La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

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aln
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La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da aln »

Non voglio buttarla in una questione di rivalità tra terre alte e basse, però in questi giorni sta girando l'ennesima petizione che chiede che più treni fermino a Ve. Mestre Ospedale. Ci sono altre petizioni per San Trovaso e Preganziol. Le richieste sono lecite, ma secondo me non devono essere realizzate ancora una volta penalizzando i treni che collegano il bellunese con Venezia o Padova. Fin dall'inizio dell'Orario Cadenzato si pensava ad avere dei treni veloci a sud di Conegliano e di Montebelluna, che fermassero solo nelle stazioni principali. Però passando dalla teoria ai fatti si sono aggiunte, in momenti diversi, le fermate di Campodarsego nel fine settimana da un lato, e dall'altro di Spresiano Lancenigo (spot, nell'ambito di un lodevole progetto di mobilità per le scuole) e Preganziol. Quei treni che dovevano essere veloci son diventati sempre più lenti.Tutto questo va nella direzione opposta all'unanimemente auspicata riduzione dei tempi di percorrenza. Per ciò auspicherei tanto senno e ponderatezza nell'aggiungere nuove fermate, tanto in pianura quanto in montagna perché ogni tanto riemergono le sette nuovefermate da costruire tra Belluno e Ponte nelle Alpi, o in zona industriale di Vittorio Veneto.
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Freccia della Laguna
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Freccia della Laguna »

Diciamo che non vanno aggiunte nuove fermate ma nuovi treni.

La linea ferroviaria fra Venezia e Treviso ha un altissimo potenziale perché passa in mezzo a centri urbani molto popolosi, circondati a loro volta da altri centri urbani non piccoli; non per niente a chi abita lungo la direttrice piacerebbe poterci fare affidamento, essendo molto più rapida del Terraglio (l'ultima volta che l'ho percorso, nonostante fosse una domenica pomeriggio - in autobus causa scarsità di treni - era un disastro).

Oltre a ciò, il treno è il miglior mezzo di trasporto fra Venezia centro storico e l'ospedale di Zelarino, per comodità e tempi di percorrenza, nonostante le tracce extralarge nel nodo di Mestre, e lo diventerà per gli spostamenti fra Venezia e il quartiere della Gazzera una volta completata la fermata (ma quando? :roll: ). Praticamente una funzione urbana, ma che richiede più delle due corse/ora odierne.
E' vero che Mogliano ha in sostanza quattro treni l'ora, ma fanno mestieri diversi: due locali di cui uno fino a Udine, un RV, un R per Sacile. Il tutto ovviamente va a farsi benedire a metà mattina, di sera, di sabato e nei festivi.

Sia per eliminare lo spreco di servizi su gomma inefficienti e paralleli, sia per dare una risposta di mobilità concreta e fruibile a un territorio avvelenato e congestionato dal traffico, serve un servizio strutturato (alta frequenza, cioè quattro corse/ora, niente buchi, linee su gomma in adduzione) che tocchi tutte le stazioni e non svolga contemporaneamente le funzioni dei servizi a medio/lungo raggio verso la montagna o il Friuli, i quali, in presenza di tale servizio suburbano, potrebbero non effettuare altre fermate che Treviso e Conegliano.

A regime sarebbe auspicabile un assetto di questo tipo:
- 4 treni S/ora fra Venezia e Treviso, con prosecuzione oltre Treviso Centrale e nuova fermata urbana nei pressi di viale IV Novembre, ribattuta in zona Scalo Motta per 2 treni/ora, gli altri 2 proseguono su Conegliano; rigorosamente materiale in allestimento suburbano e con ottima accelerazione;
- 1 treno RV/ora fra Venezia e Udine, come l'attuale ma senza fermata a Mogliano;
- 1 treno RV/ora fra Venezia e Vittorio/Belluno/un domani Calalzo o Cortina, cadenzato a 30' col precedente;
- 2 canali/ora liberi fra Mestre e Treviso per AV ed EC;
- attuale pissacàn Venezia - Udine trasformato in pissacàn Conegliano - Udine (in coincidenza a Conegliano con treno RV fra Venezia e il bellunese) con prosecuzione semidiretta da Udine su Trieste via Gorizia al posto dell'attuale RV.
L'ultimo punto consentirebbe:
- di non avere più i confusionari "Venezia - Trieste via Udine";
- al prezzo di un cambio a Conegliano, accorcerebbe i tempi di viaggio fra Venezia, Mestre, Treviso e le stazioni fra Conegliano e Udine;
- darebbe a Sacile, Pordenone, Casarsa e Codroipo una seconda alternativa ogni ora su Treviso - Mestre - Venezia con cambio a tempi comparabili con quelli del RV (il che non è al giorno d'oggi);
- al prezzo della perdita di un collegamento diretto fra Venezia, Mestre, Treviso e Gorizia (compensabile, almeno per Venezia e Mestre, da buone coincidenze a Monfalcone) aggiungerebbe un collegamento diretto fra Trieste e le varie Basiliano, Cusano, Fontanafredda, Orsago, Pianzano, ferma restando l'esistenza di un più veloce collegamento su Trieste via Cervignano con cambio a Udine.

