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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

fsnews ha scritto:RFI, Conegliano: al via i lavori per una stazione accessibile a tutti
Investimento economico 1,8 milioni di euro

Venezia, 7 febbraio 2017
Al via nei prossimi giorni i lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche nella stazione di Conegliano, sulla linea ferroviaria Venezia - Udine.
Gli interventi - programmati per rendere la stazione più accessibile, funzionale e con i migliori standard di comfort e sicurezza - consistono nella realizzazione di due ascensori, uno su ciascun marciapiede, e l’innalzamento a 55 centimetri delle banchine -standard europeo previsto per i servizi ferroviari metropolitani - per facilitare l’accesso ai treni.
La conclusione dei lavori, che non interferiranno con la circolazione ferroviaria, è prevista entro il 2017.
Investimento economico complessivo di Rete Ferroviaria Italiana 1,8 milioni di euro.
L'auspicio di concludere entro il 2017 non va tanto d'accordo con quanto scritto sul cartellone: durata dei lavori 400 giorni.
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Biagio
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Biagio »

@TreniBelluno

Purtroppo c'è sempre una prima volta. Dopo un anno e più è toccata 'sta sera.
Scusate, ma questo tweet con foto proprio non lo capisco. Chi può illuminarmi?
starlight
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da starlight »

Martedì sera lo swing del direttissimo VE-BL 5620 si è piantato dopo Santa Croce ed ha chiesto riserva al Minuetto che lo aspettava a Ponte per l'incrocio.
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robi
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da robi »

Ah ecco perché gira un MD nei turni degli swing...si sa quale era e che noie ha avuto?
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Il 37. C'è chi ha detto che non sfrenava, e chi ha riferito che non andava in trazione, non so.
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Biagio
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Biagio »

starlight ha scritto:Martedì sera lo swing del direttissimo VE-BL 5620 si è piantato dopo Santa Croce ed ha chiesto riserva al Minuetto che lo aspettava a Ponte per l'incrocio.
Per completare la notizia: il Minuetto ha trasbordato i passeggeri o ha fatto un crescendo tirandosi lo Swing? Un minuetto - swing, inedita composizione musicale!
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aln
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Re: Rassegna Stampa

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Martedì sera il 5620 Venezia - Belluno, effettuato con lo Swing 37, ha viaggiato regolarmente fino a Santa Croce, poi è successo qualcosa e, come ho scritto prima, non so cosa esattamente. A Stazione per l'Alpago il treno è stato fermo a lungo, fino a quando non è giunto in soccorso il Minuetto 84 del 5652 da Ponte nelle Alpi. Poi la strana e inedita coppia Minuetto e Swing (inattivo), a bordo dei quali erano rimasti solo i ferrovieri, si è mossa verso Belluno dove finalmente ha fatto registrare per il 5620/5621 un ritardo di 107'. Nel frattempo autobus sostitutivi per i viaggiatori dei due treni. Ripercussioni sulla linea: 5622 limitato a Vittorio Veneto; 5655 in ritardo effettuato con un altro Swing; 5624 con incrocio spostato da Vittorio a S. Croce.
La foto pubblicata sui social mostra i due treni agganciati nell'oscurità serale di Alpago, e la necessariamente breve didascalia allude a questa storia che ho cercato di riassumere ora e che, in 14 mesi di servizio di questi chiacchierati rotabili, dovrebbe essere il primo caso di uno Swing veneto che ha chiamato riserva in linea.
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robi
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Re: Rassegna Stampa

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Riesci a postare una foto anche qui?
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Re: Rassegna Stampa

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La foto dello Swing col Minuetto è qui.

