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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

E Vittorio? Il cambio a valle ce l'ha a 13 km e non 8. Vale uguale?
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Stazione per l'Alpago
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Allora il paragone vale con Soffratta. :lol:
Articolo povero. Dice che così com'è fa schifo, come sarà non mi va sicuramente bene.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
D 342
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da D 342 »

DA IL CORRIERE DELLE ALPI DI SABATO 14 NOVEMBRE 2015
DOMEGGE. «Misuriamo le buone intenzioni della Regione sul Treno delle Dolomiti dalle assicurazioni che l’assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti, verrà a dare la prossima settimana per la stazione di Calalzo».
È una sfida, seppur annunciata con cortesia, quella che Lino Paolo Fedon, sindaco di Domegge, lancia alla Regione subito precisando di condividere puntualmente le proposte che avanzerà alla De Berti il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo.
«Ci sta bene il collegamento con Cortina, la Val Pusteria, l’Austria. Ma ho l’impressione che si rischia di lanciare la palla sempre più in avanti perché – recrimina Fedon – non c’è l’intenzione di fare nuovi investimenti sulla ferrovia esistente, in termini di nuovo materiale rotabile e di orari».
Fedon apprezza il collegamento festivo diretto tra Venezia e Calalzo annunciato da De Berti. Ma perché – domanda – non ci può essere anche durante la settimana? È la stessa richiesta che farà all’assessore De Berti il sindaco De Carlo, peraltro «sufficientemente sicuro» di riuscire a portare a casa («mi fido della parola dell’assessore ai trasporti, per come la conosco») novità importanti per la stazione, a cominciare dalla riapertura della biglietteria, magari attraverso Dolomitibus. «È evidente che se non interverranno queste piccole migliorie, i pendolari, a cominciare dagli studenti, saranno costretti a privilegiare l’auto o il pullman e, quindi, la ferrovia è destinata a chiudere, non a raddoppiare».
Un invito pressante a rimanere con i piedi per terra arriva anche dalla parlamentare trevigiana del Pd, Simonetta Rubinato. «Credo che sia strategico porsi l’obiettivo di uno sbocco ferroviario diretto del Veneto verso l’Austria, cogliendo a livello nazionale l’occasione del centenario della Prima guerra mondiale. Ma siamo proprio sicuri – si domanda - che l’ipotesi del Treno delle Dolomiti rilanciata da Zaia sia quello di cui hanno più bisogno ora le nostre comunità montane del Cadore? La Regione dovrebbe prima di tutto garantire la certezza dei collegamenti per i pendolari nel periodo invernale e Zaia dovrebbe sapere che già 25 anni fa uno studio di fattibilità promosso dall’ente regionale (e ben pagato) aveva decretato l’insostenibilità economica e sociale di questa idea. Forse è il caso di rimanere con i piedi per terra».
Ancora una volta – osserva la deputata del Pd – assistiamo ad un’uscita ad effetto sui giornali da parte di chi, invece, non ha ancora dimostrato di saper risolvere i problemi quotidiani delle tante migliaia di veneti, lavoratori e studenti, in particolare del Bellunese, che ogni giorno devono fare i conti con l’odissea del servizio ferroviario regionale. «L’iniziativa di un collegamento ferroviario con Dobbiaco, e aggiungerei ancor più con la Pustertal e Lienz, è certamente affascinante. Ma perché essa non si risolva in un boutade o in un altro mega progetto insostenibile, come quello della Tav Venezia-Portogruaro costato ai contribuenti 14 milioni di euro in progettazioni e poi accantonato, è necessario che essa si inserisca in un piano più generale del trasporto ferroviario coerente con la dinamica della domanda, a partire dalle esigenze quotidiane di spostamento dei veneti, soprattutto di quelli che vivono in territorio montano e si confronti con i costi della sua realizzazinone e gestione».
In questa prospettiva lancia un allarme ancora più grave la senatrice Laura Puppato, del Pd, di Montebelluna. «Stanno togliendo qualunque dignità alla tratta ferroviaria Calalzo-Montebelluna, che tocca anche le città di Feltre e Belluno, l’intenzione è di sostituire i treni con pullman e di spacchettarla per riuscire a metterla a bando a prezzi più bassi, senza considerare minimamente il bisogno di questa linea da parte degli utenti che già oggi viaggiano stipati come sardine fin da Cornuda e per oltre un’ora fino a Padova».
Puppato riferisce che l’intenzione è quella di creare un hub a Montebelluna da cui far partire autobus e altre linee verso Nord, ma così si abbandona il Bellunese e la Sinistra Piave che vedrà la stazionedi Cornuda bypassata dal nuovo progetto. La senatrice trevigiana smonta anche il progetto del Treno delle Dolomiti. «Un’opera di tale portata necessità di una corretta analisi costi-benefici, anche sotto il profilo sociale ed ambientale».
Francesco Dal Mas
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14 novembre 2015
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e550
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da e550 »

