Rassegna Stampa

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Allanon
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Allanon »

aln ha scritto:Controlleria. E' proprio sul materiale TD leggero, anche sulle automotrici singole, che i controlli scarseggiano.
Grazie, ma purtroppo non riesco ancora a capire. Non metto assolutamente in discussione la tua affermazione, sono solo curioso di comprenderne la ratio. :)
Hai scritto che
il motivo della scarsa controlleria in particolare su mezzi TD è legato soprattutto a ragioni estranee al Contratto di Servizo Trenitalia - Regione
Questo mi fa supporre tu conosca tale motivo, e la mia domanda implicitamente verteva su quale fosse la ragione per cui c'è scarsa controlleria sui mezzi TD, dato che
- sono portato a escludere differenze legate alla fonte energetica utilizzata per generare il moto...
- restano le differenze legate alla tipologia dei materiali; allora ho immaginato che quelli sui quali è più difficile esercitare attività di controlleria siano quelli composti da più carrozze non intercomunicanti, oppure quelli in cui il capotreno si trova isolato dal personale di condotta, tipo navettone. Ma anche qui non trovo motivazione che davvero regga, e forse il caso peggiore sarebbe una doppia (etc.) di DMU, che non sarebbe differente da una doppia di EMU.
Inoltre, dato che a questo esplicitamente colleghi l'opportunità di elettrificare le linee (cosa sulla quale sarei in ogni caso d'accordo), immagino il motivo sia consistente e non una semplice contingenza.
Quindi proprio non ci arrivo, e ciò stuzzica un sacco la mia curiosità! :)
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

allanon ha scritto:...e forse il caso peggiore sarebbe...
...sarebbe un treno fatto con Minuetto TD e un altro con Minuetto TE.

L'insindacabile spinosa "ragione" per cui non c'è abbastanza controlleria sul materiale Diesel non ordinario sarebbe unicamente di natura sindacale e si può ricondurre alla questione due agenti / agente unico / agente solo che per i rotabili in oggetto non è stata portata a termine nonostante l'avvenuta introduzione del sistema di sicurezza a supporto della condotta.
Ma non confondiamo un effetto per una causa: non elettrificheranno le linee solo per poter far fare controlleria.
Allanon
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Allanon »

