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aln
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Re: Rassegna Stampa

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Il capitolo precedente...
aln ha scritto:
Regione del Veneto ha scritto:SIGLATO ACCORDO REGIONE-RFI PER SOPPRESSIONE PASSAGGI A LIVELLO.
117 MILIONI 600 MILA EURO DI OPERE DA QUI AL 2021.
Comunicato stampa N° 1075 del 01/08/2017
(AVN) Venezia, 1 agosto 2017
“Una svolta per il futuro delle infrastrutture nel Veneto”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto definisce l’Accordo da lui sottoscritto oggi con L’AD di Rete Ferroviaria Italiana – RFI, Maurizio Gentile, che porterà alla soppressione di 84 di passaggi a livello, con un investimento iniziale complessivo di 117 milioni 600 mila euro, dei quali 72 milioni in capo a RFI e 45 milioni 600 mila euro in capo alla Regione. Già nel 2017, la Regione riconoscerà a RFI l’importo di 24 milioni 500 mila euro, nel 2018 6 milioni 100 mila euro, nel 2019 10 milioni 350 mila euro, nel 2020 4 milioni 250 mila euro, nel 2021 400 mila euro.
“Il lavoro paga sempre – commenta il Governatore – tanto che rispetto al 2010 abbiamo affrontato con successo importanti sfide: la soluzione del problema Sfmr con la sottoscrizione del lodo, il rinnovamento del materiale rotabile con l’entrata in servizio di molti nuovi treni, l’orario cadenzato che ci ha portato a una puntualità del 98% entro i cinque minuti, l’avvio della realizzazione del Treno delle Dolomiti, l’elettrificazione delle tre tratte pedemontane e dell’anello basso del bellunese, un nuovo accordo con Trenitalia che è in corso di definizione”.
“Con L’Accordo con Rfi di oggi verranno risolti anche i punti neri per la viabilità legati ai passaggi a livello – conclude – con una risposta forte alle necessità locali”. L’importo necessario al finanziamento degli interventi previsti dal presente accordo è stabilito in € 117.600.000 ed è relativo ai lavori di tutte le opere sostitutive, comprensivo degli oneri di progettazione, fiscali, di quelli relativi alle interferenze ferroviarie, espropri e quanto altro necessario, ed è così suddiviso:
• € 72.000.000 in capo ad RFI;
• € 45.600.000,00 in capo a Regione del Veneto (oltre agli oneri di progettazione in capo alla Regione stessa).
Le eventuali economie che dovessero derivare nel corso della realizzazione del programma saranno riutilizzate per la realizzazione di ulteriori interventi previsti dal presente accordo.
In alcuni casi, con un solo intervento sarà possibile eliminare anche due o tre passaggi a livello.
Quelli ricompresi a vario titolo nell’Accordo sono i seguenti: [n.d.ALn: cercato di fare un po' d'ordine tra le linee]
Linea Mestre – Portogruaro
1. km 1+337 Venezia
2. km 19+611 Roncade
3. km 21+551 Roncade
4. km 48+541 Annone Veneto
5. km 49+801 Annone Veneto
Linea Mestre – Treviso
6. km 1+445 Venezia
Linea Camposampiero–Castelfranco V.
7. km 3+750 Loreggia
Linea Camposampiero – Padova
8. km 32+328 San Giorgio delle Pertiche
9. km 46+160 Padova
Linea Mestre – Castelfranco
10. km 10+212 Salzano
11. km 13+657 Noale
12. km 14+550 Noale
13. km 15+068 Noale
14. km 17+093 Noale
15. km 22+894 Piombino Dese
16. km 27+358 Resana
17. km 28+294 Resana
18. km 30+517 Castelfranco Veneto
Linea Bologna – Padova
19. km 99+959 Monselice
20. km 100+689 Monselice
21. km 103+645 Monselice
Linea Castelfranco – Bassano
22. km 38+184 Castello di Godego
23. km 38+657 Castello di Godego
24. km 39+570 Castello di Godego
25. km 40+565 Castello di Godego
26. km 33+479 Castelfranco Veneto
27. km 33+786 Castelfranco Veneto
28. km 35+186 Castelfranco Veneto
29. km 35+971 Castelfranco Veneto
30. km 37+262 Castelfranco Veneto
31. km 37+474 Castelfranco Veneto
32. km 41+396 Loria
33. km 42+834 Rossano Veneto
34. km 42+790 Rossano Veneto
35. km 44+649 Cassola
36. km 46+067 Cassola
37. km 47+617 Cassola
38. km 48+544 Cassola
Linea Calalzo - Padova
39. km 22+815 Montebelluna
40. km 23+711 Montebelluna
41. km 24+485 Montebelluna
42. km 24+911 Montebelluna
43. km 25+430 Montebelluna
44. km 25+988 Montebelluna
45. km 26+714 Montebelluna
Linea Vicenza – Treviso
46. km 28+629 San Martino di Lupari
47. km 41+590 Vedelago
48. km 52+242 Paese
49. km 59+110 Treviso
50. km 59+345 Treviso
Linea Vicenza – Schio
51. km 4+340 Vicenza
52. km 4+762 Vicenza
Linea Bassano – Padova
53. km 18+740 San Giorgio in Bosco
54. km 20+026 San Giorgio in Bosco
55. km 24+539 Santa Giustina in Colle
56. km 25+255 Santa Giustina in Colle
57. km 26+113 Santa Giustina in Colle
58. km 26+780 Santa Giustina in Colle
Linea Verona – Rovigo
59. km 31+550 Bovolone
60. km 32+249 Bovolone
61. km 36+077 Bovolone
62. int. SP2 Bovolone
63. km 43+103 Cerea
64. km 43+494 Cerea
65. km 44+620 Cerea
66. km 133+297 Legnago
67. km 137+831 Legnago
68. km 138+447 Legnago
69. km 139+129 Legnago
70. Ospedale Legnago
71. km 55+373 Legnago
72. km 55+683 Legnano
73. km 56+419 Legnago
74. km 56+823 Legnago
75. km 57236 Legnago
76. km 57+924 Legnago
77. km 64+857 Castagnaro
78. km 65+116 Castagnaro
79. km 68+048 Badia Polesine
80. km 68+647 Badia Polesine
81. km 70+044 Badia Polesine
82. km 96+458 Rovigo
83. km 97+204 Rovigo
84. km 97+429 Rovigo
85. km 97+713 Rovigo
86. km 98+322 Rovigo
87. km 98+839 Rovigo
Il comunicato originale è disponibile qui.