Altra cosa. 'Sta mattina a Belluno, Dolomiti Bus ha presentato il ritorno del servizio urbano domenicale a partire dal 30 aprile e due nuovi minibus urbani Mercedes Sprinter City 65K, capienza di circa venticinque persone, basse emissioni. Riporto qualche appunto delle dichiarazioni degli intervenuti al microfono, che forse domani finiranno sui quotidiani. Natalia Ranza, amministratore delegato di Dolomiti Bus: nei prossimi tre anni saranno sostituiti 50 autobus. Michele Maldini, direttore commerciale di EvoBus Italia (Mercedes Benz): Dolomiti Bus è una realtà eccezionale che più di altre dedica grande attenzione ai mezzi e alla qualità. Giuseppe Pat, presidente Dolomiti Bus: importante e ingiustamente poco conosciuto il lavoro dell'officina aziendale. Elisa De Berti, assessore regionale, a lungo circondata da giornalisti interroganti anche su vari altri temi, come:
- elettrificazione Montebelluna - Belluno - Vittorio Veneto, si continua a lavorare in questa direzione affinché nel 2017 sia messo nero su bianco la pianificazione e il finanziamento, e in tal caso i lavori potrebbero concludersi entro il 2020;
- integrazione treno + bicicletta + autobus, a breve verranno annunciate le novità di un servizio ulteriormente accresciuto per l'estate 2017;
- ferrovia Calalzo - Cortina - Alto Adige, studio socioeconomico vicino alla presentazione al territorio, che tuttavia deve prendere in un certo senso contatto con la realtà, abbandonando guerre di valle o di campanile in cui ciascuno rivendica per se una nuova ferrovia, lavorando invece per costruire un sistema di mobilità e di ricettività dolomitica, non una linea che assomiglierebbe più a una cattedrale nel deserto che a una ferrovia funzionale.
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Regione del Veneto ha scritto:SIGLATO ACCORDO REGIONE-RFI PER SOPPRESSIONE PASSAGGI A LIVELLO.
117 MILIONI 600 MILA EURO DI OPERE DA QUI AL 2021.
Comunicato stampa N° 1075 del 01/08/2017
(AVN) Venezia, 1 agosto 2017
“Una svolta per il futuro delle infrastrutture nel Veneto”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto definisce l’Accordo da lui sottoscritto oggi con L’AD di Rete Ferroviaria Italiana – RFI, Maurizio Gentile, che porterà alla soppressione di 84 di passaggi a livello, con un investimento iniziale complessivo di 117 milioni 600 mila euro, dei quali 72 milioni in capo a RFI e 45 milioni 600 mila euro in capo alla Regione. Già nel 2017, la Regione riconoscerà a RFI l’importo di 24 milioni 500 mila euro, nel 2018 6 milioni 100 mila euro, nel 2019 10 milioni 350 mila euro, nel 2020 4 milioni 250 mila euro, nel 2021 400 mila euro.
“Il lavoro paga sempre – commenta il Governatore – tanto che rispetto al 2010 abbiamo affrontato con successo importanti sfide: la soluzione del problema Sfmr con la sottoscrizione del lodo, il rinnovamento del materiale rotabile con l’entrata in servizio di molti nuovi treni, l’orario cadenzato che ci ha portato a una puntualità del 98% entro i cinque minuti, l’avvio della realizzazione del Treno delle Dolomiti, l’elettrificazione delle tre tratte pedemontane e dell’anello basso del bellunese, un nuovo accordo con Trenitalia che è in corso di definizione”.
