Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

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robi
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

Messaggio da robi »

programma dei treni adunata di bassano

https://www.ana.it/home/visualizzalo.do ... f4e8284699

https://www.ana.it/home/visualizzalo.do ... 325c2f21b5

da un'analisi superficiale si può notare cosa sembra abbia fatto la differenza...inibizione del traffico ordinario su bassano dal sabato pomeriggio a domenica sera...creazione di punti di interscambio tra treno-treno e treno-auto in zone periferiche (castelfranco-primolano-cittadella)... lieve rinforzo d'orario e massiccio rinforzo di composizioni nelle linee passanti per le stazioni di interscambio...treni continuamente presenti fino a notte fonda il sabato e fino a sera tardi la domenica...

e da quel che ricordo il servizio fu veramente soddisfacente...
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Stazione per l'Alpago
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

robi ha scritto:p.s: per stazione per l'alpago: ma che intendi per "senza troppa diplomazia"? forse sono stato un po brusco nei miei interventi precedenti? :wink:
Troppo brusco direi di no, a pagina 1 e 2 hai previsto delle criticità abbastanza ovvie che puntualmente si sono verificate e se figura di m... c'è stata non c'è motivo per chiamarla diversamente. :wink:
Non ero a Treviso. E' evidente e determinante l'errore di calcolo. Capita a tutti quelli che organizzano eventi aperti: quante persone vengono, sedie, rinfresco ecc. di chi è "colpa"? Cambia poco. E per quanto siano stati bravi in stazione si sono barcamenati per tappare buchi.
Però oggi i biglietti sono a data chiusa e quelli online ti fanno anche scegliere l'ora. Penso che il modo di spingere la gente a "prenotare" per tempo (e poi contare i biglietti venduti) possa portare ad avere dati più mirati inclusi gli orari preferiti con anticipo sufficiente per predisporre un piano di massima adeguato (non servono settimane di anticipo) che contenga anche qualche reperibilità di mezzi e uomini per qualche corsa dell'ultim'ora nel caso in cui serva. In un futuro sufficientemente presente.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno venerdì sera ha fatto un controllo di questo tipo.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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Antonio La Quaglia
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

Messaggio da Antonio La Quaglia »

starlight ha scritto:Mi rendo conto di apparire il disfattista che non solo però, oggettivamente, delle gravi mancanze ci sono state e sono sotto gli occhi di tutti. Ho letto post di gente inferocita che spesso ha inveito sul servizio regionale in generale, e quando mi sono permesso di far notare che tutto sommato il servizio regionale è soddisfacente mi hanno sostanzialmente riso in faccia. Ma si sa, quando parte l'indinniazzzione da tastiera, non la ferma più nessuno.
Due considerazioni, una delle quali non ferroviaria, quasi OT, ma che forse è la chiave del fatto che si siano sottostimati i flussi di sabato.
Se nella giornata di domenica, con meno treni, la situazione è stata tutto sommato gestibile, mi chiedo: alla gente interessava davvero la sfilata (che era di domenica) o tutto sommato l'adunata è stata solo un'occasione per far movida e per devastarsi a buon mercato? Chi come me lavora nei locali notturni già sapeva che sabato notte sarebbero andati tutti a far festa a Treviso. Insomma, chi del "mestiere" non aveva affatto sottostimato l'affluenza di sabato notte.
Intervengo in punta di piedi per sottolineare che a Treviso ci sono state sostanzialmente due adunate: quella degli alpini, domenica 14 maggio, che si è svolta nel massimo ordine e durante la quale i servizi di Trenitalia hanno funzionato benissimo, e quella della sera precedente, che è stata l'adunata degli incivili e dei devastati, che hanno messo in crisi tutto il sistema e anche le persone effettivamente interessate all'adunata degli alpini.
Cosa si poteva fare? Impedire l'accesso ai treni a chi fosse risultato positivo all'alcoltest, e così i treni sarebbero rimasti vuoti. Oppure attestarli nelle stazioni limitrofe a Treviso, che i devastati avrebbero tranquillamente potuto raggiungere a piedi smaltendo la sbornia almeno in parte.
Quanto alla cattiva pubblicità che i devastati faranno a Trenitalia, sempre che si ricordino ancora cosa è successo sabato notte, non me ne preoccuperei molto, abituati ad andare solo con la macchina, continueranno come prima. Il servizio regionale di Trenitalia non ha mai funzionato così bene, con ritardi e riserve in quantità talmente esigue che un paio d'anni fa sembrava impossibile anche solo pensare di arrivare a questo punto.
E dopo Trento, faremo anche trentuno!
Un caro saluto a tutti!
Antonio La Quaglia, tre anni di militare a Cuneo, ma non negli alpini! :wink:
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

