Rassegna Stampa

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STEFANO240566
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da STEFANO240566 »

aln ha scritto:Sull'Amico del Popolo si propone un servizio ferroviario navetta tipo Vereina tra il Comelico e Lienz (Tirolo Orientale), ma secondo me si chiede questa ferrovia per avere l'autostrada. Schizofrenia infrastutturale conclamata.
Sono d'accordo con te!
i continui interessamenti da parte degli organi di stampa sono comunque buona cosa; tengono alta l'attenzione dell'opinione pubblica.
L'idea sul modello VEREINA tra Comelico e Lienz, aspetti emotivi a parte, la vedo gran dura per:
1. Se viene realizzata la Calalzo-Cortina Dobbiaco (e già li ci sono ceri da accendere ...) sarebbe un doppione che - specie i periodi di carenze finanziarie che stiamo vivendo - non penso tanto fattibile (a meno che un Emiro non sia disposto a costruirsi il suo plastico 1:1 dalle nostre parti.....);
2. Se non venisse la Calalzo - Dobbiaco, un investimento non di poco conto come portare le rotaie in Comelico e poi forare verso Lienz sarebbe ancora meno probabile.... (consideriamo la densità della popolazione nel nostro versante ....)
3. Il Modello Vereina è stato creato per ovviare alla strada (in alta quota e spesso soggetta a forti innevamenti sul passo del Fluela); li l'autostrada più vicina è a Coira e serve aree con uno sviluppo turistico leggermente diverso da quello delle nostre valli (scenario - con condizioni attuali - non prevedibile di mutazioni positive per almeno 20 anni....)

Come sempre noi Bellunesi siamo specialisti nel crearci i problemi e poi perdere le occasioni, per forza poi chi deve assegnare i fondi non lo fa..... non capiscono cosa vogliamo! (non i cittadini ma gli amministratori.....)
Concentriamoci su Elettrificazione e Calalzo-Dobbiaco..... il resto (Autostrada compresa) è pura fantascienza infrastrutturale/demagogia/propaganda pseudoelettorale.
Se vediamo realizzate queste due cose è già da tricolore alle finestre per almeno 6 mesi......
fogliadibalestra
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da fogliadibalestra »

Sharklet ha scritto:Come sempre noi Bellunesi siamo specialisti nel crearci i problemi e poi perdere le occasioni,

Direi meglio..."noi italiani"...
Sharklet ha scritto:Concentriamoci su Elettrificazione e Calalzo-Dobbiaco..... il resto (Autostrada compresa) è pura fantascienza infrastrutturale/demagogia/propaganda pseudoelettorale.Se vediamo realizzate queste due cose è già da tricolore alle finestre per almeno 6 mesi......
La penso esattamente come te. Un`autostrada che percorre le dolomiti e` secondo me uno scempio naturalistico, sia come vista che come inquinamento dell`aria (invoglierebbe a portare molte piu`auto a Corina e dintorni di quelle che gia` ci sono oggi e che tutti condannano). L`obiettivo comune e`quello di avere una buona ferrovia che collega la pianura con le dolomiti (tanto da Padova quando da Venezia) e vedere sempre tutti i treni ben frequentati (il che significa orari azzeccati e modo di trasporto conveniente rispetto all`automobile privata).
Blitz
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Blitz »

fogliadibalestra ha scritto:Ok per la Rovereto-Riva del Garda, non ne ero a conoscenza.

Ora, quali sono le fonti da cui a hai appreso che si chiede:
-->della Bribano - Agordo;
-->della Montebelluna - Susegana;
-->della Grisignano - Legnago
-->della Brunico - Campo Tures,
-->della linea del Comelico
-->della Ferrovia della Val Gardena
-->della Ferrovia della Val di Fiemme
-->della Pordoi - Sella - Gardena - Valparola?
I progetti sarebbero i benvenuti ma faccio fatica a capire dove trovare le risorse economiche per la loro realizzazione...

Max
basta leggere i giornali... sulla Bribano-Agordo, sulla Feltre-Primolano e sulla Brunico-Campo Tures avevano scritto anche recentemente...