A prescindere dai pochi soldi che Regione Veneto investe nei trasporti ferroviari, primo aspetto su cui intervenire volendo cambiare le cose, ci sono i seguenti vincoli tecnici:
- capacità Venezia SL e linea Ponte Nuovo, in via di risoluzione orizzonte 2020;
- conflitti in radice est di Mestre, irrisolvibili se non con attenta pianificazione;
- differenza di tempi di percorrenza fra locali e diretti sulla Mestre - Treviso, solo parzialmente risolvibili sfruttando l'itinerario via Spinea; in pratica le tracce senza fermate intermedie non potrebbero essere più di tanto veloci, perché dovrebbero incastrarsi fra due tracce suburbane (ed è per questo che servono materiali scattanti);
- capacità Treviso, dove più di un binario per gli attestamenti non si può ricavare, comunque tagliando altri flussi a raso; perciò la proposta di...
- ...prosecuzione verso Scalo Motta, in ottica di potenziamento del piano del ferro di Treviso che però va pensato (anche se già oggi da Treviso si esce ad est a 4 binari);
- sistema di blocco a nord di Treviso, dove con quattro treni/ora se non si satura la linea poco ci manca;
- interferenze con i merci da e per la direttrice di Vicenza, irrisolvibile in attesa di capire cosa si vorrà fare del completamento della linea dei bivi di Mestre e del potenziamento della Mestre - Trieste "litoranea".
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Sharklet »

Confermo del tutto la linea di Freccia, il servizio andrebbe potenziato sì ma con l'aggiunta di nuovi treni, seguendo altri modelli italiani (milano, torino) e internazionali sulla creazione di un sistema suburbano efficace.

Totalmente d'accordo anche sulla necessità di ulteriori fermate urbane a treviso (anche 2, una sulla udine-venezia nei pressi di viale marche e una sulla portogruaro-treviso nei pressi della frazione di lanzago), come anche dell'istituzione di una nuova fermata nei pressi di conegliano a santa lucia di piave.

In pillole, un potenziale servizio degno della zona, vedrebbe(in punta):
- 4 treni/ora suburbani venezia-treviso, di cui 2 proseguono su conegliano (di cui volendo 1 su vittorio), 1 su oderzo e 1 ribattuto su montebelluna (o fermato a treviso)
- 2 treni/ora veloci venezia-conegliano, di cui uno su vittorio/belluno (a elettrificazione ultimata) e 1 su udine, entrambi no-stop tra venezia e treviso.
- 2 tracce libere, come già suggerito per frecce e EC o, qualora inutilizzate, per ulteriori servizi veloci (ad esempio da udine a conegliano tutte le stazioni, poi treviso-mestre)
- supponendo chiaramente che merci in punta non ne passino o siano istradati via castelfranco.

Il tutto senza clamorose riduzioni (pur possibili) in morbida e nei festivi. Ricordo infine che oltre alla frequenza a 15', è possibile anche un modello 10'+20', per agevolare i treni veloci tra i suburbani, già sperimentato sulla milano-seveso (che però ha la caratteristica di essere particolarmente corta e con fermate frequenti, non proprio il nostro caso).

