Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
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Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Buondì a tutti!
Dato che una prima di fare investimenti sull'infrastruttura bisognerebbe avere chiaro che tipo di servizio questa deve assicurare, è tempo di iniziare a ragionare su cosa si potrebbe fare sulle nostre linee una volta che l'elettrificazione arriverà a Belluno, sia lato Feltre che Fadalto (ovvero quando sarà tutto elettrificato tranne Ponte-Calalzo). Così magari, prima che il tutto sia progettato, riusciamo a far arrivare qualche idea sensata e costruttiva a chi di dovere
Per una volta possiamo sbizzarrirci, e considerare ipotesi di potenziamento serio anche a livello del ferro (deviate a 60, ripristino di ex stazioni, rango C...). Per tenere un po' di ordine però limitiamoci alle linee esistenti, dato che quelle nuove, se mai verranno, avranno comunque tempi piuttosto lunghi.
Mi raccomando, non prendetevi a cazzotti
Dato che una prima di fare investimenti sull'infrastruttura bisognerebbe avere chiaro che tipo di servizio questa deve assicurare, è tempo di iniziare a ragionare su cosa si potrebbe fare sulle nostre linee una volta che l'elettrificazione arriverà a Belluno, sia lato Feltre che Fadalto (ovvero quando sarà tutto elettrificato tranne Ponte-Calalzo). Così magari, prima che il tutto sia progettato, riusciamo a far arrivare qualche idea sensata e costruttiva a chi di dovere
Per una volta possiamo sbizzarrirci, e considerare ipotesi di potenziamento serio anche a livello del ferro (deviate a 60, ripristino di ex stazioni, rango C...). Per tenere un po' di ordine però limitiamoci alle linee esistenti, dato che quelle nuove, se mai verranno, avranno comunque tempi piuttosto lunghi.
Mi raccomando, non prendetevi a cazzotti
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Sulla Conegliano - Ponte nelle Alpi riaprire la stazione di Cadola - Soccher.
La si potrebbe spostare a ridosso della chiesa di Cadola, così c'è il parcheggio e si possono creare le condizioni per lo scambio tra bus e treno a servizio della zona, non serve chissà che cosa: marciapiede di lunghezza adatta per il servizio, i parcheggi ci sono già, la SS51 si trova a 50 m con la fermata dei bus che qui fanno pure coincidenza.
Si potrebbe fare anche subito, tenendo la stazione dov'è ora, che sarebbe anche più appetibile per tutta la zona dell'Oltrerai, circa 1200 abitanti nel raggio di 1 km.
La si potrebbe spostare a ridosso della chiesa di Cadola, così c'è il parcheggio e si possono creare le condizioni per lo scambio tra bus e treno a servizio della zona, non serve chissà che cosa: marciapiede di lunghezza adatta per il servizio, i parcheggi ci sono già, la SS51 si trova a 50 m con la fermata dei bus che qui fanno pure coincidenza.
Si potrebbe fare anche subito, tenendo la stazione dov'è ora, che sarebbe anche più appetibile per tutta la zona dell'Oltrerai, circa 1200 abitanti nel raggio di 1 km.
Vacanze in treno? all'estero si può.
Danimarca 2009
Germania 2011
Voglio le Ludmilla in Cadore con le Silberlinge!
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Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Ringrazio "Arsiè" per il suo intervento. E' una battaglia comune che deve essere portata avanti... Oltre a servire una potenziale utenza di 1.200 persone circa, la stazione di Cadola-Soccher rappresenterebbe un importante snodo di interscambio rotaia - piste ciclabili... Non riesco a capire come mai anche le autorità locali non si facciano promotrici di un'iniziativa che potrebbe costituire in parte anche un piccolo volano economico per l'intera zona... Alcune corse tra Conegliano e Belluno fermano ora nella "cattedrale nel deserto", Santa Croce del Lago, ove raramente sale e scende qualcuno... Può darsi che quella stazione vada bene come incrocio, ma non certo come fermata per i viaggiatori. E' ora di concentrare i nostri sforzi per riaprire Cadola-Soccher. Le buone motivazioni ci sono, i progetti di rilancio sono già stati fatti, non riesco a capire perchè rimangano chiusi in un cassetto...
Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Beh potendo modificare il tracciato io una raddrizzatina a qualche curva la darei... Specialmente intorno a sedico, feltre e quero (i tratti più lunghi) così magari ci scappa pure qualche piccolo aumento di velocità
Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Le deviate a 60 certamente potrebbero essere interessanti. Poi penso ai tanti passaggi a livello che ci sono tra Cornuda e Montebelluna che molto spesso si guastano, sarebbe utile un intervento che porti quantomeno ad una loro riduzione. Intervento prioritario poi è quello che andrebbe fatto alla stazione di Montebelluna, adeguamento alle esigenze della rottura di carico, già se ne parlava un anno fa, sarebbe necessario sistemare il sottopasso e mettere magari dei tabelloni tra il secondo e terzo binario per agevolare i viaggiatori che devono cambiare, inoltre sarebbe utile per chi deve attendere la coincidenza che ci fosse una pensilina decente perché quella attualmente presente non è adeguata.
Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Faccio le pulci al titolo affermando che, più che di organizzazione dei servizi post-elettrificazioni, direi pre-elettrificazioni, in quanto stiamo parlando di interventi infrastrutturali da fare prima di tesare i conduttori.
Francamente non credo che la TE arriverà fino a Belluno, ma, restando in quest'ottica certamente deviate a 60 con ingressi in contemporanea nelle sedi d'incrocio, nonché rivisitazione del piano del ferro di Vittorio Veneto e Montebelluna, che certamente resteranno capolinea della TE per un po' d'anni.
Entrando più nello specifico ritengo che, con la flotta di ATR220 e ALn501/502 che popoleranno le nostre linee, non sia difficoltoso simulare situazioni di esercizio, anche a fronte dei dati raccolti finora.
Con simulazioni ben concepite sarà più razionale selezionare quali saranno le future sedi d'incrocio e quindi su quali stazioni intervenire primamente.
Quanto alle stazioni di rottura TE/TD di Vittorio e Montebelluna, avevo a suo tempo ipotizzato alcuni scenari.
La visione idilliaca a mio avviso sarebbe quella in cui il materiale TE giunge in stazione su un binario e abbia banchine sia da un lato sia dall'altro. In tale maniera il passaggio da un convoglio all'altro è a dir poco agevolato.
Certo, il costo di una rivisitazione del piano del ferro è enorme, ma come Enrico ha introdotto l'argomento "per una volta possiamo sbizzarrirci".
Visto la razionalizzazione che interessa le stazioni, e si concreta sovente nel togliere binari secondari, spazio a Vittorio e Montebelluna ce n'è.
Ad esempio a Vittorio potremmo immaginare un binario II di corretto tracciato dove giunge la TE, banchine ai lati dello stesso, e sui binari I e III arriva la TD.
A Montebelluna potrebbe essere una cosa simile.
Francamente non credo che la TE arriverà fino a Belluno, ma, restando in quest'ottica certamente deviate a 60 con ingressi in contemporanea nelle sedi d'incrocio, nonché rivisitazione del piano del ferro di Vittorio Veneto e Montebelluna, che certamente resteranno capolinea della TE per un po' d'anni.
Entrando più nello specifico ritengo che, con la flotta di ATR220 e ALn501/502 che popoleranno le nostre linee, non sia difficoltoso simulare situazioni di esercizio, anche a fronte dei dati raccolti finora.
Con simulazioni ben concepite sarà più razionale selezionare quali saranno le future sedi d'incrocio e quindi su quali stazioni intervenire primamente.
Quanto alle stazioni di rottura TE/TD di Vittorio e Montebelluna, avevo a suo tempo ipotizzato alcuni scenari.
La visione idilliaca a mio avviso sarebbe quella in cui il materiale TE giunge in stazione su un binario e abbia banchine sia da un lato sia dall'altro. In tale maniera il passaggio da un convoglio all'altro è a dir poco agevolato.
Certo, il costo di una rivisitazione del piano del ferro è enorme, ma come Enrico ha introdotto l'argomento "per una volta possiamo sbizzarrirci".
Visto la razionalizzazione che interessa le stazioni, e si concreta sovente nel togliere binari secondari, spazio a Vittorio e Montebelluna ce n'è.
Ad esempio a Vittorio potremmo immaginare un binario II di corretto tracciato dove giunge la TE, banchine ai lati dello stesso, e sui binari I e III arriva la TD.
A Montebelluna potrebbe essere una cosa simile.
Gianni Giannelli
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Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Il ragionamento che credo valga la pena di fare è proprio quello su come organizzare il servizio ferroviario con l'elettrificazione arrivata a Belluno via Montebelluna e via Vittorio Veneto e con degli altri ragionevoli interventi all'infrastruttura (rettificare il tracciato è chiedere troppo, va bene sbizzarrirci, ma non esageriamo) . L'Elettrificazione Basso-Bellunese (EBB) è ancora una possibilità da raggiungere, è verissimo, ma bisogna crederci, fare lobby e spingere per raggiungerla, perché altre possibilità concrete per migliorare il servizio in Valbelluna resteranno meno percorribili per un bel po'. Mentre l'elettrificazione della Castelfranco - Montebelluna e della Conegliano - Vittorio sono una quasi certezza con scelte e ragionamenti molto più contenuti e in parte già stabiliti, l' EBB è un foglio da scrivere ancora quasi del tutto bianco. Così, ancor prima di pensare per esempio alla fermata di Cadola, c'è da ricalcolare le percorrenze da fermata a fermata coi mezzi elettrici, vedere se gli incroci cadranno giocoforza nelle stesse stazioni di oggi oppure se si riesce a scalarli più in là, valutare se l'introduzione del rango C può essere utile a questo scopo, e così via.
Insomma, che servizio ci immaginiamo post elettrificazioni? Sempre con la rottura di carico a Conegliano e a Montebelluna?
