Rassegna Stampa

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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Dal sito del Corriere delle Alpi, venerdì 11 ottobre 2013.
Convoglio soppresso e Trenitalia paga il taxi a 14 utenti
Conto da 400 euro per il trasporto da Ponte a Conegliano
È stata un’altra settimana nera, sei i treni rimasti

di Marco Ceci
BELLUNO. Treno soppresso? Pazienza, fino a Congeliano si va in taxi.Quattro taxi, per la precisione. Stavolta, però, paga Trenitalia: circa 400 euro. C’è anche questa tra le storie dell’odissea che pendolari, studenti e viaggiatori occasionali vivono quotidianamente sulle ferrovie bellunesi, dove anche in questi giorni la costante sembra essere la soppressione di convogli.
Una settimana, nemmeno conclusa, dove sono stati almeno sei i casi in cui gli utenti delle ferrovie bellunesi sono rimasti appiedati per problemi occorsi ai mezzi. Sia in arrivo, sia partenza. Sulla linea Venezia-Calalzo come sulla Treviso-Belluno.
A renderne conto è la Uil Trasporti di Belluno-Treviso, che riferisce anche di quanto successo martedì alla stazione di Ponte nelle Alpi. Sono le 14 e un treno diretto a Conegliano è appena stato soppresso e quello in partenza non parte, nel senso che per noie meccaniche non si riesce più ad avviarlo. E quello successivo? Soppresso anche quello, mannaggia. Insomma, bisogna attendere le 17.30 per tornare sulle rotaie. Troppo, onestamente. Qualcuno dei viaggiatori, visibilmente scocciato, estrae il telefonino cellulare e chiama. Evidentemente sa con chi parlare, cosa dire e come dirlo. Riaggancia. Tranquilli, si va in taxi.
Arriva l’approvazione della direzione regionale di Trenitalia (perchè il conto dei taxi, circa 400 euro, lo pagano le Ferrovie dello Stato riconoscendo il disservizio) e, con essa, anche quattro taxi: su questi salgono 14 persone, tutte dirette a Conegliano. Problema risolto.
Il numero di telefono? A saperlo. Di certo non lo hanno in rubrica i tanti studenti che in questi giorni hanno dovuto ricorrere alle giustificazioni per motivare l’arrivo in ritardo a lezione.
L’ultimo caso proprio ieri, “vittima” il treno che parte da Venezia alle 7.50 e arriva a Belluno alle 10. Un problema meccanico subito dopo la partenza da Mestre e l’inevitabile soppressione. Conseguenza: un calvario per arrivare a scuola. [N.d.ALn.: fantomatici studenti che devono andare a scuola e che partono da Venezia col treno 11106 delle 7.46???] E ci sono già famiglie (è la trovata di alcuni genitori friulani) che, pur di mandare i loro figli comodamente e in orario a scuola, si sono consorziate allestendo un servizio di pulmini privati. A spese proprie insomma.
Cursor
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Cursor »

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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

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Biagio
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Biagio »

