Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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aln
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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Senza dare un drin, ma scrivendo un post, rilanciando con un tweet, passando per altri media, riscontrando pochi placet, oggi la questione è finita sul Gazzettino, e per ciò nella quotidiana rassegna stampa di molte scrivanie degli uffici competenti situati a valle di Calalzo.
Antonio, fai attenzione al telegrafo! Magari così verrai a conoscenza degli sviluppi della vicenda, oltre dell'effettuazione - 'sta notte - di diciotto treni popolari.
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Stazione per l'Alpago
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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La cooperativa sociale Cadore si prende l'incarico di aprire e chiudere la stazione (Corriere di oggi).
Il volontariato anche questa volta ci mette una pezza.

Buona pasqua a voi.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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aln
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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Pare sia stata trovata una soluzione accettabile e positiva, e intanto è pure stata riparata una delle due porte di accesso, rotta e chiusa alla meno peggio da circa un anno.
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Biagio
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Biagio »

Dal Corriere delle Alpi

Prorogata la chiusura di notte a Feltre
FELTRE. È stata prorogata a tempo indeterminato la chiusura notturna della stazione, misura introdotta a inizio dicembre in via temporanea per risolvere il problema dei locali incustoditi, dopo che alcune persone avevano iniziato a dormire sotto la biglietteria. Il Comune se ne occuperà ancora fino a metà mese, in attesa che sia Rfi (Rete ferroviaria italiana, proprietaria della stazione) a farsi carico direttamente della sorveglianza.

Era metà novembre quando la foto di alcuni romeni accampati per la notte sotto il bancone della biglietteria, pubblicata su Facebook nel gruppo “Sei di Feltre se”, aveva messo in luce la situazione della stazione trasformata in dormitorio, con i viaggiatori in arrivo con gli ultimi treni o in partenza la mattina presto in evidente disagio per la presenza di alcune persone sdraiate sui cartoni. L’immagine aveva evidenziato la necessità di adottare delle contromisure e il Comune è corso ai ripari, affidando alla ditta di vigilanza Mondialpol Triveneto di Belluno il servizio di apertura e chiusura, in base agli orari di arrivo dell’ultimo treno e di partenza del primo convoglio alla mattina.

Costo mensile: 200 euro per un periodo di tre mesi eventualmente prorogabile alla luce degli esiti dell’attività di sorveglianza e monitoraggio della situazione. E la proroga è arrivata. Rfi, confermando l’utilità di un controllo, ha chiesto al Comune di prolungare il servizio fino a metà aprile e poi si arrangerà direttamente, con il proprio servizio di manutenzioni o con un subappalto, tenuto conto anche delle indicazioni della polizia ferroviaria. Nel frattempo, in questi mesi i carabinieri e la polizia locale non sono mai intervenuti su richiesta del metronotte, che solamente nella prima notte di incarico ha dovuto far uscire dalla stazione le persone entrate per dormire. Dopo non ce n’è stato più bisogno.

«In attesa che Rfi si prenda in carico il servizio, ci hanno chiesto se potevamo prolungare la chiusura e così faremo», dice l’assessore al sociale Giovanni Pelosio. «Gli esiti sono stati positivi e il riscontro che i vigili urbani hanno avuto dai carabinieri lo conferma. I costi sono minimi e la motivazione
è la stessa per la quale abbiamo iniziato: quella di un intervento razionale, adottato in seguito a una situazione che veniva segnalata e che in questa maniera è stata risolta».
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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Cos'è successo a Calalzo? Qualcuno ha notizie di prima mano?
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aln
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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Incendio nell'ex deposito del tronco lavori dove, se ricordo bene, c'era ben poco che potesse bruciare. Intervenuti i vigili del fuoco. Si tratta dell'edificio in muratura a un solo piano, da tempo inutilizzato, che si trova adiacente all'ex asta di salvamento, subito a sud del cavalcaferrovia pedonale. Pare che le stesse persone che prima occupavano nottetempo l'atrio della stazione avessero traslocato là già da qualche settimana. Dove andranno ora a fare altri danni?
Non si segnalavano ieri ripercussioni sul servizio ferroviario.
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aln
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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RFI sembra propendere per la demolizione dell'edificio incriminato, più per evitare il ripetersi di situazioni simili che per i danni del fuoco.
Corriere delle Alpi, 1° maggio 2016 ha scritto:Incendio in stazione: casette verso l’abbattimento
Rfi annuncia interventi rapidi per la demolizione o la bonifica degli stabili utilizzati come bivacchi