Messaggio da robi »

Mi permetto però di fare una piccola precisazione personale...nei treni dopo l'una di notte i fatti potrebbero essere andati come descritti da ALQ, e magari anche in altre relazioni ad altri orari di cui non ho testimonianza diretta...però, guardando le persone ferme in primo binario lasciate a piedi dal montebelluna delle 21.35 sabato sera, di giovani devastati ce n'erano pochi., anzi nessuno in condizioni evidenti...ho visto famiglie e gruppi di persone di mezza età certamente non in stato di ebrezza...stessa cosa tra i miei vicini in treno sul bassano delle 22 o tra le file di persone in attesa verso altre direzioni, questo almeno fino alle 22, anche perchè la gran parte degli incivili devastati a quell'ora dubito si sognassero di far già ritorno alle loro stal......ops dimore......

E poi, è impensabile stimare un afflusso di persone solo cosiderando alpini e simpatizzanti...si può dire che non va bene che ci siano persone che approfittano dell'evento per fare altro e posso pure essere d'accordo, ma non si può non tenerne conto purtropp, perchè succede da quando esistono le adunate, soprattutto nelle città facilmente raggiungibili, o comunque dove normalmente avviene aggregazione giovanile di massa...
poi se consideriamo i 74 treni straordinari totali (di cui 10 aggiunti postumi) , possiamo stimare 10,5 treni straordinari per relazione in 2 giorni, cioè 5,3 treni al giorno, nonchè 2,5 circa treni per senso di marcia al giorno...inoltre , eccetto su belluno, non è stata rinforzata nessuna composizione...non mi sembrano grandi numeri per una città così facilmente raggiungibile in treno e così poco raggiungbile con altri mezzi in quei 2 giorni...che poi forse il problema maggiore, non era il numero totale dei treni, ma la loro mal distribuzione nelle ore che si sono rivelate "di punta", e il fatto che alcuni servizi fossero effettuati con materiale sottodimensionato...
la cosa che più di tutte mi ha fatto star male, non sono stati i treni pieni o la gente lasciata a terra...a me è dispiaciuto molto per tutti quegli alpini e simpatizzanti a bordo dell'ultimo vicenza domenica sera che non avevano potuto sfilare, o assistere al passaggio delle sezioni dei loro territori per prendere l'ultimo treno disponibile...e questi cosa centrano con gli incivili devastati? e tutto ciò si può considerare buona organizzazione e funzionamento del servizio regionale? io non credo...

secondo me l'esperienza di bassano poteva essere un buon punto di partenza per fare una buona cosa, non dico senza intoppi o disagi, ma con meno malcontenti questo si...

poi muovo una considerazione anche in virtù di cose lette in altri forum...dunque l'evento è : adunata NAZIONALE alpini...un raduno di persone tra i più grandi che si possano organizzare e che comprende tutta italia, in particolare 5 regioni (piemonte, veneto, lombardia,friuli ed emilia)...allora io mi chiedo, è così impensabile che, per agevolare l'afflusso di gente nella città interessata, ognuno ci metta del suo? tipo due o 3 convogli fuori turno in prestito dalle dtr limitrofe, al deposito interessato dall'evento , oppure organizzazione di un paio di treni speciali dalle regioni vicine verso la città interessata (che so: un'andata sabato mattina, una domenica mattina e ritorno entrambi la domenica sera), dove la regione a cui appartengono i treni mette quota parte del costo del treno agevolando l'utilizzo agli interessanti...treni che ovviamente saranno a numero chiuso per evitare sovraffollamenti e disagi...naturalmente tutto ciò nel limite possibile dell'infrastruttura, perchè comprendo che far arrivare uno speciale a treviso, non è come farlo arrivare a belluno...
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

