Rassegna Stampa

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aln
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Re: Rassegna Stampa

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...se i km di biglietti venduti non aumenteranno.
Il Gazzettino.it ha scritto:Vagabondi seminano il caos in treno, convoglio fermo sui binari per un'ora
di Olivia Bonetti
Sigaretta in bocca e cani liberi sul convoglio che spaventavano gli altri passeggeri non si sono fatti intimorire dalla capotreno. «Non ci rompere», hanno detto i ragazzi feltrini che erano saliti sul convoglio Belluno-Padova. Erano le 9.30 di ieri quando la ferroviera ha chiamato i carabinieri e i viaggiatori sono rimasti fermi a Fener per quasi un’ora. I ragazzi, volti “noti” già visti in stazione a Feltre, sono stati portati in caserma per l’identificazione. Rischiano una denuncia per oltraggio e interruzione di pubblico servizio. Il treno infatti, il convoglio numero 11105, ha riportato un ritardo di 40 minuti come confermano da Trenitalia.
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lucam91
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Re: Rassegna Stampa

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dal sito https://www.qdpnews.it/vittorio-veneto/ ... -a-martedi
QDPNews.it ha scritto: Vittorio Veneto, proseguono i lavori sulla linea ferroviaria: deroga ai rumori forti fino a martedì

I lavori lungo la linea ferroviaria “Conegliano - Ponte nelle Alpi” hanno raggiunto il centro di Vittorio Veneto. In questi giorni in particolare, il cantiere sta interessando il tratto di strada ferrata che da via Lorenzo Da Ponte si allunga fino a Via Labbi, con interventi che interessano anche l’interno delle gallerie “Salsa 1” e “Salsa 2”.

Le operazioni di abbassamento del piano dei binari comportano - naturalmente - l’utilizzo di macchinari rumorosi. Per questo motivo il Comune ha concesso alla ditta appaltatrice una deroga al rispetto delle normative sui limiti acustici che potranno essere superati nella fascia oraria compresa fra le ore 8 e le 19 durante il giorno e fra le 20 e le 6 durante la notte.

L’amministrazione, scusandosi per il disturbo arrecato, chiede pertanto ai cittadini di voler pazientare fino al termine dei lavori più rumorosi che si concluderanno il prossimo martedì 24 luglio ma che sono assolutamente indispensabili per poter elettrificare la linea e quindi potenziare il collegamento della città con il territorio.
Luca Mazzucco - lucam91
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aln
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Re: Rassegna Stampa