Infine secondo me in veneto si è sempre trascurata la componente di adduzione al sistema ferroviario proveniente dal tpl locale e dall'auto privata, penso ad esempio a situazioni raccapriccianti come la padova-venezia dove le stazioni sono ben lontano dall'abitato principale di cui portano il nome, e tuttavia non hanno nemmeno parcheggi scambiatori decenti costringendo gli utenti a parcheggiare a bordo strada, su terreni neanche asfaltati o a centinaia di metri dalla stazione. San trovaso e preganziol sono invece esempi lodevoli, e il risultato si vede: anche queste componenti aggiungono valore al sistema ferroviario. Certo però i treni devono essere frequenti, e non deve trattarsi meramente dell'aggiunta di fermate ai regionali veloci.
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Freccia della Laguna »

Sharklet ha scritto: - 4 treni/ora suburbani venezia-treviso, di cui 2 proseguono su conegliano (di cui volendo 1 su vittorio)
Uhm...
Sharklet ha scritto:, 1 su oderzo
No
Sharklet ha scritto: e 1 ribattuto su montebelluna
No
Sharklet ha scritto:(o fermato a treviso)
Meglio. Due sono i motivi: se la circolazione fra Mestre e Treviso è molto densa e incastrata, la minima perturbazione rischia di avere effetti nefasti e a lungo tempo di riassorbimento: non è bene rischiare che le irregolarità di una linea a binario unico si ripercuotano sul servizio suburbano. Inoltre a Treviso manca oggettivamente lo spazio per modificare radicalmente il piano del ferro, ad esempio con scavalchi. Flussi che si incrociano continuerebbero ad essercene e andrebbero minimizzati. Anche per questo proponevo la prosecuzione oltre Treviso: all'aggiunta di utili fermate urbane si unirebbe la possibilità di ricavare i tronchini di ribattuta e tutto quello che serve dove c'è abbondanza di spazio.

Vittorio: per come verrebbero fuori gli orari, a Conegliano l'S arriverebbe da Venezia poco prima del RV. Quindi, volendo aggiungere un treno su Vittorio, l'S dovrebbe o partire immediatamente o sostare durante la fermata del RV e partire subito dopo. Nel primo caso guadagni un collegamento diretto fra Lancenigo-Spresiano-Susegana e Vittorio ma perdi la coincidenza col veloce, allungando di parecchio il tempo di viaggio su Venezia, Mestre e Treviso. Nel secondo hai la coincidenza col veloce, ma allora tanto vale istituire un servizio navetta ad hoc che avrebbe anche il pregio di poter essere quasi indipendente, usando il tronchino di Conegliano per un breve tempo di ribattuta.

Oderzo: al di là del binario unico, come per Vittorio forse varrebbe più la pena collegarsi ai veloci, in coincidenza a Treviso, piuttosto che allungare i lenti. Bisognerebbe poi vedere bene cosa accade a est di Treviso Centrale, come tracciati e interferenze.
Pensavo addirittura: se i treni Trieste - Portogruaro non fossero corse spot ma un servizio strutturato, si potrebbe pensare di unirli ai Portogruaro - Treviso, ottenendo collegamenti ulteriori senza cambio fra Treviso e Trieste e tutto quello che c'è in mezzo, non ultimo collegando l'aeroporto di Ronchi a buona parte del suo bacino.

Montebelluna: vale il fatto che in stazione a Treviso, fra la Venezia e la Belluno c'è la Vicenza. Bisognerebbe tagliare a raso troppa roba. Come per Vittorio, le circolazioni su Montebelluna possono essere praticamente indipendenti, nel topic sul possibile modello di esercizio nel bellunese dopo le elettrificazioni ho illustrato un'ipotesi. A tal proposito riflettevo sul binario coperto che c'è fra il binario 1 e la strada, sarebbe possibile ricavarne un ulteriore tronchino per treni corti?

