Quali potenziamenti infrastrutturali?

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Freccia della Laguna
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Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da Freccia della Laguna »

In un documento della Regione Veneto (l'allegato A alla Dgr n. 984 del 23 marzo 2010) si definiscono alcuni interventi infrastrutturali prioritari in parte in corso di realizzazione, come l'aggiunta di binari per il servizio SFMR nelle stazioni di Padova e Portogruaro, l'aumento delle sezioni di blocco tra Venezia e Mestre, il miglioramento o la creazione dei punti di incrocio di S.Croce del Lago, Noale e Castello di Godego, eccetera.

Per una seconda fase successiva si indica, relativamente alla linea Padova-Calalzo, che "è necessario istituire un tavolo tecnico che, in un periodo
massimo di 6 mesi dalla data del presente documento, consenta di individuare gli interventi necessari
ad implementare, sulla base delle attese della domanda di mobilità e della potenzialità infrastrutturale
e tecnologica delle tratte, individuando le località di servizio da migliorare e programmando il
cadenzamento dei servizi"
.

Quali potrebbero essere dei buoni (e mirati) interventi all'infrastruttura esistente per questa tratta?

Esprimo delle considerazioni e avanzo alcune ipotesi:
- la linea Padova-Calalzo, nella sua tratta di pianura fino a Montebelluna, conosce un forte traffico pendolare da e per Padova che non è esclusiva del treno ma (ahimè) anche di autolinee finanziate dalla regione. In un'ottica futura di razionalizzazione dei servizi e di trasferimento di utenza dalla gomma al ferro, sarebbe opportuno considerare la tratta Montebelluna-Padova con le sue stazioni intermedie per un modello di esercizio stile SFMR (se e quando verrà mai attuato un servizio che assomigli a ciò che si prevedeva nell'idea del SFMR :roll: ), pertanto, per aumentarne capacità e prestazioni, si potrebbe procedere al raddoppio ed elettrificazione della tratta Castelfranco-Montebelluna: questo aumenterebbe di molto l'attuale capacità vincolata dall'unico punto di incrocio a Fanzolo e consentirebbe l'uso di complessi elettrici, più ecologici di quelli diesel (necessari se la tratta rimanesse a TD).

- A questo punto ne trarrebbero giovamento i collegamenti fra Padova e Feltrino-Cadore perché con meno fermate da effettuare (quelle coperte dal servizio suburbano) diminuirebbero i tempi di percorrenza. Per diminuirli ulteriormente si potrebbe pensare di velocizzare gli incroci con interventi analoghi a quelli previsti per Noale e Castello di Godego, con la posa di deviate a 60 km/h in alcuni punti specifici, a seconda del progetto di orario previsto.
A tal proposito ho elaborato una possibile bozza che comprende dei collegamenti diretti fra Padova e Belluno, a cadenza oraria, che proseguono (non a tutte le ore) come locali verso Calalzo, e dei collegamenti locali tra Montebelluna e Belluno, con tutte le fermate, sempre a cadenza oraria, progettati in modo che Montebelluna, Feltre, Sedico-Bribano e Belluno, ovvero le stazioni più importanti, diventino i nodi della linea, con ovvi benefici per le coincidenze con autobus verso le altre destinazioni.

A spanne, minuto più minuto meno, verrebbe fuori una cosa così (in grassetto gli incroci).

Immagine

Immagine

In base a questo modello si vede che le stazioni in cui investire per velocizzare gli incroci sarebbero:
Montebelluna, che se diventasse davvero un "nodo 00", forse necessiterebbe di qualche binario in più rispetto agli attuali 3 con marciapiede + 1 attrezzabile, ma poco saggiamente gli altri sono stati tutti smantellati;
Alano, Busche e Ospitale di Cadore, sedi di incrocio fra i treni locali, e Sedico-Bribano, sede di incrocio fra treni locali e treni diretti, entrambi con fermata; invece Quero-Vas, sede di incrocio fra locali e diretti senza fermata, forse andrebbe bene così com'è perché il locale svolgerebbe servizio viaggiatori al binario 1 mentre il diretto transiterebbe al binario 2;
Feltre, dove interventi come la costruzione di un sottopassaggio sarebbero a maggior ragione giustificabili con l'alto numero di viaggiatori;
Belluno, un bel "nodo 00/30".