Messaggio da aln »

Secondo me, l'adunata di Bassano del 2008 è stata ferroviariamente più semplice, coinvolgendo 4 linee. Tre linee radiali, da Bassano a Primolano Cittadella e Castelfranco, dalla capacità molto limitate perché a binario semplice, dove sono stati sospesi tutti i treni ordinari, e una trasversale defilata (Treviso - Castelfranco - Cittadella - Vicenza) con treni ordinari e straordinari, come si può vedere al link segnalato da Robi. Non ho trovato valutazioni sul numero di persone trasportate in ferrovia, ma erano sicuramente e nettamente meno.
La stazione di Bassano, chiaramente più piccola di quella di Treviso, era costantemente sovraffollata, si accedeva ai binari per il sottopassaggio e per l'attraversamento a raso costantemente e attentamente presidiato. Nonostante tutto si entrava e usciva tutto sommato con una facilità che non ho visto la settimama scorsa a Treviso.
Ricordo bene il servizio nei due giorni tra Bassano e Primolano, unica via di accesso pianificata per chi proveniva dalle provincie di Trento e di Belluno dato che la Statale della Valsugana era chiusa al traffico, eccetto frontisti. Due treni (una doppia di Minuetto e un 445 con Medie Distanze) e un 345 sempre pronto con l'adattatore per lo Scharfenberg (era l'epoca in cui i Minuetto chiamavano riserva più dei D.445). Partenze spannometricamente contemporanee dai due capolinea, incrocio a Carpanè, schema che in sostanza si ripeteva tutta la giornata. Anche in quest'occasione ci sono stati treni affollati come scatole di sardine, ci sono state persone lasciate sui marciapiedi, ci sono stati viaggiatori senza biglietto, ci sono stati ritardi che dovrebbero aver portato alla non effettuazione di un paio di corse. Probabilmente allora c'era un'altra mentalità nelle persone.
Annotata qualche noia della doppia di Minuetto, con una minuti persi per accudienza a Primolano e a San Marino.
Invece l'adunata di Treviso del 2017 ha coinvolto 8 linee, dove si sono aggiunti ai treni ordinari i 74 [post scriptum: in realtà 97] famigerati treni straordinari. Se facciamo i conti, per Treviso c'erano più treni e più posti sui treni che a Bassano. Ma come è andata lo abbiamo visto tutti: una brutta figura per Trenitalia.
Ora è evidente che servivano più treni, facciamo un'altra settantina di straordinari. Straordinari non tanto charter provenienti da lontano, quanto aumento di frequenza sulle linee attorno a Treviso, ammesso e non concesso che la rete potesse sopportarli senza conseguenze. E' stato detto che potevano farsi prestare (noleggiare in realtà, c'è una venale differenza) rotabili e personale dalle Regioni vicine... non so quanto fosse praticabile questa soluzione: una di quelle è messa così bene che poco tempo fa è arrivata a sopprimere in un giorno quasi il 10% dei treni previsti. Aggiungo che si poteva pure gestire la cosa in casa nostra, con un commisurato programma di soppressioni su varie linee regionali nei giorni precedenti e corrispondenti e successivi all'adunata in modo da rendere disponibili ancor più ferrovieri.
Ma se a monte c'è un grosso errore di valutazione (sabato treni per 60.000 persone, in realtà erano 150.000), allora questi sono tutti discorsi inutili, o al massimo utili per la prossima volta (ma apriti cielo se organizzi per 150.000 e se ne presentano 60.000: "Ecco come buttano i nostri soldi!"). O sono discorsi utili per certi personaggi che tengono la verità nelle loro tasche e, pur dicendosi i veri sostenitori del trasporto ferroviario, dimostrano nei fatti di godere proprio quando le cose vanno male.