La promessa di Chisso e Zaia
A marzo sulle linee bellunesi viaggeranno treni nuovi di zecca
Questo il titolo di una “fotonotizia” messa in prima pagina dal Corriere delle Alpi. Finalmente una buona notizia, penso, e cerco l’articolo all’interno (sull’edizione online). La novità è annunciata dal capogruppo Pdl Bond, più come un auspicio che come un fatto concreto, mi sembra.
«Dopo aver aperto un fronte sull'orario cadenzato - sul quale ho chiesto precise garanzie - chiedo alla Regione e a Trenitalia di destinare alle tratte bellunesi parte dei nuovi mezzi che nei prossimi mesi arriveranno nel Veneto. Credo che riusciremo a portare a casa almeno due nuove motrici, con tre vagoni. Tutto nuovo. I pendolari bellunesi sono quelli che più soffrono i disservizi quotidiani di Trenitalia, servono forme di compensazione e l’arrivo di nuovi treni è la condizione imprescindibile per poter ripristinare una situazione di dignità minima del servizio».
Certo che due motrici con tre vagoni mi sembrano poco per risollevare il BAT ferroviario! E poi che razza di treno saranno?
Il Corriere riporta anche un intervento del sindaco di Feltre Perenzin, che lancia un allarme sicurezza dopo l'episodio di Nemeggio.
«I mezzi sono ormai consumati e al limite. Non si può continuare a non investire sulle tratte secondarie. Ci sono evidenti problemi di pianificazione regionale e di strategie aziendali. Continuare a preoccuparsi solo delle linee veloci non paga se poi la periferia resta isolata. Noi siamo sempre più marginalizzati. E questo è già poco tollerabile quando si parla di nuovi investimenti, figuriamoci quando in ballo c’è la manutenzione. Come se ne esce? Con una battaglia territoriale, perché è un problema di tutta la provincia».
C’è infine una presa di posizione delle Uil trasporti che, per essere un sindacato del settore, mi sembra faccia la scoperta dell’acqua calda.
È dura - e concede molto meno spazio all’ottimismo - la presa di posizione della Uil trasporti: «Qui va sempre peggio. E poi se uno ha bisogno di avere un’informazione non trova nessuno a cui chiedere, anche perché ormai tante stazioni non sono presidiate. I disagi di sabato sono dovuti al fatto che il treno si è bloccato lungo la linea, sull’unico binario esistente e quindi dalle 14 alle 17 tutti i treni che sarebbero dovuti passare di là sono rimasti bloccati, accumulando fino a tre ore di ritardo. Per chi doveva prendere una coincidenza, la situazione si è fatta davvero pesante. Il personale è rimasto fermo, i treni pure. È stato un disastro. Anche le corriere sono state organizzate in ritardo forse perché non si è riusciti a trovare i pullman. A questo poi si aggiunge il fatto che molti utenti hanno dovuto cambiare il biglietto».
Aggiunta. Mi accorgo adesso che l'articolo citato è del 18 novembre, mentre l'annuncio della promessa di Chisso Zaia è in prima pagina nell'edizione di oggi. Non conosco però i particolari, perché l'articolo relativo nell'edizione online non lo trovo.
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Marco
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Marco »

http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/ ... -1.8137132

Si trova anche sulla sezione dell'incidente di Nemeggio
col Tomatico l'ha l'cappell el temp l'è bel
col Tomatico l'ha la cintura piova secura
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Biagio
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Biagio »

Grazie, ho letto. Se son rose... mi viene da dire. E comunque leggo che la prospettiva elettorale gli ha messo un po' di strizza!
Ne approfitto per complimentarmi per la foto del casello con vista su San Vittore; dovrebbe essere alle Vigne Basse.
S14_ZürichHB
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da S14_ZürichHB »

