Di nuovo rotaie "invergolate"
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Di nuovo rotaie "invergolate"
Da "Il Gazzettino "di oggi 27/06:
Calalzo
Treni nel caos ieri ...
Calalzo
Treni nel caos ieri pomeriggio sui binari del Cadore e tra Vittorio Veneto e Ponte nelle Alpi, con ritardi e soppressioni nei collegamenti con Padova e Venezia.
Un pomeriggio caldissimo per centinaia di viaggiatori, alcuni dei quali non hanno purtroppo esitato a prendersela con incolpevoli ferrovieri, tanto da costringere la Polizia Ferroviaria di Calalzo ad intervenire per sedare un principio di tumulto nella stazione capolinea del Cadore.
A causare il tutto proprio il caldo micidiale, che ha provocato un'enorme dilatazione delle rotaie subito a monte della stazione di Perarolo verso Calalzo. Dopo una vana resistenza di bulloni e caviglie, le rotaie hanno perduto il loro normale allineamento, e a farne le spese e' stato il treno in arrivo a Calalzo alle 14.51, che sobbalzava violentemente transitando sul tratto interessato. Sul posto sono intervenuti subito i tecnici delle ferrovie, che si sono visti costretti a chiudere la linea ferroviaria per due ore, dalle 16.30 alle 18.30, per evitare un gravissimo rischio di deragliamento.
Intanto un fenomeno analogo si verificava a Santa Croce del Lago, complice la grande differenza di temperatura tra l'esterno e le lunghe gallerie che delimitano la vecchia stazione.
I treni sono comunque transitati, ma ad una velocita' di 10 km all'ora, aggiungendo ritardi ai ritardi. A tamponare la situazione sono intervenute alcune autocorse, ma i ritardi sono stati comunque enormi, per non parlare delle coincidenze perdute e della mancanza di informazioni, stante l'impossibilita' di capire quando e come il problema si sarebbe risolto. La situazione e' cosi' rapidamente precipitata, con viaggiatori esausti e imbufaliti in attesa di sapere come rientrare a casa o partire verso la pianura. Solo dopo le 19 la circolazione si e' lentamente normalizzata, ed il primo treno ha finalmente raggiunto Calalzo verso alle 20.20, mentre nuovi disguidi a causa di mancate coincidenze provocavano non pochi mugugni a Belluno.
Treni quasi regolari solo verso sera, in attesa di una notte fresca, ma di lavoro, per i ferrovieri impegnati a ripristinare la linea per evitare nuovi pomeriggi roventi.
Gianluca Zandanel
Calalzo
Treni nel caos ieri ...
Calalzo
Treni nel caos ieri pomeriggio sui binari del Cadore e tra Vittorio Veneto e Ponte nelle Alpi, con ritardi e soppressioni nei collegamenti con Padova e Venezia.
Un pomeriggio caldissimo per centinaia di viaggiatori, alcuni dei quali non hanno purtroppo esitato a prendersela con incolpevoli ferrovieri, tanto da costringere la Polizia Ferroviaria di Calalzo ad intervenire per sedare un principio di tumulto nella stazione capolinea del Cadore.
A causare il tutto proprio il caldo micidiale, che ha provocato un'enorme dilatazione delle rotaie subito a monte della stazione di Perarolo verso Calalzo. Dopo una vana resistenza di bulloni e caviglie, le rotaie hanno perduto il loro normale allineamento, e a farne le spese e' stato il treno in arrivo a Calalzo alle 14.51, che sobbalzava violentemente transitando sul tratto interessato. Sul posto sono intervenuti subito i tecnici delle ferrovie, che si sono visti costretti a chiudere la linea ferroviaria per due ore, dalle 16.30 alle 18.30, per evitare un gravissimo rischio di deragliamento.
Intanto un fenomeno analogo si verificava a Santa Croce del Lago, complice la grande differenza di temperatura tra l'esterno e le lunghe gallerie che delimitano la vecchia stazione.
