Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

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Cursor
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da Cursor »

oggi sulla prima pagina del Gazzettino c'è qualcosa...più tardi si vedranno i dettagli!
Comunque speriamo bene...
Diskro
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da Diskro »

Avete preso la rivista i Treni?
ironia della sorte...nell'illustrare i trent'anni della cooperativa ETR hanno usato una foto che ritrae,credo, il primo treno tornato in cadore,dopo le proteste messe in atto per difendere la linea dopo la tentata chiusura della linea in quanto "Ramo secco".
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e550
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

Ho letto l'articolo.
Non m'è piaciuto affatto, questa è la replica che ho inviato al Gazzettino e, in forma leggermente diversa, allo stesso Bond.

Ho letto l'articolo odierno del Gazzettino e purtroppo non mi sento di condividere completamente la tranquillità del consigliere Bond in merito agli attuali problemi della ferrovia.
L'attuale situazione, da informazioni che ho raccolto in vari ambienti, sarebbe frutto di più fattori.
- Lavori di rinnovo dell'armamento eseguiti in modo inadeguato, questo pare assodato;
- La conseguenza è un'usura anomala delle ruote dei convogli.
Tuttavia ciò non basta per spiegare la dèbacle di questi giorni.
In conseguenza dell'usura anomala, che tuttavia risulta nota ormai da parecchio tempo, si registra una sempre maggiore difficoltà nell'avere a disposizione un numero di mezzi adeguato per coprire il servizio, un esempio lo si ha osservando che i convogli girano con un numero ridotto di carrozze.
L'officina manutenzioni più prossima è a Bologna, dato che a Mestre non eseguono lavorazioni sui treni della divisione Regionale ma solo su quelli della Passeggeri (Frecciarossa e simili); in questo caso la lavorazione necessaria è la tornitura delle ruote che necessita di un apposito impianto.
Il risultato è che il Nordest non dispone di officine in grado di curare la manutenzione, a Bologna non riescono a far fronte a tutte le richieste per cui troppi mezzi sono fermi, ne conseguono soppressioni.
Se poi si considera che molti mezzi diesel, che dovrebbero circolare da noi, sono stati stornati per effettuare servizi anche in altre linee elettrificate (sempre per lo stesso motivo: convogli fermi in attesa di manutenzione...) si capirà che il quadro generale è assai preoccupante.
In poche parole: Trenitalia non è in grado di eseguire la manutenzione che sarebbe necessaria per mantenere il livello di servizio contrattato con la Regione e per tamponare la situazione taglia dove può, ovvero nel bellunese, tanto lassù "sono solo 4 gatti che per di più prendono poco il treno".

A quanto sopra si deve aggiungere anche il problema della messa a punto dl sistema di sicurezza "SSC" che da un anno a questa parte è in fase di installazione sui treni.
A causa della perdita del segnale fra treno e terra spesso si ha l'immediata frenatura del treno e a volte si giunge il bloccaggio delle ruote, che si sfaccettano (il tac-tac-tac che si sente quando il treno poi riparte) che devono essere rettificate mediante tornitura; si torna insomma al problema precedentemente detto, altri mezzi fuori servizio.

Per questo non sono affatto tranquillo: Trenitalia non ce la sta raccontando per il verso giusto, i "lavori programmati" sono invece una scusa per mascherare una emergenza che a mio avviso non potrà risolversi in breve tempo.
Tralascio tutto il resto perchè su questo tema si potrebbe parlare a lungo.
Con i più cordiali saluti,

Paolo De Pasqual
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

Bond mi ha risposto, ha inoltrato la mia e-mail al "responsabile della mobilità".
Ora attendiamo la sua verifica.
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MattiaC
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da MattiaC »

Ho appena letto l'articolo del Gazzettino e concordo con Paolo troppo alla leggera; bene per la lettera di risposta e per la segnalazione! Vi comunico anche che si parla della faccenda sul "Corriere del Veneto" edizione di Belluno online. :roll:
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Arthur Schopenhauer

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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da barazzuol »

Tempo fa ho origliato da un tecnico di RFI che è stata cambiata la ricetta delle nuove rotaie per renderle più dure, in modo da ridurne l'usura.
Ovviamente a scapito della durata dei bordini.