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Comunicato stampa della Regione del Veneto ha scritto:SOPRALLUOGO AI CANTIERI PER L’ELETTRIFICAZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA CONEGLIANO - VITTORIO VENETO. ZAIA: “ALTRI CHIACCHIERANO, NOI FACCIAMO”
Comunicato stampa N° 1176 del 10/08/2018
AVN) – Vittorio Veneto (Tv), 10 agosto 2018
180 chilometri di linee da elettrificare, tre anni di lavorazione dalla fine del 2017 alla fine del 2020 con interventi suddivisi in due fasi; la prima, quella in corso, che si concluderà entro il 2019, prevede un investimento di 30 milioni di euro per la realizzazione di tre tratte, la Bassano-Camposampiero, la Castelfranco-Montebelluna e la Conegliano-Vittorio Veneto.
Questi i numeri del grande progetto di elettrificazione della rete ferroviaria veneta verificati stamane dal presidente della Regione, Luca Zaia, dall’assessore ai trasporti, Elisa De Berti e dal responsabile della Direzione Ingegneria Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana, Giuseppe Albanese, nel corso di un sopralluogo al cantiere aperto in prossimità della stazione Soffratta a Vittorio Veneto (Tv), al quale hanno partecipato anche il direttore territoriale Produzione Venezia di RFI, Diego Angelini e i sindaci di Vittorio Veneto, Roberto Tonon e di Conegliano, Fabio Chies.
“Altri chiacchierano, noi facciamo – ha sottolineato Zaia – e questo straordinario intervento va ad aggiungersi agli altri che stiamo inanellando in pochi anni per modernizzare nel suo complesso il trasporto su rotaia nel Veneto, potenziando le infrastrutture e svecchiando sensibilmente il materiale rotabile. Con l’elettrificazione diciamo addio ai vecchi, lenti ed inquinanti treni diesel, rispristiniamo linee dirette come quelle tra Belluno e Venezia e tra Belluno e Padova, eliminando le rotture di carico a Conegliano e Montebelluna e riducendo i tempi di percorrenza”.
“Al termine dei lavori di elettrificazione – ha spiegato l’assessore De Berti – potrà essere riconsiderato il programma di esercizio, potendo contare sulle migliori performance dei treni elettrici in termini di accelerazione e velocità, potranno essere realizzati nuovi servizi e ripristinati i collegamenti diretti soppressi con l’entrata il vigore dell’orario cadenzato. Ci eravamo impegnati a superare i problemi determinati dalle rotture di carico e ora stiamo mantenendo la promessa. Belluno, in particolare, tornerà a essere più vicina al resto del Veneto e ci stiamo facendo trovare pronti per i mondiali di sci alpino di Cortina 2021”.
De Berti ha inoltre evidenziato che “questi interventi di miglioramento delle infrastrutture, dei mezzi e dei servizi, sommati all’eliminazione dei passaggi a livello, ai quali stiamo continuamente lavorando, e all’istituzione del ‘biglietto unico’ prevista entro il 2020, rappresentano una vera e propria rivoluzione del sistema dei trasporti su ferro nel Veneto”.
I cantieri sulla Conegliano-Vittorio Veneto sono stati aperti alla fine dello scorso mese di giugno, chiuderanno il prossimo 8 settembre e riprenderanno l’estate prossima. L’ing. Albanese ha spiegato che gli interventi riguardano principalmente l’abbassamento del piano del ferro di 50 centimetri(effettuando uno scavo profondo circa un metro lungo il tratto di linea interessato), l’adeguamento delle sagome delle gallerie Salsa 1 e Salsa 2, la realizzazione di sottostazioni e cabine elettriche, il posizionamento dei plinti di fondazione per la successiva installazione dei pali di sostegno della linea elettrica.
La seconda fase del programma di elettrificazione della rete ferroviaria regionale, che come detto si concluderà alla fine del 2020, prevede la chiusura del cosiddetto “anello basso” tra Treviso e Vittorio Veneto, con gli interventi sulle tratte Treviso - Montebelluna - Belluno - Ponte nelle Alpi - Vittorio Veneto. Per queste la Regione sta seguendo gli iter autorizzativi, mentre le risorse necessarie sono inserite nel contratto di programma fra Ministero delle infrastrutture ed RFI, già approvato dal Cipe e in attesa del parere delle competenti Commissioni parlamentari.
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aln
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fsnews ha scritto:Il Presidente Zaia visita i cantieri dell'elettrificazione del bacino veneto
RFI sta eseguendo le lavorazioni preliminari all’elettrificazione della tratta Conegliano – Vittorio Veneto

Venezia, 10 agosto 2018
Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, e l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, hanno visitato questa mattina i cantieri di Rete Ferroviaria Italiana per l’elettrificazione del bacino veneto.
Il responsabile della Direzione Ingegneria Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana, Giuseppe Albanese, e il direttore territoriale Produzione Venezia, Diego Angelini, hanno illustrato lo stato di avanzamento dei lavori nel tratto fra Soffratta e Vittorio Veneto.
RFI sta eseguendo le lavorazioni preliminari all’elettrificazione della tratta Conegliano – Vittorio Veneto. Per lo svolgimento di queste attività è in corso l’interruzione della linea ferroviaria Conegliano – Ponte nelle Alpi, programmata fino all’8 settembre 2018.
Si tratta principalmente di interventi di adeguamento delle sagome delle gallerie Salsa 1 e Salsa 2 a Vittorio Veneto, di sistemazione del piano del ferro della stazione di Vittorio Veneto e di realizzazione di plinti di fondazione, per la successiva installazione dei pali di sostegno della linea elettrica.
Queste opere sono inserite nella prima fase del progetto di “Elettrificazione del Bacino Veneto” che prevede, entro il 2020, l’elettrificazione delle tratte Conegliano – Vittorio Veneto, Camposampiero – Bassano e Castelfranco – Montebelluna, per un investimento di 30 milioni di euro interamente finanziato.
Entro il 2020, sulla base delle future disponibilità del Contratto di Programma 2017 – 2021, è inoltre pianificato il completamento dell’elettrificazione del cosiddetto “anello basso” tra Treviso e Vittorio Veneto, con gli interventi sulle tratte Treviso – Montebelluna – Belluno – Ponte nelle Alpi – Vittorio Veneto.
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Biagio
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Messaggio da Biagio »

