Rassegna Stampa

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aln
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da aln »

Dal Gazzettino di Belluno di venerdì 16 giugno 2011.
Frana sui binari
deraglia il treno a Fortogna

Illesi i quattro passeggeri a bordo, il capotreno e i due macchinisti
Sono uscite dai binari solo le prime due carrozze, la linea è chiusa

Poteva trasformarsi anche in una tragedia il deragliamento delle prime due carrozze del treno per Venezia ieri sera alle 21.18 nei pressi di Fortogna di Longarone a causa di una frana. Sono illesi i quattro passeggeri, il capotreno e i due macchinisti.
Il convoglio, formato da cinque vetture e da una locomotiva in coda che spingeva, viaggiava alle velocità di 70 chilometri orari. Pur azionando subito la "rapida", i macchinisti non sono riusciti a evitare l’impatto. Sono uscite dai binari due carrozze all’imbocco della galleria costruita anni fa proprio per mettere la sicuro la linea da smottamenti. Per fortuna sono rimaste sulla sede ferroviaria, evitando collisioni con l’imboccatura del tunnel o di precipitare sulla sottostante ex Alemagna.
La frana, non di grande proporzioni, si è staccata quasi certamente in seguito alla copiose piogge degli ultimi giorni. La linea è chiusa.
Gianluca Zandanel
ULTIMA ORA Frana sui binari a Fortogna a causa del maltempo
Deraglia il treno, tutti illesi
Il treno regionale 11149 partito a Calalzo alle 20.36 e diretto a Venezia è uscito dai binari nei pressi di Fortogna a causa di una frana caduta sui binari. Nessuno dei quattro viaggiatori a bordo è rimasto ferito. Il convoglio, composto da cinque vetture e una locomotiva in coda che spingeva, viaggiava a una velocità di circa 70 chilometri all’ora, la massima consentita in quel tratto. Hanno deragliato le prime due carrozze.
L’incidente è avvenuto alle 21.18 all’altezza del km 97+242 proprio all’imbocco della galleria Crode Alte, lunga 305 metri, in gran parte artificiale, costruita nel 1981 proprio per riparare la linea dalla caduta di massi. In quel punto si è abbattuto, quasi certamente a causa delle piogge insistenti delle ultime ore e degli ultimi giorni, uno smottamento di terra, fango e sassi sciovolato dalle pendici sovrastanti. Un’ora prima, circa, era passato normalmente un altro treno diretto a Belluno.
Il materiale ha invaso e coperto i binari e i macchinisti del treno se lo sono trovato davanti, all’uscita di una curva. Hanno tirato il freno d’emergenza, la cosidetta rapida, ma non è bastato per evitare l’impatto. Il primo carrello è riuscito a superare l’ostacolo, ma non i due successivi, consentendo tuttavia al treno di rimanere sostanzialmente sulla sede ferroviaria e di imboccare la galleria senza finire contro i pilastri dell’imboccatura o sulla vecchia strada sottostante.
Illesi i quattro viaggiatori, subito trasportati a Ponte nelle Alpi con un mezzo delle Ferrovie, e i due macchinisti con il capotreno. Tutto si è risolto con un grande spavento.
Sul posto si sono precipitati i Vigili del fuoco, i Carabinieri, la Polfer e i tecnici delle Ferrovie, che hanno subito effettuato un primo sopralluogo. La linea è rimasta chiusa.
Qualche foto dal sito del GAzzettino e del Corriere delle Alpi...