In generale le S non dovrebbero essere troppo lunghe, specie se con tante fermate. Già Conegliano dista 50 km da Venezia, ma sarebbe capolinea per opportunità.
Sharklet ha scritto: Infine secondo me in veneto si è sempre trascurata la componente di adduzione al sistema ferroviario proveniente dal tpl locale e dall'auto privata, penso ad esempio a situazioni raccapriccianti come la padova-venezia dove le stazioni sono ben lontano dall'abitato principale di cui portano il nome, e tuttavia non hanno nemmeno parcheggi scambiatori decenti costringendo gli utenti a parcheggiare a bordo strada, su terreni neanche asfaltati o a centinaia di metri dalla stazione. San trovaso e preganziol sono invece esempi lodevoli, e il risultato si vede: anche queste componenti aggiungono valore al sistema ferroviario. Certo però i treni devono essere frequenti, e non deve trattarsi meramente dell'aggiunta di fermate ai regionali veloci.
Verissimo, e non hai neppure menzionato Mestre Ospedale, dove la vicinanza con i centri commerciali mette a disposizione una grande quantità di posti. Inoltre, se i servizi su gomma della direttrice Castellana puntassero a quella stazione, anziché proseguire (e infognarsi) verso il centro di Mestre prima di raggiungere Venezia (se non addirittura con interscambio in centro città), il valore del sistema ferroviario schizzerebbe ancora più in alto. Da Zelarino a Venezia in poco più di venti minuti, cinque su gomma e il resto in treno... La rete dovrebbe funzionare proprio così, ne guadagnerebbero in tantissimi.
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Monte Pelmo »

Ma c'è lo spazio per tutte ste tracce?
Se non sbaglio la linea ospita pure un discreto traffico merci...elettrificare la casarsa porto e deviarcene almeno un po' secondo voi puo avere senso?
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Freccia della Laguna »

Sicuramente con sei treni/ora sarebbe meglio che fra Mestre e Treviso non passasse più alcun merci.
Per far ciò occorrerebbe completare il ripristino della linea dei bivi e potenziare la "bassa" Mestre - Trieste.
In aggiunta, per sgravare ulteriormente Treviso, si potrebbe realizzare di nuovo un innesto della linea dei bivi nella Mestre - Padova storica, per convogliare traffico merci oltre che S, ma sarebbe opportuno metter mano al nodo di Padova.
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Monte Pelmo »

In teoria il potenziamento della Mestre Trieste è in programma, e il ripristino completo della linea dei bivi non dovrebbe essere troppo problematico...

Per quanto riguarda il nodo di Padova invece sono dolori, posto che prima o poi andrà fatto, ma se si vuole una cosa fatta bene credo servirebbe addirittura una mini Bologna con le linee Av in sotterranea...ergo...serve tanti schei!!
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Sharklet »

Mi permetto comunque di far notare che in terra lombarda alcune linee S convivono felicemente sia con conflitti di circolazione, sia su linee a binario unico, senza problemi per quanto riguarda la circolazione normale, se l'orario è fatto bene (salvo ovviamente la ripercussione dei ritardi in caso di avvenimenti particolari). Resta il fatto che la maggior fonte di problematiche sono la gestione analfabeta della circolazione, l'impiantistica inadeguata nelle sedi di incrocio/precedenza e il sovraccarico di pochi nodi/tratte che creano problemi a tutti. Risolte queste situazioni critiche (che si contano sulle dita di una mano, almeno in lombardia), la circolazione delle S potrebbe svolgersi con regolarità ampiamente accettabile anche sulle linee a binario unico e senza scavalchi particolari tra le direttrici di traffico.

A quanto leggiamo oggi sui giornali però, i nostri sogni di potenziamento del servizio sono definitivamente naufragati, anzi, la tendenza è quella dei tagli e delle riduzioni, almeno a vedere i bilanci e gli stanziamenti dei prossimi anni. In questa situazione temo proprio che il titolo del topic riceverà risposta affermativa: non potendo istituire nuovi treni, il rischio è proprio che vengano aggiunte fermate ai treni attuali.
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Le S di milano hanno normalmente frequenza 30, che diventano 15 dove 2 linee si sovrappongono (Treviglio-Milano, Monza-Milano, Rho-Milano), territori che costituiscono praticamente un unico grande insediamento dove intorno alle varie stazioni gravitano grandi masse di persone che gravitano su Milano per una ragione o per l'altra. ormalmente dove coesistono veloci e lenti a alta frequenza ci sono i 4 binari. Non mi risulta che tra Pregaziol e Mogliano girino esattamente 4 gatti, Ma mi chiedo se tra gli interlocutori di questo forum qualcuno ritiene che i volumi di traffico giustifichino e in che termini l'aumento di frequenze tra Conegliano-Treviso-Venezia e/o l'aumento di fermate su S. Trovaso, Ospedale, nella situazione attuale e nella situazione ideale in cui avessimo binari e mezzi per tutti.
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Freccia della Laguna »

