Rassegna Stampa

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FrecciadellaValsugana
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Anche Noale - Castelfranco meriterebbe certe attenzioni ...
a maggior ragione certi orari diventano gettonatissimi in caso di eventi a Venezia... al di là del Carnevale e Redentore
Sharklet
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Sharklet »

BELLUNO. Due mesi di tempo per capire se si può fare. Viene definito positivo e molto pratico l’incontro tecnico di ieri tra i vertici di Trenitalia, Rfi, Regione, Provincia e Roger De Menech in rappresentanza del governo. La riunione doveva valutare la compatibilità tra l’idea politica di elettrificare le linee ferroviarie bellunesi e la realtà, perché un progetto vero e proprio non è mai stato fatto e anche il costo di 105 milioni di euro è solo una stima. I presenti hanno deciso di dividere il lavoro in due ambiti (o tavoli): il servizio, che coinvolge di più Trenitalia e la Regione, e l’infrastruttura affidata a Rfi con investimenti statali.
Non era, invece, oggetto di discussione, lo sviluppo delle reti esistenti, cioè il Treno delle Dolomiti per Cortina e il collegamento tra Feltre e il Trentino, piani che seguono un percorso diverso.
Il primo tavolo di lavoro produrrà i suoi risultati già a fine marzo, perché è chiaro che potenziare la rete ferroviaria con l’elettrificazione sarebbe inutile se non venisse migliorato anche il servizio, cioè aumentando le corse (ora sono 24 al giorno) e innovando i treni in circolazione come già si è iniziato a fare.
Per quanto riguarda la progettazione dell’infrastruttura, si è deciso di dividere in due l’analisi, come spiega il deputato De Menech (Pd): «L’obiettivo è di realizzare almeno l’elettrificazione della parte bassa, permettendo di comprendere il bellunese nella rete metropolitana di superficie veneta e quindi dando vita all’anello Belluno - Feltre - Montebelluna - Conegliano. Poi c’è la parte alta, quella che oggi si ferma a Calalzo e per la quale vogliamo arrivare almeno ad avere un progetto preciso. Nelle settimane scorse abbiamo ricevuto l’input del ministro Delrio, che ci ha dato il via libera per la valutazione dell’opera, oggi abbiamo trovato la collaborazione piena dei tecnici. Va detto che nell’ultimo contratto con Rfi il governo ha messo parecchi soldi».
La progettazione dovrà anche definire le priorità e non si esclude un’operazione a stralci, ma prima bisogna capire se l’elettrificazione bellunese è fattibile e sostenibile.
È ottimista anche Roberto Padrin, consigliere delegato alle infrastrutture per la Provincia: «Quello di oggi è il primo mattone concreto e vero. Io ci credo. Abbiamo avanzato richieste legittime e indispensabili se vogliamo che il servizio in provincia di Belluno abbia un futuro, visto che negli anni è andato in peggioramento». Padrin riconosce, tuttavia, l’impegno di Trenitalia: «La mia prima condizione era che migliorassero i treni e lo hanno fatto, ora, per non isolare il bellunese dal resto del mondo, l’elettrificazione è fondamentale, anche per evitare le rottura di carico». Il sindaco di Longarone ha fatto leva anche sul turismo, spiegando come il bellunese sia pesantemente penalizzato da collegamenti inadeguati e ricorda
che ad aprile Anas farà le sue proposte in vista di Cortina 2021.
Sia De Menech che Padrin, ma anche l’assessore regionale Elisa De Berti evidenziano: «l’unità di intenti» raggiunta ieri, «che dà grande fiducia. È il primo tassello per concretizzare quella che sarà una grande opera».