Ho letto sull'Amico del popolo che il pellegrinaggio annuale a Lourdes non sarà quest'anno fatto con il consueto "treno bianco" ma in aereo (Venezia e Orio) e pullman, un viaggio con sosta notturna e un viaggio diretto. L'articolo non parla di malati in barella. Il celebre lunghissimo treno, con cucine e carrozze per lettighe, mi sembrava più comodo e più "comunitario". Era un pellegrinaggio già il viaggio in treno, mentre in aereo mi sembra di più una gita.
Si conoscono i motivi di questa scelta? Indisponibilità di 445? (Sul resto della rete italiana - elettrificata - ci sono ancora numerosi treni bianchi). Ho letto da qualche parte che organizzare questi treni è sempre più complicato, in particolare per i costi imposti dalle ferrovie francesi. Nel 2016 era stato fatto, e lo scorso anno?
Sul tubo ho trovato un servizio del 2013 in cui si annunciava che il treno bellunese doveva partire da Treviso per il problema della lateralizzazione, disponibile solo su linee elettrificate. Poi però nel 2014, sempre sul tubo, c'è un bel video della partenza da Belluno di un lunghissimo treno bianco (14 carrozze) con doppia di 445. http://www.youtube.com/watch?v=Jscz-6F0MPE
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aln
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Mi pare fossero partiti da Conegliano o Castelfranco.
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lucam91
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fsnews.it ha scritto: RFI: tornano i treni tra Conegliano e Ponte nelle Alpi in Veneto
Venezia, 4 settembre 2018

Da domenica 9 settembre torneranno a circolare i treni tra Conegliano e Ponte nelle Alpi.

Rete Ferroviaria Italiana ha infatti terminato gli interventi di adeguamento delle sagome delle gallerie Salsa 1 e Salsa 2, la sistemazione dei binari nella stazione di Vittorio Veneto e la realizzazione delle fondazioni per l’installazione dei pali di sostegno della linea elettrica.

Contestualmente saranno avviati i lavori per l’elettrificazione tra Belluno e Ponte nelle Alpi. Per consentire l’operatività dei cantieri e le attività di manutenzione straordinaria tra Ponte nelle Alpi e Calalzo, sarà sospesa la circolazione ferroviaria tra Belluno e Calalzo, fino a dicembre 2018, e i treni sostituiti con bus.

Tutte le informazioni sui servizi alternativi sono consultabili sui quadri orario affissi nelle stazioni.
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Biagio
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Messaggio da Biagio »

Una risposta ai miei interrogativi sui treni dei pellegrini me l’ha data l’Osservatore romano online. Già il titolo dice tutto: Gli scandalosi tempi di percorrenza dei treni per Lourdes, e cita un’ora di attesa per entrare a Milano San Cristoforo. Questi viaggiatori - leggo ancora - “sono oggetto di un trattamento a dir poco disumano”, con responsabilità divise alla pari fra Italia e Francia. Fino a 10 anni fa i tempi di percorrenza erano di 15 - 16 ore, oggi arrivano a 25 - 26. Treni pagati fino all’ultimo centesimo, ma che ormai hanno meno importanza dei merci. L’intero articolo è qui: http://www.osservatoreromano.va/it/news ... treni-lour
Siamo alle solite: le ferrovie sembrano fare di tutto per fare andare male le cose e così giustificare tagli e chiusure.
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k b 3
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Ma è proprio vero quel "pagati fino all'ultimo centesimo"? Considerando i costi di un servizio del genere, mi pare improbabile.
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
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Biagio
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Lo ha dichiarato mons. Paolo Angelino, presidente di Oftal (Opera federativa trasporto ammalati a Lourdes), al Corriere della Sera. Tieni anche presente che su quei treni c'è moltissimo volontariato.
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lucam91
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da lucam91 »

k b 3 ha scritto:Ma è proprio vero quel "pagati fino all'ultimo centesimo"? Considerando i costi di un servizio del genere, mi pare improbabile.
sul "pagati fino all'ultimo centesimo" intende sicuramente la traccia orario al gestore infrastruttura, che è anche colui che "rallenta" la corsa per i più svariati motivi (lavori, interruzioni, precedenze, incroci), anche perché se non paghi non ti fanno neanche circolare :mrgreen:
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Un'altra notizia rende sempre più grigio il futuro dei Lourdes. Scrive Ferrovie.info 9 convogli che Ferrovie dello Stato metterà a disposizione della Regione Lombardia per far fronte alla situazione di emergenza di Trenord potrebbero essere treni precedentemente usati per i pellegrinaggi dall'Italia a Lourdes. La conferma all'agenzia Ansa arriva direttamente dal governatore lombardo Attilio Fontana, che spiega che: “è una delle ipotesi a cui ha accennato anche l’amministratore delegato di FS Battisti”. Quel materiale si sarebbe liberato per il calo dei passaggeri sui treni dei pellegrini.
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Stazione per l'Alpago
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Re: Rassegna Stampa

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Non vogliamo fare i treni per Lourdes, ci stanno sulle balle, ma mica possiamo dirlo, vuoi metterti contro i preti, le associazioni di volontariato eccetera?
Meglio lavorare ai fianchi, piazziamoci ore di attesa, togliamo assistenza, facciamo in modo che siano i pellegrini stessi a odiare l'idea di salire sul treno. E il problema si risolve da se. le ferrovie fanno così di solito.

