Castiglia - questo provvedimento è in vigore già da giorni e proseguirà, ufficialmente, sino al 14 novembre. Non vorremmo però che ciò rappresenti la solita politica dei piccoli passi per arrivare a una decisione drastica di chiusura della tratta parziale, se non totale, dal momento in cui il 12 dicembre scatterà il nuovo orario ferroviario o da un prossimo futuro».
Ma cos’è successo ai treni bellunesi? «Premesso che avranno una cinquantina d’anni - spiegano alla Uiltrasporti - le ruote sono consumate e non sono in grado di garantire stabilità ai mezzi. Ma a monte bisogna prendere in esame i binari che sono decisamente messi male. Vuoi per la particolare curvatura, vuoi per la scarsa elasticità, al contatto con i "cerchioni" creano grossi problemi». Per calcolare il grado di usura è in arrivo da Firenze un treno speciale: i tecnici ci viaggeranno su e giù, lungo il percorso sotto accusa, e ne valuteranno la pericolosità. «Di nuovi treni così come di nuovi profilati metallici e traversine - sottolineano i rappresentanti sindacali - ovviamente non se ne parla proprio. Se si pensa che al trasporto veneto sono stati tagliati circa 60 milioni di fondi direi che possiamo continuare a sognare». La Uiltrasporti, nel chiedere un tavolo provinciale, confida in una ferma presa di posizione di tutti i soggetti in causa per la salvaguardia della ferrovia. «Siamo preoccupati - conclude - anche per la soppressione, nella primavera prossima, del posto di controllo della circolazione dei treni tra Belluno e Mestre. Ma anche, dulcis in fundo, della chiusura della stazione di Ponte nelle Alpi».
Quindi, pare di capire, di male in peggio.
Così il Corriere delle Alpi on-line:
Ferrovie: tratta Ponte nelle Alpi - Calalzo chiusa, Trenitalia a rischio sanzioni
BELLUNO. Proteste e preoccupazioni per il servizio ferroviario in provincia. I sindacati temono che la nuova proroga della chiusura della tratta tra Ponte nelle Alpi e Calalzo voglia dire un abbandono della linea.
Di fronte alle proteste che arrivano da tutto il Bellunese, interviene la Regione: "Per la tratta ferroviaria Calalzo - Ponte nelle Alpi, Trenitalia ha finalmente comunicato che completerà le verifiche tecniche il 14 novembre prossimo. Se gli esiti saranno positivi il servizio riprenderà dal giorno successivo, lunedì 15 novembre. In ogni caso, il degrado del servizio sarà valutato alla luce degli accordi contrattuali con Trenitalia sia per quanto riguarda il calcolo dei corrispettivi sia per l'applicazione di eventuali penali".
Lo ha detto l'assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, che ha anche scritto al vicepresidente del consiglio regionale Matteo Toscani, il quale gli aveva segnalato il depotenziamento della linea ferroviaria Calalzo - Ponte nelle Alpi. A partire dal 28 agosto scorso, Trenitalia ha previsto sulla tratta degli autobus sostitutivi dei convogli ferroviari, per poter provvedere rispetto ad un anomalo aumento dell'usura del materiale rotabile circolante. In sostanza, si tratta di determinare le cause che provocano un'anomala usura della parte delle ruote a diretto contatto con la rotaia, con conseguente compromissione della stabilità del treno. "A questo riguardo - ha fatto presente Chisso - la Regione ha chiesto alla società ferroviaria di trasmettere un elenco dei materiali rotabili che operano sulla linea e di chiarire se il problema dell'usura riguarda tutti i tipi di materiale e se i problemi riscontrati incidono sulla sicurezza o creano solo problemi di circolazione. In ogni caso la comunicazione ufficiale delle corse sostitutive è stata tardiva e senza preventivo accordo con la Regione, mentre Trenitalia non è stata in grado fino ad oggi di comunicare la data del ripristino del normale esercizio".
Ancora non si è colto nel segno il problema... Si parla di "linea chiusa". NON E' VERO! La linea è aperta dalle 6.00 alle 23.00 (circa) come sempre. Si parla di "ruote consumate" e di "pericolo di deragliamento". DUBITO! Perchè i treni che circolavano fino a Calalzo sono gli stessi che, da ben quindici anni, vanno a Venezia, a Padova, a Bassano, a Treviso... perché le ruote sono consumate solo in provincia di Belluno e solo negli ultimi mesi?