Ottima sintesi del grande romanziere. :lol: :lol:
Il tutto per riferire che i problemi sono altri, quello che di cui si discute non s'ha da fare, serve ben altro ma nessuno s'è preso la briga di specificarlo.
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Francesco
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Francesco »

Copio e incollo dal Corriere delle Alpi del 17/11:
L’orario è in stampa: resta il cambio sul Belluno-Padova

Regione e Trenitalia hanno già deciso per il Bellunese: si cambia a Montebelluna. Non sono state ascoltate le proposte dei sindaci del Feltrino

di Paola Dall’Anese

BELLUNO. È già stato mandato in stampa il nuovo orario invernale di Trenitalia e, per quanto riguarda la provincia di Belluno, riporta il famigerato “cambio” a Montebelluna per la linea Belluno-Padova. A questo punto, salvo qualche minima modifica dell’ultim’ora, pare evidente che le richieste venute dal territorio - peraltro non unitarie malgrado lo sforzo di sintesi della Provincia nel documento presentato giovedì scorso a Venezia - di eliminare la “rottura di carico”, per evitare l’allungamento dei tempi di percorrenza, non siano state prese in considerazione.
Da quel che è dato sapere, la Regione e la società di trasporto ferroviario hanno preso per buona l’ultima proposta presentata ai sindaci, quella che prevede 12 tratte dirette fra Treviso e Belluno, con possibilità di raggiungere Belluno da Padova con rottura di carico a Montebelluna. Spazio anche a due linee dirette fra Belluno e Padova - con partenza da Belluno alle 8.44 e 13.34, rispettivamente con un tempo di percorrenza di un’ora e 50 minuti e di due ore - e altrettante corse dirette fra Padova e Belluno - con partenza da Padova alle 11.25 e 16.25 e tempo di percorrenza di un’ora e 50 minuti.
Da quanto trapela, su alcune corse delle tratte Treviso-Belluno e Belluno-Calalzo saranno utilizzati convogli “Minuetto”: su queste corse è assicurato pure il servizio trasporto della biciclette (pur con rottura di carico) e il servizio disabili da Calalzo a Padova. Nuove linee dirette fra Venezia e Calalzo (nei giorni di sabato e festivi) e fra Vicenza/Padova e Calalzo (nei giorni festivi) saranno effettuate con convogli attrezzati per il trasporto bici.
Resta da capire quali treni saranno utilizzati nelle corse che andranno in vigore da domenica 13 dicembre. Secondo quanto promesso dallo stesso rappresentante di Trenitalia, Tiziano Baggio, dovrebbe essere mantenuta l’attuale composizione del convoglio nell’ora di maggiore afflusso, in quanto più capiente rispetto ai nuovi modelli che saranno introdotti negli altri orari.
Inoltre, con il nuovo orario non sarà più possibile acquistare nelle biglietterie i biglietti chilometrici, che tanto sono utilizzati soprattutto dagli studenti. La decisione è stata dettata, dal tentativo di eliminare eventuali “frodi” dei soliti furbetti del biglietto, imbrogli che per un capotreno diventa quasi impossibile “smascherare”. Al posto di questo ticket si starebbe pensando, tra le varie ipotesi, anche a una sorta di carta prepagata che vedrebbe scalare i soldi a disposizione dopo ogni obliterazione.
Sul nuovo orario interviene la Uil Trasporti, che auspica che «il nuovo cambio a Montebelluna possa portare a un servizio migliore, più puntuale e meno disagevole, così come è avvenuto per la tratta
Belluno-Conegliano. Anche perché si potranno avere più corse, con una diminuzione peraltro dei tempi di percorrenza per chi è diretto a Treviso. Un disagio potrebbe essere l’anticipo delle partenze di 14 minuti, che potranno costringere molti alle alzatacce».
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da MattiaC »

