Regione del Veneto ha scritto:VENETO, PRIMA REGIONE IN ITALIA, FIRMA CONTRATTO DI SERVIZIO PER TRASPORTO FERROVIARIO CON TRENITALIA FINO AL 2032: TUTTI TRENI NUOVI E FLOTTA PIÙ MODERNA D’EUROPA
Comunicato stampa N° 36 del 11/01/2018
(AVN) Venezia, 11 gennaio 2018
“Quella di oggi è una giornata storica: il Veneto è la prima Regione d’Italia a firmare il nuovo contratto di servizio con Trenitalia, un accordo del valore di 4,4 miliardi complessivi, dei quali uno di soli investimenti che consentiranno il totale rinnovo della flotta dei treni circolanti nel nostro territorio”.
Lo ha detto il Governatore del Veneto stamane a Palazzo Balbi a Venezia, dove ha sottoscritto con l’Amministratore Delegato di Trenitalia, presenti il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e l’Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, il nuovo contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario nella regione per il periodo 2018-2032.
“Nel rispetto dei regolamenti comunitari – ha spiegato il Governatore – abbiamo proceduto a un affidamento diretto per 10 anni più 5 a Trenitalia, ottenendo, grazie a una seria e ponderata negoziazione con la stessa società, l’acquisizione dei servizi previsti alle migliori condizioni di mercato. Dico che stiamo vivendo una fase storica perché, dopo essere riusciti a migliorare gradualmente negli anni scorsi il servizio su ferro nella nostra regione, chiedendo a Trenitalia di fare un salto di qualità, ora abbiamo davanti a noi una programmazione concreta che porterà il Veneto a disporre di un sistema ferroviario tra i più efficienti e moderni d’Europa. Essendo Regione che ha firmato per prima, saremo anche i primi a ricevere i nuovi convogli, 78 in totale previsti dal contratto di servizio, 47 Rock e 31 Pop, treni confortevoli, più veloci, capaci di trasportare numerosi passeggeri, attrezzati per accogliere anche le biciclette, dotati di sistema di videosorveglianza e Wi-Fi”.
“È un contratto – ha confermato l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti – che si inserisce nell’accordo quadro che abbiamo con Rete Ferroviaria Italiana per migliorare nel suo complesso l’offerta del servizio, in termini anche infrastrutturali, al fine di renderlo sempre più competitivo rispetto all’uso del proprio mezzo: questa è la grande sfida alla quale siamo attesi tutti noi, in primis le amministrazioni e società pubbliche”.
Il Governatore, inoltre, si è detto convinto della necessità che gli abbonamenti debbano essere differenziati in base alle fasce di reddito: “agli studenti e ai lavoratori meno abbienti – ha sottolineato – deve essere garantita la possibilità di fruire di servizi indispensabili, come il trasporto, contribuendo secondo le proprie possibilità economiche”.
Il Ministro si è complimentato con la Regione del Veneto per aver dimostrato, anche in questa occasione, capacità programmatoria ed efficacia nella propria azione amministrativa: “Ci accomuna – ha detto rivolgendosi al Governatore e all’assessore – l’impegno nel cercare di capire le difficoltà della gente comune, ma soprattutto la passione per far vivere meglio le persone nella loro esistenza quotidiana, di cui i trasporti e la mobilità sono una componente importante”.
L’esponente di Governo ha poi ricordato gli 8 miliardi di finanziamento, 4 a Trenitalia e 4 RFI, stanziati dal Ministero e ha evidenziato che gli investimenti attivano un’importante filiera industriale e assicurano un aumento di lavoro e occupazione.
L’Amministratore Delegato di Trenitalia ha spiegato che con questo accordo è previsto lo sviluppo di servizi anche nelle aree in cui il treno è meno utilizzato, “puntiamo ad aumentare i passeggeri – ha detto – e a convincere un numero sempre maggiore di pendolari a lasciare la propria auto e a utilizzare il servizio pubblico”.
“I cittadini veneti devono sapere che la Regione ha fatto per loro un lavoro eccezionale – ha affermato l’Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato –, dimostrando capacità programmatoria e lungimiranza: nei 15 anni di contratto di servizio c’è la garanzia dell’ammortamento degli investimenti ma soprattutto c’è la garanzia di poter disporre a regime di 110 nuovi treni che sostituiranno con maggior efficacia e funzionalità i 130 oggi in esercizio, disponendo di una flotta che non avrà uguali nemmeno nei Länder più evoluti della Germania”.
Noto che, forse per la prima volta, si parla di ammortamento dei mezzi. E poi di abbonamenti ridotti in base al reddito: bisognerebbe saperne di più, ma messa così nel contesto tariffario attuale non mi piace.
Qualche dettaglio in più arriva inaspettato in un articolo di polemica politica che riporto tralasciandola.
Il Gazzettino, sabato 13 gennaio 2018 ha scritto:[...] Con il nuovo contratto di servizio con Trenitalia, un accordo del valore di 4,4 miliardi complessivi, dei quali uno di soli investimenti che consentiranno il totale rinnovo della flotta dei treni circolanti nel nostro territorio, viene attivata un'importante filiera industriale e assicurato un aumento di lavoro e occupazione. L'obiettivo è quello di incentivare il trasporto pubblico ferroviario, come già avviene nel resto di Europa, soprattutto grazie a un ulteriore miglioramento della qualità erogata e regolarità del servizio, nonché della sicurezza. L'affidamento diretto ai sensi del Regolamento CE 1370/07 durerà 15 anni, dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2032, con corrispettivi medi di periodo pari a 148,5 milioni di euro l'anno.
I PARTICOLARI
Ma è nei particolari che si coglie la dimensione dell'accordo: il completo rinnovamento del servizio prevede una crescita dei ricavi da traffico media annua del 3,5%,
per effetto degli incrementi tariffari (medio 2,1%),
del recupero dell'evasione (medio 0,4%)
e dell'incremento dei viaggiatori (medio 1%).
Viene confermata l'attuale produzione pari a 14,6 milioni di treni/km fino al 2020;
a partire dal 2021 è previsto un aumento della produzione pari al 3%, per complessivi 15 milioni di treni/km, in concomitanza con l'arrivo dei nuovi treni e l'elettrificazione del bacino Bellunese e della Bassano - Camposampiero nonché al potenziamento tecnologico della tratta tra Venezia Mestre e Venezia Santa Lucia.
Gli investimenti a carico di Trenitalia saranno per 1.005 milioni di euro: 619,1 milioni andranno per l'acquisto di nuovi treni che, insieme ai 42,6 a carico della Regione, consentono di acquistare 78 nuovi elettrotreni; 60,3 milioni saranno stanziati per l'ammodernamento del reticolo manutentivo; 59 milioni saranno utilizzati per il revamping e restyling della flotta esistente; 267 milioni per sviluppi informatici, nuove tecnologie e manutenzione ciclica dei treni. In questo modo l'età media della flotta in uso passerà dagli attuali 16,3 anni ai circa 6,2 nel 2021. [...]
Daniela Ghio