Effetti della divisionalizzizzazzione.

Però le rotaie da Ponte a Calalzo non mi sembra siano così recenti, o sbaglio? Dovrebbero essere ancora "tenere".
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aln
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

Da Ponte a Calalzo l'armamento risale a una quindicina di anni fa.
Tranne qualche rotaia nelle curve di raggio minore che viene sostituita.
Tranne il tratto ponte sul Boite - Calalzo che è del 2003.
E tranne il tratto Perarolo - ponte sul Boite che è del 2009.
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aln
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

Riporto il sonnacchioso risveglio della carta stampata sulla vicenda, che non coglie il punto del problema. Il Gazzettino di Belluno oggi in edicola...
CALALZO
Chiusa la stazione
disagi per gli studenti

Timori per la possibile perdita del servizio, ma la Regione rassicura: sono solo lavori

La chiusura forzata della stazione ferroviaria di Calalzo (in foto) fa discutere. Il tratto interessato dai lavori di manutenzione scende fino a Ponte nelle Alpi e il servizio sostitutivo delle corriere della Dolomiti Bus ha già creato qualche disagio per i moltissimi ragazzi che hanno dovuto utilizzarlo per potersi sedere sui banchi il primo giorno di scuola. La paura in Cadore nasce dal fatto che l'interruzione dei treni a Calalzo non è una novità e che magari, in futuro, possa ripresentarsi per un periodo più lungo. E forse per sempre. I tagli legati al personale e ai servizi subìti dalla stazione cadorina negli ultimi anni sono stati tremendi. Il numero delle corse è pian piano diminuito nel tempo e anche i vagoni sono sempre meno affollati. E così la chiusura completa della stazione non appare un'ipotesi impossibile. «Si tratta di lavori di ordinaria amministrazione - rassicura il consigliere regionale Dario Bond - perchè questo tratto ha un estremo bisogno di manutenzione. Mi sono sentito personalmente con l'assessore alle politiche della mobilità e alle infrastutture Renato Chisso per saperne di più in merito e mi ha tranquillizzato, dicendo che gli interventi si concluderanno il prima possibile perchè i disagi che si vengono a creare sono molteplici». Primi fra tutti gli studenti. «Un blocco del genere - sottolinea infatti il consigliere riferendosi proprio ai ragazzi delle scuole- In moltissimi utilizzano il treno per andare a scuola. Poi ci sono i turisti che salgono in Cadore. È quindi fondamentale che questa situazione sia solo temporanea. Non voglio nemmeno immaginare il fatto che la stazione di Calalzo venga chiusa per sempre. Se così fosse dovremo opporci con tutte le nostre forze perchè è inutile parlare di piste ciclabili e rinascita del Cadore se poi accadono certe cose. Mi auguro invece che questi lavori si concludano a breve in modo tale da restituire al territorio un servizio fondamentale e magari anche migliorato».
Daniele Collavino
Il Corriere del Veneto edizione on line invece...
BELLUNO
Treni sostituiti dagli autobus: «Le Ferrovie facciano chiarezza»
Provincia e consiglieri regionali portano il caso a Venezia

