Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

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e550
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

Hanno voluto "risparmiare" sui costi di manutenzione riducendola al di sotto del minimo necessario per far camminare i treni, questa è la conseguenza.
Ora ci vorrebbe qualcuno che tagliasse un po' di teste, a cominciare da quella del capo supremo, dei suoi vassalli, valvassori e valvassini.
Mi sa che siamo solo al principio della disfatta, una compagnia aerea in una situazione simile sarebbe già stata messa a terra e sulla via del fallimento.
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aln
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

... ma questa è la filosofia di Mauro Moretti, fresco di riconferma, che fa il lavoro sporco di ridurre al minimo storico il trasporto ferroviario in Italia. Ed evidentemente a Venezia ha dei buoni complici.

Curioso che in Abruzzo siano stati meno falsi nel dichiarare i motivi della "semichiusura".
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aln
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

e550 ha scritto:Era ora che si svegliassero!
Io aspetto con ansia il comunicato della Regione. Lo aspetto! Voglio vedere come "ce la menano" per nascondere anni di gestione fallimentare del trasporto ferroviario.
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MattiaC
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da MattiaC »

[SDRAMMATIZZO ]...Io aspetto con ANSA :| :| [/SDRAMMATIZZO]
Mister Mandarino a Venezia ha un'ottima mano...ormai lo si è capito! Certo non pensavo fosse un problema tanto grande.. ho sempre considerato il veneto e i sui depositi un'isola felice e posso dire con certezza che chi c'era finora ha fatto il possibile per conciliare quello che imponeva l'azienda con quello che è un po di "quel che si dice" ... :|
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e550
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

La cosa peggiore è che MM fa comodo a tutti, è stato messo lì da chi c'era prima e chi c'è adesso trova "solo" i risultati e approva.
Comunque se continua così penso sarà difficile tener buona la gente...
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Jacopo Niccoli
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da Jacopo Niccoli »

scusate se mi intrometto nella discussione: non ho mai partecipato attivamente al sito prima d'ora... avrei due domande da fare: la prima riguarda la stazione di Santa Croce del Lago, perchè l'hanno rimessa a nuovo nel piano binari se sopprimono la linea? e perchè hanno restaurato i fv della linea come quelli di ospitale e perarolo? perchè installare l'SSC? in sostanza, perchè vengono fatti degli investimenti proprio quando il servizio viene ridotto o soppresso??????? per mobilitarmi creerò un gruppo su Facebook a mio nome, spero che tutti voi di trenibelluno vogliate iscrivervi. se ci sono manifestazioni varie fatemi sapere, anche se abito lonatno.... spargerò la voce anche al club di fermodellisti a cui sono iscritto(fermodellisti alto vicentino) e a cui è iscritto anche Paolini, il quale potrebbe dare una mano per perorare la nostra causa!!!!! a presto!!!!!!!
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Alex_E453
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da Alex_E453 »

S. Croce si trova nella tratta compresa tra Conegliano e Ponte nelle Alpi, questa (si spera) non verrà soppressa, la tratta "incriminata" è quella tra Ponte nelle Alpi e Calazo.
Le modifiche alla stazione di S. Croce vengono apportate per permettere una più agevole gestione della circolazione, specie in caso di ritardi e/o anormalità.
Quanto agli investimenti fatti su una linea che vorrebbero chiudere... stiamo parlando di Trenitalia, un'azienda guidata da abili dirigenti che grazie alle loro capacità gestionali hanno incrementato gli introiti a tal punto da potersi permettere di sperperarli :roll: :| . Episodi simili se ne sono verificati un sacco... E636 con tanto di macchinette per il caffè, lavabi e via dicendo, E646 e E645 attrezzate con SCMT, tutte accantonate dopo poco, carrozze ripellicolate e riarredate che ora giacciono accantonate nei depositi (vedasi le varie WR, alcune anche in livrea Artesia), soldi spesi per le pellicole degli ETR 500 (la vecchia livrea AV è durata qualche mese se non vado errando), poi ci sono tanti altri esempi dei lampi di genio dei dirigenti TI, le 655 accantonate e poi rimesse in servizio, l'obrobrio degli ESCI e sicuramente molti altri che ora non mi sovvengono... :roll: :(
Jacopo Niccoli
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da Jacopo Niccoli »