Tu butta un occhio regolarmente ai siti dei quotidiani bellunesi, trentini e altoatesini, e vedrai che ciclicamente - ora l' una ora l' altra - saltano fuori
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Corriere delle Alpi, 8 luglio 2016 ha scritto:IL CASO
Degrado e vandali, stazione di Feltre piantonata
Altri danni ai bagni, due donne intimidite perché non danno denaro:
Rfi piazza un suo addetto fisso sulla banchina

FELTRE. «La misura è colma», «ora basta». Le opposizioni in consiglio comunale fanno proprie le lamentele di chi frequenta la stazione ferroviaria e riempiono il tavolo del sindaco, Paolo Perenzin, di domande di attualità legate al progressivo degrado nella zona a causa del comportamento di pochi che mettono a repentaglio la sicurezza di molti. Tutti, con parole diverse e allo stesso tempo simili, chiedono che la soluzione venga risolta una volta per tutte. Gli ultimi episodi riportati dal nostro giornale risalgono alla scorsa settimana, ma è difficile che passi giorno senza che ci sia uno screzio, o peggio, che coinvolge passeggeri in attesa di salire o appena scesi dai treni che fermano a Feltre. Utenti che ormai ne hanno le tasche piene.
Una situazione tanto grave che Rfi - l'azienda che gestisce la rete ferroviaria e che è proprietaria della stazione e delle sue pertinenze - ha deciso da qualche giorno di fare piantonare la banchina da un proprio addetto che garantisce così un minimo di tranquillità a turisti e pendolari che la stazione la usano per i loro spostamenti e non come bivacco dove trascorrere le giornate tra i fumi dell'alcol. Un gesto che una volta di più dimostra l'attenzione che Rfi sta dimostrando per la stazione di Feltre, oggetto di recenti e imponenti manutenzioni e migliorie. Un messaggio di efficienza che però cozza con il clima di degrado creato dal gruppetto di sbandati.
In questo modo queste persone vengono tenute lontano dalla banchina dove, dopo la chiusura dei bagni, non disdegna di venire a fare pipì dove i passeggeri sono in attesa dei convogli come dimostrano le chiazze di urina non ancora del tutto assorbite. D'altra parte i bagni sono stati nuovamente forzati nella notte tra domenica e lunedì. La porta dei servizi igienici per uomini, che pure era stata chiusa dopo che i locali erano stati devastati dai soliti noti, è stata divelta. All'interno c'era di tutto e la donna delle pulizie è “coraggiosamente” entrata per ripulire quello schifo. Dopo questo ennesimo episodio di vandalismo, Rfi ha deciso non solo di commissionare la realizzazione di grate metalliche che avranno il compito di proteggere i bagni pubblici una volta che saranno riparati e ripristinati, ma di apporre quanto prima dei pannelli per sigillare gli stessi così da evitare nuove intrusioni. Insomma, l'azienda che fa capo a Trenitalia ce la sta mettendo tutta.
L'addetto di Rfi limita al minimo le intrusioni degli sbandati, che ora occupano quasi stabilmente le panchine all'esterno della stazione. D'altra parte pochi giorni fa, al mattino, c'è stato l'ennesimo parapiglia che ha coinvolto due del gruppo e un paio di signore, tampinate con la richiesta di denaro. Ebbene, una delle due donne ha dato qualche soldo a uno dei due e a quel punto si è acceso un diverbio su chi dovesse tenere quei soldi. Diverbio che poi ha coinvolto anche le due passeggere in attesa, insultate perché non avevano dato i soldi a entrambi. Al mattino e al pomeriggio c'è sempre il passaggio della polizia ferroviaria, che sembra avere preso a cuore la situazione e che sta indagando sui due episodi - una scazzottata
che ha coinvolto un ragazzo di colore e il fuoco acceso sotto una panchina per fare andare via una donna che si era seduta - denunciati la scorsa settimana. Evidentemente non basta e le opposizioni chiedono che la questione sia affrontata anche dal punto di vista politico.(r.c.)
Feltre, stazione di Feltre: negli ultimi giorni è salita ai (dis)onori delle cronache per i danneggiamenti dei bagni, chiusi e presto riaperti in un clima di afosa indifferenza che può far credere che forse non importi nulla di avere i servizi igienici a disposizione. Salvo poi lamentarsene quando si consuma la loro definitiva chiusura, cosa avvenuta in altre località.
Così la memoria corre come un Balen(o) ai tanti sindaci del feltrino e del Primiero, qualcuno anche dal Cadore, che lo scorso autunno si sono vigorosamente mobilitati e baldanzosi sono calati proprio in stazione a Feltre per difendere l'indifendibile situazione di un orario ferroviario che non stava più in piedi. Troppo il clamore allora, troppo il silenzio oggi.
C'è una definizione di politica data da non ricordo chi e non ricordo se con ironia o senza: l'arte di occuparsi dei problemi degli altri senza risolverli. E' una definizione alla quale non credo e non voglio credere, perché di politica e di politica dei trasporti mi occupo con un certo impegno e convinzione, ma quanto sta accadendo a Feltre è un altro episodio che mi spinge a pensare che qualcuno si sia chiesto cosa sono la ferrovia, le stazioni e i treni. La risposta che quel qualcuno si è data? Evidentemente sono un problema degli altri! Purtroppo bisogna occuparsene perché fa tanto figo, fa un po' di green washing che con gli elettori serve, ma per l'amor del cielo: tutto deve rimanere sempre così com'è o meglio deve peggiorare, così si possono sempre piazzare a occhi chiusi le solite dichiarazioni.
Ma per fortuna non tutti la pensano così e non tutti agiscono così.
fogliadibalestra
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da fogliadibalestra »