Un grande evento come questo e, soffermandoci sull'argomento che più ci interessa, i treni per un grande evento come questo non sono organizzati da Trenitalia, da sola, al chiuso dei suoi uffici. Sono coinvolti vari soggetti istituzioni e autorità. Ritengo grave che ci sia stato quell'errore di stima, notizia passata sulla carta stampata e di cui non ho trovato smentita. Praticamente è stato un rave party legalizzato, persone più titolate di me han parlato di Ombralonga, evidentemente perché gli ubriachi a Treviso c'erano, mica Montebelluna. Una leggerezza simile ha delle grosse ripercussioni o rischi anche a livello di sicurezza pubblica, con una gestione potenzialmente esplosiva degli accessi alla stazione e per fortuna non è accaduto l'irreparabile specialmente dopo l'acquazzone di mezzanotte quando si è lasciato ammassare migliaia di persone nei sottopassaggi, sui marciapiedi e sui binari di Treviso C.le (avere Treviso P.S.Q. in efficienza non sarebbe stata una brutta cosa in modo da smezzare treni e persone).
Per concludere, lascio agli intelligentoni sputasentenze il manicheismo fatto di luoghi comuni che spaziano da "l'organizzazione degli Alpini è sempre perfetta!" a "Trenitalia fa sempre schifo!", con le varie eventuali postille "Ma non potevano aggiungere un vagone in più?", "Mi hanno riferito di treni formati di solo due vagoni!", "Ho pagato un biglietto [regionale] con prenotazione e sovrapprezzo!", "Ma cosa ci vuole per far andare un treno ogni cinque minuti come una metropolitana?", "Vergonniiaaa!!!1!!".
Ecco un articolo che non c'entra nulla, o forse sì.
http://www.fsnews.it/fsn/Magazine/Note-fake-news-trasporto-regionale ha scritto:Luoghi comuni sui treni regionali,
l'editoriale sul nuovo numero del magazine dedicato ai clienti del trasporto regionale
di Marco Mancini
12 maggio 2017
Si parla molto, di questi tempi, di fake news, fatti alternativi, post verità. Ovvero sia della diffusione in rete di notizie infondate che però, per la loro verosimiglianza o per il favore con cui vengono accolte da una larga fetta degli internauti, diventano virali. Perché in tanti, ritenendole vere e considerandole magari anche “verità scomode” e, come tali, nascoste dai media tradizionali governati dalle élite, le condividono con i propri amici e followers. E diventano loro stessi fonti, pur non avendone l’autorevolezza.
È un fenomeno nuovo, ben diverso dalla machiavellica propalazione di menzogne finalizzate a guadagnare consensi che ha da sempre accompagnato la nostra storia. A fianco della categoria “bugie”, non tutte semplici da smascherare, c’è poi quella dei luoghi comuni. Affermazioni che, per essere state ripetute da tanti e tanto a lungo, sono percepite quasi sempre come veritiere. Ma in questo caso il mondo dei social costituisce non più un potenziale e acritico terreno di diffusione virale quanto un filtro di verifica.
Uno dei luoghi comuni più abusati nel nostro mondo riguarda i treni regionali.
Li si vuole sempre, a prescindere, brutti, sporchi e cattivi. Non sfuggono a questo vizio neppure grandi firme del nostro giornalismo. Ne abbiamo esempi anche recenti. Ora nessuno intende dire che i nostri servizi siano sempre perfetti e che tutti i convogli di Trenitalia siano belli e puliti.
Però dal 2012 a oggi sono stati consegnati oltre 350 nuovi treni, riducendo l’età media dei convogli in alcune regioni anche del 40%. Le imprese di pulizia sono state selezionate con gare europee, i loro processi revisionati e tenuti costantemente sotto controllo. L’introduzione di sistemi tecnologici e digitali di assoluta avanguardia, e la reingegnerizzazione di molte procedure, hanno permesso di migliorare tutte le performance, puntualità e regolarità in primis. Su questo numero di Note offriamo una serie di dati e di indici statistici che ci confortano sul lavoro fatto fin qui. 
Ognuno di voi può verificare personalmente che non si tratta di fake news. Poi, se incappate in un ritardo o viaggiate su un convoglio particolarmente affollato, è giusto vi arrabbiate, e che usiate anche i social per sfogarvi. Anche noi li useremo, insieme alla nostra App Trenitalia, per informarvi e aggiornarvi sulla circolazione. Perché la rivoluzione digitale e i social ci danno questa opportunità, quella di offrirvi un’assistenza smart e personalizzata, che, come scoprirete, non ci stiamo lasciando sfuggire.
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