Insomma, che servizio ci immaginiamo post elettrificazioni? Sempre con la rottura di carico a Conegliano e a Montebelluna?
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Come si fa a capire se il rango C si può fare e quali nuove velocità massime consente?
PS: Si era detto tempo addietro, proprio in questo forum, che "al momento il rango C delle e464 è inutile" perché tutte le carrozze del veneto sono omologate rango B. QuindI?
PS: Si era detto tempo addietro, proprio in questo forum, che "al momento il rango C delle e464 è inutile" perché tutte le carrozze del veneto sono omologate rango B. QuindI?
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Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Non ci sono solo le E464, come mezzi elettrici
Il rango C, a quel che mi risulta, non comporta variazioni geometriche del binario. Questo però deve essere in buone condizioni e richiede una manutenzione più onerosa. L'incremento di velocità si può calcolare se sono noti raggio e sopraelevazione delle curve interessate.
Il rango C, a quel che mi risulta, non comporta variazioni geometriche del binario. Questo però deve essere in buone condizioni e richiede una manutenzione più onerosa. L'incremento di velocità si può calcolare se sono noti raggio e sopraelevazione delle curve interessate.
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
E' pensabile elettrificare la montebelluna castelfranco senza interrompere mai il servizio definitivamente? Predisporre opere di palificazione e centraline durante il giorno e magari di notte intervenire su ponti e cavlcavia, oppure in qualche fascia oraria diurna smorta limitandosi a un paio di autocorse sostitutive?
E' notizia di due settimane fa ma è stato siglato un accordo tra veneto e net engineering che prevede il raddoppio del ponte sul brenta, come è eseguibile un intervento di questo tipo? Sempre che non si limitino ad installare un altro ponte separato a binario unico..
E' notizia di due settimane fa ma è stato siglato un accordo tra veneto e net engineering che prevede il raddoppio del ponte sul brenta, come è eseguibile un intervento di questo tipo? Sempre che non si limitino ad installare un altro ponte separato a binario unico..
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Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Di interruzioni definitive del servizio non ne vogliamo. Interruzioni temporanee... parliamone. Tutto dipende da come si organizzano i lavori. Per l'elettrificazione una chiusura di pochi giorni consentirebbe di svolgere i lavori in meno tempo rispetto che di notte e con maggiore sicurezza dal punto di vista antinfortunistico. Intanto, probabile che tra pochi mesi ce ne sarà una a Montebelluna per la costruzione del sottopassaggio stradale.
Per il ponte di Vigodarzere, anche qui è tutto da vedere.
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...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
A mio avviso per l'elettrificazione è probabile che l'unica grande interruzione si avrà durante la tesatura della linea elettrica e magari anche per cambiare qualche deviata da 30 farla passare a 60.Sharklet ha scritto:E' pensabile elettrificare la montebelluna castelfranco senza interrompere mai il servizio definitivamente? Predisporre opere di palificazione e centraline durante il giorno e magari di notte intervenire su ponti e cavlcavia, oppure in qualche fascia oraria diurna smorta limitandosi a un paio di autocorse sostitutive?
Gianni Giannelli
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Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
E per quanto riguarda il ponte sul Brenta, mi aspetto che si faccia un secondo ponte affiancato, a meno che le condizioni del ponte attuale non suggeriscano la sua demolizione. Forse creerà più problemi la necessità di spostare il binario attuale, che oggi, a vedere Google Maps, fa un po' di zig-zag sulla sede predisposta (almeno in parte) per il raddoppio.
Enrico
Parafrasando Altan: salvo diversa indicazione, sono il mandante delle cazzate che scrivo.
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Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
Pontevigodarzere a parte, recupero la discussione per dire che tra una decina di giorni si comincia a tirare le somme e se qualcuno ha qualcosa da dire eccetra eccetra...
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Re: Organizzazione dei servizi post-elettrificazioni
In alcuni casi mi ripeterò, ma a mio avviso:
§ valutare l'introduzione del Rango C;
§ simulazioni dei tempi di percorrenza per individuare le sedi d'incrocio e quindi intervenire sulle stesse per introdurre l'ingresso in contemporanea dei treni ed inserire deviate a 60 km/h
§ rivedere il piano del ferro di Montebelluna e Vittorio Veneto per una più agevole rottura di carico*
* Qui mi riferisco al fatto che la Castelfranco - Montebelluna e la Conegliano - Vittorio Veneto verranno senz'ombra di dubbio elettrificate e rese operative prima del resto dell'anello.
§ valutare l'introduzione del Rango C;
§ simulazioni dei tempi di percorrenza per individuare le sedi d'incrocio e quindi intervenire sulle stesse per introdurre l'ingresso in contemporanea dei treni ed inserire deviate a 60 km/h
§ rivedere il piano del ferro di Montebelluna e Vittorio Veneto per una più agevole rottura di carico*
* Qui mi riferisco al fatto che la Castelfranco - Montebelluna e la Conegliano - Vittorio Veneto verranno senz'ombra di dubbio elettrificate e rese operative prima del resto dell'anello.
Gianni Giannelli