“Con L’Accordo con Rfi di oggi verranno risolti anche i punti neri per la viabilità legati ai passaggi a livello – conclude – con una risposta forte alle necessità locali”. L’importo necessario al finanziamento degli interventi previsti dal presente accordo è stabilito in € 117.600.000 ed è relativo ai lavori di tutte le opere sostitutive, comprensivo degli oneri di progettazione, fiscali, di quelli relativi alle interferenze ferroviarie, espropri e quanto altro necessario, ed è così suddiviso:
• € 72.000.000 in capo ad RFI;
• € 45.600.000,00 in capo a Regione del Veneto (oltre agli oneri di progettazione in capo alla Regione stessa).
Le eventuali economie che dovessero derivare nel corso della realizzazione del programma saranno riutilizzate per la realizzazione di ulteriori interventi previsti dal presente accordo.
In alcuni casi, con un solo intervento sarà possibile eliminare anche due o tre passaggi a livello.
Quelli ricompresi a vario titolo nell’Accordo sono i seguenti: [n.d.ALn: cercato di fare un po' d'ordine tra le linee]
Linea Mestre – Portogruaro
1. km 1+337 Venezia
2. km 19+611 Roncade
3. km 21+551 Roncade
4. km 48+541 Annone Veneto
5. km 49+801 Annone Veneto
Linea Mestre – Treviso
6. km 1+445 Venezia
Linea Camposampiero–Castelfranco V.
7. km 3+750 Loreggia
Linea Camposampiero – Padova
8. km 32+328 San Giorgio delle Pertiche
9. km 46+160 Padova
Linea Mestre – Castelfranco
10. km 10+212 Salzano
11. km 13+657 Noale
12. km 14+550 Noale
13. km 15+068 Noale
14. km 17+093 Noale
15. km 22+894 Piombino Dese
16. km 27+358 Resana
17. km 28+294 Resana
18. km 30+517 Castelfranco Veneto
Linea Bologna – Padova
19. km 99+959 Monselice
20. km 100+689 Monselice
21. km 103+645 Monselice
Linea Castelfranco – Bassano
22. km 38+184 Castello di Godego
23. km 38+657 Castello di Godego
24. km 39+570 Castello di Godego
25. km 40+565 Castello di Godego
26. km 33+479 Castelfranco Veneto
27. km 33+786 Castelfranco Veneto
28. km 35+186 Castelfranco Veneto
29. km 35+971 Castelfranco Veneto
30. km 37+262 Castelfranco Veneto
31. km 37+474 Castelfranco Veneto
32. km 41+396 Loria
33. km 42+834 Rossano Veneto
34. km 42+790 Rossano Veneto
35. km 44+649 Cassola
36. km 46+067 Cassola
37. km 47+617 Cassola
38. km 48+544 Cassola
Linea Calalzo - Padova
39. km 22+815 Montebelluna
40. km 23+711 Montebelluna
41. km 24+485 Montebelluna
42. km 24+911 Montebelluna
43. km 25+430 Montebelluna
44. km 25+988 Montebelluna
45. km 26+714 Montebelluna
Linea Vicenza – Treviso
46. km 28+629 San Martino di Lupari
47. km 41+590 Vedelago
48. km 52+242 Paese
49. km 59+110 Treviso
50. km 59+345 Treviso
Linea Vicenza – Schio
51. km 4+340 Vicenza
52. km 4+762 Vicenza
Linea Bassano – Padova
53. km 18+740 San Giorgio in Bosco
54. km 20+026 San Giorgio in Bosco
55. km 24+539 Santa Giustina in Colle
56. km 25+255 Santa Giustina in Colle
57. km 26+113 Santa Giustina in Colle
58. km 26+780 Santa Giustina in Colle
Linea Verona – Rovigo
59. km 31+550 Bovolone
60. km 32+249 Bovolone
61. km 36+077 Bovolone
62. int. SP2 Bovolone
63. km 43+103 Cerea
64. km 43+494 Cerea
65. km 44+620 Cerea
66. km 133+297 Legnago
67. km 137+831 Legnago
68. km 138+447 Legnago
69. km 139+129 Legnago
70. Ospedale Legnago
71. km 55+373 Legnago
72. km 55+683 Legnano
73. km 56+419 Legnago
74. km 56+823 Legnago
75. km 57236 Legnago
76. km 57+924 Legnago
77. km 64+857 Castagnaro
78. km 65+116 Castagnaro
79. km 68+048 Badia Polesine
80. km 68+647 Badia Polesine
81. km 70+044 Badia Polesine
82. km 96+458 Rovigo
83. km 97+204 Rovigo
84. km 97+429 Rovigo
85. km 97+713 Rovigo
86. km 98+322 Rovigo
87. km 98+839 Rovigo
Il comunicato originale è disponibile qui.