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Per la gioia dei venticinque lettori di queste pagine continuo a vestire gli invisi panni de l'amico del giaguaro riportando questo articolo, nato evidentemente da un comunicato del felide americano, che stava passando inosservato.
TrevisoToday ha scritto:Caos treni all'Adunata, la replica di Trenitalia:
"Errori nelle stime degli organizzatori"

A fronte dei 74 treni richiesti dal Coa, Trenitalia ne ha effettuati 97. "Non si è tenuto conto delle numerose comitive di partecipanti alla festa che hanno alloggiato in prossimità delle stazioni"

TREVISO È necessario fare un po’ di chiarezza. Trenitalia fornisce servizi di trasporto pubblico locale per conto della Regione Veneto con la quale ha un contratto di servizio. I servizi aggiuntivi, quali appunto quelli erogati in occasione di particolari eventi, devono essere commissionati e finanziati dalla Regione, dagli Enti interessati o dagli organizzatori, come previsto dalle leggi e dai regolamenti europei.
Nelle giornate dell’Adunata è stato fatto esattamente quanto concordato con la Regione e col Comitato Organizzatore della manifestazione. Anzi, a fronte dei 74 treni richiesti, Trenitalia ne ha invece effettuati 97. Questa offerta era basata sulla stima degli organizzatori di circa 70/80mila arrivi. In realtà sabato 13 maggio sono giunte a Treviso 135mila persone e domenica 100mila. Che Trenitalia fosse preparata lo dimostra il fatto che domenica non si è verificato alcun problema, le partenze in particolare hanno registrato tempi di attesa nulli.
Sabato, invece, l’arrivo di 50mila persone più del previsto non ha consentito di annullare i disagi, nonostante la messa in campo di tutte le risorse disponibili in termini di personale e treni. In particolare i dipendenti di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana hanno lavorato ben oltre gli orari previsti, prodigandosi quanto più possibile. I treni hanno funzionato perfettamente, c’è stato un solo caso di guasto a un Minuetto con 30 viaggiatori a bordo nella mattinata di domenica. Nella stima sul numero degli arrivi via ferrovia gli organizzatori non hanno tenuto conto delle numerose comitive di partecipanti alla festa che hanno alloggiato in prossimità delle stazioni, delle centinaia di autobus turistici che, anziché accedere agli hub cittadini come previsto, hanno riversato i viaggiatori nelle stazioni limitrofe e soprattutto di migliaia di giovani che nel pomeriggio sono arrivati a Treviso per una sorta di “Ombralonga”.
Basandosi proprio sull’esperienza vissuta in analoghi eventi, Trenitalia, sulla previsione di 80mila arrivi, era pronta a far fronte a un flusso di 100mila. Per meglio capire lo sforzo organizzativo compiuto, si consideri che in un normale weekend giungono a Treviso in treno 10mila viaggiatori, in quello dell’Adunata ne sono arrivati circa 240mila. Siamo perfettamente consapevoli e dispiaciuti dei gravi disagi vissuti sabato da molti viaggiatori, e ci scusiamo se non siamo riusciti a risolvere alcune situazioni. Ogni giorno trasportiamo in Veneto 150mila pendolari, i treni in ritardo per cause imputabili a Trenitalia sono inferiori al 2% del totale, dati che testimoniamo più di ogni altra cosa il nostro impegno e la nostra passione.
18 maggio 2017 16:21
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