Corriere delle Alpi del 17/11/2015 ha scritto:La rabbia dei sindaci: corteo contro il nuovo orario dei treni
Gli amministratori si danno appuntamento in piazza Isola per dire no al cambio del treno lungo la Belluno-Padova
di Paola Dall’Anese

BELLUNO. Scoppia la rabbia dei sindaci all’indomani della notizia che, sulla tratta Belluno-Padova, il nuovo orario invernale di Trenitalia - già stampato - prevede il cambio a Montebelluna, tanto osteggiato ai tavoli di confronto delle settimane scorse in Provincia. E allora scatta la mobilitazione.
Sabato, i sindaci dell’Unione montana feltrina, insieme ai colleghi del Primiero e dell’alta Trevigiana, si troveranno in piazza Isola a Feltre alle 12.30 per dire «no al taglio del treno diretto Belluno-Padova e sì a maggiori investimenti sulla ferrovia»: le parole sono del sindaco di Cesio, Michele Balen, portavoce dei primi cittadini del Feltrino.
«Siamo rimasti allibiti, ma anche arrabbiati, quando abbiamo letto che i giochi erano ormai fatti e che a nulla erano valse le richieste che abbiamo presentato alla Regione tramite la Provincia», sbotta Balen.
«Con questa manifestazione comunicheremo alla popolazione le ragioni del nostro dissenso rispetto al nuovo orario di Trenitalia, perché non passi il messaggio che i disagi di domani sono imputabili alla testardaggine di un territorio. I sindaci», prosegue l’amministratore di Cesiomaggiore, «si sono espressi nella maniera più responsabile possibile. Mi auguro che, ancora una volta, la Provincia sappia prendere una posizione molto forte a favore dei Comuni e nell’interesse strategico del territorio. Non facendo una sommatoria di pensieri diversi, ma guardando alla strategia complessiva in base alla quale la linea Calalzo-Padova deve essere considerata prioritaria, quindi incentivata, oltre che potenziata. Se la Regione dovesse decidere di agire diversamente a quanto da noi suggerito, dovrà assumersene le responsabilità: in questo modo, infatti, non si farà altro che emarginare il bellunese, non ascoltando ancora una volta le istanze che arrivano dal territorio».
A sostenere la battaglia ci saranno anche i primi cittadini della Valbelluna, capitanati da Stefano Cesa. «Questo nuovo orario non può andare bene, è l’ennesimo caso di sudditanza del Bellunese nei confronti di Treviso. La logica che si è seguita per redigere il “progetto Belluno” è completamente fuori dal nostro territorio», precisa Cesa.
Contrario a questa soluzione anche il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, che dovrebbe intervenire alla manifestazione. «Il consiglio comunale si è già espresso negativamente, perché allungare i tempi di percorrenza e aggiungere il cambio rappresenta uno svantaggio ulteriore per chi percorre la tratta per Padova. E se la giustificazione di questo sacrificio va ricercata nella maggiore puntualità dei convogli, significa che stiamo conseguendo qualcosa che già dovevamo avere. Comunque sia, le competenze per il trasporto sono della Provincia».
E da palazzo Piloni, il vice presidente Roberto Padrin commenta: «Ho cercato di evidenziare le
richieste dell’intero territorio nel documento presentato all’assessore De Berti. Se da un lato è legittima la manifestazione, non posso fare altro che assicurare il mio impegno per una soluzione che migliori il nostro sistema ferroviario. Non molleremo la presa».
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Nota a margine: chi di voi fa conto di esserci? Io vorrei andare a fare qualche domanda ai ragazzini della rete degli studenti e soprattuto ai loro "mandanti" cari Sindaci...
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e550
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da e550 »