L’allarme per la linea ferroviaria che collega Calalzo a Belluno è stato raccolto in Regione. Troppi i treni che fino al 30 ottobre saranno sostituiti dai pullman - ben otto su tredici - e troppo poco convincente anche la spiegazione fornita da Rfi che liquida il tutto parlando di «verifiche tecniche sui treni». «Questa volta si sono superati i limiti - tuona in una lettera Angelo Levis, capogruppo dell’Italia dei valori in consiglio provinciale -. Sembra che i lavori effettuati a basso costo sui binari tra Calalzo e Belluno abbiano portato a un deterioramento precoce dei materiali. Per non parlare poi che del resto dei treni che circola nel Bellunese, che ha visto ridotto il numero di carrozze con inevitabili conseguenze negative per i viaggiatori che li utilizzano nelle zone di pianura, tutti accalcati nella tratta da Conegliano a Venezia. Ho posto all’attenzione dell’assessore De Zolt il nuovo grave disagio che interessa le tratte ferroviarie bellunesi: a lui e al Presidente Bottacin chiedo di finirla con i rimpalli di responsabilità; è opportuno e doveroso fare in tempi rapidissimi un giro a Venezia per mettere fine a questo scempio che i cittadini bellunesi sono costretti a sopportare ormai da troppo tempo. Se era capibile e necessaria l’interruzione programmata di due settimane per i lavori alla stazione di Santa Croce, questa ulteriore e lunga sospensione delle linee non è comprensibile ed è fin troppo generica. Forse Trenitalia teme che qualcuno faccia notare che non si sta rispettando il contratto di servizio e quindi che è sanzionabile?».
«La responsabilità per i trasporti su rotaia non è nostra - è la risposta secca di Bottacin - ma della Regione. È a loro che bisogna chiedere spiegazioni, noi più che raccogliere le lamentele dei pendolari sul nostro sito non possiamo fare». Di diverso avviso l’assessore provinciale ai Trasporti, Silver De Zolt, che ieri mattina ha preso carta e penna e ha scritto due lettere destinate all’assessore regionale ai Trasporti, Renato Chisso, e ai vertici di Rfi per chiedere spiegazioni su questa sostituzione di treni con pullman: «Aspetto le prime risposte a giorni - assicura De Zolt -. Bisogna fare chiarezza nel più breve tempo possibile sulle future intenzioni di Rfi». Nel frattempo sulla questione si sono attivati anche i consiglieri regionali Dario Bond e Sergio Reolon. «Ho già fatto interessare a questa vicenda l’assessore Chisso - spiega Bond -, gli ho chiesto di avere precise rassicurazioni da Rfi sul fatto che si tratti di una questione temporanea, oppure, nella peggiore delle ipotesi, se si possa trattare di un’effettiva prova generale di abbandono della linea. Sono andato di persona nella stazione di Ponte nelle Alpi e ho visto alcune persone in difficoltà, turisti che non hanno potuto caricare le proprie bici sui pullman e sono dovuti restare a terra. È un problema che va risolto nel più breve tempo possibile: così perdiamo turisti e pendolari». Decisa anche la presa di posizione di Reolon: «È gravissimo che Rfi stia portando avanti un possibile progressivo smantellamento della linea che porta a Calalzo - spiega il consigliere regionale del Pd -. Quando ero presidente della Provincia avevo messo in piedi un tavolo di dialogo con Rfi e Regione per risolvere i problemi e tenere alta l’attenzione nei confronti della reste ferroviaria bellunese; sarebbe opportuno ristabilire questo tipo di contatto, è troppo facile per Bottacin rimpallare le responsabilità alla Regione fingendo di non poter fare nulla».
Bruno Colombo
Effetti della divisionalizzazione 2: quella volta che bisogna rivolgersi a TRENITALIA si va da RFI; quell'altra volta che bisogna rivolgersi a RFI si bussa da TRENITALIA.
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da marco1114 »

Ieri sera ho visto una corriera Dolomitibus Calalzo-Belluno col carrello per le biciclette! Forse stanno considerando la questione. Per il resto si aspetta e vediamo se faranno qualcosa di buono piuttosto che arrendersi e chiudere.
Marco Tarroni
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e550
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

Più passa il tempo e più trova conferma la voce che nessuno vuol dire ma tutti sussurrano: materiale rotabile indisponibile, per non sopprimere nel resto del Veneto chiudono a Belluno.
In breve: Trenitalia BUGIARDA e in malafede.
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Spenotto
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da Spenotto »

e550 ha scritto: In breve: Trenitalia BUGIARDA e in malafede.
MA NO!
CHE NOVITA' :o :o :o :cry: :cry: :cry: :cry:
Walter
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

In questo caso siamo a livelli allucinanti.
Ma quelli pensano che siamo tutti degli emeriti deficienti?
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aln
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

Dal Corriere delle Alpi di lunedì 20 settembre 2010.