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Re: Rassegna Stampa

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Dal Gazzettino di Treviso di venerdì 16 giugno 2011.
L’INCIDENTE
Mezz’ora per liberare il passaggio. Ritardi e coincidenze saltate
Albero si schianta sui binari
I macchinisti hanno visto l’ostacolo e sono riusciti a fermare il treno in tempo

Cade un'acacia sui binari, treno fermo per più di mezz'ora. Sulla linea Ponte nelle Alpi-Conegliano non bastavano i treni in ritardo, quelli soppressi, quelli che saltano le fermate e quelli che devono bloccarsi perché in stazione manca la corrente, per tacere dei passaggi a livello: ieri un nuovo episodio, dovuto con ogni probabilità alla carenza di manutenzione della linea e delle sue pertinenze, ha costretto un treno del mattino con una cinquantina di pendolari a bordo a rimanere a lungo fermo alle porte di Serravalle. Parliamo del regionale 5677 Belluno-Venezia, uno dei più frequentati soprattutto dai passeggeri vittoriesi. Partito da Santa Croce del Lago con circa 5 minuti di ritardo, intorno alle 8 il convoglio ha trovato di fronte a sè un ostacolo inatteso: all'altezza di via Sangusé, un'acacia limitrofa alla sede ferroviaria si era spezzata, andando a finire di traverso sull'unico binario della linea. I macchinisti si sono accorti per tempo dell'ostacolo e hanno frenato la corsa. Difficile pensare a cosa sarebbe potuto accadere se l'albero fosse finito sul treno in transito. Vista l'impossibilità di proseguire, i macchinisti hanno avvisato i passeggeri di ciò che stava accadendo e sono scesi cercando di sgombrare il passaggio, aiutati da due agenti della Polizia Ferroviaria di Belluno che erano in servizio all'interno del treno, composto da tre automotrici diesel.
Nel frattempo erano stati allertati anche i Vigili del Fuoco di Vittorio Veneto, che si sono recati sul posto quando il problema era stato quasi risolto. A dare una mano a ferrovieri e poliziotti anche una residente vicino alla linea, che ha consegnato ai macchinisti una sega per lo sfalcio dell'erba agevolando l'improvvisato lavoro di rimozione del tronco e del fogliame.
Intanto, però, i minuti passavano: 45 quelli di ritardo con i quali il regionale si è presentato alla stazione di via Trento e Trieste (che da via Sangusè dista sì e no tre chilometri), poi ridotti a trenta all'arrivo al capolinea di Venezia Santa Lucia. Inutile sottolineare le coincidenze perse a Mestre dai viaggiatori, molti dei quali arrivati in forte ritardo in ufficio o all'università. Ma a preoccupare, in prospettiva, è la manutenzione (e di conseguenza la sicurezza) della linea: altre acacie e alberi incurvati sono tuttora presenti vicino alla linea, che nelle prime due settimane di settembre sarà chiusa per lavori di potenziamento dell'infrastruttura. Ma anche la cura di alberi e arbusti lungo la linea, come dimostra l'episodio di ieri, è un'incombenza da non sottovalutare.
Luca Anzanello
marco1114
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da marco1114 »

Giusto per sdrammatizzare: siamo due volte fortunati! Perché le nostre linee non sono tanto frequentate, per cui a Fortogna le persone coinvolte sono state poche, e perché le velocità massime sono molto molto basse, e questo deve avere aiutato il convoglio a Vittorio a fermarsi in tempo! Grazie Trenitalia! :twisted:
Marco Tarroni
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Re: Rassegna Stampa