Annotazioni:
- 84 o 87 PL, poco cambia;
- grande esclusa la linea Conegliano - Ponte nelle Alpi - Belluno;
- grande inclusa Montebelluna con 7 PL, che mi sembrano essere tutti tra Montebelluna e Fanzolo, mentre la chiusura del PL di stazione dovrebbe essere già stabilita con altro accordo;
- si dà per certa l'elettrificazione della Vittorio - Belluno - Montebelluna;
- è da aprile che non veniva aggiornata la nostra rassegna stampa... abbiamo perso parecchia roba.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da k b 3 »

aln ha scritto:- grande esclusa la linea Conegliano - Ponte nelle Alpi - Belluno;
Se non sbaglio la tratta Conegliano-Vittorio è oggetto di un altro accordo, stavolta tra RFI e i due Comuni, collegato all'elettrificazione. I PL sopprimibili sono molti, ma praticamente tutti su strade locali, a volte di importanza risibile.
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
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Re: Rassegna Stampa

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infatti non è che tutti i varchi in corrispondenza dei passaggi a livello della Conegliano-Vittorio debbano essere per forza mantenuti utilizzabili. Qualcuno di essi può essere benissimo chiuso tout court o se proprio proprio si vuole, collegato mediante strada a 1 corsia e mezza a quello vicino. Non scombussolerà troppo il traffico veicolare del trevigiano.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da marco1114 »

