Progetto Calalzo - Cortina - Sudtirolo

[aln]

La stampa riporta che è si costituito il comitato per la costruzione della "Ferrovia Dolomiti Bellunesi" da Ponte nelle Alpi a Cortina passano per Belluno Agordo Cencenighe Alleghe Caprile, e che si darà da fare per sostenere questa idea. Per me è evidente come il processo per arrivare la costruzione di un qualunque nuovo tratto ferroviario nelle Dolomiti Bellunesi, anche di minima estensione, già avviatosi su un binario morto, stia deragliando. Riusciranno così i nostri paladini dell'agordino a far chiudere la Ponte nelle Alpi - Calalzo? Riusciranno i nostri nostri eroi ad affossare l'idea della Feltre - Valsugana come quelli della Feltre - Valsugana hanno contribuito ad affossare l'idea della Cortina - Calalzo? Lo scopriremo solo vivendo.

[Sharklet]

Intanto un progetto preliminare di questo percorso si è visto o si parla senza avere in mano niente?

[e550]

Nulla, per ora.
Il sito riporta solo una mappa schematica.
Ho scambiato due battute sui social con il personaggio, che mi èo parso alquanto presuntuoso e poco incline alla riflessione.
Ormai, per come siamo messi, credo che se domattina mi inventassi il comitato per la cremagliera Santa Croce del Lago - Poiatte - Farra - Puos - Cornei - Valturcana - Tambre - Pian Cansiglio - Candaglia - Piancavallo - Barcis - Poffabro - Maniago, avrei le stesse possibilità di riuscita ma soprattutto contribuirei a dare un altro colpo per affossare il poco che resta della unica possibilità sensata di prosecuzione verso nord.

[aln]

Qualcosa del tracciato fino ad Agordo lo ha già fatto vedere in alcuni incontri pubblici negli ultimi anni, accompagnandolo con altre soluzioni quali una linea di raccordo per la Luxottica di Sedico con un doppio bivio alle Gravazze e un nuovo ponte sul Cordevole (ah già, i treni merci carichi di migliaia di tonnellate di occhiali) e un raccordo per la zona industriale di Villapaiera sulla strada che la percorre in direzione dei nord-sud (chi l'ha percorsa dica qualcosa sul dislivello, perché se lo dico io sono il solito prevenuto). Ma a prescindere dal tracciato e dall'idea della ferrovia (che comunque non è solo un segno su una carta), è il metodo che non mi sta bene: se si vuole collegare Cortina alla rete ferroviaria a rigor di logica si prosegue da Calalzo dove una ferrovia c'è già e in 30 km di nuova linea ci si arriva. Non si arriva a Cortina partendo da Belluno passando per Agordo, Cencenighe, Alleghe, Caprile (così dicono) in 70 - 80 km di nuova linea. In entrambi i casi siamo in ambito montano, con tutto quello che ne consegue.

[e550]

Mi sa che pure io sono prevenuto.
Salire ad Alleghe da Cencenighe non è propriamente uno scherzo, mi sa che ci scappa pure l'elicoidale in galleria, stile Tenda o Gottardo.

[Freccia della Laguna]

Qualche anno fa con alcuni partecipanti di questo forum si ragionava "sul posto" riguardo all'ipotesi, ed alla sua fattibilità o meno, di raggiungere Valle o Venas da Perarolo, ossia innestandosi da qualche parte nei dintorni della Monte Zucco e poi andando su in elicoidale. Non ho la carta Tabacco sottomano: quali sarebbero le distanze e le pendenze in gioco? Ricordo male o la soluzione sarebbe stata di difficile realizzazione?

[e550]

La curva sul Boite è a circa 600 metri di quota, Venas si trova a 860 metri, la distanza in linea d'aria è di circa 3 chilometri.
La vedo un po' difficile, anche per la natura dei terreni attraversati, la sponda sinistra del Boite è tutta in formazioni gessose del tutto instabili.
Forse sarebbe fattibile con un tracciato in ascesa tutto in sponda destra che arrivi fino a Borca, ma così facendo si taglia fuori tutto il centro Cadore.

[Monte Pelmo]

quel tratto di val boite però sbaglio o è famoso per essere franosissimo (vedi chiesa di valle), infatti non ci passa manco una strada...
Andare su con elicoidali e viadotti mi sembra un pelo complesso e costoso...

[e550]

Esatto. Il monte Zucco e quello che gli sta attorno sono di gesso, e il gesso non sta mai fermo.
Quella zona, da Perarolo a Valle, è una disperazione, per quanto riguarda le frane.

[Capostaz]

Ogni tanto mi domando come è lo stato di salute della nuova galleria, vista la situazione geologica del Monte.
Ho però un ricordo che a suo tempo, tra le proposte per eliminare il problema alla busa del Cristo, era stata presa in considerazione una variante che avrebbe fatto salire la ferrovia nei dintorni di Caralte, con pendenze anche meno impegnative rispetto alle attuali, ma tagliando fuori Perarolo.

[Biagio]

E due ponti - viadotti sul Piave!

[aln]

Cronaca DIRETTA – A Cortina in treno attraverso la Valboite (più Auronzo)
Sedico. Elisa De Berti presenta i progetti di collegamento delle ferrovie con Cortina d'Ampezzo.
treno
giovedì 17 Giugno 2021

Ore 18.05. La Provincia di Belluno ospita oggi, giovedì 17 giugno, a Villa Patt di Sedico la vicepresidente della Regione del Veneto Elisa De Berti e l’ingegnere Helmuth Moroder per la presentazione dei risultati dello studio sulle diverse ipotesi di tracciato per raggiungere Cortina d’Ampezzo con i binari. Alle 18 è previsto un incontro con la stampa. La riunione è ancora in corso, sono in sala i rappresentanti dei Comuni bellunesi.