Quelli che in Lombardia sono 30 in Germania sono normalmente 15, e quelli che sono 15 sono 10. Se la Lombardia è all'avanguardia in Italia dal punto di vista dei collegamenti suburbani (anche se solo concettualmente, vista l'alta inaffidabilità del sistema causa gestione Trenord) è anche vero che adotta certe frequenze e non altre maggiori perché anche lì l'infrastruttura (o una gestione ingessata della stessa) non permette incrementi.
Ma in Lombardia certe S circolano con composizioni di otto pezzi doppio piano, in Veneto non sarebbe necessario arrivare a tanto. Però la frequenza è ciò che rende appetibile un servizio. Una S ai 30' in un'area densamente popolata come quella centrale veneta non è attrattiva e nemmeno efficace.
Non si guardi ai soli passeggeri odierni del vettore ferroviario: è l'intero sistema di trasporti che va riprogrammato e gerarchizzato.
A Venezia (Piazzale Roma) arrivano in un giorno feriale circa 1300 (mille-e-trecento) autobus al giorno, e questo è uno spreco. Bisogna trasferire ampie quote di mobilità su mezzo pubblico oggi espletata in modo inefficiente sul sistema ferroviario. In più c'è da trasferire la più ampia quota possibile di trasferimenti dal mezzo privato al mezzo pubblico. La nostra viabilità non è stata pensata per i carichi che ogni giorno la intasano, e infatti non li regge.

Non è che siccome oggi circolano fra Treviso e Venezia fino a cinque treni regionali/ora bisogna avere paura di esagerare a programmarne sei...

Postilla: in Veneto non siamo abituati a pensare alle cose fatte bene perché oltre a essere in Italia siamo in Veneto, dove nessuno ci ha mai abituato alle cose fatte bene, specialmente in ambito trasporti.
Se un giorno qualcuno riuscisse a realizzare anche una sola cosa fatta bene, tutti quelli che la usassero si chiederebbero come si potesse farne a meno fino al giorno prima.
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Sul fatto che i bus attestano a centinaia a P.le Roma (e parallelamente un treno ogni 5 minuti parte per Venezia dopo aver scaricato la maggior parte dei viaggiatori a Mestre è uno spreco non da poco, tra tram, bus (magari pieni) e treni si può far meglio, anche perché i treni sono calcolati per il traffico oltre Mestre. Manca spazio per fare un buon nodo a Mestre FS comunque. Il resto non conosco la situazione
Sulla linea UD-TV-VE, cosa pensi del fatto che lo stesso treno fa tutte ma proprio tutte da Udine a Venezia passando per Codroipo, Orsago, Susegana, Preganziol, Ospedale e l'altro le salta tutte? Non sarebbe più utile anche alle stazioni intermedie avere, non so una corsa all'ora che fa tutte le fermate da Conegliano a Treviso e poi via diretti a Venezia e subito dopo parte da Treviso un STrovaso-Preganziol-Mogliano-Ospedale-?
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Freccia della Laguna »

Da un lato avresti una S "semplice" in cui tutte le corse fanno solo Venezia - Treviso anziché metà e metà.

Dall'altro dovresti trovare lo spazio e i binari per far ribattere non due ma quattro treni/ora, e soprattutto saresti obbligato a mantenere almeno una traccia, ma anche due, Mestre - Treviso - tutte - Conegliano, oltre all'Udine diretto e al Belluno/Calalzo diretto, e questa cosa non è sostenibile.

Conegliano - tutte - Venezia ogni 30' sarebbe un compromesso rispetto ai viaggi Susegana - Venezia o Spresiano - Venezia, ma poco male, si tratterebbe comunque di un'offerta più strutturata rispetto ad oggi.
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

Messaggio da Sharklet »

Attenzione a fare i confronti con Milano: la mobilità lombarda ha una fortissima conformazione radiale incentrata sul capoluogo, caratterizzata da molti assi di forza principale (da 6 a 12-15 a seconda dei punti di vista), altamente dispersiva e che rende la produzione dell'offerta di trasporto più onerosa (e inefficiente, considerati i doppioni della rete RFI/FN)