Irene Aliprandi nel Corriere delle Alpi del 10/03
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e550
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Messaggio da e550 »

La progettazione dovrà anche definire le priorità e non si esclude un’operazione a stralci, ma prima bisogna capire se l’elettrificazione bellunese è fattibile e sostenibile.
Da questo passaggio, sentito dire anche in una intervista passata in televisione, mi par di capire che stiano già mettendo le mani avanti.
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Sharklet
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Sharklet »

e550 ha scritto:Da questo passaggio, sentito dire anche in una intervista passata in televisione, mi par di capire che stiano già mettendo le mani avanti.
Secondo me da questo articolo se non altro si capisce che stanno ponderando la faccenda, e non partendo a mille con l'elettrificazione fino a calalzo: il tratto ponte-calalzo è collegato strettamente (credo a doppio senso) al prolungamento, mentre l'elettrificazione della parte restante è un progetto diverso.
Capostaz
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

Riporto l'articolo del Corriere delle Alpi, a firma di Francesco Dal Mas, sull'incontro allo IUAV id Venezia organizzato dal CIFI sulla Ferrovia delle Dolomiti.

collegamento: http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/ ... ref=search
Treno delle Dolomiti, si parte da 10 studi
Convegno allo Iuav di Venezia su opportunità ma anche costi e tempi di realizzazione. E non si sa ancora il tracciato

BELLUNO. Entro l'anno l'avvio della progettazione del treno delle Dolomiti. Ma oggi si sa solo da dove sicuramente partirà: Calalzo. Ma non dove arriverà, se a Dobbiaco o, addirittura, a Brunico. Incertezza anche sul percorso bellunese. Sempre ad oggi, le chance maggiori ce le ha Auronzo, con la Val D'Ansiei.

E Cortina, finora non citata? No, stiano tranquilli gli ampezzani. Il Dolomiti Express è concepito per portare "milioni di turisti" da Venezia fino ai piedi delle Tofane. Incertezze e sicurezze è quanto hanno raccolto ieri pomeriggio, allo Iuav di Venezia, i numerosi cadorini che hanno partecipato al convegno sulla nuova ferrovia delle Dolomiti, organizzato dalla stessa università, dall’ateneo di Padova e dal Cifi, l’associazione degli ingegneri ferroviari.

Dubbi ma anche sicurezze che sono arrivate fino al punto di chiedersi - da parte dell'ingegner Agostino Cappelli, dello Iuav - se è proprio questo il modo migliore di investire un miliardo di euro. Una domanda che è risuonata come una bestemmia all'udito di Daniela Larese Filon, sindaco di Auronzo e presidente della Provincia, e di Piermario Fop, coordinatore di Pas Dolomiti.

La sicurezza che il treno si farà, in 10 anni, e che i soldi si troveranno l'ha data Luigi Zanin, il più stretto collaboratore di Elisa De Berti, assessore regionale che col presidente Luca Zaia ha stretto un patto di ferro col Governo perchè questo sogno nel cassetto diventi realtà. De Berti non era presente perchè impegnata a Roma sui porti. Ma Zanin ha efficacemente rappresentato tutta la sua determinazione. Il gruppo di esperti, nominato dalla Regione, è già al lavoro per raccogliere la documentazione necessaria. Gli studi disponibili sono una decina, più o meno datati. La riunione più recente è dell'altro giorno.

Nelle prossime settimane sarà realizzato anche uno studio socio economico per capire in particolare quale sarà l'apporto di viaggiatori, in particolare pendolari, in provincia di Belluno ed in Val Pusteria e quanti potranno essere i turisti in salita da Venezia, dal Trevigiano e dal resto del Veneto.

Una cosa certa, già assodata, è che il treno delle Dolomiti sarà esclusivamente turistico, perchè il trasporto merci, dalle prime verifiche, non è conveniente; d'altronde, da una parte c’è la ferrovia del Brennero a provvedervi, dall'altra la Pontebbana per Tarvisio. Però in futuro, con degli aggiustamenti, qualche convoglio merci potrebbe esservi dirottato.

Al convegno la Provincia di Bolzano ha inviato l'autorevole Joachim Dejaco, direttore Strutture Trasporto dell'Alto Adige, che ovviamente ha confermato l'interesse per la nuova infrastruttura, ricordando, tra l'altro, che la ferrovia da Fortezza a San Candido ha quadruplicato in 5 anni i viaggiatori, da 700 mila a 2 milioni.