Io no. Sono a scuola fino alle 13.
Mi piacerebbe, ma temo che farei domande e osservazioni che mi potrebbero attirare parecchia ostilità.
Quanto ai ragazzini, farebbero bene a restare/tornare sui banchi di scuola, con insegnanti adeguatamente preparati, perché l'ignoranza su questi temi è mostruosa (e tanto, secondo le ultime direttive, non serve a nulla sapere, basta avere le competenze di cittadinanza (ovvero, essere delle pecore giulive))
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Antonio La Quaglia
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Caspita, siamo arrivati al concetto di sudditanza del Bellunese nei confronti di Treviso :shock: !
Quanto al resto, stendiamo un velo peloso, a cominciare dai sindaci del Primiero, visto che vengono a Feltre ci portino qualche soldino per acquistare i treni!
Meno male che ci sarà Massaro: a parte il fatto che le competenze sono della Regione, non della Provincia, bisognerà avvisarlo prima o poi, spero che si porti i rappresentanti delle ferrovie tedesche, austriache, francesi, slovene, danesi e olandesi, che lui ha già contattato e che sicuramente verranno a fare i treni qui, un bel diretto Belluno - Amsterdam, per evitare la sudditanza nei confronti di Treviso.
E si che bastava dire subito che il resto della provincia era contrarissima al nuovo orario e i feltrini avrebbero detto di si solo per fare un dispetto ai bellunesi e cadorini.
Chissà poi se gli abitanti della sinistra Piave sanno che i loro paesi appartengono alla diocesi di Vittorio Veneto!
Altro esempio di sudditanza!
Comunque una bella manifestazione non si nega a nessuno, e soprattutto agli studenti, che non prendono il treno, ma sicuramente coglieranno l'occasione per non andare a scuola.
e550 ha scritto:Io no. Sono a scuola fino alle 13.
Mi piacerebbe, ma temo che farei domande e osservazioni che mi potrebbero attirare parecchia ostilità.
Quanto ai ragazzini, farebbero bene a restare/tornare sui banchi di scuola, con insegnanti adeguatamente preparati, perché l'ignoranza su questi temi è mostruosa (e tanto, secondo le ultime direttive, non serve a nulla sapere, basta avere le competenze di cittadinanza (ovvero, essere delle pecore giulive))
Beh, non ti illudere che almeno le competenze di cittadinanza le abbiano. Vista la maleducazione e l'arroganza di cui sono portatori, nelle scuole e fuori, sempre pronti a farsi belli con la sigaretta in bocca e la bottiglia di birra in mano, mi sembra che come cittadini non siano proprio un granchè. Ma io sono il solito pessimista... Beh, speriamo almeno che sabato piova, anche se non sono a Piovarolo :twisted:
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da e550 »

Sul Coralpi di oggi c'è un articolo intitolato "Corteo a Feltre - De Carlo polemizza con i sindaci".
Qualcuno lo ha letto? Io non ci sono risuscito, ma sarei curioso di saperne di più.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da robi »

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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da e550 »