La protesta dei sindaci bellunesi
"Non toglieteci il treno Ponte-Calalzo"
I sindaci Luca De Carlo (Calalzo) e Roger De Menech (Ponte nelle Alpi) non nascondono i timori e chiedono una riunione in Regione per capire il destino del collegamento tra la Valbelluna e il Cadore
CALALZO. "Non vorremmo che la sospensione temporanea del collegamento ferroviario da Ponte nelle Alpi a Calalzo fosse il preludio all'idea di Trenitalia di interrompere il servizio in via definitiva": dopo l'esito dell'incontro in Provincia, i sindaci Luca De Carlo (Calalzo) e Roger De Menech (Ponte nelle Alpi) non nascondono i timori e chiedono una riunione in Regione per capire il destino del collegamento tra la Valbelluna e il Cadore.
"Abbiamo ricevuto in questi giorni numerosissime proteste dai nostri cittadini per la sospensione temporanea del servizio, prevista al momento fino ad ottobre - dichiara De Menech -. Ora il rischio e le preoccupazioni sono che Trenitalia decida di interrompere a Ponte la ferrovia, danneggiando un intero comprensorio e tutta la parte nord della provincia. Questo nonostante le ripetute sollecitazioni inoltrate alla stessa Trenitalia dal vicepresidente De Zolt".
"Non vogliamo nemmeno immaginare una prospettiva di questo tipo - gli fa eco De Carlo -, dato che gli utenti si stanno convincendo che la decisione di Trenitalia vada nella direzione di verificare la reazione del territorio nei confronti della soppressione del servizio. Una scelta del genere da parte di Trenitalia sarebbe compiuta nella sola logica di una penalizzazione eccessiva per un territorio che a quel punto avrebbe unicamente l'Alemagna come direttrice verso nord".
... ripetuto dal Gazzettino di Belluno di martedì 21 settembre 2010.
FERROVIA A RISCHIO
Calalzo e Ponte nelle Alpi protestano: se chiude, danno
«Non vorremmo che la sospensione temporanea del collegamento ferroviario da Ponte nelle Alpi a Calalzo precludesse in realtà all'idea di Trenitalia di interrompere il servizio in via definitiva». La reazione dei sindaci Luca De Carlo di Calalzo e Roger De Menech di Ponte nelle Alpi è chiara e decisa. L'incontro avuto in Provincia ha allertato anche il vicepresidente Silver De Zolt, che ora si muoverà con la Regione per comprendere il destino del collegamento ferroviario tra la Valbelluna e il Cadore.
«Abbiamo ricevuto in questi giorni numerosissime proteste dai nostri cittadini - dichiara De Menech - e non vorremmo ora che Trenitalia si sogni di interrompere a Ponte la ferrovia, danneggiando un intero comprensorio e tutta la parte nord della provincia». «Non voglio nemmeno pensare a una prospettiva di questo tipo - tuona De Carlo - dato che gli utenti si stanno convincendo che la decisione di Trenitalia vada nella direzione di verificare la reazione del territorio nei confronti della soppressione del servizio.
In questo caso confermo nella maniera più assoluta la contrarietà di tutta la parte alta della provincia e non solo, visto che anche il sindaco di Ponte ha manifestato come me tutta la sua preoccupazione. Una scelta del genere da parte di Trenitalia sarebbe compiuta nella sola logica di una penalizzazione eccessiva per un territorio che a quel punto avrebbe unicamente l'Alemagna come direttrice verso nord. Alla Regione illustrerò anche le problematiche relative alla nostra biglietteria che già è stata oggetto di discussioni con i vertici di Dolomitibus. L'interruzione del collegamento ferroviario non danneggerebbe solo i comuni interessati dalla tratta, ma penalizzerebbe l'intero Cadore: su questo sono certo di raccogliere e coniugare le istanze di tutti i miei colleghi sindaci del comprensorio». I due sindaci si muoveranno quindi in prima linea e porteranno le istanze degli utenti in Regione, davanti all'assessore Chisso .
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

Era ora che si svegliassero!

Ah, stamattina 11109 composto da tripla di ALn.668.3100 in luogo delle solite 5 MD + D.445, in arrivo a Belluno con 20' di ritardo.
Idem con patate anche lunedì, non ho visto il materiale ma era abbondantemente in ritardo (PL prima della galleria chiuso alle 7.50)
Per la gioia dei miei studenti, arrivati puntualmente in ritardo.
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MattiaC
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da MattiaC »

In Abruzzo sono perlomeno più seri che qui in Veneto... almeno dicono la verità circa più o meno quasi... anceh se mi sa tanto di chiusura anche qui! Leggere per credere! http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vg ... 16f90aRCRD :cry: :cry:
Mattia Centeleghe
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