Ma da tecnico Dejaco non ha potuto sciogliere un nodo politico: per dove proseguirà da Cortina il treno delle Dolomiti? Dobbiaco sembrava, fino ad oggi, la destinazione naturale. Invece Arno Kompatscher, presidente di Bolzano, sta immaginando un’altra ipotesi, turisticamente più strategica: Brunico, ossia la capitale della Val Pusteria. Lo studio presentato ieri a Venezia dall’ingegner Gabriele Pupolin e dai colleghi Carlo Pellegrino e Claudio Fermani (il primo è del Collegio degli ingegneri ferroviari, il secondo è docente all'università di Padova, il terzo è di Serfer) prevede che dopo Cortina si punti, per gran parte in galleria, fino a San Virgilio di Marebbe e da qui si scenda a Brunico. In questo modo il treno porterebbe sciatori anche in Val Badia oltre che in Pusteria. Entro settembre, prima cioè che si passi allo studio di fattibilità, Kompatscher e l'Alto Adige decideranno quale sarà l'approccio della nuova infrastruttura.

E analoga decisione dovrà essere assunta da quest’altra parte delle Dolomiti: se cioè il treno proseguirà da Calalzo per la Val Boite, quindi attraversando
Valle, Vodo, Borca e San Vito, o se farà tappa a Domegge, Lozzo, Auronzo, sotto le Tre Cime, a San Marco, per sbucare, in galleria, a monte di San Vito e proseguire per Cortina, ma dall’altra parte della valle. Quest’ultima, a sentire gli umori di ieri, pare la versione più probabile.
Gianni Giannelli
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aln
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Re: Rassegna Stampa

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Servizio di Telebelluno sul nuovo Regionale Veloce delle 4 da Belluno: http://www.telebelluno.it/wp/35123
Capostaz
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

Dal Corriere delle Alpi del 9 aprile 2016
Treni, da domani la Belluno-Roma in cinque ore
Da domenica 10 aprile novità nell'offerta ferroviaria bellunese e alcune modifiche alle corse esistenti


BELLUNO. Da domenica 10 aprile, partono i due nuovi collegamenti diretti tra Belluno e Padova, grazie ai quali sarà possibile raggiungere Roma da Belluno in meno di 5 ore al mattino e arrivare alla stazione Termini alle 9:30. A qeusto si aggiungono delle modifiche alle linee Belluno - Treviso e Belluno – Padova.


BELLUNO - PADOVA

Giorni feriali: Nuovo collegamento diretto REG 11115 con partenza da Belluno alle 4.34 e arrivo a Padova alle 6.20, in tempo per la coincidenza col treno AV Frecciargento delle 6.32 per Roma. Il treno REG 11115 si ferma a Sedico-Bribano (4.46), S.Giustina-Cesio (4.52), Feltre (5.05), Alano-Fener-Valdobbiadene (5.22), Cornuda (5.32), Montebelluna (5.41), Castelfranco Veneto (5.54) e Camposampiero (6.04).


PADOVA - BELLUNO

Tutti i giorni: Nuovo collegamento diretto REG 11116 con partenza da Padova alle 21.25, che può essere utilizato anche partendo da Roma alle 17.50, e arrivo a Belluno alle 23.22. Il treno ferma a Camposampiero (21.42), Castelfranco Veneto (21.53), Montebelluna (22.07), Cornuda (22.15), Pederobba-Cavaso-Possango (22.22), Alano-Fener-Valdobbiadene (22.28), Quero-Vas (22.35), Feltre (22.46), Busche-Lentiai-Mel (22.54), S.Giustina-Cesio (23.03) e Sedico-Bribano (23.09).

PADOVA - MONTEBELLUNA

Giorni feriali: I primi treni da Padova a Montebelluna partono alle 5.41 e 6.01 anziché alle 6.07.

Tutti i giorni: L’ultimo treno da Montebelluna a Padova è alle 21.07 anziché alle 22.07.

BELLUNO - TREVISO

Giorni feriali: I viaggiatori diretti a Treviso col treno REG 11115 con partenza da Belluno alle 4.34 devono scendere a Montebelluna (arrivo alle 5.40) e poi prendere il regionale 5859 delle 6.01 per Treviso (arrivo alle 6.25).

Giorni festivi: I viaggiatori diretti a Treviso col treno REG 11117 in partenza da Belluno alle 6.34 devono scendere a Montebelluna (arrivo alle 7.56) e prendere il regionale 5867 delle 8.01 per Treviso (arrivo alle 8.25).