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Dal Gazzettino di Belluno di sabato 18 giugno 2011.
Stop alla linea sino al 3 luglio
Passata la paura, è giunta l'ora di individuare cause e conseguenze del deragliamento del treno nei pressi di Fortogna, frazione in comune di Longarone. Nella serata di giovedì scorso, una piccola frana è precipitata sui binari poco prima del passaggio del convoglio: a bordo c'erano quattro passeggeri, tutti illesi nonostante l'inevitabile impatto che ha provocato l'uscita dai binari delle due carrozze di testa. Il sindaco di Longarone, Roberto Padrin, tenta di fare chiarezza sull'accaduto: «Un conoide di materiale ghiaioso, sollecitato con ogni probabilità dalle forti precipitazioni degli ultimi giorni, si è inaspettatamente mosso, diramandosi in due parti. Una ha raggiunto la ferrovia, mentre l'altra, più imponente, ha interrotto prima la sua corsa. Per fortuna non si sono verificati danni alle persone, ma la situazione è da tenere sotto controllo».
Anche perché le prime analisi dei geologi non permettono di dormire sonni tranquilli: «Questo conoide era fermo da decenni. Secondo gli esperti in materia, eventi di breve durata ma consistenti, come quello che si è verificato giovedì scorso, possono risvegliare la frana. E le previsioni meteo prevedono ulteriori piogge».
Il tratto è tuttora chiuso per dare modo ai tecnici di effettuare gli accertamenti e le verifiche del caso. Viste le premesse, i disagi per i passeggeri dureranno a lungo. Di sicuro almeno sino al 3 luglio: «Ci vorrà parecchio tempo - riprende Padrin - per riaprire il tratto. Credo sia necessario un intervento a livello geologico per garantire la sicurezza dell'intera zona». Al momento, il trasporto è garantito da un pullman in servizio da Ponte nelle Alpi a Calalzo. Ma l'incidente avrà conseguenze anche ad ampio raggio, come conferma il blocco del Roma-Calalzo.
Lunedì mattina, intanto, è previsto un vertice che vedrà coinvolti tutti gli enti preposti alla gestione del territorio: Comune di Longarone, Provincia, Genio civile e Ferrovie dello Stato.
Marco d'Incà

«L’abbiamo scampata bella. Tutto è bene ciò che finisce bene. Dopo l’effetto "trampolino" che il materiale ha prodotto al treno, questo è ricaduto sui binari in piedi. L’episodio poteva trasformarsi in un disastro». È ancora turbato Lino Di Sano, sindacalista della Uilt-Uil, nel pensare a quanto vissuto la sera precedente a Longarone dai colleghi e dagli utenti. «Questa volta - aggiunge - le vetture e i binari vecchi non c’entrano. È un evento della natura dovuto alle copiose piogge di questi giorni».
La linea verrà interrotta almeno sino a lunedì. E interrotta sarà anche, dal 4 al 17 luglio, la tratta Belluno-Montebelluna e ritorno: ciò per consentire l’abbattimento del cavalcavia di Anzù di Feltre. «In entrambi i casi - spiega Disano - i treni verranno sostituiti da pullman». Ovviamente con tempi più lunghi: Belluno-Montebelluna, ad esempio, verrà percorso con 40 minuti in più rispetto alla norma.
E intanto le organizzazioni sindacali regionali hanno indetto per domani uno sciopero dei ferrovieri (dalle 9 alle 17). Avvertendo che: «Attendiamoci un luglio caldo sui binari del Veneto».

LE REAZIONI POLITICHE
«Sia mai che l’incidente sia pretesto di chiusura»
Da Regione e Provincia l’intimazione a Trenitalia:
siamo allo sbando, deve sentire il nostro fiato sul collo

Incontri in Regione, tavoli in Prefettura: la politica corre ai ripari dopo la frana sulla tratta ferroviaria che passa a Fortogna (Longarone) e ha fatto deragliare un treno giovedì sera. «Stavolta si è sfiorata davvero la tragedia. I treni nel Bellunese sono allo sbando: voglio capire quanto ci sia di fortuito nell'incidente dell'altra sera». Il capogruppo del Pdl in consiglio regionale, Dario Bond, che già più volte aveva segnalato ritardi e disguidi sulle rotaie bellunesi, ha parole aspre nei confronti di Trenitalia. E anche giovedì i ritardi si sono susseguiti per oltre 70 minuti senza che, stando al consigliere, nessuno sapesse cos'era successo e lo comunicasse ai passeggeri. «La questione ferroviaria bellunese non può essere più rinviata - annuncia Bond -; chiederò all'assessore Chisso un incontro ad hoc. Trenitalia deve sentire il nostro fiato sul collo».
Quello che più preme, invece, al presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin (Lega) è il ripristino della linea che è fondamentale per il collegamento tra la parte alta e quella bassa del Bellunese: «Abbiamo chiesto alla Prefettura la convocazione di un tavolo lunedì prossimo, per sensibilizzare Trenitalia ad un celere ripristino del passaggio dei convogli. Ci hanno già detto che probabilmente non sarà possibile riaprire prima di domenica, a causa delle previsioni meteorologiche che annunciano nuove precipitazioni».
Guarda al futuro, però, Matteo Toscani, vicepresidente del Consiglio in Regione: «Non vorrei - avverte - che l'incidente che si verificato fosse preso a pretesto da Trenitalia per depotenziare ulteriormente la linea ferroviaria che collega Belluno a Calalzo di Cadore». In epoca di tagli c'è in ballo evidentemente la possibilità di eliminare l'intera linea e Toscani ammonisce: «È necessario intervenire in tempi rapidi per sistemare e mettere in sicurezza la tratta, anche per evitare decisioni che penalizzerebbero ulteriormente il nostro territorio». (R.D.S.)
Da Antenna 3... Sembra perfino di riconoscere qualcuno...

