Rassegna Stampa

[Sharklet]

Un'ottima notizia, un passo in più verso la modernizzazione del servizio grazie all'allontanamento dalle logiche del "servizio per pendolari" che soprattutto a Venezia, ma anche nel resto del veneto, hanno ben poco senso.

[Capostaz]

Segnalo che sull'ultimo numero del settimanale "L'Amico del Popolo" è presente un'intervista con la De Berti; dalla lettura dell'articolo si evince che la vexata quaestio della ferrovia Calalzo - Cortina non è stata dimenticata in Regione.
Purtroppo non ho sottomano il giornale, ma già la notizia di per sé mi par buona.

[Biagio]

L'assessora ha detto che il progetto c'è, ma non vuole fare anticipazioni perché deve essere Zaia che lo annucia e illustra.

[PCC]

I servizi Belluno-Venezia, dove si ipotizza che incroceranno? Vittorio o S.Croce?

Potrebbero continuare a incrociare dove si incrocia ora, fino a un considerevole rifacimento dell'orario che attualmente non sarebbe in vista.

A un convegno del CIFI è stato presentato il modello di esercizio per la Venezia - Belluno a partire dal 13/6/2021.
Verranno prolungati da e per Belluno alcuni dei regionali lenti Venezia - Treviso (del minuto 43 da Ve) e viceversa, offrendo fino a 8 coppie dirette nei feriali, 4 nei festivi. Data la percorrenza di circa 58 minuti tra Venezia e Conegliano, suppongo che non faranno servizio locale a nord di Treviso. Il primo treno della mattina e l'ultimo della sera sono scadenzati, prendono la traccia RV a sud di Conegliano e quindi sono più veloci. Ci sarà in ogni caso un discreto aumento della produzione di treni-km, che suppongo andrà compensato con tagli altrove visto che il cds non prevede incrementi se non minimi.

Come accennato due mesi fa, si continuerebbe a incrociare a Ponte e a Vittorio. Nel tratto Belluno- Conegliano si dovrebbero mantenere le tracce attuali, eccetto la modifica a un paio. Si ottiene una coesistenza di diretti (TE) e "locali" (TD). Per ottenere i diretti si saldano le tracce fadaltine a quelle dei regionali Treviso - Venezia e ritorno. Non mi pare che il CDS non contempli un aumento della produzione. Non credo che alcuni diretti saranno più veloci solo perché "prendono la traccia dei RV", ma per esempio riducendo la sosta per incrocio quando l'incrocio non c'è.

Nei primi giorni di quest'anno sono state registrate le nuove varianti / versioni dei POP con relativo alleggerimento: in condizioni di carico normale il peso assiale non è più superiore a 18 t. Ad ogni buon conto, anche con eventuali limitazioni di velocità, questo orario http://www.cifi.it/UplDocumenti/Verona2 ... egrini.pdf viene rispettato.

[aln]

Con un paio di imprecisioni, sono gli orari a cui si sta lavorando, di cui avevo accennato, di cui si sta attendendo la conferma.

[aln]

Trento insiste sulla Primolano - Feltre

Cominciamo a chiamarla Grigno - Feltre?

[e550]

Trento insiste sulla Primolano - Feltre

Cominciamo a chiamarla Grigno - Feltre?

Però la vedrei bene, sul piano turistico, una ferrovia che scendesse a zig-zag ricalcando il percorso della strada delle Scale di Primolano.
Forse sarebbe in grado di attrarre più viaggiatori di una ferrovia ordinaria.

[fogliadibalestra]

Trento insiste sulla Primolano - Feltre

Cominciamo a chiamarla Grigno - Feltre?

Però la vedrei bene, sul piano turistico, una ferrovia che scendesse a zig-zag ricalcando il percorso della strada delle Scale di Primolano.
Forse sarebbe in grado di attrarre più viaggiatori di una ferrovia ordinaria.

Si, certo, come il tracciato del Brucomela al Lunapark...

[PCC]

Con un paio di imprecisioni, sono gli orari a cui si sta lavorando, di cui avevo accennato, di cui si sta attendendo la conferma.