Annotazioni:
- 84 o 87 PL, poco cambia;
- grande esclusa la linea Conegliano - Ponte nelle Alpi - Belluno;
- grande inclusa Montebelluna con 7 PL, che mi sembrano essere tutti tra Montebelluna e Fanzolo, mentre la chiusura del PL di stazione dovrebbe essere già stabilita con altro accordo;
- si dà per certa l'elettrificazione della Vittorio - Belluno - Montebelluna;
- è da aprile che non veniva aggiornata la nostra rassegna stampa... abbiamo perso parecchia roba.
Nuovo capitolo...
Regione del Veneto ha scritto:TRENTA MILIONI DI EURO PER LA SOPPRESSIONE DI 50 PASSAGGI A LIVELLO NEL VENETO: FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE E RFI
Comunicato stampa N° 1958 del 10/12/2018
(AVN) – Venezia, 10 dicembre 2018
Regione del Veneto e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la soppressione di 50 passaggi a livello attraverso la realizzazione di interventi di carattere meramente viabilistico, senza alcuna opera sostitutiva.
Queste le linee ferroviarie interessate e i relativi passaggi a livello che saranno soppressi:
Verona – Rovigo, 18 passaggi a livello:
101. Isola della Scala: km 28+213;
102. Isola della Scala: km 29+364;
103. Cerea: km 130+556;
104. Villabartolomea: km 60+974;
105. Villabartolomea: km 63+170;
106. Castagnaro: km 65+982;
107. Badia Polesine: km 74+792;
108. Badia Polesine: km 76+090;
109. Lendinara: km 77+365;
110. Lendinara: km 78+201;
111. Lendinara: km 80+249;
112. Lendinara: km 81+265;
113. Lendinara: km 82+000;
113. Lendinara: km 83+495;
114. Costa di Rovigo: km 93+712;
115. Costa di Rovigo: km 94+444;
116. Rovigo: km 97+204;
117: Rovigo: km 98+322;
Rovigo – Chioggia, 5 passaggi a livello:
118. Rovigo: km 3+044;
119. Adria: km 21+296;
120. Chioggia: km 44+415;
121. Chioggia: km 49+493;
122. Chioggia: km 54+684;
Mantova - Monselice (tratto veneto), 11 passaggi a livello:
123. Nogara: km 112+494;
124. Sanguinetto: km 122+344;
125. Montagnana: km 144+595;
126. Montagnana: km 145+280;
127. Megliadino di Borgo Veneto: km 153+638;
128. Saletto: km 155+47;
129. Saletto: km 156+112;
130. Saletto: km 158+109;
131. Ospedaletto Euganeo: km 160+045;
132. Este: km 163+034;
133. Este: km 165+047;
Verona – Modena (tratto veneto), 4 passaggi a livello:
134. Villafranca: km 80+572;
135. Villafranca: km 81+600;
136. Villafranca: km 82+965 ;
137. Villafranca: km 86+294;
Vicenza – Schio, 3 passaggi a livello:
138. Thiene: km 23+215;
139. Thiene: km 23+435;
140. Marano: km 24+617;
Vicenza – Treviso, 1 passaggio a livello:
141. Vedelago: km 42+680;
Treviso – Calalzo, 2 passaggi a livello:
142. Belluno: km 88+521;
143. Belluno: km 89+426;
Treviso – Portogruaro, 1 passaggio a livello:
144. Pramaggiore: km 44+662;
Bassano – Padova, 5 passaggi a livello:
145. Tombolo: km 18+740;
146. Villa del Conte: km 20+535;
147. Santa Giustina in Colle: km 23+554;
148. Santa Giustina in Colle: km 24+539;
149. Santa Giustina in Colle: km 25+255.
L’accordo prevede che la Regione del Veneto effettui la progettazione e la realizzazione degli interventi, mentre RFI si impegna a finanziare integralmente i costi sia della predisposizione dei progetti sia dell’attuazione dei lavori, per un importo complessivo di 30 milioni di euro.
“Con queste risorse – spiega l’assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, Elisa De Berti – puntiamo a rimuovere alcuni punti critici intervenendo sulla viabilità stradale esistente, ottenendo anche notevoli benefici sulla regolarità del servizio ferroviario”.
L’accordo di oggi deriva dal Protocollo d’Intesa firmato a luglio dello scorso anno, con il quale si definì il programma di soppressione di passaggi a livello sull’intero territorio Veneto. In quell’occasione vennero stanziati 117,6 milioni di euro complessivi, dei quali 45,6 a carico della nostra Regione. L’attuazione degli interventi previsti dal protocollo di luglio 2017 è in corso: la Regione ha già predisposto una serie di progetti e li ha consegnati a RFI che si sta accingendo a dare il via ai relativi lavori.
“È emersa nel frattempo l’opportunità – precisa l’assessore De Berti –, al fine di accelerare il più possibile l’azione complessiva, di concentrare l’attenzione verso quei punti di intersezione ‘a raso’ tra binari e strada la cui eliminazione risulta progettualmente più semplice ed economicamente meno impegnativa, massimizzando in tal modo il numero degli interventi attraverso la limitazione, per quanto possibile, delle più costose opere sostitutive, come i sottopassi o i cavalcavia. Questi ulteriori 30 milioni di euro stanziati da RFI, che vanno ad aggiungersi ai suddetti 117,6 milioni, sono finalizzati esattamente alla realizzazione di questo genere di interventi”.
“Soprattutto in riferimento alle linee ferroviarie Verona-Rovigo e Rovigo-Chioggia – conclude l’assessore De Berti – abbiamo promosso nei mesi scorsi vari incontri con le Amministrazioni comunali interessate, per individuare le migliori soluzioni possibili per sopprimere i passaggi a livello su viabilità pubblica attraverso la realizzazione di viabilità di collegamento o di ‘ricucitura’ di assi stradali esistenti, evitando le molto più impegnative e onerose opere di attraversamento della linea ferroviaria. E lo stesso ha fatto RFI, compiendo numerosi approfondimenti tecnici sulle altre linee ferroviarie regionali”.
Con questi primi interventi si fornisce risposta a una necessità concreta dei territori, portando avanti l’ampio programma nazionale di RFI di soppressione di passaggi a livello, con benefici anche per la regolarità del servizio ferroviario e della circolazione stradale. Negli ultimi due anni, in Veneto, sono stati soppressi 40 passaggi a livello.
Il comunicato originale è disponibile qui.