Grande escluso direi anche il PL di Castelfranco in direzione Montebelluna!
Marco Tarroni
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Oltrepassiamo le Scale di Primolano per quest'articolo molto telefonato... secondo il quale la ferrovia della Valsugana è già elettrificata dallo scorso 1° agosto.
L'Adige domenica 27 agosto 2017 ha scritto:Valsugana, treno e bici binomio vincente: è boom
Il vagone dedicato alle biciclette è colmo. Mentre, poco distante, alcuni ciclisti ammirano il paesaggio seduti sui loro sedili, di ritorno dalla pedalata quotidiana oppure pronti ad avventurarsi per la prima volta lungo la pista ciclabile. Questa è una giornata come tante su uno dei treni della linea della Valsugana, crocevia ferroviario tra Trentino e Veneto, nonché snodo importante che attrae ogni giorno centinaia di sportivi.
La presenza della ciclabile della Valsugana, infatti, con le relative diramazioni lungo la valle, rappresenta un fiore all'occhiello per il turismo ed il servizio di trasporto bici che offre la linea ferroviaria è perfettamente in grado di sostenere gli utenti anche in queste attività «green», riportandoli comodamente a casa dopo una lunga pedalata. Si stima infatti che a partire da gennaio sino ad oggi, ben 133.691 ciclisti siano transitati sulla ciclabile presso il comune di Calceranica, mentre i passaggi registrati a Levico Terme e Tezze solo nel medesimo periodo sono stati rispettivamente pari a 120.657 e 75.229. Numeri importanti, che richiedono una gestione del servizio su rotaia a loro dedicato sempre più capillare e cadenzato e che non sembrano avere risentito dell'interruzione di alcune tratte.
La linea della Valsugana, a seguito dei lavori di elettrificazione, ha infatti ripreso la sua completa attività a partire dal primo agosto, riscontrando fin da subito una notevole affluenza. Trasportare la propria biciletta sul treno è pratico e veloce. Nei mesi estivi chi volesse utilizzare il servizio di trasporto biciclette dovrà dapprima munirsi dell'ordinario titolo di viaggio per poi, una volta salito sul treno, raggiungere la zona dedicata al trasporto dei velocipedi, solitamente ubicata in coda, dove potrà depositare il proprio mezzo sugli appositi ganci. L'integrazione de il biglietto per le bici, questa è una delle particolarità da tenere a mente, potrà dunque essere acquistata solo a bordo, direttamente dal capotreno, al costo di 2 euro per spostamenti in Trentino e 3,50 euro oltre confine, con validità giornaliera [ndr: questa modalità del biglietto bici vale solo per la Trento - Primolano - Bassano].
Tra i passeggeri, già dalle prime ore del mattino il servizio risulta essere estremamente apprezzato, soprattutto da famiglie e sportivi. Ai numerosi utenti trentini, inoltre, vanno aggiunti i tanti turisti stranieri che hanno scelto la Valsugana come meta turistica, ma anche i vicini cittadini veneti che approfittano del treno per visitare il Trentino.
Sono tra questi Luciana Bastianello e Francesco Gallegato, in visita per la prima volta in Valsugana e residenti a Padova. «Volevamo percorrere questa bellissima ciclabile e abbiamo pensato di arrivare in treno fino a Caldonazzo, per poi riscendere in bici, - spiega Luciana - ci siamo trovati molto bene sul treno: è comodo, c'è moltissimo spazio per le biciclette rispetto agli altri treni ed il personale è gentile e cortese. Abbiamo fatto il biglietto bici a bordo ed è stato molto pratico, forse sarebbe interessante ampliare il servizio anche a tutto maggio e settembre ma ogni cosa funziona bene comunque. Abbiamo percorso anche la Dobbiaco-Lienz e ci è capitato spesso di non trovare posto sul treno o di vedere bici tra i sedili. Siamo molto colpiti dagli spazi dedicati al servizio».