E sul Fadalto?
Volendo ci sarebbe questo
Immagine

con il che si creerebbe un altro bel "nodo 00/30" a Vittorio Veneto, però... sarebbe necessario un nuovo binario fra Conegliano e il bivio per la linea del Fadalto, senza il quale non si potrebbe attuare l'incrocio in linea fra due treni, rendendo impossibile l'utilizzo di un solo treno per le corsette Conegliano-Vittorio Veneto. E poi in questo modo le tracce di due treni alla volta si sovrappongono nella tratta Belluno-Ponte nelle Alpi. Dunque, perché non creare un nuovo punto di incrocio intermedio fra le due stazioni?

Avrete notato che non tengo conto dei soldi già spesi per il rinnovo di Santa Croce del Lago, ma a dire il vero questa bozza per il Fadalto è ancora più "bozza" della precedente. Santa Croce del Lago sarebbe utile per incroci se ci fossero in certe fasce orarie treni ogni 30', ma non è assolutamente detto che ce ne sia bisogno.

Voi che ne pensate? Avete altre idee su quali sarebbero i possibili interventi da fare?
Ciao, Paolo
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da 668 1700 »

Paolo, complimentoni! :o :wink:
Mi sembra un lavoro veramente OTTIMO! :o
Saresti disponibile a caricare anche il file Excel? :)
Vorrei proporre qualche integrazione/modifica che mi viene più semplice da spiegare in forma tabellare rispetto a una forma discorsiva.

Grazie! :wink:
Ciao!
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da Freccia della Laguna »

Sì, sarei disponibile! Ma... come si fa? :lol:
Se vuoi te lo mando per mail, le immagini che ho postato sono semplicemente stampe dello schermo incollate su paint ( :lol: ) e adeguatamente ritagliate.

Aggiungo qualcosa anch'io: intanto una bozza di esercizio per la tratta Treviso-Montebelluna:
Immagine
Con un treno all'ora in coincidenza stretta a Montebelluna con i diretti da/per Belluno va di lusso perché è sufficiente un treno per tutta la tratta, andata e ritorno!
Se si vogliono inserire rinforzi alla mezz'ora (tracce con fermate tra parentesi) l'incrocio avviene a Postioma che guardacaso è a metà strada.
E se si vuole che qualche treno dal feltrino prosegua per Treviso e Venezia, in modo rapido, c'è giusto giusto lo spazio per farlo partire/arrivare in tempo senza necessità di altre sezioni di blocco, con una sosta di 5' in stazione a Montebelluna (tracce dirette fra parentesi). Ho "deciso" che a proseguire per Treviso e Venezia siano i regionali e non i diretti, in quanto mi sembra un itinerario più appetibile per l'utenza locale del feltrino (di tutte le stazioni) piuttosto che per le sole stazioni di Sedico e Feltre servite dai diretti.

Nel mio precedente intervento scrivevo di Montebelluna e dei suoi pochi binari: in effetti se diventa un nodo vediamo cosa succede in prossimità del minuto 0:
- al minuto 51 arriva il regionale da Belluno, che riparte al minuto 09
- al minuto 5x arriva il suburbano da Padova, che riparte al minuto 0x
- al minuto 56 arriva il regionale da Treviso, che riparte al minuto 04
- intorno al minuto 0 arrivano e ripartono i due diretti che necessitano di due binari per incrociare
In una situazione impiantistica come quella attuale (bin. 2 corretto tracciato, bin. 1 e bin. 3 con marciapiede) questo non si può fare. Dotando di marciapiede il bin. 4 si potrebbe destinare l'1 ai suburbani, il 2 e il 3 agli incroci, e il 4 ai regionali per Treviso e Belluno (sarebbero treni di automotrici e volendo si potrebbero ricevere sullo stesso binario... :roll: ) però in questo modo, per qualsiasi corrispondenza, si rende necessario l'utilizzo del sottopassaggio.
Una soluzione più interessante secondo me potrebbe essere questa:
- dotare Montebelluna di un binario 1 Tronco, o 1 Giardino, sullo stesso marciapiede del binario 1, da riservare ai treni S da e per Padova;
- utilizzare i binari 1 e 2 per gli incroci fra i diretti;
- utilizzare il binario 3 per i regionali da e per Belluno e Treviso.
In questo modo si ha perlomeno corrispondenza sullo stesso marciapiede: verso nord, da Padova; verso sud, da Belluno e per Treviso. E' già un buon numero di corrispondenze che possono avvenire senza il sottopassaggio.
Certo che in questo modo ad ogni minuto 00 si satura la capacità della stazione. Morale: meglio avere anche il 4 di scorta, con marciapiede :roll:

Quanto al Fadalto, in realtà, non ci sarebbero grosse alternative a quanto ho scritto perché effettuare gli incroci sistematici a S.Croce del Lago anziché a Vittorio Veneto e Ponte nelle Alpi significherebbe scadenzare le prosecuzioni a sud di Conegliano, oltre - forse - a rendere necessario un treno in più per le "corsette". D'altra parte così come ho tracciato l'orario è proprio necessario un punto di incrocio fra Ponte e Belluno, ma lo si potrebbe sfruttare per collegare i due centri in modo più massiccio: ad esempio facendo proseguire anche i "locali" in arrivo a Belluno su Ponte.

Seguendo questo impianto si possono già vedere i treni necessari per ogni relazione:
- regionali Conegliano-Vittorio: 1 composizione
- regionali Treviso-Montebelluna: 1 composizione, 2 nelle ore di punta
- regionali Montebelluna-Belluno: 4 composizioni e ci sta dentro anche l'eventuale prosecuzione su Ponte
fin qui tutti complessi di ALn o minuetti
invece a materiale ordinario: diretti Padova-Belluno-Calalzo e Venezia-Belluno/Calalzo: ... da vedere, bisognerebbe anche calibrare i turni materiale in modo che un treno proveniente dal "ramo Venezia" prosegua poi sul "ramo Padova" per poter rientrare in deposito a fare rifornimento.
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e550
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da e550 »

Mi associo ai complimenti per l'impegno ma devo fare una osservazione.
Belluno è sede di quasi tutti gli istituti scolastici della provincia e come tale ha un grande movimento di studenti che devono arrivare verso le 7.30 e partire verso le 13.30, dato che un po' di tempo serve per giungere e tornare dalle scuole verso la stazione.
Verso Feltre mi pare ok, mentre verso il Cadore e Ponte, Alpago, Vittorio Veneto mancano i collegamenti alle 13.30.
Considera che dal Cadore giunge il maggior flusso di studenti che adopera il treno, quindi se vogliamo togliere mezzi dalle strade e spostare il più possibile il traffico su rotaia riempiendo i treni dobbiamo tenere conto di questi vincoli, in caso contrario ancor meno studenti rispetto ad oggi troveranno utile il treno.

Io ricordo che nei primi anni '90 in coincidenza con il treno da Belluno, alle 13.45 circa partiva da Ponte nelle Alpi una corsa per Vittorio Veneto - Conegliano, fermava ovunque (Cadola - Soccher compresa) e caricava parecchio.
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da Freccia della Laguna »

Ma certamente, io ho fatto lo schema solo per valutare dove fare gli incroci, poi è in modo arbitrario che ho stabilito quali treni da Padova proseguissero per il Cadore e quali no, quali treni dal Fadalto terminassero a Belluno e quali no. Lì si tratta di scegliere. Si può anche decidere, che ne so, che su tre ore, due treni scendano verso il Fadalto e uno verso Padova anziché uno verso il Fadalto e due verso Padova. Per eventuali treni fuori cadenza si possono sfruttare gli altri punti di incrocio (Longarone, Perarolo).

Si può anche traslare tutto quanto di 30', bisogna vedere però come organizzare le tracce fra Venezia e Conegliano.