Biagio ha scritto:
La promessa di Chisso e Zaia
A marzo sulle linee bellunesi viaggeranno treni nuovi di zecca
Questo il titolo di una “fotonotizia” messa in prima pagina dal Corriere delle Alpi. Finalmente una buona notizia, penso, e cerco l’articolo all’interno (sull’edizione online). La novità è annunciata dal capogruppo Pdl Bond, più come un auspicio che come un fatto concreto, mi sembra.
«Dopo aver aperto un fronte sull'orario cadenzato - sul quale ho chiesto precise garanzie - chiedo alla Regione e a Trenitalia di destinare alle tratte bellunesi parte dei nuovi mezzi che nei prossimi mesi arriveranno nel Veneto. Credo che riusciremo a portare a casa almeno due nuove motrici, con tre vagoni. Tutto nuovo. I pendolari bellunesi sono quelli che più soffrono i disservizi quotidiani di Trenitalia, servono forme di compensazione e l’arrivo di nuovi treni è la condizione imprescindibile per poter ripristinare una situazione di dignità minima del servizio».
Certo che due motrici con tre vagoni mi sembrano poco per risollevare il BAT ferroviario! E poi che razza di treno saranno?
Il Corriere riporta anche un intervento del sindaco di Feltre Perenzin, che lancia un allarme sicurezza dopo l'episodio di Nemeggio.
«I mezzi sono ormai consumati e al limite. Non si può continuare a non investire sulle tratte secondarie. Ci sono evidenti problemi di pianificazione regionale e di strategie aziendali. Continuare a preoccuparsi solo delle linee veloci non paga se poi la periferia resta isolata. Noi siamo sempre più marginalizzati. E questo è già poco tollerabile quando si parla di nuovi investimenti, figuriamoci quando in ballo c’è la manutenzione. Come se ne esce? Con una battaglia territoriale, perché è un problema di tutta la provincia».
C’è infine una presa di posizione delle Uil trasporti che, per essere un sindacato del settore, mi sembra faccia la scoperta dell’acqua calda.
È dura - e concede molto meno spazio all’ottimismo - la presa di posizione della Uil trasporti: «Qui va sempre peggio. E poi se uno ha bisogno di avere un’informazione non trova nessuno a cui chiedere, anche perché ormai tante stazioni non sono presidiate. I disagi di sabato sono dovuti al fatto che il treno si è bloccato lungo la linea, sull’unico binario esistente e quindi dalle 14 alle 17 tutti i treni che sarebbero dovuti passare di là sono rimasti bloccati, accumulando fino a tre ore di ritardo. Per chi doveva prendere una coincidenza, la situazione si è fatta davvero pesante. Il personale è rimasto fermo, i treni pure. È stato un disastro. Anche le corriere sono state organizzate in ritardo forse perché non si è riusciti a trovare i pullman. A questo poi si aggiunge il fatto che molti utenti hanno dovuto cambiare il biglietto».
Aggiunta. Mi accorgo adesso che l'articolo citato è del 18 novembre, mentre l'annuncio della promessa di Chisso Zaia è in prima pagina nell'edizione di oggi. Non conosco però i particolari, perché l'articolo relativo nell'edizione online non lo trovo.

Ciao a tutti, sono anni che vi leggo/seguo ma sono nuovo qui nel forum 

È interessante leggere i commenti in merito alle articolate Stadler che, secondo Chisso, dovrebbero circolare in provincia dalla primavera del 2014.

Conosco molto bene i GTW, sia nella versione elettrica che in quella termica. E mi chiedo solo a cosa servirebberero/ a chi gioverebbero le automotrici in provincia…
Le articolate hanno eccezionali prestazioni di accelerazione e decelerazione che, scusate, rimarrebbero inutilizzate su una linea ferroviaria dove la maggior parte delle deviate sono a 30 Km/h. E cosa se ne fa la gente del pianale ribassato se poi i marciapiedi sono 30 cm più bassi rispetto alle porte d’accesso?

E per quanto riguarda gli Stadler, se si vuole davvero cambiare qualcosa, servono dei 4/12:
http://www.stadlerrail.com/media/uploads/GFNM02124i.pdf

Due unità di trazione garantirebbero il servizio dispari fino a Belluno senza ritardi anche nel caso in cui una dovesse, per qualche ragione, essere fuori uso.

Sarà che non sono più informato come una volta e che, vivendo in Svizzera, vedo le cose in modo diverso – credo però che la nostra provincia abbia altre priorità:

- stabilizzare l’orario (e con il NOC è già stato fatto un passo avanti per quanto riguarda l’orario “cartaceo”), coordinando turni e materiale (7 anni fa, quando ancora abitavo vicino Feltre, usavo il R delle 7:30 per Venezia – perennemente effettuato con Aln 668 -. Al loro posto sarebbe servito del materiale ordinario;
- incentivare la gente a usare il treno – parlandone nelle scuole, nei giornali locali, etc. Sapere che il treno per una determinata destinazione parte sempre a .29 è sicuramente di aiuto;
- coivolgere DolomitiBus (e questo sarebbe il compito del presidente della provincia insiemme al Chisso) nella pianificazione d’orario => la mia idea consisterebbe nel mantenere i treni a orario cadenzato Padova-Belluno, vietare a DolomitiBus di effettuare Feltre-Belluno in destra e sinistra Piave e obbigarla a portare gli abitanti dai comuni delle valli/limitrofi alla stazione più vicina, facendovi confluire il traffico. In questo modo decongestieremmo le strade a favore della ferrovia e, nel momento in cui questa sarebbe ben frequentata, si potrebbe fare pressione a Venezia per un cadenzato semiorario.
- Abo unico per tutta la provincia – tariffa “ipotetica” di 0.14 cent/Km


Nel momento in cui tutto funzionerebbe, si dovrebbero stringere le traccie e programmare investimenti alle strutture. Potenziale ce n’è un sacco – basta aprire gli occhi.