Peraltro non è che manchino i viaggiatori, e soprattutto la possibilità di dimostrare l'attenzione che viene sbandierata per le persone disabili. o PMR, o persone che escono di casa una volta l'anno per andare a Lourdes e ai quali devi spiegare che le loro assurde pretese di prendere un treno da qui per andare lì non convengono e che starebbero benissimo a starsene a casa anche quella settimana l'anno. il treno è il mezzo con cui puoi muovere una massa di infermi e allettati che altrimenti non puoi caricare in aereo o bus (salvo mostruose complicazioni e non sempre).
Infine credo che siano pagati questi treni, se non al 100% dai viaggiatori, dalla UNITALSI, dalla CEI, da SantaRomanaChiesa. E come è stato già detto, gli operatori sono normalmente volontari o comunque persone già normalmente deputate all'assistenza di quegli specifici viaggiatori. Poi come sempre, sta a mettersi d'accordo sul prezzo.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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Biagio
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Re: Rassegna Stampa

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Il CNPI - Coordinamento Nazionale Pellegrinaggi Italiani, prende atto «con favore e piacere» della nota ufficiale diramata da Trenitalia che smentisce ogni volontà di dismissione del servizio di treni per Lourdes. Lo riferisce ferrovie.info. Il Cnpi «vede con favore la proposta di Trenitalia di voler inserire i treni per Lourdes nell’ambito del processo che regolamenta l’armonizzazione della programmazione dei treni internazionali».
Orizzonti più sereni quindi per i treni dei pellegrini, anche perché TI è «disponibile sin da subito a sedersi al tavolo con Cnpi e con le Ferrovie francesi per trovare una immediata soluzione non solo per il 2020, ma già per il prossimo anno 2019».  Inoltre «durante la prossima pausa invernale le carrozze che compongono questa flotta saranno oggetto di accurate verifiche perché si innalzi il livello di qualità percepita dai passeggeri».
Chissà se il Treno di Lourdes tornerà anche a Belluno. La cosa dovrebbe essere possibile ad elettrificazione completata.
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Biagio
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Un 445 si è dato fuoco a Mede, sulla Alessandria Pavia. È il 1015, al traino di un convoglio di carri cisterna carichi di propilene partito dalla raffineria di Sannazzaro. Le fiamme sono state bloccate prima che arrivassero ai carri, ma è chiaro che le futuro del 1015, consegnata nel 1974, c'è solo un'altra fiamma, azzurrognola...
L'incendio - scrive Ferrovie.info - pone ancora una volta il problema della anzianità delle locomotive Diesel in carico a Trenitalia (le ultime consegnate nel 1988), visto che le 445 sono le uniche locomotive da treno Diesel in dotazione. La situazione sta diventando delicata. Da un lato sono previste moltissime elettrificazioni, che renderanno sempre meno necessario l'uso di mezzi Diesel, dall'altro il rischio è di rimanere a breve senza rotabili visto, che il Gruppo da qualche anno è anche sottoposto ad accantonamenti e demolizioni. L'acquisto di nuove macchine è più complesso di quello che sembri. Molte linee non sono in grado di "sopportare" il peso assiale delle locomotive moderne, quindi la maggior parte dei rotabili di oggi sono esclusi di base dalla possibilità di essere acquistati. Le uniche macchine nuove che potrebbero probabilmente girare senza problemi sono le Eurolight di Stadler che tuttavia nel nostro Paese ha attualmente solo Dinazzano Po con efficienza tutta da verificare.
Una soluzione - scrive ancora Ferrovie.info - potrebbe essere una riqualificazione delle D.445 sulla falsariga di quanto fu fatto con le D.343 ma anche in questo caso bisogna vedere se il gioco vale la candela, oppure rivolgersi al mercato estero acquistando locomotive di seconda mano e procedendo poi ad un revamping totale, ad esempio come fatto sulle "Occhialute" delle ferrovie Ceche.Una bella gatta da pelare, insomma, con il mercato che offre poco in termini di locomotive Diesel "leggere" e una rete ferroviaria "delicata" che attraversa contesti dove non è sempre economicamente giustificabile mettere in campo lavori di rifacimento completo.
Mi chiedo: ma i cervelloni che pensano ai piani alti delle FS hanno mai pensato che le 445 non sono eterne? E un divoletto mi suggerisce: forse speravano che le linee non elettrificate venissero chiuse prima della fine delle 445...
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