TREVISO - BELLUNO

Tutti i giorni: I viaggiatori diretti a Belluno col treno REG 5859 in partenza da Treviso alle 21.35 devono scendere a Montebelluna (arrivo alle 21.59) e utilizzare il regionale 11116 delle 22.07 per Belluno (arrivo alle 23.22).

Gianni Giannelli
Sharklet
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Re: Rassegna Stampa

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Vi faccio notare l'infelice commento del media manager, che ha scatenato i commentatori che parlano di "treno notturno", "chi garantisce che arrivi in orario a roma", "mi piacerebbe sapere quanti bellunesi vanno quotidianamente a roma", "non lamentatevi, in alternativa votate renzi canaglie", "e a noi trentini che ci frega"
In un teatrino generale che per chi sa di cosa parla l'articolo è probabilmente più preoccupante che divertente.
In alternativa votate renzi canaglie!
Capostaz
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

Scriveva Stazione per l'Alpago in un post del 26 marzo scorso in merito alla presa in carico, da parte di una cooperativa sociale cadorina, della pulizia e servizio di chiusura/apertura della stazione di Calalzo.

Alcuni giorni fa è stato firmato l'accordo, come riportato dal Corriere delle Alpi in un articolo del 14 aprile a firma di Martina Reolon [ http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/ ... ref=search ]
Stazione sicura, firmato l’accordo
Calalzo, la coop sociale Cadore curerà le chiusure e le aperture dello stabile

CALALZO. Firmato ieri l’accordo con cui la Cooperativa sociale Cadore, per conto del Comune di Calalzo, si impegna a eseguire l’apertura e la chiusura della sala d’attesa, dell’atrio, dei bagni pubblici della stazione e a procedere alla loro pulizia.

La stazione è quindi chiusa in orario notturno da ieri sera. E così sarà tutti i giorni, festivi compresi: dalle 20.30, previa verifica che l’ultimo treno sia già arrivato, fino alle 6 del giorno successivo, quando sala d’attesa e bagni (in tutto sette le porte interessate) saranno riaperti. Il servizio di pulizia, anch’esso tutti i giorni, partirà invece con il primo maggio.

Presenti alla firma il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, il geometra Pistellato in rappresentanza di Rete ferroviaria italiana e Paquale Costigliola, presidente della Cooperativa Cadore.

«Questo è il primo passo per la rivitalizzazione», commenta De Carlo. «Chiudere i locali durante la notte è un passaggio fondamentale, in attesa di arrivare alla firma che ci permetterà di procedere con il progetto che abbiamo in mente: riqualificare e riutilizzare la stazione ferroviaria. Ancora grazie alla Cooperativa Cadore, che si è messa a disposizione a titolo gratuito».

Approfittando della presenza di Pistellato, De Carlo ha mostrato a quest’ultimo tutta l’area della stazione. «La situazione è disarmante», fa presente. «Ora, con la chiusura notturna, mendicanti, nullafacenti e senza tetto non potranno più bivaccare all’interno della sala d’attesa. Ma ci sono altri stabili di Rfi, sempre nell’area, dove potranno andare ad accamparsi. Rfi si è detta disponibile a organizzare un intervento immediato di pulizia in quelle aree di degrado che si sono ormai consolidate dopo anni di poca attenzione. Ci sono stabili con porte divelte, che devono essere sistemate, e che offrono riparo ai soliti noti».

Senza contare la presenza di immondizie, «che gli stessi lasciano un po’ ovunque», continua. «Faccio l’ennesimo appello alla gente affinché non faccia loro l’elemosina. Ma non deve essere dato nemmeno quel che si compra nei supermercati (Lidl e Despar): diverse persone, invece di dare agli accattoni dei soldi, lasciano loro qualcosa della spesa appena fatta. Il risultato? Troviamo parecchie quantità di derrate abbandonate in vari spazi. Un inno allo spreco alimentare».