Annotazioni:
- grande esclusa la linea Conegliano - Ponte nelle Alpi coi suoi 16 attraversamenti.
STEFANO240566
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da STEFANO240566 »

STEFANO240566 ha scritto:Ampio risalto alla notizia dell'ok del Governo agli studi di fattibilità per Calalzo->treno Dolomiti e Primolano Feltre, incrociamo le dita sperando che si continui come adesso... . E non con i soliti tempi biblici e le solite baruffe tra diversi campanili per poi partorire dopo 150 anni un plastico Lima... ...
L'occasione è ghiotta per il bene socio-economico delle nostre valli e se veramente ci si dà da fare le cose possono essere fatte velocemente, bene ed a costi ragionevoli.. .
Chi vivrà vedrà......

Pare, leggendo gli ultimi articoli apparsi sulla stampa, che dalle nostre parti siamo alle solite.... .
Che dispiacere.... .
È vero che visti gli anni di magra a livello economico, prima di fare un investimento di certe cifre bisogna pensarci e studiarci sopra, ma nemmeno quello.....
Mah, vediamo.....
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Quest'argomento è ormai giunto a un binario morto: stanno mettendo in discussione perfino le opere indispensabili come "la TAV" Milano - Venezia (e di una Padova - Bologna manco se ne parla) che andava completata vent'anni fa. Da Brescia a Verona e da Verona a Padova ancora manca, e credo sia innegabile che si stia perdendo tempo in chiacchere e capricci, in particolare quello dell' "analisi costi benefici". Ecco, io mi sono immaginato il Marco Ponti fare le analisi costi benefici in pieno Ottocento: tutte le ferrovie sarebbero state giudicate inutili perché ci avrebbero viaggiato appena due o tre treni al giorno, meglio andare a piedi. In questo contesto figuriamoci come si potrebbe passare dalle parole (tutti favorevoli) ai fatti (tutti contrari) col proseguimento oltre Calalzo. Come non bastasse la piega campanilistica, di cui mi pare di aver già scritto, che aveva assunto il dibattito.

Quanto agli articoli dei giornali... è necessario fare la tara, e poi di sostanza ne rimane poca.
starlight
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da starlight »

Off topic ma non troppo: da Marzo Italo viaggerà anche dalle nostre parti.

http://www.ferrovie.info/index.php/it/1 ... so-e-udine
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