Saluti
Fabio
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Marco
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Marco »

Benvenuto,
In effetti bisogna promuovere l'utilizzo dei mezzi pubblici in provincia, parlane in terza media, così gli alunni che andranno alle superiori magari da Feltre a Belluno o Feltre Sedico possano considerare l'utilizzo del treno oltre la corriera. Si tende di più a usare la corriera per via della cattiva reputazione della linea, ma con qualche piccolo aggiustamento si potrebbe pareggiare.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da S14_ZürichHB »

Basterebbe davvero così poco. Cominciare dalle medie è già troppo tardi, bisogna parlare del treno alla scuola primaria, i bambini ne resterebbero cosí affascinati che per tutta la vita, probabilmente, prenderebbero il treno :)

E poi starebbe un po' ai comuni fare della pubblicità - e sistemare le stazioni (io credo che RFI non avrebbe nulla in contrario. È un discorso davvero molto lungo. Mi fa incavolare però sentire quegli strapagati politici incolparsi l'uno con l'altro senza né proporre, né fare.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

Dal Corriere delle Alpi di giovedì 21 novembre 2013 un aricolo a firma di Paola Dall'Anese

Caos tra treni e pullman saltano le coincidenze

L’allarme lanciato da un esperto del settore, Andrea Costa: «Dal 15 dicembre sarà un vero disastro se non si interviene subito. L’area peggiore è l’Agordino»

BELLUNO. Con l’orario ferroviario cadenzato, in vigore dal prossimo 15 dicembre, saranno dolori per chi dovrà conciliare treno e corriera. Infatti, non c’è stato alcun coordinamento tra Trenitalia e Dolomitibus, tanto che gli utenti rischiano di arrivare alla stazione ferroviaria e vedersi passare davanti l’autobus che doveva portarli a casa senza riuscire a salirci. O ci sarà chi sarà costretto ad aspettare ore per prendere la corriera. Insomma, si prefigurano tempi duri e molto caos per chi utilizza i mezzi pubblici per spostarsi.

A spiegare come stanno le cose, in base allo studio che ha eseguito in questi mesi, è Andrea Costa, laureato in ingegneria dei trasporti e logistica che per questo ha indetto un incontro pubblico sabato ad Agordo. Nel frattempo ci anticipa che l’area con maggiori disagi per coincidenze tra rotaia e gomma sarà proprio l’Agordino. «Chi prende il treno da Padova in arrivo a Belluno alle 19.30 sarà costretto a trovare altri mezzi per salire verso Agordo visto che l’ultimo pullman parte alle 19.15», precisa. «Inoltre, problemi ci saranno per chi arriva a Belluno da Padova col treno alle 16.30: l’autobus infatti passa per la stazione proprio alle 16.30, mentre l’autobus delle 15.40 a Belluno non aspetta il treno che arriva da Conegliano alle 15.42». Insomma, gestire questa situazione sarà molto complicato e disagi e lamentele non mancheranno.