È in gita con il figlio Carlo Andreaggi, partito da San Nazzario e di ritorno verso Caldonazzo dopo aver pedalato lungo le sponde del Brenta. «Usufruiamo spesso del servizio e di solito utilizziamo il treno per il rientro a casa. Ho fatto il nostro biglietto online e abbiamo pagato i 7 euro per le bici al capotreno, nulla da eccepire: la pulizia, gli orari, la comodità, tutto è andato bene».
Viaggia con la famiglia Lorenza Merzi: «Siamo stati ancora tutti insieme in bicicletta fino a Bassano, lungo la ciclabile, per poi ritornare in treno. Le fasce orarie sono comode, così come i posti dedicati alle biciclette. Il personale poi è molto gentile e disponibile».
Va riscontrato infatti che il personale è prodigo nell'offrire assistenza ai ciclisti, aiutandoli negli spostamenti e fornendo l'assistenza necessaria a chi non riesce a sollevare la bici o alle famiglie con molti bambini al seguito.
Un'altra estate sta dunque per volgere al termine ma, a partire dal mese di settembre, i ciclisti potranno comunque usufruire del servizio di trasporto bici sulla linea della Valsugana, che disporrà di sei posti per ogni corsa e dovrà essere prenotato entro le 16 del giorno precedente presso la segreteria di Trentino Trasporti al 0461.821000.
«Gli esiti dei lavori sono confortanti. Si è proceduto al rifacimento di tutto il binario, ossia della massicciata, delle travesine e del binario stesso, al quale è stato applicato un grado di durezza del metallo più elevato, così rendendolo meno soggetto a deformazione. Tutto ciò ha avuto un diretta incidenza sia sulla sicurezza sia sul comfort, nonché nell'abbassamento del livello di rumorosità, come hanno potuto appurare gli ospiti dei campeggi in questi ultimi giorni estivi». Questo il commento di Roberto Andreatta, Dirigente del Servizio Trasporti Pubblici della Provincia Autonoma di Trento, sui recenti lavori completati sulla linea ferroviaria della Valsugana, riaperta integralmente al traffico su rotaia già a parte dal primo agosto scorso.
Numerosi infatti i benefici dell'elettrificazione della linea, tra cui, in primis, una miglior integrazione della tratta della Valsugana con le altre corse trentine. «Il bacino ferroviario regionale -spiega Andreatta - prevede un cadenzamento comune con la provincia di Bolzano e può contare su un parco rotabile di circa 30 treni, che a breve saranno in esercizio anche sulla linea della Venosta, di cui si procederà ad elettrificazione nel prossimo futuro. I numeri registrano annualmente 8 milioni di treni/km, di cui ben 6 milioni con materiale elettrico su infrastruttura a scartamento ordinario elettrificata. In tale contesto, qualora la linea ferroviaria della Valsugana non fosse stata anch'essa elettrificata - chiosa il Dirigente - non avrebbe potuto beneficiare delle economie di scala (organizzative e dei materiali) di tutto il resto della rete. Ancora, senza i lavori non si sarebbero potuti predisporre modelli di esercizio integrati che vedano, per esempio, corse ferroviarie da Monaco a Innsbruck o Bolzano e Trento sino a Venezia, proprio via Valsugana».
Significativa anche la riduzione dei costi del gasolio conseguente all'elettrificazione. «Si stima - conclude Andreatta - che la spesa annua per il gasolio si aggiri su poco meno di 2 milioni di euro annui, quando invece la spesa annua per la trazione elettrica della Ferrovia Trento Malè (che effettua circa 1 mln di treni/km anno, a fronte di 1,2 milioni di treni km della Valsugana) si attesta su circa 500.000 Euro. L'elettrificazione della Valsugana avrà dunque, accanto agli evidenti benefici ambientali legati al venir meno della trazione diesel, anche rilevanti ricadute economiche, in termini di effettivo risparmio. Anche le emissioni di CO2 verranno completamente abbattute con l'elettrificazione della linea».
Il tutto andrà quindi a beneficio dei 5.598 passeggeri che, in media, ogni giorno viaggiano lungo la tratta Trento - Bassano del Grappa, per una base annua di 1.600.000 passeggeri l'anno.
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aln
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Re: Rassegna Stampa