concordo pienamente con il tuo punto di vista: anch'io ho avuto (purtroppo) modo di vedere gli scempi fatte dalle ferrovie. un'altra cosa non mi è chiara: fino al 12 dicembre, dopo il mese di ottobre, il servizio ritornerà - almeno provvisoriamente - quello di sempre? questa domenda nasce dal fatto che il 28 novembre inizia la fiera del gelato di Longarone, alla quale parteciperò ed a cui arriverei in treno, non possono penalizzare il servizio con un evento tanto importante su scala internazionale....... e comunque tempo fa ho letto su TT che la tratta in questione, assieme ad altre nel veneto, passerà sotto la gestione della Sistemi Territoriali: non so se l'idea ancora ci sia.....
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aln
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

Jacopo Niccoli ha scritto:Il servizio ritornerà - almeno provvisoriamente - quello di sempre?
Stando agli avvisi esposti finora, sì. Ma non sappiamo se all'ultimo giorno esporranno altre novità.
Jacopo Niccoli
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da Jacopo Niccoli »

ciao a tutti, il gruppo su facebbok è pronto! cercatelo digitandone il nome dove c'è la finestra con la lente di ingrandimento disegnata accanto. il nome è: "comitato per salvare la ferrovia ponte nelle alpi - calalzo". iscrivetevi numerosi!
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aln
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da aln »