Per questi ed altri motivi ho scritto che la presa in giro continua... a esserne danneggiata è la collettività, per una strategia di disaffezione al trasporto pubblico e in particolare ferroviario.

Alcune reazioni. Il Sindaco di Calalzo Luca De Carlo così scrive nel suo blog:
USURA DEI BINARI, A RISCHIO LA PONTE-CALALZO. DE CARLO: “VALUTEREMO AZIONI DA COMPIERE IN CASO DI BLOCCO DELLA TRATTA FONDAMENTALE PER L’ECONOMIA MONTANA”
“Mi auguro che le verifiche tecniche sui binari tra Ponte e Calalzo siano positive, e che il 15 novembre il servizio ferroviario possa riprendere regolarmente. Ma se così non fosse, è chiaro che da Trenitalia arriva un triste segnale nei confronti della montagna e dell’offerta di un servizio fondamentale per lo sviluppo delle terre alte”. Il sindaco di Calalzo Luca De Carlo accoglie positivamente le dichiarazioni dell’assessore regionale Renato Chisso e la notizia di una prossima risposta in merito allo stato tecnico della linea ferroviaria. “Io e il sindaco di Ponte nelle Alpi Roger De Menech attendiamo l’appuntamento a palazzo Balbi per cui il vicepresidente della Provincia Silver De Zolt ha da tempo scritto a Chisso. A questo punto, però, resta da capire chi dovrà assumersi la responsabilità di interrompere o quasi la tratta da Ponte a Calalzo se le verifiche tecniche dessero risultato negativo, privando del servizio tutta la parte alta del Bellunese. Un servizio, ricordo, utile sia d’estate che d’inverno, per i pendolari ma anche per i turisti, grande risorsa economica per il Cadore”. “Per questo – aggiunge De Carlo – se dopo il 14 novembre la circolazione ferroviaria non dovesse essere ripristinata, e dato che anche Chisso sostiene che la comunicazione ufficiale delle corse sostitutive è stata da parte di Trenitalia tardiva e non concordata, valuteremo le azioni da compiere alla luce del danno effettivo prodotto per l’economia montana. Io e De Menech in primis, ma anche tutti gli altri sindaci del Cadore che credo di trovare concordi nel volere mantenere il collegamento, fondamentale ad esempio per la fruizione della Ciclabile delle Dolomiti inaugurata 16 mesi fa da Galan e Chisso ed oggi già interessata da oltre 60mila passaggi”.
La Regione del Veneto parla per bocca dell'Assessorissimo Renato Chisso col seguente comunicato.:
“Per la tratta ferroviaria Calalzo – Ponte nelle Alpi, Trenitalia ha finalmente comunicato che completerà le verifiche tecniche il 14 novembre prossimo. Se gli esiti saranno positivi il servizio riprenderà dal giorno successivo, lunedì 15 novembre. In ogni caso, il degrado del servizio sarà valutato alla luce degli accordi contrattuali con Trenitalia sia per quanto riguarda il calcolo dei corrispettivi sia per l’applicazione di eventuali penali”. Lo ha detto l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, che ha anche scritto al vicepresidente del consiglio regionale Matteo Toscani, il quale gli aveva segnalato il depotenziamento della linea ferroviaria Calalzo – Ponte nelle Alpi.
A partire dal 28 agosto scorso, Trenitalia ha previsto sulla tratta in questione autobus sostitutivi dei convogli ferroviari, per poter provvedere rispetto ad un anomalo aumento dell’usura delle sale del materiale rotabile circolante. In sostanza, si tratta di determinare le cause che provocano un’anomala usura della parte delle ruote a diretto contatto con la rotaia, con conseguente compromissione della stabilità del treno.
“A questo riguardo – ha fatto presente Chisso – la Regione ha chiesto alla società ferroviaria di trasmettere un elenco dei materiali rotabili che operano sulla linea e di chiarire se il problema dell’usura riguarda tutti i tipi di materiale e se i problemi riscontrati incidono sulla sicurezza o creano solo problemi di circolazione. In ogni caso la comunicazione ufficiale delle corse sostitutive è stata tardiva e senza preventivo accordo con la Regione, mentre Trenitalia non è stata in grado fino ad oggi di comunicare la data del ripristino del normale esercizio”.
Ancora con la storiella delle verifiche tecniche...
Rispondi