CALALZO. Dopo la firma tra Comune, Rfi e Cooperativa sociale Cadore, che ha portato alla chiusura della stazione durante la notte, resta un altro problema da risolvere: la situazione degli stabili di proprietà di Rfi, attigui alla stazione stessa.
Proprio uno di questi stabili è stato interessato, giovedì pomeriggio, da un incendio, che i vigili del fuoco volontari sono riusciti a spegnere senza troppe difficoltà. Quando sono arrivati non c’era nessuno e quindi non ci sono responsabili accertati, ma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: «Dopo l’accordo che ha portato alla chiusura notturna della stazione», dice il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, «avevo “annunciato” che accattoni, mendicanti e senza tetto che prima vi bivaccavano si sarebbero spostati negli altri stabili di Rfi. E così è accaduto. Stiamo parlando delle stesse persone che vivono di accattonaggio, spesso anche prepotente, nei due supermercati che abbiamo in zona. E giovedì pomeriggio, come se non bastasse, l’incendio».
Ieri mattina De Carlo ha avuto una conversazione telefonica con Carlo De Giuseppe, direttore territoriale di Rfi. «Un tecnico si metterà in brevissimo tempo in contatto con i miei uffici», spiega De Carlo. «In pratica, gli stabili di proprietà di Rfi più piccoli e inutili verranno rasi al suolo. Per gli altri, quelli più grandi, si procederà a delle operazioni per evitare che continuino a essere usati come bivacchi. Il garage ora aperto, nello specifico, verrà transennato. Sarà chiuso anche l’edificio a ridosso del dormitorio (che ora non è più di Rfi, ma è stato venduto). Lo stabile dove c’è stato il rogo verrà demolito». A confermarlo anche le Ferrovie, che fanno sapere che nei casi come quello di Calalzo, in cui in ballo ci sono problematiche di igiene e sicurezza, si procede in modo abbastanza celere, in accordo e dopo aver avuto l’autorizzazione dell’ente locale interessato. «L’intenzione è fare “terra bruciata” dei luoghi in cui questi personaggi vanno a bivaccare», sottolinea il sindaco. «Garantire la sicurezza è obiettivo che accomuna Comune e Rfi».
Sono una decina le persone che prima stavano in stazione e che ora si sono trasferite negli stabili attigui: i carabinieri di Pieve hanno più volte chiesto loro i documenti. Si tratta di cittadini rumeni, quindi comunitari.
«Il gruppo di rom è ora diviso in due fazioni, che non vanno d’accordo tra di loro e spesso litigano», dice De Carlo. «Il mio appello ai cittadini è sempre lo stesso: non far loro l’elemosina. Questa è solo un finto buonismo che finisce con il creare problemi. Ci sono tante situazioni di disagio e difficoltà che colpiscono persone di Calalzo: se si vuole dare una mano a qualcuno, ci si rivolga al Comune o alla parrocchia. Personalmente, come sindaco, sono contento di poter fare da tramite e di indicare chi si trova in uno stato di bisogno e avrebbe necessità di aiuto». Martina Reolon
LDA
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da LDA »

i carabinieri di Pieve hanno più volte chiesto loro i documenti. Si tratta di cittadini rumeni, quindi comunitari.
«Il gruppo di rom è ora diviso in due fazioni, che non vanno d’accordo tra di loro e spesso litigano», dice De Carlo.
Ma sono rumeni o rom? O rom rumeni?
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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Taccio perché nessuna considerazione che mi viene in mente rientra nelle finalità di questo sito.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
Monte Pelmo
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Monte Pelmo »

Qualche mese fa avevo letto (mi pare sul corriere delle alpi) di un (mi è sembrato) bel progetto di restyling della stazione, se ne sa qualcosa?
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aln
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da aln »

Era stato presentato all'apertura del Trenobus 2017. La prima fase (il rifacimento dei bagni) è stata completata un paio di mesi fa. Il passo successivo dovrebbe riguardare l'atrio e l'ex biglietteria.
Monte Pelmo
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Monte Pelmo »

Speriamo partano presto, ce ne sarebbe bisogno, e speriamo
decolli pure il progetto della ciclabile calalzo-auronzo (e che a sto punto sia di buon auspicio per la ferrovia), con la stazione futuro Hub cicloturistico!!
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Antonio La Quaglia
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Dopo che la stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina è diventata nuovamente un bivacco per un manipolo di giovanotti del Centro Cadore e del Comelico che, complice un cane di grossa taglia, hanno trasformato l'oscuro (c'è solo una lampadina accesa) atrio della stazione, con tanto di biglietterie automatiche, in un ubriacatorio pieno di fumo, impedendo ai normali viaggiatori di accedervi, e riempiendolo di immondizie, bottiglie rotte, residui escrementizi e varie amenità, noto con piacere l'intervento del sindaco e onorevole Luca De Carlo, piuttosto infuriato, il quale dichiara, giustamente, di non poter diventare la donna delle pulizie della stazione e magari di tutto il Cadore. Se fossi maligno mi porrei la domanda: ma Rfi dov'é? Cosa pensa di fare? E le varie forze dell'ordine, comprese le guardie forestali, dato che sembra che nell'atrio vi sia parecchia erba, pur con tutte le difficoltà che possono avere e le mille incombenze da sbrigare, non potrebbero fare qualcosa?
Forse, a questo punto, sarebbe meglio chiudere tutto e lasciare la gente fuori al freddo, ma è giusto che tutti i viaggiatori e frequentatori debbano pagare per dei disgraziati che pensano solo a fumare e a bere proprio nella stazione (dato che se lo facessero a casa propria, non me ne fregherebbe niente)?
Ma, visto che non sono maligno, non dico nulla...
Hai capito Beppa? Taci, che il nemico ci ascolta.
Il sempre vostro,
Antonio La Quaglia
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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La situazione di degrado a Calalzo si è ridotta dopo la segnalazione di queste pagine e soprattutto del sindaco De Carlo.

Continua o peggiora invece a Longarone e Ponte nelle Alpi, dove i giovanotti locali si danno tanto da fare per degradare gli spazi comuni. A Ponte è stato recentemente e pericolosamente colpito il vetro di una bacheca nell'atrio. Visibilmente incrinato, potrebbe anche cadere a terra o addosso a qualcuno. La cosa è stata segnalata tramite l'apposita pagina del sito di RFI: cinque minuti dopo è arrivata la risposta automatica, dopo di che nulla... ma magari han già risolto.
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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Nessuna risposta scritta su Ponte, ma han già provveduto rimuovendo il vetro.
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