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Trento insiste sulla Primolano - Feltre
Mentre i sindaci bellunesi si divertono ad inventare nuovi tracciati, Trento insiste sul progetto Primolano - Feltre. In una lettera indirizzata ai vertici di Rfi, il presidente della Provincia Autonoma Fugatti, cito da Ferrovie.info, ha proposto
la formalizzazione di un impegno reciproco tra la Provincia e la spa incentrato sulle infrastrutture strategiche per lo sviluppo del territorio trentino: oltre alla circonvallazione ferroviaria della città capoluogo, tra gli interventi figurano l'elettrificazione della ferrovia della Valsugana nel tratto Trento-Primolano, il collegamento ferroviario fino a Feltre come parte integrante del “ring” delle Dolomiti, il collegamento ferroviario Mori-Riva del Garda, la realizzazione di un polo di interscambio modale presso la stazione di Rovereto, la riattivazione della stazione di Calliano e l'ampliamento e con il contestuale ammodernamento dell'interporto di Trento.
Qualcuno di voi ha capito gli articoli apparsi oggi sui due quotidiani che seguono la provincia? Parlano di Feltre-PRIMOLANO, Feltre-Primiero..... Non ho capito una beata mazza.....
Ne parlano anche le Ultime notizie online dell'Amico del popolo ed effettivamente una volta esce il nome Primolano e una volta Primiero. Essendo un comunicato stampa, l'articolo è pieno di grandi annunci e vuoto di informazioni tecniche. Concordo con Stefano: l'è tut ciaro kofa el paltan!
Io ho l'articolo del Gazzettino.
Però non so se è opportuno, per ragioni di diritti, metterne qui la foto.
Da quello che si dice è una sorta di intesa tra le due province, e si spenderanno un po' di soldi (alè!) per fare l'ennesimo studio di fattibilità.
Posso dire che contiene qualche discreta perla giornalistica, tipo quanto viene attribuito al sindaco di Cesiomaggiore, che dice più o meno così: "la linea Feltre Primolano metterà in comunicazione diretta Trento con Venezia passando per Montebelluna e Treviso".
La linea Feltre Primolano metterà in comunicazione diretta Trento con Venezia passando per Montebelluna e Treviso".
Alcuni politici stanno pompando proprio su questo concetto, e la cosa che mi dà più fastidio è che non abbiamo ancora recuperati i collegamenti diretti Belluno - Conegliano - Venezia e Belluno - Montebelluna - Padova, e anzi, più ci penso più ci vedo difficoltà che nessuno finora ha detto di voler contribuire a superare, ma già si pensa ai treni diretti Trento - Feltre - Venezia, merci e viaggiatori, che sarebbero la soluzione dei tutti i mali. E nei pensieri di qualcuno la vecchia idea della Feltre - Primolano sta deformandosi in una Feltre - Primiero - Borgo Valsugana.
Con la solita storia della provincia autonoma, noi rispetto a Trento siamo figli di un dio minore! E rispetto al Veneto siamo l'ultima ruota del carro (come numero di elettori).Però adesso dico... sssshhh, silenzio! Che a Venezia non decidano di "stornare" alla sanità alle prese col virus i soldi per le elettrificazioni!!!
Per quanto riguarda la Feltre - Valsugana, è la proposta ferroviaria che sta guadagnando le maggiori possibilità grazie alla sistematica demolizione involontaria o volontaria dell'idea di riportare il treno a Cortina che abbiamo visto in quesi anni.
Per l'elettrificazione, non posso non ricordare che qualcuno mi diceva che avrebbero elettrificato prima la Valsugana che il Fadalto.
Per le nostre elettrificazioni, i soldi stanno a Roma e non a Venezia. Non mi preocupa tanto la possibilità che i fondi vengano stornati quanto lo sconvolgimento che la "fase due" dell'emergenza sanitaria porterà al trasporto ferroviario, e pubblico in genere: c'è chi parla di obbligo di prenotazione del posto anche sui regionali e di drastica diminuizione dei posti a bordo. Cose che dureranno a lungo e che avranno conseguenze. Dolomitibus sta pensando come fare a settembre se e come riapriranno le scuole.
aln ha scritto: Non mi preocupa tanto la possibilità che i fondi vengano stornati quanto lo sconvolgimento che la "fase due" dell'emergenza sanitaria porterà al trasporto ferroviario e pubblico: c'è chi parla di obbligo di prenotazione del posto anche sui regionali e di drastica diminuizione dei posti a bordo.