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E' un comunicato stampa e come tale deve giustificare il lavoro di chi lo scrive.
I servizi aggiuntivi, quali appunto quelli erogati in occasione di particolari eventi, devono essere commissionati e finanziati dalla Regione, dagli Enti interessati o dagli organizzatori
"Devono essere commissionati dalla regione" significa che per nessun motivo Trenitalia può mettere sulle rotaie un treno in più cacciando i soldi di suo. non credo corrisponda al vero né che se TI avesse ritenuto che comunque quel giorno avrebbe fatto i soldi poteva di sua sponte fare tutti i treni che voleva. Un treno zeppo di viaggiatori corsa semplice deve essere ancora finanziato? Chimate il direttore della mia azienda laureato in riduzione costi.
Nella stima sul numero degli arrivi via ferrovia gli organizzatori non hanno tenuto conto delle numerose comitive di partecipanti alla festa che hanno alloggiato in prossimità delle stazioni, delle centinaia di autobus turistici che, anziché accedere agli hub cittadini come previsto, hanno riversato i viaggiatori nelle stazioni limitrofe e soprattutto di migliaia di giovani che nel pomeriggio sono arrivati a Treviso per una sorta di “Ombralonga”.
Se i 50.000 in più (che comunque hanno diritto di viaggiare se l'ubriachezza non è molesta) hanno acquistato il biglietto prima, resta pacifico che sono stati venduti biglietti con la data oltre in clamorosi overbooking, ma non è detto che i viaggiatori fossero tutti muniti di biglietto "anticipato". In ogni caso questo dimostra che se il treno c'è (e parcheggiare è impossibile) la gente lo prende. Col senno di poi sarebbe stato quindi opportuno chiudere le stazioni di Lancenigo, Paese e Preganziol e mettere su gomma quelli dell'ultimo chilometro? Sono comunque consapevole che è come chiedere al ristorante che fa 100 coperti in una sera di dare da mangiare a 800 persone. Auguri.
Ogni giorno trasportiamo in Veneto 150mila pendolari, i treni in ritardo per cause imputabili a Trenitalia sono inferiori al 2% del totale, dati che testimoniamo più di ogni altra cosa il nostro impegno e la nostra passione.
Frase canonica da comunicato. Sicuramente creano ritardo ad esempio invasioni di binari, suicidi, l'uso scoretto dei passaggi a livello, affollamento, cause imprevedibili come la necessità scaricare una sedia a ruote (perché se fai la stazione nuova non metti i marciapiedi a 55 cm, vero?), ecc., 2% colpa di Trenitalia ok, ma a sommare le "colpe" di RFI, della pioggia, della Alstom e dei singoli.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