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Corriere delle Alpi, 17 dicembre 2017 ha scritto:Treni, odissea sulla linea per Padova
BELLUNO. «L’isolamento di Belluno non dipende solo dalla geografia ma anche dalla qualità del trasporto ferroviario». Inizia così la lettera inviata al Corriere delle Alpi dal direttore dell’Aci di Belluno, Gian Antonio Sinigaglia, che ogni giorno prende il treno da Castelfranco a Belluno. Il suo è un racconto di disagi e di ritardi, molto frequenti nonostante i dati che vengono diffusi da Trenitalia.
«Le inefficienze, una volta dei treni, un’altra volta della linea, sono ormai insopportabili» spiega Sinigaglia. Il suo racconto parte da giovedì 7 dicembre quando il treno delle 6.36 che parte da Castelfranco è stato cancellato. Per passare poi a venerdì 15 dicembre, quando lo stesso treno è arrivato in ritardo a Montebelluna e non ha consentito di prendere la coincidenza per Belluno. «Non tengo il diario delle cancellazioni, ritardi o criticità di varia natura ma vi assicuro che la sensazione generale è che il viaggiatore debba pagare il biglietto senza troppe pretese. La madre dei problemi è la scelta del cambio di Montebelluna sulla linea Padova - Belluno. Il treno che arriva da Belluno e va verso Treviso, a Montebelluna praticamente si svuota, quasi tutti i passeggeri scendono e salgono sul treno per Padova mentre quello da Belluno a Treviso prosegue quasi vuoto».
Per non parlare, continua il direttore dell’Aci, della situazione della stazione di Montebelluna, dove «gli indicatori degli orari sono lillipuzziani, il sovraffollamento degli incroci è biblico e i sottopassi sono stretti e anche allagati, se piove». Ma non finisce qui. Perchè se le cose erano andate male al mattino di venerdì sono andate peggio alla sera. Infatti il treno delle 18.34 partito da Belluno, arrivato a Quero aveva già un ritardo di 40 minuti, senza alcuna possibilità di prendere la coincidenza di Montebelluna. Passeggeri arrabbiati? È dire davvero poco.
Corriere delle Alpi, 27 dicembre 2017 ha scritto:Trenitalia replica: «Sulla tratta Belluno-Padova puntuale il 97% dei convogli»
BELLUNO. «Il disagio subito in due giorni ravvicinati ha fatto percepire una realtà negativa, che tale non è. Anzi, i miglioramenti sono evidentissimi. Possiamo rassicurare che si è trattato di episodi isolati che non si ripeteranno, fermo restando il fatto che in qualsiasi sistema di trasporto, non si potranno mai azzerare gli imprevisti».
Arriva da Trenitalia la risposta alla lettera, da noi riportata nei giorni scorsi, di Gian Antonio Sinigaglia, direttore dell’Aci di Belluno. Sinigaglia prende ogni giorno il treno da Castelfranco a Belluno e, con il suo intervento, ha voluto mettere in evidenza disagi e ritardi, riferendosi nello specifico alle giornate di giovedì 7 e venerdì 15 dicembre. La replica di Trenitalia contiene le scuse, ma anche alcune precisazioni. «Innanzitutto ci scusiamo con i clienti per i disservizi del 7 e 15 dicembre», scrive Ferrovie dello Stato. «Il 7 il treno 11116 in partenza da Padova alle 6.07 è stato cancellato da Castelfranco a Montebelluna per un guasto ai sistemi di sicurezza della linea ferroviaria. Per un motivo analogo lo stesso treno è giunto in ritardo a Montebelluna anche il 15 ed è quindi mancato il proseguimento immediato verso Belluno, così come il ritardo del treno in partenza da Belluno alle 18.34 non ha consentito il proseguimento in tempi brevi verso Padova. Questi inconvenienti non sono dovuti a inefficienze di Trenitalia, ma a guasti infrastrutturali che Rete ferroviaria italiana ha riparato».
Trenitalia ricorda poi che nei mesi di settembre, ottobre e novembre non è mai saltata la coincidenza per Belluno tra i treni in arrivo a Montebelluna alle 6.53 e alle 7.53 e i treni provenienti da Treviso e diretti nel capoluogo dolomitico. «Nello stesso periodo è mancato una sola volta nel mese di ottobre il proseguimento per Padova al treno in partenza da Belluno alle 18.34, anche qui per cause non imputabili a Trenitalia», proseguono dalla società. «In generale, le coincidenze a Montebelluna sia verso che Belluno che verso Padova, tra settembre e novembre, sono state rispettate nel 97% dei casi. In merito alla puntualità, nel 2015 - ultimo anno in cui non esisteva la rottura di carico a Montebelluna per Padova - si attestava tra il 60 e l’80%, mentre oggi il dato è ormai consolidato oltre il 91% con punte del 94%. Inoltre, contrariamente a quanto accadeva nel 2015, i guasti ai treni si sono sostanzialmente azzerati».
Trenitalia fa poi notare che non corrisponde alla realtà l’affermazione che i treni provenienti da Belluno si vuotano perché tutti si recherebbero a Padova. «Quasi il 50% dei passeggeri prosegue verso Treviso, con punte minime del 30% e massime del 60%», si legge ancora nella replica di Trenitalia.(m.r.)
Corriere delle Alpi, 28 dicembre 2017 ha scritto:Con l’inizio del nuovo anno i ticket costeranno il 2% in più
BELLUNO. Con il nuovo anno arriveranno i consueti aumenti delle corse dei treni del Veneto. Dal primo gennaio, i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti di Trenitalia cresceranno del 2% (qualche centesimo in più per capirsi). Un incremento medio previsto dal contratto con la Regione.
«Si tratta di un aumento superiore al tasso di inflazione programmata ed è necessario per sostenere il costo dei nuovi treni», precisa il direttore di Trenitalia veneto, Tiziano Baggio che poi aggiunge: «La Regione ci tiene a mantenere contenuti i prezzi del trasporto pubblico, per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici per gli spostamenti. In base agli scaglioni chilometrici, entro i 10 km in prima classe si pagheranno 2,80 euro, in seconda 1,85 euro, fino ad arrivare a 46,65 euro tra i 681-700 km in seconda classe (70 euro in prima).
Intanto, procede a ritmo sostenuto il progetto per l’elettrificazione da Castelfranco a Belluno e da Belluno a Conegliano. La progettazione è in stadio avanzato e probabilmente nel 2018 ci saranno delle novità importanti su questo fronte.
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