Concordo in tutto. Penso alle Frecce: già prima dell'emergenza l'Alta velocità era satura e se si vuole ridurre i passeggeri a bordo bisogna aumentare i treni. Dove li fanno viaggiare? Idem per il trasporto locale: un regionale regolarmente strapieno dovrà essere sostituito almeno da un secondo regionale. E dove lo facciamo viaggiare, se nelle ore di punta anche le linee locali sono già sature?
Io una risposta la intravvedo già, aumenterà il traffico privato, come mi sembra stia già succedendo dove hanno ripreso in parte il lavoro.
Sull'Amico del Popolo c'è un bel ricordo delle riprese di Von Ryan Express, girato sulla nostra ferrovia 55 anni fa. Ricordo che avevo visto alcune scene lungo la ferrovia fra Quero e Fener. C'era il treno in fuga e un aereo tedesco che cercava di bombardarlo; solo che il treno riusciva ad entrare in una delle gallerie giusto un attimo prima che la bomba lo centrasse.
L'Amico del Popolo riporta i ricordi di un ragazzo cadorino, con curiosi retroscena: lui era uno di quelli appollaiati sopra i carra del treno in fuga.
Chi è interessato trova l'articolo qui https://www.dropbox.com/s/xncs5md3wc5ap ... 0.pdf?dl=0. Se esce un messaggio di impossibile aprire, clic su apri sito in una nuova finestra
ELETTRIFICAZIONE LINEA CONEGLIANO-BELLUNO, CONCLUSI I LAVORI. CON L’ORARIO ESTIVO NIENTE PIU' CAMBI.
La linea ferroviaria diretta Belluno-Venezia non sarà più un sogno, grazie ai lavori di elettrificazione delle linee che hanno interessato l’asse Conegliano-Vittorio Veneto-Belluno.
Da giugno, con l’introduzione dell’orario estivo, viaggiare da Venezia a Belluno, senza scalo e cambi, sarà possibile grazie alla conclusione delle opere da parte di RFI.
Si potrà viaggiare sui moderni elettrotreni che la Regione del Veneto sta introducendo su tutte le linee regionali in aggiunta ad un ammodernamento della flotta previsto da qui al 2026.
Tra pochi mesi si potrà offrire un servizio ferroviario migliore ai bellunesi e ai turisti, non solo in termini di sostenibilità ambientale, grazie ai moderni treni elettrici POP, ma anche in termini di durata del viaggio e di comodità dello stesso. In minor tempo, e in molti casi senza il fastidioso ‘cambio treno’ a Conegliano, le montagne patrimonio Unesco saranno ancora più accessibili.
Sono partiti anche i lavori di elettrificazione della tratta Treviso-Belluno, con interventi di sistemazione delle Stazioni di Feltre e Santa Giustina. Seguiranno le opere civili sulla tratta e quindi i lavori di elettrificazione veri e propri, il cui termine è previsto per il 2024. Tutto sarà pronto per accogliere, tra cinque anni, i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026.
Nel topic Nuove elettrificazioni in arrivo starlight ha scritto:I servizi Belluno-Venezia, dove si ipotizza che incroceranno? Vittorio o S.Croce?
Potrebbero continuare a incrociare dove si incrocia ora, fino a un considerevole rifacimento dell'orario che attualmente non sarebbe in vista.
Ieri su Ferrovie.it marzi ha scritto:A un convegno del CIFI è stato presentato il modello di esercizio per la Venezia - Belluno a partire dal 13/6/2021.
Verranno prolungati da e per Belluno alcuni dei regionali lenti Venezia - Treviso (del minuto 43 da Ve) e viceversa, offrendo fino a 8 coppie dirette nei feriali, 4 nei festivi. Data la percorrenza di circa 58 minuti tra Venezia e Conegliano, suppongo che non faranno servizio locale a nord di Treviso. Il primo treno della mattina e l'ultimo della sera sono scadenzati, prendono la traccia RV a sud di Conegliano e quindi sono più veloci. Ci sarà in ogni caso un discreto aumento della produzione di treni-km, che suppongo andrà compensato con tagli altrove visto che il cds non prevede incrementi se non minimi.