http://www.t-vision.it/dettaglio-A3-new ... -1967.html

http://www.t-vision.it/dettaglio-A3-new ... -1966.html
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Re: Rassegna Stampa

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Dal Gazzettino di Belluno di sabato 2 luglio 2011.
TRASPORTI Da lunedì ripristinato il tratto dov’è deragliato il treno a Fortogna
Frana, riapre la ferrovia
Nuove chiusure fra Montebelluna e Belluno, ci sono i bus

Riapre lunedì prossimo, dopo la frana del 16 giugno a Fortogna, la linea ferroviaria Ponte nelle Alpi - Calalzo, ma chi dovrà muoversi in treno quest'estate da Belluno si prepari. Sono previsti lavori verso Calalzo, Padova e pure Venezia. Insomma, non c'è scampo. L'estate è sicuramente il momento dell'anno migliore per intervenire ed evitare disagi agli utenti, ma questa volta sarà davvero difficile per i bellunesi non incappare in qualche cantiere.
Lunedì, mentre finalmente la linea che collega la parte alta della provincia dovrebbe ricominciare a funzionare, sulla Calalzo-Padova inizieranno possibili odissee. Fra le stazioni di Montebelluna e Belluno, infatti, non potranno circolare treni a causa della sistemazione programmata della rete ad Alano di Piave e si potrà utilizzare solo un servizio sostitutivo con il bus, che ovviamente allungherà il canonico, e già piuttosto lungo viaggio, di una buona mezz'ora. Tra l’altro proprio ieri un passeggero ha raccontato di avere impiegato tre ore da Sedico e Treviso e altrettante per tornare.
Nel sito di Trenitalia figura già il simbolo della piccola corriera con i relativi orari e i tabelloni nelle stazioni stanno per essere aggiornati. Per il cambio mezzi ci sono circa 10 minuti e bisognerà sperare che tutto fili liscio. Quando la manutenzione di questa linea terminerà, però, ricominceranno i grattacapi per i fruitori della linea Ponte nelle Alpi-Calalzo: dal 17 luglio all'11 settembre si svolgeranno, infatti, i lavori di manutenzione straordinaria nella galleria di Perarolo. Niente panico: oltre ai tre bus sostitutivi sempre in azione, solo altri due regionali tra Calalzo e Longarone, quelli in partenza alle 12.04 e alle 13.13 non saranno su rotaia. Modifiche al programma di circolazione di tutti treni e l'attivazione del trasporto su strada ci saranno, invece, tra Conegliano e Ponte nelle Alpi dal 28 agosto all'11 settembre. Qui verranno finalmente completate le opere civili in seguito alla costruzione dell'interscambio di Santa Croce del Lago e si lavorerà su alcune barriere nel trevigiano.
Chisso: «Tavolo per fare subito lavori di difesa»
«Non intendo lasciare alibi a Rfi (Rete ferroviaria italiana). Aprirò un tavolo tecnico con tutti gli enti locali interessati per eseguire al più presto gli interventi a difesa della linea Ponte nelle Alpi- Calalzo, che ne assicurino la continuità di funzionamento senza rischi nel tempo». Renato Chisso, assessore alle politiche della mobilità del Veneto, si dice pronto ad accogliere richiesta di confronto partita dalla società ferroviaria.
Dalla relazione di Rfi, in seguito all'incidente ferroviario dello scorso 16 giugno a Fortogna (Longarone), emerge l'esigenza di eseguire opere di difesa lungo le colate detritiche che hanno causato il blocco della tratta. Servono opere a protezione della linea anche in terreni che non sono di pertinenza della società ed è necessario, quindi, un dialogo su più fronti. «La ripresa del servizio da lunedì prossimo è una buona notizia - ha spiegato Chisso -, ma tutte le istituzioni, Regione compresa, hanno il dovere di operare per evitare che possano ripetersi incidenti e interruzioni».
Nel tavolo tecnico comune si dovrebbe avviare la programmazione coordinata degli interventi necessari. «Sono tempi difficili per ogni bilancio, pubblico e non solo, ma nello stesso tempo dobbiamo fare ogni sforzo per assicurare un servizio essenziale in un territorio che non può rimanere isolato dai collegamenti ferroviari con il resto del paese» ha concluso l'assessore. (R.D.S.)
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Re: Rassegna Stampa