Ora mi è chiaro, ti ringrazio molto. :)
Sì, chiaramente ero convinto anch'io che una decisione importante quale l'elettrificazione non verrebbe presa per motivi burocratico/sindacali.
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Regione del Veneto ha scritto:VENETO, PRIMA REGIONE IN ITALIA, FIRMA CONTRATTO DI SERVIZIO PER TRASPORTO FERROVIARIO CON TRENITALIA FINO AL 2032: TUTTI TRENI NUOVI E FLOTTA PIÙ MODERNA D’EUROPA
Comunicato stampa N° 36 del 11/01/2018
(AVN) Venezia, 11 gennaio 2018
“Quella di oggi è una giornata storica: il Veneto è la prima Regione d’Italia a firmare il nuovo contratto di servizio con Trenitalia, un accordo del valore di 4,4 miliardi complessivi, dei quali uno di soli investimenti che consentiranno il totale rinnovo della flotta dei treni circolanti nel nostro territorio”.
Lo ha detto il Governatore del Veneto stamane a Palazzo Balbi a Venezia, dove ha sottoscritto con l’Amministratore Delegato di Trenitalia, presenti il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e l’Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, il nuovo contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario nella regione per il periodo 2018-2032.
“Nel rispetto dei regolamenti comunitari – ha spiegato il Governatore – abbiamo proceduto a un affidamento diretto per 10 anni più 5 a Trenitalia, ottenendo, grazie a una seria e ponderata negoziazione con la stessa società, l’acquisizione dei servizi previsti alle migliori condizioni di mercato. Dico che stiamo vivendo una fase storica perché, dopo essere riusciti a migliorare gradualmente negli anni scorsi il servizio su ferro nella nostra regione, chiedendo a Trenitalia di fare un salto di qualità, ora abbiamo davanti a noi una programmazione concreta che porterà il Veneto a disporre di un sistema ferroviario tra i più efficienti e moderni d’Europa. Essendo Regione che ha firmato per prima, saremo anche i primi a ricevere i nuovi convogli, 78 in totale previsti dal contratto di servizio, 47 Rock e 31 Pop, treni confortevoli, più veloci, capaci di trasportare numerosi passeggeri, attrezzati per accogliere anche le biciclette, dotati di sistema di videosorveglianza e Wi-Fi”.
“È un contratto – ha confermato l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti – che si inserisce nell’accordo quadro che abbiamo con Rete Ferroviaria Italiana per migliorare nel suo complesso l’offerta del servizio, in termini anche infrastrutturali, al fine di renderlo sempre più competitivo rispetto all’uso del proprio mezzo: questa è la grande sfida alla quale siamo attesi tutti noi, in primis le amministrazioni e società pubbliche”.
Il Governatore, inoltre, si è detto convinto della necessità che gli abbonamenti debbano essere differenziati in base alle fasce di reddito: “agli studenti e ai lavoratori meno abbienti – ha sottolineato – deve essere garantita la possibilità di fruire di servizi indispensabili, come il trasporto, contribuendo secondo le proprie possibilità economiche”.
Il Ministro si è complimentato con la Regione del Veneto per aver dimostrato, anche in questa occasione, capacità programmatoria ed efficacia nella propria azione amministrativa: “Ci accomuna – ha detto rivolgendosi al Governatore e all’assessore – l’impegno nel cercare di capire le difficoltà della gente comune, ma soprattutto la passione per far vivere meglio le persone nella loro esistenza quotidiana, di cui i trasporti e la mobilità sono una componente importante”.
L’esponente di Governo ha poi ricordato gli 8 miliardi di finanziamento, 4 a Trenitalia e 4 RFI, stanziati dal Ministero e ha evidenziato che gli investimenti attivano un’importante filiera industriale e assicurano un aumento di lavoro e occupazione.
L’Amministratore Delegato di Trenitalia ha spiegato che con questo accordo è previsto lo sviluppo di servizi anche nelle aree in cui il treno è meno utilizzato, “puntiamo ad aumentare i passeggeri – ha detto – e a convincere un numero sempre maggiore di pendolari a lasciare la propria auto e a utilizzare il servizio pubblico”.
“I cittadini veneti devono sapere che la Regione ha fatto per loro un lavoro eccezionale – ha affermato l’Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato –, dimostrando capacità programmatoria e lungimiranza: nei 15 anni di contratto di servizio c’è la garanzia dell’ammortamento degli investimenti ma soprattutto c’è la garanzia di poter disporre a regime di 110 nuovi treni che sostituiranno con maggior efficacia e funzionalità i 130 oggi in esercizio, disponendo di una flotta che non avrà uguali nemmeno nei Länder più evoluti della Germania”.
Noto che, forse per la prima volta, si parla di ammortamento dei mezzi. E poi di abbonamenti ridotti in base al reddito: bisognerebbe saperne di più, ma messa così nel contesto tariffario attuale non mi piace.
Qualche dettaglio in più arriva inaspettato in un articolo di polemica politica che riporto tralasciandola.
Il Gazzettino, sabato 13 gennaio 2018 ha scritto:[...] Con il nuovo contratto di servizio con Trenitalia, un accordo del valore di 4,4 miliardi complessivi, dei quali uno di soli investimenti che consentiranno il totale rinnovo della flotta dei treni circolanti nel nostro territorio, viene attivata un'importante filiera industriale e assicurato un aumento di lavoro e occupazione. L'obiettivo è quello di incentivare il trasporto pubblico ferroviario, come già avviene nel resto di Europa, soprattutto grazie a un ulteriore miglioramento della qualità erogata e regolarità del servizio, nonché della sicurezza. L'affidamento diretto ai sensi del Regolamento CE 1370/07 durerà 15 anni, dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2032, con corrispettivi medi di periodo pari a 148,5 milioni di euro l'anno.
I PARTICOLARI
Ma è nei particolari che si coglie la dimensione dell'accordo: il completo rinnovamento del servizio prevede una crescita dei ricavi da traffico media annua del 3,5%,
per effetto degli incrementi tariffari (medio 2,1%),
del recupero dell'evasione (medio 0,4%)
e dell'incremento dei viaggiatori (medio 1%).
Viene confermata l'attuale produzione pari a 14,6 milioni di treni/km fino al 2020;
a partire dal 2021 è previsto un aumento della produzione pari al 3%, per complessivi 15 milioni di treni/km, in concomitanza con l'arrivo dei nuovi treni e l'elettrificazione del bacino Bellunese e della Bassano - Camposampiero nonché al potenziamento tecnologico della tratta tra Venezia Mestre e Venezia Santa Lucia.
Gli investimenti a carico di Trenitalia saranno per 1.005 milioni di euro: 619,1 milioni andranno per l'acquisto di nuovi treni che, insieme ai 42,6 a carico della Regione, consentono di acquistare 78 nuovi elettrotreni; 60,3 milioni saranno stanziati per l'ammodernamento del reticolo manutentivo; 59 milioni saranno utilizzati per il revamping e restyling della flotta esistente; 267 milioni per sviluppi informatici, nuove tecnologie e manutenzione ciclica dei treni. In questo modo l'età media della flotta in uso passerà dagli attuali 16,3 anni ai circa 6,2 nel 2021. [...]
Daniela Ghio
Sharklet
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Sharklet »