VicenzaPiù ha scritto:Treni, sulla Vicenza-Schio prima sperimentazione in Italia delle tariffe differenziate
E’ stata presentata venerdì 8 marzo a Palazzo Balbi la sperimentazione del Gruppo FS, al via dal 9 marzo per un anno, che prevede sulla tratta ferroviaria che collega Vicenza a Schio l’applicazione di tariffe ridotte differenziate in base all’orario. In particolare, negli orari di fascia “morbida” – vale a dire dalle 9.01 alle 16.59 e dalle 20.01 alle 5.59 – i cittadini potranno viaggiare a tariffe dimezzate.
A presentare l’innovativo progetto, primo in Italia nel suo genere, Elisa De Berti, assessore regionale a infrastrutture e trasporti, e Maria Annunziata Giaconia, Direttore Divisione Passeggeri Regionale, in rappresentanza dell’AD di Trenitalia. La sperimentazione garantisce che nelle fasce orarie non di punta gli utenti possano viaggiare a tariffe dimezzate. Tale incentivo riguarda 21 treni sui 34 attivi sulla tratta. Questo non andrà a modificare né gli orari del servizio né le tariffe per la corsa semplice negli orari di punta; resteranno pure invariati gli importi degli abbonamenti, già basati su di una tariffa scontata.
“Abbiamo scelto la Vicenza-Schio – ha sottolineato l’assessore De Berti – perché è una tratta molto frequentata in un territorio che negli anni si è dimostrato molto sensibile al trasporto pubblico locale. Tra un anno verificheremo i risultati e valuteremo in quali tratte secondarie poter estendere l’esperienza”.
“La Regione del Veneto – ha precisato – punta a potenziare il servizio su questa linea e ha richiesto a RFI di inserirla tra le linee da elettrificare al fine di poter attuare il progetto condiviso con i sindaci del territorio chiamato ‘30-30-30’: 30 km in 30 minuti ogni 30 minuti”.
Presenti, infatti, alla presentazione anche i sindaci e rappresentanti delle amministrazioni locali interessati dal progetto che tocca i territori di Vicenza, Monticello Conte Otto, Dueville, Villaverla, Montecchio Precalcino, Sarcedo, Thiene, Zanè, Marano Vicentino e Schio.
“La sperimentazione – ha sottolineato l’assessore regionale – è solo la prima di una serie di iniziative innovative che intendiamo mettere in atto con l’obiettivo di sostenere il trasporto pubblico locale e far sì che le persone siano sempre più incentivate e motivate ad abbandonare il mezzo privato per utilizzare il treno. Ricordo che entro il 2013 in Veneto, in base all’accordo che abbiamo sottoscritto a gennaio 2018, Trenitalia rinnoverà l’intera flotta oggi composta da 110 convogli”.
“In dettaglio, – chiude De Berti – da contratto, nel 2020 è prevista la consegna di 10 Pop (modello da 300 posti) e 15 Rock (modello da 700 posti), nel 2021 8 Pop e 12 Rock, nel 2022 7 Pop e 13 Rock e nel 2023 6 Pop e 7 Rock. Della fornitura da contratto un paio di mezzi del 2020 saranno consegnati entro fine 2019”.

Caratteristiche della linea Vicenza-Schio
Linea non elettrificata a semplice binario lunga 31 km;
Sei stazioni intermedie: Anconetta, Cavazzale, Dueville, Villaverla, Thiene e Marano
Offerta giorno feriale: 18 treni Schio-Vicenza e 16 treni Vicenza-Schio
Puntualità della linea: 98,7% a febbraio 2019
4.400 saliti/giorno medio feriale (2.000 in ora di morbida), dei quali 420 viaggiano su relazioni comprese nella linea (190 in ora di morbida) e 3.980 da/per stazioni esterne (principalmente per Padova);
Bacino interessato: circa 250.000 abitanti (nei comuni interessati dalla linea ferroviaria);
Infrastruttura stradale molto congestionata, l’autostrada serve solo parzialmente il bacino interessato.

Motivazioni della sperimentazione di tariffe differenziate sulla tratta
Trenitalia, anche in considerazione di analoghe esperienze in corso in altri paesi europei, si propone di sperimentare un nuovo modello tariffario che preveda tariffe differenziate per fascia oraria distinguendo tra fasce pendolari (6 – 9 e 17 – 20) e fasce di morbida, con l’obiettivo di incrementare l’utilizzo del treno, in modo particolare da parte delle persone che attualmente utilizzano il mezzo privato.
Il Veneto si presta a questa sperimentazione per la peculiarità del territorio che presenta più centri aggregatori; la linea Vicenza-Schio, che collega la zona pedemontana della provincia (zona ad alta vocazione manifatturiera e commerciale distribuita) al capoluogo, particolarmente congestionata, è adatta a questo test.
La tariffa differenziata in sperimentazione non aumenta i prezzi di biglietti ed abbonamenti nelle fasce pendolari e propone un biglietto di corsa semplice a prezzo dimezzato nelle fasce di morbida.
La tariffa differenziata, poiché è sperimentale, è valida solo per le relazioni interne alla linea Vicenza Schio: non vale quindi ad esempio per un biglietto Schio – Padova.
La tariffa differenziata si applica solo ai biglietti di corsa semplice: gli abbonati fruiscono infatti già di una tariffa ridotta.
La tariffa differenziata più bassa permette ai clienti non legati ad orari rigidi di poter usufruire di tariffe più convenienti. Quindi può produrre effetti anche su una riduzione dell’affollamento nelle fasce di punta.
La tariffa differenziata più bassa consente di erodere mercato al mezzo privato.
La tariffa differenziata contribuisce a raggiungere l’obiettivo del Contratto di Servizio vigente, il cui piano economico e finanziario presuppone un significativo aumento dei ricavi legato a un maggior utilizzo del treno e quindi a una riduzione del traffico privato. I minori introiti devono quindi essere compensati dall’incremento dei viaggiatori.
Al termine della sperimentazione si valuterà l’estensione ad altre tratte.
Sperimentazione molto molto interessante, speriamo dia buoni frutti. Tra l'altro si legge che appena un viaggiatore su dieci non camba treno a Vicenza, e probabilmente questo è il motivo per cui è stata scelta la Vicenza - Schio. Sono curioso di vedere dal punto di vista pratico (coi biglietti) come sarà gestita la cosa: ricordo che i biglietti regionali sono sì utilizzabili nell'arco delle 24 ore, ma sono già univocamente riconducibili alla specifica soluzione di viaggio scelta all'acquisto.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da lucam91 »

QDPnews.it ha scritto: Vittorio Veneto, 19 Marzo 2019
Nuova sede dell'unità operativa all'ex scalo merci di Vittorio Veneto, la Protezione civile alpina arriva in treno


L’inaugurazione della nuova sede di Unità di Protezione Civile nel magazzino merci ristrutturato della stazione ferroviaria di Vittorio Veneto è stata prevista per sabato 13 aprile 2019, a 140 esatti – differenza di un paio di giorni – da quando fu inaugurata la linea ferroviaria Vittorio – Conegliano. Era allora martedì 15 aprile 1879. Per questo gli Alpini della Sezione di Vittorio Veneto, alla luce della chiusura dei lavori di ristrutturazione del magazzino merci che diverrà la sede della propria Unità di Protezione Civile, intendono coniugare le due date quasi coincidenti ed idealmente rivivere, dopo 140 anni, la medesima gioia dell’inaugurazione.