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Siamo in periodo di par condicio e le frasi canoniche di un comunicato stampa, uno, e chi ci marcia sopra (uno), dovrebbero avere pari dignità, mica chiedo lo stesso spazio, delle tanti frasi canoniche di chi ha subito il disservizio e di chi ci marcia sopra (tanti).
Non ha senso parlare di overbooking per i treni regionali. Le Frecce con l'obbligo di prenotazione del posto sono un'altra cosa: materiale rotabile più omogeneo, posti a sedere definiti e numerati, non ci sono biglietti per posti in piedi, servizio a mercato. Eloquente che qualcuno nell' "ambiente degli appassionati" auspichi per i regionali questo modello dopo averlo esecrato per la lunga percorrenza, basta avere un po' di memoria sulla coerenza e sulla competenza di questi.
L'introduzione della data chiusa per il biglietto regionale è stata fatta lo scorso primo agosto in primis come accorgimento antievasione, in secundis, ma molto secundis, come strumento per la valutazione ex post del traffico. Sicuramente non è stata fatta per pianificare ex ante, in anticipo, quali e quanti treni effettuare. Il biglietto di fatto è collegato alla specifica soluzione di viaggio selezionata all'acquisto (per vederlo provare a fare un cambio data alle self), ma la maggior parte dei biglietti nei vari canali di vendita è acquistata nelle ultime ore che precedono il viaggio, se non negli ultimi minuti (con la app è stato recentemente abbassato il limite di tempo per l'acquisto).
Mi sembra un po' bislacco immaginare che proprio monitorando in tempo reale le vendite Trenitalia debba far muovere più treni e più ferrovieri, materializzandoli sui binari in tempo zero per un servizio on demand. E se fosse così, la stessa modalità potrebbe o dovrebbe essere usata anche al contrario, vale a dire non effettuando i treni per cui non risultano enne biglietti venduti, e così per la gioia di tanti chiuderebbero mezze ferrovie italiane.
Mi sembra un po' bislacco anche immaginare che, alle 15 di sabato vedendo 500 persone in attesa sul marciapiede a Conegliano, 250 a Montebelluna, 1000 a Mestre e così via, Trenitalia debba dire a se stessa che se ci mette un treno in quel momento quel treno "diventa finanziato" e così è autorizzata a materializzarlo sempre in tempo zero. Io, che da anni non capisco niente, credevo che nel mondo reale i treni regionali dovessero essere "commissionati-e-finanziati", vale a dire pianificati tra chi richiede il servizio e chi lo effettua, con aggiustamenti in corso d'opera possibili ma non con la logica del tempo zero.
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

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Inserisco anche io il mio resoconto dei treni per l'Adunata...
Sabato, sentendo da amici/conoscenti i problemi di affollamento a Montebelluna, decidiamo di andare a Cornuda a prendere il 20269 delle 15:48 che essendo una doppia di Minuetti riesce a caricare tutti (alcuni si siedono, altri in piedi ma non "schiacciati"), la situazione diventa difficile a Montebelluna dove solo una parte di persone in attesa riesce ad accedere e comincia a fare molto caldo in treno (Può essere che in sosta si stacchi l'aria condizionata del Minuetto e ci sia solo ventilazione?), ne consegue che a Signoressa, Postioma e Castagnole non sale praticamente nessuno e i temp di sosta nelle stazioni siano molto lunghi.
In aggiunta poco prima di Castagnole una ragazza si è sentita male e quindi in stazione si è valutato anche l'intervento dell'ambulanza, poi per fortuna si è ripresa, ma i minuti di ritardo sono aumentati fino ad una trentina, ma diciamo che l'importante era arrivare...
Alla notte abbiamo accompagnato degli amici in stazione, praticamente subito dopo il temporale, e la situazione mi sembrava tranquilla tanto che ci siamo salutati nell'atrio della biglietteria della stazione, invece da quello che ho capito i problemi erano nel sottopasso e nei binari dove, le persone che avevamo accompagnato, mi hanno detto di aver avuto tantissima paura di rimanere schiacciate...
Fortunatamente alloggiavo a Treviso da amici, quindi son tornato a casa con il regionale 20624 in partenza alle 14:35, composto da una tripla di ALn668 bello carico fino a Montebelluna, successivamente situazione tranquilla!

Ritengo un peccato ci siano stati questi errori di valutazione, già a naso sembrava difficile la situazione sabato notte (ricordo che qualcuno qui lo aveva previsto)...La maggior parte dei miei amici che si sono recati a Treviso per il sabato sera per stare in compagnia, cantare, fare festa e anche (ma non escusivamente) per bere, vedendo e sentendo la situazione hanno scelto la macchina e poi a piedi o in autobus urbano. Molto meglio per tutti sarebbe stato poter sfruttare il treno vista la centralità della stazione e il non dover muovere la macchina!