Noto adesso un particolare. Secondo il gazzettino qui citato il corrispettivo per i treni effettuati è di 148,5 milioni €/anno.
Secondo il mattino di padova il contratto 2015-2023 valeva "1,279 miliardi di cui 170 milioni per i nuovi treni". Sarebbero 122 milioni annui per i treni effettuati. Se i treni/km sono invariati, la differenza dove va?

______

PS: siamo ormai certi che la rottura di carico abbia comportato un grande aumento della puntualità. Ma i passeggeri? Secondo i dati di Trenitalia, sono calati in media del 10-20%, e in estate del 30%. https://www.regione.veneto.it/c/documen ... upId=10781
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

I treni/km annui non sono costanti, nè negli ultimi anni, nè nei prossimi: dal 2020 +3%.

Frequentazioni. Occhio che quei grafici non quadrano a causa del "cambio di Montebelluna" di due anni fa. Dovresti sommare tutte le colonne della "Padova - Calalzo" con le corrispondenti della "Treviso - Montebelluna". Mentre la "Conegliano - Calalzo" non dovrebbe comprendere i treni Belluno - Calalzo.

Rotabili. Circola una previsione degli arrivi dei nuovi treni.
Pop a 4 casse: 10 nel 2020, 8 nel 2021, 7 nel 2022, 6 nel 2023; totale 31.
Rock a 5 casse: 15 nel 2020, 8 nel 2021, 8 nel 2022, 7 nel 2023; totale 38.
Rock a 6 casse: 4 nel 2021, 5 n3l 2022; totale 9.
Con questi la DTR non dovrebbe più impegare D.445 e ALn.668, e questo lo sapevamo già, e nemmeno TAF e Minuetto TD e TE.
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Freccia della Laguna
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Freccia della Laguna »

Pensavo che i Rock avrebbero sostituito in primis le medie distanze, ma se rimangono quelle e spariscono i TAF non posso certo dirmi scontento...
Trenitaliæ Celere Regionale MMDCCIV Veronam Portam Novam hora tertia a quarta decima via ferrata profecturum est. Mestre, Patavio, Vicetia, Sancto Bonifatio, Verona Porta Episcopo consistit. Cave! Abeundum flava linea est.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Belluno e i suoi treni sono su tutti i siti dei giornali nazionali.
Ne sta facendo di rumore la notizia del capotreno vs scroccone.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
Sharklet
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Sharklet »

aln ha scritto:I treni/km annui non sono costanti, nè negli ultimi anni, nè nei prossimi: dal 2020 +3%.
I dati della regione dicono:
2013: 14,4 milioni trenikm
2014: 14,7 milioni trenikm
2015: 15,2 milioni trenikm
2016: 14,7 milioni trenikm

Il gazzettino riporta 14,6 milioni trenikm fino al 2020, poi 15 milioni: cifre analoghe a quelle degli ultimi anni. Non si capisce perciò in cosa consista la differenza di 20 milioni annui (sempre che i conti del giornale siano corretti).

