Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

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Antonio La Quaglia
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Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Buona serata a tutti dal vostro Antonio La Quaglia.
L’intervento che vi propongo è per me molto difficile da scrivere, e non avrei mai voluto scriverlo, per non apparire nemmeno lontanamente senza cuore o razzista, per ragioni sentimentali, nonché per il mio attaccamento, rispetto e stima a Rete Ferroviaria Italiana.
Ma quando la misura è colma e la situazione diventa fuori controllo, qualcosa bisogna dire e fare.
Parlo della situazione di estremo degrado in cui versa la mia carissima stazione di Calalzo, ormai abbandonata a se stessa e che non è più nemmeno l’ombra di quello che era solo pochi anni fa. Non parlo solo della chiusura di tutti i servizi offerti precedentemente, ma dell’attuale indecenza dei luoghi.
L’atrio/sala d’attesa, dove sono collocate le macchinette per fare i biglietti e dove il viaggiatore dovrebbe poter aspettare comodamente l’arrivo di un treno o di un autobus, è in condizioni miserrime. L’ultimo censimento mi segnala la presenza costante di otto persone senza fissa dimora, con le conseguenze che si possono immaginare in fatto di effluvi e qualità dell’aria, e addirittura di viaggiatori in procinto di farsi il biglietto “molestati” da questuanti insistenti. Penso che un qualsiasi capotreno o macchinista possa testimoniare le lamentele dei viaggiatori, alcuni dei quali nemmeno si azzardano ad entrare per farsi il biglietto, soprattutto per i primi due treni in partenza la mattina e non osano mettere piede in sala arrivando con gli ultimi treni.
Inutile scatenarsi su chi possa essere responsabile della situazione e su chi possa fare qualcosa, perché il responsabile è uno solo, Rete Ferroviaria Italiana, che, dopo il totale impresenziamento della stazione, per un certo periodo ha avuto un contratto con un’agenzia di vigilanza, con tanto di metronotte che veniva a chiudere tutte le porte la sera dopo l’ultimo treno e le veniva a riaprire la mattina, salvo poi non rinnovarlo per risparmiare, con il risultato che quelle porte, nonché quelle dei bagni, sono aperte giorno e notte.
E si sa, per il principio della finestra rotta, un cardine della criminologia, che quando il degrado comincia e non viene fermato subito, si arriva ad una situazione sempre peggiore.
Risulta inoltre stridente il contrasto tra un sacco di buonissime intenzioni sull'elettrificazione ed il prolungamento della ferrovia, e la situazione attuale. Non sono al corrente dei dettagli, ma so che ci sono stati dei contatti tra Rfi e l’amministrazione comunale affinché vengano riutilizzati locali ora vuoti, come l’ex biglietteria, e vi è inoltre un progetto di riqualificazione complessiva della stazione, interventi che attendo con ansia e che mi vedono estremamente favorevole, e per i quali possiamo ringraziare in anticipo Rfi.
Ma bisogna fare qualcosa subito!
SUBITO!
Quanto ci vuole a richiamare un metronotte che sgomberi la stazione la sera e la chiuda (una volta non era necessario sgomberarla, perché era già vuota) e la riapra il mattino successivo, magari controllando la situazione. Non chiedo carri armati, cavalli di frisia e gas lacrimogeni, ma un minimo di dignità, della quale la centenaria stazione di Calalzo credo abbia diritto.
Il mio intervento si trasforma così in un appello, in primo luogo ai responsabili della Direzione Territoriale di Rfi: fate qualcosa, ve ne prego, Calalzo non è un luogo ad alto tasso di criminalità o degrado, è ancora un gioiellino, mandate qualcuno a chiudere ed aprire le porte, sarà già un grande inizio per tutto quello che di bello potrete fare dopo.
Un caro saluto a tutti, responsabili di Rfi compresi, sempre che qualcuno di loro ci legga.
Qui non si tratta di fare polemiche inutili o pretestuose, ma di salvare una stazione dallo squallore più intollerabile.
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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Stazione per l'Alpago
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Chiamare le cose con il proprio nome non è essere spietato o razzista, al contrario inventarsi termini dolci per descrivere cose amare è un pietoso e insulso buonismo: un clochard è un barbone un po' meno sfigato?
Purtroppo (o per fortuna dopo questa lettura) manco da Calalzo-P.C.-C. da tanto tempo e cado dal pero. Il turismo che è sempre stato un argomento per la ferrovia (come se invece i nostrani da soli non avessero diritto a un servizio ferroviario decente) si trova questo biglietto da visita. Bruttissima cosa.

