Io vengo a seppellire l’orario cadenzato, non a lodarlo.
Il male che gli uomini fanno sopravvive loro, il bene è spesso sotterrato con le loro ossa.
Così sia per l’orario cadenzato.
Molti vi hanno detto che l’orario cadenzato era ambizioso.
Se ciò era vero, quella fu una grave colpa, e gravemente l’orario cadenzato l'ha scontata.
Qui, con il permesso vostro (perché sono tutti, tutti uomini d'onore) io vengo a parlare al funerale dell’orario cadenzato.
Tuttavia, qualcuno dice che era ambizioso, e certamente quel qualcuno è uomo d'onore.
Io non parlo per smentire ciò che quel qualcuno ha detto, ma sono qui per dire quello che so.
Ehm, scusatemi, ma oggi è il 15 marzo, e mi sono lasciato prendere un po’ la mano, mi sembra però la giornata giusta per il redde rationem, la resa dei conti sul nuovo orario cadenzato.
Beh, nonostante i Bruti e i Cassi che girano su vari forum, posso dire che oggi non siamo al funerale dell’orario cadenzato, che vive e combatte con noi!
Dopo tre mesi di esercizio, sono sicuro di poter fare un breve riassunto delle puntate precedenti e tirare una parziale e provvisoria conclusione, perché anche io sono un uomo d’onore (Beppa, cosa fai con quel teschio, quella la facciamo domani…).
Scusate, ma cosa era stato detto e previsto prima dell’entrata in vigore dell’orario cadenzato?
Disastri e crolli di frequentazione per il funestissimo cambio a Montebelluna, con marciapiedi e sottopasso minuscoli e gente che traboccava fin quasi a finire sotto il treno.
Continue perdite delle coincidenze a Montebelluna.
Nessun miglioramento della puntualità, ma peggioramento del servizio.
Nessun treno nuovo, ma guasti e riserve invariati.
Mancava solo uno tsunami lungo il Piave.
Cosa è effettivamente successo?
Trenitalia aveva promesso: vi chiedo il sacrificio della rottura di carico a Montebelluna, ma in cambio avrete treni più puntuali ed affidabili. Promessa mantenuta in pieno, con l’aggiunta di due, e, tra poco, tre coppie di “direttissimi” Belluno – Padova e Padova – Belluno.
Coincidenze rispettate al 99%, e non solo a Montebelluna.
Nessun crollo delle frequentazioni, anzi, frequentazioni aumentate, e non di poco.
Drastica riduzione di guasti, riserve e cancellazioni.
Nuovi treni arrivati, gli Swing.
Come hanno risposto i Gufi o i Bruti? Alla Cassio: problemi con le macchinette per i biglietti, frequentazioni aumentate troppo poco rispetto al previsto e, ovviamente, accuse ai dati forniti di essere taroccati. Beh, sapete che c’è? Che il povero Antonio La Quaglia, umile capostazione di terza classe, si è stufato di sentire una sequela di idiozie degne di peggior causa, ma vuole una risposta su quanto sopra, ed in particolare:
l’orario cadenzato funziona o no?
Quanto era stato detto dai sostenitori del nuovo orario, offesi e maltrattati in tutti i modi, si è realizzato o no?
La risposta è chiaramente si, ognuno dica la sua in regime di piena e assoluta libertà, ma rimanendo vincolati a questi quesiti, non cambiando continuamente discorso per evitare di parlare delle cose più importanti e concrete.
Nessuno chiede a chi voleva seppellire l’orario, e invece, metaforicamente parlando, nella fossa ci è finito lui, di chiedere scusa o di riconoscere di aver sbagliato, basta un dignitoso silenzio o un contributo costruttivo sull’orario e sul servizio che l’orario ha prodotto, senza divagare su cose di nessuna importanza o addirittura ridicole (o, se fossi maligno, mi verrebbe da dire inventate).
Ma se volete continuare con le critiche pretestuose, le punzecchiature, i risolini o le affermazione tipiche di chi, come si dice in romanesco “je rode” di aver avuto torto, fatelo pure, vi farete riconoscere per quello che siete. E, mi raccomando, attenti al fegato… Un fegato è come un diamante, è per sempre...
Quanto a Beppa ed io, ce ne staremo confinati a Piovarolo a goderci lo spettacolo di un orario che funziona, di treni puntuali e materiale nuovo, in fin dei conti ci accontentiamo di poco
Ciao a tutti, ai belli e ai Bruti!
Antonio La Quaglia
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