Il problema e` la mancanza della certezza della pena. In Germania quelle persone di Feltre, gia` note alle forze dell`ordine, sarebbero gia` state arrestate due mesi fa, senza tanti se e senza tanti ma.
Nel caso della stazione di Feltre la lacrimevole verita` e` che non si e` in grado di risolvere un facile problema alla radice (ripeto, le persone responsabili sono gia` note, meglio di cosi`...), causato da quattro cretini. Allucinante.
Max
Capostaz
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

Riporto dal Corriere delle Alpi on-line ( collegamento: http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/ ... 1.13811821 ) un articolo a mio avviso molto confusionario e che spazia tra il fatto che le nostre linee sono a semplice binario, l'elettrificazione, i sistemi di sicurezza e le stazione presenziate; il tutto in un gran minestrone.
Binario unico in tutta la provincia, «ma sicurezza al top»
In provincia non esistono doppi binari; la sala operativa di Mestre vigila sul traffico e sulla velocità di ogni treno

BELLUNO. Il binario è unico: da Conegliano a Ponte nelle Alpi e da qui fino a Calalzo. E lo è pure sulla tratta Ponte nelle Alpi-Belluno-Feltre-Montebelluna. E tale resterà. Sarà unico (sempre che venga realizzato) anche il binario del nuovissimo “treno delle Dolomiti”, tra Calalzo, Cortina e la Val Pusteria. E pure unico sarà il binario tra Feltre e Primolano e lungo tutta la Valsugana. Inutile sognare, lo dicono in Regione Veneto, lo sanno bene in Rfi. Lo conferma il sindacato, Claudio Capozucca della Cisl, nella fattispecie. «Non ci sono i soldi per raddoppiarlo», puntualizza l'on. Roger De Menech, del Pd, al quale fa capo il Comitato per i fondi Odi, che ha stanziato una quota per la progettazione dei nuovi treni nel Feltrino e in Cadore, «invece ci sono, tra i 70 ed i 2100 milioni di euro, per elettrificare l'anello tra Montebelluna, Feltre, Belluno e Conegliano».

Ed ecco la novità: entro l'anno si può partire con l'elettrificazione. Ne è sicura anche l'assessore regionale Elisa De Berti, convinta, come De Menech, «che l'elettrificazione comporterà l'allungamento della metropolitana di superfice da Castelfranco a Belluno, fino a Conegliano e Treviso».