Qualche domanda in linea generale me la pongo da anni senza avere mai trovato qualcuno che mi risponda.
1. Perché le Ferrovie devono farsi carico ovunque di questo genere di situazioni? Perché chi non ha dove andare deve dormire nelle pensiline dei binari e non invece nei portici delle scuole? O nelle sale d'attesa e non negli uffici postali o negli scantinati del tribunale? La mission delle Ferrovie è un'altra.
2. Quale denominatore comune rende le stazioni ferroviarie delle grandi città (Mestre, Padova, Bologna) ricettacolo di un'umanità ai confini della società e spesso oltre i confini della legge?
3. Esiste una norma che impone alle persone di vigilare sui propri beni per evitare che vengano occupati abusivamente? Ad esempio, la legge di P.S. obbliga i responsabili di strutture ricettive a comunicare i nomi delle persone che dormono nel proprio hotel, affinché la questura sappia in ogni momento chi si trova sul territorio. Si può imporre ai vertici di RFI la custodia dei locali o qualcosa di simile?
4. Cosa c'è di nobile nell'allungare una moneta a un perfetto sconosciuto? In linea di principio gesto di generosità, o un modo per tacitare la propria coscienza; per una nota legge dell'economia, la ragione stessa di esistere del fenomeno dell'accattonaggio, che sempre di più diventa molesto quando non violento, e organizzato in racket che - non è il caso di calalzo - compie atrocità incredibili su dei disgraziati.

Ho anche paura che nel caso di un intervento di diffida del comune o di chicchessia, la risposa di RFI possa essere la chiusura dei locali. Più grandi stazioni non dispongono di sale d'attesa per ragioni (ufficialmente) simili. Un po' come chiudere le scuole perché i ragazzini si fanno le canne.

Il principio della finestra rotta è una verità assoluta.
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
FrecciadellaValsugana
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

La situazione è uguale in tutte le stazioni in cui si annidano certi personaggi ...uno attira l'altro poi
e da uno diventano una decina e più ... portando degrado insicurezza e situazioni poco piacevoli per viaggiatori e personale viaggiante...

La soluzione...

Un'ordinanza Rfi appesa a tutti gli accessi al pubblico che riporti l'orario in cui i marciapiedi ai binari , le sale d'aspetto , i locali di stazione aperti al pubblico debbano essere sgomberati da tutte le persone
Tale ordinanza riporta ovviamente l'orario di apertura e chiusura al pubblico a chiave dei locali di stazione

A fare rispettare tale ordinanza ci penserà il personale Rfi , la protezione aziendale , eventuale vigilanza privata , le forze dell'ordine
Che poi le porte le chiudano a chiave per cortesia il gestore del bar , gli addetti alla biglietteria , personale Rfi o Trenitalia dipende dagli ordini o accordi con Rfi
In ogni caso la stazione va chiusa dopo l'ultimo treno arrivato o partito e aperta in occasione del primo treno in arrivo o partenza

Ma non esisteva un posto di Polizia Ferroviaria a Calalzo... ?

In ogni caso ogni buon cittadino o chi tale situazione provochi diasgio e disturbo può segnalare la cosa alla Polizia Ferroviaria di Belluno , al Sindaco di Calalzo, alla Locale Stazione dei Carabinieri , alla Questura di Belluno , alla Polizia Locale di Calalzo , a Rfi che già lo saprà ...viste anche le varie telecamere di stazione presenti e funzionanti . Basta anche una semplice telefonata ...