In questi ultimi giorni nei palazzi veneziani s'è parlato/sparlato un po' di ferrovia... Qualche comunicato stampa.
Trasporti: Puppato (Pd) a Chisso, non basta scaricare colpe su Trenitalia
Venezia 22 set. 2010 - "L'assessore Chisso non può cavarsela scaricando
ogni responsabilità per i disservizi a Trenitalia. E' il governo di questa
Regione che deve fare la propria parte. Di buone intenzioni abbiamo fatto il
pieno: ora è il momento di investire per raddrizzare una situazione che vede il
trasporto ferroviario veneto agli ultimi posti a livello nazionale".Lo afferma,
in una nota, la capogruppo del PD in Consiglio regionale Laura Puppato, al
termine della seduta della commissione Urbanistica e trasporti chiamata a
discutere delle questioni relative alla mobilità su ferro."La cosa più
incredibile - afferma Puppato - è che Chisso abbia promesso di voler mantenere
il livello attuale dei servizi
: forse non si rende conto dell'indecenza e di
quanto siano oggi indecorosi"."La verità è - aggiunge la capogruppo del Pd -
che questa Regione, mentre spende 800 milioni all'anno per la viabilità su
gomma, ne investe, (come risorse aggiuntive al contratto di servizio) appena 8
tra materiale rotabile e servizio per passeggeri e merci. Un dato che ci
colloca in coda tra le Regioni italiane
, praticamente al pari di Liguria (7,8
milioni) e Calabria (6 milioni), mentre la Lombardia svetta con 144 milioni e
il Piemonte si attesta sopra i 55 milioni"."E se guardiamo - prosegue - ai
finanziamenti dati dello Stato alle Regioni per il contratto di servizio,
mentre il Veneto riceve la miseria di 43,2 milioni, la Lombardia domina con
394,6 milioni, il Piemonte ne riceve 161, per non parlare poi di Lazio (266),
Toscana ( 237) e Campania (162). Al Veneto arrivano addirittura meno soldi
rispetto a regioni terrritorialmente piccole come Abruzzo (57) o Marche (56).
Il tutto con la beffa dei tagli che arriveranno, pari a 14 milioni per il
Veneto"."Solo per mantenere lo stato attuale dei servizi - conclude Puppato- la
Regione dovrebbe triplicare la propria parte di investimento nel trasporto
ferroviario, voce che attualmente rappresenta solo lo 0,04% di tutto il proprio
bilancio a differenza, ancora, della Lombardia che investe 15 volte tanto
rispetto al Veneto (lo 0,54% del proprio bilancio), del Piemonte (0,43%) o
dell'Emilia-Romagna (0,32%). E meno male che dovremmo essere primi.
Trasporto pubblico locale: commissione ad assessore Chisso, più fondi
Venezia 22 set. 2010 - Alla vigilia delle gare di affidamento dei
servizi di trasporto pubblico locale, che la Regione Veneto deve indire entro
il 31 dicembre di quest'anno, la commissione regionale Urbanistica e trasporti,
presieduta da Andrea Bassi (Lega) ha fatto il punto con l'assessore competente
Renato Chisso sui problemi e le prospettive di riorganizzazione dei trasporti
su ferro, gomma e acqua che collegano il Veneto. Di fronte agli obiettivi
illustrati da Chisso (gare su base provinciale che impegnino le aziende locali
del trasporto su gomma a forme di sinergia tutelando nel contempo
l'occupazione, nuovo contratto di servizio con Trenitalia che introduce alcune
migliorie e impegno a mantenere nel bilancio di previsione 2011 risorse
adeguate per la voce trasporti), è opinione condivisa da tutta la commissione
che siano indispensabili maggiori investimenti per il settore. Un'opinione che
si è trasformata in raccomandazione istituzionale all'esecutivo e che
l'assessore Chisso si è impegnato a fare propria in sede di definizione del
bilancio regionale 2011. Nel corso del confronto il vicepresidente della
commissione Diego Bottacin (Pd) ha denunciato il peggioramento in tutto il
territorio regionale della qualità dei servizi di trasporto pubblico sia dei
bus che dei treni. "I chilometri e le linee del trasporto pubblico sono rimasti
quelli di un tempo, di un Veneto che non c'è più, mentre le realtà urbane, gli
stili di vita e le esigenze di studio e di lavoro sono radicalmente cambiati".
Bottacin ha contestato inoltre il sistema delle gare provinciali, "funzionale -
ha detto - a conservare un sistema di trasporti frantumato, incoerente e
inefficiente". "In questo modo si difendono le poltrone nei consigli di
amministrazione delle varie aziende - ha detto rivolgendosi a Chisso - non
certo l'interesse dell'utenza di poter disporre di servizi di efficienza
europea, possibilmente integrati". Preoccupato per i ritardi "oggettivi"
accumulati dalla politica regionale nei confronti del trasporto pubblico locale
si è detto anche Lucio Tiozzo, sempre del Pd. Secondo Tiozzo non basta
impegnarsi a mantenere inalterate le poste di bilancio per questa voce, servono
invece "maggiori investimenti". Né appare sufficiente - a detta dell'esponente