Dall'archivio FS

[PCC]

e da TI, dispari da Ponte verso il mare

[aln]

...e allora?

[starlight]

In un articolo del Corriere della Alpi si ipotizza la possibilità di avere del traffico merci sulle linee bellunesi. L'articolo è a pagamento e quindi non sono riuscito a leggerlo. Parole al vento o si tratta di qualcosa di concretamente fattibile e utile?

https://corrierealpi.gelocal.it/belluno ... 1.40167755

[e550]

Sono riuscito a leggere quell'articolo.
Per me è 10% ipotesi 90% immaginazione dell'articolista (mi pare fdm).
In sostanza si tratta di una specie di "studio" fatto sull'import export dell'industria bellunese.
Il grosso del valore è l'occhiale, ma i treni di occhiali sono nel mondo dei sognatori e il carro singolo è improponibile.
Il resto dell'industria potrebbe avere qualche possibilità a patto che sia su lunga distanza.
Parlano di "sfondamento a nord per agganciare altri tracciati" tipo entrare in Austria da Lienz per le mete "europee", ma secondo me non hanno ben chiaro come funzioni il trasporto merci oggi su ferrovia.

[aln]

...va aggiunta anche la molta fantasia seduta al "tavolo di lavoro" promosso da Confindustria TV-BL che sta "studiando" l'argomento, "tavolo" di cui abbiamo cominciato a leggere un paio di mesi fa per la consulenza dell'Università di Padova che dirà come portare le Frecce a Belluno. Come TreniBelluno avevamo commentato in modo critico quell'entusiamo, sposato anche da altri bellunesi.

Oggi, in un articolo del Corriere delle Alpi ripreso nella rassegna stampa de L'Amico del Popolo, si delinea la possibilità di una Freccia diretta da Belluno a Milano, possibile grazie all'elettrificazione della linea Belluno - Conegliano che sarà inaugurata da Rete Ferroviaria Italiana tra pochi mesi e della Belluno - Montebelluna - Treviso tra circa tre anni. L'intenzione dichiarata è quella di fornire un collegamento veloce tra il Bellunese e il “resto del mondo”, a contrasto degli attuali treni regionali giudicati sbrigativamente troppo lenti. Tuttavia bisogna dire che un Frecciarossa sui nostri binari correrebbe più o meno come le vecchie automotrici 668 a gasolio prossime alla demolizione. Infatti i limiti di velocità che qualunque treno deve rispettare sono imposti dalle caratteristiche dell'infrastruttura: per la tortuosità del binario si va più o meno a 80 km orari su lunghi tratti ma si può scendere a 60 o 30. Ulteriori “perdite di tempo” derivano dal binario singolo che impone nelle stazioni l'incrocio coi treni che viaggiano in direzione opposta. In pianura poi, si può trarre beneficio dal doppio binario e dalle velocità massime della linea più elevate, ma l'intensità e la varietà del traffico ferroviario si fanno sentire allungando anche in questo caso i tempi di percorrenza.
Ben venga a Belluno qualche Freccia di Trenitalia o qualche Italo di NTV, purché non si vada a peggiorare l'offerta dei treni regionali bellunesi riducendone il numero delle corse, rallentandole, oppure stravolgendo il loro orario perdendo quella rete di interconnessioni nei nodi resa possibile dal cadenzamento. L'introduzione di una Freccia a Belluno deve essere valutata attentamente a tutti i livelli, anche quello finanziario auspicabilmente senza l'aiuto di sovvenzioni pubbliche, per evitare che diventi come un elefante in una cristalleria. Lo abbiamo già scritto più volte e lo ripetiamo ancora: “bisogna ottenere il massimo beneficio permesso dall'elettrificazione e dai nuovi treni elettrici grazie a ulteriori interventi mirati sia sull'infrastruttura sia sulla programmazione del servizio”. Per questo basta mettere la Freccia? Se vogliamo ragionare di questo, TreniBelluno c'è.