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Dal Gazzettino di Belluno di mercoledì 10 agosto 2011 San Lorenzo.
Doppio binario a S. Croce
La ferrovia chiude di nuovo

In attesa del completamento dei lavori per la realizzazione del doppio binario, il sottopassaggio e il marciapiede, la stazione di Santa Croce sul Lago si appresta a una chiusura: dal 28 agosto all’11 settembre la tratta Ponte nella Alpi-Conegliano sarà sospesa. Dal sopralluogo con l’assessore regionale Renato Chisso e il sindaco Floriano De Prà, il consigliere Dario Bond afferma: «Ferrovie bellunesi da potenziare».

FARRA D’ALPAGO A buon punto i lavori per velocizzare i treni
Ecco il binario di precedenza
La tratta per Conegliano sarà chiusa dal 28 agosto all’11 settembre

Alla stazione di Santa Croce del Lago le novità corrono come i treni. Nel vero senso della parola, visto che a breve verrà realizzato un nuovo binario di precedenza. Un'opera fondamentale se si considera che, lungo i quaranta chilometri della linea Conegliano-Ponte nelle Alpi, c'è un solo binario "semplice" che non permette ai convogli di incrociarsi: «Questo significa - commenta il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond - che attualmente il ritardo di un solo mezzo è in grado di innescare un devastante effetto domino, facendo collassare il già fragile equilibrio del nostro sistema ferroviario».
Il nuovo binario, invece, garantirà maggior elasticità ai mezzi in transito: «Attualmente la linea Ponte-Conegliano è tra le più lente e mal servite del Veneto e d'Italia. Questa nuova opera dovrebbe ridurre ritardi inutili e attese infinite».
Lo stesso Bond, l'assessore regionale alla mobilità Renato Chisso e il sindaco di Farra Floriano De Prà hanno effettuato un sopralluogo alla stazione di Santa Croce che, nell'immediato futuro, sarà oggetto di numerosi cambiamenti in vista di un rilancio turistico dell'area: «La verifica ha dato esito positivo - riprende il consigliere bellunese in Regione - e presto l'Alpago potrà contare su una stazione all'avanguardia. Dopo il superamento dell'esame di valutazione d'impatto ambientale, nella primavera scorsa, i lavori sono andati avanti di buona lena». Fra qualche giorno, scatterà il momento clou dell'operazione con la chiusura della tratta Conegliano-Ponte nelle Alpi tra il 28 agosto e l'11 settembre: lo stop ai treni su questa linea permetterà di ultimare il sottopasso e i marciapiedi. Soddisfazione per l'andamento dei lavori è stata espressa anche dall'assessore Chisso, il quale non ha nascosto le difficoltà nel «realizzare opere di questo tipo in tempi di crisi».
Non è mancata, infine, una riflessione sulle difficoltà quotidiane che devono affrontare i pendolari per raggiungere i luoghi di lavoro e di residenza: «Per il Bellunese - ha rimarcato Bond - serve un'attenzione particolare -; questa è stata un'estate molto difficile per i nostri pendolari. Prima la frana a Fortogna, poi la chiusura a luglio dell'asse Belluno-Montebelluna, adesso quella di Ponte-Conegliano. La mia unica speranza è che tutti questi sacrifici possano servire a qualcosa e che il nostro territorio raggiunga quel livello di dignità che merita».