Sempre in Agordino la situazione «è pessima attualmente anche nei giorni festivi, e peggiorerà ancora di più da dicembre», dice Costa che aggiunge: «Gli orari festivi di Dolomitibus sono un disastro perché ci sono pochissime corse. Con l’orario attuale, un universitario che vuole andare a Padova alla domenica può prendere l’autobus ad Agordo alle 17.40 per arrivare alle 18.20 a Belluno, praticamente 4 minuti dopo la partenza del treno per Padova. Per evitare questo, è costretto a prendere l’autobus precedente, che però parte da Agordo alle 14.23 e arriva nel capoluogo alle 15.05: lo studente è così costretto ad attendere due ore il treno». Non va meglio neppure per chi abita in Cadore. «Se uno vuole andare ad Auronzo, partendo da Padova alle 6.45, arriva a Calalzo alle 10.03 ma l’autobus parte alle 10.10, quindi i tempi sono strettissimi tanto che se uno perde questa coincidenza via gomma, dovrà attendere fino alle 14.25 la prossima corsa. Dal 15 dicembre quindi sarà un disastro se non si modificherà l’orario degli autobus» dice Costa che conclude: «È necessario far correre treni e pullman in maniera integrata: cioè gli autobus non devono fare un servizio in concorrenza (escludendo il servizio per lavoratori e studenti superiori), ma integrato: cioè il pullman deve attendere il treno».

A destare preoccupazione anche i problemi statici su una galleria sopra Perarolo e su cui Rfi ha stanziato 3.5 milioni di euro per la sua sistemazione. Il timore è che l’opera, della durata di quattro mesi, venga fatta quando il ponte Cadore sarà chiuso per lavori e in un periodo di affluenza turistica, oltre al fatto che una chiusura così prolungata potrebbe diventare l’alibi per uno smantellamento della linea ferroviaria in quel punto.

Ma sulla vicenda si sta già muovendo il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo insieme al collega di Perarolo, Pierluigi Svaluto Ferro. «Scriverò all’assessore Chisso chiedendo che l’intervento non sia eseguito nel periodo estivo nè in concomitanza con la chiusura del ponte Cadore per non pregiudicare non solo la mobilità ma anche il turismo».
Fonte: http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/ ... -1.8148633
Gianni Giannelli
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Marco
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Marco »

S14_ZürichHB ha scritto:Basterebbe davvero così poco. Cominciare dalle medie è già troppo tardi, bisogna parlare del treno alla scuola primaria, i bambini ne resterebbero cosí affascinati che per tutta la vita, probabilmente, prenderebbero il treno :)

E poi starebbe un po' ai comuni fare della pubblicità - e sistemare le stazioni (io credo che RFI non avrebbe nulla in contrario. È un discorso davvero molto lungo. Mi fa incavolare però sentire quegli strapagati politici incolparsi l'uno con l'altro senza né proporre, né fare.
In effetti sarebbe da parlarne gia da subito.
bastani piccoli gesti colletivi.
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Capostaz »

Nulla di nuovo sotto il sole a quanto si legge da questo articolo del Corriere delle Alpi di venerdì 22 novembre, se non quello di introdurre nel NOC 2 corse pari e 2 dispari per gli studenti.
Idea simpatica se avessimo Stadler e non ALn668 e se ci fosse un pendolarismo più "spinto".

Le richieste dei pendolari per Santa Croce
Le hanno presentate con il Comune di Farra d’Alpago durante un incontro con Rfi e Trenitalia

BELLUNO. Comitati dei pendolari e amministrazione comunale di Farra d’Alpago hanno chiesto ieri a Trenitalia e Rfi di introdurre nell’orario cadenzato almeno quattro corse giornaliere per gli studenti alla stazione di Santa Croce del lago: due verso Belluno e due in senso opposto. Una soluzione su cui Rfi e Regione ragioneranno nelle prossime settimane. Per quanto riguarda poi il potenziamento della stazione in ottica turistica, la cosa potrà essere introdotta soltanto in un secondo momento, quando si valuteranno le variazioni all’orario cadenzato.

«Come comitati abbiamo fatto presente che ci potranno essere con l’entrata in vigore del nuovo orario, criticità e disagi per i pendolari e che quindi resta importante avere la possibilità di modificarlo in corso d’opera», precisa Enrico Caberlotto, portavoce dei comitati di pendolari, il quale sottolinea come «sia importante l’arrivo di nuovi treni per la tratta Conegliano-Belluno: a quanto sappiamo sono gli stessi che sono utilizzati in Trentino e che stanno andando benissimo», dice Caberlotto.