Il Veneto ha solo 3 (4 con la venezia - trieste, che però in territorio veneto ha già un servizio buono) assi portanti incentrati su Venezia, di cui uno si sviluppa interamente in territorio regionale e sotto l'intera competenza della DTR veneto. Su questi 3 assi da soli, oggi viaggiano i due terzi dei passeggeri dell'intera regione. Ecco che quindi servire ottimamente almeno la maggioranza dei passeggeri sarebbe assolutamente facile (ed economico, rapportato ad altre realtà) sviluppando un potente servizio sulle 3 tratte in questione. Servizio che oggi è indecente (Nel 2018 ancora abbiamo 3 ore di buco mattutino sui RV Verona - Venezia??? Non ce l'ha neanche Belluno...).

Tornando ai servizi suburbani, logicamente prima di tutto dovrebbero svilupparsi lungo i famosi 3 assi, con caratteristiche già sperimentate in area lombarda: simmetrici (nel senso che per una data ora la frequenza è uguale in entrambe le direzioni), senza eccessivi buchi o riduzioni e con materiale performante (soprattutto in accelerazione) e capiente.
Poi in lombardia è stata fatta una scelta politica d'indirizzo e per questo si trovano servizi a cadenza almeno oraria anche sulle tratte da 1000 passeggeri al giorno, ma la volontà politica esula dalla nostra trattazione (per dire che pagando mettiamo anche servizi a 15' sulla vicenza-treviso, ma va oltre le reali necessità ovviamente).

Sulla treviso-venezia esistono precisi vincoli di capacità, secondo me se non si intende quadruplicare nei prossimi anni bisogna pensare subito a una soluzione per fare fuori totalmente e completamente i merci dal nodo di treviso (A- scavalco/galleria per collegare direttamente la vicenza-treviso e la treviso-portrogruaro; B- ripristino linea dei bivi come da progetto attuale però con la precisa funzione di inviare tutto via portogruaro; C- bretella Albaredo-Resana per mandare tutto via scavalco di maerne e relativo corretto tracciato per mestre/venezia terminal; D- ripristino montebelluna susegana con bretella anti inversione a montebelluna :twisted: ). E' ovvio che inviare i merci da treviso verso mogliano per fargli fare bivio marocco a raso :!: e lo scavalco di maerne NON è una soluzione.

Per quel che dice Stazione per l'Alpago invece i treni "tutte le fermate" sulle relazioni superiori a 80-100 km andrebbero completamente aboliti, 1 perché non servono a nulla sulla relazione di origine/destinazione ma assolvono nello stesso momento ai compiti di raccoglitore suburbano di 3-4 città diverse, 2 perché intasano la linea in maniera allucinante, al punto che o vincolano tutti gli altri orari o, come sulla venezia-verona sono costretti addirittura a TRE precedenze per non tappare il traffico veloce, con crollo della velocità commerciale e perdita di competitività nei confronti dell'auto. Su una tratta breve come la treviso-mestre, specialmente se il treno arriva già bello carico, è preferibile saltare tutte le fermate e istituire suburbani (esempio principe lombardo la pavia-rogoredo, a 2 binari con fino a 9 treni/ora).
Tuttavia come sappiamo treviso non ha capacità di attestamento ma non solo, c'è anche l'importante fattore che da conegliano in poi c'è forte domanda anche su treviso, non solo su venezia (e parallelamente vicenza e rovigo e le fermate intermedie hanno forte domanda anche su padova, non solo su venezia), ragion per cui sarebbe auspicabile, come ho scritto nel messaggio precedente, che i servizi suburbani non si limitassero alla prima città grossa (padova/treviso) ma raggiungessero destinazioni vicine sufficientemente importanti, dove è anche più facile attestare treni in sosta.
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Re: La metropolitana in pianura... a discapito della montagna?

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Sottoscrivo tutto, con un'integrazione: suppongo che la Venezia - Bassano non sia fra gli assi portanti a cui pensi ma carica parecchia utenza, anche nelle ore di morbida, grazie alla cadenza pressoché semioraria e nonostante gli esageratissimi allunghi traccia intorno a Mestre. A dimostrazione che un servizio strutturato raccoglie passeggeri anche su linee non principali.


Ultimo bump di aln effettuato il mer ago 01, 2018 20:38.
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