Allora si inaugurarono i binari che univano la città al resto del paese, verso un futuro che la storia di questi primi 140 anni testimonia, e ora si inaugura il vecchio magazzino merci riconvertito a sede dell’unità di Protezione Civile, verso un analogo futuro che la storia degli Alpini narrerà in futuro. Anche se sono due eventi lontani tra di loro, sono comunque rappresentativi di due realtà, gli Alpini e le Ferrovie dello Stato che concorrono al bene delle comunità. E’ stato così ufficialmente stabilito che sabato 13 aprile 2019, la Protezione Civile degli Alpini vittoriesi salirà in blocco da Soffratta e arriverà dunque in Stazione centrale in treno, per ricevere la sua nuova sede rinnovata e ristrutturata.

Lo farà quindi utilizzando proprio la rete ferroviaria, da 140 anni operativa ed efficiente, a bordo del treno regionale 5618, atteso alle ore 16:57 puntuale al binario 2. Poco prima le Penne Nere renderanno omaggio ai Caduti preso il Monumento in Piazza del Popolo. E quindi convergeranno in stazione anche i mezzi a motore ed alcune attrezzature in uso all’Unità di Protezione Civile. La confluenza delle due colonne si concluderà di fronte al magazzino ove inizierà la cerimonia con il solenne alzabandiera. Dopo la benedizione del manufatto, gli interventi delle autorità ed il taglio del nastro, i cori sezionali proporranno alcuni canti per emozionare l’animo dei convenuti. A breve comunque una conferenza stampa illustrerà il dettaglio dell’evento.

Prima:
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Dopo:
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Link articolo originale: https://www.qdpnews.it/vittorio-veneto/ ... sesso-dell
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Biagio »

La presenza degli Alpini garantirà un proficuo futuro!
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Biagio »

Si rimettono in moto i treni dei pellegrini per Lourdes, dopo le polemiche dello scorso anno per i costi e per i tempi lunghissimi. Il primo - come comunica ferrovie.info - partirà il 22 da Verona; seguiranno un Venezia - Vicenza il 9 maggio, un altro Venezia il 17 luglio e un Treviso l'11 agosto. Penso che il Treviso sia riservato anche a pellegrini bellunesi, come già successo, visto che non ci sono partenze da Belluno, immagino per i problemi di trazione. Chissà se - elettrificato l'anello basso - potremo rivedere il lungo serpentone percorrere le nostre linee...
In tutto per quest'anno sono programmati 33 treni. Non so se saranno proprio 33 convogli distinti o faranno accorpamenti di zone, visto che il 18 settembre sono previsti ben 6 treni, da diverse regioni del Centro Sud.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da lucam91 »

STEFANO240566 ha scritto: Oggi la regione ha pubblicato il piano regionale dei trasporti 2020-2030...
Dal 4 al 19 Luglio sono previsti un incontro di presentazione per provincia.

Qui di seguito il link del comunicato stampa

http://www.regione.veneto.it/web/guest/ ... Id=3324035
Per comodità, riporto per intero il testo del comunicato stampa:
Comunicato stampa regione Veneto del 2 luglio 2019 ha scritto:Otto obiettivi da raggiungere attraverso altrettante strategie che si concretizzano con 32 azioni che vanno da progetti infrastrutturali a quelli di innovazione del trasporto pubblico locale, da interventi di riorganizzazione dei servizi a quelli della governance del settore. Una mole di investimenti, fino al 2030, superiore ai 19 miliardi di euro, di cui oltre la metà già disponibili, il 62 per cento dedicati alla mobilità e al trasporto su ferro e il 35% all’adeguamento e manutenzione stradale.

Sono questi i numeri del Piano Regionale dei Trasporti (PRT) del Veneto, presentato stamane a Venezia dal presidente della Regione, Luca Zaia, dall’assessore Elisa De Berti e dal coordinatore del comitato scientifico del Piano, il professore Ennio Cascetta, per il quale Zaia ha avuto parole di grande stima: “Abbiamo preso il migliore – ha detto – basta leggere il suo curriculum e quello dei componenti del suo gruppo di lavoro”.

Tanti numeri, è stato sottolineato dai relatori, ma un’unica visione: garantire una mobilità sostenibile, in un Veneto moderno, più competitivo e connesso con il mondo, ma al tempo stesso attento all’equità sociale, all’inclusività e all’accessibilità dei propri territori. Un Veneto, in estrema sintesi, dove muoversi, trasferirsi e viaggiare sia più semplice, per le persone, siano essi cittadini, lavoratori, studenti o turisti, e per le merci.