Grazie!
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Beh, è inutile che lo dica, ma condivido in pieno la posizione di De Carlo, visto che è anche la mia posizione, che vado ribadendo da molti mesi. Meno male che un sindaco (ma non solo lui) si è svegliato e ha capito bene quanto la questione del cambio a Montebelluna sia stata strumentalizzata dai soliti politici e politicanti o casinisti, chiamiamoli con il loro vero nome, che sfruttano il cambio a Montebelluna come casus belli per parlare male della Regione. Se volete parlar male della Regione fatelo, posso parlarne male anche io per molte cose, se volete, ma non fatelo sulla pelle dei pendolari. I pendolari veri, a quella manifestazione, erano 4 o 5, il resto erano i soliti professionisti della polemica a tutti i costi. Dobbiamo avere il coraggio di mandarli aff..Fanzolo (cambiando a Montebelluna, ovviamente), e pensare ai treni, quelli veri, e ai pendolari, quelli veri!
L'unica linea politica in cui mi riconosco è fare il bene della ferrovia, il resto sono solo chiacchiere inutili e dannosi. Mi meraviglio solo che qualcuno, dopo aver sfruttato i malati oncologici per fare polemiche (a loro va tutta la mia solidarietà, ma penso che il cambio a MBL sia proprio l'ultimo dei loro problemi e che vadano a PD per farsi curare bene e non perchè c'è il treno diretto) non sfrutti anche i disagi che i pellegrini bellunesi che si recano a venerare Sant'Antonio subiranno dal cambio a MBL per alimentare le polemiche.
Ora pro nobis Beate Antoni!
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Ferma 20 persone a caso per strada e chiedi loro cosa ne pensano.
L'argomento fa presa sul pressapochismo nazionale perché il 90% di chi non ha preso un treno nell'ultimo quinquennio pensa per gli anziani fedeli di S. Antonio citati da Laquaglia (E qui vorrei sapere quanti ultrasettantenni prendono il treno da soli da Belluno a Padova).
Se una persona si ricorda di più della volta in un anno che è andato a prendere il figlio a Conegliano perché - magari con buone ragioni - non poteva aspettare un'ora, rispetto alle volte in cui arrivava in orario, senza sapere cosa c'era prima con 3x668 assaltate al binario 2 di Mestre...
Mi dispiace davvero di aver finito l'università prima dell'inizio dell'orario cadenzato, avrei potuto farmi un'idea più completa di quello che già ho. Anche se poi il modello del Fadalto è solo parzialmente confrontabile con la Padova-Belluno.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da LDA »

Antonio La Quaglia ha scritto: Mi meraviglio solo che qualcuno, dopo aver sfruttato i malati oncologici per fare polemiche (a loro va tutta la mia solidarietà, ma penso che il cambio a MBL sia proprio l'ultimo dei loro problemi e che vadano a PD per farsi curare bene e non perchè c'è il treno diretto) non sfrutti anche i disagi che i pellegrini bellunesi che si recano a venerare Sant'Antonio subiranno dal cambio a MBL per alimentare le polemiche.
Puoi meravigliarti, ma dimentichi di citare che tu non eri al mio fianco quando Telebelluno mi ha intervistato e quindi non puoi sapere quante cose di ciò che ho detto la redazione televisiva ha tagliato per fare il servizio. Se la redazione ha voluto far credere che io sfrutti i malati per far casino, piuttosto che citarli come tipologia di utenti non è mia responsabilità.
Come, tu non essendo presente alla manifestazione non puoi sapere quanti pendolari erano presenti alla manifestazione, oppure a Piovarolo avete le foto segnaletiche di tutti i pendolari classificati relazione per relazione del Veneto?
E' come per l'uso della statistica: io non ho mai messo in dubbio la buonafede di Puntualità come insinui in un altro post (che per incapacità non sono capace di riportare qui). Eventualmente potrei od ho nutrito alcune perplessità su alcune scelte di metodo statistico, ma l'importanza è essere metodologicamente consistenti, spiegarlo, e saperlo motivare.
Noto però che tu hai citato la battuta sulla statistica = bugia solo nel caso delle mie proposte di elaborazioni statistiche e non per quelle di Puntualità/Alessandro e di Mattia.
Regione. Chi aveva promesso 2 anni fa l'acquisto di nuovi Diesel? Un pendolare o la Regione?
Il motivo per cui me la prendo con la Regione è perché è la rappresentanza di noi cittadini direttamente collegata al trasporto ferroviario. Se volete darmi completo mandato di gestire il contratto ferroviario al posto della Regione poi potrete prendervela con me.
(per quanto riguarda altri argomenti che coinvolgono la Regione non puoi sapere come mi comporto o posso comportarmi).
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