Balle!
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Spenotto »

E' meglio la triste verità o una allegra bugia ?
Da corriere della sera del 18/08/11
http://www.corriere.it/cronache/11_agos ... 9ebd.shtml
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favrik
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da favrik »

Spenotto ha scritto:E' meglio la triste verità o una allegra bugia ?
Da corriere della sera del 18/08/11
http://www.corriere.it/cronache/11_agos ... 9ebd.shtml
Letto l'articolo... :shock: :shock: :shock:
Non ho parole...
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da favrik »

Spenotto ha scritto:E' meglio la triste verità o una allegra bugia ?
Da corriere della sera del 18/08/11
http://www.corriere.it/cronache/11_agos ... 9ebd.shtml
:shock: :shock: :shock:
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da samuele89 »

Dal Gazzettino di Giovedì 1 Settembre 2011:
Maltempo, guasto nella stazione di Conegliano: treni cancellati e ritardi

TREVISO - Guasto nella stazione ferroviaria di Conegliano a causa del maltempo: la circolazione dei treni è stata fortemente rallentata dalle 13.45 alle 17.50, sulla linea Venezia - Udine, tra la città della Marca e Sacile.

Dodici treni sono stati cancellati e due deviati via Portogruaro. Altri hanno registrato ritardi fino a due ore. Attivato un servizio con autobus sostitutivi tra Conegliano e Sacile. I tecnici del Gruppo FS Italiane hanno lavorato per riparare i danni, e il traffico sta tornando alla normalità.
Da quando hanno attivato l'ACC non è la prima volta, per "fortuna" che la linea per Ponte è chiusa, così i danni sta volta si sono contenuti.
Comunque da Mestre oggi si vedeva proprio il cielo nero sulla pedemontana, molto probabilmente si sarà abbattuto qualche fulmine su un GA...
Sto cercando di emulare elettronicamente un leopolder...
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Spenotto
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Spenotto »

Io le avrei, ma ........
Per caso qualcuno ha letto il Corriere delle Alpi di oggi ? . . . . . .
favrik ha scritto:
Spenotto ha scritto:E' meglio la triste verità o una allegra bugia ?
Da corriere della sera del 18/08/11
http://www.corriere.it/cronache/11_agos ... 9ebd.shtml
:shock: :shock: :shock:
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Re: Rassegna Stampa

Messaggio da Biagio »

Dal Corriere delle Alpi: secondo me non è inefficienza o disorganizzazione, ma sadismo!

Il treno lascia a piedi i passeggeri



BELLUNO. Ancora disagi col trasporto ferroviario in provincia di Belluno. Ancora una volta un viaggio in treno si è tramutato in una odissea per chi, proveniente dalla provincia di Treviso, cercava di salire verso il Cadore. Il fatto, denunciato dalla signora Isabella Del Favero, residente a Peaio è avvenuto l'altro ieri sulla linea Treviso-Calalzo. Una linea che, per lavori di potenziamento infrastrutturale, all'altezza di Conegliano è stata chiusa proprio domenica scorsa (fino all'11 settembre) e sostituita fino alla stazione di Ponte nelle Alpi da un pullman. Ed è proprio qui che è sorto il problema.