Per esperienza diretta... in una stazione di media dimensione Veneta ... dopo l'affissione dell'ordinanza Rfi ...si è iniziato con lo sgombero coatto ogni sera per qualche mese da parte della Polfer in primis in fase di chiusura a chiave dei locali di stazione aperti al pubblico opera di pulizia da personaggi sostenuta dalla Polizia di Stato dai Carabinieri dalla Polizia Locale in orari differenti rispetto alla chiusura
I risultati si sono visti...
Nei locali della stazione dovrebbe starci solo chi accompagna i viaggiatori , i viaggiatori e chi opera nell'ambito della stazione ...ad esclusione del Bar Ristoratore ... che si autogestisce i locale pubblico..
Dimenticavo la Guardia di Finanza ...che con i suoi cani antidroga aspettava al varco i puscher del padovano
Sharklet
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Sharklet »

Segnalo al riguardo i seguenti articoli del Corriere di quest'inverno,
"Sporcizia e degrado: la stazione ferroviaria è un dormitorio" 16 nov 2015
http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/ ... 1.12451887
"Accattoni in stazione, De Carlo dice stop" 3 dic 2015
http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/ ... 1.12548866
Ma sembra che dopo le convinte reazioni della politica in 3 mesi non sia cambiato nulla?
Capostaz
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Capostaz »

Il sindaco De Carlo, non conoscendolo personalmente ma solo da notizie riportate dai giornali, mi sembra una persona molto attaccata alla nostra ferrovia. Mi chiedo se una lettera indirizzata a lui e a RFI per denunziare il degrado cui versa la stazione di Calalzo possa smuovere un momento le acque.
Già il ritorno del metronotte sarebbe un primo e importante passo; se a questo seguirà anche una cessione dei locali non utilizzati da RFI al Comune per rivitalizzare un po' la stazione ben venga! :D
Gianni Giannelli
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Antonio La Quaglia
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Sono assolutamente d'accordo, ma i sindaci, di qualunque colore politico, a volte non hanno molti poteri, ad esempio non può certo mandare i dipendenti comunali a chiudere le porte.
Il vero potere che abbiamo tutti noi, compreso il sindaco, che ne è sicuramente consapevole, è la mobilitazione e l'insistenza, non una protesta illogica e fine a se stessa, ma l'individuazione esatta di un problema e l'insistenza e la caparbietà di andare avanti fino a quando il problema non sarà risolto.
Magari Rfi non era pienamente consapevole del problema, e adesso lo conosce o lo conoscerà meglio, tutto è possibile.
Grazie del sostegno, la stazione di Calalzo ringrazia tutti quelli che le vogliono bene.
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
FrecciadellaValsugana
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

La parola decisiva spetta alla Propietà ... Rfi ... una sua richiesta di intervento vale più di tutto , ed il problema in ogni caso nasce dalla cattiva gestione apertura chiusura del fabbricato di stazione da parte di Rfi
In ogni caso ...tale situazione crea problemi di ordine pubblico ecc... quindi non esistate a prendere in mano il telefono e a segnalare la situazione alle forze dell'ordine ! Perlomeno tali personaggi e come minimo saranno allontanati ,con i tempi che corrono i controlli dovrebbero essere più continui e precisi che mai
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Antonio La Quaglia
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Aggiungo solo che con il mio intervento non voglio assolutamente aprire una polemica con Rete Ferroviaria Italiana, anche perchè, da un paio d'anni a questa parte, Rfi sta trattando le nostre linee molto, ma molto bene, pensate ai numerosissimi lavori che sono stati fatti, come la costruzione di paramassi e di altre opere contro il dissesto idrogeologico, gli interventi sulle opere d'arte, ponti, gallerie, e soprattutto il rifacimento della galleria di Perarolo, tra il km 119+788 e il km 119 + 931, 143,35 metri di galleria sistemati benissimo.
Per questo motivo Rfi non mi può cadere su una buccia di banana come la chiusura della stazione di Calalzo.
Speriamo bene e imploriamo pubblicamente comprensione ed aiuto.
Grazie a tutti!
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da FrecciadellaValsugana »