“È un lavoro che abbiamo voluto affrontare anche se non porta consenso – ha affermato Zaia –, ma che chi ha responsabilità di governo del territorio non può trascurare, anche se si tratta di programmare qualcosa che è difficilmente programmabile. Programmare la mobilità di una regione oggi è mille volte più difficile rispetto a trent’anni fa: allora eravamo in un mondo analogico, oggi siamo in un mondo digitale che ci riserva sorprese tutti i giorni, dal treno supersonico Hyperloop alle nuove supremazie nell’intermodalità. Ho letto che non avremo più auto nostre, quando oggi c’è chi ne possiede più d’una, ma ci sarà il car-sharing, cambierà anche l’intermodalità gomma-rotaia e quindi non serviranno più i parcheggi, cambiando conseguentemente anche le previsioni urbanistiche. In questo ginepraio noi cerchiamo comunque di programmare, di dare una visione”.

“Le risorse ci sono: sono già nella nostra disponibilità 12 miliardi di euro sui 19 previsti per il piano – ha aggiunto il presidente –. Non ci sarà devastazione ma la conferma di opere strategiche come la TAV, l’impegno di mantenere in sicurezza una rete viabilistica di base ampia e solida, il compito di connettere al territorio il terzo scalo aeroportuale italiano… e sta arrivando un ‘neonato’ che risponde al nome di Pedemontana Veneta, 94 chilometri e mezzo di strada che interessa 35 Comuni ed è l’opera cantierata più grande d’Italia”.

Zaia ha poi toccato il tema della portualità: “È un aspetto fondamentale perché per noi significa competitività – ha sottolineato –, parliamo di un via di comunicazione naturale per questa regione ed è una grande sfida. Bisogna risolvere i problemi come quello delle Grandi Navi, ma per noi è irrinunciabile anche il tema della crocieristica. Pensare di rinunciare alle crociere non è solo cedere il passo, ma significa perdere l’home port a livello nazionale e regalarlo a qualcuno nel Mediterraneo. Se perdiamo questa partita, se perdiamo Venezia quale porto di arrivo e di partenza delle crociere, diciamo addio non solo ai turisti, ma anche all’occupazione e a tante opportunità. Venezia deve essere rispettata, ma non può prescindere da questa realtà e da questi servizi”.

Questi nel dettaglio gli otto obiettivi del PRT:

1. connettere il Veneto ai mercati nazionali e internazionali, per la crescita sostenibile dell’economia regionale, fortemente orientata alle relazioni internazionali; è prioritario, quindi, completare il disegno infrastrutturale di connessione con le principali capitali europee e i relativi mercati di riferimento;
2. potenziare la mobilità regionale per un Veneto di cittadini equamente connessi, superando i problemi di congestione e i limiti di coordinamento tra le diverse modalità di trasporto e riducendo le disparità territoriali, anche al fine di contrastare lo spopolamento dei centri periferici;
3. promuovere la mobilità in funzione dello sviluppo dell’offerta turistica, ampliando la rete infrastrutturale, migliorando la connessione intermodale tra offerta pubblica, privata e mobilità debole (percorsi pedonali, cicloturismo, escursionismo) e lo sviluppo aeroportuale;
4. sviluppare un sistema di trasporti orientato alla tutela dell’ambiente e del territorio, prevedendo di ridurre le emissioni nocive nell’aria, anche con interventi finalizzati a una maggiore fluidificazione del traffico, al cambio modale da gomma a modalità più sostenibili, al rilancio del trasporto pubblico, allo sviluppo dei carburanti green e dei veicoli ibridi ed elettrici;
5. accrescere funzionalità e sicurezza delle infrastrutture e dei servizi di trasporto, tutelando maggiormente la mobilità debole e assicurando il monitoraggio e la manutenzione programmata delle reti e dei percorsi;
6. promuovere il Veneto come laboratorio per nuove tecnologie e paradigmi di mobilità, specie per l’accesso da parte dell’utenza ai servizi pubblici di trasporto;
7. completare ed efficientare la spesa pubblica per i trasporti e promuovere forme di finanziamento in grado di attrarre capitali privati;
8. sviluppare una nuova governance integrata della mobilità regionale: rientra in tale contesto il sistema delle concessioni autostradali e della rete stradale ordinaria, la gestione della rete ferroviaria, il coordinamento del sistema degli interporti, il riordino nelle competenze del TPL.

Tra le 32 azioni previste e che comprendono oltre ai progetti infrastrutturali anche le attività di gestione, la riorganizzazione dei servizi, l’innovazione tecnologica in particolare nel settore del trasporto pubblico locale, si segnalano tra quelle prioritarie:
  • il completamento delle linee TAV Milano-Venezia, Padova-Bologna e Venezia-Trieste;
  • lo sviluppo di un programma di accessibilità all’area interessata ai Giochi Olimpici invernali del 2026 di Milano-Cortina, attraverso un rinnovamento infrastrutturale complessivo dell’area bellunese e la riorganizzazione dei servizi di mobilità pubblica basata sull’interscambio ferro/gomma;
  • un programma di manutenzione straordinaria per la viabilità di connessione e per la riduzione dell’incidentalità: per la sola rete stradale si valuta in oltre 100 milioni di euro il fabbisogno manutentivo annuale;
  • interventi sulla viabilità di accesso ai comprensori turistici e sviluppo di un piano di itinerari, piste ciclabili ed ippovie, con priorità agli itinerari di accesso ai nodi urbani;
  • l’integrazione tariffaria del trasporto pubblico regionale con l’attuazione del progetto del “biglietto unico”;
  • il rafforzamento della governance e della gestione dei trasporti regionali, anche con istituzione/revisione del ruolo delle società regionali per la gestione diretta di infrastrutture e servizi di interesse regionale.
“È un piano che guarda con molto realismo alla nostra situazione – ha detto l’assessore De Berti –, che considera le inadeguatezze e i ritardi accumulati negli anni sul fronte delle infrastrutture e dei trasporti e individua le soluzioni per recuperare il divario che oggi il Veneto paga rispetto ad altre regioni europee, alla cui crescita economica ha contribuito uno sviluppo dei loro sistemi di mobilità. Cosa che da noi, purtroppo, non è avvenuta. In verità, alcune grandi opere infrastrutturali realizzate negli ultimi decenni nel nostro territorio hanno dimostrato tutta la loro utilità e importanza e il nostro obiettivo è completare quelle iniziate, come la Superstrada Pedemontana Veneta. Ma è con questo PRT che segniamo di fatto un passaggio epocale dalla programmazione del 1990, data del Piano vigente, che sul piano delle innovazioni tecnologiche e dei cambiamenti sociali e comportamentali intervenuti in questi trent’anni, appare quasi antica”.