«Siamo saliti sul pullman, che sicuramente aveva visto tempi migliori, dato che abbiamo fatto la sauna per un impianto di condizionamento che non funzionava proprio bene», racconta Del Favero, «e poi siamo scesi alla stazione di Ponte nelle Alpi. Assieme a me altre persone, non tutte giovanissime. Prima di scendere nel sottopasso, abbiamo visto due treni pronti ai binari, uno per Belluno, l'altro per Calalzo. Il tempo di fare le scale dal primo binario al secondo e quando siamo saliti abbiamo visto i treni che se ne stavano andando. Abbiamo provato a gridare, ma i mezzi sono andati via». Gli utenti, quindi, sono rimasti a bocca asciutta, «tra lo stupore e la rabbia», dice ancora la signora. «Come è possibile che il treno non aspetti la corriera? Eppure eravamo quasi in orario. Avremmo avuto un paio di minuti di ritardo, poca cosa, e poi ci avranno visto che scendavamo nel sottopasso. Perchè non ci hanno aspettato?», si chiede Del Favero che prosegue nel racconto della sua odissea: «Come se non bastasse, ci siamo ritrovati ad attendere più di due ore l'altro treno, in una stazione, quella di Ponte, fatiscente, dove non c'è il bagno e dove il bar non era aperto. Insomma, passare il tempo in queste condizioni non è stato certo piacevole. Alla fine, verso le 19.40 sono arrivati i treni».

«Un'esperienza incredibile», commenta la donna, che ci mette al corrente che suo marito ha chiamato ieri direttamente la sede centrale di Trenitalia, a Roma, lamentandosi vivacemente di quanto sopportato dalla moglie.

«L'unica risposta che gli ha dato la centralinista è stata quella di fare un esposto». Problemi con il treno che non aspetta il pullman, si erano registrati anche qualche mese fa, quando era stata chiusa la linea per Padova, sempre per lavori. Anche allora le lamentele dei viaggiatori non erano mancate per corse perdute per ritardi nel tragitto via terra e per la mancata attesa del convoglio ferroviario. (p.d.a.)
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Re: Rassegna Stampa

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Dal Gazzettino di Belluno di mercoledì 21 settembre 2011.
IL CANTIERE INFINITO
Ieri il summit tra Comune, Veneto strade e Ferrovie
Treni ancora fermi per lavori
I binari saranno sbarrati dal 25 al 28 novembre

Niente treni dal 25 al 28 novembre da Feltre a Belluno. Una sospensione che aiuterà il cantiere della viabilità di Anzù ad accelerare i tempi e guadagnare almeno un paio di mesi sulla fine dei lavori. Pieno accordo ieri mattina al vertice organizzato in municipio dall'assessore ai Lavori pubblici di Feltre, Gianni Moretta, sulla questione della possibile sospensione dei treni. L'interruzione è stata accordata e partirà dalla mattina di venerdì 25 novembre alla sera del successivo lunedì 28. Un periodo durante il quale l'impresa posizionerà il manufatto del sottopasso, riducendo di molto i tempi previsti per la realizzazione dell'opera. All'incontro erano presenti l'ingegner Sandro D'Agostini di Veneto Strade e i rappresentanti di Rfi, la società che gestisce le infrastrutture delle ferrovie dello Stato.
«Abbiamo optato per la sospensione dei treni nel fine settimana per limitare i disagi ai pendolari - spiega Moretta - non verrà chiusa l'intera linea come accaduto a luglio, ma solo la tratta Feltre-Belluno il cui servizio sarà garantito comunque da una corriera sostitutiva. Quindi da Padova si arriverà in treno fino alla stazione di Feltre e si proseguirà con il bus navetta fino a Belluno. E viceversa». Su richiesta del sindaco, presente all'incontro, Rfi si farà promotrice presso Trenitalia per garantire un servizio navetta puntuale, non ripetendo i problemi sorti a luglio. Grazie alle condizioni stipulate sul tavolo del Comune tra Veneto Strade e RFI, i tempi di riapertura della normale viabilità ad Anzù saranno accorciati di due mesi circa, e si prevede la possibilità di aprire la strada almeno in un senso già dai primi giorni di gennaio. «Non posso che ringraziare Veneto Strade e Rfi - commenta l'assessore Moretta - per l'accordo trovato sul futuro andamento dei lavori, accordo che permetterà di ridurre i tempi di consegna, anche in vista della prossima stagione invernale. La possibilità di lavorare con la tratta ferroviaria chiusa consente all'impresa di lavorare in condizioni migliori».
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Dal Gazzettino di Belluno di mercoledì 21 settembre 2011.
FERROVIE
I disagi continuano per chi viaggia sui treni della montagna