Non è questione di fare polemiche ...ma di dare un driin a Rfi , forse se ne sono dimenticati ... può essere :idea:
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Antonio La Quaglia
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Sono d'accordo, ma io non conosco nessuno di Rfi, chissà che qualche anima pia si incarichi di fare quella telefonata, Beppa ed io possiamo solo telegrafare al capostazione di Santo Spirito per giocare a scacchi...
Se qualcuno di voi sa come mettersi in contatto con i responsabili di Rfi, si faccia avanti. I ferrovieri assunti nel 1922 come me sono andati quasi tutti in pensione...
Ciao a tutti!
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da aln »

Senza dare un drin, ma scrivendo un post, rilanciando con un tweet, passando per altri media, riscontrando pochi placet, oggi la questione è finita sul Gazzettino, e per ciò nella quotidiana rassegna stampa di molte scrivanie degli uffici competenti situati a valle di Calalzo.
Antonio, fai attenzione al telegrafo! Magari così verrai a conoscenza degli sviluppi della vicenda, oltre dell'effettuazione - 'sta notte - di diciotto treni popolari.
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

La cooperativa sociale Cadore si prende l'incarico di aprire e chiudere la stazione (Corriere di oggi).
Il volontariato anche questa volta ci mette una pezza.

Buona pasqua a voi.
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da aln »

Pare sia stata trovata una soluzione accettabile e positiva, e intanto è pure stata riparata una delle due porte di accesso, rotta e chiusa alla meno peggio da circa un anno.
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Biagio
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Biagio »

Dal Corriere delle Alpi

Prorogata la chiusura di notte a Feltre
FELTRE. È stata prorogata a tempo indeterminato la chiusura notturna della stazione, misura introdotta a inizio dicembre in via temporanea per risolvere il problema dei locali incustoditi, dopo che alcune persone avevano iniziato a dormire sotto la biglietteria. Il Comune se ne occuperà ancora fino a metà mese, in attesa che sia Rfi (Rete ferroviaria italiana, proprietaria della stazione) a farsi carico direttamente della sorveglianza.

Era metà novembre quando la foto di alcuni romeni accampati per la notte sotto il bancone della biglietteria, pubblicata su Facebook nel gruppo “Sei di Feltre se”, aveva messo in luce la situazione della stazione trasformata in dormitorio, con i viaggiatori in arrivo con gli ultimi treni o in partenza la mattina presto in evidente disagio per la presenza di alcune persone sdraiate sui cartoni. L’immagine aveva evidenziato la necessità di adottare delle contromisure e il Comune è corso ai ripari, affidando alla ditta di vigilanza Mondialpol Triveneto di Belluno il servizio di apertura e chiusura, in base agli orari di arrivo dell’ultimo treno e di partenza del primo convoglio alla mattina.

Costo mensile: 200 euro per un periodo di tre mesi eventualmente prorogabile alla luce degli esiti dell’attività di sorveglianza e monitoraggio della situazione. E la proroga è arrivata. Rfi, confermando l’utilità di un controllo, ha chiesto al Comune di prolungare il servizio fino a metà aprile e poi si arrangerà direttamente, con il proprio servizio di manutenzioni o con un subappalto, tenuto conto anche delle indicazioni della polizia ferroviaria. Nel frattempo, in questi mesi i carabinieri e la polizia locale non sono mai intervenuti su richiesta del metronotte, che solamente nella prima notte di incarico ha dovuto far uscire dalla stazione le persone entrate per dormire. Dopo non ce n’è stato più bisogno.

«In attesa che Rfi si prenda in carico il servizio, ci hanno chiesto se potevamo prolungare la chiusura e così faremo», dice l’assessore al sociale Giovanni Pelosio. «Gli esiti sono stati positivi e il riscontro che i vigili urbani hanno avuto dai carabinieri lo conferma. I costi sono minimi e la motivazione
è la stessa per la quale abbiamo iniziato: quella di un intervento razionale, adottato in seguito a una situazione che veniva segnalata e che in questa maniera è stata risolta».
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Re: Stazione di Calalzo Pieve di Cadore Cortina

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

Cos'è successo a Calalzo? Qualcuno ha notizie di prima mano?
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
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