Nota sulle capacità residue delle linee: è necessario che la puntualità sia ben rispettata, perché non ci sono molti margini. Se già oggi un ritardo si ripercuote a catena con effetti difficilmente smaltibili, a maggior ragione succederebbe con un orario così (con l'aggravante che i punti di incrocio "extra" disponibili sono solamente Cornuda, S.Giustina, Longarone e Perarolo da una parte, S.Croce del Lago dall'altra).
Supponendo che a tutte le ore ci fossero tutti i treni, anche se magari nell'arco della giornata un regionale o un diretto potrebbero anche non esserci, non ci sarebbe tanto posto per far passare, ad esempio, un Lourdes... così come per inserire treni merci verso S.Giacomo di Veglia sarebbe necessario sopprimere il collegamento navetta Conegliano-Vittorio Veneto.
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da 668 1700 »

Traslare tutto quanto di 30' mi pare un ottima idea: così a Padova i treni partirebbero a .48, in coincidenza con i Bologna (.27) e gli ESCI da Milano (.41). A Mestre partendo a .04 saresti in coincidenza con i Trieste via Portogruaro (.44). :wink:

Comunque, non preoccuparti Paolo, ho risolto in 10 minuti copiandolo a mano! :wink:
Appena riesco, propongo le mie idee... :D
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da aln »

Condivido i complimenti per questo studio! :D

Due osservazioni al volo, dando un'occhiata al nodo di Conegliano. Gli arrivi dal bellunese al minuto 45 o 49 avrebbero la corrispondenza con gli ex-interregionali al minuto 06 per Venezia e al minuto 54 per Udine-Trieste. Viceversa le partenze per il il bellunese sono al minuto 16: 10' di attesa per chi viene da Trieste, mezzoretta (un po' troppo) per chi viene da Venezia.
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da Freccia della Laguna »

... :?: coincidenza di 22' come in senso contrario!

Questo guardando alla situazione attuale, però secondo me in base ai vincoli imposti da una linea a binario unico come la Conegliano-Ponte si dovrebbe mettere mano al cadenzamento della tratta Venezia-Conegliano, infatti sia decidendo di far partire da Venezia i Calalzo ai 20 sia ai 50, sarebbero comunque molto vicini agli altri diretti, quelli per Udine-Trieste, che attualmente partono ai 4. Sarebbe carino distanziarli alla mezz'ora fra di loro.
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da MattiaC »

Mi associo anche io ai complimenti di tutti!! Ottimo lavoro!! domandina: ti sei avvalso anche di un grafico per pianificare la cosa? :wink:
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da Freccia della Laguna »

Avrei voluto: ma il bellissimo software per orari grafici che Giorgio Stagni ha recentemente distribuito su Ferrovie.it manca nel database delle linee Padova-Calalzo e Conegliano-Ponte; avrei potuto aggiungerne i codici ma attualmente mi manca il tempo.


(ovvero, avevo già pianificato scrivendo solo gli orari su excel, volevo poi trasporre il tutto su grafico ma non l'ho fatto)
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da MattiaC »

Io i grafici li avevo fatti con autocad ... pensa te! mi potresti linkare questa cosa di Stagni per favore? :D
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da Freccia della Laguna »

Eh, io autocad non ce l'ho. Comunque il software di Stagni, con le spiegazioni, lo trovi :arrow: qui

Quelle bozze sono perfettibili. Si noti che non ho fatto fermare nessun treno a Faè :lol:
Era per rispettare gli incroci a Ospitale, ma si potrebbero valutare, per esempio, treni locali Belluno-Calalzo con tutte le fermate e incrocio a Longarone.
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da aln »

Freccia della Laguna ha scritto:... :?: coincidenza di 22' come in senso contrario!
:oops:
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da Freccia della Laguna »

:) Sul fatto poi che 22' siano anca massa per una coincidenza, ne possiamo parlare!

Mi scuso per qualche errorino di cui mi accorgo solo ora. Per esempio, è evidente che un Belluno-Conegliano non deve avere 8' di traccia fra Vittorio Veneto e Soffratta :oops:
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Re: Quali potenziamenti infrastrutturali?

Messaggio da aln »

A prescindere da ciò, il bello di tutto sto discorso è che si tratta di un "potenziamento del servizio" quasi senza "potenziamenti infrastrutturali".
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