“Da un’attenta analisi dello scenario esistente – ha concluso l’assessore – e sulla base delle proiezioni future, elaborate insieme dal Gruppo di lavoro interno della Regione, dai consulenti e dal Comitato tecnico scientifico composto da docenti delle Università venete, coordinato dal prof. Cascetta, abbiamo individuato uno scenario al quale intendiamo tendere e sul quale ora ci confronteremo con tutti i soggetti pubblici e privati interessati. Uno scenario nel quale, molto semplicemente, la qualità della vita di chi abita, lavora, produce, studia e viaggia nel Veneto sia migliore”.

Il Piano sarà ora oggetto di consultazione nei territori con le organizzazioni economiche e sociali. Sette incontri nelle sette province venete sono già stati programmati dal 4 al 19 luglio prossimi. Al termine di questa prima fase di consultazione, finalizzata a raccogliere osservazioni e suggerimenti (che potranno essere inviate attraverso il sito web del progetto http://www.prtveneto2030.it) da parte degli attori locali, il piano sarà sottoposto, come prevede la normativa regionale, alle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). In conclusione dell’iter, seguirà l’adozione da parte della Giunta Regionale e la successiva approvazione da parte del Consiglio Regionale.

“Adesso è fondamentale il dialogo con il territorio – ha concluso il presidente Zaia – e lo scambio di idee e di informazioni ci aiuterà a fare al meglio questa strada, perché, come dico spesso, da soli si fa prima ma insieme si fa più strada”.
Segnalo anche questo documento PDF con ulteriori dettagli: http://www.prtveneto2030.it/wp-content/ ... o-2019.pdf
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Re: Rassegna Stampa

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L'AGCM conclude l'istruttoria sull'affidamento del contratto di servizio del Veneto: Trenitalia ha sfruttato l'elettrificazione delle linee del bellunese per ottenere l'aggiudicazione del contratto:
https://www.agcm.it/pubblicazioni/bolle ... no-33-2019

Lettura interessantissima sia per capire il grado di interdipendenza attualmente vigente tra RFI e Trenitalia, sia per la quantità notevole di dati contenuti riguardo alle nostre linee.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da lucam91 »

qdpnews.it ha scritto:Vittorio Veneto, via Lioni chiuderà lunedì per il nuovo ponte sulla ferrovia, si riapre a gennaio 2020

Vittorio Veneto - Venerdì, 30 Agosto 2019


Nuovo ponte sulla ferrovia. Da lunedì 2 settembre e fino al prossimo 31 gennaio 2020 via Lioni sarà interdetta al traffico: Rfi, rete ferroviaria, dovrà demolire e ricostruire il cavalcaferrovia con servizi e sottoservizi di via Lioni, in prossimità del comando ex Forestale per cui sarà impossibile il collegamento tra piazza Giovanni Paolo I e piazza San Francesco. L’intervento è necessario per procedere con i lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Vittorio Veneto-Conegliano.

Ovviamente la viabilità sarà stravolta. Non succederà con lo stesso in via Da Ponte. Ieri l’incontro con la ditta alla quale è stato raccomandato di poter anche accelerare i tempi. “Ho chiesto che per Natale i lavori possano essere conclusi, e che si faccia una cosa per sempre – ha detto l’assessore Fasan -. Ci sarà disagio ma almeno poi con l’elettrificazione della ferrovia arriveranno anche i vantaggi”.

I lavori comporteranno limiti e divieti esplicitati in una ordinanza e in una planimetria (in foto) dal comando di Polizia locale: il divieto di transito in via Lioni tra via Franceschini (all’altezza del parcheggio cinema Verdi) e via del Pretorio; il doppio senso di circolazione in via Pretorio, il senso unico discendente in via Da Ponte, con doppio senso nel tratto tra via Castaldi e via Garibaldi.

In via Lioni il senso unico nel tratto da via Gandino a via Luzzati, e divieto di transito eccetto residenti nel tratto tra via Luzzati e via Franceschini. In via Luzzati il senso unico di circolazione a partire dall’intersezione in via Lioni.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Vittorio Veneto).
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Link completo: https://www.qdpnews.it/vittorio-veneto/ ... nnaio-2020
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Re: Rassegna Stampa

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qdpnews.it ha scritto: Conegliano, esordio all'insegna della puntualità per "Italo" nell'Alta Marca Trevigiana: buona la prima ieri sera
Conegliano - Domenica, 01 Settembre 2019

Ieri sera, sabato 31 agosto 2019 alle ore 19.45, come da orario, il convoglio dalla caratteristica livrea rosso scura della compagnia Ntv ha fatto il suo ingresso alla stazione di Conegliano, proveniente da Napoli Centrale e diretto a Udine.

È stata la prima volta assoluta per un Italo in servizio viaggiatori in sinistra Piave, posto che in precedenza il "capolinea" a nordest dei servizi di Ntv era Venezia.