PS: altra nota secondo me negativa, se non si voleva/poteva aumentare ulteriormente il servizio ferroviario si poteva ragionare sull'incremento delle corse autobus extraurbane che non hanno avuto nessuna variazione rispetto ad un giorno normale!
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

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Stazione per l'Alpago ha scritto:"Devono essere commissionati dalla regione" significa che per nessun motivo Trenitalia può mettere sulle rotaie un treno in più cacciando i soldi di suo. non credo corrisponda al vero né che se TI avesse ritenuto che comunque quel giorno avrebbe fatto i soldi poteva di sua sponte fare tutti i treni che voleva. Un treno zeppo di viaggiatori corsa semplice deve essere ancora finanziato? Chimate il direttore della mia azienda laureato in riduzione costi.
Purtroppo, e ripeto purtroppo, invece le cose stanno esattamente così. Se ricordate, qualche anno fa la Regione Veneto si era addirittura schierata contro la fermata a Vicenza degli EC austro-tedeschi, esattamente con la motivazione che quella fermata, a mercato, avrebbe compromesso l'equilibrio del contratto di servizio regionale. Trenitalia (ma chiunque altro al suo posto) non ha margine per fare servizi regionali "extra" senza il placet regionale, e questo è il motivo per cui dalle nostre parti c'è qualche treno che viaggia come invio e non come treno aperto al pubblico: la Regione non lo paga, a Trenitalia conviene farlo comunque per questioni sue (turni personale, spese pernottamento...) ma non può ammettere viaggiatori a bordo.
Ora, qualche conversazione avuta con persone "in alto loco" mi fa ritenere che l'assurdità di questo stato di cose sia nota e che si stia studiando come cambiarlo: e penso proprio che nessuno vorrà contestare a TI i treni in più fatti all'ultimo minuto. Mi piacerebbe, invece, che quelli che ne criticano l'operato, e magari riservano su altri lidi parole di fuoco per qualche nostro forumista, si dedicassero di più a far pressione per cambiare il quadro normativo, piuttosto che denigrare il lavoro di tante persone che a tutti i livelli hanno fatto fronte, ben oltre i loro obblighi, a una situazione obiettivamente molto difficile.

Sull'Adunata in sé, ho accuratamente evitato di recarmi a Treviso, e del resto il mondo militare mi è del tutto estraneo. Ma non ho potuto fare a meno di notare sulle strade tra Conegliano e Vittorio, nei giorni precedenti l'evento, un cospicuo numero di fantasiosi veicoli a 2, 3 e 4 ruote, variamente attrezzati per il trasporto di voluminosi recipienti del tipo usualmente riservato alle bevande alcoliche e addobbati con tricolori e cappelli alpini; e non pochi tra essi procedevano con andatura zigzagante anche in orari pienamente diurni. Ciò constatato, è difficile pensare che le osservazioni del nostro La Quaglia sulle due adunate, o quelle di Trenitalia sull'"ombralonga" siano del tutto campate per aria. :?
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
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Stazione per l'Alpago
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Re: Treni per adunata alpini a Treviso 14/5/2017

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

k b 3 ha scritto:Purtroppo, e ripeto purtroppo, invece le cose stanno esattamente così. Se ricordate, qualche anno fa la Regione Veneto si era addirittura schierata contro la fermata a Vicenza degli EC austro-tedeschi, esattamente con la motivazione che quella fermata, a mercato, avrebbe compromesso l'equilibrio del contratto di servizio regionale. Trenitalia (ma chiunque altro al suo posto) non ha margine per fare servizi regionali "extra" senza il placet regionale, e questo è il motivo per cui dalle nostre parti c'è qualche treno che viaggia come invio e non come treno aperto al pubblico: la Regione non lo paga, a Trenitalia conviene farlo comunque per questioni sue (turni personale, spese pernottamento...) ma non può ammettere viaggiatori a bordo.
Grazie per la precisazione sul punto da me sollevato e anche per la spiegazione generale. In molti contesti non solo nel pubblico e nella ferrovia, le ragioni commerciali o vincoli dovuti alle strutture di aziende e enti fanno fare cose tecnicamente idiote come gli invii vuoti su Calalzo.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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