Oggi sull'amico del popolo invece c'è una lunga intervista, nella quale si dice che "l'elettrificazione per i mondiali è ancora possibile" e che l'assessore vedrà lunedì l'AD di rfi. Occhio quindi ai giornali di inizio settimana.
Se sostituiscono tutti i minuetto ed elettrificano tutto quanto che fine fanno gli swing? Mi sembrano troppi per stare tutti sulla belluno-calalzo... Cessione a ST? Valsugana? Sacile?
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Freccia della Laguna »

Schio, se non elettrificano anche quella.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Allanon »

aln ha scritto:Frequentazioni. Occhio che quei grafici non quadrano a causa del "cambio di Montebelluna" di due anni fa. Dovresti sommare tutte le colonne della "Padova - Calalzo" con le corrispondenti della "Treviso - Montebelluna". Mentre la "Conegliano - Calalzo" non dovrebbe comprendere i treni Belluno - Calalzo.
Infatti, stavo cercando di capire in quale delle due "linee" fossero conteggiati di Belluno - Calalzo.
Riguardo la TV - Montebelluna, non mi è chiarissimo se veramente, prima dell'istituzione della rottura di carico a Monte per i BL - PD, la linea fosse così deserta.
Sharklet ha scritto:Oggi sull'amico del popolo invece c'è una lunga intervista, nella quale si dice che "l'elettrificazione per i mondiali è ancora possibile" e che l'assessore vedrà lunedì l'AD di rfi. Occhio quindi ai giornali di inizio settimana.
Ho letto l'intervista. L'atteggiamento di De Berti non mi piace, lo trovo quantomeno troppo paternalistico, per non dire un po' arrogante: "io vi do, ma se non vi impegnate io vi tolgo".
Speriamo in ogni caso che il prossimo MIT continui sulla linea dell'attuale "cura del ferro": avrà il potere di confermare o negare gli investimenti necessari perché RFI elettrifichi, o i giochi sono già conclusi a favore delle nostre linee?
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Questa settimana ha tenuto banco sulla pagina di Montebelluna del Gazzettino di Treviso la questione del degrado della stazione. Si annunciano interventi, si spera siano risolutivi affinché diventi un luogo per tutti e non una terra di nessuno.
Gio
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Gio »

Corriere delle Alpi ha scritto:«Basta no, le infrastrutture ci servono»
Luca Barbini, presidente degli Industriali critica coloro «a cui non va mai bene niente.
Rischiamo la figuraccia mondiale»