Dal convoglio, arrivato sul primo binario e annunciato al pubblico sia dai display elettronici sia da una voce registrata, è scesa una mezza dozzina di viaggiatori.

Le stesse carrozze e motrici sono state con ogni probabilità utilizzate per il treno Italo che stamattina ha fatto il viaggio in senso inverso, da Udine a Roma, con fermata a Conegliano alle 6.50 del mattino.

Molte categorie di posti e biglietti erano già esaurite nei giorni precedenti la partenza dei due treni "d'esordio".

È così terminato, nell'ultimo giorno di agosto, il monopolio di Trenitalia nel nordest per quanto riguarda i viaggi a lunga percorrenza.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it
Video di Italo a Conegliano: https://www.youtube.com/watch?v=kMTdCgLyxas

Link articolo completo: https://www.qdpnews.it/conegliano/30511 ... trevigiana
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Re: Rassegna Stampa

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Walter
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Re: Rassegna Stampa

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Comunicato stampa della Regione del Veneto ha scritto:OLIMPIADI INVERNALI E INFRASTRUTTURE. ASSESSORE DE BERTI INCONTRA AD DI RETE FERROVIARIA, “MESSE A FUOCO LE RISPETTIVE AZIONI PER ASSICURARE AL VENETO TRASPORTI DEGNI DELL’EVENTO MONDIALE”
Comunicato stampa N° 1697 del 17/10/2019
(AVN) – Venezia, 17 ottobre 2019
L’Assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti ha incontrato oggi l’Amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, ingegner Maurizio Gentile. L’incontro è stata l’occasione per fare il punto delle situazioni sugli investimenti già programmati in ambito ferroviario nel territorio veneto e sui protocolli d’intesa già sottoscritti. Particolare rilievo durante la riunione ha avuto la messa a fuoco delle rispettive azioni, già stabilite o da prevedere, in prospettiva dei Giochi olimpici invernali di Milano- Cortina nel 2026.
“Per quanto riguarda gli interventi relativi alle Olimpiadi 2026 – sottolinea l’assessore De Berti - si è concordato di prevedere l’elettrificazione della rete ferroviaria del Bellunese, compresa anche la tratta tra Ponte nelle Alpi e Calalzo. Oggi, infatti, la programmazione degli interventi previsti da Rete Ferroviaria per migliorare l’accesso all’area dolomitica, prevede l’elettrificazione delle tratte tra Conegliano e Vittorio Veneto, e tra Treviso, Montebelluna, Camposampiero, Cittadella e Padova e quella delle tratte da Vittorio Veneto a Belluno e tra Belluno, Montebelluna e Treviso. Grazie al completamento fino a Calalzo insieme a una totale riqualificazione della stazione e delle aree di sosta circostanti, per le Olimpiadi il collegamento con lo scalo ferroviario dolomitico sarà diretto e così potrebbe essere raggiunto direttamente sia da Milano che da Venezia senza cambiare treno. Si tratta di un risultato molto importante anche considerando che RFI si è resa disponibile e valutare la possibilità di migliorare ulteriormente l’attuale tracciato ferroviario delle tratte di accesso al Bellunese da Padova e da Venezia, anche mediante la realizzazione di interventi adeguati di rettifica o by pass”.
Con riferimento ai Giochi olimpici del 2026, inoltre, l’incontro di oggi ha fornito l’opportunità di fare il punto sull’avanzamento delle progettazioni e dei lavori, già in corso o ancora in fase di avvio, riguardanti l’Alta Velocità sulla tratta Milano – Venezia oltre che il collegamento con l’Aeroporto Marco Polo del capoluogo regionale.
“Le Olimpiadi invernali saranno un evento di richiamo enorme per il Veneto. La nostra regione sarà in grado di dare dimostrazione di accoglienza e organizzazione anche con infrastrutture e vie di comunicazione all’altezza – prosegue l’Assessore -. L’incontro di oggi, quindi, è stata l’occasione per promuovere presso RFI il proseguimento dell’iter progettuale del collegamento anche con l’Aeroporto Catullo di Verona, nonché per ribadire l’importanza della progettazione del Treno delle Dolomiti, da Calalzo a Cortina, considerato che entro l’anno sarà stabilita l’ipotesi di tracciato. Un’opera straordinaria, un vero biglietto da visita delle nostre montagne per le suggestioni panoramiche uniche al mondo lungo le quali verrebbe a snodarsi”.
L’assessore De Berti e l’ingegner Gentile hanno affrontato, inoltre, l’attuazione del protocollo d’intesa firmato nel 2017 per la soppressione dei passaggi a livello insistenti su varie linee del Veneto, finanziato da Regione e RFI per un importo complessivo pari a 117,5 milioni di euro. “Per la soppressione di due passaggi a livello sulla linea tra Mestre e Castelfranco, in via degli Ongari a Noale, l’amministratore delegato ha confermato l’avvio del bando di gara per l’esecuzione dei lavori, già programmati per il primo semestre 2020, entro la fine di quest’anno – spiega De Berti -. Entro il mese di aprile dell’anno prossimo, invece, quello per la soppressione di altri due sulla stessa tratta, in Via De Amicis a Castelfranco Veneto (avvio lavori programmato entro il 2020). Entro il 2020, è prevista altresì la pubblicazione del bando di gara anche per la realizzazione del sottopasso che consentirà la chiusura di tre attraversamenti nel comune di Cerea in provincia di Verona”
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Re: Rassegna Stampa

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Walter
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