democratico - bandire gare prendendo come parametro il livello attuale dei
servizi, perché - ha chiarito - negli ultimi dieci anni si è investito molto
sulle infrastrutture stradali ma poco o nulla sulle reti del trasporti pubblico
su gomma, su rotaia e su acqua, con inevitabile decadimento dei servizi stessi.
"Prima di bandire le gare - ha concluso Tiozzo - bisognerebbe stabilire quante
risorse intende investire la regione e quale livello di servizi intende
raggiungere". Pure la capogruppo del Pd Laura Puppato ha denunciato il
sottofinanziamento cronico di cui soffrono i trasporti pubblici in Veneto e gli
effetti della manovra Tremonti. "La nostra regione - ha affermato - destina al
trasporto pubblico locale appena lo 0,04 del proprio bilancio, una percentuale
paragonabile a quella della Calabria, a fronte di regioni come Lombardia ed
Emilia Romagna che destinano a questa voce quasi l'1 per cento delle loro
risorse. A questo ora vengono ad aggiungersi i tagli imposti dalla manovra
Tremonti, che per il Veneto valgono 14 milioni di euro su 43,2, circa il 30 per
cento. Dovremmo invece triplicare gli stanziamenti, per riuscire a mantenere i
servizi esistenti. Investire nel trasporto pubblico locale significa inoltre -
ha sottolineato la capogruppo - investire nello sviluppo sostenibile e creare
nuova occupazione e occasione di crescita e di innovazione per le nostre
aziende". Un invito a fare tesore di osservazioni e proposte delle associazioni
degli utenti al fine di adottare quelli accorgimenti tecnici che possono
migliorare i servizi di trasporto è arrivato da Piero Ruzzante (Pd), mentre
Giuseppe Berlato Sella (Pd), facendosi portavoce delle istanze del territorio
vicentino, ha invitato l'assessore a rivedere insieme alla commissione le
ulteriori fasi di avanzamento del sistema ferroviari metropolitano veneto alla
luce dei progetti relativi al futuro tracciato della Tav (la linea ad alta
capacità che attraverserà il veneto da ovest e est) e dei necessari punti di
raccordo.
Da considerazioni di carattere regionale, scendiamo al locale...
Treni: Reolon (Pd), potenziare linea Ponte nelle Alpi-Calalzo
Venezia 23 set. 2010 - Il timore è che la momentanea sospensione del
servizio ferroviario tra Ponte nelle Alpi e Calalzo nasconda la volontà delle
Ferrovie dello Stato di ridimensionare o addirittura di smantellare il
collegamento
. A farsi interprete della preoccupazione di utenti e
amministrazioni locali è il consigliere regionale Sergio Reolon (Pd) che ha
rivolto una interrogazione "urgente" alla Giunta veneta. Reolon chiede quali
garanzie il governo regionale possa fornire sulla ripresa della tratta e
domanda un preciso impegno della Regione per migliorare i collegamenti
ferroviari tra Venezia e Calalzo e tra Padova e Calalzo, che dostituiscono "i
due assi fondamentali" della rete ferroviaria nella provincia di Belluno.
FERROVIA CALALZO – PONTE ALPI. CHISSO
Comunicato stampa Regione Veneto n° 1666 del 23/09/2010
(AVN) – Venezia, 23 settembre 2010
“Suggerisco al consigliere Reolon di non farsi prendere dagli spasmi dell’
emotività su una questione che ha contorni tutto sommato tranquilli. Chi sogna
i fantasmi alle volte cade dal letto”.
Lo ha affermato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato
Chisso, commentando le dichiarazioni del consigliere del PD Sergio Reolon che
paventa un blocco a tempo indefinito dellla tratta ferroviaria Calalzo – Ponte nelle Alpi.
“Aggiungo solo due cose”, ha detto ancora Chisso. “La prime è che, per quanto
non sempre abbia avuto modo di veder confermata la mia fiducia nelle
affermazioni di Trenitalia, qui ci troviamo davanti ad un fatto preannunciato e
abbastanza ordinario
. La seconda è che, in ogni caso, il servizio nel Veneto è
regolato da un contratto, che non può essere sconvolto o modificato a capocchia
da una delle parti senza subire conseguenze. Noi stiamo con il fiato sul collo
della società ferroviaria, pronti ad intervenire ogni volta che qualcosa non va
(e non sono pochi e rari casi). Per contro, se non ha fiducia in Trenitalia,
dica ai suoi di smetterla di chiederci di aumentare il finanziamento già
fissato a livello contrattuale. Io prima voglio vedere se il servizio migliora,
poi semmai chiedo e pago qualcosa in più
”.
“Quanto al ‘preciso impegno per potenziare il collegamento ferroviario con il
bellunese’ – ha concluso Chisso – il consigliere PD sfonda una porta aperta,
anzi rischia proprio di cadere perché questa porta l’abbiamo tolta da tempo: il
bellunese è da anni nei nostri pensieri per quanto riguarda le
infrastrutturazioni, ferroviarie e non solo”.
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aln
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