BELLUNO. A preoccupare gli imprenditori bellunesi è sicuramente il deficit infrastrutturale della provincia, dalla banda larga alla viabilità, ma in questo momento è anche la possibile figuraccia che le Dolomiti rimedierebbero se per i Mondiali di Cortina non si riuscisse a completare le opere programmate.
Dall’assise di Confindustria a Verona, Luca Barbini, presidente provinciale, è ritornato con un supplemento di allarme in questo senso.
Stavo per chiederle, presidente, se dopo i Mondiali riusciremo ad avere anche le Olimpiadi. Lei, invece, già nutre qualche timore per il 2021…
«Aver preso i Mondiali credo sia stata una straordinaria opportunità. Non vorrei che il sogno s’infrangesse contro i comportamenti che stiamo riscontrando…»
Quali?
«Il no ad ogni opera. Se le criticità aumentano è chiaro che le Olimpiadi diventano sempre più un sogno, ma gli stessi Mondiali ne soffrirebbero».
C’è l’ha con gli ambientalisti?
«No. Con tutti coloro a cui, sul territorio, non sembra andar bene proprio nulla. Se dimostriamo di riuscire a fare squadra e portare a casa dei campionati organizzati bene, attrezzati delle infrastrutture necessarie, potremmo ambire ad altri obiettivi, le Olimpiadi comprese».
Perché voi imprenditori ci tenete così tanto a questi eventi?
«Siamo in una fase di ripresa, l’unico settore che ancora non reagisce a sufficienza è l’edilizia. Cortina 2021 potrebbe essere un bel drive se si chiudono gli investimenti programmati; una ricaduta sul territorio positiva dovrà esserci anche per l’edilizia».
In vista delle elezioni, dall’assise di Verona Confindustria ha lanciato messaggi importanti. Non vi siete limitati a battere cassa… «No, no. Noi da Belluno abbiamo molto insistito sulla necessità di attrezzare il territorio delle necessarie infrastrutture».
A partire da che cosa?
«Dalla banda larga, le strade, il treno, lo sbocco a nord. Abbiamo un’infrastruttura stradale che rispetto alle altre province è carente. Spingiamo molto sulle infrastrutture perché il depauperamento della montagna viene fermato se creiamo le condizioni per gli investimenti, la manifattura, il turismo».
Ci sono imprenditori nel Bellunese che hanno minacciato di fare le valige con le aziende se continuano a non trovare la convenienza di restare?
«Certo. C’è chi punta alla Carinzia, alla Slovenia, alla Serbia, senza andare troppo lontano».
È la banda larga la vostra priorità?
«Non solo. Anche la ferrovia. Sembra sia stata deliberata l’elettrificazione del treno fino a Calalzo, propedeutica al passaggio del treno fino alla Val Pusteria. L’importante è avere uno sbocco importante a Nord ed una chiusura dell’anello delle Dolomiti».
I tempi saranno ancora lunghi.
«Ma se mai non si comincia... Noi vorremmo che il treno non fosse solo passeggeri ma anche attrezzato per il trasporto delle merci. Intanto, comunque, sollecitiamo che si facciano gli investimenti sull’Alemagna».
Ha il timore che l’Anas sia costretta a rinunciarvi?
«Speriamo che qualche bastian contrario la smetta di mettere i bastoni fra le ruote e che si facciano queste benedette varianti, perché non è possibile che una strada statale passi per il centro cittadino. A Tai, piuttosto che altrove, in qualsiasi posto si presenta una variante cominciano a nascere i Comitati civici di 4 gatti che magari dicono “no, non va bene” perché le opere passano sul loro terreno. Purtroppo c’è una legislazione che non agevola il bene comune. Interventi strategici vengono bloccati per poca gente».
Scommettiamo che voi imprenditori preferireste il prosieguo dell’A27.
«L’autostrada? Siamo i primi ad averla proposta. Quando ancora non si pensava di fare la Venezia-Monaco noi avevamo proposto l’autostrada fino a Pieve di Cadore, poi di passare per il Mauria e unirsi a Tolmezzo in modo avere uno sbocco per i nostri territori a nord. Avessimo completato la Venezia-Monaco 50 anni fa ci sarebbe stato uno sviluppo del Bellunese incredibile».
Siete delusi per quanto riguarda la banda larga?
«Avevano detto che doveva essere pronta entro il 2018 e stiamo ancora aspettando. Arriva a spizzichi e bocconi ed è chiaro che nelle zone in cui non c’è non si possono fare implementazioni nel “4.0” per cui uno deve spostarsi là dove ci sono questi collegamenti».
Siete preoccupati di quanto (non) accadrà dopo il 4 marzo?
«Il Governo in qualche maniera lo faranno. Se non fanno un esecutivo politico, ne faranno uno tecnico. L’importante è che tutti si mettano a implementare le infrastrutture perché siamo indietro rispetto all’Europa e stiamo perdendo competitività. Adesso che c’è un po’ di ripresa bisogna cavalcarla perché altrimenti la ripresa la fanno le aziende negli altri Paesi dove le infrastrutture sono più avanti».
Soddisfatti delle relazioni industriali che in provincia accompagnano la ripresa?
«Le relazioni industriali sono positive. A Belluno tutti i problemi che ci sono mi pare si stiano affrontando con il sindacato senza contrapposizioni e con collaborazione».
Avanti tutta, dunque, con il welfare aziendale?
«Anche noi come Confidustria Belluno abbiamo fatto un accordo per dare ai nostri associati il welfare aziendale, a quelli che vogliono e possono intraprendere questa strada. Ci siamo appoggiati a delle piattaforme nazionali o quantomeno interregionali che possono dare dei servizi a valore aggiunto molto alto. La Luxottica tra l’altro aveva intrapreso questa strada ancor prima che il legislatore avesse normato questa cosa qui e adesso hanno seguito tante aziende e vediamo il vantaggio».
A proposito di Luxottica, in qualche misura vi preoccupa l’arrivo dei francesi?
«Macché, è un’opportunità. Credo che Luxottica con il suo patron Del Vecchio, fra i più illuminati, stia facendo dei passi importanti per il suo consolidamento. Anche in provincia. Del Vecchio ha costruito capannoni, assunzioni, continua a crescere».
di Francesco Dal Mas
Nell'articolo si parla anche dell'elettrificazione fino a Calalzo.
Giovanni
Sharklet
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Sharklet »