Binario unico, dunque, ma non per questo meno sicuro. Anzi, sicurissimo, come conferma Mario Siletti della Uil. Il sistema di circolazione, come si sa, fa capo alla sala operativa di Mestre, che vigila su ogni convoglio, quindi su tutti i movimenti, dai semafori ai passaggi a livello. Poi c'è il Sistema Supporto Condotta (SSC) di ausilio al macchinista. Fornisce il controllo della velocità massima ammessa, istante per istante, in relazione ai vincoli posti dal segnalamento, dalle caratteristiche dell'infrastruttura e dalle prestazioni del treno, sia in condizioni normali che di degrado. Il sistema è “trasparente” per il macchinista, che continua ad operare con le abituali modalità di condotta. È composto da un Sotto Sistema di Terra (SST), che ha il compito di trasferire a bordo del locomotore, tramite punti informativi (realizzati con tecnologia trasmissiva con transponder a microonde di tipo “Telepass”, integrata da tecnologia a “boe”), le informazioni sull'aspetto del segnale (condizioni sulla libertà della via) e sulle caratteristiche della linea. È composto pure da un Sotto Sistema di Bordo (SSB), che comprende un computer con il compito di elaborare le informazioni acquisite dai transponder e dalle operazioni del personale di macchina, e che è in grado di comandare la frenatura di servizio o di urgenza nel caso in cui vengano superati i vincoli di marcia controllati dal sistema.

In provincia di Belluno, l'unica stazione presenziata è quella del capoluogo. Sia Calalzo che Feltre, passando per Ponte nelle Alpi, hanno perso il personale di movimentazione. Tutto è comandato da Mestre. Attrezzate per lo scambio dei treni sull'unico binario sono le stazioni di Belluno, ovviamente Calalzo, Longarone, Ponte nelle Alpi, Feltre e, da ultima, anche Santa Croce al lago.

È tutto pronto, dunque, per l'elettrificazione che, appunto, dovrebbe partire - secondo le anticipazioni ricevute da De Menech sia da Rfi che dal ministero delle infrastrutture - entro l'anno. Capazucca ha visionato lo studio e assicura che «è quanto mai interessante». «Ci vogliono altri 60 milioni di euro per elettrificare da Ponte nelle Alpi a Calalzo, ma qui il problema è quello delle gallerie. Basterà abbassare il terrapieno dei binari? E come si riuscirà a raddrizzare le troppe curve che incidono negativamente sulla velocità?».

Curve, invece, che in gran numero saranno alleggerite lungo il primo anello. Quanto, poi, al sospirato
collegamento tra Calalzo e la Val Pusteria pare che i tempi della prima fase progettuale
, con la scelta dei percorsi (Val Boite o Val d'Ansiei?) non potranno concludersi entro settembre, come inizialmente si era sperato. Bisognerà attendere l'autunno avanzato.
Gianni Giannelli
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

MI sono permesso alcune sottolineature in rosso sui passi a mio avviso più incomprensibili, in bleu invece quelli più interessanti.
Gianni Giannelli
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da fogliadibalestra »

Ciao,
si anche per me hanno fatto un gran minestrone. Leggendo pare comunque che entro l`anno si parta a razzo con l`elettrificazione dell`anello ma credo che anche qui ci sia un malinteso; le tratte per ora elettrificabili per quanto ne so io sono solo la Castelfranco-Montebelluna, la Conegliano-Vittorio e la Camposampiero-Bassano, perché COPERTE DA FINANZIAMENTO (in pratica vuol dire che ci sono i soldi messi da parte per fare questi lavori). Il fatto che si parli di elettrificazione dell`anello gia` a partire da quest`anno vuol dire aver completato tutta la progettazione e aver trovato anche i finanziamenti. Sarebbe un "miracolo italiano" solo questo...ma per elettrificare occorre anche metter mano alle gallerie e anche ai ponti (dei ponti da mettere in sicurezza nessuno ne parla...).

Max
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

È quello che ritengo anch'io, anche se l'idea di elettrificare "tutto" si sta prendendo in considerazione.
Quello che mi chiedo è se, unitamente all'"elettrificare tutto" si stia pensando anche al contorno.
Io ho paura che molti cavalcano l'idea secondo cui elettrico è più veloce, salvo poi cadere come peri dall'albero quando scopriranno che la velocità di fiancata non è cambiata.
Auspico che sulle tratte coperte da finanziamento rivoluzionino il piano del ferro delle stazioni di interscambio TE/TD ( Montebelluna e Vittorio Veneto) così da permettere ingressi in contemporanea e deviate da 60 km/h.
Altresì mi auguro che sulle nostre tratte prima si provveda a migliorare le sedi d'incrocio e poi eventualmente si possano "tirare" i fili.
Gianni Giannelli
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da fogliadibalestra »