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[quote="L'assessore regionale Renato Chisso sulla "semichiusura" della Calalzo - Ponte"]
...una questione che ha contorni tutto sommato tranquilli...[/quote]
Va a remengo! Questa è una affermazione che ha contorni tutto sommato demenziali e che dimostra come l'assessore abbia scarsa consapevolezza di quello che sta accadendo.

[quote="L'assessore regionale Renato Chisso sulla "semichiusura" della Calalzo - Ponte"]
...ci troviamo davanti ad un fatto preannunciato e abbastanza ordinario...[/quote]
Ma va a remengo! Se il "preannunciato" consiste nel mettere fuori gli avvisi due giorni prima della VCO... Le soppressioni del 28 e 29 agosto erano "preannunciate" in tempo reale solo dai monitor delle stazioni, nemmeno i ferrovieri capivano cosa stesse accadendo... Quanto all' "abbastanza ordinario" non ci sono parole: per trovare un precedente della chiusura della Calalzo - Ponte, che sottolineo non è imputabile ad esigenze di lavori sull'infrastruttura, bisogna tornare agli anni Quaranta con un Paese distrutto e sanguinante. Triste e preoccupante se dal punto di vista dei trasporti siamo tornati indietro così.

[quote="L'assessore regionale Renato Chisso sulla "semichiusura" della Calalzo - Ponte"]
...prima voglio vedere se il servizio migliora, poi semmai chiedo e pago qualcosa in più...[/quote]
Ma va a remengo! Il servizio sta andando a puttane, e quindi sei contento che "paghi" meno.
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

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Dal Gazzettino di Belluno di venerdì 24 settembre 2010.
Troppi disagi, il sindaco teme un depotenziamento della linea
Paura di perdere il treno
Il Comitato: «Solo verifiche sui binari». Reolon: «Tratto carente»

«Se la sospensione delle corse lungo la tratta Ponte nelle Alpi-Calalzo è legata ad interventi, ora in corso, sulla linea stessa come ci ha assicurato Trenitalia, allora non ci sono problemi. Ma le preoccupazioni dei cittadini che vengono a parlarmi sono legate al timore che la sospensione delle corse sia invece preludio ad un generale depotenziamento della linea. Visti i tanti tagli ai servizi, la gente mette le mani avanti».
Il sindaco di Ponte nelle Alpi Roger De Menech riferisce in questo modo situazione e disagio dei molti suoi concittadini che, costretti al pendolarismo per motivi di lavoro e studio, manifestano timore per le sorti delle linee ferroviarie e dei servizi su queste garantiti.
Un problema che va al di là dei lavori di questi giorni. Lo testimoniano le molte lettere e segnalazioni che arrivano in redazione circa ritardi, treni bloccati fra una stazione e l'altra e annullamenti di corse; lo testimonia anche la stessa nascita del Comitato pendolari che recentemente si è riunito ancora una volta a Polpet di Ponte nelle Alpi, sotto la guida di Bartolomeo Boscolo, del Comitato nazionale pendolari, che ieri ha detto: «Trenitalia sta facendo delle verifiche tecniche perché su quella tratta le ruote si consumano molto, ma dal 1° novembre le corse riprenderanno regolarmente. Ma il fatto è che la Regione fa apposta perché vuole finanziare Dolomitibus e privilegiare il trasporto su gomma. Da anni, inoltre, veneziani e trevisani chiedono qualche treno in più verso Calalzo e Feltre. Inutilmente».
Sull'argomento interviene anche il consigliere regionale Sergio Reolon (Pd) che in un'interrogazione paventa la chiusura della linea: «Il timore è che la momentanea sospensione del servizio ferroviario tra Ponte e Calalzo nasconda la volontà di Trenitalia di ridimensionare o addirittura di smantellare il collegamento». E aggiunge: «Ricordo che nel piano regionale dei trasporti questo tratto ferroviario viene definito carente, sottolineando come esigenza prioritaria quella di ridurre i tempi di percorrenza. Obiettivi messi nero su bianco cui la giunta regionale non può sottrarsi». Nell'interrogazione Reolon chiede anche quali garanzie il governo regionale possa fornire sulla ripresa della tratta e domanda un preciso impegno della Regione per migliorare i collegamenti ferroviari tra Venezia e Calalzo e tra Padova e Calalzo, che costituiscono «i due assi fondamentali» della rete ferroviaria nella provincia di Belluno.