Si parla anche di treni merci, mi pare però che questa eventualità era stata esclusa proprio a livello dell'infrastruttura, almeno per quanto riguarda il treno delle Dolomiti
Senza contare che l'elettrificazione del bellunese è data per certa, ma fino a calalzo neanche in Regione sono così sicuri...
Monte Pelmo
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Monte Pelmo »

il Mattino di Padova ha scritto:In arrivo i treni elettrici via ai lavori da quest’estate
di Silvia Bergamin
20 febbraio 2018
In pensione i vecchi locomotori diesel: in cantiere la nuova linea per Bassano via Cittadella-Camposampiero, la conferma da Rfi all’assessore regionale Pan
CITTADELLA. Pressing della Regione a Trenitalia dopo le proteste dei pendolari, organizzatisi nel comitato Apples: arrivano le prime risposte. A farsi carico dei malumori espressi da lavoratori e studenti è stato l'assessore regionale ed ex sindaco di Cittadella, Giuseppe Pan, che ha voluto vederci chiaro sui ritardi dei convogli. Su questo fronte Pan ha coinvolto la collega a Palazzo Balbi che segue i trasporti, Elisa De Berti. All'esecutivo regionale ha risposto Tiziano Baggio, della divisione passeggeri regionale di Trenitalia, chiarendo come alcune modifiche abbiano determinato dei miglioramenti significativi. In particolare, «il cambio a Montebelluna previsto per la relazione Padova-Belluno ha consentito un recupero enorme di regolarità del servizio portando l’indice di puntualità della linea Padova-Belluno dal 62,9% (media del mese di novembre 2015) al 93% (puntualità delle linee Pd-Tv-Montebelluna- Belluno; media del mese di gennaio 2018). Si tratta di puntualità “senza esclusioni”», puntualizza Trenitalia, e quindi vengono tenuti in considerazione anche gli slittamenti dovuti ad «abbattimento di passaggi a livello, investimenti, scioperi».
Il miglioramento del servizio ha determinato un incremento dei passeggeri: «Un aumento del 10% rispetto al 2016». Trenitalia ha anticipato di 4 minuti il 5917 che arriva a Padova alle 7.40 proprio su richiesta di Apples; purtroppo la corsa è stata cancellata due volte, «una a ottobre e una a gennaio, per guasto alla locomotiva, la vecchia loco diesel D445». I vertici regionali del servizio anticipano le prossime mosse che miglioreranno la mobilità su rotaia nell'Alta: «Quest’estate la linea Bassano- Cittadella-Camposampiero sarà la prima a essere interessata dai lavori di elettrificazione del bacino del Veneto, previsti dall’Accordo quadro Regione Veneto - Rfi, società di Fsi che gestisce l’infrastruttura. L’elettrificazione permetterà la circolazione, già dal 2020, dei nuovi convogli Rock e Pop».
Il ruolo del comitato si è rivelato costruttivo: «Grazie alla collaborazione con Apples», ribadisce Baggio, «da dicembre 2016 gli orari sono stati modificati e sono state aggiunte corse festive. Inoltre sono stati rivisti i collegamenti effettuati con i bus, riducendo i tempi di percorrenza, attraverso la creazione di allacciamenti con i treni a Camposampiero»
http://m.mattinopadova.gelocal.it/padov ... 1.16502919

Qui dicono che quest'estate si comincia con la Camposanpiero-Citta-Bassano e che sarà la prima della banda a partire...
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