Esatto, ti quoto al 100%. Tirare i fili non è come mettere su qualcosa che poi tanto si può modificare, perché modificare costa soldi, e i soldi sono di tutti i cittadini onesti che pagano con sacrificio quotidiano le loro tasse.
Come hai detto tu, occorre metter mano ai lavori con un programma strutturato, tecnicamente chiaro e fattibile.
Quindi
sistemare le stazioni di incrocio con ingressi velocizzati, marciapiedi rialzati e sottopassaggio
modificare di conseguenza il segnalamento
adeguare le gallerie
mettere in sicurezza i ponti (per aumentare la velocità e/o consentire un carico assiale maggiore)
eventuali piccole migliorie di tracciato
finalmente piantare i pali e tirare i fili

Attenzione, non bisogna per forza leggere elettrificazione come aumento di velocità (tra Castelfranco e Montebelluna a mio avviso ci sono le condizioni per aumentare la velocità da 130 a 150km/h con mezzi elettrici,anche se il beneficio, che non ho calcolato, sarà probabilmente solo di qualche minuto) piuttosto aumento di accelerazione, eliminazione di emissioni inquinanti dei mezzi, riduzione drastica dei costi di manutenzione del materiale motore, possibili relazioni dirette periodiche con grandi città senza cambio di trazione quindi con risparmio di tempo. Per ottenere apprezzabili innalzamenti di velocità delle tratte occorre fare modifiche di tracciato oppure per risparmiare aumentare la sopraelevazione delle curve (ovviamente l'ideale è fare entrambe le cose). Ma anche con accelerazioni maggiori si guadagnano un paio di minuti in tutte le tratte.
MM
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Concedetemi una parentesi di sfogo sul pesantissimo incidente ferroviario di martedì 12 luglio 2016 tra Andria e Corato. Premesso il cordoglio per le 23 vittime e per la sciagura di cui ancora si sa poco (è una realtà ferroviaria completamente estranea e diversa da quella che conosciamo meglio, lasciatemi scrivere che mai come 'sta volta ho letto e ho sentito una tale quantità di cavolate, formali e sostanziali che spaziano dall'ignoranza della lingua italiana, all'ignoranza dei principi basilari della fisica, all'ingoranza del sistema ferroviario fino alla più completa disonestà intellettuale. Cavolate sulla stampa, in televisione, anche in internet. Il culmine delle cavolate si sta avendo con la "Sindrome del Binario Unico", che sta dilagando in tutta Italia. Da ieri il Corriere delle Alpi e i suoi fratelli del gruppo Finegil hanno terroristicamente rilanciato la balla "binario unico" = pericolo intervenendo a gamba tesa sui social scrivendo...
Corriere delle Alpi ha scritto:Lo sapete, vero, che il Bellunese è tutto a binario unico?
Oggi han parzialmente fatto dietro front. Addirittura La Stampa di Torino indica tra le linee non RFI più arretrate e pericolose la Merano - Malles, linea invece all'avanguardia. Mai come negli ultimi dieci-quindici anni le informazioni sono state così accessibili e trasparenti, ma mai come adesso si preferisce la disinformazione all'informazione.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Biagio »

Sottoscrivo in toto ciò che scrive Alessandro. E per non avere travasi di bile a ripetizione ho evitato ogni televisione e mi sono tenuto informato sul forum di ferrovie.it.
Ma una cosa mi preoccupa. Chi più, chi meno, noi ne capiamo di ferrovie e siamo in grado di renderci conto delle fesserie che vengono dette. Ma non credo che le fesserie vengano dette solo a proposito dei treni. Se i media parlano di cose legate alla chimica, è mia moglie, laureata in chimica, che inorridisce per le relative fesserie. Ma per gli altri argomenti di cui siamo ignoranti come dobbiamo regolarci? A chi dobbiamo credere? Dobbiamo consultare la Treccani per ogni notizia?
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da robi »