Chisso: «Chiusura annunciata e la linea è nei nostri pensieri»
«Chi sogna i fantasmi alle volte cade dal letto». Così l'assessore regionale alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso (foto) replica alle dichiarazioni del consigliere Pd Sergio Reolon che paventa un blocco a tempo indefinito della tratta ferroviaria Calalzo-Ponte. E aggiunge: «La chiusura temporanea della tratta è «un fatto preannunciato e ordinario; in ogni caso, il servizio nel Veneto è regolato da un contratto che non può essere sconvolto o modificato da una delle parti senza subire conseguenze. Noi siamo pronti ad intervenire ogni volta che qualcosa non va».
Ma se Reolon «non ha fiducia in Trenitalia, dica ai suoi di non chiedere di aumentare il finanziamento». Per quanto riguarda l'impegno per «potenziare il collegamento ferroviario, il bellunese è da anni nei nostri pensieri». (G.S.)
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

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Il sindaco di Ponte nelle Alpi Roger De Menech ha scritto: ...Se la sospensione delle corse lungo la tratta Ponte nelle Alpi-Calalzo è legata ad interventi, ora in corso, sulla linea stessa come ci ha assicurato Trenitalia, allora non ci sono problemi...
Signor Sindaco, da quando le Ferrovie dello Stato si sono divisionalizzate in tante società c'è parecchia confusione, però ci sono dei punti fermi.
La linea ferroviaria è competenza di RFI.
I treni sono competenza di Trenitalia.
Quindi Trenitalia non è minimamente in grado di assicurare che ci sono interventi in corso su una linea ferroviaria. Sembrerebbe invece che Trenitalia sia giunta al punto di non avere più un numero di treni sufficente a causa troppi di mezzi in riparazione o guasti, e quindi gli interventi in corso sarebbero "a casa sua".
Ci sono riscontri che per RFI la linea è a posto. Chiunque prenda uno dei treni superstiti può constatare come non ci siano lavori in corso tali da imporre la chiusura parziale della linea.

Bartolomeo Boscolo, chi era costui? Mi limito a citare dalla quarta di copertina di un suo libricino.
...nato a Venezia nel 1946 ... dal 1994 coordina, in qualità di presidente la Consulta Nazionale dei Pendolari...
Caspita: presidente dal 1994, allora deve essere la consulta nazionale della Corea del Nord!
Altre informazioni su richiesta.
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Re: Ponte nelle Alpi - Calalzo senza treni (o quasi...)

Messaggio da e550 »

Sulle parole del sindaco di Ponte nelle Alpi vorrei chiosare con una frase detta da un tizio messo in croce circa 2000 anni fa... che dite, è troppo cattiva?
La realtà è che tutti parlano senza sapere di che cosa stanno parlando, mentre chi invia scritti "circostanziati" viene censurato (io, ho mandato una letterina al gazzettino e se ne sono guardati bene dal pubblicarla, meglio scrivere baggianate)
Su Boscolo... :roll:

Dimenticavo, sono salito un paio di volte in Cadore per fatti miei, ma non ho mancato di buttare un occhio alla linea fina quasi a Sottocastello.
Non ho visto la benchè minima traccia di macchine e/o cantieri e/o personale a controllare, ispezionare, verificare...
Torno a dire: pensano che siamo tutti dei deficienti, che beviamo qualsiasi bugia.
Amministratori locali in testa.
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