Oltre a quello, pare stiano immaginando una nuova linea merci internazionale Venezia - Ponte nelle Alpi - Lienz - Salisburgo... per farci passare cosa? Qualche anno fa mi avevano anche chiesto cosa ne pensavo, ero dubbioso allora, oggi ancor di più.

[lucam91]

Prime anticipazioni sull’orario estivo Trenitalia: arrivano i convogli elettrici nel vittoriese, da Belluno a Venezia in meno di 2 ore

Promessa mantenuta. Da domenica 13 giugno i treni elettrici collegheranno Belluno a Venezia e viceversa via Conegliano e Vittorio Veneto, e l’ulteriore buona notizia per i pendolari del coneglianese, del vittoriese, dell’Alpago e del bellunese è che le loro abitudini consolidate non saranno stravolte visto che il cadenzamento delle corse rimarrà quasi invariato o comunque molto simile a quello a cui sono abituati da anni.

Anzi, le abitudini miglioreranno perché per buona parte della giornata non sarà più necessario cambiare treno a Conegliano e perché, sui diretti, il viaggio sarà più rapido, con i due capoluoghi collegati l’uno all’altro in meno di due ore.

La vicepresidente e assessore ai trasporti del Veneto Elisa De Berti ha “spoilerato” nella tarda serata di venerdì sulla sua pagina Facebook i primi dettagli dell’orario ferroviario estivo, “concordato con la Regione Veneto” come lei stessa precisa, in particolare la nuova offerta fino all’11 settembre 2021 della Belluno – Venezia, dove compaiono quegli 8 treni diretti verso la laguna e i 7 verso le Dolomiti già preannunciati nelle scorse settimane.

Si apprezza fin da subito la maggiore velocità dei collegamenti rispetto a quelli attuali che devono fare i conti con la “rottura di carico”, ovvero il cambio treno, a Conegliano.

Per fare un esempio, attualmente il treno che parte da Belluno alle 7.20 termina la corsa a Conegliano alle 8.18, e da lì i viaggiatori devono salire sulla corsa delle 8.31 che arriva a Venezia Santa Lucia alle 9.29.

Tempo di percorrenza: due ore e 9 minuti con la seccatura del cambio. Dal 13 giugno, il treno che lascia Belluno alle 7.20 arriverà al capolinea alle 9.17, con la possibilità per i passeggeri di fare l’intero viaggio dormendo.

Sarà così anche per i treni che partiranno da Belluno alle 5.36, 6.15, 8.20, 10.20, 14.20, 16.20 e 18.20. Quelli in partenza alle 12.20, 13.20, 15.20, 17.20 e 19.20 saranno limitati a Conegliano, dove ci sarà coincidenza per Venezia con un’attesa di 11-13 minuti.

Nel senso di marcia inverso, i diretti partiranno da Venezia Santa Lucia alle 7.43, 8.43, 14.43, 16.43, 17.43, 18.43 e 19.31. A parte quest’ultimo treno, leggermente più veloce, tutti gli altri diretti impiegheranno due ore e 4 minuti per arrivare a Belluno, a fronte delle attuali due ore e 16 con cambio.

Chi salirà sui treni in partenza da Venezia alle 5.13, 6.32, 12.31, 13.31 e 15.31 troverà a Conegliano la coincidenza per Vittorio e Belluno, anche in questo caso con un’attesa di una decina di minuti. Ulteriori dettagli saranno disponibili a breve sull’App di Trenitalia.

“Avremo 15 collegamenti diretti tra Venezia e Belluno con treni elettrici al posto dei vecchi diesel, che garantiscono agli utenti più comfort e velocità” l’annuncio di De Berti, secondo la quale “per i pendolari e per tutti gli utenti la nuova offerta commerciale è stata costruita su orari a misura di utenza e si basa anche sull’introduzione in servizio di nuovi convogli.

L’arrivo dei modernissimi Pop e Rock, che andranno gradualmente a sostituire le vecchie vetture “media percorrenza”, renderanno l’esperienza di viaggio sempre confortevole e “friendly””.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

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