Anch'io faccio spesso la tua stessa riflessione Biagio...non sono riuscito a darmi chissà che risposte a questi dubbi però mi sono posto ulteriori domande...visto che, in primi un giornalista deve dare informazione a chi non sa, inoltre come lavoratore dovrebbe avere l'obbligo di svolgere le proprie mansioni con precisione, mi chiedo perché spesso non scrivano con cognizione di causa...non dico saper tutto, ma scrivere dopo aver preso le informazioni del caso, questo sì...
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da e550 »

aln ha scritto:Concedetemi una parentesi di sfogo sul pesantissimo incidente ferroviario di martedì 12 luglio 2016 tra Andria e Corato. Premesso il cordoglio per le 23 vittime e per la sciagura di cui ancora si sa poco (è una realtà ferroviaria completamente estranea e diversa da quella che conosciamo meglio, lasciatemi scrivere che mai come 'sta volta ho letto e ho sentito una tale quantità di cavolate, formali e sostanziali che spaziano dall'ignoranza della lingua italiana, all'ignoranza dei principi basilari della fisica, all'ingoranza del sistema ferroviario fino alla più completa disonestà intellettuale. Cavolate sulla stampa, in televisione, anche in internet. Il culmine delle cavolate si sta avendo con la "Sindrome del Binario Unico", che sta dilagando in tutta Italia. Da ieri il Corriere delle Alpi e i suoi fratelli del gruppo Finegil hanno terroristicamente rilanciato la balla "binario unico" = pericolo intervenendo a gamba tesa sui social scrivendo...
Corriere delle Alpi ha scritto:Lo sapete, vero, che il Bellunese è tutto a binario unico?
Oggi han parzialmente fatto dietro front. Addirittura La Stampa di Torino indica tra le linee non RFI più arretrate e pericolose la Merano - Malles, linea invece all'avanguardia. Mai come negli ultimi dieci-quindici anni le informazioni sono state così accessibili e trasparenti, ma mai come adesso si preferisce la disinformazione all'informazione.
Sottoscrivo pienamente questo tuo sfogo.

Come corollario, faccio notare che i miei commenti nella pagina facebook all'articolo spazzatura del suddetto fogliaccio sono stati cancellati (non solo i miei, se non ricordo male) e sono stato inibito dal commentare ulteriormente.
Evidentemente serietà e correttezza sono concetti poco considerati da certa stampa.
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da STEFANO240566 »

aln ha scritto:Apro questo topic con l'intenzione di creare una raccolta degli articoli giornalistici che riguardano davvicino le nostre ferrovie bellunesi. So che solamente un quotidiano rende disponibili on line i propri scritti, e so che quel quotidiano spesso commenta fatti di cronaca in modo discutibile, ma spero che nel nostro caso non si arrivi a tali eccessi.
Inserite pure gli articoli, magari tutti in corsivo per distinguerli a colpo d'occhio da eventuali commenti successivi.
Purtroppo gran parte della stampa (il Corriere delle Alpi ed i suoi fratelli brillano come pochi in questo) sembra si diletti nel chi la spara più grossa solo per infondere "paura" e "timore" nei lettori/passeggeri.
Nessuno di questi giornali scrive che in Germania ed in altri paesi Europei gran parte delle reti sono a binario Unico e non ci sono situazioni critiche.
L'incidente, purtroppo, è sempre una coincidenza di errori umani (da stabilire se vi sono stati) e talvolta malfunzionamenti della tecnica (che comunque è creata/gestita da umani, e quindi comunque soggetta a potenziali errori.... ).
La tecnologia italiana in materia di sicurezza ferroviaria è stata ed è all'avanguardia e dobbiamo esserne fieri.... se questi signori la smettessero di sparare cavolate e dicessero le cose come stanno solo per vendere qualche copia in più dei loro giornali i cittadini/utenti ne sarebbero solo felici.
Mai come ora le condizioni sono favorevoli per una ripresa degli investimenti nel settore, speriamo solo che questi menagrami se ne stiano zitti (ed i politici a cui fanno riferimento) il più possibile e lascino che le cose vadano per il verso giusto e diano al treno una nuova vita......
Diamine, perfino gli americani si sono resi conto dell'errore di qualche decennio fa e stanno ritornando sui loro passi investendo di nuovo sulla rotaia....
Gli incidenti, purtroppo, ci sono stati, ci sono e ci saranno ancora in futuro; l'abilità dei tecnici sta solo nel ridurre al massimo questo rischio e ridurre al massimo il rischio di perdite umane come, purtroppo, accaduto qualche giorno fa....
Non sono cinico, mi si è stretto il cuore a guardare quelle scene..... ma purtroppo ogni giorno ci sono moprti sulle strade e nessuno ne parla.... se tiriamo le somme quale mezzo di trasporto tra gomma e rotaia è più sicuro??????
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