Il portavoce parla di orario «migliore di quello che ci era stato presentato sia in primavera che in agosto», ma evidenzia come l’orario «risenta della mancanza di corse dirette su Venezia e per chi scende da Calalzo verso la laguna, con i cambi a Conegliano e Ponte, mentre per Padova il cambio previsto sarà a Belluno. A Ponte, poi ci sarà sempre un treno per Venezia e uno per Calalzo. Speriamo che il fatto di avere tre convogli Conegliano-Belluno e tre Calalzo- Belluno e Belluno-Padova porti a un miglioramento del servizio e si tolgano ritardi e disservizi sofferti finora». Col nuovo orario cadenzato inoltre, come spiega Caberlotto, «non avremo più fermate a Ospitale di Cadore per i treni in quanto sono le stazioni meno frequentate al giorno. Si parla di quattro passeggeri al giorno. Ma questo permette di risparmiare i minuti di fermata».

Enrico Caberlotto si augura «che l’orario venga modificato e adeguato secondo le esigenze che emergeranno in corso d’opera, e che con l’entrata in vigore dell’orario estivo ci possano essere corse più numerose verso la parte alta della provincia, per favorire il turismo. E che si giunga a una rimodulazione dell’orario tra treni e autobus».
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da k b 3 »

Sulla Belluno Conegliano ci saranno i Minuetti, quindi la fermata a S. Croce è fattibile anche se non resta molto margine per recupero ritardi (per questo ci si limita alle 4 corse per gli studenti).

Enrico Caberlotto sono io. "Ovviamente" le mie parole sono state un po' rimaneggiate... In particolare il salto di Ospitale (e Faè) permette di risparmiare 9 minuti in un senso e 17 nell'altro, grazie allo spostamento degli incroci, quindi ben più del tempo di fermata.
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
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Antonio La Quaglia
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Disgrazieto, è sempre colpa dei giornalisti. Ospitale non deve essere nominata, una stazione nella quale non sale mai nessuno e il cui sindaco ha detto che al binario preferisce una pista ciclabile.
Comunque il vero motivo, confermo, della soppressione è recuperare un pacco di minuti (9 per i pari e 17 per i dispari) ottenuti spostando gli incorci da Perarolo a Calalzo.
Che nessuno si lamenti, perché con La Quaglia non si scherza!
AlQ
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Allanon »

Quanto dice S14_ZürichHB mi sembra estremamente sensato.
E penso che la Provincia, che se non sbaglio grossolanamente da poco ha 3 componenti su 5 del CDA DolomitiBus, potrebbe esercitare una forte voce in capitolo. Se poi però nello stesso articolo (http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/ ... -1.7563089) si legge che DolomitiBus punterebbe idealmente a gestire le linee ferroviare ("farci trovare pronti per quando scadrà il contratto di servizio con Trenitalia") e contemporaneamente che quanto Ratp Dev rinuncerà alla sua quota DB dovrà cercarsi un altro partner perché in Provincia non ci sono le compotenze per gestire l'attuale servizio di soli bus mi viene un po' da ridere e un po' da piangere.
Credo sia responsabilità primaria per la società lavorare (come detto da S14 e da innumerevoli altri di voi) per l'integrazione con il servizio che c'è prima di volersi sostituire all'attuale gestore! Altrimenti si tratta solo di guerriglia tra due organizzazioni quasi a delinquere (per dirla con Tradotta).

Un dubbio che mi resta, semi-OT e in riferimento a quanto scritto sulle pagine di questo forum relativamente all'acquisto di quattro Stadler GTW 2/6, è cos'abbiano di meglio questi treni rispetto agli Aln 501-502. Certo, anche dalle mie parti si dice pitòst ke 668, l'é meio pitòst, ma non riesco facilmente a convincermi che passare dai Minuetti agli Stadler sulla Belluno-Conegliano, una volta abituatici ai primi, sarebbe un upgrade, anzi... immagino solo costi di acquisto e gestione un po' inferiori, al massimo. Ma parlo sapendo di non sapere, quindi illuminatemi. :)
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