Alla firma di ieri seguirà la stipula del contratto con cui Rfi formalizzerà l’impegno di cessione dei locali al Comune, in comodato d’uso gratuito. «Potremo poi iniziare a rivitalizzare la stazione», ribadisce il primo cittadino, «con progetti e iniziative che faranno dei locali un punto di promozione
turistica dell’intero territorio cadorino. Una vera e propria “vetrina” - dall’informazione in materia di turismo allo spazio per il noleggio biciclette, solo per fare due esempi - a beneficio non solo del Centro Cadore, ma anche di Comelico, Sappada, Auronzo e Cortina».
Gianni Giannelli
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

Dal Corriere delle Alpi di oggi 26 aprile 2016

Collegamento: http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/ ... hfcables-1
In centinaia a bordo della vecchia locomotiva
Dal Trevigiano alla Valbelluna tanta gente ha atteso il treno 740 nelle varie stazioni. Non è mancato il colpo di scena, in perfetto stile western

LONGARONE. Torna il treno a vapore dal Trevigiano alla Valbelluna e come sempre l’accoglienza è stata piena di entusiasmo. Centinaia le persone accorse nelle varie stazioni, da Treviso a Longarone, per la manifestazione organizzata da Aics provinciale e da alcune associazioni del settore del recupero di treni storici. Protagonista, come sempre, una locomotiva storica 740 con cinque vagoni “centoporte” con i vagoni come una volta e il funzionamento a carbone: quasi 150 i km complessivi dalla stazione di Treviso passando per Feltre, Belluno e infine Longarone.

In questo primo tratto sono state circa 500 le persone a bordo e migliaia quelle di tutte le età che hanno aspettato l'arrivo del treno nelle varie stazioni. Arrivati a Longarone i passeggeri si sono recati a visitare la rassegna “Treno delle Dolomiti” a Longarone Fiere. Nel primo pomeriggio anche un piccolo giro di andata e ritorno fino a Ponte dove c’è stato un pranzo nella vicina locanda della stazione, per l’occasione convenzionata con Aics. Poi il ritorno a Treviso.
I convogli hanno rispettato gli orari previsti e sono stati annunciati anche sui tabelloni elettronici delle varie stazioni. Spettacolo nello spettacolo, poi, quello inscenato dall’artista Mauro “Lampo” Olivotto e dalla sua compagnia con una scenetta western. Il gruppo è partito da Castellavazzo a bordo di una vecchia Fiat Ballilla per trasportare un “prigioniero” scortato da guardie e sceriffo e “una cassa d’oro” salendo sulla vaporiera a Ponte. A Polpet ad attenderli c’era la banda di “fuorilegge” da Mel che già l’anno scorso aveva tentato un (fallito) assalto alla diligenza. La storia non finisce qui: nuova puntata il prossimo anno.Aics soddisfatta per l’andamento dell’evento: «I passeggeri» spiega Enciro Valmassoi, «sono stati in linea con le aspettative e visitatori in crescita alla fiera rispetto alla scorsa edizione. Bilancio quindi positivo anche quest’anno con il fascino immutato del treno storico che suscita emozioni sia nei grandi che nei più piccoli».
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Sharklet »

Fa piacere vedere che una manifestazione affascinante come quella di Longarone abbia avuto successo, e almeno un po' di risalto mediatico :D
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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Corriere delle Alpi, 1° maggio 2016 ha scritto:Puntualità al 97% su Conegliano
BELLUNO. Migliorano i dati di puntualità e frequenza dei treni in provincia di Belluno. Secondo Trenitalia, sulla tratta Belluno-Conegliano si è raggiunto ormai il 97% di puntualità, mentre sulla tratta verso Padova, che era quella più malconcia, la società parla del 94% negli ultimi due mesi, «ma noi preferiamo tararci sul 90%. Comunque è un passo avanti importante, considerando che solo a novembre eravamo con un 62% di puntualità. Questo significa che la rottura di carico sta funzionando», precisa il direttore dei Trenitalia, Tiziano Baggio che aggiunge: «Non abbiamo neanche avuto guasti bloccanti che abbiano cioè interrotto la linea. Sicuramente bisogna lavorare per togliere il cambio a Montebelluna».
Dati positivi anche sul nuovo treno delle 4.34 da Belluno che trova la coincidenza a Padova per Roma e Milano. «Sul primo contiamo 5-10 persone al giorno, mentre sul secondo 4-5». Resta confermato, a partire dalla serata del 21 maggio, l’avvio dei lavori sulla tratta Vittorio Veneto-Ponte nelle Alpi-Calalzo. «Sono interventi di consolidamento e messa in efficienza della linea, decisi in accordo con i Comuni e la Provincia. Il disagio, rispetto all’anno scorso, sarà maggiore visto che si opera in tempo di scuola, per agevolare la stagione turistica, ma ci stiamo accordando con Dolomitibus per garantire il servizio sostitutivo». E parlando di turismo dal 12 giugno partiranno i treni-bici: saranno attivi sabato e festivi da Venezia e solo nei festivi da Vicenza-Padova. «L’anno scorso sono state caricate 70 biciclette e speriamo quest’anno in un aumento. Dobbiamo creare la consuetudine a questo servizio», dice Baggio che anticipa che «entro l’anno dovrebbe partire la nuova smart card dove saranno caricati i biglietti di treno e autobus».
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