I treni sono comunque transitati, ma ad una velocita' di 10 km all'ora, aggiungendo ritardi ai ritardi. A tamponare la situazione sono intervenute alcune autocorse, ma i ritardi sono stati comunque enormi, per non parlare delle coincidenze perdute e della mancanza di informazioni, stante l'impossibilita' di capire quando e come il problema si sarebbe risolto. La situazione e' cosi' rapidamente precipitata, con viaggiatori esausti e imbufaliti in attesa di sapere come rientrare a casa o partire verso la pianura. Solo dopo le 19 la circolazione si e' lentamente normalizzata, ed il primo treno ha finalmente raggiunto Calalzo verso alle 20.20, mentre nuovi disguidi a causa di mancate coincidenze provocavano non pochi mugugni a Belluno.
Treni quasi regolari solo verso sera, in attesa di una notte fresca, ma di lavoro, per i ferrovieri impegnati a ripristinare la linea per evitare nuovi pomeriggi roventi.
Gianluca Zandanel
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Per quanto riguarda Santa Croce... Cosa manca a Santa Croce? Il binario d'incrocio, direte voi! Non solo, l'orecchio più attento notava sicuramente l'assoluta assenza di giunti tra le rotaie nell'intero tratto tra le due gallerie. Chissà perchè il binario si è defomato... Dalla scorsa notte è stato realizzato un giunto in tutta fretta.
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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- Daniele Dorigo
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era il mio?... da quando sono andato via molte cose sono cambiate... sai bene chi gli da le news ferroviarie!Saif ha scritto:Oggi l'altro quotidiano locale non ha fatto di meglio, riciclando la notizia quasi spudoratamente e pure in ritardo (ma per questo ultimo aspetto quando si parla di ferrovia...), aggiungendo però il dettaglio di allungamento di 5 cm per ogni tratto di rotaia..
- Saif
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Difatti quando si parla di riciclare articoli c'è qualcuno di esperto in provincia. Si, oggi il colpevole era proprio il Corriere; sono dispiaciuto per questo, il mio quotidiano preferito che cade così in basso e proprio in merito alla ferrovia. Ma almeno hanno avuto la decenza di cambiare il titolo, che sul Gazzettino era addirittura in prima pagina!
Beh, sulla qualità delle testate giornalistiche in provincia si potrebbe aprire un dibattito senza fine!
Il fatto è che ognuno dei 2 (escludiamo il Corrire Veneto) abbinano sistematicamente alla parola ferrovia (a volte con ragione, a volte solo per vendere 2 copie in più) le parole: sciopero, disservizo, ritardi, far west, ramo secco,...ecc.
Il fatto è che ognuno dei 2 (escludiamo il Corrire Veneto) abbinano sistematicamente alla parola ferrovia (a volte con ragione, a volte solo per vendere 2 copie in più) le parole: sciopero, disservizo, ritardi, far west, ramo secco,...ecc.
- Saif
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Purtroppo è così. Però, e non perchè è il mio preferito, anzi, la preferenza ne è conseguenza, secondo me il Corriere delle Alpi è generalmente un po' più sobrio. Il Gazzettino, invece, non solo parlando di ferrovia, ha sempre la tendenza a esagerare nei titoli (vedi sopra), anche se pare che col nuovo direttore Graziottin (che mi sta anche simpatico dopo che l'ho visto a Telebelluno) la situazione stia leggermente migliorando, ma non illudiamoci...magnoliagreen ha scritto:Beh, sulla qualità delle testate giornalistiche in provincia si potrebbe aprire un dibattito senza fine!
Il fatto è che ognuno dei 2 (escludiamo il Corrire Veneto) abbinano sistematicamente alla parola ferrovia (a volte con ragione, a volte solo per vendere 2 copie in più) le parole: sciopero, disservizo, ritardi, far west, ramo secco,...ecc.