Un'altra giornata di disagi, ieri, sulla linea ferroviaria per la montagna. Appena 10 giorni dopo la riapertura del binario, tre convogli da e per Calalzo hanno avuto problemi. Il primo treno del mattino è stato soppresso a Ponte nelle Alpi, costringendo chi vi era a bordo ed era diretto oltre lo scalo pontalpino a salire sul bus. Stessa sorte, ma in senso contrario, per i viaggiatori del Calalzo - Venezia di metà mattina. Il convoglio è stato cancellato da Calalzo a Ponte nelle Alpi, da dove è ripartito puntuale alla volta di Vittorio e della Laguna. Soppresso tra Ponte e Belluno il regionale da Venezia. Altri treni delle linee bellunesi nella giornata di ieri hanno subito ritardi, seppur non gravi: un quarto d’ora per il Belluno-Venezia dell’ora di pranzo.
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Dal Gazzettino di Treviso di venerdì 7 ottobre 2011
I passaggi a livello vanno in tilt e l’arrivo a scuola continua ad essere un terno al lotto
Treni in ritardo, studenti infuriati
Trenitalia a Da Re: «I guasti sulla linea, colpa della pioggia»
VITTORIO VENETO - (l. a.) «I guasti sulla linea ferroviaria? Provocati anche dal maltempo». La vibrata lettera di protesta che il sindaco Gianantonio Da Re inviò a Trenitalia e alla Regione a luglio, al culmine di un periodo ricco di ritardi e soppressioni di treni e di problemi ai passaggi a livello, ha avuto risposta. Porta la data del 3 agosto la lettera che Maria Assunta Giaconia, direttrice della divisione passeggeri regionale di Trenitalia, ha inviato al primo cittadino e all'assessore della giunta Zaia Renato Chisso. «L'attuale offerta commerciale (in altre parole i treni circolanti, ndr) risponde a quanto previsto dal contratto di servizio in essere con la Regione Veneto in coerenza alla potenzialità della domanda» la premessa di Giaconia, che ammette di avere rilevato «un effettivo calo dell'indice di puntualità nel mese di luglio riconducibile però a un aumento dei guasti agli apparati di sicurezza di terra e a bordo treno, cui hanno contributo fenomeni meteo di particolare rilevanza». Insomma anche le precipitazioni, intense per il periodo, di luglio hanno contribuito a creare disagi per i viaggiatori.
Al di là delle condizioni del tempo, la linea Conegliano - Vittorio - Ponte nelle Alpi soffre di un peccato originale noto a tutti: «L'orario attuale soffre di alcune interferenze e vincoli i cui effetti su una linea a semplice binario si amplificano» scrive Giaconia, in riferimento anche alla scarsità di punti di incrocio per treni tra Conegliano e Ponte nelle Alpi. Ma qualcosa sembra destinato a cambiare: «Abbiamo proposto alla Regione, che ha accettato - scrive la direttrice - un tavolo di confronto che abbia come presupposto un modello di orario cadenzato in cui si possa affrontare anche le problematiche della linea vittoriese». n'ultima considerazione viene riservata a un altro punto dolente della linea: l'erogazione e la convalida dei biglietti. «La rete di vendita e le obliteratrici - si legge - ci risultano adeguate alla domanda della linea e agli eventuali guasti viene data soluzione nel minor tempo possibile».
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