Ore 18.15. L’assessore De Berti alza la voce, la riunione (che è a porte chiuse) si prolunga più del previsto, evidentemente stanno emergendo dei contrasti. L’idea di collegare di nuovo Calalzo di Cadore con Cortina con il treno, com’era al tempo delle Olimpiadi del 1956, è stata ripresa negli anni scorsi e ha trovato forza con la prospettiva delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Ma si è perso troppo tempo, troppe indecisioni, troppe polemiche, il 2026 è un obiettivo praticamente impossibile. Si è iniziato a ragionare sul tracciato storico, in Valle del Boite. Poi si è affacciata l’ipotesi della Val d’Ansiei, via Auronzo di Cadore. Che quasi subito ha fatto emergere una proposta di variante. Finché anche l’Agordino non ha alzato la voce proponendo il collegamento via Belluno e la Val Cordevole.

18.25. I sindaci escono. Due ore d’incontro. Al tavolo con i giornalisti Roberto Padrin, Elisa De Berti e Helmuth Moroder. De Berti: clima costruttivo che non mi aspettavo. Esclusi il tracciato C e il tracciato D. Il Treno delle Dolomiti sarà Valboite più un braccio che raggiunge Auronzo. Gli altri due tracciati costano troppo, troppe gallerie. Devo riuscire a fare un treno che abbia un potenziale da giustificare un treno ogni ora e d’estate ogni mezz’ora. Così diventa concorrenziale rispetto all’auto. Si ragiona sulla possibilità di “spostare” il 30% del traffico da gomma rotaia. Provincia, Regione e Rfi devono partecipare a un tavolo tecnico, mediante un protocollo d’intesa, con parti sociali, rappresentanze economiche, enti locali. L’ipotesi Agordino ha il punto debole proprio nella prospettiva di raggiungere Cortina, ciò si può ragionare ma in modo diverso. Luglio 2021 firma del Protocollo, luglio 2022 i risultati. Al tavolo, già che ci siamo, studieremo anche l’ipotesi Agordino.

18.35. Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno. Prima pietra concreta. Dobbiamo partire dal Ptcp, che indica la Valboite. Ma è giusto fare approfondimenti. Anche perché Agordino significa turismo ma anche Luxottica. Adesso non dobbiamo decidere con la pancia, ma considerando i numeri, costi di realizzazione e costi di gestione. Oggi nella riunione è stato anteposto l’interesse comune. Adesso è l’ora delle valutazioni, anche di prospettiva. Non possiamo sprecare l’opportunità né le risorse, tra qualche decennio dobbiamo poter constatare che avremmo fatto la scelta giusta.

18.40. De Berti. Si può fare solo se scegliamo un tracciato senza gallerie. E comunque dobbiamo essere sicuri che poi venga usato. Sennò Rfi stessa dirà: non la facciamo, se non si sostiene. Dobbiamo collegare Cortina a Venezia con un piano d’esercizio che sia concorrenziale, mettendo in essere delle politiche che lo rendano interessante. D’estate, un treno ogni mezz’ora. Le Olimpiadi a fare da traino. Certo, bisognerà mettere insieme il ragionamento su strade e ferrovie.

18.50. De Berti. Se parliamo di Treno delle Dolomiti non sarà per le merci ma per la mobilità locale e turistica. Idrogeno? No, dobbiamo fare una linea elettrificata, senza rotture di carico. Sennò bisognerebbe fare cambi nel collegamento Cortina – Venezia. Moroder: in valle del Boite prevediamo numerose stazioni. De Berti: 600 milioni per il tratto in Valboite, 240 milioni per il tratto fino ad Auronzo. L’Agordino costerebbe 1 miliardo e 350.

18.55. Moroder: bisognerà trovare il modo per farla e finirla, sono convinto che in 15 anni potrebbe funzionare. De Berti: giornata felice, c’era consapevolezza di voler fare la scelta migliore. Poi altre scelte future verranno da sé. Sono e saranno i dati a fare la differenza, nelle scelte.

19.00. De Berti: ho alzato la voce? Con Svaluto! Mi ero spiegata male.

Luigi Guglielmi

[Sharklet]

Non ho capito, si fa la val boite secondo il tracciato originario, più un peduncolo calalzo-auronzo che sarà stazione di testa?
Pazzesco, 4 anni di chiacchiere per decidere l'ovvio.

[aln]

Val Boite, non secondo il tracciato originario, e un eventuale "baffo" Calalzo - Auronzo.
Quattro anni chiacchere, hai ragione, ma in troppi si sono impegnati a fondo per allungare le chiacchere. Ora si taccia e si faccia.

[Sharklet]

Scusa, ho scritto tracciato originario ma mi riferivo a quella che era l'opzione 1, non il tracciato della ferrovia delle dolomiti.
Pensate che il baffo si farà veramente o sia solo una sparata per accontentare temporaneamente i sindaci dell'altra valle? Se ci fosse stato veramente l'interesse a servire auronzo avrebbero scelto l'opzione 2 calazo-auronzo-cortina, ma alla fine ha vinto banalmente il progetto con meno gallerie.

Dato che non ci sono risorse illimitate, prima di realizzare una ferrovia auronzo-calalzo ci sarebbero altre tratte ben più urgenti in Veneto...