Come accennato due mesi fa, si continuerebbe a incrociare a Ponte e a Vittorio. Nel tratto Belluno- Conegliano si dovrebbero mantenere le tracce attuali, eccetto la modifica a un paio. Si ottiene una coesistenza di diretti (TE) e "locali" (TD). Per ottenere i diretti si saldano le tracce fadaltine a quelle dei regionali Treviso - Venezia e ritorno. Non mi pare che il CDS non contempli un aumento della produzione. Non credo che alcuni diretti saranno più veloci solo perché "prendono la traccia dei RV", ma per esempio riducendo la sosta per incrocio quando l'incrocio non c'è.
Cito un frammento di un post pubblicato oggi sui social da Luca Zaia:
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Inoltre da giugno tra Venezia e Belluno saranno effettuati 8 collegamenti diretti “cadenzati” Belluno–Venezia oltre a 7 Venezia–Belluno con convogli elettrici Pop, aggiungendo 4 servizi permanenti tra le 10 e le 13 e potenziando l’offerta nei giorni festivi.
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qdpnews.it ha scritto:
L’annuncio di Zaia: “Da giugno 15 treni diretti al giorno tra Belluno e Venezia via Vittorio Veneto. Più corse nei festivi”
Grazie alla quasi ultimata elettrificazione, da metà giugno 8 nuovi e moderni treni diretti collegheranno ogni giorno Belluno a Venezia via Vittorio Veneto, e 7 copriranno lo stesso percorso in senso inverso.
Il tutto con orari cadenzati in modo da favorirne la memorizzazione. Molti pendolari potranno così finalmente dire addio alla stressante “rottura di carico”, ovvero il cambio forzato di treno a Conegliano (dove la linea elettrica c’è da tempo immemore) per Treviso o Venezia.
È la novità annunciata martedì dal presidente del Veneto Luca Zaia, che sta seguendo da vicino, fin dall’inizio, il progetto di elettrificazione delle linee ferroviarie dell’alta Marca e del bellunese insieme alla sua vice Elisa De Berti.
“Entro fine marzo, 22 nuovi treni “Pop” e “Rock” viaggeranno sulle linee ferroviarie del Veneto, prevalentemente sulla Venezia – Treviso, Venezia – Bassano, Venezia – Verona e Venezia – Bologna. È un ulteriore passo del contratto di servizio 2018-2032 per un valore complessivo di circa 4,5 miliardi di euro, che prevede tra le altre cose la messa in esercizio di 78 treni sulla rete veneta” ha fatto sapere Zaia sulle sue pagine social, dalle quali ha fornito anche una gustosa anticipazione di quello che sarà l’orario estivo 2021: “Da giugno saranno effettuati 8 collegamenti diretti “cadenzati” Belluno – Venezia oltre a 7 Venezia – Belluno con convogli elettrici Pop, aggiungendo 4 servizi permanenti tra le 10 e le 13 e potenziando l’offerta nei giorni festivi”.
Si tratta di novità realmente sostanziali, visto che la fascia oraria 10-13 è storicamente povera di collegamenti non solo tra laguna e Dolomiti ma anche tra Vittorio e Conegliano e viceversa.
Questo non significa automaticamente che tutti i treni da Belluno proseguiranno verso Venezia: un numero minoritario di corse continuerà probabilmente ad essere limitato a Conegliano, ma pendolari e viaggiatori occasionali confidano che ciò riguardi le fasce orarie non “di punta”.
Significativo anche l’annuncio, da parte di Zaia, del “potenziamento dell’offerta” ferroviaria nei giorni festivi, dal quale traspare la volontà di incentivare gli arrivi in montagna (con corse anche fino a Calalzo di Cadore) lasciando a casa l’auto, in quella che tutti si augurano sia l’estate del rilancio del turismo, in particolare quello ecosostenibile.