Riporto un articolo del Corriere delle Alpi del giorno 8 maggio sui prossimi lavori infrastrutturali.
L'articolo è a firma di Paola dall'Anese
Treni, disagi in vista per gli utenti
Dal 21 maggio al 12 giugno lavori tra Belluno-Conegliano e Padova-Calalzo, corse sostituite da bus

BELLUNO. Stanno per partire dei nuovi lavori sulla linea ferroviaria bellunese che prenderanno il via il 21 maggio per concludersi il 12 giugno. Gli interventi interesseranno la linea Belluno-Calalzo e Venezia - Calalzo: i treni saranno sospesi. Al loro posto saranno introdotte delle corse sostitutive con pullman di Dolomitibus.

La sospensione partirà dalle 20.30 di sabato 21maggio e si concluderà alle 5 di domenica 12 giugno «e sarà necessaria per eseguire lavori di adeguamento e potenziamento infrastrutturale», dicono da Trenitalia.

Disagi sono previsti per gli studenti soprattutto, visto che l’intervento sarà eseguito durante la normale apertura delle scuole. Contrariamente all’anno scorso, infatti, il territorio bellunese, interpellato da Trenitalia, ha preferito salvaguardare il periodo turistico dando il via ai lavori tra maggio e giugno, per non creare disguidi a chi verrà in vacanza nelle Dolomiti bellunesi.

A subire variazioni saranno, quindi, i treni regionali della tratta Belluno-Calalzo e viceversa che saranno cancellati e sostituiti dagli autobus.

Per quanto riguarda, invece, le corse ferroviarie regionali da Venezia a Calalzo e viceversa, queste termineranno la corsa a Conegliano e saranno sostituiti con pullman tra Conegliano e Calalzo. I treni regionali da Vicenza-Padova a Calalzo e viceversa termineranno la corsa a Belluno e anche questi saranno rimpiazzati da corse di Dolomitibus tra Belluno e Calalzo.

I treni regionali da Treviso-Conegliano a Belluno e viceversa concluderanno la corsa a Vittorio Veneto e da qui partiranno i bus tra Belluno e Vittorio Veneto. Inoltre il treno R5634/5635 (quello delle
10.20 da Belluno e quello delle 11.09 da Treviso) da Belluno a Treviso dal 22 maggio all’11 giugno circolerà regolarmente da Vittorio Veneto a Conegliano.

Gli orari degli autobus saranno disponibili anche nel sito www.trenitalia.com.
Gianni Giannelli
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

Aggiungo che sul sito di Trenitalia è stato pubblicato un avviso nella sezione dedicata alle modifiche al servizio del Veneto.
http://www.trenitalia.com/cms-file/alle ... gliano.pdf

Sono già disponibili gli orari modificati col trasporto sostitutivo.
Gianni Giannelli
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Messaggio da MattiaC »

Riporto lo stesso commento che ho fatto jeri sera su FacciaLibro...
Poi sarebbe bello capire perché ci dovrebbero essere disagi. Titolo decisamente fuorviante. Il vero disagio sarebbe non avere le sostituzioni o avere la linea chiusa perché non mantenuta correttamente.
:evil: :roll:
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer

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